Notizie di cronaca nelle Marche

Il terremoto continua a non dare tregua alle popolazioni dell'entroterra maceratese. Dopo le scosse di poche sere fa la terra ha tremato ancora in maniera intensa nella zona tra Muccia e Pieve Torina.

La prima scossa, la più forte, è stata registrata alle 23.48 con epicentro Muccia e secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha avuto magnitudo pari a 3.5.

La seconda, appena un minuto dopo, alle 23.49, di magnitudo 2.8 ha avuto come epicentro Pieve Torina. Sono poi seguite durante la notta altre 100 repliche di magnitudo inferiore. Caratteristica comune alle due scosse principali quella di essere state precedute da un forte boato.

Una sequenza che sembra senza fine, visto che altre due scosse si sono registrate alle 00.32 e alle 00.34, entrambe con epicentro Muccia. La più forte la prima di magnitudo 3.4, mentre la seconda è stata di magnitudo 2.4.

In meno di un'ora dalle 23.48 alle 0,35  sono state 15 le repliche, 10 con epicentro Muccia e 5 con epicentro Pieve Torina.

Il terremoto è stato avvertito in molte zone della provincia di Macerata, in particolare a Matelica, Esanatoglia, dove gli studenti universitari che sono ospitati in alcune strutture sono usciti dai loro alloggi, e a Cingoli. Fortunatamente al momento non si registrano particolari danni, anche se molta è la paura in una popolazione ormai stremata che da oltre un anno e mezzo è costretta continuamente a fare i conti con il sisma. 

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8 marzo da ricordare per le monache di Caldarola. Festa della donna speciale, perché è stato loro consegnato dal sindaco Luca Giuseppetti il monastero SAE da tradurre in questo caso come struttura monastica d'emergenza.
 
Dal 30 ottobre 2016 le 13 monache hanno dovuto lasciare il monastero gravemente lesionato e avevano trovato accoglienza in parte presso una casa privata e in parte nella casa madre a Roma.
Il monastero dell'emergenza sismica è stato allestito per conto della regione Marche in una porzione dell'orto abbastanza lontano da quello in muratura. 
 
La struttura ( sotto nella foto ), formata da tre moduli comunicanti tra loro fa bella mostra di se' e appare molto accogliente nella sua sobrietà in attesa del monastero vero e proprio e della chiesa.
monastero sae di Caldarola santa caterina
 
 
 
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sindaco e suora
 
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Personale e mezzi del Comando dei Vigili del Fuoco diu Macerata sono intervenuti  alle ore 15:18  nel Comune di Recanati in località Villa Musone , per un incendio all’interno di un capannone di via Turati, adibito a deposito di materiale vario.

All’interno del capannone sono esplose alcune bombole di GPL coinvolgendo materiale depositato all'interno.
Le cause sono in via di accertamento da parte dei Vigili del Fuoco.
Sul posto è intevrwenuto anche personale dell'ASUR e dell'ARPAM.
Non vi sono state persone coinvolte dall’evento.
Le operazioni hanno richiesto l'impiego di  un' autopompa, e due autobotti, l'una arrivata dalla sede Centrale,l'altra dal distaccamento di Civitanova Marche 

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Volevano portare sulla vetta dell'Aconcagua, 6962 metri, nel cuore dell'America del Sud, il vessillo di Monte Cavallo, uno dei comuni più piccoli tra quelli colpiti dal sisma del 2016, e della Provincia di Macerata. Puetroppo a fermare il loro gesto di solidarietà ci hanno pensato le avverse condizioni meteorologiche, che li hanno costretti a fermarsi.

I tre amanti della montagna, animati da un sano spirito di solidarietà, sono tre amici, Marco Capodacqua, presidente della onlus, titolare di un agriturismo, Roberto Pellegrini, responsabile di un'azienda in Albania, e il veneto Giovanni Dall'Armellina, ormai marchigiano a tutti gli effetti, responsabile di una clinica odontoiatrica ad Ancona. Li unisce, appunto, la passione per la montagna e, oggi, per la solidarietà.

Oggi, nella sede della Provincia di Macerata, hanno raccontato la loro avventura, iniziata con la partenza lo scorso 23 gennaio.

