Notizie di cronaca nelle Marche

"La legalità è un modo di dire noi. Ritorno volentieri a Camerino, invitato dall'arcivescovo ma oggi a Camerino non è venuto don Luigi Ciotti, perchè io non rappresento il mio. Io rappresento un noi". Così il presidente di "Libera", rete di organizzazioni impegnate nella lotta alla mafia e fondatore del "Gruppo Abele", davanti ad un'attenta platea di studenti delle scuole superiori che hanno riempito l'auditorium Benedetto XIII. Per tutti i presenti il privilegio di ascoltare un  comunicatore straordinario che sa unire agli ideali l'azione. In mattinata don Ciotti aveva incontrato i sacerdoti della diocesi camerte settempedana, esprimendo vicinanza di fronte alla devastazione provocata dal sisma" Faccio lo sforzo di capire quello che avete vissuto e non trovo parole-ha detto - Le parole sono che dobbiamo fare noi un altro terremoto che non è quello che ci ha tolto tante cose belle, ma è un altro terremoto che parte dalle nostre coscienze, per assumerci la nostra parte di responsabilità, per non diventare vittime di quel terremoto ma anche per non trovare gli alibi per poi fare lo scatto, nascondendoci dietro alle nostre responsabilità". Introdotto dai saluti dei dirigenti dei Licei Rosati e dell'Istituto Antinori Marcelli, il presidente di Libera è stato accolto dal benvenuto del sindaco Pasqui e del Rettore di Unicam Pettinari, presenti in platea le massime autorità militari, l'arcivescovo Massara e la prefetto Rolli. Don Luigi Ciotti ha parlato a ruota libera per più di un'ora e mezza, non dimenticando di lanciare un segnale sulla parola urgenza per sottolineare la lentezza di una burocrazia che porta ulteriore sofferenza alle popolazioni terremotate già profondamente provate. 

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"Sono qui perchè con tanti altri, giovani, adulti uomini e donne, portiamo avanti dei percorsi con dentro dei progetti. Certo che io qui fisicamente sono venuto, e ci tornerò, ma rappresento un noi- ha sottolineato don Ciotti-  Dobbiamo diffidare dai navigatori solitari perchè il cambiamento che noi sogniamo, ha bisogno di ciascuno di noi e se c'è una malattia terribile in Italia  è la delega, è pensare che tocca sempre ad altri fare. E' la rassegnazione,è  una sorta d'indifferenza; noi desideriamo un cambiamento ma questo cambiamento ha bisogno  di ciascuno di noi che deve esserne parte, anche  se so che non è semplice, che non è facile. E il cambiamento inizia dalla scuola, dalla voglia di capire, di conoscere e, man mano che si cresce, ognuno si assume la sua parte di responsabilità. Tra poco scapperò a Lampedusa: in quell'isola, 'porta d'Europa' incontrerò 700 compagni, dai più piccoli ai più grandi eattraverso la mia piccola persona, dirò loro che ho lasciato una terra molto ferita dal terremoto.  Nei momenti più difficili dobbiamo assumerci di più la nostra parte di responsabilità". 1957 e 1958 le due date fondamentali ricordate citando don Luigi Sturzo e Aldo Moro per far capire il valore della Costituzione italiana, considerata il vero testo antimafia che, dopo tanti anni, si va a rispolverare per capire quello che già c'era. " Credo che ne valga la pena- ha detto- Le mafie in Italia ci sono ufficialmente e continuano ad esserci da 163 anni e siamo ancora qui a parlare di mafia, di corruzione, di legalità.  Non dimentichiamo le cose belle e positive, non dimentichiamo il sacrificio di tanti, ieri come oggi. Il mio e il vostro dovere è di  aiutarci a cogliere le cose positive che non fanno chiasso e rumore, ma ci sono in tutte le realtà e in tutti i contesti: questa  è la prima dimensione dell'educarci ed educare. Il primo esercizio educativo è educarci a scoprirle, a realizzarle, a riconoscerle, a sostenerle. La nostra terra è fragile e ferita ma abbiamo la testimonianza di quanti uomini, donne, associazioni si sono messe in gioco e continuano a farlo. Queste sono le cose positive, nostra responsabilità e nostro dovere. Poi, cogliamo anche le fragilità e allora non ci nascondiamo delle verità scomode: abbiamo il dovere di non fermarci in superficie, di non vivere di informazioni di seconda mano o per sentito dire, ma di scendere in profondità". Rivolto ai giovani ha augurato loro non solo di trovare ma di cercare. " La conoscenza è la via maestra del cambiamento, è fondamentale per decidere da che parte stare. La cultura è quella che dà la sveglia alle coscienze: conoscere per diventare cittadini responsabili". Don Luigi Ciotti ha anche affermato che fa fatica a parlare di legalità, parola diventata spesso una bandiera da sventolare nelle occasioni più svariate a vantaggio personale. La legalità non è da considersi l'obiettivo ma il prerequisito; vero obiettivo è la giustizia e questa si raggiunge rispettando le regole che debbono essere uguali per tutti. " Ci siamo riempiti la bocca di legalità ma non abbiamo civiltà; abbiamo bisogno di educarci ed educare di più a prenderci la nostra parte di responsabilità. La parte giusta è un orizzonte da raggiungere insieme e dobbiamo ridisegnare le coordinate dell'uso dei nostri linguaggi e delle parole. I giovani non sono il futuro ma il nostro presente; una società che non si cura dei giovani, è una società che non si cura della propria storia e del proprio avvenire". Per chiudere un messaggio ai giovani, augurando loro di riempire il cammino della loro vita , di vivere e non lasciarsi vivere.  

C.C.

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Sabato alle 10 i terremotati del Centro Italia scenderanno in piazza a Montecitorio per una grande manifestazione di protesta. Molti pullman si stanno riempendo in queste ore e dalle principali città del cratere partiranno alla volta della capitale per una protesta pacifica ma determinata contro l'immobilismo dei governi - sia nazionale che regionali - che hanno in mano la vita di decine di migliaia di persone e il compito di avviare una ricostruzione che, a quasi tre anni dal sisma, è ancora solo un miraggio. "Non abbiamo governi amici, non siamo più disposti a concedere deroghe, non vogliamo e non possiamo più pazientare, non ci interessa fare regali a nessuna forza politica", hanno dichiarato gli organizzatori del coordinamento dei Comitati Terremoto Centro Italia.

"Da quasi tre anni assistiamo a passerelle politiche sulle macerie delle nostre case. In questi anni ci è stato promesso di tutto e noi molte volte siamo scesi in piazza sia a Roma che nelle nostre città per protestare contro l'immobilismo che congela le nostre vite. Oltre a protestare, però, abbiamo anche partecipato a tavoli con i governi e i commissari straordinari, consegnato decine di proposte ed emendamenti che non sono stati recepiti da nessuno dei tre governi che si sono succeduti dal 24 agosto 2016. Abbiamo sempre presentato proposte di buon senso, perfettamente realizzabili, argomentate e sostenute da dati scientifici", spiegano i terremotati, che in piazza esporranno striscioni e cartelloni di protesta e che non a caso hanno scelto una data antecedente alle elezioni europee. Il messaggio che si vuole mandare è chiaro: chi sbaglia paga, anche in termini di consenso elettorale.
I terremotati chiedono al governo nazionale, e a quelli di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo, di attivarsi per "garantire la ricostruzione sociale e economica del territorio colpito dal sisma. Questo si può fare con misure mirate. Zona franca di medio-lungo periodo, incentivi alle imprese artigiane, incentivi a chi vuole intraprendere sul territorio, azioni mirate al rilancio delle attività di agricoltura, allevamento e filiera agroalimentare. Ma tutto questo si può fare se viene garantito lavoro e reddito alle popolazioni terremotate oggi sfollate. Pertanto è necessario garantire un reddito trasformando il contributo di autonoma sistemazione in modo da evitare il rischio di spopolamento e allontanamento dal territorio insito nel cosiddetto reddito di cittadinanza. Bisogna porre attenzione ai parenti delle vittime con misure speciali per loro. Vanno poi orientati i fondi delle regioni sia ordinari che quelli straordinari concessi dallo Stato e dall'Europa proprio per il Sisma ad una politica mirata e partecipata dai cittadini. I fondi devono essere orientati alla rinascita ecosostenibile delle terre ferite dal sisma con progetti mirati e localizzat direttamente agli operatori concordati direttamente con gli operatori del territorio evitando la logica delle grandi opere infrastrutturali inutili. Fondamentale poi suddividere il cratere in aree di priorità, ma anche potenziare il servizio di supporto psicologico alle persone colpite dal trauma del terremoto".
Insomma, quella dei terremotati sarà una protesta pienamente motivata e sostenuta da contenuti importanti.
Gaia Gennaretti 

