Notizie di cronaca nelle Marche

Si presenta come medico e insieme ad un complice la deruba. È successo due giorni fa a Tolentino ai danni di una signora del 1930. Mercoledì in casa sua si sono presentati due soggetti di cui uno si è presentato come medico, ed era vestito di bianco. Col pretesto di effettuare dei controlli sono riusciti ad entrare in casa e mentre uno dei due la distraeva, il complice ha rovistato nella camera ed è riuscito ad asportare mille euro in contanti. Poi l'autore del furto è scappato aiutato da un complice all'esterno. 
Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Tolentino.
Diverso invece quanto accaduto ad una anziana, sempre di Tolentino, del '38. La donna ha subito un furto simile il 24 settembre ma ha sporto denuncia solo il 2 ottobre. Due soggetti l'hanno avvicinata e con dei pretesti che non è riuscita a riportare sono riusciti a entrare in casa. Una volta arrivati in soffitta, nascosta nell'armadio hanno scovato una scatola con dentro 15mila euro di risparmi. Non si sa se all'esterno vi fosse anche un complice ma il modus operandi risulta simile al furto avvenuto mercoledì, spetta ai Carabinieri chiarire quanto accaduto. 
La differenza sostanziale però, fra i due furti, sono la reazione delle due vittime. La prima ha sporto denuncia subito, l'altra ha atteso una settimana. In casi simili sopraggiunge infatti uno stato di mortificazione e fondamentale è la vicinanza della famiglia alle persone anziane. 
Un ultimo furto invece è avvenuta tra il 4 e il 5 ottobre a 
San Severino:una giovane donna dì 41 anni ha denunciato che nel corso notte, mentre lei dormiva, ignoti malfattori sono entrati con effrazione alla finestra e hanno portato via dalla camera 900€ in contanti. 41 

Ad illustrare i casi stamattina è stato il capitano Giacomo De Carlini in occasione dell'incontro con i giornalisti in cui si è trattato di furti e sciacallaggio.

Sul prossimo numero de L'Appennino Camerte potrete trovare i consigli e maggiori dettagli per prevenire spiacevoli circostanze.

G.G.

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Giovedì, 10 Ottobre 2019 19:48

Conto alla rovescia per il Camerte dell'anno

Conto alla rovescia per il premio "Il Camerte 2018"  che verrà conferito la prossima domenica 20 ottobre nel corso dell'evento "Varietà nel ducato " previsto a partire dalle 21,15 nell'auditorium Benedetto XIII. 
Sarà una singola persona, una società, un ente? Cresce l'attesa per scoprire il nome del premiato dell'anno nella manifestazione curata dalla pro loco col patrocinio del Comune di Camerino. Diverse le segnalazioni pervenute entro la scadenza  e, come da tradizione, sottoposte alla valutazione dell'apposita commissione, riunitasi nella serata di giovedì 10 ottobre nella nuova sede dell'ufficio IAT e associazione turistica "Pro Camerino" presso il Sottocorte Village. Erano presenti il presidente Renzo Riccioni, Mons. Francesco Massara in rappresentanza della Curia arcivescovile, il consigliere Riccardo Pennesi per il Comune,, la prof.ssa Sara Spuntarelli per Unicam, Carlo Panunti per Orizzonti della Marca, Carla Campetella per Appennino Camerte e Radioc1inBlu e Alessandro Campanelli in rappresentanza di Contram S.P.A.
Piena convergenza e unanimità sono state raggiunte nell'indicazione del vincitore del premio, giunto alla XXI edizione e annualmente assegnato a persone fisiche o giuridiche, enti e associazioni che , per la propria attività sociale, culturale, artistica, scientifica, politica, storica, sportiva, abbiano promosso il nome della Città di Camerino in Italia e all'estero. Come si ricorderà,  per il 2017 il prestigioso riconoscimento venne attribuito alla Croce Rossa sezione di Camerino e consegnato nelle mani del presidente Gianfranco Broglia. Camerte dell’anno nel 2016  fu invece l'allora rettore uscente di Unicam prof. Claudio Corradini. Non resta che attendere l'annuncio del nome nella serata di moda e spettacolo " Varietà nel ducato" per poi festeggiare tutti insieme " Il Camerte 2018 ".
ccv
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Giovedì, 10 Ottobre 2019 19:13

Incidente sul lavoro, operaio a Torrette

Incidente sul lavoro questo pomeriggio, alle 16.30 circa, in una ditta di profilati in cemento a Morrovalle.
Per cause in fase di ricostruzione, un operaio che lavorava su una macchina è rimasto infilzato con entrambi gli arti a causa di diversi tondini in ferro. I vigili del fuoco hanno lavorato diverso tempo per poter tagliare i tondini ed affidare l'infortunato alle cure del personale del 118 che, viste le condizioni dell'operaio, ha deciso il trasferimento in  eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette.

