Notizie di cronaca nelle Marche
Giovedì, 15 Febbraio 2018 09:22

Cingoli, giovane arrestato per droga

I carabinieri di Cingoli hanno arrestato un giovane 20 enne residente nella provincia di Macerata per detenzione di stupefacenti. Nel corso di controlli svolti dai militari nei pressi degli istituti scolastici e nei luoghi di aggregazione giovanile, gli uomini dell'arma hanno notato il giovane aggirarsi con fare sospetto e hanno proceduto al controllo. In tasca al ventenne sono stati trovati due “spinelli” già confezionati e poco più di un grammo di hashish. La successiva perquisizione domiciliare ha portato alla scoperta di oltre 1 etto di hashish, di alcuni grammi di marijuana ed di una “riga” di “cocaina”. Il giovane è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo.

Pubblicato in Cronaca
Mercoledì, 14 Febbraio 2018 17:44

San Severino, i numeri delle demolizioni

Sono circa 40, ad oggi, gli edifici demoliti a San Severino. L’ultimo in ordine di tempo è quello per cui i lavori sono partiti proprio stamane, ovvero la palazzina di quattro piano all’incrocio tra viale Mazzini e via Bramante, di fronte a dove sorgeva la vecchia palestra dell’itts Divini.

Una volta terminati poi, sarà immediatamente la volta dell’edificio tra viale Mazzini e via Galilei al cui piano terra c’era lo storico bar dello Stadio. Ad occuparsi dell’abbattimento di entrambe le strutture sarà la medesima ditta, la Lupi Vincenzo srl di San Benedetto del Tronto, per un totale di circa 86mila euro.

Domani invece, sarà demolito, in via Pieve, un edificio pericolante che si trova a ridosso della provinciale 361.

Sono poi una ventina circa gli edifici messi in sicurezza, tra pubblici e privati, per diverse migliaia di euro.

Lo scorso novembre sono stati conclusi i lavori per un fabbricato in località Cagnore che presentava un quadro fessurativo importante, con particolare aggravamento sullo spigolo che dà sulla pubblica via. Totale lavori 20.988 euro.

Lo scorso 13 gennaio il Comune ha affidato all’impresa Cesedil Soc. Coop. la messa in sicurezza di un edificio in via Massarelli, in centro storico, terminata da alcuni giorni. L’abitazione presentava lesioni diffuse al primo e secondo piano, ed è stata quindi necessaria una cinturazione nonché la rimozione degli intonaci pericolanti per la pubblica incolumità delle vie sottostanti. Costo dell’opera, 26.599 euro.

Altri 8mila euro sono stati stanziati per una abitazione in via Nazario Sauro, adiacente alla cattedrale di Sant’Agostino. In questo caso, il sisma ha solo peggiorato una situazione di mancata manutenzione conservativa e per tutelare la pubblica incolumità sarà necessaria un'armatura in legno all’architrave del portone e la rimozione dell’intonaco pericolante.

Terminati infine i lavori all’edificio in via Leopardi, ad opera della Grimaldi Costruzioni, per 11.310 euro.

È stata realizzata un’armatura in legno nel portico e la fasciatura sul corpo scala.

g.g.

 

demolizioni1

Pubblicato in Cronaca

I carabinieri di Jesi hanno arrestato con l'accusa di tentata estorsione una donna di 66 anni residente in città. La storia inizia con la denuncia di un uomo che, avendo ereditato alcuni beni immobili di notevole valore, viene minacciato dalla donna che avrebbe pubblicato un presunto testamento olografo, con il quale si disponeva la cessione dei beni ad un ente di beneficenza, se non le avesse consegnato la somma di 450mila euro.

La donna, quindi, chiedeva un incontro con la vittima al quale si sono presentati anche i carabinieri.

Durante l’incontro, la donna pretendeva che la somma le fosse versata a mezzo bonifico sul proprio conto corrente. A quel punto i militari, ritenendo realizzata la flagranza di reato, intervenivano e arrestavano la donna che si era presentata in compagnia del proprio marito.

Durante la successiva perquisizione domiciliare, in casa dell’arrestata venivano rinvenuti altri 3 testamenti olografi in favore di altre persone, la cui firma risultava difforme a quella della defunta.

Oltre a tali documenti veniva rinvenuto e sequestrato un libretto di deposito intestato alla persona defunta con depositata la somma di 600mila euro.

