Notizie di cronaca nelle Marche

Progetto “San Severino sicura”, stanziati quasi 26mila euro per la videosorveglianza stradale.

Dieci nuove telecamere andranno ad aggiungersi all’attuale sistema, in funzione dal 2014, per coprire nuove zone come Taccoli e il quartiere San Michele (sarà tenuto presente ovviamente il villaggio delle casette per i terremotati), e per implementare quelle già esistenti (nei pressi della sede dell’Avis e dei giardini pubblici).

La rete attualmente esistente è risultata essere molto funzionale per la prevenzione di attività delittuose, attività illecite e episodi di microcriminalità e, soprattutto, per l’individuazione degli attori di tali gesti.

Durante le indagini dell’omicidio Sarchiè ad esempio, le immagini registrate furono fondamentali giacché avevano ripreso e mostravano chiaramente il passaggio dell’autocarro.

Inoltre, le nuove tecnologie, si legge in una delibera di giunta, consentono di mettere in rete le telecamere con quelle di altri Comuni limitrofi: un progetto, ques’ultimo, a cui stanno lavorando Prefettura e Questura, per avere una rete di controllo unificata del territorio a disposizione delle forze dell’ordine.  

g.g.

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Operazione  della Compagnia dei Carabinieri di Camerino guidata dal Tenente Roberto Cara. Arrestato un 52enne di Camerino.Nell'ambito di specifici servizi organizzati dal comando a contrasto dei reati predatori e spaccio di sostanze stupefacenti i militari hanno arrestato in flagranza l'uomo, un pregiudicato residente a Camerino. Il 52enne, a seguito di un controllo effettuato su strada e successiva perquisizione sul posto, è stato trovato in possesso di  5 grammi di Hashish e 5 grammi di Marjuana. La perquisizione domiciliare effettuata presso la sua abitazione  ha permesso ai militari di rinvenire un fucile non censito, del quale sono in corso accertamenti per stabilirne la provenienza.nonchè 117 cartucce a palla e 36 bossoli  calibro 9.   Per l'uomo il magistrato di turmo ha disposto la misura degli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo 
 
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Da una settimana non dà più notizie di sè. Così scattano le ricerche nel territorio di San Severino Marche dopo che il tutore legale ha sporto denuncia ai carabinieri. Protagonista un uomo di 66 anni, Giuseppe Antonini, residente nella frazione di Serralta. L'uomo, che non è sposato e non ha figli, ha fatto perdere le proprie tracce e da circa una settimana, come detto, non fa ritorno nella propria abitazione. Unico parente un fratello ospite della casa di riposo di Gagliole. Antonini, che ha avuto la casa lesionata dal sisma, dopo essere stato al centro di accoglienza allestito presso il palazzetto dello sport "Ciarapica", da circa un anno dormiva in auto nel parcheggio dello stadio comunale. Qualche anno fa Giuseppe Antonini si era reso protagonista di un fatto singolare: aveva, infatti, portato un camion di terra davanti al tribunale di Camerino. Ricerche in corso, dunque, estese in tutto il territorio nazionale da parte della Protezione civile e delle forze dell'ordine che al momento non escludono nessuna ipotesi.
g.g.

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Dramma all’Hotel San Crispino di Trodica di Morrovalle. Uno degli sfollati, ospite ormai da oltre un anno della struttura ricettiva, ha tentato il suicidio ingerendo dei farmaci. A trovarlo nella stanza, disteso nel letto in stato confusionale, è stata una donna addetta alle pulizie. Subito allertati i soccorsi, l’uomo è stato trasportato con urgenza all’ospedale di Civitanova Marche per le cure del caso.  Originario dell’entroterra  e molto conosciuto in tutto il territorio camerinese, l’uomo fortunatamente adesso è fuori pericolo.

g.g. 

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Dopo quattro anni Sandra Gentili torna a ricoprire il ruolo di presidente dell'Associazione Corsa alla Spada e Palio. Una fiducia, dunque, che viene rinnovata dopo i due mandati di Luciano Birocco e Giuseppe Corridoni. "Ringrazio tutti per questa rinnovata fiducia - così Sandra Gentili - Un ritorno che non pensavo nemmeno possibile, ma il percorso della vita cambia molte cose ed eccomi di nuovo qua sperando di essere all'altezza". Trova una Corsa alla Spada che, come l'intera città, deve fare i conti con una situazione difficile determinata dal terremoto che ha colpito Camerino. "Cercheremo di affrontare questa nuova situazione in punta di piedi - continua - cercando di mantenere fede ai canoni tradizionali della manifestazione tenendo conto della nuova situazione in cui si trova Camerino senza però snaturare l'evento della Corsa alla Spada". Una manifestazione che può svolgere un ruolo importante anche in ottica futuro. "Ritengo, come sempre, che la Corsa alla Spada sia un grande polo attrattivo per la città e per il tessuto sociale. Un ruolo che ora assume grande importanza e che può essere assolto con l'aiuto di tutti e con il rispetto reciproco. La mia paura è che si accentui la voglia di protagonismo o di insofferenza e opererò perchè questo non accada".

