Notizie di cronaca nelle Marche
Un legame nato nella difficoltà del sisma e che prosegue negli anni quello tra Caldarola e l'Emilia Romagna. La vicinanza della regione continua a farsi sentire nei confronti del Comune dell'entroterra e lo testimonia la donazione che la ditta Fol Vez di campagnola Emilia ha rivolto in questi giorni permettendo al paese di distribuire un cofanetto con 20 mascherine ad ogni famiglia.
"L'amicizia con questa ditta - dice il sindaco Luca Maria Giuseppetti - è nata nel periodo del sisma, ma è proseguita nel tempo tanto che ogni anno i titolari ci contattano per sapere se abbiamo bisogno di aiuto. In questo caso ci hanno donato le mascherine prodotte dalla THD di Correggio, che consegneremo ad ogni famiglia di Caldarola a partire da sabato prossimo".
Ma la ditta emiliana non si è fermata alle famiglie: "Ci hanno donato anche mascherine adatte ai bambini che che destineremo agli alunni della scuola primaria di primo e secondo grado".

GS
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Ancora il Premio Gianni Ravera al centro del dibattito politico di Tolentino. 
A riaprire la questione che ogni anno, in vista della manifestazione, divide l'opinione pubblica tra chi critica la spesa sostenuta e chi apprezza l'impegno, è il consigliere di minoranza pentastellato Martina Cicconetti che ha portato all'attenzione dei cittadini l'atto di indirizzo datato il due novembre scorso, con cui si stanziano 125mila euro per l'organizzazione dell'evento.

"Anche quest'anno - spiega Martina Cicconetti - il Comune ha deciso di stanziare una somma considerevole per la manifestazione della prossima estate. La prima cosa che abbiamo notato è che si tratta di una cifra più alta rispetto a quella degli anni passati: basti pensare che nel 2018 furono impiegati 70mila euro, mentre quest'anno se ne prevedono molti di piò.
Noi non vogliamo criticare l'evento in sé - chiarisce il consigliere grillino - ma crediamo che con questi soldi sarebbe stato meglio per la città organizzare più eventi per le diverse fasce di età, magari con attenzione ai più giovani e ai meno giovani. Con la stessa somma, o forse anche di meno, avrebbero potuto valutare più eventi distribuiti nel corso dell'intero periodo estivo, dal momento che negli ultimi anni Tolentino resta una città poco frequentata d'estate".

GS
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Mercoledì, 18 Novembre 2020 11:15

Mascherine in dono dalla Fondazione Bocelli

Il legame della fondazione Andrea Bocelli con le comunità colpite dal sisma, in particolare con Sarnano, Muccia e Camerino, continua a farsi sentire costantemente sotto le più disparate forme. Esempi del supporto e della potenza di questa rete solidale, sono anche le tante dotazioni essenziali che hanno raggiunto gli ospedali sin dalla prima emergenza pandemica e che, attraverso nuovi segnali di solidarietà la ABF sta dimostrando pure nella seconda fase.

Proprio in questi giorni, la Fondazione Bocelli ha provveduto a recapitare a Camerino, Muccia e Sarnano, un consistente quantitativo di mascherine da distribuire a cittadini, insegnanti e operatori sanitari
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“E’ l'ennesima prova del rapporto che esiste tra il comune, l’intera comunità di Sarnano e ABF che davvero non finiremo mai di ringraziare per essere così presente- commenta il sindaco di Sarnano Luca Piergentili- Ultimo dei segnali di vicinanza e sostegno, l’arrivo di queste mascherine FFP2 che saranno destinate agli operatori delle nostre scuole. E’questo l’ ennesimo simbolo di un legame molto forte e della grande sensibilità che la Fondazione Bocelli dimostra verso tutto il nostro territorio e verso qualsiasi nostra necessità. Ricordo che ABF sta portando avanti a Sarnano il progetto di un sistema multimediale rivolto ai ragazzi della nostra scuola media, attraverso dei tablet euna biblioteca multimediale e, presto, anche quello potrà essere operativo. La presenza della Andrea Bocelli Foundation è dunque costante e tutti noi siamo fieri e orgogliosi di essere al loro fianco per ogni iniziativa”.
c.c.
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Sequestrate oltre mille piante di cactus estirpati dai deserti cileni, americani e messicani. Due le persone denunciate e 19 i collezionisti coinvolti nei traffici.
Questo il bilancio dell'operazione "Atacama" portata a termine dai carabinieri forestali di Ancona.

L'operazione si è conclusa nei giorni scorsi con il sequestro di 171 cactus detenuti illegalmente nella serra di un collezionista-trafficante residente in Provincia di Rimini.

L’intervento costituisce l’ultimo, in termini temporali di numerosi atti di Polizia Giudiziaria condotti nell’ambito dell’Operazione “Atacama”, finalizzata al contrasto del traffico illecito di cactus tutelati dalla CITES (Convezione di Washington sulla tutela delle specie animali e vegetali in via di estinzione) e considerati a elevatissimo rischio di estinzione.