La donna, sottoposta ai domiciliari, dovrà rispondere di tentata estorsione e appropriazione indebita.

Pubblicato in Cronaca

Questa mattina, nella sede istituzionale dell'ente, il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari ha incontrato il nuovo Questore di Macerata Antonio Pignataro.

Da parte del Presidente sono state evidenziate le questioni che riguardano l'intero territorio provinciale ed in particolare sono stati messo in evidenza i problemi legati all'emergenza terremoto e quanto sia importante, per le aree più colpite, tornare alla normalità con la ricostituzione e la ripresa delle attività produttive che le hanno caratterizzate nel tempo.

Sono stati affrontati anche i gravi fatti che hanno coinvolto in questi ultimi giorni Macerata.

Il presidente ha espresso l'esigenza di rafforzare il controllo sul territorio per favorire il rispetto della legalità da parte di quanti risiedono a vario titolo nel maceratese.

“Il rispetto delle regole da parte di tutti – ha precisato Pettinari – è il primo ed indiscutibile obiettivo. La provincia di Macerata esprime da sempre tantissime eccellenze anche se ha diverse criticità; ritengo opportuno che tutte le istituzioni si adoperino anche in uno spirito di piena collaborazione, per favorire sempre e comunque la legalità, la sua percezione ed il suo valore.”

Nel saluto di benvenuto, il presidente ha colto l'occasione per ringraziare tutte le forze dell'ordine per quanto hanno fatto e continuano a fare nelle fasi emergenziali post terremoto e per come hanno affrontato i recenti e gravissimi episodi che hanno generato non poche tensioni a Macerata e nel suo territorio.

Pubblicato in Cronaca

Questa mattina gli scalpellini di Montescaglioso sono giunti a Tolentino, coordinati dal sindaco Vincenzo Zito, per prelevare alcuni pezzi della storica fontana posizionata in piazza Silverj, dietro il complesso monumentale della Basilica di San Nicola, per iniziare un intervento di restauro.

Infatti, inesorabilmente, il tempo ha lasciato molti segni, specialmente sulle conchiglie della fontana che deve essere completamente riportata al suo antico splendore e che un tempo era posizionata in piazza Medoro Savini oggi piazza Martiri di Montalto.

Il sindaco Giuseppe Pezzanesi ha coinvolto la comunità del Comune di Montescaglioso, in provincia di Matera. La solidarietà non si è fatta attendere: la comunità si è subito attivata per la sistemazione delle parti più danneggiate, utilizzando lo stesso materiale del basamento, originario di Trani, consentendo un recupero completo dell’opera.

La cttà di Montescaglioso, come già si ricorderà, aveva promosso un importante evento per raccogliere 10 mila euro che sono stati donati a Tolentino per la sistemazione di un’opera danneggiata dal terremoto e ora provvederà al restauro della fontana di San Nicola che verrà riportata alle condizioni originarie.

Pubblicato in Cronaca

Cardiologo e infermiera praticano massaggio cardiaco e salvano una donna.

Lo scorso mercoledì pomeriggio una donna di Esanatoglia si trovava al centro medico Blu Gallery insieme a sua figlia quando ha avuto un arresto cardiaco ed è stata soccorso e salvata dal cardiologo Gian Luigi Morgagni e dall’infermiera Giulia Pasticci.

La donna stava fissando un appuntamento per il Santo Stefano, che si trova all’interno del centro medico settempedano, quando stando alla segretaria avrebbe iniziato ad avere dei tremori accasciandosi poi a terra.

A raccontare quello che è avvenuto in seguito è la stessa Pasticci: “La segretaria ha telefonato nel nostro ambulatorio informandoci che una signora stava avendo un malore e chiedendoci di intervenire. Morgagni è corso immediatamente all’ingresso - racconta - e quando io l’ho raggiunto stava già praticando il massaggio cardiaco. Io ho preso il defibrillatore e la mascherina dell’ossigeno e insieme le abbiamo strappato i vestiti”.

La pratica di soccorso è proseguita finché la signora non si è finalmente ripresa e nel frattempo era stato allertato il 118.

