Notizie di cronaca nelle Marche
Alessandrina Sufferini compie 100 anni , ancora lucida e in salute. Il segreto? E' un'attenta osservatrice dell'attualità e grande lettrice di quotidiani a dimostrazione che leggere allunga la vita.
Un traguardo da festeggiare con tutta la sua grande comunità.
Il comune di Penna San Giovanni festeggierà la sua nonnina centenaria Alessandrina Sufferini. Lunedì 9 novembre infatti sarà il giorno dell'importante traguardo di questa energica donna, nata proprio e Penna San Giovanni nel 1920 ma poi trasferitasi per motivi di lavoro a Roma, e successivamente a Porto San Giorgio in pianta stabile, dove ha tutt'ora la residenza.
La signora Alessandrina non si è mai sposata è comunque circondata dall'affetto di tantissimi nipoti che lunedì si strigeranno idealmente intorno a lei per festeggiarla, soprattutto la nipote Assunta con la quale vive da circa 20 anni, da quando cioè ha deciso di tornare nel suo paese natale. Olte alla famiglia, l'intera comunità pennese e dell'amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Stefano Burocchi festeggieranno con lei un compleanno unico.
A lei gli auguri da parte di tutta la nostra redazione.

Alessandrina Sufferini 1


M.s.

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Grande successo per gli "Spaghetti a colazione" che Luciano Capomasi ha servito conditi con cacio e pepe questa mattina alle 6 nel suo ristorante Ai Pini di Sarnano.
Un'idea nata quasi per gioco, che doveva accendere i riflettori sulle difficoltà che in questo momento sono costretti ad affrontare bar e ristoranti, con la chiusura anticipata alle 18, e che invece si è trasformata in un vero e proprio evento che ha avuto una grande risposta da parte dei partecipanti.

"Non solo l'amministrazione comunale - ha commentato il risotratore - ma ho avuto una trentina di persone. Quelle che il mio locale può contenere nel rispetto delle restrizioni dovute alla pandemia. Una coppia è arrivata addirittura da Potenza Picena e quando me l'ha detto sono rimasto davvero sorpreso".

Un momento conviviale che ha ristorato non solo il palato, ma anche i cuori che in questa seconda ondata della pandemia sembrano sempre più appesantiti dalla preoccupazione.
"Abbiamo riso - ha detto Capomasi - e ce n'era davvero bisogno. Poi abbiamo concluso con le ciambelle di mosto e il vino cotto. Quello che mi ha fatto davvero piacere è vedere gli occhi degli ospiti sorpresi nello scoprire che il pasto è stato offerto dal ristorante. Non lo avevo detto a nessuno prima".

Non è stato quindi un modo per attrarre clienti, ma un messaggio da trasmettere: "Mi dispiace che qualcuno abbia pensato che non ho rispetto della situazione. Il mio è stato un messaggio pacifico per far capire che noi commercianti siamo pronti ad adattarci, ma è necessario che vengano comprese anche le nostre difficoltà ad andare avanti".

La versatilità nei confronti di questa situazione Capomasi l'ha dimostrata questa mattina, ma continuerà a farlo anche nei prossimi giorni: "Abbiamo pensato di fare dei percorsi a tema una volta a mese - conclude - visto il successo di questa mattina. Già sabato prossimo apriremo il ristorante nel primo pomeriggio per festeggiare San Martino con una merenda".

GS

I commensaliI rappresentanti dellamministrazione
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Chi meglio di coloro che hanno condiviso con lui la realizzazione della 'strada dei sogni' può descrivere la visione che Gennaro Pieralisi aveva per le Marche, consapevole della potenzialetà che la 'regione al plurale' può offrire.
A ricordare l'imprenditore jesino scomparso a 82 anni è Alessia Pupo che ha visto Pieralisi impegnarsi insieme al padre, Ermanno Pupo, a Fabrizio Romozzi e a Mario Baldassarri per la conclusione del collegamento Civitanova-Foligno.
"Pieralisi era uno dei quattro padri della Quadrilatero - dice Alessia Pupo - Oggi abbiamo la meravigliosa strada dei sogni grazie a lui, che non si fermava di fronte a nessun ostacolo.
È bene ricordare che inizialmente, contro la Quadrilatero, ci fu una vera battaglia politica. Un ricorso alla Corte Costituzionale, tante interrogazioni parlamentari e ricorsi al Tar. Pieralisi era un uomo molto pratico, un grande imprenditore ed è davvero grazie a lui e agli altri che questo meraviglioso gruppo è riuscito a superare tante difficoltà. Fu proprio lui, poi, a volere la pubblicazione di un libro nel 2008 in cui si chiarisce tutta la vicenda politica che ha portato alla realizzazione della Quadrilatero".

