Notizie di cronaca nelle Marche
Sembrerebbe scampata, almeno per il momento, la riconversione dell'ospedale di Camerino in Covid Hospital.
Il tema che ieri aveva messo in subbuglio la città ducale e l'Alto Maceratese, stando alle ultime indiscrezioni pare essersi sgonfiato e non sarà il Santa Maria della Pietà a dover rispondere per primo all'emergenza che avanza.

Dagli ultimi vertici regionali, infatti, sarebbe emerso che per sopperire alla richiesta di posti letto del momento sarà trasformato in ospedale misto quello di Civitanova, come accadde durante la prima ondata.

Una scelta che, secondo il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, sarebbe "più logica anche per via della stagione invernale in arrivo e dei problemi che potrebbe causare alla viabilità montana rispetto a quella della costa".

La decisione di non riconvertire subito l'ospedale di Camerino in Covid Hospital non escluderebbe comunque la possibilità di farlo in seguito qualora la curva dei contagi dovesse salire ancora.

GS

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La mancata attivazione del servizio Pre e Post Scuola sia per le elementari che per la scuola dell’infanzia ha fatto infuriare il gruppo di minoranza Per Matelica, in particolare Corinna Rotili, che in veste di capogruppo ha presentato nell’ultimo Consiglio comunale un’interrogazione sull’argomento: “Ho presentato tale interrogazione nel Consiglio comunale del 28 ottobre, in virtù di una lettera depositata al Protocollo del Comune lo scorso 15 settembre i cui firmatari erano genitori che lavorano, soprattutto madri, che non riescono a conciliare gli orari lavorativi con quelli della scuola: fortunatamente alcuni di loro mi hanno chiesto se l’avessimo ricevuta, perché nonostante fosse destinata anche ai Gruppi Consiliari non ci era stata fatta pervenire ed abbiamo dovuto chiederne l’accesso”.

All’interrogazione della consigliera Rotili, la quale chiedeva perché mai non fosse stato organizzato il servizio Pre e Post scuola, l’assessore ai servizi sociali, infanzia ed istruzione Rosanna Procaccini aveva così risposto: “Nel DPCM per la scuola dell’infanzia del 31 luglio 2020 si sconsigliava chiaramente il servizio poiché porta a creare una promiscuità di classi, favorendo possibilità di contagi: l’amministrazione ha così ritenuto opportuno di non metterlo a disposizione, ma prima di decidere ha avuto un colloquio con Dirigente ed insegnanti”.

L’assessore Procaccini ha poi aggiunto che “lascia perplesso il fatto che il Consiglio d’Istituto di cui Corinna Rotili fa parte abbia votato all’unanimità un documento redatto dal responsabile della sicurezza in cui si dice testualmente che fino all’effettiva somministrazione di un vaccino alla popolazione si sarebbe provveduto alla sospensione del Post scuola erogato dalla scuola materna: ma se tale principio è valido per la materna, non si capisce perché non si debba applicare alla scuola elementare data la limitata differenza di età. A ragione di quanto si sta verificando adesso – conclude la Procaccini - ritengo che l’amministrazione sia stata solerte e precisa nell’evitare ulteriori possibilità di contagio tra la popolazione.”

Alle risposte della Procaccini la replica della capogruppo Rotili: “Ci si nasconde, non dando risposta ai genitori sul fatto che un servizio non è stato dato, dicendo che il DPCM non prevede il servizio Pre e Post scuola e che i bambini debbano rimanere in gruppi separati: i gruppi non sono altro che le classi, quindi bastava far rimanere i bambini nelle proprie classi utilizzando il personale della cooperativa per controllarle, ciò avrebbe comportato un costo aggiuntivo quindi l’ostacolo credo sia l’assessore al bilancio Ciccardini, che nel Consiglio del 30 settembre 2019 si dichiarava contrario al servizio perchè i costi erano esorbitanti e rappresentava una rimessa per la struttura comunale; c’è stata poi tutta la questione Covid, che a me sembra essere stata presa al balzo per evitare questo servizio: avremmo potuto discuterne in un’apposita Commissione. Per quanto riguarda invece il documento votato all’unanimità dal Consiglio d’Istituto – conclude - esso parla di scuola dell’infanzia e non della primaria, in ogni caso può essere integrato in qualsiasi momento”.

Alessio Botticelli


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Il Governatore delle Marche Francesco Acquaroli ha firmato una nuova ordinanza, cosiddetta anti assembramenti, che contiene disposizioni atte ad impedire il diffondersi dei contagi da Covid 19.