Siamo riusciti a portare il nome di Monte Cavallo quasi in cima all'Aconcagua – racconta Marco Capodacqua, presidente della onlus Aconcagua Experience Team - Puertroppo per motivi meorologici non sianmo rousciti ad arriv are in vetta, siamo arriv atia 6300 metri, a meno di 500 metri dalla vetta. Ha funzioianto tutto, purtroppo il tempo a dosposoziione era quello e non potevamo fasre di più. Quando si va su qyuelle montagne, la montagna comanda. Dovevamo aspettare un miglioramento delle condizioni metro, ma purtroppo non ne avevamo a disposizione. Gli ostacoli più duri? Innanzitutto quelli di casa. Noi tre siamo tutti sposati e qualche problema lo abbiamo avuto. Poi la mancanza di ossigeno, l'altidudine. Anche questo lo abbiamo pagato caro. Ma non ci fermeremo qua. Abbiamo in mente un'altra spedizione sull'Aconcagua ma soprattutto sul Kilimangiaro”.

Rimane comunque una bellissima esperienza, una grande e significativa impresa e un bel segnale per montecavallo e per tutti i comuni colpiti dal terremoto.

Non essere riusciti a fare gli ultimi 600 metri – dice Pietro Cecoli, sindaco di Monte Cavallo - non toglie nulla a quello che hanno realizzato. Purtroppo si sono incontrati con condizioni atmosferiche deleterie. In quel periodo addirittura si sono registrati alcuni decessi e qualche assideramento. Sono stati bloccati a quota 6300 metri e oltre non li hanno fatti andare. Onore al merito. Hanno messo a repentaglio la loro vita. Anche arrivare a quelle altitudini è già una impresa. Monte Cavallo concederà a queste tre persone la cittadinanza onoraria. E ben poca cosa, ma lo facciamo in onore di queste tre persone che sulla solidarietà hanno dimostrato di essere uniche. Hanno anche dato un bel segnale alla folta comunità marchigiana che vive a Mendona. Hanno assicurato che ci riproveranno e noi aspettiamo fiduciosi sperando che questa volta vada meglio”.

I fondi che riusciranno a mettere insieme con questo loro gesto e con altre iniziative saranno interamente devoluti al piccolo comune macaratese colpito dagli eventi sismici del 2016.

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Presentato il nuovo autobus gran turismo Contram dedicato a San Severino. Sulla livrea riporta le immagini della piazza del Popolo e il teatro Feronia. Le foto sono di Luca Iencinella e Mirko Scoccia.

“Vorrei ringraziare la società Contram, dal presidente, ai dirigenti e a tutti quelli che ci lavorano, per averci fatto questo grande regalo – ha sottolineato il sindaco, Rosa Piermattei -. San Severino ha finalmente un autobus tutto suo che gli permetterà di farsi conoscere in giro per l’Italia e per l’Europa. Con questo mezzo viaggeranno”anche la nostra piazza, che è il nostro salotto buono, e il nostro teatro, che è bomboniera fra i tanti gioielli del territorio. Abbiamo grandi sogni e la Contram ci sta dando una mano importante”.

Alla cerimonia di presentazione, avvenuta in piazza, hanno preso parte anche il presidente Stefano Belardinelli, il vice presidente Francesco Fattobene, e l’assessore Tarcisio Antognozzi, oltre che altri rappresentanti dell’amministrazione comunale e alcuni autisti Contram. Con l’occasione, alle donne è stato regalato un mazzo di mimose e un abbonamento mensile del servizio urbano.

“Contram Spa - è invece intervenuto il presidente Belardinelli - vuole essere sempre più vicina ai territori, sia nell’emergenza che nella efficienza dei servizi, che vanno da quelli alle persone a quelli rivolti alle scuole. Dobbiamo aiutare le nostre realtà ad “uscire” fuori e a farsi conoscere e questa ci è sembrata una bella occasione visto che i nostri autobus viaggiano in tutta Italia ma anche in Europa con tour che raggiungono  Parigi, Berlino, Amsterdam e altre importanti capitali. A questo si sposa la nostra idea di creare imprese nelle realtà in cui Contram è nata. A San Severino, ad esempio, abbiamo dato vita alla società Area di Sosta Settempedana”.

Secondo Tarcisio Antognozzi Contram rappresenta l’eccellenza come altre partecipate del territorio, “segno evidente sia della lungimiranza dei nostri amministratori, sia della capacità dell’azienda stessa di rispondere ai bisogni reali del territorio. Contram sa stare sul mercato con forza, con competitors di altissimo livello ma ha ancora la capacità di avere uno sguardo verso le persone e il territorio”.
Gaia Gennaretti

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I Carabinieri del Reparto Operativo di Macerata, con il supporto dei militari della Stazione di Porto Recanati e della Compagnia di Intervento Operativo del 6° Battaglione Carabinieri “Toscana”, hanno dato esecuzione a misure cautelari in carcere nei confronti di 3 cittadini pakistani. L’attività investigativa condotta nel corso dell'operazione denominata “End River” ha permesso di accertare il coinvolgimento, a vario titolo, dei 3 – tutti domiciliati presso il complesso “Hotel House di Porto Recanati – nello spaccio continuato in concorso di eroina.