In realtà - spiega Pasticci - non sappiamo se l’arresto cardiaco fosse dovuto ad un attacco epilettico, dato che la signora è stata vista tremare prima di sentirsi male”. All’arrivo dei sanitari la donna era già cosciente ed è stata portata all’ospedale di Camerino.
g.g.

Pubblicato in Cronaca

Un invito alla moderazione e a non strumentalizzare fatti e parole accaduti ieri come oggi: è questo l'appello lanciato dal sindaco Fabrizio Ciarapica durante il Giorno del Ricordo, commemorato questa mattina nell'aula magna dei Licei da Vinci, dove si è svolto il tradizionale Consiglio comunale in seduta aperta dopo la deposizione della corona d'alloro di sabato 10 febbraio.

Parole rivolte soprattutto alla platea politica, quelle del Sindaco, dopo gli strascichi polemici che hanno caratterizzato i giorni successivi alla Giornata della Memoria, con l'implicita richiesta di risparmiare ai giovani studenti un dibattito meramente ideologico e particolarmente acceso in questo periodo pre-elettorale. “Riflettiamo sul significato della memoria condivisa – ha detto il Primo cittadino. Mi auguro si possa formare in tutti voi quella coscienza civica necessaria per fondare una società migliore. Noi ci atteniamo alla condanna di ogni forma di violenza perpetrata da tutti i regimi senza distinzione, consapevoli del fatto che solo la conoscenza della verità dei fatti accaduti possa impedire il ripetersi di violenze disumane”.

L'appello del Sindaco ad abbassare i toni è stato rafforzato dalla proposta dell'assessore all'istruzione Barbara Capponi di osservare un minuto di silenzio per Pamela, la giovane ragazza atrocemente assassinata a Macerata. “Vi chiedo di meditare sulla violenza che ogni giorno subiamo e facciamo subire, che non è solo quella fisica – ha detto Capponi riprendendo il discorso sulle Foibe calato sull'attualità. Ogni giorno c'è violenza nei post su facebook, nei messaggi su whatsApp, nei giudizi espressi, nei tentativi di escludere il diverso. Imparare a pesare le parole è il primo passo di civiltà. Vi auguro di acquisire quella coscienza critica che vi faccia comprendere il peso delle parole, e anche quando vale la pena restare in silenzio come forma di rispetto”.

Il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi ha voluto dare più spazio alle voci degli studenti, anticipando i loro interventi che di solito restano in coda all'ordine del giorno. Nelle sue parole Morresi, dopo aver dato lettura del testo della legge con cui si è istituita la Giornata del Ricordo delle Foibe, ha ricordato le dure parole di condanna pronunciate dal presidente della Repubblica Mattarella.

All'assise hanno partecipato i ragazzi del Bonifazi, dell'Itc, Ipsia e Liceo Scienze Umane Stella Maris, le Forze dell'Ordine, l'Anpi, consiglieri di maggioranza e opposizione e altre associazioni cittadine.

Tra i primi interventi dei ragazzi, c'è stato quello di Sara Berdini dell'istituto istruzione superiore “Bonifazi” - indirizzo grafica e comunicazione – che ha realizzato il manifesto commemorativo delle Foibe.

Dopo l'ascolto delle ricerche degli studenti, la chiusura è stata affidata dal dirigente scolastico Pierluigi Ansovini, che ha ricevuto un lungo applauso al termine della sua lezione di storico.

Usare la ragione come medicina, senza cedere alle trappole del potere che vorrebbe dare un significato univoco a certe parole – ha spiegato Ansovini – e demonizzare l'avversario. La democrazia è la migliore medicina e cura agli orribili tumori della storia perché mette al centro del processo politico il cittadino. E per questo ringrazio l'Amministrazione comunale che ha scelto la nostra sede per il Consiglio comunale aperto, che è proprio la forma istituzionale più vicina ai cittadini. Si è liberi se si usa la ragione altrimenti si è schiavi, quindi, ragazzi, non mettete mai la ragione nel cassetto”.

Pubblicato in Cronaca

L'Italia antifascista e antirazzista ha sfilato a Macerata. Per oltre tre ore, oltre 20.000 persone, provenienti da tutta Italia, hanno camminato intorno alle mura di Macerata, in modo del tutto pacifico per dire a gran voce che questo paese e questa nazione non sono razzisti.

