Notizie di cronaca nelle Marche

Ha appena concluso la sua esperienza al Cet, la rinomata scuola del maestro Mogol, il giovane settempedano Riccardo Brandi, 21 anni e studente alla facoltà di giurisprudenza e al conservatorio di Fermo, dove prende lezioni di clarinetto. “Un’esperienza fortissima - dice - quella del Cet”, una scuola che vanta molti docenti di fama e spessore. 

 

Riccardo Brandi, come è nata la possibilità di vivere l’esperienza alla scuola del maestro Mogol?

 

A gennaio scorso ho partecipato ad un bando di concorso dell’associazione di San Severino Help Sos Salute e Famiglia, in collaborazione con la Fondazione Claudi e il Centro culturale Tarkovsky. L’ho vinta e il 28 gennaio sono partito. 

 

riccardo brandi

 

Come si sono svolti i corsi?

 

Io ho frequentato il corso per interpreti di musica leggera, 15 lezioni suddivise in tre fasi. La prima, di conoscenza fra noi allievi e i docenti. Abbiamo cantato dei pezzi del nostro repertorio ed avuto un primo giudizio. Poi i docenti ci hanno affidato dei compiti da svolgere a casa e da preparare per la seconda fase. Questa è durata quattro giorni, abbiamo presentato i due brani che ci avevano assegnato, e poi siamo partiti con i laboratori, sopratutto riguardanti l’interpretazione. Dopo la seconda fase, ci sono stati assegnati altri due brani da studiare e, dopo i laboratori sull’interpretazione, ciascuna di noi allievi ha scelto quello da interpretare durante il saggio finale che c’è stato domenica scorsa. Abbiamo sostenuto anche una prova d’esame che consisteva nell’imparare un pezzo di Mogol in un giorno e registrarlo in studio in circa 40 minuti di tempo. Io avevo “L’Aquila”, di Mogol-Battisti.

  

Che sensazioni hai provato?

 

È stata sicuramente una fortissima esperienza. Fin dall’inizio le docenti ci hanno spronato a far nostro il motto di Mogol e della scuola “disarmati per disarmare”. Ho imparato a liberarmi di tutte le maschere e le costruzioni che solitamente impediscono ad un interprete di trasmettere emozioni. In questo senso, andando avanti, nel cantare sono arrivato anche alle lacrime. 

 

Quindi ti sei emozionato mentre cantavi? 

 

È successo sì. Dal punto di vista emotivo è stata un’esperienza importante, anche perché mi ha permesso di conoscere tante persone. Essere immersi per alcuni giorni nella musica, 24 ore su 24 è stato fantastico. Eravamo ospiti della struttura alberghiera di Mogol e quindi una volta terminate le lezioni (dalle 9 alle 19) ci ritrovavamo insieme per creare musica e cantare insieme intorno ad un pianoforte o una chitarra. È successo anche che il cantante Giovanni Caccamo ci abbia raggiunto e si sia esibito con i suoi brani più belli. 

 

E il ritorno a casa?

 

Traumatico. Si avverte un gran senso di vuoto. Già alla fine delle prime due fasi mi sentivo strano, ma al rientro dall’ultima fase è stato un misto di tanti stati d’animo. 

 

C’è nel tuo futuro il canto?

 

Io coltivo la passione del canto da quando avevo 10 anni. Studiavo musica nella scuola della banda di San Severino già da sei anni e mi fu regalato il famoso ‘Canta Tu’. Ho iniziato così ma non ho mai frequentato corsi di canto, adesso spero di iniziarne uno il prima possibile.
Gaia Gennaretti

