Notizie di cronaca nelle Marche

Anche il vicebrigadiere della Guardia di Finanza tenenza di Camerino, Claudio Bernardini, è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica. La cerimonia si è tenuta il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica, a Macerata a palazzo Buonaccorsi. 

Bernardini, residente a Pieve Torina, è capo della pattuglia del nucleo mobile della finanza di Camerino. Il riconoscimento gli è stato conferito dal Prefetto Roberta Preziotti alla presenza del colonnello Amedeo Gravina, comandante provinciale della Guardia di Finanza, e del sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci.

“È un motivo d’orgoglio - ha commentato il primo cittadino - per l’intera comunità avere un cittadino che si è distinto per i meriti acquisiti sul campo e a cui è stato conferito un tale riconoscimento. Esprimo le mie più sentite felicitazioni”.

Lo stesso giorno, all’ex rettore Unicam Flavio Corradini è stato conferito il titolo di grande ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica Italiana, mentre la nomina a cavaliere è stata data, fra gli altri, anche a Marco Pazzelli, vice ispettore del distaccamento di polizia stradale di Camerino, Roberto Pupilli, Carabiniere in congedo di Castelraimondo.
g.g.

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Terribile incidente a Morrovalle. Un'Audi A3 e un furgone si sono scontrati. Feriti due uomini uno dei quali ha riportato serissime conseguenze ed è stato trasportato a Torrette in eliambulanza. Si tratta del conducente dell'auto, rimasto incastrato tra le lamiere ed estratto dai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Civitanova Marche, intervenuti prontamente sul luogo dell'incidente, lungo la strada che da Trodica sale alla loc. Pintura (nei pressi del campo sportivo) . Erano circa le 15.00 quando si è verificato il violento scontro, la cui dinamica è in corso di ricostruzione da parte della polizia Stradale, intervenuta sul posto per i rilievi. La strada è stata chiusa al traffico per permettere le operazioni di soccorso degli equipaggi del 118 e delle forze dell'ordine. La squadra dei Vigili del fuoco ha provveduto alla messa in sicurezzadei mezzi coinvolti e del luogo dell'incidente.

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Si fingono controllori della raccolta differenziata e bussano alla porta dei cittadini.

A dare l’allarme è proprio l’azienda di smaltimento dei rifiuti che precisa comenon è in corso, in nessun comune maceratese, alcun tipo di verifica o controllo del servizio di raccolta differenziata domiciliare “porta a porta”, né tanto meno campagne domiciliari informative.

La nota arriva a seguito della notizia che questa mattina un ragazzo e una ragazza con una maglietta nera e un falso tesserino recante il logo e la scritta del Cosmarisi sono impropriamente qualificati come controllori della raccolta differenziata nel Comune di Macerata.

Un fatto che ha messo in allarme i cittadini e ricorda, soprattutto alle persone più anziane, di non intrattenere alcun tipo di rapporto con persone che si presentano direttamente nelle case.

“Tutti i dipendenti di Cosmari – prosegue la nota - indossano divise facilmente riconoscibili e che ogni volta si qualificano agli utenti in base alle proprie mansioni e mai si recano direttamente, per effettuare controlli o altro, nelle abitazioni.

Purtroppo sempre più cittadinisono vittime di truffe o raggiri. Imbrogli sofisticati messi a segno da falsi operai o falsi controllori che potrebbero trarre in inganno anche le persone più attente. Qualche piccola attenzione, come una condotta diffidente, può aiutare a limitare il più possibile truffe, furti o raggiri ed in ogni occasione di pericolo è fondamentale rivolgersi alle forze dell’ordine.
g.g.

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L’encomio solenne collettivo al Comando Provinciale dei Carabinieri per l’attività conclusasi con l’arresto di Luca Traini dopo la sparatoria di Macerata. Il riconoscimento verrà consegnato al colonnello Michele Roberti, comandante provinciale. E ancora, encomio solenne individuale agli appuntati scelti Sergio Palmieri e Simone Fazzari della stazione di Pioraco per aver bloccato e tratto in arresto Luca Traini di fronte al Monumento dei Caduti di Macerata. I due riconoscimenti verranno consegnati oggi pomeriggio in Ancona, mentre questa mattina si è tenuta la festa del 204° anniversario dell’Arma presso il comando provinciale di Macerata, in via XX Settembre. 