Tra le nuove misure in vigore nella regione il divieto di assembramenti nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, l'obbligatorietà di indossare la mascherina all'aperto, con eccezione dei bambini al di sotto dei 6 anni, delle persone affette da patologie che ne impediscono l'utilizzo o che praticano attività sportiva, la sospensione delle lezioni di educazione fisica e, qualora non sia possibile mantenere la distanza di almeno 2 metri, delle lezioni di canto e musicali di strumenti a fiato per le scuole primarie e secondarie di primo grado.

Per quanto riguarda il commercio, ferma restando la possibilità dell'asporto anche senza prenotazione, è prevista la permanenza negli esercizi commerciali per il tempo strettamente necessario agli acquisiti e l'assoluto divieto di consumare bevande dopo le 16 nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

Infine è sospesa fino al prossimo 31 gennaio l'attività di ispezione degli impianti termici.


Le principali disposizioni dell'ordinanza:

Uso della mascherina

L’uso della mascherina al di fuori dell’abitazione è sempre obbligatorio, con eccezione dei bambini con età inferiore a sei anni, dei soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità; nel caso di momentaneo e motivato abbassamento della mascherina dovrà essere sempre assicurata una distanza interpersonale minima di un metro, salvo quanto disposto dai vigenti protocolli o da misure più restrittive.

 
Sospensione di alcune tipologie di insegnamento

In attesa di ulteriori e specifiche indicazioni da parte del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, nelle scuole di primo ciclo scolastico (primarie e secondarie di primo grado) sono sospese le seguenti tipologie di insegnamento a rischio elevato: educazione fisica al chiuso se non è possibile rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di due metri, lezioni di canto e lezioni di strumenti a fiato.

 
Disposizioni sul commercio

I clienti degli esercizi commerciali devono permanere il tempo minimo necessario per l’acquisto delle merci e devono essere sempre muniti di mascherina. È vietata dopo le ore 16 la consumazione di alimenti e bevande all’aperto su aree pubbliche o private aperte al pubblico. In ogni caso non è consentita la consumazione sul posto e nelle adiacenze dell’attività di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande. Gli esercenti delle grandi e medie strutture di vendita avranno cura di garantire un accesso della clientela ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, e tali da garantire ai clienti la possibilità di rispettare la distanza interpersonale minima di un metro. La vendita con consegna a domicilio è sempre consentita e fortemente raccomandata.

Commercio su aree pubbliche

Il mercato stabile e periodico che si tiene all’aperto è vietato solo nel caso in cui il Comune non applichi le disposizioni di cui al protocollo di sicurezza regionale, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali, del divieto di assembramento, dell’obbligo delle mascherine, nonché dell’accesso al banco da parte del cliente, che deve necessariamente avvenire uno alla volta e con il mantenimento della distanza di almeno un metro dall’altro cliente.

 
Distributori automatici

I distributori automatici h 24 di alimenti confezionati e bevande che affacciano sulla pubblica via, nonché quelli ubicati all’interno degli esercizi commerciali anche di tipo artigianale come definito dalle norme di settore, sono aperti dalle ore 5,00 fino alle ore 22,00 a condizione che si osservi il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale, l’uso della mascherina e che l’impresa provveda alla igienizzazione e alla sanificazione degli ambienti almeno due volte al giorno.

 
Vendita per asporto

La vendita da asporto è consentita anche senza prenotazione. L’ingresso e la permanenza nei locali da parte dei clienti è consentito esclusivamente per il tempo strettamente necessario a scegliere e acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle disposizioni contenute nei protocolli di sicurezza regionali. Resta fermo il divieto di assembramento e di consumo di alimenti e bevande in prossimità dei locali stessi.

 
Disposizioni sugli impianti termici

L’attività di ispezione degli impianti termici prevista dall'articolo 8 della l.r. 19/2015 è sospesa fino al 31 gennaio 2021, fatte salve eventuali situazioni di particolare pericolosità emerse dall’accertamento documentale dei rapporti di controllo dell’efficienza energetica. (Queste disposizioni producono effetti fino al termine previsto dal medesimo articolo e comunque cessano di avere efficacia al sopraggiungere di provvedimenti statali che stabiliscano disposizioni in materia per tutto il territorio nazionale).

 

 



f.u.
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Via ai lavori della Palestra Centro Civico di Pieve Torina: nonostante il Coronavirus, non si fermano le opere pubbliche.

Ne ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu il sindaco Alessandro Gentilucci: “Siamo riusciti a far partire un’importante opera come questa, in funzione dei ragazzi. Abbiamo già fatto dei progressi: finiti i lavori di platea, ora stiamo posando le travi. La speranza è quella di terminare in tempi brevissimi questa nuova opera pubblica”.

Gentilucci prosegue sottolineando come nonostante il Covid, la ricostruzione abbia bisogno di una svolta: “Dobbiamo cercare di andare avanti nonostante il periodo: è fondamentale essere messi nella condizione di poter operare e credo che dobbiamo invertire la rotta e accelerare sul tema opere pubbliche. I comuni devono diventare protagonisti di questa ricostruzione che ancora stenta a decollare”.

Red.
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Sostenere le famiglie che vivono nel cratere sismico, casa per casa, quando c’è bisogno di aiuto per superare difficoltà di apprendimento. Oppure quando c’è da dare supporto ai ragazzi disabili e ai loro genitori. L’assistenza educativa domiciliare raggiunge un centinaio di minori nelle zone di San Severino, Matelica e Camerino. La gestione del progetto è della cooperativa Cooss Marche che ha potenziato il servizio grazie al supporto di Resiliamoci, progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Sara Mascioni, una delle trenta educatrici che lavorano al progetto: “Ogni settimana vado ad aiutare i figli di famiglie che vivono nelle Sae. Assieme facciamo i compiti, oppure accompagno i bimbi in delle passeggiate che diventano anche occasioni educative. Già in molti stanno migliorando”.

Tra le famiglie la preoccupazione è molta, qualche genitore è rimasto senza lavoro a causa del Covid e il supporto educativo è un conforto anche per loro. “Le persone non si perdono d’animo  – aggiunge l’educatrice – Ci confidano problemi e speranze. Si sentono accompagnate e protette grazie al nostro supporto”.

I Comuni si attivano su segnalazione delle Unità multidisciplinari, viene stabilito il numero di ore d’ intervento e a quel punto entrano in campo gli educatori. Prima di ogni incontro, al telefono con la famiglia, ci si accerta che non ci siano problematiche legate al Covid. Qualora ci fossero rischi si procede con l’assistenza online. 

Valerio Valeriani, coordinatore degli Ambiti territoriali sociali coinvolti, spiega: “L’apporto di Resiliamoci ha rafforzato il servizio, ed è stato fondamentale. Gli operatori agiscono in un contesto vulnerabile, quello del cratere sismico, ancora costellato di case sventrate dalle scosse. Ora si somma l’emergenza epidemiologica, con tutte le sue minacce e limitazioni. La povertà educativa ne esce amplificata, per una serie di problemi legati all’isolamento, alla mancanza di servizi e trasporti. In questo contesto, l’opera degli educatori assume un valore sociale ulteriore”.

Red.
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"Difendere il territorio montano, ma prima ancora difendere la vita delle persone". Questo il parere del consigliere regionale di maggioranza della Lega Renzo Marinelli con riferimento all'ipotesi, sulla quale si sta ancora discutendo, della riconversio dell'ospedale di Camerino in presidio Covid.

"Le scelte vanno fatte sulla base dell'evolversi dell'emergenza - le parole dell'ex sindaco di Castelraimondo - Pertanto bisgona essere tutti responsabili e cercare le soluzioni migliori. Fino a quando è stato possibile si è riusciti a tenere libero l'ospedale di Camerino, ma se la situazione lo dovesse richiedere e non si riuscisse più a trovare una sistemazione per i malati Covid in altri ospedali bisognerà percorrere, sia pure malvolentieri, anche questa strada, come già avvenuto la scorsa primavera". 

Al di là dell'emergenza una delle preoccupazioni maggiori è che questa sia la strada per una futura chiusura del presidio ospedaliero camerte, ipotesi che il consigliere Marinelli respinge con assoluta decisione.

"Su tale ipotesi mi sento di dire che in consiglio regionale, dove abbiamo discusso anche di sanità, siamo stati tutti concordi nel prevedere il mantenimento delle strutture sanitarie periferiche, che dovremo anzi potenziare - risponde al riguardo il consigliere - Su questo vorrei rassicurare i cittadini che si procederà nella direzione opposta una volta superata l'emergenza. Nell'ottica di un piano sanitario generale l'ospedale di Camerino avrà sicuramente un punto di rilievo e per poter essere un'eccellenza avrà bisogno indubbiamente del potenziamento dei servizi che ne aumenti funzionalità e attrattività".

f.u.
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No agli spostamenti fuori comune per andare dal parrucchiere o dall'estetista. Ha deciso così la Regione, accogliendo la nota della Prefettura di Ancona, in merito agli spostamenti fuori comune legati alla cura della persona.
Una posizione condivisa ieri anche dalla Prefettura di Macerata, nel corso di un incontro del Comitato Sicurezza e Ordine Pubblico: anche il Comitato si è espresso infatti in maniera sfavorevole alla prima interpretazione data alla norma in materia di spostamenti necessari consentiti nell'Area Arancione definita dall'ultimo Dpcm. 

