Quattro ordinanze del Commissario stoppate dalla Corte dei Conti. Di Girolamo: "La sagra del ridicolo"

Mercoledì, 04 Settembre 2019 16:30 | Letto 1844 volte   Clicca per ascolare il testo Quattro ordinanze del Commissario stoppate dalla Corte dei Conti. Di Girolamo: "La sagra del ridicolo" Son quattro le ordinanze, prima pubblicate e poi messe in standby, che la Corte dei Conti ha bloccato. La loro validità è stata sospesa e al momento trova applicazione la normativa previgente. In particolare si tratta dellordinanza 80, 84, 85 e 86. Insomma, oltre alle mancanze che gli imputano i professionisti, il commissario Farabollini pare non godere di fortuna: Queste ordinanze - commenta Roberto Di Girolamo, del sindacato Inarsind - andrebbero viste e concordate con la Corte dei Conti prima di essere pubblicate. Le quattro ordinanze sono importante specialmente la 80, cosiddetta omnibus perché conteneva 14 ordinanze precedenti e fra le altre cose, cercava di trovare una soluzione alle varianti che sono fondamentali nei progetti di restauro. Le altre ordinanze era quella che riguardava il Piano per i beni culturali ecclesiastici che prevedeva, in sostanza, il trattamento delle curie alla stessa stregua dei privati nella ricostruzione delle chiese; l85 era quella che eliminava le gare dappalto nei contratti privati: Prima bisognava fare una gara con tre ditte e poi affidar i lavori. La 86 normava il dissesto idrogeologico e spiegava come bisognasse agire in casi di edifici situati in zone soggette a dissesti. Non so perché la Corte dei Conti ha richiesto chiarimenti - torna a dire Di Girolamo - ma così sembra come se tornassimo al 1 gennaio 2019. Saranno situazioni sicuramente provvisorie ma ci creerà comunque qualche piccolo problema non solo a noi professionisti ma anche agli uffici ricostruzione. Questi ultimi non potranno approvare, ad esempio, delle varianti che sono state presentate ai sensi dellordinanza 80 che per il momento è sospesa. Quindi si accumulano ritardi su ritardi ma comunque la scadenza del 31 dicembre 2019 rimane, cioè 70mila progetti che dovrebbero essere presentati entro la fine dellanno. E come si fa? E’ impossibile. Servono visione, pianficazione e programmazione - cpnclude - proseguire con interventi spot non risolverà le cose.g.g.
Son quattro le ordinanze, prima pubblicate e poi messe in standby, che la Corte dei Conti ha bloccato. La loro validità è stata sospesa e al momento trova applicazione la normativa previgente. In particolare si tratta dell'ordinanza 80, 84, 85 e 86. Insomma, oltre alle mancanze che gli imputano i professionisti, il commissario Farabollini pare non godere di fortuna: "Queste ordinanze - commenta Roberto Di Girolamo, del sindacato Inarsind - andrebbero viste e concordate con la Corte dei Conti prima di essere pubblicate. Le quattro ordinanze sono importante specialmente la 80, cosiddetta 'omnibus' perché conteneva 14 ordinanze precedenti e fra le altre cose, cercava di trovare una soluzione alle varianti che sono fondamentali nei progetti di restauro". Le altre ordinanze era quella che riguardava il Piano per i beni culturali ecclesiastici che prevedeva, in sostanza, il trattamento delle curie alla stessa stregua dei privati nella ricostruzione delle chiese; l'85 era quella che eliminava le gare d'appalto nei contratti privati: "Prima bisognava fare una gara con tre ditte e poi affidar i lavori". La 86 normava il dissesto idrogeologico e spiegava come bisognasse agire in casi di edifici situati in zone soggette a dissesti. "Non so perché la Corte dei Conti ha richiesto chiarimenti - torna a dire Di Girolamo - ma così sembra come se tornassimo al 1 gennaio 2019. Saranno situazioni sicuramente provvisorie ma ci creerà comunque qualche piccolo problema non solo a noi professionisti ma anche agli uffici ricostruzione. Questi ultimi non potranno approvare, ad esempio, delle varianti che sono state presentate ai sensi dell'ordinanza 80 che per il momento è sospesa. Quindi si accumulano ritardi su ritardi ma comunque la scadenza del 31 dicembre 2019 rimane, cioè 70mila progetti che dovrebbero essere presentati entro la fine dell'anno. E come si fa? E’ impossibile. Servono visione, pianficazione e programmazione - cpnclude - proseguire con interventi spot non risolverà le cose".
g.g.



Letto 1844 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo