Notizie di cronaca nelle Marche

Prende fuoco il camino di una abitazione a Col di Pastine, località di Sarnano in direzione Sassotetto e le fiamme, dopo aver invaso la casa, si estendono ad altre abitazioni a schiera della zona. In totale sono sei le abitazioni coinvolte nel rogo. Una scena apocalittica quella che si  e presentata ai vigili del fuoco intervenuti insieme ai Carabinieri. Fiamme altissime, energia elettrica saltata con i pompieri al lavoro grazie all'ausilio di generatori. Fortunatamente tratti in salvo due bambini che si trovavano all'interno della casa. Si e temuto anche per il bombolone di gpl esterno alla casa, sistemato nell’ampio giardino esterno dove anche le piante hanno alimentato il rogo.  Sul posto anche personale del comune con l'assessore Luca Piergentili che ha seguito costantemente le operazioni in prima persona.

g.g.

 

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Era al mercato con sua moglie stamattina, intorno a mezzogiorno. M.P. di 85 anni, ad un certo punto ha accusato un malore e si è accasciato a terra. Molto probabilmente si è trattato di un infarto. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno cercato di rianimarlo con il massaggio cardiaco ma i tentativi sono stati inutili. Sul posto la polizia municipale e i carabinieri.

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Mercoledì, 26 Dicembre 2018 17:42

Sangue sulle strade, donna muore a Pian di Pieca

Sangue sulle strade del maceratese nel giorno di Santo Stafano. Una donna di 42 anni, veneziana di origine ma residente ad Agugliano in provincia di Ancona, che percorreva in sella ad una moto la provinciale 78 per cause in corso di accertamento ha perso il controllo del mezzo su cui viaggiava scontrandosi con una vettura e perdendo la vita. L'incidente è avvenuto lungo la strada che da Pian di Pieca conduce a Fiastra nei pressi di un incrocio. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari del 118 giunti sul posto che hanno a lungo praticato il massaggio cardiaco. Purtroppo per la motociclista non c'è stato nulla da fare. La quarantaduenne viaggiava insieme al fidanzato e ad una su amica, tutti appassionati di passeggiate in moto. Un hobby che, purtroppo, è risultato fatale per la donna.

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A poche ore dal Natale, l’appello che più dovrebbe far riflettere in questa festività è quello delle suore del monastero di Santa Chiara a Camerino.

Le stesse che pochi giorni fa sono state vittime della visita dei ladri che hanno rubato le reliquie "ex ossibus" di Santa Camilla, le offerte e alcune lettere dei fedeli inviate alle clarisse.

I malviventi, infatti, che si sono introdotti durante un momento di preghiera delle suore, non si sono accontentati delle reliquie e del denaro delle offerte, ma sono entrati anche nelle stanze riservate alle suore, portando via le suddette lettere.

L’appello delle clarisse è proprio ai malviventi, affinché possano anche decidere di tenersi il denaro delle offerte, cercando comunque di convivere con la propria coscienza, ma di restituire alle sorelle i loro oggetti cari, in modo particolare le relique che hanno soltanto valore devozionale.

E’ la confidenza che le suore hanno fatto ai fedeli che sono andati a trovarle e hanno voluto star loro vicini in un momento così difficile, tra cui il patron della Med Store, Sandro Parcaroli.

Anche senza denunciarsi, la speranza è che i malviventi decidano di lasciare quegli oggetti da qualche parte, e poter regalare alle sorelle un Natale più tranquillo.

Una opportunità anche per i malviventi che avrebbero così l’occasione di alleggerire il peso della loro coscienza.

Le monache vivono nella struttura oltraggiata dai ladri dallo scorso settembre, dopo che la loro casa del Monastero medievale è risultata inagibile e gravemente danneggiata dal sisma del 2016. 

g.s.


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Un motivo in più per tornare a vivere piazza Vittorio Emanuele II a Caldarola è quello di poter ammirare il presepe realizzato sulla scalinata della collegiata di San Martino.
 