 

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A dar voce all’intera manifestazione, il Capitano Giacomo De Carlini, comandante della Compagnia. Ad intonare l’inno di Mameli che ha accompagnato l’alzabandiera, i bambini della scuola "Gramsci Matteotti” di Porto Recanati, poi il tenente colonnello Walter Fava, comandante del reparto operativo di Macerata ha letto il messaggio del presidente della Repubblica. A seguire il maggiore Roberto D’Ortona, capo ufficio del comando provinciale ha dato lettura dell’ordine del giorno del comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri.

 

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Poi, prima di passare al conferimento degli encomi ai militari della Provincia che nel corso dell’anno si sono distinti, il colonnello Roberti ha sottolineato il costante impegno dei 500 Carabinieri a lavoro in tutto il territorio maceratese: “Le 60 Stazioni Carabinieri (territoriali e forestali) dislocate su tutto il territorio della provincia rappresentano una risorsa operativa imprescindibile e lo testimoniano gli straordinari risultati che questi reparti hanno conseguito anche nell’ultimo anno: 43.481 servizi di controllo del territorio, 7.954 reati perseguiti (corrispondenti all’ 88% dei reati commessi o denunciati complessivamente sul territorio della provincia), 2.524 persone denunciate a piede libero e 200 arresti eseguiti. I risultati conseguiti in un anno di lavoro non possono essere compiutamente sintetizzati nei pochi minuti che mi sono concessi - ha aggiunto - ma sono ampiamente noti alla collettività. Molto si è reso possibile grazie ad una piena sinergia di intenti tra le diverse componenti della squadra Stato e che ha visto nel Prefetto, sul piano del coordinamento dell’azione preventiva, e nel Procuratore della Repubblica, sul piano della direzione e coordinamento dell’azione repressiva, registi attenti, lungimiranti ed efficaci”. La sicurezza, ha proseguito il colonnello Roberti, è un bene primario e prezioso che va perseguito con azioni sinergiche  e l’attività delle Forze dell’ordine deve trovare corrispondenza in chi esercita i presidi sociali, culturali ed economici: “Dagli enti locali, agli istituti scolastici, al volontariato, alle associazioni di categoria, sino alla sorveglianza informale che ogni cittadino può esercitare, in un rapporto di utile collaborazione con le Forze di polizia. Per questo, la collaborazione inter istituzionale è divenuta, nel tempo, un aspetto fondamentale delle politiche di sicurezza”.

 

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Oggi, ha osservato, il terremoto ha operato una radicale trasformazione del tessuto sociale, economico e politico e ha scardinato la tenuta psichica delle comunità “e dopo i fatti drammatici come quelli di Pamela Mastropietro e Luca Traini, con tutto ciò che ne è derivato, occorrerebbe annodare i fili del passato a quelli del presente, a partire da quella che è l’essenza della missione dei Carabinieri: essere al servizio degli altri. Ed infatti, è proprio questo il comune denominatore che lega il sindaco, il parroco, gli educatori e il Comandante della Stazione dei Carabinieri in una preziosa complementarietà, tutti orientati al bene comune, riferimento sicuro e affidabile per i cittadini. Bisogna partire da questo modulo per ricostruire un senso di serena convivenza civile”. In tal senso, importanti sono le attività di sensibilizzazione dei giovani, i progetti di controllo del vicinato e di videosorveglianza, nonché quelli finalizzati alla lotta alle droghe. “Mi rivolgo ai Carabinieri della Provincia - ha concluso - ricordando loro che solo rimanendo fedeli alla nostra missione che è proteggere, ascoltare, suggerire, informare, offrire una presenza vigile e rassicurante attraverso il contatto quotidiano con la gente con l’obiettivo di penetrare il territorio, otterremo un ritorno positivo in termini di collaborazione da parte della collettività, solo così continueremo a meritare l’appellativo di Benemerita del Paese”.  

Durante la cerimonia a Roma invece,  sarà premiato a livello nazionale il Comandante della Stazione di Castelsantangelo Sul Nera, il maggiore Roberto Perucci, per la generosa attivitàdi assistenza alla popolazione ferita dal sisma. Si tratta di un riconoscimento carico di significati per l’importante ruolo svolto dalle Stazioni Carabinieri che, capillarmente diffuse sul territorio nazionale, costituiscono presidi di sicurezza e legalità e luoghi di ascolto, accoglienza e rassicurazione, partecipando attivamente alle dinamiche sociali e al dialogo con la comunità. Un rapporto che spesso travalica le problematiche inerenti la sicurezza e la legalità sfociando in esigenze legate al vivere quotidiano.

 I RICONOSCIMENTI -  Encomio solenne agli appuntati scelti Sergio Palmieri e Simone Fazzari, della stazione di Pioraco, per la cattura e l’arresto di Luca Traini, premiati dal Prefetto Roberta Preziotti.

 

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Encomi semplici: all’appuntato scelto Vincenzo Ierardi, del nucleo investigativo del reparto operativo di Macerata per il contributo in una importante attività di indagine nei confronti di un sodalizio criminale responsabile di numerosi furti presso Bancomat e distributori di Carburante. 

Al capitano Roberto Nicola Cara, comandante della Compagnia di Camerino. Il riconoscimento è stato concesso dal comandante Legione Emilia Romagna per il lavoro svolto al comando del nucleo operativo radiomobile di Bologna, per l’intuito investigativo evidenziato e l’elevata professionalità e per aver disarticolato un sodalizio criminale dedito al furto e alla ricettazione di mezzi agricoli.

Al luogotenente Bartolomeo Filannino, comandante della stazione di Civitanova, al maggiore Giulio Scarponi, al brigadiere capo Donato Antonio Michitti, agli appuntati scelti Vincenzo Ierardi e Francesco Paolo Pacifico, addetti al nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Macerata. A loro il riconoscimento per aver fornito determinante contributo ad una articolata attività di indagine nei confronti di due pregiudicati autori di atti persecutori ai danni di una donna e dell’incendio di quattro auto. 

Al luogotenente Domenico Spinali, comandante del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Macerata, al maggiore Andrea Petroselli, comandante della Stazione di Macerata, al brigadiere Gilberto Mallozzi, all’appuntato scelto Giancarlo Fidanza, e all’appuntato Rocco Francesco Granato. Il premio per il determinante contributo ad una articolata attività d’indagine concernente la coltivazione e la produzione di sostanze stupefacenti.

Al luogotenente Claudio Muscatello, al maggiore Patrizio Tosti, comandante della stazione di Caldarola, al maresciallo capo Lorenzo Ceglie, al brigadiere Giovanni Belfiore, appuntati scelti Bernardino Filiaggi, Stefano Salvatori, Francesco Luciani e Maurizio Iannone. Hanno fornito determinante contributo in una completa attività di indagine che consentiva di individuare una rete di trafficanti di sostanze stupefacenti attiva in provincia di Macerata.

All’appuntato Giovanni D’Agruma, addetto al nucleo operativo della Compagnia di Civitanova. Il riconoscimento è stato conferito dal comandante della Legione Lombardia per il contributo fornito ad una complessa e prolungata attività di indagine relativa alla scomparsa e all’omicidio di una giovane che, per le brutali modalità di esecuzione, ha destato grande sgomento nell’opinione pubblica anche internazionale.

Al maresciallo capo in congedo Salvatore Artese, già comandante della Stazione di Porto Potenza, al maresciallo Simone Cittadini e all’appuntato scelto Mauro Damiani, tutti della stazione di Porto Potenza. A loro è stato riconosciuto l’impegno in una attività di indagine nei confronti di pregiudicati ritenuti responsabili di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Agli appuntati scelti Bernardino Filiaggi e Stefano Salvatori, per aver individuato un malvivente che si accingeva a porsi alla guida di una auto in sosta risultata rubata. I due militari non hanno esitato ad intervenire per impedirne la fuga nonostante l’investimento di uno dei commilitoni. Dopo la tentata fuga a piedi, l’uomo è stato arrestato.

