Notizie di cronaca nelle Marche

L'università di Camerino si riappropria del Palazzo Sabbieti, all'interno del quale,  è stata inaugurata la nuova sede della Scuola di specializzazione in diritto civile. Alla cerimonia sono intervenuti il rettore Claudio Pettinari, il prorettore Vicario Graziano Leoni , Il DG Vincenzo Tedesco e tutto lo staff amministrativo, dell'area comunicazione e docente. Sono intervenuti i direttori della Scuola di Giursprudenza prof. Rocco Favale e della Scuola di Specializzazione prof.ssa Lucia Ruggeri, il sindaco Gianluca Pasqui, le autorità militari e religiose. Subito dopo il taglio del nastro in piazza dei Costanti, la benedizione del vicario diocesano mons. Nello Tranzocchi e lo scoprimento della targa

rettore Palazo Sabbieti

Emozione nel salire le scale del palazzo, da parte del rettore :  "Un contenitore storico quello che viene  restitutito  alla città e all'università,  Permetterà di esercitarvi una funzione diversa rispetto al passato ma che  è un'attività di ricerca e tradizione con cui l'ateneo più di 700 anni fa ha iniziato a lavorare. Già nel1200 a Camerino c'erano importanti scuole di diritto e la nostra Scuola di diritto civile- ha dichiarato Claudio Pettinari-  è qualcosa che ci lega al passato e ci proietta nel futuro. Primo dei mille e più passi che stiamo facendo insieme alla comunità e a tutti a coloro che collaborano alla Scuola di diritto e che ritroveremo qui insieme ai colleghi di Medicina legale. Con loro vorremmo essere ancora più 'università' di quanto siamo stati in passato". Il rettore ha anche menzionato le iniziative in programma nei prossimi giorni in ricordo del giurista camerte Emilio Betti, figura che rappresenta un simbolo per la stessa Scuola di specializzazione e per tutta la Scuola di Giurisprudenza. "Auspico che possano uscire tanti Emilio Betti da questa piccola struttura che ospiterà la Scuola finchè non si potrà tornare alle sedi originarie ". 

Doppia emozione e momento di commozione  per il sindaco di Camerino,  figlio del compianto docente di Medicina legale prof. Gastone Pasqui. " L' Università è la luce che ci guida in questo percorso ancora tanto difficile, l'istituzione che sta continuando a dare la vita al nostro territorio. Quello di oggi-ha continuato- è l' esempio di come l'ateneo, probabilmente anche utilizzando fondi propri, stia andando avanti pensando alla ricostruzione in  una città unica al mondo.per dimensioni, per aspetti culturali per la sua storia. Una città che non può essere abbandonata: la verità è l' abbandono della città e le uniche luci sono queste. Tutto il resto è fermo  e addirittura non ci si permette di attuare situazioni per mancanza di risorse umane pur essendo pronti i finanziamenti. Per una spinta in avanti,  c'è bisogno di un cambio di passo. I nostri uffici più di quello che fanno non possono fare. e - è tornato a ribadire il sindaco- su 138 comuni del cratere, non siamo tutti uguali e le situazioni diverse non possono essere gestite alla stessa maniera. Grazie all'ateneo tutto, che sta interpretando in maniera straordinaria e straordinariamente operativa  il ruolo reale  di essere luce di un percorso per il quale mi auguro che il nuovo commissario, studente in passato e attuale professore di questo ateneo, possa dare dei segnali diversi  e quantomeno efficaci per risolvere le necessità reali della nostra situazione" .  Ha ripercorso le ore drammatiche  seguite alla scossa del 26 ottobre 2016  il direttore della Scuola di Giurisprudenza prof. Rocco Favale secondo  il quale, avere finalmente una sede, rappresenta una boccata d'ossigeno. "All'indomani delsisma ci siamo ritrovati senza più una casa e il rettore e il prorettore si sono subito attivati per dare una sistemazione alla nostra Scuola. L'inaugurazione di questi spazi è un altro tassello per poter continuare a lavorare".