La figlia di Ermanno Pupo ricorda o sguardo attento che Pieralisi aveva per le Marche: "Mi parlava sempre della nostra regione - confida - e ne parlava con orgoglio. Diceva 'adesso vado a Roma e quelli lì mi devono ascoltare'.
L'ultimo cruccio dell'ingegnere - aggiunge Alessia Pupo - era l'aeroporto di Falconara. Diceva sempre che, dopo le strade, le Marche dovevano usire dall'isolamento ingiustificato in cui si trovavano e meritavano un aeroporto all'avanguardia. Su questo purtroppo non c'è riuscito, ma sono sicura che la nuova giunta regionale saprà muoversi anche sulla scia degli insegnamenti che l'ingegnere ha lasciato a tutti noi".

GS

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I quattro padri della Quadrilatero

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Il libro voluto da Gennaro Pieralisi



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Il termine 'resilienza' negli ultimi quattro anni è stato usato tanto, forse troppo, e a volte anche in maniera sbagliata.
Ma quando ci sono esempi che lo rappresentano a pieno è giusto che venga sottolineato così come la forza che spinge i marchigiani a non mollare, la passione per il proprio lavoro ed il rispetto per la terra dove si vive.

È il caso della famiglia Casadidio, titolare della gioielleria a Tolentino che porta il suo nome e che non si è lasciata abbattere dall'ultimo Dpcm che prevede la chiusura dei centri commerciali nel weekend e nel giro di poche ore ha subito trovato una soluzione.

Fabio Casadidio e sua moglie Gabriella sono, infatti, proprietari del punto vendita al centro commerciale La Rancia di Tolentino, scelto come unica sede dopo aver chiuso lo storico locale di via San Nicola, nel cuore della città.
Ma quel negozio in centro, nel giorno in cui Tolentino ha deciso di accendere le luminarie natalizie 'Sotto una buona stella' riaprirà i battenti.

"Alla luce delle grandi difficoltà affrontate nel lockdown di primavera - dice Gabriella Accoramboni, moglie di Fabio Casadidio -  questa nuova ondata ha gettato nella paura e nell'incertezza tutti i commercianti, anche in vista del Natale. Appresa la notizia della chiusura nel weekend, periodo della settimana in cui ci auguravamo di lavorare di più, abbiamo deciso di riaprire la storica gioielleria in centro.
La scelta di chiudere quel locale dopo il sisma era stata fatta per via dei numerosi edifici inagibili in quella via e del lavoro che inevitabilmente era calato. Per questi motivi avevamo concentrato tutte le nostre energie nell'altro punto vendita del centro commerciale. La speranza di riaprire in via San Nicola - confida - c'è sempre stata, tanto che tra le nostre previsioni per il futuro c'era quella di fare una apertura temporanea nel periodo natalizio".

In pochi giorni, dall'annuncio del Premier Conte, la famiglia Casadidio, anche con l'aiuto delle figlie Alice e Letizia, si è armata di buona volontà e ha deciso di mostrare a tutti come un ostacolo può trasformarsi in opportunità.

"Tutta la famiglia - prosegue la commerciante - ha collaborato per ripristinare questa attività. Tanta gente ieri, mentre allestivamo, si è avvicinata per sostenerci e anche l'affetto dimostrato da moltissimi sui social ci ha riempito il cuore e curato l'anima. Siamo consapevoli che non sarà semplice - ammette - , ma il segnale che stiamo dando ai clienti e la loro risposta di affetto per noi sono già una vittoria. Anche noi, nel giorno dell'accensione delle luminarie natalizie, nel nostro piccolo abbiamo voluto dare questo un piccolo segnale di speranza".

Il centro storico di Tolentino è sempre stato al centro del dibattito pubblico, per via delle difficoltà che i commercianti si sono trovati ad affrontare dopo il sisma, ma non è detto che il nuovo Dpcm, seppur nel timore di una pandemia che sembra non arrestarsi, possa trasformarsi in un piccolo riscatto per il cuore della città: "Io - spiega Gabriella Accoramboni - ho tanto rispetto e ammirazione per i commercianti che sono rimasti difendendo il centro storico e tenendo alte le loro attività. Sono consapevole che sia faticoso ed è giusto che il centro storico resti la perla della città, del commercio, anche come centro di aggregazione. È bello credere che possa essere un tentativo di riscatto per questa zona di Tolentino".