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In arresto un 38enne di Tolentino. Controlli anche fra i cittadini residenti nei container. Tutto è successo questa notte, nel corso di una serie di controlli dei Carabinieri della Compagnia di Tolentino. I militari hanno arrestato un soggetto dell’81 residente a Tolentino in seguito a una ordinanza emessa dalla procura del tribunale di Ascoli Piceno: l’uomo deve scontare una pena di due anni e tre mesi per bancarotta fraudolenta. È stato portato alla casa circondariale di Fermo.  In seguito i militari hanno anche svolto una serie di controlli e sull’intera popolazione residente nei container in via Cristoforo Colombo. Il tutto coadiuvati dalla polizia locale.  Non è risultata alcuna anomalia e la situazione relativa all’ordine pubblico e nell’area è molto buona. Non sono state riscontrate evidenti criticitá. Infine sono stati effettuati controlli stradali su 70 persone e 40 auto e sono state elevate multe per 450 euro.
g.g.

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Giovedì, 16 Maggio 2019 09:58

Auto contro camion, grave incidente a Treia

Grave incidente stradale verificatosi lungo la provinciale che da Passo di Treia conduce verso Treia. Per cause in corso di accertamento, forse per una mancata precedenza, un'auto, una Fiat Punto, è finita sotto un camion del Consmari adibito al trasporto di rifiuti. Il conducente dell'auto, che viaggiava insieme alla moglie e al figlio di 4 anni, è stato immediatamente soccorso da alcuni automobilisti di passaggio che hanno avvertito i sanitari del 118, giunti sul posto insieme a vigili del fuoco, carabinieri, polizia municipale. Viste le condizioni dell'uomo, che comunque sembra non abbia mai perso conoscenza, i medici hanno anche richiesto l'intervento dell'eliambulanza, atterrata nei pressi del luogo dell'incidente, che ha trasportato il ferito in codice rosso all'ospedale di Torrette, mentre la donna e il bambino sono stati trasferiti presso il nosocomio regionale a bordo dell'ambulanza. Illeso il conducente del mezzo pesante. Stando ad una prima ricostruzione della dinamica del sinistro l'autista della Punto si sarebbe immesso lungo la provinciale con il conducente del mezzo pesante che non è riuscito ad evitare l'impatto.
Gaia Gennaretti 

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Servizio in aggiornamento

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134 nuovi appartamenti per una spesa di 23.968.715,31 euro. Abitazioni che vanno ad aggiungersi a quelli di Borgo Rancia e al patrimonio invenduto per oltre 200 nuove abitazioni. Lo ha annunciato il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, che ha ricordato che “non c’è sfruttamento di territorio in quanto si utilizzano aree già urbanizzate, che si offre un contributo al settore edile profondamente in crisi, che si acquistano appartamenti invenduti, che tutti i prezzi vengono vagliati da enti esterni tra cui l’Agenzia delle entrate che attesta la congruità dei prezzi. Il tutto, fatto non trascurabile per il futuro, entrerà a far parte del patrimonio edilizio del Comune e passata la fase emergenziale e ricostruite le case oggi inagibili, sarà a diposizione di tutti quei cittadini appartenenti alle fasce più deboli e alle giovani coppie”. Un argomento, quello degli appartamenti per i terremotati, su cui maggioranza e opposizione, insieme ai comitati cittadini, si erano più volte scontrati sui tempi di consegna che sembrano interminabili a quasi tre anni dal sisma. Il primo cittadino ha così spiegato un programma dettagliato ai cittadini: “In contrada Paterno – spiega - , si realizzeranno 8 appartamenti: approvazione progetto esecutivo 30 giugno 2019, indizione gara 15 luglio 2019, apertura gara 19 agosto 2019, verbale consegna lavori 3 settembre 2019, fine lavori 30 aprile 2020, tempi lavori 240 giorni, data presunta consegna appartamenti 1 maggio 2020, importo lavori 1.150.000 euro. In piazzale della Battaglia – prosegue - si realizzeranno 66 appartamenti, approvazione progetto esecutivo 10 giugno 2019, indizione gara 15 luglio 2019, apertura gara 14 agosto 2019, verbale consegna lavori 29 agosto 2019, fine lavori 22 settembre 2020, tempi lavori 390 giorni, data presunta consegna appartamenti 1 ottobre 2020, importo lavori 12.060.516,38 euro. 
In contrada Sant’Angelo – aggiunge - si realizzeranno 4 appartamenti, già approvato il progetto esecutivo e conclusa la gara, verbale consegna lavori 1 giugno 2019, fine lavori 29 ottobre 2019, tempi lavori 150 giorni, data presunta consegna appartamenti 30 ottobre 2019, importo lavori 300.000 euro;