Lo scorso febbraio, all’inizio delle attività investigative, erano state sequestrate a carico di un trafficante residente a Senigallia altre 930 piante, estirpate illegalmente nel corso di 7 viaggi in Cile e Argentina, e importate illecitamente – per aggirare i controlli – attraverso il sistema dell’invio di “pacchi postali” nell’Unione Europea in violazione della normativa CITES.

Dalle analisi forensi sono emerse inequivocabili evidenze comprovanti importazioni, esportazioni e commercio svolte dai due indagati con 10 trafficanti e collezionisti stranieri e 9 italiani, per un valore delle piante sequestrate stimato in oltre un milione di euro.

Oltre al valore economico, l’attività illegale sgominata riveste un elevato significato in particolar modo dal punto di vista della tutela ambientale; costituisce infatti un  danno elevato per l’ecosistema naturale l’asportazione dagli habitat di piante rare. Per questo motivo sono iniziati contatti con varie Autorità amministrative per poter procedere al “rimpatrio” nei paesi di origine delle piante sequestrate e alla reintroduzione nello specifico ambiente naturale, in particolare in Cile.

I due indagati, oltre alla confisca di tutte le piante, rischiano pene che vanno dall’arresto fino a due anni all’ammenda fino a 150mila euro.


GS

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Un incidente stradale si è verificato nel pomeriggio nel territorio di Fabriano, in località Collamato. Per cause in corso di accertamento, probabilmente a causa dell'asfalto reso viscido dalla pioggia, una donna alla guida della propria Fiat Panda ha perso il controllo della vettura che si è ribaltata lungo la carreggiata. Sul posto, oltre ai carabinieri per i rilievi del caso, il personale del 118 che, dopo aver medicato la donna sul posto ne hanno disposto il trasferimento al Pronto Soccorso dell'ospedale di Fabriano, e i vigili del fuoco del locale distaccamento, che hanno provveduto alla messa in sicurezza del luogo del sinistro.

f.u.
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Grande preoccupazione a San Severino Marche per l'alto numero di contagi da Covid 19 registrati presso la casa di riposo "Lazzarelli" è stata espressa dal sindaco Rosa Piermattei, che ha chiesto addirittura l'intervento dell'esercito a tutela degli 85 degenti e dei 50 operatori della struttura. I numeri, infatti, parlano di 35 anziani positivi, 5 dei quali trasferiti, e di 16 casi tra il personale sanitario e assistenziale.

"Una richiesta motivata dalla drammaticità della situazione - le parole del primo cittadino settempedano - visto che non riusciamo più a coprire i turni di assistenza. Una circostanza che provoca molti disagi ai nostri ospiti e che rende inapplicabile il piano previsto dall'Asur di dividere all'interno della struttura gli ospiti presenti, con il personale che non riesce a garantire più assistenza a causa dei numeri ridotti. La stessa Asur ha cercato di venire incontro a queste esigenze fornendo unità di personale che, però, non sono sufficienti. Preoccupata del fatto che la situazione possa peggiorare mi sono rivolta alle strutture sanitarie dell'esercito, dopo aver fatto tutto il possibile per tamponare la situazione".

Necessità di dottori e di infermieri, anche per evitare continue chiamate al 118. nel caso di aggravamento delle condizioni di salute di qualcuno degli anziani ospiti.

"Viviamo quasi un inferno e siamo impotenti nel fronteggiare l'emergenza nella nostra casa di riposo - conclude il sindaco che lamenta anche una mancata risposta al suo appello - nonostante diverse rassicurazioni e impegni assunti, almeno a parole, nei fatti ancora non è stato fatto nulla. Mi auguro che questo appello trovi pronta risposta prima che la situazione precipiti definitivamente"
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13,7 milioni di euro di cui 8,8 messi a disposizione dalla Regione Marche a “premio” del personale sanitario impegnato nella lotta al Coronavirus.

Questo il commento dell’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, in merito ai premi che verranno percepiti dal personale sanitario: “L’accordo con i sindacati rappresenta il giusto riconoscimento al lavoro e all’abnegazione del personale impegnato sul fronte del contenimento e della cura della pandemia. Un impegno gravoso e complesso in termini quantitativi e qualitativi, che va riconosciuto e remunerato con le risorse necessarie e adeguate alla gravosità del momento”.

Nel dettaglio: 15 euro lordi per turno al personale del comparto e 40 euro per il personale della dirigenza. Al personale impegnato nel nuovo ospedale Covid di Civitanova Marche saranno riconosciuti 30 euro per turno al personale del comparto e 70 euro alla dirigenza. Per ogni turno aggiuntivo il comparto percepirà 30 euro lordi all’ora e la dirigenza 70 euro.

Lo sblocco dei premi ai sanitari era un impegno che la Giunta regionale si è assunta all’atto dell’insediamento – conclude Saltamartini –, che ora assolviamo riconoscendo, con l’intesa sindacale, una premialità a chi rischia la vita per assistere gli altri”.