GS
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Due milioni di euro da parte della Fondazione Carima per la sanità. Una donazione grande e importante che è stata accolta con estremo piacere dal presidente della Regione Luca Ceriscioli: “Due milioni di euro sono una cifra veramente importante, una grandissima donazione fatta a favore della sanità e quindi dei cittadini del territorio. La forza di questa donazione è anche un’altra: è stata fatta in perfetto accordo con le strutture sanitarie”. Spesso infatti le donazioni non seguono un’esigenza di sistema ma in questo caso c’è stata una collaborazione estremamente profonda: “Questo denaro - continua Ceriscioli - si va ad inserire in tutto il territorio provinciale laddove c’era veramente necessità, riqualificando tante strutture a vantaggio degli utenti”. Da rilevare anche la velocità. Non si tratta di una donazione monetaria ma in beni già disponibili, tecnologie che saranno immediatamente utilizzabil: “E’ un modo di lavorare, questo, estremamente efficace, il senso profondo di una Fondazione alla quale esprimiamo tantissima gratitudine che ha fatto un salto di qualità e che lavora, rispetto alle donazioni, con una maturità ed efficacia straordinarie”.

A presiedere la Fondazione Carima è Rosaria Del Balzo Ruiti che ha voluto approcciarsi in un modo diverso al territorio: “La grande soddisfazione di questo progetto, Health Care Carima è proprio per il modo diverso di aver concepito una donazione. Non è stata su richiesta, come agiva il vecchio assetto della Fondazione che era anche più solida da u punto di vista economico. L’aver ridimensionato le risorse - spiega - ha fatto sì che il nostro modo di procedere cambiasse: monitoraggio con le esigenze del territorio, sinergie con gli interlocutori. Non siamo più solo pronti a ricevere richieste dai medici, dai responsabili delle unità operative o dalle semplici associazioni. Cerchiamo di fare prima un esame reale delle necessità, poi ci si mette a tavolino con i vertici delle istituzioni e si cerca di capire come procedere”. Nient’altro quindi che una pianificazione del sistema sanitario in maniera ottimale in modo che non vi siano sprechi di risorse, acquisto di macchinari che poi non vengono usati ma completamento di progetti come l’emodinamica di Macerata: “Mancava qualcosa, abbiamo deciso di completarla. Vogliamo rendere tutto nel massimo dell’efficienza. Siamo diventati una sorta di raccoglitori di istanze del territorio. Le esaminiamo, le facciamo nostre, le verifichiamo e insieme costruiamo progetti per il territorio”.

Gaia Gennaretti
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Giovedì, 10 Ottobre 2019 12:39

Primo Romagnoli, convalidato l'arresto

Sì è conclusa l'udienza di convalida per l'arresto di Primo Romagnoli, il 53enne che lunedì mattina ha seminato il panico con un fucile in via Filzi a Tolentino.
A spiegare quanto accaduto questa mattina è il suo avvocato, Marco Romagnoli. "L'arresto è stato convalidato - dice - ma non poteva essere altrimenti.
L'adozione della misura cautelare, in questa prima fase nell'ospedale di Macerata, dove Romagnoli è stato avviato al trattamento sanitario obbligatorio, dovrà poi proseguire in una residenza protetta individuata dai servizi competenti.
Si tratta di una soluzione sicuramente positiva - commenta l'avvocato - perchè assicura il pubblico dai pericoli per l'incolumità che potrebbero derivare da una eventuale reietarzione del gesto e a lui stesso la possibilità di avere un approccio terapeutico che non ha mai avurto e di ritornare a nuova vita.
Si tratta di un soggetto che non voleva far male a nessuno ma che ha esternato in maniera del tutto impropria un grave disagio che covava dentro da tempo".


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Giovedì, 10 Ottobre 2019 12:18

Pioraco, passi verso la normalità

Piccoli passi verso la normalità a Pioraco dove tornano agibili altre abitazioni che erano state danneggiate dal sisma del 2016.
Il sindaco Matteo Cicconi ha, infatti, firmato la revoca delle ordinanze di inagibilità che erano state emesse il 24 novembre 2016 per le abitazioni di via IV novembre al civico 4 ed in via Perito civico 101.
I due edifici sono stati ristrutturati e rafforzati localmente sotto la direzione del geometra Andrea Radichetti.
Una notizia che scalda il cuore dei piorachesi che si uniscono alla felicità di coloro che presto potranno rientrare nelle proprie abitazioni, cominciando a vivere la normalità di un tempo, e sono Ernesto, Barbara, Luisa e Samantha Vincenzetti, Kamaljit Singh, Mariella Vissani e Gian Franco Bottaccio.

Lisa Grelloni
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A Camerino, riparte dal civico 24 di via Le Mosse la parrucchieria "Daimely". Una storia di rinascita, di passione e caparbietà quella che ha portato alla realizzazione degli spazi completamente rivisitati della ex sede di una rosticceria, fioriti in tutta la loro bellezza in un salone caldo ed accogliente, portato avanti da chi non si è lasciato abbattere dal sisma.
Grinta e determinazione hanno scritto l'inizio di una storia nuova per Daimely Rosado Fina, dopo che il sisma l'ha privata di tutto. Già dall'agosto 2016, lei e la sua famiglia avevano dovuto lasciare il palazzo di via Venanzio Varano che, oltre all'abitazione, ospitava a piano terra anche l'attività commerciale di parrucchieria. Gravi e irrecuperabili i danni riportati dall'intero edificio che poco tempo fa è stato abbattuto. In tutto questo tempo, Daimely e sua figlia Deyla non hanno mai mollato, continuando a svolgere il loro lavoro con passione e dedizione

nella foto sotto, Daimely, il marito Claudio Pennesi e la figlia Deyla
Nella foto Daimely il marito Claudio Pennesi e la figlia Deyla
Arrivare a riscrivere una nuova storia non è stato facile. Lo si è letto dal misto di emozione e grande entusiasmo che hanno riempito tutta la mattinata. Un bosco da cui filtra il sole è la scenografia d'effetto della parete principale. Una luce di speranza sottolineata nella benedizione dei locali e nelle parole d'augurio che don Mariano Ascenzo Blanchi ha formulato a Daimely e Deyla incoraggiandole nel loro lavoro. Alla progettazione e organizzazione degli spazi ha contribuito la ditta L'Oreal che per la realizzazione dell'opera si è avvalsa dell'impresa toscana Comaco di Signa.    
Questa storia di coraggio sarà approfondita nella prossima edizione de L'Appennino Camerte
cc
Daimely e don Mariano
Daimely al lavoro
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Cinque mesi da sindaco per Michele Vittori, di Cingoli, che da maggio è alla guida di un’amministrazione che è in continuità con la precedente, a firma di Filippo Saltamartini. 

Ecco il bilancio del primo cittadino fra novità, problemi che non mancano mai e nuove forme di promozione del territorio.


Sindaco Vittori, facciamo un bilancio di questi primi mesi da sindaco.


Sono andati bene nonostante le difficoltà perché nonostante avessi già fatto l’assessore, l’impegno da sindaco è sicuramente diverso. È stato quindi un periodo intenso e impegnativo, stiamo vivendo un rinnovamento della macchina amministrativa anche dal punto di vista del personale e stiamo riorganizzando l’assetto del municipio. 


Che cosa state portando avanti in continuità con la precedente amministrazione?


Ho fatto parte della giunta Saltamartini per dieci anni occupandomi di turismo, sport, politiche giovanili e tempo libero e la cittadinanza evidentemente ha premiato la continuità e la coerenza. Credo che abbiano riconosciuto un modo di far politica di estrema onestà e concretezza. Due cose fondamentali stiamo portando avanti che sono la realizzazione del nuovo polo scolastico che ospiterà l’alberghiero e il liceo, e la ricostruzione post sisma del duomo di Cingoli. 


A che punto è l’iter per la ricostruzione del Duomo?


Siamo finalmente giunti alla fase di bando di gara per la progettazione e quindi siamo in dirittura d’arrivo per l’inizio dei lavori. Immaginiamo che la riapertura potrà avvenire entro il 2020. 


Poi c’è un’altra battaglia che Cingoli continua a portare avanti che  è quella per salvaguardare l’ospedale. 


Sì, una battaglia continua. Fin dal primo giorno questa ha rappresentato una difficoltà. La dirigenza Asur ha ridotto i posti letto dell’ospedale e quindi mi sono dovuto occupare subito di questo non appena eletto. Adesso sto aspettando delle risposte: se decideranno di mantenere quella situazione per noi è inaccettabile e ci batteremo perché non possiamo immaginare che una realtà come Cingoli, ad oltre 600 metri sul livello del mare e con una distanza non indifferente rispetto a Jesi o Macerata, possa non avere una struttura adeguata. 


Cambiando argomento, questa volta parliamo di qualcosa di positivo. Cingoli nel fine settimana ospiterà la Borsa del Turismo.