La adesioni sono arrivate davvero da tutta Italia, in rappresentanza di tutte le regioni e di tutte le forme di associazionismo. I centri sociali, promotori e organizzatori dell'evento, hanno fatto da capofila a questo appuntamento a cui hanno poi dato l'adesione Emergency, Fiom, alcuni partiti politici (Potere al Popolo e Liberi e Uniti) e altre persone in forma personale. Tanti, come era prevedibile, gli immigrati di colore presenti all'evento. La partenza è stata data poco dopo le 15 e 30 dai giardini Diaz. “Considero una responsabilità molto grande – ha affermato Cecile Kyenge, ministro dell'Integrazione del governo Letta - quella di poter portare avanti la bandiera della lotta al razzismo, al fascismo e a tutte le discriminazioni, ma soprattutto per rimarcare quello che è successo a Macerata e quello che ha fatto Luca Traini. E' terrorismo e per questo deve essere giudicato. Chiunque abbia a cuore questo paese deve abbracciare la causa della lotta al fascismo e al razzismo”.

g.g. 

 

macerata14

 

 

macerata1

 

 

 

Pubblicato in Cronaca

Mentre Macerata era invasa da manifestanti che erano scesi in strada per portare un messaggio contro la violenza e ogni forma di razzismi per i fatti di sabato 3 febbraio, quando Luca Traini aveva sparato ad alcuni extracomunitari di colore ferendone sei, nella caserma dei carabinieri in pieno centro la procura della Repubblica, con in testa il procuratore capo Giovanni Giorgio, dava una sterzata netta e probabilmente decisiva alle indagini sull'omicidio di Pamela Mastropietro.

Alle ore 14.30, su disposizione della procura della repubblica presso il tribunale di macerata, è stato adottato un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 2 cittadini di nazionalità nigeriana, LUCKY DESMOND, 22enne, e AWELIMA LUCKY, 27enne, dimoranti rispettivamente in Montecassiano e Macerata. Gli inquirenti hanno contestato i reati di concorso in omicidio volontario, vilipendio, distruzione, soppressione e occultamento del cadavere di PAMELA MASTROPIETRO e spaccio di stupefacenti (eroina e marijuana), commessi a Macerata e Pollenza sino al 31 gennaio scorso.

Si è reso necessario accelerare l’attività investigativa una volta acquisita nella trascorsa notte la ragionevole certezza che uno degli indagati si stava velocemente allontanando verso la Lombardia, pur non conoscendone esattamente l’identità, ma solo un nomignolo convenzionale. Poiché nel corso della serata di ieri il consulente medico-legale ha inviato una preliminare relazione con cui ha evidenziato elementi significativamente rilevanti in ordine alla commissione del delitto di omicidio volontario, è stato attivato l’intervento dei carabinieri del nucleo investigativo di Milano, che hanno localizzato uno dei due nigeriani alla stazione ferroviaria centrale del capoluogo lombardo. Gli indagati sono stati sottoposti alla procedura di identificazione e quindi ad interrogatori urgenti svoltisi nel corso della nottata fino al pomeriggio di oggi. Nella notte sono state espletate ulteriori indagini di natura tecnica e testimoniale. Al termine di questa ulteriore attività investigativa sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi a carico dei due indagati, rispetto ai quali era anche concreto un pericolo di fuga. Si rimane in attesa dell’esito degli accertamenti medico-legali, scientifici e tecnici compiuti dal Ris dei carabinieri di Roma ed ai consulenti appositamente nominati.

Pubblicato in Cronaca

MACERATA – In vista della manifestazione di oggi a Macerata, anche alla luce dell'autorizzazione rilasciata dalla prefettura di Macerata, il sindaco del capoluogo Romano Carancini ha convocatoin municipio un vertice con tutte le associazioni e gli enti della Rete Antifascista di Macerata con la volontà di costruire un percorso di partecipazione. Alla fine, è stata trovata una sintesi. “Un percorso che nasce dalla città”, ha commentato alla fine Carancini.