Per il secondo anno consecutivo, infatti, anche Caldarola partecipa attivamente alla manifestazione “La via dei presepi”.
 
Oltre 70 sono i presepi realizzati in diverse dimensioni e materiali tra Montalto di Cessapalombo, Pievefavera, Croce, Vestignano e Caldarola.
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Da domenica scorsa fino al giorno dell’Epifania sarà possibile conoscere la fantasia e l’impegno che gli abitanti di questi luoghi hanno messo per la realizzazione della rappresentazione della natività.
 
Una occasione, per i visitatori, di riscoprire anche le bellezze dei paesi danneggiati dal sisma e per capire quanto grande sia la forza di volontà per risollevarsi.
 
Nel caso del presepe della collegiata di San Martino, la sistemazione delle sagome che rappresentano la nascita di Gesù è stata a cura di Pietro Magrini e Devid Monzani, insieme a Porfiri Francesco, Donati Alessandro e Ettore, con l'idea e la supervisione di Don Vincenzo.
Fondamentale anche l'aiuto della ditta Pontoni di Caldarola.
 
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Un incontro che avrebbe dovuto svolgersi a settembre del 2016, ma che era stato rimandato a seguito del sisma che ha sconvolto il Centro Italia. Stamattina la Protezione Civile e i sindaci, in qualità di capi dei comitati locali di Protezione Civile, sono stati ricevuti da Papa Francesco nell’aula Paolo VI, in Vaticano. 

All’udienza hanno preso parte le diverse articolazioni del Servizio nazionale di Protezione civile, rappresentate dalle strutture operative dello Stato, delle Regioni e Province autonome, dei Comuni, dalle organizzazioni di volontariato e dalle amministrazioni ed enti che ne costituiscono parte integrante. In prima fila tanti i sindaci o vice sindaci del cratere, fra questi Alessandro Gentilucci di Pieve Torina, Rosa Piermattei di San Severino, Massimo Citracca di Valfornace, Pietro Cecoli di Montecavallo, Gabriele Santamarianova di Serravale di Chienti, Roberto Lucarelli di Camerino, Mario Baroni di Muccia, Claudio Castelletti di Fiastra e altri. 

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Presente anche l’arcivescovo di Camerino-San Severino, Francesco Massara: “è stata un’esperienza di ringraziamento verso la Protezione Civile ma anche tutte le forze dell’ordine e quei volontari che hanno dato un grande contributo in un momento di sofferenza come è stato quello del terremoto. È stato ovviamente anche un momento di gioia e fraternità”.

Monsignor Massara, fin dai primi giorni dopo il suo arrivo, ha mostrato attenzione proprio verso quella parte di popolazione più debole, a cui il sisma di due anni fa ha tolto tanto, “ma non sto facendo nulla di speciale - afferma - sto solo cerando di fare le cose normali della vita, essere vicino alla gente, ascoltarla e condividere con loro e poi voglio concludere con una espressione detta questa mattina in aula: ‘salvare vite umane è il nostro dovere ma ancor prima è la nostra vocazione maggiore’. Ecco, il mio ruolo è quello di salvare le persone dai terremoti interiori”.

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A dar voce ai sindaci dell’Unione Montana di Camerino presenti in Vaticano, il presidente e sindaco Gentilucci: “è stata un’udienza speciale con diverse testimonianze delle varie problematiche che hanno riguardato l’Italia negli ultimi due anni. In prima linea i Comuni colpiti dal sisma a partire dalla nostra Unione Montana che rappresenta un po’ il fulcro della distruzione totale. In questa occasione - aggiunge - il Papa ha voluto riaccendere i riflettori su quello che si appresta ad essere il terzo Natale di abbandono di queste nostre terre. Per questo gli siamo grati”.

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g.g.

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Sabato, 22 Dicembre 2018 14:58

Liceo Sportivo, consegnati i primi diplomi.