Al luogotenente Giuseppe Romano De Giorgi, comandante del nucleo informativo del reparto operativo di Macerata, al luogotenente Domenico Spinali, comandante del nucleo investigativo del reparto operativo di Macerata, al luogotenente Domenico Martelli, al maggiore Andrea Petroselli, comandante della stazione di Macerata, al maggiore Lino Alesi, al brigadiere Gilberto Mallozzi, agli appuntati scelti Vito Di Venere, Alessandro Losurdo, Vincenzo Ierardi, Stefano Petrucci e Giancarlo Fidanza. Hanno contribuito in maniera determinante all’arresto dei responsabili di gravi reati maturati nell’ambiente del traffico di sostanze stupefacenti e culminati in con due rapine a mano armata ai danni di esercizi pubblici, di cui una conclusasi col decesso del titolare.

Al maggiore Umberto Paglioni, comandante della stazione di Cingoli, al maresciallo capo Fedora Oppido, al maresciallo Francesco Brugnori e al carabiniere Roberto Galletta tutti della stazione di Cingoli. Si sono distinti per il contributo ad una attività di indagine nei confronti di un gruppo criminale dedito allo spaccio.

Al maresciallo capo Fabio Paradisi, comandante della stazione di Penna San Giovanni, per il contributo a prolungate e complesse indagini nei confronti di pericolosi soggetti extracomunitari dediti al traffico di stupefacenti. 

All’appuntato Guido Gasparri, della stazione di Civitanova, per l’intervento, insieme ad un altro militare, in un appartamento ove una donna aveva tentato il suicidio, riuscendo, grazie a tecniche di rianimazione, a salvarla.

Gaia Gennaretti

 

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Scene da far west a Civitanova Marche, in via Einaudi, nei pressi del raccordo aurostradale. Ignoti malviventi hanno assaltato un furgone portavalori, che poco prima aveva prelevato gli incassi da una sala Bingo, dopo aver bloccato la strada con una Renault. La pronta reazione degli agenti che si trovavano nel furgone, che hanno aperto il fuoco contro i banditi, ha impedito alla banda di portare a termine il progetto criminoso. I banditi, infatti, che avevano assaltato il furgone a colpi di kalashnikov sono stati costretti alla fuga senza riuscire ad impossesarsi dei soldi. Sono così scattate le ricerche, condotte dalla polizia, per rintracciare gli autori del raid.

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Assaggi d’estate e voglia di rinascita, nel primo week end di giugno. In tanti hanno approfittato del ponte offerto dalla festa della Repubblica, per godersi gli appuntamenti floreali, inebrianti e colorati, organizzati sul territorio. Prima tappa a “Tre giardini per un castello” con il racconto della ricchezza storica, botanica e paesaggistica di Rocca d’Aiello. Numerosi i visitatori che hanno approfittato dell’apertura straordinaria dell’antica fortezza del Ducato di Camerino, gustando il percorso tra le bellissime macchie di colore delle collezioni floreali che la circondano e, grazie al racconto dei proprietari, fare un’immersione nella storia delle sue stanze. Una miscellanea di profumi e sorprendenti sensazioni, per una inconsueta piacevole passeggiata tra rose antiche e moderne, candide cascate di fiori, petali leggeri e corolle fiorite.

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Poesia della terra, proseguita tra i vini, protagonisti dell’undicesima edizione de “ Il ducato in un bicchiere” presso gli spazi all’aperto della Torre rinascimentale dei Da Varano. Ventisette i rappresentanti del mondo vitivinicolo che lavora, presentatisi ad un variegato pubblico. Accanto ai curiosi, Torre del Parco ha riunito anche i consumatori più sensibili ed esperti nelle varie tecniche di produzione.

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 Riscontri positivi dall’organizzazione che ha già raccolto adesioni per l’edizione del prossimo anno. Soddisfatte tutte le aziende partecipanti, a cominciare dall’ Ospite straniero della manifestazione, rappresentato dalla cantina abruzzese Jasci e Marchesani di Vasto. Complice l’assolata giornata, grazie alla cura, alla sinergia delle associazioni cittadine, gli assaggi profumati hanno trovato una cornice ideale.