Giulia Sancricca

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L'ospedale Santa Maria della Pietà di Camerino vive un momento di crisi di personale medico e infermieristico. Il reparto di rianimazione, secondo le ultime indicazioni, sembrerebbe essere salvo e garantire almeno un posto letto.
Il presidente della regione Acquaroli ha voluto personalmente incontrare gli operatori sanitari della struttura camerte per conoscere e valutare di persona la situazione.
All'incontro erano presenti anche gli amministartori della città con il primo cittadino Sandro Sborgia che al termine dell'incontro ha dichiarato: "La nuova amministrazione regionale ha cambiato nettamente direzione rispetto al modello sanitario finora perseguito che prevedeva un modello di ospedale unico, ora si va verso un rafforzamento delle strutture territoriali e quindi verso un potenziamento degli ospedali delocalizzati decentrati come il nostro.
Il presidente Acquaroli ha avuto modo di rendersi conto di quella che è la situazione dell'ospedale e del  sacrificio che ha pagato in questo territorio in termini di impiego delle risorse umane per affrontare la pandemia, il periodo terremoto e post terremoto. 

(l'arrivo del presidente Acquaroli all'ospedale di Camerino)

ingresso ospedale

All'incontro era presente anche il vice presidente del Consiglio Regionale Pasqui, accompagnato dal Presidente dell’Unione Montana Alessandro Gentilucci, entrambi hanno evidenziato l'importanta del plesso ospedaliero, punto di riferimente, da molti anni, per un grande territorio.
Gianluca Pasqui ha dichiarato: "Ringrazio il Presidente Acquaroli per l’attenzione e la sensibilità dimostrata per il nostro ospedale e sono certo che insieme riusciremo a trovare le soluzioni migliori per uscire da questa gravissima emergenza. C'è una speranza concreta per il nostro ospedale, finalmente riesco a guardare al futuro con serenità. Concludo ringraziando sentitamente tutti gli operatori sanitari che nuovamente sono in prima linea a combattere questa emergenza sanitaria, sottraendo energie a loro stessi e alle loro famiglie; a loro il più sentito grazie da tutta la comunità". 

(sotto nella foto il personale medico e paramedico)

personale presente

Forte e chiaro il messaggio del presidente Acquaroli sulla sanità marchigiana in questa fase del Covid. Innanzitutto la regione deve farsi un'idea di quella che è la situazione - ha detto Acquaroli a margine dell'incontro- per cercare di intervenire dove è possibile farlo subito o laddove non è possibile in una fase di prospettiva, sperando che questa brutta pandemia possa essere superata presto e poi monitorare affinché nel nostro territorio regionale ci sia un approccio equilibrato da parte di tutti per gestire al meglio crisi e questa emergenza.
E' chiaro che noi avevamo detto che eravamo d'accordo nel realizzare ospedali nuovi ma non di ospedali unici. Crediamo più nella rete ospedaliera e nelle valorizzazione dei territori e della medicina del territorio, è un primo passo importante. 
Certo la pandemia è grave e questa crisi rallenta ogni tipo di socialità e ogni tipo di possibilità perché tutti siamo concentrati nell'affrontare l'emergenza. Un elemento sicuramente significativo se pure sotto stress voglio valutare attentamente quello che accade nella sanità regionale e se una riorganizzazione è necessaria, va fatta in base anche alla capacità di reazione è alla capacità di saper affrontare le situazioni come quelle che vivono gli addetti ai lavori. Oggi a Camerino ho avuto spunti molto interessanti che valuterò anche in altri ospedali della regione.

M.s.








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La vecchia casa del custode dei Giardini Diaz diventerà un museo: dopo il sopralluogo della scorsa settimana per verificare le condizioni tecniche dell’area, lunedì prossimo sarà allestito il cantiere che darà il via ai lavori di restauro.

L’assessore ai Lavori pubblici della città di Macerata, Andrea Marchiori, ha spiegato i dettagli dell’intervento ai microfoni di Radio C1 inBlu: “ Un lavoro molto importante in un punto strategico della città, l’amministrazione ci crede fermamente. Una vota ultimata la ristrutturazione, lo stabile avrà una destinazione museale, poi vedremo nella fattispecie a quale tipologia di museo offrirà luogo, come stabilito nel progetto per cui abbiamo ottenuto il finanziamento. La ristrutturazione comprenderà opere sia esterne, come il rifacimento della facciata, sia interne, con aperture che consentiranno il passaggio da piano a piano. Sarà interessante poi la ristrutturazione della ex cabina dell’Enel adiacente alla casa: anch’essa sarà ristrutturata e consentirà poi dei passaggi da interno a esterno molto suggestivi, con soluzioni e accorgimenti architettonici molto particolari. Questo ci dà modo di riqualificare tutta l’area dei Giardini Diaz – conclude Marchiori –, avviando un progetto molto interessante che sicuramente farà piacere ai maceratesi, da sempre molto affezionati a questa parte della città”.