Consegna dei diplomi ai Licei di Camerino e anche ai primi diplomati del liceo sportivo. Un obiettivo sognato dal dirigente scolastico Francesco Rosati.

“È una grandissima soddisfazione - ha affermato - siamo giunti al traguardo tanto ambito, i ragazzi continuano a darci soddisfazione. Molti di loro al termine del percorso liceale si sono iscritti a scienze motorie, altri hanno scelto le facoltà più svariate, sia scientifiche che umanistiche, il che significa che la preparazione che offriamo è completa, di altissimo livello e utile per qualsiasi sfida del futuro”.

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La scuola non è sola, ma insieme al Cus, alla Contram, al Comune e a Unicam, si è formata una grande famiglia: “Sei anni fa - aggiunge - abbiamo stretto una sorta di patto d’acciaio per ottenere questo nuovo indirizzo che è molto serio, complesso, con una fortissima connotazione scientifica e un’apertura verso lo sport e le professioni collegate allo sport”. Stamattina è stato conferito anche il Premio Gatti, a cui il dirigente scolastico Rosati tiene particolarmente e che prende il nome da Alessandra Gatti. Era una studentessa del liceo scientifico scomparsa prematuramente e alla quale i genitori hanno dedicato una borsa di studio che viene messa a disposizione di studenti meritevoli. 

Ma Camerino si conferma anche una città per i giovani, a portata di studente.

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A pensarlo è Claudio Pettinari, rettore dell’Università di Camerino: “Credo sia una città che deve ripartire dai giovani costruendo su di loro il suo futuro. I licei sono una grande scuola, importante, dove i ragazzi vengono ben preparati sia per affrontare gli studi universitari a testa alta, con le idee chiare e tanta passione,  sia per il mondo del lavoro. Ho invitato gli studenti a capire come senza il loro supporto questo territorio ferito potrebbe non farcela. Abbiamo bisogno del loro contributo - prosegue - per restituire a questo territorio, continuando a essere radicati qui ma aperti al mondo, quella dignità che merita e che in passato ha avuto. Qua si è fatta la storia d’Italia, qua si è fatta la storia d’Europa, e qui è nata una di quelle accademie dove il trasferimento della conoscenza era il primo obiettivo”.

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Presente alla cerimonia anche Stefano Belardinelli, presidente della Contram e del Cus, entrambi molto vicini alle scuole: “Un giorno bellissimo in cui abbiamo consegnato i diplomi ai primi diplomati. A facilitare il tutto sicuramente c’è un bel centro sportivo, il campo di atletica e zone riservate ad alcune specialità, cose che non sono presenti in impianti sportivi comuni. C’è sinergia anche con i tecnici federali. Si guarda anche al futuro, e la scuola infatti si sta dotando di attrezzature più moderne e anche il Cus e l’Università, nel prossimo piano triennale degli investimenti, prevedono un altro palazzetto dello sport, una manutenzione straordinaria pesante al campetto di atletica, un’illuminazione più moderna per le varie strutture e quindi la collaborazione fra Liceo, Cus e Comune è straordinaria”. 

g.g.

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Sabato, 22 Dicembre 2018 10:12

Manifestazione a Roma: “Non sarò solo”

Il sindaco Gianluca Pasqui chiama a raccolta i sindaci per una manifestazione a Roma. Numerose le adesioni già pervenute: “Devo fare una doverosa premessa per tutti coloro che pensano cose diverse dalla verità. Questa non è l’iniziativa di Pasqui ma la volontà di un sindaco che, dopo due anni, ha appurato le difficoltà oggettive di andare a ricostruire laddove di ricostruzione ancora assolutamente non se ne parla. Serve mettere insieme in maniera concreta e programmatica tutti i sindaci e andare al governo accompagnati dai propri cittadini per presentare i punti focali indispensabili per la ricostruzione. Quindi - sottolinea - leggere che il sindaco Pasqui è stato lasciato solo significa dare un titolo quanto mai sbagliato e anche lontano dalla verità”. Gli unici a rischiare di rimanere soli, secondo Pasqui, se i sindaci non si muoveranno, saranno i terremotati, i territori, le istituzioni locai e quindi più in generale un popolo intero che negli anni farà sempre più difficoltà rimanere nelle zone montane.