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 Ad accompagnare i calici, la musica de “ Il mio Henghel” con i brani più celebri di Hengel Gualdi, impeccabilmente eseguiti da Vincenzo Correnti al clarinetto, insieme alla band di giovani musicisti Matteo Morosi, Chiara Ercoli, Andrea Passini e Giacomo Correnti. Un lungo respiro di serenità quello regalato dagli eventi, segno della forza che ci mettono le persone, nel restituire socialità. In tutto questo c’è desiderio di bellezza, voglia di colorare con sentimenti forti e veri, la “normalità” dei giorni.

C.C.

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Mamma  e bambini allontanati dal parco di Montagnano perchè i suoi figli sono in bicicletta.

E' accaduto questa mattina nell'area verde del quartiere   Una persona che siè qualificata come portavoce del comitato a tutela del parco li ha invitati ad andarsene, sostenendo che il regolamento del comitato vieta l'ingresso sulle due ruote.   

La mamma ha dunque serenamente proposto di permettere ai suoi figli  di girare  nel vicino campo asfaltato, ma la risposta è stata negativa anche per questa opzione. 

 

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Sembra che il comitato abbia deciso per un divieto assoluto anche per quella zona e il portavoce ha aggiunto che anche in precedenza ci si è comportati allo stesso modo e che altri bimbi sono stati allontanati per lo stesso motivo ; così è stato risposto alla signora  decisa a restare, adducendo la mancanza di cartelli di divieto. 

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Il fatto è stato denunciato sui social dalla signora, sensibilmente contrariata per un  parco giochi che non permette ai bimbi di giocare .Inutile dire che i bambini l'hanno presa  malissimo." "Anche esistesse un regolamento- ha esclamato la donna-  tanto non cambierebbe  le cose.  Lì in quel parco io e i miei figli non ci metteremo più piede". 

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Venerdì, 01 Giugno 2018 21:29

Sarnano, voragine in via Aldo Moro

Cede l’asfalto e si apre una voragine. È accaduto in via Aldo Moro a Sarnano, una via vicino all’istituto professionale della città. Una voragine larga più di tre metri che è stata transennata per la sicurezza dei cittadini, dopo che ieri sera l’asfalto è sprofondato.

Pare che in quella zona, diversi anni fa, ci fosse un fosso. Probabilmente le piogge degli ultimi giorni hanno peggiorato le condizioni del manto già debole e si è aperta la voragine.

 "Tennacola SpA è già al lavoro per sistemare il danno - dichiara l'assessore Luca Piergentili - Gli esperti hanno effettuato una video ispezione e stanno impostando tecnicamente l'intervento che non appare semplicissimo a causa della profondità della tubazione". 