Esattamente, non ci sono solo problemi o difficoltà ma grazie a dio abbiamo anche buone notizie. Abbiamo lavorato molto sulla stagione turistica con un cartellone di eventi davvero importante e apprezzate e nel prossimo weekend ospiteremo anche questa manifestazione che è alla sua seconda edizione. Cingoli diventerà, dopo San Benedetto lo scorso anno, la capitale del turismo. Gli organizzatori hanno voluto proprio realizzarla in una realtà dell’entroterra e hanno scelto Cingoli e noi abbiamo accolto con grande piacere perché è una grande occasione per Cingoli, l’entroterra, la Regione e tutti i territori colpiti dal sisma. Non a caso la Borsa del Turismo si chiama “Mula”, che è l’acronimo di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo.



Tutti territori colpiti dal sisma.


Per questo rappresenta un’occasione, ci dà la possibilità di promuovere le nostre bellezze a 360 gradi. Ci saranno circa 50 tour operator italiani e non, workshop dove i buyer possono incontrare chi lavora sul territorio. Sicuramente un’occasione per dimostrare la nostra voglia di fare e rilanciare paesaggi fantastici nonostante le difficoltà vissute nel 2016.

Gaia Gennaretti

 
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Un progetto per raccogliere l’eredità del gesto di Giovanni Burocchi, Carabiniere nato a Penna San Giovanni e morto nel 1919 per non venir meno all’impegno di scortare la nave nella quale prestava servizio fino alla destinazione prevista. 

Quest’anno ricorre il centenario del suo sacrificio e l’associazione LumbeLumbe insieme all’Arma del Territorio e all’associazione Nazionale Carabinieri di Penna San Giovanni e Monte San Martino, hanno organizzato e promosso nella locale scuola un progetto che si concluderà nel giugno del 2020. Le attività sono iniziate col precedente anno scolastico e sabato mattina dalle 10:30 è previsto il momento clou: la celebrazione della commemorazione di Burocchi con le massime autorità dell’Arma dei Carabinieri, gli organismi di rappresentanza dell’Arma delle Marche, delle sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, dei 15 sindaci dell’Unione Montana Monti Azzurri e del suo presidente, delle popolazione dei comuni di Penna San Giovanni e Monte San Martino, delle autorità religiose, militari e civili della provincia, con una rappresentanza delle scolaresche dei comuni di Penna San Giovanni e Monte San Martino.

“L’idea - spiega il generale Italo Governatori, fondatore dell’associazione LumbeLumbe - dal fatto che il valore che esprime il sacrificio di Giovanni Burocchi può essere attualizzato e non soltanto celebrato. Per cui l’idea è stata quella di recuperare la sua storia e quella del territorio attraverso un percorso con i bambini delle scuole di Penna San Giovanni”. 

Sono state svariate le attività proposte agli alunni aventi ad oggetto la legalità e il bullismo, gli stupefacenti, l’ambiente, la solidarietà: “Abbiamo portato nelle scuole l’Arma dei Carabinieri nelle sue specialità. Quella territoriale, i Forestali, porteremo anche persone di alto profilo come il presidente dell’Enea che parlerà ai ragazzi delle energie rinnovabili e del recupero dei rifiuti e anche altre figure. Nel parlare di Burocchi - aggiunge - mi piace raccontare un piccolo aneddoto. La sua è una storia molto difficile da trasferire. Ci siamo fatti aiutare dall’università di Macerata nel trovare un modo per parlare di questa figura col linguaggio dei bambini. Abbiamo quindi parlato degli eroi e alla fine dell’intervento del comandante della stazione dei carabinieri di Penna San Giovanni una bambina ha detto: ‘anche noi abbiamo un eroe’. E il maresciallo gli ha chiesto chi fosse e lei glielo ha indicato dicendo che era un eroe perché quella mattina, nel corso dell’intervallo, si era accorto che alcuni bambini non avevano la merenda e lui ha diviso il suo panino e ha fatto mangiare tutti. Riuscire, attraverso il racconto di Burocchi a far percepire il significato dell’eroismo nel quotidiano - conclude - è stata una cosa molto bella, un risultato importantissimo”.
Gaia Gennaretti
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Mercoledì, 09 Ottobre 2019 18:31

Serrapetrona, scontro in superstrada

Incidente poco dopo le 18 lungo la superstrada Valdichienti, in direzione monti.
Pare sia stata una sola auto ad aver perso il controllo del mezzo ed ha finito la sua corsa contro lo spartitraffico.
L'incidente è avvenuto nei pressi della galleria, all'altezza dell'uscita per Serrapetrona. Lungo quel tratto di strada la viabilità è a corsie ridotte, a causa dei lavori di manutenzione in corso.
Sul posto i vigili del fuoco e i sanitari del 118.

(Servizio in aggiornamento)
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