Notizie di cronaca nelle Marche

Ben 15 pattuglie e 30 uomini per i controlli straordinari del fine settimana pasquale. I carabinieri della compagnia di Macerata hanno svolto una serie di servizi perlustrando Tutto il territorio da Apiro fino a Mogliano, passando per Treia, Monte Fano e Pollenza tutto il territorio da Apiro fino a Mogliano, passando per Treia, Montefano e Pollenza oltre naturalmente a Macerata dove il nucleo radiomobile è presente 24 ore su 24.

Nello specifico sono stati particolarmente monitorati gli orari mattutini e serali sia per la sicurezza della circolazione stradale sia per la prevenzione dei furti. Infatti, soprattutto il venerdì Santo, quando molti fedeli avevano affollato le religiose processioni, alla presenza fra l’altro di due militari in grande uniforme speciale, bene sono stati altri dedicati a scongiurare le incursioni dei malviventi nelle abitazioni lasciate incustodite. Nella mattinata odierna, e per tutto il giorno, saranno monitorate con attenzione Per garantire le partenze, le permanenze dei vacanzieri nei luoghi lacustri e silvani, non che il rientro previsto per il tardo pomeriggio e le prime ore della sera.
g.g.

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Domenica, 21 Aprile 2019 22:30

Serrapetrona, schianto in superstrada

Quattro persone sono finite in ospedale dopo essere rimaste coinvolte in un incidente in superstrada all’altezza di Caccamo di Serrapetrona. Due macchine sono rimaste coinvolte, per un totale di due uomini e due donne portati al pronto soccorso rispettivamente di Macerata e Camerino. Altri due soggetti invece non hanno voluto essere portati all’ospedale. Nessuno comunque è in pericolo di vita.
g.g.

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Sabato, 20 Aprile 2019 18:28

Terribile frontale a Sambucheto

Gravi le condizioni di un papà e di suo figlio. Portati all’ospedale Torrette di Ancona. Un bruttissimo frontale quello avvenuto oggi pomeriggio, intorno alle 16:30, a Sambucheto, lungo la provinciale 77. A scontrarsi, per cause in accertamento, una Punto è una Golf. I soccorsi del 118 hanno deciso di trasferire il giovane che viaggiava con suo papà a Torrette di Ancona in eliambulanza mentre suo padre è stato portato nel capoluogo dorico in ambulanza. Meno grave, pare, la persona che viaggiava nell’altra vettura, che è stata portata al pronto soccorso di Macerata. Sul posto anche Vigili del fuoco e Carabinieri. 
g.g.

 

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Dopo la morìa di carpe che dal 29 marzo sta interessando il Lago di Caccamo, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Tolentino ha emesso i dati emersi dalle analisi sulla prima carcassa

campionata dai Carabinieri Forestali di Camerino. In quel caso non sono stati riscontrati né patogeni né sostanze tossiche ma le verifiche sono proseguite con ulteriori carcasse campionate l'11 aprile e da uno dei referti è emersa la positivà al virus dell’edema della carpa (CEV). Si tratta di un patogeno che non è trasmissibile all'uomo, comparso di recente nel continente europeo e che colpisce solo le carpe determinandone una sindrome letargica, oltre ad una condizione edematosa generalizzata, che conduce l’animale alla morte. 

Solitamente il CEV, qualora presente, persiste in forma latente e diventa virulento, determinando i sintomi patologici, anche attivandosi in seguito a variazioni termiche delle acque. Si attende la fine delle analisi per poter avere un quadro preciso sulla causa della morte delle carpe, fin'ora 50 esemplari. Nel frattempo i Carabinieri Forestali stanno ancora monitorando la situazione e la notizia della possibile presenza di CEV è stata comunicata agli enti preposti per eventuali provvedimenti. 
g.g.

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Denunciato per tentato furto aggravato un 20enne della provincia. A beccarlo i carabinieri della stazione di Cingoli.

Nella serata di ieri, nella sala slot di Cingoli – già presa di mira lo scorso anno per un tentativo di furto da cui è partita l’indagine “Shelter” che ha condotto all’emissione di misure cautelari di 4 soggetti – un individuo ha tentato l’acceso in modo furtivo nella stanza dove era collocata una macchinetta del video poker, tentando poi di scassinarla con un arnese. L’azione non è riuscita e il malvivente si è dato alla fuga. Subito sono stati avvertiti i Carabinieri della locale stazione che hanno esaminato le immagini della videosorveglianza individuando un soggetto incappucciato. 

Poi si sono messi subito sulle sue tracce col solo indizio dei vestiti indossati.

Dopo alcune ore hanno notato in giro nel paese un uomo con l’abbigliamento moto simile a quello indossato dal malvivente e per questo lo hanno poi fermato e condotto in caserma. Qui, l’immediata comparazione con le immagini ha consentito di osservare la corrispondenza della felpa con un noto marchio e degli occhiali indossati dal soggetto. È stato anche rintracciato dai militari  il “piede di porco” utilizzato per il tentato furto.

Il ragazzo è stato poi denunciato alle Autorità Giudiziarie.
g.g.

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Sofia Compagnucci e Sebastiano Compagnucci, della 2°A dell’Ite Gentili di Macerata, si sono classificati rispettivamente al secondo e al terzo posto, per la sezione Istituti Tecnici, nella fase regionale dell’edizione 2019 delle Olimpiadi delle scienze naturali che si è svolta a Senigallia alcuni giorni fa.
La competizione, nata nel 2002 con l’obiettivo di fornire a studenti e studentesse un’opportunità per verificare le loro inclinazioni e attitudini per lo studio e la comprensione dei fenomeni e dei processi naturali, è diventata nel corso degli anni, per chi vi partecipa, anche un’occasione per conoscere coetanei provenienti da tutta Italia che condividono gli stessi interessi e per creare fra di loro legami di amicizia che spesso proseguono oltre il tempo della manifestazione.
Le prove regionali hanno visto cimentarsi gli alunni e le alunne del primo biennio, provenienti da 60 diverse scuole della Regione, su 30 domande raggruppate in più sezioni e vertenti ciascuna su un argomento di Biologia o Scienze della Terra.
Una bella esperienza per Sofia e Sebastiano ed una grande soddisfazione per la loro docente Rosella Ancillai.