Macerata è città della cultura democratica, antifascista e non violenta. Si dica a chiare lettere. È una città che per storia ha costruito se stessa sulla qualità della vita civile, libera dalle paure, aperta all'accoglienza. Per questo ancora una volta condanniamo fermamente l'orrore di quello che è stato un vero e proprio attacco fascista mosso da razzismo nei confronti delle persone che, fuggite alla guerra e dalle persecuzioni, hanno cercato rifugio qui, in queste terre.

incontro 1

Così come condanniamo fermamente l'orrore per la perdita della vita di una giovane che meritava serenità e ha trovato violenza. Oggi più che mai condanniamo tutte le violenze, la violenza razzista e la violenza fascista che improvvisamente hanno fatto di Macerata un simbolo della ferocia. Ma noi non ci stiamo: Macerata non è questo. Il sindaco Romano Carancini ha chiesto di rispettare i tempi della comunità: un tempo per riflettere, un tempo per ritrovarsi, un tempo per manifestare. Noi lo abbiamo fatto, insieme. Insieme abbiamo riflettuto sul dolore, sulle paure, sulle rabbie. Insieme ricostruiamo i legami della comunità a partire dai valori democratici e antifascisti. Insieme manifestiamo non un giorno ma con percorso che ci vedrà tante volte scendere nelle piazze, parlare nelle scuole, nelle università, nei teatri, nei musei, nelle biblioteche, nei luoghi della città, in tanti modi con tanti linguaggi. Lo abbiamo fatto in questi 70 anni dalla Costituzione italiana e lo facciamo con più convinzione oggi. Lo facciamo partendo da Macerata. Sabato 10 febbraio molti verranno da tutta Italia per manifestare contro il razzismo e la violenza fascista. Non ci fermiamo qui, vogliamo continuare coinvolgendo prima di tutto il territorio. Domenica 18 febbraio vogliamo ritrovarci ancora a Macerata nelle piazze per una festa di colori e di parole, con le famiglie, i giovani, i bambini, tutti in una grande manifestazione della città e del territorio. E poi saremo tutti in prima fila nella grande manifestazione nazionale che è in preparazione, perché tutta l'Italia è chiamata contro ogni fascismo e ogni forma di razzismo. Ogni volta ricorderemo insieme le parole che i partigiani pronunciarono al Monumento dei Caduti quel 30 giugno del 1944: Macerata è libera”.

Questo è il documento che riassume l'incontro delle associazioni e degli enti della Rete Antifascista di Macerata convocato in municipio dal sindaco Romano Carancini con la volontà di costruire insieme un percorso di partecipazione condivisa. All'incontro insieme al sindaco e agli assessori Stefania Monteverde, Paola Casoni, Mario Iesari, Federica Curzi, Alferio Canesin, hanno partecipato Francesco Adornato rettore dell'Università di Macerata, Gilberto Mosconi delegato del rettore dell'Università di Camerino, Daniel Taddei per Cgil Macerata, Silvia Spinaci per Cisl Macerata, Manuel Broglia per Uil Macerata, Lucrezia Boari per Anpi Macerata, Lorenzo Marconi per Anpi Marche, Claudio Maderloni per Anpi nazionale; Donato Bevilacqua per Arci Macerata, Paolo Branchesi per Refugees Welcome Macerata, Silvano Fazi per Coop. Mondo Solidale, Claudio Loncas per Officina Universitaria, Sami Ghanmi la Rete degli Studenti Medi Marche, Paolo Trognoni per Emergency Macerata, Martina Ortolani per Giovani Democratici Macerata, Stefano Di Pietro per Pd Macerata, Massimo Montesi per LeU Macerata, la deputata Irene Manzi.

Tutti hanno condiviso il valore di questa riunione perché è l'inizio di un tavolo permanente per lavorare insieme, aperto a tutti. “Invito tutte le istituzioni, le associazioni, i partiti, le persone che si riconoscono nei valori antifascisti, democratici e nonviolenti ad aderire a questo percorso, - è l'invito del sindaco Carancini - abbiamo bisogno di tutti per ritornare alla vita civile”.

I primi firmatari:

Comune di Macerata

Università di Macerata

Università di Camerino

Accademia di Belle Arti

MacerataCGIL

MacerataCISL

Macerata UIL

Macerata ANPI

Macerata ARCI

Macerata ISREC – Istituto Storico della Resistenza

Macerata Refugees Welcome

Macerata Coop. Mondo Solidale,

Macerata Officina Universitaria Rete degli Studenti Medi –

Marche Emergency

Macerata Partito Democratico

Macerata Giovani Democratici Federazione di Macerata

LeU – Macerata

di Sauro Ciarapica

Pubblicato in Cronaca

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo