Notizie di cronaca nelle Marche
Martedì, 16 Aprile 2019 15:04

Inaugurata la Filiale Ubi Banca di Matelica

Nell’ambito del piano di riorganizzazione del modello distributivo dell’istituto di credito, è stata presentata la nuova filiale, già aperta al pubblico. La Banca punta sull’integrazione tra canale fisico tradizionale e sistemi digitali avanzati. Al servizio di famiglie e imprese un nuovo modello di consulenza dedicata. Il Gruppo ha investito 70 milioni di euro nel 2018, nell’arco del Piano Industriale 2019-2020 si prevedono 240 milioni da investire nella rete commerciale. E’ stata inaugurata ieri, 15 aprile la nuova filiale di UBI Banca di Viale Martiri della Libertà 31. Alla presenza del sindaco di Matelica Alessandro Delpriori, del responsabile della Macro Area Territoriale Marche e Abruzzo Roberto Gabrielli e di Don Vincenzo Bracci, priore del monastero di San Silvestro di Fabriano, l’istituto di credito ha presentato il nuovo concept di filiale che punta sulla trasformazione dei bisogni dei clienti, l’innovazione e la digitalizzazione. Sono gli elementi che guidano il rinnovamento di 700 sportelli di UBI Banca su tutto il territorio nazionale in un contesto di complessiva modernizzazione dei servizi bancari. Il crescente utilizzo di canali multimediali per le tradizionali operazioni di sportello hanno spinto l’istituto di credito a migliorare l’esperienza della clientela, ripensando il modello di filiale e trasformando l’operatività da analogica a digitale. Ai tradizionali canali di accesso ai servizi si affiancano canali che permettono una maggiore autonomia dei correntisti e una più efficiente attività in filiale. Tra le soluzioni adottate, ad esempio, ATM di ultima generazione in grado di svolgere le operazioni in sicurezza e senza fare code, versare denaro contante, assegni anche dopo l’orario di chiusura. Inoltre, sono state introdotte casse self service che permettono di e pagare imposte come F24 e fare bonifici. Ogni filiale è dotata di una connessione Wi-Fi gratuita riservata ai clienti per navigare tra i contenuti di UBI Banca e di due diversi tablet in grado di effettuare operazioni bancarie in autonomia o predisposti per la firma elettronica. L’Innovation Hub di UBI Banca, intanto, sta pensando alla filiale del futuro, sperimentando soluzioni innovative da utilizzare nei prossimi anni come un sistema di  riconoscimento e accoglienza che effettuerà, attraverso la tecnologia Bluetooth, un check-in automatico del cliente in modo da consentirgli di utilizzare, una volta entrato in filiale, i servizi attraverso la app dello smartphone o del tablet. Inoltre, saranno introdotti monitor con contenuti interattivi facilmente utilizzabili: attraverso un QR Code il cliente avrà la possibilità, con il proprio dispositivo mobile, di gestire i contenuti sugli schermi per informarsi, con video e brevi presentazioni, sui prodotti della banca. Per supportare e facilitare l’utilizzo dei nuovi sistemi, UBI Banca ha inserito all’interno delle filiali un assistente digitale che ha il compito di accogliere, ascoltare le esigenze e indirizzare il cliente verso la soluzione più veloce, oltre ad assisterlo nel primo utilizzo dei servizi digitali e nelle operazioni effettuate tramite nuovi strumenti come le casse self. Ai servizi che permettono di snellire le operazioni di routine, viene affiancato un modello di consulenza innovativo, integrando in questo modo il canale fisico con quello digitale. Grazie anche ad una disposizione degli spazi dedicata alle singole esigenze, il cliente potrà contare su personale dedicato, andando incontro ai bisogni delle famiglie e a quelli delle imprese. La clientela ha a disposizione specialisti del Gruppo per gestire operazioni come mutui, prestiti e finanziamenti per le attività imprenditoriali. La nuova impostazione voluta da UBI Banca nasce anche grazie a studi approfonditi che hanno permesso di individuare tre capisaldi dell’esperienza in banca: la fiducia, il rapporto personale e il senso di appartenenza. Grande attenzione nello sviluppo del nuovo concept di filiale è stata dedicata anche alla sostenibilità ambientale. UBI Banca è stato il primo istituto di credito in Italia a realizzare uno fra i più grandi impianti in cloud mai realizzati per la domotizzazione delle sue filiali. Un’innovazione che permette di controllare il consumo energetico, ridurre le emissioni e i costi aumentando allo stesso tempo gli standard di sicurezza sul lavoro. La revisione del modello distributivo sta proseguendo nell’attuazione del Piano Industriale 2019-2020. A inizio 2018 è stato avviato il programma di rinnovamento delle filiali con l’obiettivo di rinnovarne circa 200 entro l’anno e 700 entro il 2020, al servizio di oltre il 70% della clientela di Gruppo, con un investimento complessivo pari a circa 70 milioni di euro per il 2018 nell’anno e circa 240 milioni in arco piano.

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UBI Banca ha aderito alla convenzione ABI che prevede l’anticipazione dei contributi a favore delle imprese edili e dei professionisti coinvolti nella ricostruzione degli immobili distrutti o danneggiati dal terremoto che ha colpito il centro Italia nel 2016. L’accordo prevede che UBI Banca possa anticipare le somme necessarie per la ricostruzione di quegli immobili di edilizia abitativa o ad uso produttivo per i quali sia stato già concesso il contributo pubblico. Il protocollo consente alle imprese edili la possibilità di richiedere alla banca l’anticipazione fino al 100% dei singoli SAL (stato avanzamento lavori), così come per i professionisti di chiedere l’anticipo per le spese di progettazione, le indagini e i rilievi. La partecipazione di UBI Banca al protocollo ABI, che riguarda le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, permetterà alle imprese e ai professionisti impegnati nella ricostruzione post-sisma di ottenere i finanziamenti con molti mesi d’anticipo rispetto alla tempistica del contributo pubblico.
“Fino ad aggi abbiamo finanziato interventi per la ricostruzione post-sisma per 100 milioni di euro e adesso siamo fra le prime banche ad avere aderito a questa convezione” ha dichiarato Roberto Gabrielli, responsabile della macro area Marche Abruzzo di UBI Banca. “Il nostro intervento permetterà di velocizzare gli interventi di ricostruzione, consentendo alle famiglie di tornare a vivere quanto prima nelle proprie case e alle imprese di ripartire con la produzione di beni e servizi nell’area del cratere del terremoto. Il nostro obiettivo, come istituto di credito, è quello di contribuire al ripopolamento di queste aree e di rivitalizzare l’economia locale, in modo da continuare ad essere la banca di riferimento di questi territori”.
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Martedì, 16 Aprile 2019 13:27

Ruba abbigliamento, denunciata

Denunciata dai carabinieri della stazione di Pollenza una donna di 46 anni già nota alle forze dell’ordine. È un commerciante della zona ha denunciato l’ammanco di abbigliamento femminile e arredi da casa, nello specifico tendaggi, per non meno di 150 €. I carabinieri della locale stazione, ricevuta la denuncia, hanno subito visionato le immagini della videosorveglianza dell’esercizio che avevano immortalato la signora mentre si aggirava tra gli scaffali e poi con la borsa piena. Era riuscita a staccare l’antitaccheggio e per passare indisturbata dalle casse. 

I militari sono riusciti a identificare la donna e poi hanno proceduto alla perquisizione in abitazione dove è stata ritrovata la refurtiva che è stata restituita al proprietario.

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Martedì, 16 Aprile 2019 11:08

Carrareccia: scontro fra nove auto

Nottata di brutti incidenti quella appena trascorsa. Oltre alla carambola in superstrada, dove per fortuna non ci sono stati feriti, un altro scontro è avvenuto lungo la strada Carrareccia a Macerata. Stesso orario, ore 21:30.  Per cause ancora da chiarire nove veicoli si sono scontrati ed uno si è ribaltato.  Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 per soccorrere tre persone lievemente ferite, e i vigili del fuoco per mettere in sicurezza la zona che è stata chiusa per qualche momento al traffico. 
g.g.

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C’è voluto un anno di indagini per arrivare alla denuncia di quattro persone per spaccio in concorso. Questo è il risultato dell’operazione portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Civitanova dopo 12 mesi di appostamenti e perquisizioni. Tutti i soggetti sono residenti tra Civitanova e la provincia di Fermo: un 50enne foggiano ma residente a Civitanova, una 35enne brasiliana anch’essa residente in città, e un 35enne e un 40enne del fermano. Nel corso di una perquisizione in casa sono stati trovati anche 25 grammi tra cocaina e marijuana, bilancini e sostanze da taglio.
g.g.

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Martedì, 16 Aprile 2019 05:47

Incidente in superstrada, auto si ribalta

Carambola in superstrada ieri sera fra Piediripa e Sforzacosta. Tre le auto coinvolte di cui una, dopo l’impatto, si è ribaltata. Ancora ignote le ragioni dell’incidente. È successo intorno alle 21:30, e sul posto sono subito intervenuti i sanitari del 118 ma per fortuna nessuna delle persone coinvolte dall’incidente ha riportato ferite. Per i rilievi è intervenuta la Polizia Stradale e per la messa in sicurezza dell’area i Vigili del Fuoco. Il tratto di strada è stato chiuso per circa un’ora. 
g.g.

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Era all’incirca la stessa ora poco più di dieci anni fa, quando gli operai che stavano lavorando al tetto del teatro Nicola Vaccaj di Tolentino uscirono dalla struttura dopo aver messo la carta catramata per l’impermeabilizzazione del tetto. In pochi attimi si alzò una colonna di fumo e fiamme altissima.
Inermi i tolentinati assistevano a quella tragedia che per anni avrebbe privato la città di uno dei principali luoghi di riferimento culturale.
Immagini difficili da dimenticare che ancora oggi, a distanza di dieci anni da quel terribile giorno, tornano alla mente davanti alle fiamme che nelle ultime ore stanno distruggendo uno dei simboli di Parigi.
Anche Notre Dame, come il teatro di Tolentino, ha visto divampare le fiamme durante i lavori nella struttura, nel tardo pomeriggio, quando gli operai avevano appena finito la loro giornata.
In questo caso, milioni i telespettatori che da tutto il mondo seguono con il cuore in gola l’evolversi di questo dramma che ha sicuramente un valore storico e culturale diverso da quello del teatro tolentinate.
Ma chi vive nel maceratese ed è legato indissolubilmente al tempio della cultura tolentinate, accendendo il televisore ha avuto un sussulto.
Vedere la furia del fuoco distruggere l’arte e la bellezza che l’uomo è stato capace di creare e di custodire per anni è un dolore difficile da descrivere.
La vicinanza che l’Italia intera sta dimostrando alla Francia e ai francesi si unisce all’augurio che Notre Dame possa tornare a splendere come il teatro Vaccaj è stato restituito a Tolentino.

Giulia Sancricca

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Operazione Shelter, quattro arresti

Quattro arresti, uno in carcere. Questo è l’esito dell’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Macerata portata a termine questa mattina. Il giovane finito in carcere è un 25enne conosciuto alle cronache giudiziarie, gli altri sono un 23enne ed un 20enne di origini straniere. Il quarto è sottoposto a obbligo di dimora a carico se si tratta di un ventunenne di origini straniere.

Tutti e quattro sono residenti a Cingoli.

Tutto inizia nella notte del 9 ottobre del 2018 quando due soggetti, in tuta da lavoro, guanti, mi Fisto e occhiali da sole sono entrati all’interno di una sala slot a cingoli e, oscurando le telecamere, hanno fatto scattare il sensore che ha così attivato l’allarme chiama andato in fumo l’azione delittuosa tutto inizia nella notte del 9 ottobre del 2018 quando due soggetti, in tuta da lavoro, guanti, passamontagna e occhiali da sole sono entrati all’interno di una sala slot a cingoli e, oscurando le telecamere, hanno fatto scattare il sensore che ha così attivato l’allarme che ha mandato in fumo l’azione delittuosa. Nella stessa mattina i carabinieri della locale stazione hanno appreso della presenza in zona periferica e boschiva di un borsone di colore rosso nascosto con all’interno sbagliato materiale da scasso e abbigliamento tipico da Diabolik. La borsa era quasi asciutta nonostante l’umidità, segno che era stata posizionata li da poco. Così la domanda che i carabinieri si sono posti è stata se qualcuno si sarebbe premurato di tornare a prendere il borsone prima o poi. Così sono state piazzate delle telecamere ed effettivamente con il favore della sera, il 9 ottobre due soggetti a bordo di una Citroen C3 si sono a girati svariati minuti alla ricerca disperata di qualcosa che, certamente, era il borsone. Evidentemente stupiti dal fatto che non era più lì, i soggetti sono tornati per una nuova ricerca il giorno successivo. Questa volta si sono presentati in tre ed è stato possibile anche rilevare la targa dell’auto. Uno era proprio il giovane di 25 anni oggi arrestato insieme ad altri due del luogo, tutti noti alle forze dell’ordine. Una volta acquisite le immagini delle telecamere dove era stato perpetrato il tentativo di furto, i carabinieri si sono resi conto che c’era un collegamento tra l’evento ed il borsone ritrovato: combaciavano alcuni particolari come l’abbigliamento che indossavano i malfattori è quello rinvenuto all’interno. Era verosimile quindi che i giovani immortalati nel bosco fossero proprio coloro che avevano tentato il furto. Così militari hanno voluto approfondire chiesto uno screening delle conversazioni telefoniche dei soggetti immortalati. Ne è scaturito uno scenario che apriva panorami su possibili traffici di stupefacenti. La conferma di ciò era che il giovane di 25 anni fosse già sospettato di essere molto vicino al mondo delle droghe. Una volta raccolti tutti gli elementi per avviare l’inchiesta, i militari hanno chiesto e ottenuto di monitorare con attività tecniche la vita del soggetto principale e di altri. 