prof Ruggeri

Ha voluto ricordare la poetessa camerte Rosa Berti Sabbieti, colei che ha donato il palazzo all'ateneo di Camerino, la professoressa Lucia Ruggeri leggendo i versi di " Ti sogno Terra" poesia nella quale si sono ritrovate espresse tante delle emozioni e dei sentimenti provati dalla popolazione quando la terra ha tremato . La nuova sede del palazzo Sabbieti consente alla Scuola di Specializzazione in diritto civile di continuare il suo prestigioso percorso, iniziato 49 anni fa, grazie al Prof. Pietro Perlingieri che ne è stato il fondatore. " Una Scuola unica in Italia e- ha detto la prof.ssa - conosciuta nel mondo per avere proposto un'interpretazione giuridica, fondata sul valore della persona e sull'applicazione dei principi costituzionali, in tutti gli ambiti propri degli studi civilistici. Il nostro cammino continua: gli studi e le aule che si affacciano sulla piazza San Domenico, ove 400 anni fa nacque l'Accademia dei Costanti,  fondata da mons. Giambattista Costanti che sarebbe poi stato nominato arcivescovo di Cosenza- -  ha aggiunto- sono un ulteriore segnale. I Costanti , con le loro lezioni e dissertazioni di teologia e  filosofia, contribuirono a tenere vivi gli studi cittadini, fino alla fondazione dell'università camerte, avvenuta come concessione pontificia nel 1727 e imperiale nel 1753. Ancora una volta, i luoghi in cui oggi ci troviamo, ci rimandano alla vicinanza tra cittadini camerti, società civile e università. Sono le relazioni la vera forza dell'ateneo camerte. La storia di questo palazzo e di questa piazza ci confermano che, lavorando insieme, nessun ostacolo è insuperabile e che le nostre sfide potranno essere vinte ". Da ultimo un ringraziamento speciale alla  ditta " Dora Lombardi"  e al dott. Martuscello, presente alla cerimonia.   Proprio nell'occasione dell'inaugurazione, l'impresa ha voluto donare una targa ricordo che è stata collocata all'ingresso delle aule e degli uffici della  Scuola di Specializzazione. La targa riporta la  significativa frase della scrittrice e attivista americana Helen Keller : " Da soli possiamo fare così poco. Insieme possiamo fare così tanto".  Ispirato alla vita della scrittrice sordocieca, il celebre " Anna dei miracoli"; una donna forte e coraggiosa che ha saputo superare l'ostacolo della sua disabilità fisica, dando un  forte contributo allo sviluppo dei diritti civili . " Il miracolo della nostra tradizione continua- ha concluso Lucia Ruggeri-  L'università lo testimonia. La città e la socieà civile lo supportano. Ci auguriamo che a questo traguardo se ne aggiungano altri".

targa palazzo

Di seguito l'illustrazione del recupero del palazzo da parte del prorettore vicario  con delega alla Ricostruzione, prof. Graziano Leoni, il quale ha sottolineato l'importanza degli interventi eseguiti sull'edificio a seguito del forte danneggiamento subito dal sisma del 1997. Interventi terminati nel 2006, tali da garantire la sicurezza degli spazi che hanno avuto il terremoto del 2016 come collaudatore;al'epoca erano state recuperate le murature e riconnesso l'edificio, rifatti e alleggeriti i solai realizzati da nuovo in legno e lo stabile ha risposto al sisma con un comportamento ottimale. Gli unici danni riportati in seguito all'evento del 2016, hanno infatti riguardato l'intonaco e, ripresa la muratura, riconfinato un muro leggermente lesionato e rinforzate le volte dei vani scala,  l'intero edificio si è potuto riaprire.  Gli interventi sono stati realizzati dall'area tecnica dell'università di Camerino sotto la direzione dell'ing. Gianluca Marucci. Rivista anche l'impiantistica per renderla rispondente alle necessità degli uffici di Medicina Legale dell'ateneo.  A concludere la cerimonia, alcuni versi di Rosa  Berti Sabbieti, letti dall'ex rettore e prof. Mario Giannella, amico della indimenticabile poetessa, da tutti ricordata per essere una donna forte, combattiva e straordinariamente attiva.    

Carla Campetella

 Nella foto sotto la stanza della prof.ssa Lucia Ruggeri con il tavolo di lavoro del Prof.PerlingieriTavolo Perlingieri

Palazzo

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Tenere in ordine i negozi sfitti.

È la richiesta che arriva dal Comune di Tolentino tramite una ordinanza che prevede l'impegno da parte dei cittadini di tenere in ordine la città.

Anche in conseguenza del sisma che ha causato l'inagibilità di numerosi immobili e che sta mettendo a dura prova l'economia, le attività commerciali hanno un ricambio molto più veloce che in passato.

Si fanno più frequenti, quindi, i periodi in cui immobili destinati al commercio non sono occupati, le vetrine rimangono perciò per più tempo vuote, e da esse spesso si possono vedere gli interni dei negozi.

"Purtroppo - si legge in una nota del Comune - sia gli interni che le vetrine, in tali periodi, nella maggior parte delle volte non sono adeguatamente mantenuti e contribuiscono a creare impressione di incuria in un contesto invece che necessiterebbe di maggiore attenzione, proprio in un periodo di particolare difficoltà".

È per questo che l'amministrazione chiede "ai proprietari di immobili ricompresi nell'ambito del centro urbano o che abbiano vetrine di esercizi commerciali non utilizzate, di provvedere alla loro periodica pulizia manutenzione, e di far in modo che, dall'esterno, non sia possibile vedere l'interno del locale, oscurando la luce della vetrina o della porta di ingresso con materiale tipo carta, stoffa e simili di colore neutro, senza scritte, salvo cartelli con indicazione "affittasi" o "vendesi" contenenti recapiti. È necessario poi mantenere il materiale sopra indicato in buono stato di conservazione e sostituirlo dove non adempia più al suo fine o non sia più decoroso,.

GS

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Stava segando una pianta con una motosega quando un ramo si è staccato e gli è caduto in testa. Contestualmente si è ferito anche alla gamba con l’attrezzo da lavoro.

È successo questa mattina dopo mezzogiorno a San Severino, in una via perpendicolare a viale Europa. Protagonista dell’incidente è S.S., classe 1932: stava potando una pianta quando un ramo si è staccato cadendogli addosso. Questo gli ha provocato un trauma cranico ma, nella caduta, la motosega gli è sfuggita di mano e gli ha provocato una ferita alla gamba. 

Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118 che hanno trasportato l’anziano a Torrette di Ancona in eliambulanza per il trauma cranico riportato e  una frattura alla gamba. Per i rilievi sono intervenuti i Carabinieri della locale stazione.

g.g.

(Immagine d’archivio)

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Giovedì, 11 Ottobre 2018 13:06

Operazione Diadema: 3 arresti e una denuncia

“Diadema”: conclusa l’indagine così denominata con un denunciato e tre uomini in manette. Gestivano un’attività di spaccio nell’entroterra maceratese. Protagonisti dell’operazione sono di nuovo i carabinieri della compagnia di Camerino guidati dal capitano Roberto Nicola Cara più di 600 le cessioni  di spaccio per un volume d’affari di 70.000 €. I territori interessati erano quelli di Camerino, Matelica e Fiuminata. 

L’importante attività si è chiusa alle prime ore di questa mattina ed è stata denominata “Diadema” poiché posta in continuità con il progetto investigativo condotto dalla compagnia nell’ambito della lotta allo spaccio di sostanza stupefacente nei territori dell’entroterra maceratese. L’attività di indagine si è conclusa con l’esecuzione di tre ordinanze cautelari (arresti domiciliari) emesse dal giudice per le indagini preliminari e con una denuncia a piede libero. Contestualmente sono state anche eseguite  quattro perquisizioni personali e domiciliari. Grazie alla raccolta e all’analisi sistematica degli indicatori di rischio generati dal fenomeno dello spaccio, sin dal mese di marzo dello scorso anno, è stata avviata un’efficace attività informativa a seguito della quale è stato poi possibile identificare in Ciro Pianese di origini napoletane e residente a Matelica (150 cessioni per un valore di 20.000 €), Libero Campana nato a Fabriano e di origini pugliesi  (quasi 300 cessioni per un valore di 31 mila euro) e Alessandro Campoli, napoletano e residente a Matelica (120 cessioni per un valore di 14.000 €) i principali attori del fenomeno criminogeno sulle piazze di Matelica Castelraimondo e Camerino. Alle prime attività di indagine di carattere tradizionale sono seguite, a partire da luglio, ulteriori iniziative investigative anche di tipo tecnico come ad esempio l’analisi del traffico telefonico e delle celle. Queste hanno consentito di rafforzare il quadro indiziario sul conto dei predetti soggetti e fornire anche ulteriori elementi di reità a carico di altri. Trenta gli uomini dell'Arma e oltre 10  mezzi  impiegati dalle due di notte fino alla mattinata odierna per concludere l'operazione Diadema. 

È stato accertato un volume d’affari pari a circa 70.000 € nell’arco di un anno e mezzo e uno dei soggetti arrestati è stato trovato questa mattina in possesso di 61 g di marijuana e materiale utile al confezionamento dello stesso. Nel corso delle operazioni sono stati anche denunciati  S.M. per aver avuto un ruolo marginale nell’attività di spaccio investigata e, diversi soggetti del maceratese verranno segnalati all’autorità amministrativa come assuntori di sostanze stupefacenti. Un sodalizio scaltro e molto ben organizzato, a detta del maresciallo Nicola Pagano comandante Carabinieri Fiuminata, che si è riusciti a sradicare e che probabilmente si stava anche allargando e sul quale verranno svolti anche ulteriori sviluppi investigativi che potrebbero portare a collegamenti con la regione campana. Approfittavano anche di un esercizio commerciale che recapita alimenti a domicilio per poter raggiungere facilmente i loro clienti.  Lo ha definito un forte segnale per il territorio di riferimento, costituito da piccoli centri, il capitano Roberto Nicola Cara.