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Verso una mobilità sostenibile nelle Marche. Contram S.p.A, non solo immagina il futuro, ma ci sta già lavorando. Inaugurati i nuovi mezzi in dotazione all’azienda, fiore all’occhiello di tutto il territorio provinciale e regionale, determinata  a perseguire ambiziosi obiettivi a favore di un vasto territorio.  Dedicato alla Mobilità Sostenibile e Elettrica, il confronto che ha avuto luogo nella sede del Contram; si è parlato  dei nuovi mezzi pubblici diesel euro 6 ( nove quelli del nuovo parco Contram), di quelli elettrici e a metano liquido GNL, della mobilità in E-Bike, delle auto elettriche e delle nuove applicazioniAperto dal presidente Stefano Belardinelli, il convegno ha visto i contributi  dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti, del presidente della Provincia Antonio Pettinari, del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, del rettore di Unicam Claudio Pettinari, del presidente dell'Unione Montana Alessandro Gentilucci, del responsabile dello Spin off Unicam Istambiente Stelvio Calafiore, del presidente di eV Now Daniele Invernizzi, di Marco Monaldo responsabile settore Italia di Goldengas,  di Renato De Leone Mobility manager di Unicam, del presidente di Avis Frecce Azzurre Sandro Santacchi.   "Partire dai bisogni primari della gente è  il messaggio per il quale non possiamo sbagliare”.Così Belardinelli, parlando del futuro a cui guarda un'azienda, forte di oltre 40 anni di esperienza e di un bilancio in utile di esercizio dal 1993. Un futuro che è già iniziato, con le attività che Contram sta portando avanti per offrire un'integrazione stabile, tra la mobilità lenta e la mobilità veloce e con azioni mirate per lo sviluppo di una mobilità sostenibile. Nel programma di acquisizione dell'azienda, due gli autobus elettrici presto in funzione per il servizio urbano di Camerino e di Fabriano.  " Guardiamo al futuro- ha detto Belardinelli- teniamo i conti in ordine e guardiamo alle nuove auto elettriche, ai nuovi autobus e alle nuove tecnologie, considerando primario il continuare ad offrire servizi  alla popolazione: portare i ragazzi a scuola, essere attenti al sociale, rispondere ai semplici bisogni delle comunità come  può essere anche andare a un mercato settimanale, ciò deve avvenire in ogni parte del territorio e in ogni condizione, anche con l'emergenza. Guardando al futuro, ci piacerebbe vedere una mobilità integrata dove da una piazza, dalla stazione di un autobus, scendendo dal mezzo pubblico  o dall'auto propria, ci sia la possibilità di accedere ad un servizio di car sharing  o,  meglio ancora,  potersi servire di biciclette elettriche integrando la mobilità lenta con autobus di moderna produzione ed elettrici. Vorremmo fare tutto questo e per  un vasto territorio. Le nuove tecnologie- ha continuato Belardinelli-  non debbono essere solo una bellissima giostra per attrarre turisti ma debbono essere utili ai cittadini che abitano queste zone, per muoversi, andare al lavoro o a scuola. In questo contesto credo sia  molto importante anche la valorizzazione della viabilità secondaria di sentieri”. Tra le nuove tecnologie, l’esempio delle navette elettriche a guida autonoma e assistita, senz’altro da privilegiare rispetto ad altre infrastrutture costose ed impattanti per il territorio “ molto utili per collegare il Campus universitario e per muoversi tra le stradine dei piccoli centri”. Nel suo intervento, Belardinelli non ha mancato di evidenziare la decennale penalizzazione dei fondi erogati per il Trasporto Pubblico Locale alla Regione Marche: "Nell'ultima fase del governo, grazie al ministro Delrio e  al governo regionale, c’è stato uno sblocco delle risorse per gli  investimenti che ci sta permettendo  di risolvere parzialmente il problema dei nuovi autobus. Rimane però  il problema dei soldi necessari a far camminare i mezzi. Speriamo che  il nuovo Governo nazionale si ponga questo problema, distribuendo  le risorse in modo equo tra le regioni "

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Presentato dall’ing Calafiore, il progetto di mobilità integrata E-Bike, curato dalla start up Istambiente di Unicam, che prevede stazioni di ricarica per biciclette elettriche a pedalata assistita, con copertura intercomunale e provinciale. Una delle stazioni verrà installata proprio davanti alla sede del Contram. Con Unicam e Contram coinvolti nella sinergia sono il Comune di Camerino e l’ Unione Montana.

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“Come Spin Off - ha detto il responsabile-  il nostro obiettivo è stato quello di trovare un elemento comune fra i diversi enti coinvolti, per offrire un sistema di mobilità  che non sia esclusivamente turistico o  alternativo agli autobus, ma che vada ad integrarli in modo ecosostenibile.  Parliamo di una bicicletta a pedalata assistita, adatta a qualsiasi persona, dal ragazzino all'anziano, che permetta di raggiungere anche i piccoli centri della montagna e utilizzabile negli spostamenti da comune a comune, o da ciclostazione a ciclostazione. Nostro interesse è quello di far sì che tutto il bacino di utenza Contram, migliori questo servizio integrativo”.  