“Il sindaco Pasqui - torna a dire - si è solo messo a lavorare, perché titolato dall’Anci, mandando una lettera con grandissima umiltà ai 138 colleghi del cratere sottolineando alcune situazioni che non funzionano. Non vogliamo fare la marcia su Roma, perché non si gioca con il popolo terremotato, con chi sta male e soffre. Si fanno azioni popolari e istituzionali per risolvere problemi reali”. Evidentemente Pasqui si sta rivolgendo a quei sindaci, come Giuseppe Pezzanesi di Tolentino, che hanno declinato l’invito del sindaco di Camerino non vedendo l’iniziativa di buon occhio. “Chi gioca con la situazione delle persone - incalza ancora - evidentemente non si è ancora reso conto, dopo due anni, di quanta gente soffre, non ha più casa o lavoro, di quanti figli non sono nelle loro scuole, degli anziani che non sono in luoghi idonei ad ospitarli. Ad oggi siamo 67 sindaci che hanno aderito e 51 devono ancora dare risposta e in 19 hanno già comunicato che non aderiranno. Chi pensa che le cose vanno bene, fa bene a rimanere a casa”. Pasqui racconta di non aver inviato l’invito alle Unioni Montane ma ad esempio, quella del Potenza Esino e Musone di San Severino ha fatto sapere che parteciperà all’iniziativa di Pasqui così come quella della Marca di Camerino. Anche diverse associazioni di categoria hanno anticipato la volontà di esserci e anche molti tecnici.
g.g.

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È deceduto intorno alle 22:45 l’anziano di Morrovalle rimasto ferito stasera nell’incidente con un treno, a San Severino, non lontano dalla Locanda Salimbeni. Inizialmente i sanitari del 118 non hanno reputato che fosse in pericolo di vita e quando l’uomo è stato caricato in ambulanza era cosciente e rispondeva alle domande che gli venivano poste. Poi, una volta giunto all’osp Torrette il suo cuore ha smesso di battere. Troppo gravi le ferite riportate al bacino, dove il treno lo aveva colpito. Si tratta di un anziano che avrebbe compiuto 72 il giorno di Natale.

Si trovava  insieme ad altri due cacciatori. Erano venuti a conoscenza della presenza di un ciinghiale morto sui binari, investito precedentemente da un treno. Sono  arrivati sul posto e uno di loro, dopo aver recuperato la carcassa, si è fermato ad urinare non accorgendosi del sopraggiungere di un treno, che lo ha colpito. Il mezzo si è fermato. Sul posto il 118, i Carabinieri della locale stazione e i Vigili del Fuoco.  

G.G

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È successo un’ora a fa, intorno alle 20 a San Severino, lungo i binari nei pressi della Locanda Salimbeni. Un anziano di 72anni di Morrovalle pare si trovasse insieme ad altri due cacciatori. Pare fossero venuti a conoscenza della presenza di un ciinghiale morto sui binari, investito precedentemente da un treno. Sembra che i tre siano arrivati sul posto e uno di loro si sia fermato ad urinare non accorgendosi del sopraggiungere di un treno che lo ha colpito. Il mezzo si è fermato. Per fortuna il macchinista non stava correndo eccessivamente. Sul posto il 118, i Carabinieri della locale stazione e i Vigili del Fuoco. I sanitari, viste le condizioni dell’uomo, hanno deciso di trasportare il 72enne all’ospedale Torrette di Ancona ma non sembrerebbe essere in pericolo di vita. 

G.G

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