In via VIII Marzo – dice Pezzanesi - si realizzeranno 16 appartamenti, approvazione progetto esecutivo 15 giugno 2019, indizione gara 5 luglio 2019, apertura gara 9 agosto 2019, verbale consegna lavori 24 agosto 2019, fine lavori 19 giugno 2020, tempi lavori 300 giorni, data presunta consegna appartamenti 20 giugno 2020, importo lavori 2.850.596,21 euro; In contrada Pace – conclude - si realizzeranno 40 appartamenti, approvazione progetto esecutivo 15 agosto 2019, indizione gara 1 settembre 2019, apertura gara 6 ottobre 2019, verbale consegna lavori 21 ottobre 2019, fine lavori 15 ottobre 2020, tempi lavori 360 giorni, data presunta consegna appartamenti 20 ottobre 2020, importo lavori 7.607.602,72 euro”.

 

GS

 

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“I Divini 60 anni”, una camminata e uno show per festeggiare l’importante traguardo dell’Itts Divini di San Severino. L’appuntamento è  per sabato 18 maggio alle 9:30 di fronte al cantiere di ricostruzione dell’istituto, in viale Mazzini. Parteciperanno il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, la banda cittadina e oltre mille studenti provenienti anche da altre scuole della provincia. Non solo, attesissimo per la manifestazione come testimonial, Giacomo Bonaventura, il settempedano calciatore del Milan. 

La camminata attraverserà le vie più colpite dal sisma e si concluderà in piazza del Popolo dove i bar di San Severino, le pizzerie e i panifici forniranno una ricca colazione per tutti.

Sotto ai portici invece sarà allestita una mostra fotografica a cura del prof Franco Pennesi sulla storia dell’istituto e dal pomeriggio fino alla sera ci saranno esibizioni acrobatiche con tessuti aerei, basket e bike free style, una dimostrazione di tiro alla fune della Polisportiva Serralta e musica e balli animati dalla Street Band di Treia. In serata l’evento clou, con lo spettacolo di Paolo Ruffini. Tutti gli appuntamenti in programma si svolgeranno in qualsiasi condizione metereologica: le esibizioni del pomeriggio e lo show di Ruffini, qualora dovesse piovere, si terranno al palasport Ciarapica, mentre la camminata del mattino si svolgerà comunque sotto gli ombrelli. 

“Alle scuole - ha commentato Piermattei - sono molto legata e l’Itts sta diventando il mio cavallo di battaglia. Sabato si festeggia il 60esimo compleanno di una scuola da cui sono usciti ragazzi che hanno nella vita hanno avuto successo. È una eccellenza non solo della provincia ma delle Marche ed è giusto festeggiarla. Oggi però sono anche molto arrabbiata”. I lavori di ricostruzione avrebbero già dovuto essere partiti ma per un cambiamento relativo alla figura del direttore dei lavori, si stanno accumulando forti ritardi. “La scuola dovrebbe essere pronta per settembre, questa era la promessa che avevo fatto e che era stata fatta a me. Lotterò affinché questo avvenga, ogni giorno passo a vedere se qualcosa si muove ed è una lezione di vita. Possiamo essere bravi quanto vogliamo - ha detto rivolgendosi agli studenti - ma se la volontà degli altri non c’è, non si può fare nulla. State facendo troppi sacrifici e non è giusto. Siete ragazzi bravi, giovani, con una intelligenza maggiore della nostra. Prendete questi anni di sacrificio come un esempio e imparate a non essere passivi. Siate sempre attivi, non lasciate che gli altri decidano per voi. Vogliamo un istituto nuovo, ci è stato assegnato e sicuramente dovremo lottare ancora. Se entro maggio - ha poi detto -non inizieranno coi lavori alle fondazioni, andremo a farci sentire, preparatevi a stare con me”. In chiusura il sindaco ha anche ringraziato Giacomo Bonaventura non solo per la sua presenza sabato ma anche e soprattutto per quanto ha fatto fin dai giorni successivi al terremoto. Lo ha descritto come un ragazzo umile nonostante l’ambiente che vive quotidianamente e che si è reso sempre disponibile a contribuire per aiutare la città.