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Caldarola si prepara a vivere le festività pasquali, molto sentite nel paese dei cardinali Pallotta, nel solco della tradizione. Nella serata del Venerdì Santo avrà luogo la processione del Cristo morto con i quadri viventi della Via Crucis, giunta alla 52à edizione, lungo il percorso che dallo scorso anno ha subito modifiche a causa del terremoto che ha interdetto la zona del centro storico.
Lunedì 2 Aprile, giorno di Pasquetta, per i caldarolesi è anche la festa della Madonna del Monte, con la tradizionale processione solenne con l'immagine dipinta da Lorenzo D'Alessandro. A rendere piacevole la giornata di festa saranno gli eventi organizzati dal nuovo direttivo della Pro loco. Viale Umberto I sarà il centro di una giornata dedicata alle tradizioni e al divertimento. In mattinata mercatino di prodotti tipici, mentre dal pomeriggio saranno in funzione stand gastronomici e l'animazione con musica live con la band "Le fettine panate", spettacoli per bambini con il giullare Damiano Massaccesi, tanti giochi con il Ludobus, curato dal nuovo Oratorio Cristo Re, e un fantacastello gonfiabile per tutti i bambini.
"Riempiamo Caldarola di gente e di colori", è il motto della Pro Loco per tornare a dare vita e colore al paese.

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L'Assemblea legislativa delle Marche ha approvato oggi la legge sulla tariffazione puntuale dei rifiuti. Un passo importante nel percorso di uniformità della tassa su tutto il territorio regionale, di riduzione dei rifiuti e della tassa a carico del cittadino, di salvaguardia dell’ambiente.” Grande soddisfazione nelle parole del Consigliere regionale Sandro Bisonni, Vice Presidente della Commissione Ambiente e primo firmatario della legge.

Sono felice che questa legge sia stata approvata, perché rappresenta il raggiungimento di un traguardo importante nella gestione dei rifiuti nelle Marche e pone la Regione stessa all'avanguardia nazionale essendo la prima in Italia ad aver agito così specificatamente su questo tema”.

La normativa promuove l'applicazione in ambito regionale della tariffa puntuale al fine di incentivare prioritariamente il contenimento della produzione dei rifiuti e potenziare la pratica della raccolta differenziata. 

Con queste norme - prosegue Bisonni – non si è potuto obbligare i Comuni ad applicare la tariffa puntuale, in quanto vietato dalla norma nazionale, ma per quanto di sua competenza, la Regione introduce e semplifica tutte le condizioni preliminari all'applicazione della stessa. Nello specifico si realizzeranno infrastrutture informatiche per l'implementazione del dialogo dei dati tra Comuni e Regione, verrà istituito un tavolo tecnico che, oltre alla funzione di monitoraggio e controllo, dovrà individuare gli indirizzi per porre i Comuni nelle migliori condizioni possibili e spingerli all'applicazione della tariffa puntuale. Sarà realizzata anche una campagna di comunicazione diretta ad informare e sensibilizzare gli utenti riguardo ai potenziali benefici della tariffa puntuale ed ai risultati raggiunti nei territori in cui essa viene applicata.”

Con la tariffa puntuale - conclude Bisonni - il cittadino è responsabilizzato: sa che diminuendo la quantità di rifiuti diminuirà la spesa, con la tassa attuale invece, può sentirsi legittimato a produrre quanti rifiuti vuole senza differenziarli. Questa legge, oltre a fornire gli strumenti per rendere omogenea la tariffa puntuale in tutto il territorio regionale, accelererà il passaggio alla tariffazione puntuale nel convincimento che questa modalità possa condurre ad una riduzione significativa dei rifiuti conferiti annualmente in discarica, allontanando così anche il pericolo di veder realizzato un inceneritore sul territorio regionale. I marchigiani da oggi, non solo saranno incentivati a separare meglio i loro rifiuti, ma finalmente riceveranno il giusto riconoscimento con una consistente riduzione della tassa in proporzione alla quantità dei materiali differenziati.”
g.g.

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Continua l'azione di contrasto dei carabinieri di Civitanova Marche allo spaccio di stupefacenti.