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Mercoledì, 07 Marzo 2018 18:01

Sisma, crolla un edificio a Tolentino

Questa mattina, nel centro storico del comune di Tolentino, si è verificato il crollo di un edificio già fortemente danneggiato dal terremoto del 2016.

Tutta la zona è stata subito transennata e già nelle prossime ore si provvederà alla messa in sicurezza delle mura perimetrali.

Il crollo è avvenuto in un piccolo vicolo, strada senza sbocco, sito nel secondo tratto di via Filelfo, non lontano dal Teatro Vaccaj. L’edificio già dichiarato inagibile era stato sgombrato subito dopo il rilevamento dei danno provocati dal sisma. Nessun danno per le abitazioni confinanti o a persone.

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Sono state eseguite questa mattina, a cura dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Ancona e di Macerata, 6 Ordinanze di custodia cautelare degli arresti domiciliari emesse da G.I.P. del Tribunale di Macerata, su richiesta della locale Procura della Repubblica, mentre sono 25 le persone complessivamente finite nel Registro degli indagati. 

Accertata una frode fiscale di circa 120 milioni di euro e disposto il sequestro di beni per quasi 22 milioni di euro.

Si è appena conclusa l’operazione denominata “DRAGO NERO”, condotta congiuntamente dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona e di Macerata, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Macerata, Giovanni Giorgio e da uno dei Sostituti Procuratori facenti parte del gruppo che si occupa di delitti in materia tributaria.

E’ stata così smantellata un’organizzazione criminale specializzata in frodi nel commercio di carburanti.

Alle prime ore dell’alba, le Fiamme Gialle, con l’impiego di oltre 60 militari, tratti da 12 Reparti del Corpo dislocati in diverse Regioni, hanno dato esecuzione ai provvedimenti restrittivi della libertà personale, con i quali sono stati posti agli arresti domiciliari sei dei venticinque indagati, residenti: due nelle Marche, uno in Puglia, uno in Campania e due coniugi domiciliati a Roma. Tutti operanti nella commercializzazione dei prodotti petroliferi.

L’inchiesta, partita nell’estate del 2015, ha portato all’esecuzione di decine di perquisizioni e conseguenti sequestri documentali nelle sedi societarie e presso le abitazioni delle persone a vario titolo coinvolte, sparse nelle regioni Marche, Lazio, Abruzzo, Campania Puglia e Lombardia.

La complessa ramificazione societaria, costituita ad hoc per ostacolare l’accertamento della frode, con la compartecipazione di un elevato numero di persone (in totale sono 25 le persone iscritte dal P.M. nel Registro degli indagati), aveva base decisionale a San Severino Marche, in provincia di Macerata

A capo dell’associazione per delinquere, un settempedano, di anni 50, risultato il dominus assoluto, cioè colui che ha promosso e coordinato il sodalizio criminoso. 

Le indagini, hanno permesso di disvelare il sistema di frode utilizzato e di delineare compiutamente il quadro complessivo delle responsabilità di ciascun compartecipe al sodalizio criminale, risultato operante su gran parte del territorio nazionale.

Lo schema della gigantesca frode fiscale, una delle più ampie e articolate mai scoperte negli ultimi anni nel settore dei prodotti petroliferi, prevedeva, infatti, che il carburante effettuasse due “viaggi” differenti:

• un “viaggio fisico”, con cui il prodotto, partendo dall’estero a mezzo di autobotti, raggiungevadirettamente i depositi di stoccaggio ubicati a San Severino Marche (MC), Cava de’ Tirreni (SA), Capriva del Friuli (GO), Fiumicino (RM), Mirano (VE) e Monselice (PD), per poi essere velocemente inviata presso i distributori stradali;
• un “viaggio cartolare”, molto più “tortuoso” di quello fisico, ma fiscalmente (indebitamente) vantaggioso.

Il carburante, infatti, veniva cartolarmente ceduto, dapprima, a 3 società “cartiere” formalmente ubicate in Bulgaria e nella Repubblica Ceca, ma gestite dai membri dell’organizzazione criminale, per poi essere fatturato a società “cartiere” italiane (complessivamente 7 società italiane più una società svizzera avente domicilio fiscale in Italia), le quali non versavano l’imposta dovuta, pur incassandola dai clienti finali.