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Il presidente di Ev-Now Invernizzi, ha a sua volta posto in risalto come da Paese storicamente indietro riguardo alle soluzioni ad impatto ridotto sull'ambiente, l'Italia abbia fatto grandi passi in avanti nel campo della tecnologia elettrica, sottolineando come ormai le stazioni di ricarica Destination Charging, siano equamente distribuite su tutta la penisola .  "Obiettivo è quello di diffondere la mobilità elettrica per tutte le case automobilistiche  e per tutti i settori di veicoli, da quello urbano, ai più grandi". Nello spiegare le caratteristiche generali delle auto Tesla, ne ha evidenziato il ricchissimo parco batteria in dotazione; tanta energia a bordo, strutturata per un'efficienza elevata. La macchina  a trazione integrale e a basso consumo energetico, permette di percorrere più di 400 km, portando sei passeggeri comodi a bordo. Ultrarapida l'infrastruttura di ricarica vicina alle dorsali autostradali, dove si impiega circa una mezz'ora per fare il pieno.  I vantaggi del GNLgas naturale liquefatto per il trasporto pesante a lungo raggio, sono stati spiegati dal responsabile di Goldengas Marco Morando. Autonomie molto limitate quelle del gas metano naturale compresso finora utilizzato; con il gas metano in forma liquida, a meno 160 gradi, il volume occupato nel serbatoio di un camion è invece 600 volte quello del gas compresso, con un'autonomia di 1600 chilometri ". Della necessità di potenziare i collegamenti con il Campus e le diverse sedi dell’ateneo, si è fatto portavoce Renato De Leone, manager alla mobilità Unicam. Sottolineati dall’assessore Sciapichetti, gli straordinari investimenti di 31 milioni di euro messi in campo dalla Regione Marche per il rinnovo del parco mezzi del TPL, anticipando che, entro il 2023, le tratte su ferro marchigiane avranno 23 nuovi treni. A seguire gli interventi del sindaco Pasqui, del rettore Pettinari, del presidente dell’Unione Montana Gentilucci. La mobilità tra i temi essenziali della strategia Barca per le aree interne, ormai prossima a partire; mobilità richiamata come pilastro indispensabile dal presidente della provincia Pettinari, incitando a fare sistema tra pubblico e privato.

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“Siamo ancora aperti a qualsiasi idea. Per la nuova scuola ci sono continue evoluzioni”. Queste le parole del sindaco Rosa Pirmattei, ieri sera, in occasione dell’assemblea pubblica organizzata dal gruppo consiliare d’opposizione Centro Sinistra per San Severino. L’incontro è stato molto partecipato ed è stata l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte per quanto riguarda la costruzione della nuova scuola Luzio. Fra le opzioni dell’amministrazione, per ora quella risultata più adeguata sarebbe un’area agricola tra il quartiere Glorioso e la frazione di Cesolo, dunque decentrata rispetto al centro, ma il primo cittadino ha garantito che sono ancora al vaglio tutte le possibilità e qualsiasi idea è comunque ben accetta.

Tanti gli interventi a favore e contro l’allontanamento dal centro della scuola materna ed elementare.

Ad aprire la discussione è stato Francesco Borioni, capogruppo del centro sinistra, secondo cui il dibattito sull’argomento è fondamentale “ perché la scuola è centro di aggregazione e interessa il futuro aspetto urbanistico della città. La normativa prevede che le aree scolastiche siano ben collegate con tutto il tessuto urbano. Fare una scuola non è solo una questione politica, perché le scuole devono poter essere usate ogni giorno non solo per fini scolastici. Per questo però devono essere anche accessibili e comode”.

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Americo Eugeni, membro del gruppo consiliare ha così avanzato diverse proposte: “Non decolla l’ipotesi di realizzare la scuola nell’area prevista nel piano regolatore (tra il Rione di Contro e la provinciale Settempedana)? L’ex Don Orione? E l’area circo? Se realizziamo la scuola lungo la piana di Cesolo, nel tempo la zona sarà completamente edificata, siamo sicuri che sia la prospettiva più giusta?”.