Red.
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La prossima settimana il primo report intermedio del progetto esecutivo di Casa Amica, la nuova casa di riposo che la Croce Rossa Italiana ha donato alla città di Camerino dopo il sisma del 2016. Lo si apprende da un comunicato. Passi avanti importanti per l’inizio dei lavori della nuova struttura di ospitalità che sorgerà nel quartiere Vallicelle, con un investimento da oltre 2 milioni di euro. A maggio il parere positivo sulla compatibilità e sulla congruità dell’opera da parte della Regione, ora si attende l’ok definitivo dai vertici della Croce Rossa.

"Siamo in contatto costante con la Croce Rossa – afferma il sindaco di Camerino Sandro Sborgia –, con l’obiettivo di seguire scrupolosamente lo svolgersi delle procedure e arrivare all’inizio dei lavori il prima possibile. Abbiamo sbloccato le pratiche, ora cerchiamo di accelerare, anche in ragione dell’emergenza pandemica”.

La nuova struttura metterà a disposizione trentacinque posti letto.

red.
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“Futura, regina dei Sibillini” è il titolo dell’ultimo lavoro realizzato da “L’Occhio nascosto dei Sibillini” un’associazione che raccoglie appassionati di montagna e natura che hanno dato vita ad un progetto di studio e promozione del patrimonio naturalistico dei Monti Sibillini. L’associazione ha realizzato e raccolto, negli ultimi anni, migliaia di fotografie e video che documentano la vita degli animali nei luoghi più nascosti e reconditi della zona.

L’ultimo lavoro, realizzato da Lorenzo Lambertucci, Stefano Ciocchetti e Giuseppe Del Balzo Ruiti, è un video documentario dedicato all’aquila che appunto ha preso il nome di Futura: immagini inedite sulla nascita e lo sviluppo di un aquilotto che spicca il volo nel cielo dei Sibillini.
L’Associazione ha riservato al Parco il privilegio di essere il primo a presentare il video sui propri canali di comunicazione, e ha ceduto all’ente i diritti.

Ai microfoni di Radio C1 inBlu ha parlato del video Stefano Ciocchetti, uno dei curatori: “Ci siamo accorti casualmente, girando per i Sibillini, di questa coppia di aquile. Seguendole e monitorandole ci siamo resi conto di come avessero creato una nuova famiglia, dando alla luce un piccolo a febbraio di quest’anno. È senz’altro una notizia, visto che sono solo sette le coppie nidificanti in tutto il Parco e vista la delicatezza di questo rapace. In collaborazione con il Parco, rispettando tutte le norme che la tutela di quest’animale richiede, abbiamo deciso di riprendere la vita di questa famiglia. Riprese che sono finite poi in questo video che ha richiesto un lavoro molto lungo, durato tre mesi e interrotto durante il lockdown: molte albe e molti tramonti li abbiamo passati immobili e mimetizzati per non farci sfuggire niente e fare realizzare queste immagini, uniche nel loro genere”.

red.

*immagine tratta dal video
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Resti di epoca romana a San Severino: nella mattinata di oggi, in un area privata a poca distanza dall'ospedale settempedano, sono stati rinvenuti dei resti che potrebbero risalire all'epoca romana.
La Sabap, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggi delle Marche è già al lavoro per comprendere se quelli rinvenuti potrebbero essere reperti di interesse storico.

red.
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Il comune di San Severino Marche ha ricevuto in dono tremila mascherine chirurgiche monouso. La società Edilbiangi, attiva nel settore dell'edilizia dai primi anni '60, ha consegnato i dispositivi di protezione individuali al coordinatore del gruppo comunale della Protezione Civile, Dino Marinelli.
Una donazione, quella di cui ha beneficiato il comune settempedano, in vista di eventuali necessità che potranno essere legate a questa seconda ondata di contagi da Coronavirus che sta imperversando in tutta Italia.

red.
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Radioc1inblu

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L'Appennino Camerte

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