Insomma la cura della persona non rappresenta in questo momento uno stato di necessità tale da richiedere uno spostamento fuori comune. Le Prefetture stanno invitando gli organi di Polizia a fare controlli per assicurare l'esatto rispetto della norma.

L’Amministrazione comunale di Macerata sta intanto informando tutte le associazioni di categoria affinché comunichino agli esercenti, e attraverso di loro gli utenti, della nuova e diversa interpretazione per tutto il territorio della provincia di Macerata.
red.

 

 
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Il focolaio Covid alla Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche fa registrare i primi 2 decessi di persone anziane con patologie pregresse.
“La situazione all’interno della struttura è gravissima con 61 pazienti positivi su 85 ospiti totali. Stiamo chiedendo aiuto da giorni per il semplice fatto che stiamo vivendo un inferno – è l’appello disperato che torna a lanciare il sindaco, Rosa Piermattei, spiegando – Più della metà del personale dell’Asp risulta contagiato: su 26 tra infermiere e operatrici socio sanitarie ben 15 sono positive e 2 malate. Nonostante l’Usca e l’Asur ci stiano dando una mano tutto questo non è sufficiente. Dal 3 novembre sto chiedendo l’intervento delle forze militari anche per via delle difficoltà che presenta la struttura che è disposta su quattro piani e dove vanno allestiti i percorsi sporco e pulito. Senza personale e medici non si riesce davvero a fare nulla. Adesso noi vogliamo fare di tutto per far sì che i 17 anziani ospiti ancora negativi rimangano tali. Non possiamo far sentire i degenti dimenticati e abbandonati. Abbiamo già chiesto aiuto e siamo intervenuti con la Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile locale per spostare letti e malati ma non ce la facciamo veramente più. Gli anziani - conclude il sindaco Piermattei - sono il nostro passato, hanno costruito l’Italia, hanno lottato per noi e noi non possiamo abbandonarli”.


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Scarico di acque reflue domestiche provenienti da una palazzina nel comune di Camerino scoperto dai carabinieri forestali, che hanno contestato al proprietario la sanzione amministrativa per un importo compreso tra un minimo di 6.000 ed un massimo di 60.000 euro.

Tutto è partito da un controllo da parte dei militari della locale stazione che hanno accertato la presenza di un tubo arancione da cui fuoriusciva del liquido grigiastro maleodorante, che si riversava sul suolo.

I militari hanno immediatamente proceduto ad effettuare i necessari campionamenti che sono stati successivamente analizzati dall’ARPAM.

Dalle analisi eseguite è emerso che il liquido proveniente dallo scarico era riconducibile ad acque reflue domestiche o urbane, non completamente depurate.

Le indagini hanno consentito di risalire all’origine dello scarico delle acque e alla successiva contravvenzione al proprietario dell’immobile. Del caso è stata interessata anche l’autorità competente per i successivi provvedimenti di regolarizzazione o chiusura dello scarico.

f.u.
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Questa mattina il sopralluogo da parte di Anas alle tre gallerie di Pioraco che nei prossimi giorni saranno interessate da lavori di restyling.
"Si tratta di un importante intervento in sostituzione dei corpi illuminanti attualmente vecchi e obsoleti - dice il sindaco Matteo Cicconi - che hanno una scarsa efficienza illuminotecnica. Saranno sostituiti con corpi di ultima generazione che garantiranno una maggiore visibilità, ma anche risparmio e sostenibilità ambientale. Con l'occasione ringrazio l'Anas che è sempre attenta al territorio, anche grazie all'operatore Luciano Apolloni che con spirito di grande professionalità e collaborazione cerca sempre di trovare una soluzione ai problemi che gli poniamo". 

cicconi galleria

I lavori di restyling saranno anche l'occasione per dare un nome alle tre gallerie: "Quella più lontana dal paese - spiega Cicconi - si chiamera 'Galleria della Cartiera' per ricordare la vocazione del nostro centro; la seconda 'Scoglio del Paradiso' in onore della tradizione ma anche della storia e della letteratura visto che è stato pubblicato anche un romanzo con questo nome; infine quella più vicina al centro storico che porterà proprio il nome del paese a dimostrazione di essere arrivati nel cuore di Pioraco".

GS


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