Infine, il carburante veniva venduto a distributori stradali, alcuni dei quali collegati direttamente ai membri dell’organizzazione.

L’imponente frode fiscale ha interessato oltre 133 milioni di litri di carburante, proveniente essenzialmente dalla Slovenia. Il fine perseguito era quello di abbassare artificiosamente il prezzo finale del prodotto “alla pompa”, attraverso la creazione di società “irregolari” che sistematicamente omettevano gli obblighi dichiarativi e il versamento delle imposte all’Erario.

Tale era l’illecito arricchimento, da poter permettere agli indagati un tenore di vita assolutamente sproporzionato ai redditi conseguiti. Dalle indagini, infatti, è emerso, tra l’altro, che una coppia, entrambi colpiti dall’Ordinanza, senza dichiarare redditi, ha:

- in affitto un immobile a uso abitativo nel pieno centro di Roma, per un canone annuo di € 46.200;
- prenotato e pagato due vacanze (Natale/Capodanno2016/2017 ed estate 2017), versando, rispettivamente, le somme di € 90.000 ed € 79.150;
- la disponibilità di auto di lusso, quali Mercedes AMG, Ferrari ed Porche.

A seguito di richiesta avanzata dal competente Sostituto Procuratore, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto il sequestro preventivo, eseguito dai militari della GDF,  finalizzato alla confisca di beni, fino a concorrenza della somma di circa euro 22 milioni di euroe pari al profitto illecito conseguito in virtù dei reati contestati e  costituiti da:

- 9 distributori stradali (attualmente in attività) gestiti da tre società su tre province (AN, TE e PU;
- 7 società utilizzate per la frode;
- quote di partecipazione al capitale sociale di 23 società e 3 ditte individuali;
- 21 immobili e 16 terreni ubicati in 5 province;
- 4 autoveicoli;
- 9 automezzi commerciali;
- 3 motocicli;
- 1 barca;

nonché le disponibilità bancarie riconducibili agli indagati.  
Gaia Gennaretti 

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Continua la lotta al traffico di stupefacenti nell'Alto Maceratese, anche in base alle direttive del procuratore della Repubblica del Tribunale di Macerata Giovanni Giorgio. La notte tra il 2 e 3 marzo, i carabinieri della compagnia di Camerino, durante un controllo alle serate universitarie della città ducale, hanno eseguito una perquisizione personale e del veicolo di un cittadino residente a San Severino di 43 anni, operaio incensurato, trovato in possesso di due grammi di cocaina e di un coltello a serramanico. L'uomo è stato denunciato per detenzione a fini di spaccio e porto abusivo di arma.

 

Matelica, nel tardo pomeriggio di ieri, i miltiari della compagnia di Camerino hanno arrestato in flagranza Samuel Virgillito, 20 anni, già noto alle forze dell'ordine. Nella sua abitazione, sono state trovate 87 dosi già confezionate di marijuana, nascoste nel comodino della camera, circa 130 grammi di stupefacente, già pronte per essere piazzate sul mercato. Il giovane si trova agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima.

g.g. 

 

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A Matelica, nel tardo pomeriggio di ieri, i miltiari della compagnia di Camerino hanno arrestato in flagranza Samuel Virgillito, 20 anni, già noto alle forze dell'ordine. Nella sua abitazione, sono state trovate 87 dosi già confezionate di marijuana, nascoste nel comodino della camera, circa 130 grammi di stupefacente, già pronte per essere piazzate sul mercato. Il giovane si trova agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima.

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Il Prufer Team Italia del Deutches SportAbzeichen e la sezione Unuci Gallarate ( Va) hanno donato alla città di Camerino un defibrillatore. Lo strumento salvavita è stato ufficialmente consegnato dal Coordinatore Regionale per le attività addestrative e sportive Prufer Tenente Michele Vescia, e subito dopo installato all'ingresso del City Park  Ad accogliere  la donazione il sindaco Gianluca Pasqui e il vice sindaco Roberto Lucarelli, presentil il presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli e il suo vice Roberto Cambriani, nonchè il presidente CRI sezione di Camerino Gianfranco Broglia.

