Mentre a Fabriano è stata organizzata una commissione consiliare ad hoc che si possa occupare della situazione del Gruppo Fedrigoni, c'è preoccupazione per gli stabilimenti presenti nel maceratese, segnatamente quello di Castelraimondo e quello di Pioraco. Da parte sua i sindaci Renzo Marinelli e Matteo Cicconi invitano alla cautela e assicurano massima attenzione.
Le maggiori difficoltà le riscontra l'Area Valori che fa difficoltà a reperire le commesse e il consigliere di minoranza Giovanni Balducci ha proposto la composizione di una specifica commissione che possa interloquire con i sindacati e con la proprietà americana. La situazione sarebbe in effetti più grave del previsto: l'Area Valori non sarebbe di grande interesse e frattanto l'azienda starebbe puntando sulla riorganizzazione del Poligrafico dello Stato, il cui stabilimento si trova a Foggia, cercando di invogliare persone della nostra zona con importanti stipendi a trasferirsi laggiù. Proposte che molti hanno accettato e che rischia di privare il territorio di figure professionali e di posti di lavoro se uno degli stabilimenti marchigiani dovessero chiudere.
Mentre i sindacati attendono il piano industriale, l'azienda ha disposto la settimana corta fino a fine anno per smaltire le commesse e aleggia nell'aria la possibilità di chiudere uno degli stabilimenti. L'occhio pare puntato su Castelraimondo. Per questo da Fabriano arriva la proposta di convocare un consiglio comunale congiunto con i comuni di Pioraco e Castelraimondo per poi rivolgersi, insieme anche ai sindacati, alla proprietà e al Governo.
"La situazione non è chiara - afferma il sindaco di Castelraimondo Marinelli - ma dire che uno stabilimento piuttosto che un altro potrebbe chiudere significa farci male uno con l'altro. Bisognerà vedere i prossimi passi che la proprietà vorrà fare ma ad oggi ancora nulla è stato stabilito. E' anche arrivat un nuovo acquirente che sta valutando la situazione. Sulle possibili chiusure le voci sono tante, chi dice Castelraimondo, chi Pioraco, chi Fabriano ma io, da quanto ne so nulla è stato deciso e mi auguro che il nostro stabilimento possa proseguire la sua attività così come gli altri due e anzi che possano crecsre e svilupparsi. Certo è che quando c'è un cambio di società, ciascuno fa il proprio gioco per rimanere in vita e si cerca anche di screditare gli altri ma in questo momento dovremmo essere uniti". Insomma Marinelli invita alla cautela e all'unione di intenti anche se ammette che nessuno gli abbia ancora parlato di consigli comunali congiunti insieme a Fabriano: "Dovremmo essere più attenti a non farci male da soli, aspettare le decisioni della proprietà e poi fare le nostre mosse. Non so quanto possa essere utile un'assise congiunta, plateale, ritengo che le riunioni vadano fatte nei luighi deputati. Comunque ad oggi non mi è arrivata alcuna proposta da Fabriano". Il sindaco Cicconi garantisce massima attenzione ma attende di avere il quadro della situazione più chiaro prima di esprimersi.
g.g.