La Casa nel Cuore, sabato l'inaugurazione a Pian di Pieca

Martedì, 05 Novembre 2019 13:11 | Letto 2934 volte   Clicca per ascolare il testo La Casa nel Cuore, sabato l'inaugurazione a Pian di Pieca Un sogno che diventa realtà quello de La Casa nel Cuore che sabato prossimo alle 11 sarà inaugurata dallAnffas Sibillini Onlus a Pian di Pieca di San Ginesio.Sono quindi terminati i lavori della struttura che ospiterà attività rivolte a persone con disabilità intellettiva e che sarà presto operativa. L’Associazione, che oggi conta 67 associati da un ampio territorio montano, è nata nel 2013 e si occupa di organizzare attività socio-occupazionali, educative e ludiche per accompagnare le persone con disabilità intellettiva in un percorso che permetta loro di acquisire competenze e sviluppare degli ambiti di autonomia. L’Associazione svolge anche azioni di patronato sociale, offre servizi di informazione e supporto alle famiglie ed è impegnata in un costante dialogo con le istituzioni e le comunità locale per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva. «Per i nostri figli desideriamo quello che desiderano tutti i genitori: un futuro sereno, opportunità lavorative, inclusione sociale. Tutte le attività della nostra associazione sono finalizzate a creare le condizioni perché i nostri ragazzi possano affrontare il loro domani. Soprattutto, desideriamo per loro una vita serena anche quando noi non ci saremo più -  racconta la presidente Franca Di Giulio - . Che cosa succederà dopo di noi? Questo è il pensiero che affligge qualunque famiglia con un figlio disabile. Poi c’è stato il terremoto, l’associazione ha perso la sede, molti di noi hanno perso la casa e il problema si è ingigantito, è diventato sempre più urgente. Così è nata l’idea de La Casa nel Cuore. Ci lavoriamo da tre anni, abbiamo ricevuto il sostegno di moltissimi donatori, enti e istituzioni e ora il nostro sogno è diventato realtà». La Casa nel Cuore nasce dall’idea di creare una struttura dotata di tutti i sussidi necessari a supportare quotidianamente le persone con disabilità intellettiva: un ambiente protetto, ma non isolato. Non si tratta di un istituto, ma di uno spazio inserito nel contesto della comunità locale. Oggi La Casa nel Cuore è un edificio di 460 mq con struttura in legno, composto da due piani di cui attualmente è stato completato solamente il piano terra. La Casa dispone di un ampio locale in cui svolgere i laboratori di movimento, un secondo locale per le altre attività laboratoriali più statiche, una stanza relax per gestire i momenti di criticità, un ampio giardino, un orto dove sarà possibile impiantare una serra e una cucina industriale destinati a sviluppare attività di lavoro protetto. I ragazzi di Anffas Sibillini, infatti, stanno già affrontando percorsi propedeutici al lavoro attraverso laboratori pratici finalizzati allo sviluppo di competenze ed esperienze lavorative vere e proprie come quella attualmente in corso presso l’Azienda Il Salto di Sant’Angelo in Pontano.«Appena le condizioni lo permetteranno verrà terminato anche il piano superiore - continua Franca Di Giulio - dove realizzeremo due appartamenti ad uso residenziale che ospiteranno percorsi di sviluppo dell’autonomia. In pratica, i ragazzi, supportati da personale specializzato, impareranno gradualmente a gestire la propria giornata ognuno secondo le proprie possibilità». In tre anni il progetto di Anffas Sibillini ha ricevuto il supporto e il contributo di molti donatori, privati, di aziende, associazioni, scuole ed è rientrato tra i progetti finanziati dal Comitato Sisma Centro Italia. GS
Un sogno che diventa realtà quello de La Casa nel Cuore che sabato prossimo alle 11 sarà inaugurata dall'Anffas Sibillini Onlus a Pian di Pieca di San Ginesio.
Sono quindi terminati i lavori della struttura che ospiterà attività rivolte a persone con disabilità intellettiva e che sarà presto operativa.

L’Associazione, che oggi conta 67 associati da un ampio territorio montano, è nata nel 2013 e si occupa di organizzare attività socio-occupazionali, educative e ludiche per accompagnare le persone con disabilità intellettiva in un percorso che permetta loro di acquisire competenze e sviluppare degli ambiti di autonomia. L’Associazione svolge anche azioni di patronato sociale, offre servizi di informazione e supporto alle famiglie ed è impegnata in un costante dialogo con le istituzioni e le comunità locale per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva.

«Per i nostri figli desideriamo quello che desiderano tutti i genitori: un futuro sereno, opportunità lavorative, inclusione sociale. Tutte le attività della nostra associazione sono finalizzate a creare le condizioni perché i nostri ragazzi possano affrontare il loro domani. Soprattutto, desideriamo per loro una vita serena anche quando noi non ci saremo più -  racconta la presidente Franca Di Giulio - . Che cosa succederà dopo di noi? Questo è il pensiero che affligge qualunque famiglia con un figlio disabile. Poi c’è stato il terremoto, l’associazione ha perso la sede, molti di noi hanno perso la casa e il problema si è ingigantito, è diventato sempre più urgente. Così è nata l’idea de La Casa nel Cuore. Ci lavoriamo da tre anni, abbiamo ricevuto il sostegno di moltissimi donatori, enti e istituzioni e ora il nostro sogno è diventato realtà».

La Casa nel Cuore nasce dall’idea di creare una struttura dotata di tutti i sussidi necessari a supportare quotidianamente le persone con disabilità intellettiva: un ambiente protetto, ma non isolato. Non si tratta di un istituto, ma di uno spazio inserito nel contesto della comunità locale.

Oggi La Casa nel Cuore è un edificio di 460 mq con struttura in legno, composto da due piani di cui attualmente è stato completato solamente il piano terra. La Casa dispone di un ampio locale in cui svolgere i laboratori di movimento, un secondo locale per le altre attività laboratoriali più statiche, una stanza relax per gestire i momenti di criticità, un ampio giardino, un orto dove sarà possibile impiantare una serra e una cucina industriale destinati a sviluppare attività di lavoro protetto. I ragazzi di Anffas Sibillini, infatti, stanno già affrontando percorsi propedeutici al lavoro attraverso laboratori pratici finalizzati allo sviluppo di competenze ed esperienze lavorative vere e proprie come quella attualmente in corso presso l’Azienda Il Salto di Sant’Angelo in Pontano.
«Appena le condizioni lo permetteranno verrà terminato anche il piano superiore - continua Franca Di Giulio - dove realizzeremo due appartamenti ad uso residenziale che ospiteranno percorsi di sviluppo dell’autonomia. In pratica, i ragazzi, supportati da personale specializzato, impareranno gradualmente a gestire la propria giornata ognuno secondo le proprie possibilità».

In tre anni il progetto di Anffas Sibillini ha ricevuto il supporto e il contributo di molti donatori, privati, di aziende, associazioni, scuole ed è rientrato tra i progetti finanziati dal Comitato Sisma Centro Italia.

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