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Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha preso parte ai funerali di Giuseppe Sgarbi, padre di Elisabetta e Vittorio, critico d’arte già sindaco di San Severino, venuto a mancare all’età di 97 anni. La cerimonia funebre si è svolta nella chiesa di San Gregorio, a Ferrara.

Non appena appresa la triste notizia il sindaco Piermattei aveva inviato al critico e alla famiglia Sgarbi un messaggio di cordoglio e vicinanza.

Uomo riservato e colto, Giuseppe Sgarbi - Nino per gli amici-, era rimasto vedovo tre anni fa dopo la scomparsa della moglie Rina.

Le esequie sono state celebrate dellarcivescovo emerito di Ferrara, monsignor Luigi Negri, che durante lomelia ha tracciato la figura di Sgarbi come quella di un uomo che ha vissuto nel segno della fede”.

Un vero patriarca. Questo è stato il ricordo del padre fatto da Vittorio Sgarbi mentre varcava la porta della chiesa di San Gregorio, dove molti decenni fa i suoi genitori si sono sposati.

Il primo cittadino settempedano ha preso parte alle esequie insieme ai sindaci di Ro, di Ferrara e di Stienta, a quelli di Urbino e Castiglion Fiorentino e si è unita al corteo funebre fino al cimitero dove è stata tumulata la salma.

Gaia Gennaretti

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Quattro nuovi primari per Macerata. Due donne, effettivamente nuove, e due uomini, già facenti funzione.

Sarà Francesca Capoccetti a guidare l’unità operativa di Medicina Nucleare,Lucilla Servi quella di Urologia,Guido Gesuelli per la Chirurgia e Luigi Taccari per la Radiologia.

Una valorizzazione delle risorse interne dell’ospedale di Macerata presentata dal direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni.

Queste nomine - ha detto - dimostrano che ciò che qualcuno sosteneva, ossia che l’ospedale di Macerata o l‘Area Vasta 3 in generale fosse terra di conquista di altri territori, era evidentemente una menzogna. In questo caso abbiamo ritenuto importanti le esperienze dei quattro professionisti e di conferire due incarichi prestigiosi alle due dottoresse”.

Arriveranno nei prossimi mesi altre nomine dalla direzione per tanti nuovi primari, per i quali ci sono già i bandi: “Per quanto riguarda Macerata procederemo alla nomina del primario di cardiologia, terapia del dolore e gastroenterologia; poi abbiamo Civitanova - ha aggiunto - da qui ad un paio di mesi dovremo fare il concorso per l’unico primario che manca, a Nefrologia, e poi una serie di direttori di strutture complesse per la prevenzione”.

Stando a Maccioni, quella di oggi è solo una tappa per un percorso ben più ampio e già avviato, per ottimizzare risorse umane ed economiche, anche in virtù dell’invecchiamento sempre maggiore della popolazione: “È vero il territorio sta invecchiando - ha commentato poi Maccioni - ed ecco perché dobbiamo spostare l’attenzione dall’ospedale al territorio, quindi risorse umane ed economiche. Per poterlo fare è necessario ottimizzare la gestione all’interno della rete ospedaliera ed è quello che stiamo facendo”.

Gaia Gennaretti

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Hashtag Riparto dalle Marche. O come si usa oggi, #ripartodallemarche, è il nuovo progetto del giovane attore e produttore marchigiano Simone Riccioni, con il sostegno di Banca della Provincia di Macerata, Marche Tourism Fondazione Marche Cultura, Yallers e Gianni Lupo Cafedelmar (che ha fornito gli outfit).

L’obiettivo del progetto è quello di promuovere le Marche, a partire dai comuni del cratere fin verso la costa, mostrandone le bellezze da visitare attraverso una serie di scatti in cui lo stesso Riccioni sarà protagonista e che saranno poi divulgati sui social network.

Circa 45 sono le fotografie già fatte, ma il lavoro vero e proprio partirà dal 1 febbraio.

Il territorio - ha esordito Loris Tartuferi, presidente di Banca della Provincia di Macerata - per noi è un punto di riferimento forte, e quando possiamo lo sosteniamo. Abbiamo ritenuto che l’iniziativa di Simone Riccioni meritasse perché legata alla rinascita del nostro territorio colpito dal sisma”.

Come poteva Banca della Provincia di Macerata non essere in questo progetto? È la domanda che si è posto il direttore Ferdinando Cavallini, per la quale questa è stata la risposta: “Riccioni si sta prodigando perché il territorio ricresca più forte di prima. Lo fa di sua spontanea volontà e quando qualcuno vuole valorizzare queste zone, come possiamo non sostenerlo?”.

Partner tecnico, per così dire, di #ripartodallemarche è la fondazione Marche Cultura, rappresentata da Stefania Benatti, che cura la promozione turistica e culturale della Regione in circa 10 social media e 20 profili. Uno, ad esempio, è Destinazione Marche, che per il primo progetto di Simone Riccioni è arrivato a oltre 27mila visualizzazioni.