tenente Vescia

Il primo cittadino ha ringraziato il tenente Vescia e per il suo tramite la massima istituzione del Deutsches SportAbzeichen e gli Ufficiali in congedo di Gallarate resisi responsabili del bellissimo gesto a favore della cittadinanza. "Accogliiamo con grandissimo piacere questa donazione - ha detto Pasqui-  Uno strumento che sempre più dovrebbe essere alla vista del cittadino e la cui dotazione è una sicurezza come salvavita; in più di un'occasione si è potuto infatti verificare che se ci fosse stato un defibrillatore ci sarebbe stata una vita salvata. Si è pensato di posizionarlo all'interno dell'area del City Park che racchiude tanti commercianti e che consideriamo un po' il cuore della nostra città. Ci auguriamo di non dover mai utilizzare questa strumentazione - ha aggiunto il sindaco- tuttavia  ove ve ne fosse l'urgenza, dobbiamo essere preparati a farla funzionare e saperla utilizzare. E' per questo che abbiamo chiesto al presidente della CRI di esserci vicini nel necessario percorso di formazione. Saremmo felici che qualche commerciante possa prestarsi per essere formato al suo utilizzo, anche perchè la postazione sarà bypassata nell'area commerciale di prossima realizzazione; chiederemo alla CRI di poter estendere la formazione anche ai dipendenti comunali". Pasqui ha anche voluto ricordare le iniziative  tenutesi a Camerino nel 2014 e che videro impegnati Militari dell'Arma dei Carabinieri, rappresentanti dell'Esercito, della Guardia di Finanza e della Polizia municipale, provenienti da tutta la regione. Nell'occasione, presso la piscina comunale e gli impianti del Centro Spoirtivo universitario, i Militari furono impegnati in un serrato programma di test atletici di diverse discipline, al fine di conseguire il brevetto “Deutsches Sportabzeichen” Ordine ed Onorificenza della Repubblica federale di Germania. "Nella speranza di poter rivivere con la gioia di allora la nostra quotidianità -ha concluso il sindaco- affrontiamo una situazione che è tuttora difficile ma con la consapevolezza che il nostro territorio è in grado di esprimere grande valore e grandi capacità. E' grazie ad un'Italia dal grande cuore, grazie a segnali di vicinanza e attenzione come questi che riusciamo a trovare ancora più forza nell'andare avanti".

In occasione della consegna della donazione si è anche appreso che gli impianti sportivi del Cus Camerino diverranno sede stanziale, unica del centro Italia, del Deutscher Olympischer SportBund. 

Ringraziamenti  da parte del presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli che ha tenuto a sottolineare il ruolo avuto dal Tenente Vescia nel portare presso gli impianti sportivi della località Le Calvie, l'attività per il conseguimento del brevetto del Deutsches SportAbzeichen. " Per noi è un grande onore- ha affermato Belardinelli-  anche perchè è una delle occasioni in cui gli impianti sportivi vengono utilizzati tutti, per le varie discipline.  Le porte dei nostri impianti sono sempre aperte per il Tenente Vescia e per ospitare il gruppo di Militari che si misurano in un insieme di prove difficoltose, complesse, ma anche molto belle a vedersi". 

  " E' un gesto che viene dal cuore. Con questa donazione vogliamo essere vicini al territorio e alle sue difficoltà - ha dichiarato il tenente Michele Vescia, valutatore del DOSB - Anche la scelta degli impianti del Cus per le prove necessarie ad ottenere il brevetto, va in questa direzione  L'idea- ha proseguto-  è partita da Franco Scnappenbergher, delegato per l'Italia del Deutscher Olympischer SportBund, una delle figure che ha permesso di poter svolgere le prove del brevetto tedesco sul territorio nazionale. Un brevetto nato nel 1912 e che nel 1956 è divenuto ordine ed onorificenza della Repubblica Federale di Germania. Un'orificenza che dunque si conquista " sul campo" meritandosela.  Migliorando il proprio stile di vita, facendo più attività fisica, si riducono le malattie, si riducono i  i costi per la società. Noi prufer o certificatori- ha aggiunto- svolgiamo la nostra attività anche all'interno dei reparti; entriamo nelle caserme e gratuitamente valutiamo i militari, proprio allo scopo di portare all'interno delle Forze armate dello Stato un certo stile di vita . Tramite la disponibilità e la competenza del Cus di Camerino sono riuscito ad ottenere che la città di Camerino fosse sede stanziale in Italia del Deutscher Olympischer Sport Bund. Nel Paese,  altre sedi sono a Somma Lombarda, Melegnano e Brindisi. Camerino diventa pertanto un polo di attrazione per tutto il centro Italia e il prossimo sabato 10 marzo proprio a Camerino si terrà una sessione di prove di 23 Militari provenienti da varie parti della penisola  per il conseguimento del brevetto.  Riteniamo che possa derivarne un piccolo incentivo sotto il profilo economico e di promozione di un territorio martoriato dal sisma".  

C.C.

 

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