" Quello della droga è un problema sociale che c'è sempre stato - ha detto- ; è un fenomeno economico e continuerà ad esserci finchè ci sarà domanda ma, se in due settimane siamo riusciti a togliere dalla piazza 6 spacciatori tra Matelica e Castelraimondo, possiamo dire che è sicuramente un segnale forte per tutto il territorio".  

 

Nella foto il capitano Roberto Cara e  il comandante Carabinieri Fiuminata Nicola Paganoaf28c107 6351 402c a1e5 36559c5c8877

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Giovedì, 11 Ottobre 2018 09:37

Quel sottopassaggio non è per i camion!

È sempre la stessa storia: capita spesso, forse troppo, che agli autisti degli autoarticollati sfugga il cartello che suggerisce loro di non passare per il sottopassaggio nei pressi del Ponte di Sant’Antonio, in entrata alla città di San Severino dalla sp361. E questa mattina, intorno alle 7 un camion ha perso il carico dopo aver urtato l’appendice Con il sottopassaggio in questione, creando disagi alla viabilità, sia in ingresso che in uscita dal centro urbano.

L’autocarro ha urtato con una barra del rimorchio la struttura in cemento e ha perso parte del carico, pacchi di bobine di carta cellulosa, che è finito sulla sede stradale insieme alla copertura dell’appendice finendo così per ostruire gran parte della carreggiata. 

Ferito lievemente il conducente del mezzo, un autotrasportatore di Moie di Maiolati Spontini che stava raggiungendo un’attività del posto per una consegna. 

Per regolare la viabilità sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale. L’ingresso alla città di San Severino è stato chiuso, provenendo da Castelraimondo, all’altezza dell’incrocio con la 361 “Septempedana” mentre per l’uscita dal centro urbano è stata istituita una deviazione sul posto. I rallentamenti sono stati più consistenti in concomitanza con l’ingresso degli alunni a scuola.

g.g.

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Giovedì, 11 Ottobre 2018 09:28

Casa in fiamme a Bolognola

Incendio questa notte alle ore 02:30 circa, nel Comune di Bolognola in Via del Pianile (MC).  Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco della Sede Centrale del Comando di Macerata e del Distaccamento di Camerino. 

L’intervento della squadra dei Vigili del Fuoco è valso  allo spegnimento e alla messa in sicurezza del sito e  l’eventuale propagazione dello stesso nel bosco circostante.

Le operazioni sono ancora in corso e non si sono registrati feriti.

 

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Si è appena conclusa una vasta 'operazione della Compagnia Carabinieri di Camerino, eseguita al termine di attività d'indagine,  su tutto il territorio, in particolare nella zona di Matelica.  Ancora una volta il dispiegamento  di numerose gazzelle e uomini dell'Arma, ha incuriosito gli abitanti della città. Al momento nulla è dato sapere di più sui particolari dell'intervento che, sotto la guida  del Capitano Roberto Cara, ha visto coinvolti numerosi militari. I dettagli dell'operazione verranno resi noti dallo stesso Comandante, nel corso di una conferenza stampa. 

*servizio in aggiornamento*

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Mercoledì, 10 Ottobre 2018 20:25

È morta Anna Brugnaro

Si è spenta a 101 anni, compiuti il 28 settembre scorso, Anna Brugnaro, mamma dell’arcivescovo Francesco Giovanni, che ha appreso la notizia mentre stava viaggiando verso Milano. L’ultimo saluto domani, venerdì 12 ottobre alle 14 a Varese.

L’arcivescovo era solito andare a trovare sua mamma ogni volta che aveva degli impegni nei pressi di Varese e, questa volta, aveva rimandato la visita alla prossima settimana, sapendo che dai prossimi giorni avrebbe avuto più tempo a disposizione per stare con lei.