I militari della Compagnia di Civitanova Marche, nel corso della tarda mattinata di ieri, durante un’attività finalizzata alla repressione dell’attività di spaccio di stupefacenti e di reati contro la persona e il patrimonio, in Corso Garibaldi, hanno individuato tre magrebini che alla vista dei militari cercavano se la sono data a gambe. Il tentativo di fuga è durato poco: immediatamente bloccati, sono stati identificati e sottoposti a perquisizione personale. Si tratta di tre tunisini di 30, 24 e 20 anni, recentemente sbarcati in Italia e trovati in possesso di alcuni grammi di hashish e marijuana, divisi in dosi, e della somma di 160 euro ritenuta frutto dell'attività di spaccio. Alla luce dello stato di clandestinità, dopo averli denunciati per detenzione a fini di spaccio, sono state avviate le pratiche per l’espulsione con l’Ufficio immigrazione della questura di Macerata. Ricevuta la conferma della disponibilità di posti presso il Centro di permanenza per i rimpatri di Torino, questa mattina i tre tunisini sono stati trasferiti nella struttura per il successivo rientro in patria.

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Solenne cerimonia a Camerino in ricordo dei due giovani carabinieri Donato Chiarelli e Giovanni Liberto Corinto vittime di un efferato omicidio avvenuto nella notte del 29 marzo 1988 a Portaiano, nella campagna di Camerino.

Nel trentennale della scomparsa, alla presenza dei vertici dell' Arma dei carabinieri, delle autorità civili e militari locali, dopo la  messa celebrata dall'arcivescovo Brugnaro, nel centro comunità di San Paolo partecipata anche da numerosi studenti, il sacrificio dei due militari già insigniti  della medaglia d'argento al valore civile alla memoria, è stato commemorato dagli interventi delle autorità presenti. Alla toccante cerimonia ha partecipato Tiziano, fratello di Donato Chiarelli, accompagnato dai rispettivi familiari. 

Per celebrare la memoria dei due giovani carabinier,i una corona d'alloro è stata deposta accanto alla lapide della caserma provvisoria della Compagnia dei Carabinieri di Camerino. 

Ancora oggi, trascorsi trent' anni, quella tragica notte resta ben impressa nella mente dei camerinesi. "La generosità con la quale si sono dati in quell' ora, e,  la causa del bene -ha sottolineato nell' omelia l' arcivescovo Francesco- ,li ha resi così forti da affrontare il pericolo.

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L' energia del di più del quale erano portatori, ha permesso loro di avere un atteggiamento eroico e di sacrificarsi per noi, donando la loro vita" .

Dal presule un messaggio di Pasqua di ammonimento per tutti: " Chi ha avuto il coraggio di donarsi per gli altri ha scoperto il segreto della propria esistenza".Nella messa presieduta dal vescovo e concelebrata dai parroci del duomo e di San Venanzio, anche una preghiera speciale per tutti i tutori dell' ordine .

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Dopo la deposizione della corona d'alloro, hanno preso la parola nell'ordine il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, l'Ispettore regionale ANC Generale Tito Baldo Honorati, il Comandante della Legione Carabinieri Marche Generale di Brigata Fernando Antonio Nazzaro. Schierati sul piazzale antistante la caserma, una rappresentanza di militari della Compagnia Carabinieri di Camerino con il Ten. Roberto Cara, una delegazione del Co.Ba.R. della Legione Carabinieri Marche e le associazioni combattentistiche e d'arma.

" Di fronte a questo ricordo- ha detto il sindaco Pasqui- ho difficoltà a dire qualunque cosa. Ogni parola, perde di senso e di significato se non si va a vedere quel presente che è diventato presente di oggi e futuro, grazie all'eroismo  di due giovani uomini, espressione di veri valori e  sacrificatisi per noi. Oggi ricordo quei fatti di 30 anni fa come pagina di quel momento, del presente e del futuro- ha proseguito- ; pagine fatte di alto valore, di alto senso di responsabilità,  di rispetto verso la propria divisa e soprattutto verso il prossimo. Pagine che debbono essere alla base del futuro della nostra nazione. Camerino trent'anni fa si risvegliò senza riuscire a capire quello che stava accadendo, anche perchè è sempre stata una cittadina tranquilla. Dobbiamo essere orgogliosi di queste persone che portano con grande amore e senso di responsabilità la divisa; dobbiamo essere noi, istituzioni a tutti i livelli, in grado di mettere questi uomini nelle condizioni di esserci realmente vicini. Chiarelli e Corinto sono stati, sono e saranno sempre, cittadini di questa terra e saranno quell'esempio che dovremo tramandare ai nostri figli per far comprendere bene i valori di questa terra, dell'Italia e il futuro che ci deve aspettare". 