I ragazzi oggi colpiti da ordinanza di custodia Sono risultati essere figure primarie nelle illecite movimentazioni di stupefacenti E hanno dimostrato di essere molto scaltri. Le loro comunicazioni erano molto critiche e limitate. Questo costretto gli investigatori a modificare gli assetti delle indagini, concentrandosi sulla polizia giudiziaria di vecchio stampo fatta di pedinamenti e osservazioni nonché sfruttando le capacità informatiche di militari più giovani che hanno navigato sulle piattaforme social dove avvenivano le comunicazioni. La scelta sia dimostrata vincente in quanto sono stati acquisiti elementi importanti di conversazioni che non lasciavano dubbi sulle fiorenti attività di spaccio di stupefacente, in particolare cocaina, hashish e marijuana. 

Già a dicembre del 2018 è stato possibile raccogliere i primi frutti dell’indagine sequestrando in quattro circostanze diverse 30 g complessivamente di hashish e 10 g di cocaina. 

I carabinieri hanno scoperto che le cessioni o gli accordi avvenivano in una pensilina della città vicino ai bagni pubblici, luogo poco illuminato e vicino alle scuole. Per circa sei mesi i militari hanno tenuto d’occhio i quattro soggetti ed è emerso che il 25enne aveva un ruolo predominante e si serviva di due “galoppini”, i ragazzi di 23 e 20 anni, per rifornire la piazza di stupefacenti. Il 20enne spesso lavorava in proprio avvalendosi della complicità del 21enne. 

Il 23enne È stato colpito da ordinanza non solo per aver ceduto stupefacente ma anche per tentata estorsione nei confronti di un cliente che non aveva pagato la fornitura di droga. Nel corso dell’esecuzione dell’ordinanza cautelare lo stesso 23enne È stato trovato con una dose di eroina. In totale nel corso dell’inchiesta sono stati sequestrati 15 g di cocaina, 40 g di hashish, e 15 g di marijuana. Sono state ricostruite circa 500 cessioni per un ammontare di non meno di 40mila euro.

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La Compagnia di Macerata ha in corso dalle prime ore di stamane un’operazione denominata “Shelter” per l’esecuzione di 4 Ordinanze di Custodia Cautelare emesse dal’autorità giudiziaria maceratese per attività di spaccio di sostanze stupefacenti ed altro. 

I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà al Comando Provinciale Carabinieri di Macerata alle 12.
g.g.

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Al Donoma troppi clienti rispetto alla capienza consentita. Tanti clienti beccati a consumare droga e un ragazzo denunciato.

Questo è il bilancio dell’operazione interforze disposta dal questore Antonio Pignataro volta alla prevenzione e repressione dello smercio di sostanze stupefacenti avvenuta durante la notte di sabato al Donoma di Civitanova Marche. 

L’ attività svolta dalla Squadra mobile e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche, unitamente all’Arma dei carabinieri, al Nucleo Ispettorato del Lavoro e al personale della Guardia di Finanza con le unità cinofile, ha permesso di accertare la presenza di numerosi clienti intenti a consumare sostanza stupefacente all’interno del locale. In particolare si è proceduto a contestare numerose violazioni amministrative per il consumo di droga nonché alla denuncia di un ragazzo che ha occultato nella bocca tre dosi di cocaina per un peso complessivo di circa 2 grammi e che all’atto del controllo ha cercato di disfarsene.

All’entrata in discoteca molte persone hanno cercato di disfarsi della droga, andando nei bagni o buttandola per terra, durante questi momenti è stato fondamentale il contributo di ben quattro unità cinofile della Polizia di stato e della Guardia di Finanza, che hanno rinvenuto varie dosi abbandonate all’entrata del locale. Si è poi proceduto ad operare un minuzioso controllo amministrativo da cui sono emerse varie anomalie e irregolarità fiscali in corso di accertamento ed è stato anche verificato che la presenza dei clienti era di gran lunga superiore alla capienza consentita. Nel corso dei controlli è intervenuta più volte l’ambulanza per soccorrere varie persone in grave stato di ubriachezza.
Gaia Gennaretti 

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