Red.
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Il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Santa Maria della Pietà” di Camerino sarà ampliato: il sindaco Sandro Sborgia ha incontrato il dottor Carlo Di Falco, direttore sanitario dell’Area Vasta 3, e l’ingegnere Lucia Mosciatti dell’ufficio tecnico Asur. Sul tavolo la bozza del progetto di ampliamento del Pronto Soccorso del nosocomio camerte. Parte dei fondi Covid stanziati per la Regione Marche dal Commissario straordinario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, saranno destinati alla realizzazione di questo intervento. Il progetto definitivo sarà consegnato tra una quindicina di giorni mentre la tempistica dei lavori è stata calcolata in 4-5 mesi.

Il sindaco Sborgia ha commentato: “Abbiamo visionato la bozza del progetto e l’ampliamento consentirà di potenziare il Pronto Soccorso, nonché di gestire al meglio eventuali situazioni di emergenza, come la fase pandemica che stiamo affrontando, così da evitare contatti tra pazienti Covid e non, anche attraverso la creazione di due diversi ingressi. Abbiamo accolto con piacere il progetto dell’ampliamento, visto naturalmente anche in un’ottica di potenziamento del nostro ospedale, punto di riferimento di tutta l’area interna e quindi fondamentale per garantire il servizio sanitario nell’entroterra”.
red.
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C’è preoccupazione per la situazione Coronavirus nell’ospedale di San Severino Marche ‘Bartolomeo Eustachio’ : le condizioni di stress della struttura stanno diventando sempre più insostenibili, visti i casi di positività del personale sanitario che opera nei servizi di Oncologia e Hospice”.

Lo ha denunciato Francesco Borioni, consigliere comunale di Centrosinistra per San Severino, in comunicato in cui si afferma: “La Regione, nella giornata di lunedì, ha deciso di intervenire pesantemente sul reparto di lungodegenza riducendo in maniera significativa i posti letto per consentire il trasferimento di infermieri ed OSS al Covid Center di Civitanova. Un ospedale come quello di San Severino Marche che, durante la prima fase dell’emergenza Covid era stato strategico per tutta l’area, viene ora smantellato e privato di servizi essenziali. La giunta regionale chiarisca subito quali sono le scelte che saranno adottate e quale ruolo sarà riservato al nostro ospedale. Manca, a nostro avviso, una visione strategica e di insieme. Non è accettabile che le decisioni prese vengano comunicate all’ultimo minuto creando forti disagi sia alle strutture che devono riorganizzarsi in tempi brevissimi, sia al personale che si vede costretto a trasferimenti forzati e a turni di lavoro massacranti e non più sostenibili”.

Borioni prosegue: “Occorre inoltre un immediato piano di assunzioni per reperire il personale necessario per far fronte all’emergenza. Al di là dei comunicati stampa, dello scaricabarile sul governo e delle sparate su discutibili cure alternative ci sembra che questa giunta regionale si stia muovendo con approssimazione, navigando a vista, senza un piano pandemico chiaro e ben definito”.

Il Consigliere conclude: “In questa drammatica situazione serve la più ampia collaborazione, condivisione e trasparenza nelle azioni che si intendono mettere in atto per fronteggiare l’emergenza, tutte cose che a questa giunta mancano”.

Red.
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Martedì, 17 Novembre 2020 15:28

Sanitari dell'Aeronautica nelle RSA di Macerata

Medici e infermieri dall'Aeronautica Militare nelle RSA di Macerata: lo si apprende da un comunicato della Regione Marche. 

L'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini ha commentato, ringraziando l'Aeronautica: "Ringraziamo per aver visto accolta la nostra richiesta. Stiamo monitorando costantemente le Rsa per curare internamente in maniera appropriata i nostri anziani, a cui dobbiamo riconoscenza per l’apporto fondamentale dato alla nostra comunità".

Saltamartini prosegue: "Avevamo chiesto ad inizio novembre l’ausilio delle forze militari per un'assistenza sanitaria aggiuntiva agli anziani delle Rsa e l’Aeronautica italiana ha prontamente risposto. Da oggi prendono servizio 2 medici e 4 infermieri in due strutture in provincia di Macerata: Villa Cozza e a Urbisaglia".

L'assessore ha quindi ringraziato i medici e gli infermieri che si sono messi a disposizione: "Il loro aiuto è fondamentale per queste persone e per la nostra Regione. Seguiamo costantemente e con particolare attenzione l’evolversi della situazione nelle Rsa, consapevoli che qui risiedono le persone attualmente più fragili a cui dobbiamo molto del nostro progresso e della qualità di vita di cui possiamo godere ora, a loro dobbiamo riconoscenza e massima cura per l’apporto che hanno dato alla comunità".

"Gli obiettivi sono molteplici – conclude Saltamartini –: curare quanto più possibile le persone all’interno delle strutture per evitare di sradicarli dall’ambiente ormai familiare creando traumi, non sottoporle ad ulteriori rischi con il trasferimento in reparti ospedalieri. Nello stesso tempo si evita anche il sovraffollamento dei pronto soccorso e degli ospedali".

Le strutture ospitano attualmente 133 persone, di cui 95 pazienti a Macerata Villa Cozza con 50 pazienti positivi sintomatici. A Urbisaglia, Hotel Maestà, su 38 ospiti, 27 sono positivi paucisintomatici.
red.
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