Dal Generale Tito Baldo Honorati un referente omaggio a tutti i presenti. " Quel tragico fatto- ha sottolineato- rappresenta un emblematico ed esemplare evento di quello che è il servizio quotidiano dei carabinieri. Un normale servizio operativo che può comportare rischi e possibili conseguenze : Camerino per noi è oggi una città sacra, bagnata del sangue di due giovanissimi che si sono donati per noi".

Un  commosso pensiero e affettuosa vicinanza sono stati rivolti a nome dell'Arma dal Comandante della Legione Marche Fernando Antonio Nazzaro, ai familiari dei due carabinieri vittime della furia omocida di un malvivente, caduti per mantenere fede al giuramento prestato e a quel complesso di principi e valori fondanti l'istituzione stessa: "onore, fedeltà, spirito di sacrificio, silente adempimento del dovere. Corinto e Chiarelli due eroi che fanno parte della folta schiera di Carabinieri caduti nell'adempimento del dovere- ha detto Nazzaro-; sono vittime valorose e decorate della storia secolare dell'Arma e della ininterrotta lotta contro ogni forma di prevaricazione".  

 

La cerimonia si è conclusa con l'esecuzione dell'inno alla Virgo Fidelis.

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Ha concluso la sua "partita" Enrico Bucossi, improvvisamente scomparso all'età di 66 anni, lasciando nel dolore la moglie Alessandra, i figli Elisabetta ed Emanuele, la mamma Claudia, la sorella Flavia, le nipoti Sofia e Sara e i tanti amici e appassionati di calcio. Perchè proprio il calcio era la grande passione di Enrico, infermiere per 40 anni presso il reparto di oculistica dell'ospedale di Macerata fino al giorno del pensionamento nel 2013. Tifoso del Milan ha giocato in diverse squadre della provincia, tra cui Camerino, Sarnano, Monte San Martino, prima di intraprendere la carriera di allenatore. Ha insegnato calcio nei settori giovanili di Chiesanuova e Passo di Treia per poi sedere su diverse panchine, iniziando proprio da Sarnano. Oltre al calcio fattivo il suo impegno nelle iniziative della Pro loco di Cessapalombo, paese che lo ricorda con affetto e commozione e che lo ha saluterà per l'ultima volta domani, martedì 27 marzo, alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale di Cessapalombo.

 

Chiesanuova Allievi stagione 1996/97

Allievi 1996.97

 

Chiesanuova Esordienti stagione 2002/03

 

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Chiesanuova Esordienti stagione 2003/04

 

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Chiesanuova Esordienti stagione 2004/05

 

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Chiesanuova Giovanissimi stagione 1998/99

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Chiesanuova Giovanissimi stagione 2000/01

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Chiesanuova Giovanissimi stagione 2001/02

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Chiesanuova Pulcini stagione 2003/04

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Lunedì, 26 Marzo 2018 13:24

Un nuovo ascensore per il "Girasole"

Un nuovo ascensore per i ragazzi del Centro diurno “Il Girasole”. E’ il dono che la società Kone, leader internazionale nel settore degli ascensori, delle scale, dei tappeti mobili e delle porte automatiche per edifici, ha deciso di fare alla comunità settempedana gravemente colpita dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2016.

La donazione, ufficializzata dall’amministratore delegato di Kone Spa, Angelo Bosoni, è stata formalizzata nel corso di una piccola cerimonia ufficiale tenutasi nella sede provvisoria del Municipio da una delegazione della impresa che ha sede a Pero, in provincia di Milano, che è stata ricevuta dall’assessore comunale ai Servizi Sociali, Vanna Bianconi, e dal responsabile dell’ufficio Sisma.