A chiudere, prima di lasciare a Livio Poleti e Paola Fiori il compito di illustrare il programma, anche il dirigente scolastico Oliviero Strona ha portato il suo saluto a tutti i presenti: “Questa è una realtà nuova per me. È il primo anno che faccio il dirigente a San Severino e ho trovato una realtà vivace, battagliera, bella a cui mi sono associato. Non demordiamo, la scuola siamo noi e sono gli studenti, i professori, gli impiegati”. 

g.g.

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Si è concluso questa mattina con il convegno "Un mondo a regola d'arte", il progetto sulla diffusione della cultura alla legalità. Si è svolto all'Itas di Macerata Matteo Ricci ed ha visto la partecipazione di diverse scuole oltre allo stesso Itas: il liceo artistico Cantalamessa, l'Ipsia di Macerata, l'istituto alberghiero di Cingoli e il liceo classico di Macerata. Ognuno di questi istituti è stato affinacato, nel corso dell'anno scolastico, dal personale dell'Arma dei Reparti Speciali. Insomma, il Comando Provinciale Carabinieri di Macerata ha voluto coinvolgere gli studenti in un percorso che fosse per loro prima di tutto fattivamente partecipativo e dinamico ma soprattutto formativo in base alle peculiarità di ciascun istituto e che si legasse, ovviamente, alle specialità dell’Arma dei Carabinieri. Una sorta di “joint venture” professionale quindi, finalizzata soprattutto alla crescita dei giovani, attori del futuro, e alla sempre più stretta collaborazione con i militari. 

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"Questo progetto - ha detto la dirigente dell'Itas Matteo Ricci, prof.ssa Emiliozzi - è la dimostrazione che le forze dell' ordine non sono solo repressive ma anche di accompagnamento. Al principio della legalità tengo tantissimo e iniziative come questa rendono lustro non solo alla scuola ma alla nostra vita perché le regole sono fatte per essere rispettate".

A portare il proprio saluto è stato anche il Prefetto Iolanda Rolli che ha evidenziato come l'immagine dell'Arma, negli ultimi anni, sia cambiata. "Avete potuto capire - ha detto rivolgendosi agli studenti - che i Carabinieri fanno molto molto di più che i semplici controlli. Vi porterete dentro una grande sinergia, l'Arma è quanto di più prossimo ai cittadini, in loro troverete sempre persone disponibili e il messaggio è che se voi conoscete e approfondite, anche su questi temi, progredirete e soprattutto sarete liberi. Perché sapere vi dà la possibilità di scegliere".

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Il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale ha lavorato con il Liceo Artistico, per il rispetto dei beni culturali, con un tanto particolare quanto doveroso sguardo al territorio maceratese, colpito dal sisma che ha ferito anche le bellezze artistiche di questo territorio e un lavoro conclusivo sulla chiesa della Madonna della Cona, fra Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia; il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale con una settore dell’Istituto “Matteo Ricci” per una fruibilità da parte di un numero sempre più crescente di siti archeologici, in particolare quello di Helvia Recina, a Villa Potenza; il Nucleo Operativo Ambientale, di concerto con il Gruppo CC Forestali, con un altro settore dell’Itas, istituto poliedrico dal punto di vista di crescita formativa, per la tutela ed il rispetto dell’ambiente insieme hanno realizzato un video della simulazione di un intervento in caso di inquinamento ambientale; il Nucleo Tutela del Lavoro con l’Istituto IPSIA - sede di Macerata - per il rispetto della sicurezza sui luoghi di lavori, tema di attuale importanza, con un altro video-simulazione di un intervento in un luogo di lavoro; il Nucleo Antisofisticazione e Sanità con L’Istituto Alberghiero di Cingoli per il rispetto della salute hanno realizzato un documento Haccp. A completare il quadro, i ragazzi del Liceo Classico di Macerata i quali hanno lavorato con il Comando Compagnia Carabinieri di Macerata sul tema, anche questo di triste attualità, del bullismo, concludendo un percorso fatto di incontri e riflessioni con la realizzazione di cortometraggio frutto della vicinanza tra l’Arma ed i giovani.