Per la nostra fondazione era un dovere sostenere questo progetto - ha spiegato Benatti - poiché lo scopo che ci siamo posti a livello regionale è creare una community che utilizza lo stesso linguaggio. Perché ci conoscano, dobbiamo essere visti e in questo senso va il lavoro di Simone. In lui traspare l’amore per la propria Regione, la volontà di vivere in prima persona i percorsi e le bellezze del territorio e l’occhio dell’artista. Questo progetto - ha aggiunto - si inserisce completamente nella nostra attività di presentazione delle Marche”.

 

progetto riccioni

 

 

L’idea di Riccioni, avuta dopo il terremoto, era quella di andare nei luoghi colpiti del cratere ma non per mostrare la distruzione, bensì le bellezze che ancora ci sono, che sono “agibili”: l’arte, la cultura, la natura e l’imprenditoria. Tutto questo abbraccia #ripartodallemarche: “Con tutti i nostri partner - ha detto Riccioni - siamo una community che arriva a circa un milione di followers. Siamo già a lavoro da un mese e mezzo, ma ufficialmente partiremo il 1 febbraio. Abbiamo la nostra idea del tour, ma di tanto in tanto lanceremo dei contest e chiederemo ai nostri followers di suggerirci i luoghi in cui poter scattare foto”. Seppur con origini dell’entroterra maceratese, Riccioni non era a conoscenza di alcuni luoghi che questo progetto gli ha dato la possibilità di conoscere recentemente. Pitino e la rocca di Aliforni (entrambe frazioni di San Severino), ad esempio, o le Lame Rosse di Fiastra. È già stato nella magica faggeta di Canfaito e a Elcito. Protagoniste degli scatti saranno certamente anche San Severino, Camerino, Castelraimondo, Ussita e tutto l’entroterra che ha bisogno di essere rilanciato. “Il nostro popolo è molto forte e tutta l’Italia - è tornato a dire - deve poter pubblicizzare la nostra Regione, usando l’hashtag #ripartodallemarche. Qui ci sono luoghi incredibili e voglio cogliere l’occasione per ringraziare le guide che in maniera gratuita ci stanno aiutando”.

 

Gaia Gennaretti

 

progetto riccioni1

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Grave incidente stradale verificatosi in località Santa Maria del Rango nella frazione di Avenale di Cingoli. Per cause in corso di accertamento si sono scontrate frontalmente un'Audi condotta da un 57enne del luogo e una Polo alla cui guida si trovava una giovane di 19 anni residente ad Appignano. Ad avere la peggio la giovane, terminata con la sua auto nella scarpata sottostante, che è stata trasportata in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette dove i medici si sono riservati la prognosi. L'uomo, invece, ferito in maniera più lieve, è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. Sul posto, oltre ai sanitari, due squadre dei vigili del fuoco di Macerata e del distaccamento di Apiro, che hanno provveduto alla messa in sicurezza e alla rimozione dei veicoli, oltre ai carabinieri per i rilievi del caso. 

 

avenale 2

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Giovedì, 25 Gennaio 2018 00:05

Canfaito, "parcheggi" al costo di 90 euro

“Attenzione, un parcheggio a Canfaito può costare anche 90 euro”. Questo è l’incipit di una recensione comparsa martedì sulla pagina Facebook del Comune di San Severino, fatta dal 30enne Emanuele Parisi di Iesi, immediatamente dopo aver ricevuto il conto piuttosto salato di una giornata trascorsa tra i faggi di Canfaito.

Era il 12 novembre e lui, come migliaia di altre persone quella domenica, hanno pensato di fare una gita per godere della bellezza dei faggi secolari colorati dall’autunno: “In quel periodo - spiega - Canfaito regala una delle più belle e sensazionali emozioni: la natura circostante assume infatti i colori tipicamente autunnali, come se fosse una grande tavolozza. Preso atto che la natura è di tutti e dovrebbe essere accessibile a tutti, trovo ripugnante che per la giustissima abbondante presenza di persone, sia successo quanto è successo. Parcheggi terminati - aggiunge - cartelli e segnaletica praticamente inesistenti, fondo stradale disconnesso”. Parisi ed altri 67 conducenti, impossibilitati a parcheggiare negli spazi, hanno deciso di lasciare l’auto lungo la strada, chi intralciando il traffico, chi appena sopra al prato. Questo ha fatto il giovane jesino, mettendo la macchina sull’erba, di fronte al piccolo monumento alle porte della faggeta. Dopo tre mesi, arriva a casa l’amara sorpresa: quel posteggio, fatto per non intralciare il traffico, gli è costato 90 euro di multa: “Non sto incolpando la Forestale, che ha fatto il suo lavoro - sottolinea - ma almeno vengano messi dei cartelli, e potevano quanto meno lasciare il verbale o un avviso sul parabrezza. Stando ai forestali, insieme a me, quella domenica, sono stati multati altri 67 conducenti e penso che in certe circostanze ci voglia anche il buon senso di capire che il mio posteggio era stato fatto per non lasciare la macchina in mezzo alla strada, a differenza di altri. Pagherò questi 90 euro - conclude - ma spero che i soldi guadagnati solo in quella giornata (circa 6mila euro, ndr) almeno servano per la manutenzione del parco. Altrimenti è peggio di un canone televisivo”.

Gaia Gennaretti

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