L’ascensore, completo di incastellatura metallica, verrà installato presso i locali dell’ex chiostro del santuario del Glorioso dove il Comune di San Severino sta realizzando opere di riqualificazione e riuso anche degli annessi locali del Lazzaretto.

Gli spazi, attualmente interessati dai lavori di recupero, verranno messi a disposizione degli utenti del Centro diurno “Il Girasole” costretti, a causa delle scosse dell’ottobre dello scorso anno, a lasciare la sede storica di via Salimbeni.
g.g.

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La comunità di Caldarola piange la scomparsa di Riccardo Donati, deceduto all'età di 64 anni all'ospedale regionale di Torrette dove si trovava ricoverato a causa di una grave malattia scoperta la scorsa estate.

Di professione ingegnere e insegnante presso l'Itis di San Severino Marche, lascia la moglie Enrica Battellini, i figli Beatrice, Alessandro, Raffaella, Ettore, la nipotina Emma, la mamma Etruria, le sorelle Caterina e Umberta e i tanti amici che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Uomo poliedrico e dai molteplici interessi Riccardo Donati è stato protagonista della vita civile e sociale di Caldarola.

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Consigliere comunale, presidente dell'US Caldarola, membro delle sezioni Avis e Aido, di cui il padre Alessandro fu fondatore, era anche impegnato nella vita della parrocchia, in cui esercitava il ministero di lettore ed era membro del Consiglio Pastorale e del Consiglio Affari Economici, nonchè nella vita della diocesi. Nel ricordo del sindaco Luca Giuseppetti, amico di tante avventure giovanili e di diverse esperienze, emergono anche curiosità come i due soprannomi, Spitz e Bergomi, con cui Riccardo Donati veniva chiamato dagli amici, per la somiglianza, data dai baffi, con il calciatore dell'Inter, campione del mondo del 1982, e con il nuotatore statunitense vincitore di 7 medaglie d'oro alle olimpiadi di Monaco del 1972.

I funerali saranno celebrati domani, martedì 27, alle ore 16 a Caldarola presso il tendone Piemonte sito a fianco del modulo che dal giorno del terremoto funge da chiesa.

riccardo donati

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Il Comune di San Severino ha emesso un nuovo avviso per l’appalto di lavori di messa in sicurezza, mediante demolizione, di alcuni edifici privati a seguito del terremoto dell’ottobre 2016. 

Le operazioni di abbattimento interesseranno tre immobili siti in viale Europa, dai civici 27-31, in via Settempeda, al civico n. 102, e in località Cagnore, dal civico numero 2 al 5. Per lo stabile di viale Europa l’importo delle opere, comprensivo degli oneri per la sicurezza, è di 40.985,13 euro, per quello di via Settempeda è di 95.850,40 euro mentre per quello in località Cagnore è di 82.724,68 euro.

Si tratta di tre distinti interventi di messa in sicurezza per i quali sarà possibile presentare manifestazione di interesse ad essere invitati per una o più procedure negoziate. I lavori dovranno essere portati a termine entro 15-20 giorni dalla data di consegna. Gli interventi sono finanziati con fondi della Protezione Civile. Per l’aggiudicazione si seguirà il criterio del prezzo più basso. Le richieste di partecipazione alla procedura vanno  presentate esclusivamente per posta elettronica certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 13 del 9 aprile. Il responsabile unico del procedimento  è l’ing. Marco Barcaioni, responsabile dell’ufficio Sisma del Comune.
g.g.