Prima di passare alla presentazione di tutti gli elaborati, hanno portato il loro saluto anche il sindaco Romano Carancini e il colonnello Michele Roberti, comandante provinciale dei Carabinieri.

"Ai miei tempi - ha affermato il primo cittadino - si parlava del contrasto alle istituzioni. Oggi è fondamentale capire che la rivoluzione è quella della relazione umana, il rapporto tra persone e il riconoscimento delle istituzioni è la chive del futuro. Faccio il sindaco da 9 anni e l'esperienza che abbiamo vissuto con le forze dell'ordine è straordinaria. E' cambiato anche l'approccio delle forze dell'ordine che oggi entrano nelle scuole, partecipano ai progetti e danno un'immagine di persone vicine a noi".

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"Il confronto coi ragazzi - ha detto il colonnello prima di lasciare la parola agli studenti - è sempre entusiasmante. Il progetto è promosso ogni anno ma il comando provinciale ha voluto coinvolgere i reparti speciali che sono stati subito entusiasti. Perché i reparti speciali? Perché l'ambiente, la salute, la cultura e il lavoro sono i pilastri della nostra Costituzione. Le professionalità dei reparti speciali vanno sfruttate e presentate ai ragazzi".

g.g.

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Incidente stradale nella tarda mattinata lungo la strada provinciale 77 in località Fontenoce nel territorio di Recanati. Per cause in corso di accertamento una Opel, alla cui guida si trovava una donna di 60 anni, ha urtato un’altra vettura ed ha terminato la sua corsa contro un albero al lato della carreggiata. La donna alla guida è rimasta ferita e una volta estratta dall’abitacolo dai vigili del fuoco è strata trasportata in ambulanza all’ospedale di Macerata. I sanitari, giunti sul posto insieme ai pompieri e ai carabinieri, avevano anche allertato l’elimabulanza, il cui intervento non si è però reso necessario.
g.g.

 

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Il fiume Potenza resta osservato speciale, anche a San Severino, dopo le incessanti piogge di queste ore. Il livello delle acque si è mantenuto sempre sotto quello di guardia ma la Protezione Civile continua a monitorare la portata sia all’altezza di ponte Sant’Antonio che in altri tratti posti a monte e a valle. L’asta idrometrica, posta al di sotto del ponte di via Varsavia, non ha segnalato pericoli. Gli operai dell’ufficio Manutenzioni del Comune, comunque, sono intervenuti insieme a quelli di un camion gru della ditta Piancatelli, per liberare le sponde del fiume da alcuni tronchi rimasti incastrati dopo essere stati trascinati a valle. Intanto alcuni volontari del gruppo comunale di Protezione Civile da questa mattina sono al lavoro, invece, nell’Alta Val Potenza tra i Comuni di Fiuminata e Pioraco dove il Potenza è esondato in più punti.
g.g.

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Traffico illecito di veicoli, 23 le persone indagate, sequestrati 21mila euro e 16 timbri falsi, oltre a 12 autoveicoli, 4 ciclomotori, un’officina abusiva e un deposito di pezzi di ricambio. E’ il bilancio dell’operazione messa a segno dai carabinieri forestali nell’ambito di una indagine riguardante attività illecite di traffico di veicoli, gestione e combustione di rifiuti speciali, da parte di alcuni soggetti di nazionalità serba, domiciliati a Jesi. I militari hanno fermato due stranieri, un lituano e un serbo, trovati in possesso di 21.500 euro in contanti appena importati dall’estero e 16 timbri falsi utilizzati per contraffare documentazione fiscale di trasporto dei veicoli. Tutto ha avuto inizio a seguito di un primo intervento dei Carabinieri Forestali per la combustione illecita di una roulotte. I militari, insospettiti dalla presenza nel sito di numerosi veicoli smontati, hanno eseguito una perquisizione delegata che ha consentito di rinvenire e sequestrare un’officina abusiva e locali dove erano accumulati centinaia di ricambi di autoveicoli. Complessivamente le prime attività di perquisizione, a carico di quattro persone di nazionalità serba, hanno portato al sequestro di 12 autoveicoli, 4 ciclomotori, un officina ed un deposito di pezzi di ricambio, unitamente a targhe, certificati di proprietà e carte di circolazione detenuti abusivamente dal proprietario dell’area.

 

 

sequestro veicoli

 

 

repertazione timbri sequestrati

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