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Venerdì, 19 Aprile 2019 19:28

Ritrovata la 20enne scomparsa

È stata ritrovata Rachele Leonetti, la 20enne scomparsa questa notte dopo un litigio col fidanzato.

Originaria di Loreto, aveva trascorso la notte all’hotel Bianchi insieme al fidanzato poi dopo un forte litigio aveva fatto perdere le sue tracce e non era tornata più a casa. Non aveva né denaro né cellulare. Nel tardo pomeriggio si è messa in contatto con un conoscente. 

È stato così scongiurato il peggio: i Carabinieri avevano allertato anche le unità cinofile e i cani molecolari ma per fortuna non c’è stato bisogno del loro intervento.

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Venerdì, 19 Aprile 2019 18:29

Scomparsa una 20enne

Scomparsa una giovane di 20 anni da Porto Recanati. Si tratta di Rachele Leonetti, originaria di Loreto, pare abbia passato la notte con il fidanzato all'hotel Bianchi di Porto Recanati e che però abbia avuto una accesa discussione. Sembra che i vicini abbiano sentito urlare e poi qualcuno cadere dalle scale. Il fidanzato, un ragazzo di origini calabresi, si trova nella caserma della locale stazione dei Carabinieri per essere interrogato. Benché si spera che si tratti solo di un momentaneo allontanamento della giovane, si teme tuttavia che il litigio fra i due possa aver portato a una tragedia.
g.g.

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Erano tenuti in condizioni di degrado e isolamento, chiusu all'interno di un immobile disabitato, senza luce, cibo o acqua. I Carabinieri Forestali hanno salvato 26 agnelli, probabilmente provento di furti, da macellazione clandestina. Sono stati ritrovato in un casolare disabitato dai militari di Abbadia di Fiastra a Morrovalle, a seguito di una segnalazione da parte dei proprietari dell'edificio, a loro volta avveriti da un confinante che aveva sentito il belare delle bestie. Insieme ai Forestali sono giunti sul posto anche i veterinari dell'Asur di Civitanova per valutare lo stato di salute degli agnelli che ora sono stati affidati in custodia a un allevatore della zona. Gli sono state fornite le cure necessarie e cibo e acqua. Per ora è stata sporta denuncia contro ignoti per il reato di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la propria natura. Si ipotizza che la loro sorte, data l'illecita provenienza, sarebbe stata quella della macellazione clandestina che per conseguenza avrebbe visto sul mercato della carne potenzialmente pericolosa per la salute.

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Lo minacciavano di licenziamento. Così ogni mese, dal 2015, riuscivano ad estorcergli 500 euro. A fermare questa condotta, la squadra mobile della Polizia, guidata da Maria Raffaella Abbate. Uno dei due estorsori è stato arrestato ieri,  M.L., italiano del '78, mentre l'altro, M.A, è stato denunciato in stato di libertà. Entrambi, soci al 50 per cento in una società edile, si sono resi responsabili di estorsione continuata a discapito di un loro dipendente, senegalese, a cui dalla retribuzione mensile di 1.400 euro netti, toglievano ogni mese 500 euro. Questo a partire dal 2015, anno in cui è stato assunto. 

 La richiesta estorsiva era supportata dalla minaccia diretta al lavoratore che se non avesse ottemperato, avrebbe perso il lavoro e quindi il permesso di soggiorno.

La vittima sopportava questa situazione da circa tre anni, dovendo affrontare grandi difficoltà economiche per sopravvivere dovute alle spese che era costretto a sostenere: inviare denaro alla sua famiglia in Senegal e pagare il canone di locazione dell’appartamento in cui viveva.

L’uomo riusciva a stento ad acquistare qualcosa da mangiare per la propria sussistenza. Disperato, a causa della difficile situazione in cui versava, l'uomo si è rivolto al sindacato CGIL di Macerata che gli ha consigliato di sporgere querela accompagnadolo in Questura.

Gli operatori della Squadra Mobile, previe intese con il Procuratore  Giovanni Giorgio ed il Sostituto Procuratore Enrico Riccioni, hanno predisposto un servizio specifico per accertare i fatti: personale in borghese ha seguito il datore di lavoro che - assieme al suo socio in affari - andava a prelevare il lavoratore per recarsi insieme in banca.

Nel frattempo ad attenderli nell’Istituto bancario vi erano altri uomini in borghese che assistevano alla consegna del denaro ad opera del personale della Banca fatta con banconote la cui matricola era già stata registrata dagli uomini della Squadra Mobile. Un’altra pattuglia all’uscita ne ha seguito gli spostamenti attendendo che il datore di lavoro e il dipendente si separassero per poter intervenire. In quel momento l'imprenditore è stato bloccato e perquisito. Addoso aveva 500 euro, somma estorta e prelevata dallo stipendio del giovane straniero. Le banconote corrispondevano a quelle dello stipendio in quanto erano state annotate le matricole identificative. Tutti gli elementi raccolti hanno consentito di arrestare in flagranza l’imprenditore che si era accompagnato per questa operazione criminosa al suo socio in affari, denunciato in stato di libertà.
g.g.

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