Fra gli interventi più apprezzati, quello del sociologo Alberto Pellegrino, secondo cui San Severino deve approfittare della crisi delle grandi città per essere attraente agli occhi di chi vuol trasferirsi in provincia e anche del terremoto: “Possiamo sfruttare il terremoto per ridisegnare il piano civile e urbanistico della città, se non lo facciamo mancheremmo ad un appuntamento storico. Dobbiamo inoltre approfittare della fuga costante dalla città. San Severino - ha aggiunto - ha un grande valore urbanistico. Ha un centro con strutture di fondamentale importanza. Estrapolare la scuola elementare la questo contesto è un atto che va valutato attentamente”. Secondo Pellegrino, l’area del don Orione sarebbe adeguata poiché vicina ad un’altra scuola in via di ricostruzione, l’Itts Divini, alle strutture sportive comunali e ai giardini pubblici. “Il nostro tessuto urbanistico è invidiabile - è tornato a dire - e vogliamo allontanare i nostri bambini da tutto questo? I processi di socializzazione nascono nelle famiglie e a scuola non possiamo emarginare le giovani generazioni”.

Il preside dell’istituto comprensivo Tacchi Venturi non è entrato nel dibattito sul dve la scuola debba sorgere, ma ha fatto presenti alcune caratteristiche che una scuola dovrebbe avere: innanzitutto più aule delle classi che la scuola ha, un auditorium, palestre e recinzioni per evitare atti di sciacallaggio. Inoltre, la nuova scuola dovrebbe poter accogliere anche gli studenti delle medie visto che fra qualche tempo la Tacchi Venturi avrà bisogno di un intervento di restauro. 

“La nostra scuola - ha detto poi la maestra Alessandra Aronne - è un fiore all’occhiello per tutta la Regione perché la nostra offerta formativa è verticale, va dai 3 ai 14 anni e i progetti sono tutti condivisi. Dislocandone una parte potremmo mantenere questa qualità? E poi la nostra didattica è volta anche a far sì che i ragazzi conoscano e vivano la loro città. Partecipano al consiglio comunale, chiedono le cose che vorrebbero avere, perché la città fin ora gli ha dato questa opportunità.  Vogliamo una scuola a vocazione agricola? A Cesolo - ha concluso - ci starebbe bene, avremmo tanto spazio. Dobbiamo chiederci quale vocazione la città vuole avere dal punto di vista educativo”.

Le mamme dell’Associazione 108 hanno invece sottolineato la necessità che, dovunque la scuola venga realizzata, garantisca la sicurezza dei bambini.

Prima di dare la parola al sindaco, è intervenuto un altro consigliere d’opposizione, Massimo Panicari, da sempre favorevole alla proposta dell’amministrazione di spostare la scuola lungo la piana di Cesolo: “L'urbanistica è una scienza sublime ma anche empirica. L'area individuata dalla vecchia amministrazione oggi non ha più senso. Quando venne costruita la Luzio, quella era periferia e non possiamo negare che oggi la nostra realtà sia policentrica. Non esiste più solo la piazza. Interessante l'idea del Don Orione, ma quanto costerebbe? Dobbiamo fare i conti della serva - ha aggiunto - e il prezzo di un'area agricola sarebbe irrisorio. Ho sollecitato anche uno studio che tenga conto dei mezzi di trasporto con i quali gli studenti raggiungono la scuola. Ho reputato l'idea dell'amministrazione molto seria, nonostante sia un loro strenuo oppositore”.

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Da parte sua il primo cittadino ha fatto sapere che purtroppo le precedenti ordinanze riguardanti la ricostruzione della Luzio presentavano alcune difformità e che l’ordinanza definitiva è arrivata soltanto pochi giorni fa. Manca ancora la circolare applicativa dell’ordinanza: “Abbiamo preso in considerazione quattro aree: oltre a quella lungo la piana di Cesolo, anche la ex Silga, l’area circo e quella già presente nel piano regolatore. Tuttavia la migliore è risultata la prima. Abbiamo anche valutato la demolizione della Luzio ma la sovrintendenza non ce lo consentirebbe. Per ora il finanziamento - ha continuato - è di 6.5 milioni di euro, e con questi soldi ci si fa poco. Per ricostruire intanto almeno la Luzio ci servirebbero 12 milioni, che abbiamo chiesto al Commissario per la ricostruzione. Siamo aperti a qualsiasi idea e abbiamo intenzione di realizzare vari progetti di fattibilità da presentare alla cittadinanza”.
Gaia Gennaretti

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