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Il consorzio Arcale non ci sta. Non accetta e respinge al mittente le accuse che sono state rivolte alla società dalla Cgil di Macerata sulla vertenza Sae, le Soluzioni abitative di emergenza, iniziata a dicembre scorso con l'infortunio di Lucian, l'operaio che stava lavorando in uno dei tanti cantieri per realizzare le ormai arcinonte casette per i terremotati. Quell'incidente aveva aperto un universo, quello dei cantieri delle Sae appunto, fatto, secondo quanto ricostruito fino ad oggi dai sindacalisti della Cgil maceratese, di lavoro nero, di assente o errata contrattualizzazione dei lavoratori, di lavoro stroardinario o festivo non pagato, e chi più ne ha più ne metta, di cui sarebbero resposabili le società, ovvero Europa e Gestione, che hanno preso in subappalto il lavoro da Gips, consorziata di Arcale,  vincitrice dell'appalto della Protezione civile nazionale per la costruzione delle casette, che ha incaricato Gips di eseguire i lavori. Le vertenze che puntano a regolarizzare i lavoratori e a far riconoscere quanto a loro dovuto sono ancora aperte, alcune sono state portate a termine. Secondo la Cgil la partita è ancora aperta, perchè ci sarebbero delle verifiche in corso su altre società coinvolte nelle opere di costruzione delle Sae.

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Il consorzio stabile Arcale – spiega l'ingegnere Cristiano Costanzo – ha vinto l'appalto per la fornitura delle Sae. I lavori edili rappresentano il 20 per cento dell'appalto e una parte di questo 20 per cento è stata affidata alla consorziata Gips di Trento. L'impresa Europa (a cui Gips ha dato in subappalto alcuni lavori per la costruzone delle Sae ndr) è entrata in procedura di default. La proprietà è latitante e il consorzio Gips si è fatto carico del pagamento degli stipendi non versati”.

Nel frattempo, sempre secondo quanto ricostruito dalla Cgil, si è dimostrata inademmpiente sotto molti aspetti un'altra società che ha ricevuto in subappalto da Gips alcune lavorazioni, la Gesti One. Anche qui, per la Cgil, le lacune sono molte e gravi: ci sono delle posizioni di diversi lavoratori simili a quelle riscontrate con Europa. “Nel momento in cui sarà dimostrato quello che ci è stato sottoposto, dopo le opportune verifiche si provvederà a corrispondere quanto dovuto, come Gips ha già fatto. La Cgil ci dice che nei cantieri c'è lavoro nero e caporalato. Sottolineo – spiega Costanzo – che non c'è nessuna azione di caporalato, non l'avremmo mai tollerata. Dai controlli non risulta nulla. Abbiamo avuto le ispezioni di Anac, Guardia di Finanza, Asur, Ispettorato del lavoro: bene, dai controlli non è emerso nulla, solo alcune multe. I lavoratori che avevano un contrattro metalmeccanico, secondo un accordo sottoscritto in una riunione con Ance (Associazione nazionale costruttori edili), saranno spostati in contratto edile. Poi sarà una questione di livelli, ma è logico che non potranno essere tutti al terzo livello”.

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I vertici provinciali della Cgil sostengono che voi abbiate negato l'esistenza dei lavoratori.

A noi non risulta ne lavoro in nero né che i lavoratori siano stati sottopagati o non pagati. Non possiamo negare l'esistenza dei lavoratori: c'è il docuento di ingresso al cantiere, il Pos. La Cgil non ci ha mai comunicato l'elenco dei lavoratori: il sindacato sostiene di averlo fatto per paura di ritorsioni e minacce nei confronti dei lavoratori. Ma noi dobbiamo sapere chi sono. Se vogliamo parlare di lavoro e turni, la Regione marche ci ha fatto un ordine di servizio per fare il secondo e il terzo turno proprio per accelerare i tempi. Fino al venerdì la turnazione riguardava tutti, il sabato e la domenica, invece, è stata fatta una rotazione proprio per favorire il riposo. Senza contare che a ottobre, novembre e dicembre le ore di luce per poter lavorare sono poche. Quindi mi sembra difficile poter affermare quello che sostiene la Cgil, cioè che le ore di lavoro durante il giorno fossero molte... Questo è il cantiere diffuso più grande d'Europa, ci sono 75 aree in tutto il cratere e non abbiamo abbiamo avuto infortui, solo una persona che è scesa dall'auto ed è scivolata sul ghiaccio. Abbiamo ricevuto ordini per 1543 Sae nelle Marche: 1347 casette sono state consegnate, ne mancano 250, per le quali siamo in attesa delle aree di urbanizzazione”.

 

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