Un profondo legame univa l’arcivescovo alla mamma, sempre presente nei suoi pensieri e nelle sue omelie, così ne parlava in occasione del suo centesimo compleanno: “Attraverso il suo sguardo profondo suscita sempre una grande pensosità e di fronte a lei spesso mi commuovo pensando al mistero profondo della vita che lei ci ha dato e a cui ci ha insegnato ad attaccarci. Anzitutto ha speso la sua vita per noi dopo la morte di papà per permetterci di condurre un'esistenza serena, aprendoci gli occhi per prepararci al mondo con lo studio, la professionalità e ciò ha consentito a mia sorella e a me di assumere impegni importanti nella vita. Pur provenendo da famiglie la cui pratica non era così assidua - le parole di Brugnaro in occasione del centesimo compleanno della madre - la mamma ci ha insegnato l'esperienza della fede aiutandoci a fare in modo che l'esperienza cristiana fosse autentica e, in questo senso, ci ha sostenuti anche nel frequentare le varie associazioni giovanili e studentesche, sia nel paese d'origine di San Giorgio in Bosco, sia nella città di Padova dove abitavamo. Mia madre in seguito mi è sempre stata accanto, nutrendo sentimenti di gioia per la mia scelta definitiva del sacerdozio e poi nel momento della mia ordinazione episcopale. Di quel giorno ricordo con affetto il suo bel colloquio con Papa Benedetto XVI e lo scambio reciproco di pareri. Mamma Anna mi assiste sempre con la sua preghiera; ci sentiamo e possiamo vederci pressochè ogni giorno grazie al telefonino".

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La redazione

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Ancora solidarietà per il Rifugio del Cane Colle Altino (Camerino) ma non solo, tappe anche dalle veterinarie di Ussita e a Gualdo di Castelsantangelo e da alcune famiglie.

Sono tornati nelle zone terremotate i volontari della onlus “Gli angeli della bassa” portando ben 15 quintali di aiuti in cibo e presidi medici per cani e gatti. Consegnati, ad una famiglia in particolare indigenza, anche beni di prima necessità.

A guidare la delegazione di volontari provenuti da Casalmaggiore e presieduti da Jlenia Ferrari, la settempedana Francesca Forconi. Il loro è il terzo intervento nelle zone terremotate, grazie non solo alla loro sensibilità ma anche alla conoscenza 20ennale con una volontaria particolarmente attiva nelle zone del sisma, Letizia Pellecchia. 

I beni consegnati fra Camerino, Ussita e Gualdo sono stati acquistati grazie a diverse iniziative fra cui una serata-evento all’Osteria della Bassa, “La musica è vita”, raccolta in supermercati e farmacie e tramite lo stand della onlus con vendita di gadget.

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“L’associazione - spiega Pellecchia - sta sostenendo tantissimo anche i nostri progetti con l’acquisto di molte maglie e felpe del Comitato ‘La Terra Trema Il Cuore no ONLUS’. Le hanno indossate nei momenti della raccolta fondi per rappresentarci e continuano a farlo. Questo ci è davvero di grande sostegno. Ad oggi - aggiunge - noi stiamo lavorando al progetto ‘Dona 1 metro di campo #forza Muccia’ che ha lo scopo di realizzare un’area verde sportiva polivalente. Quindi non solo hanno portato tantissime cose per gli animali terremotati, ma stanno anche contribuendo in altre iniziative. Queste persone sono venute qui per la terza volta accostandosi con moltissima umiltà e delicatezza. Questo non è scontato e - conclude - hanno voluto tornare dalle persone che avevano conosciuto le precedenti volte per un saluto, un abbraccio e un presente”.

g.g. 

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(La presidenre Jlenia Ferrari e il marito Roberto)

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“Marche Trail”, il primo trail adventure in bici nella nostra regione, farà tappa anche a San Severino. Le strette vie del centro storico che scendono dal Castello al Monte si apprestano ad accogliere, da venerdì 12 a domenica 14 ottobre, i centocinquanta partecipanti già iscritti provenienti da ben cinque nazioni europee che attraverseranno ben 24 Comuni percorrendo quasi 400 chilometri in sella a mezzi off road. Il tracciato,infatti, dopo quello che rappresenta il primo passaggio della carovana rimarrà poi sempre aperto e sarà mappato con gps per essere percorribile tutto l’anno.

La partenza di “MarcheTrail sarà per tutti  il 12 ottobre alle 8 da Marcelli di Numana, l’arrivo dell’ultimo degli iscritti è previsto per lunedì 15 sulla spiaggia di Cupra Marittima.Sarà un saliscendi attraverso  le dolci colline marchigiane, con sterrati e pendenze che potranno arrivare anche al 20%Si attraverseranno gli antichi borghi più belli d’Italia e le più suggestive piazze come quella cittadina.

g.g.

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