Notizie di cronaca nelle Marche
Avrebbe rifornito la zona di cocaina per Capodanno, arrestato dai Carabinieri: ieri sera i militari della Stazione di San Severino Marche, nell'ambito dei controlli svolti tra Natale e Capodanno a contrasto della vendita di stupefacenti, hanno dato una seria spallata allo spaccio di cocaina. Arrestato un 33enne albanese, H.A., da molti anni residente in Italia, operaio, trovato in possesso di 110 grammi di cocaina.

Di questi, circa 80 grammi erano purissimi e ancora "in sasso", mentre la restante parte era già stata divisa in dosi. Venduta sul mercato, avrebbe fruttato circa 8000 euro. L’idea del fermato era quella di rifornire il territorio in occasione della notte dell’ultimo dell’anno.

Nello stesso ambito i Carabinieri, subito prima di Natale, hanno denunciato a piede libero un altro giovane settempedano di circa trent'anni, reo di aver coltivato in una serra, nella sua abitazione, una dozzina di piante di marijuana. È stato denunciato per produzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre le piante sono state sequestrate e sono in corso gli accertamenti per valutare il coefficiente del principio attivo.
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I Comuni e gli Enti montani stanno scrivendo al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere che il Piano banda ultralarga possa avere tempi certi, rapidi interventi e che il digital divide possa essere superato. La pandemia ha fatto crescere divari e disuguaglianze, anche per via di reti mancanti e infrastrutture che non arrivano a tutti e che accentuano le differenze tra aree urbane e zone montane.

Il Consigliere Nazionale Uncem, Alessandro Gentilucci, ha commentato: “La Banda Larga è un qualcosa di fondamentale per i territori montani, per dare la possibilità di riuscire a lavorare anche da remoto. Deve rappresentare una peculiarità, copiando modelli già visti come nel caso di Cucinelli: un’azienda che ha saputo creare da un borgo storico un'opportunità grandiosa. Dobbiamo saper prendere esempi virtuosi per cercare di avviare quel percorso che permetta di creare le condizioni per poter lavorare e per poter vivere nelle aree montane: questo ovviamente non può prescindere dai servizi. Il progetto aree interne dell’alto maceratese, dove sono capofila come Unione Montana marca di Camerino, è propedeutico a riportare i servizi per riportare la popolazione: un qualcosa di estremamente innovativo quando l'abbiamo proposto e che oggi si pone come linea guida di una politica non solo nazionale, ma anche una politica di Poste Italiane”.

Red.
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Un cenone per i più fragili, gli “invisibili”. A loro la cena di capodanno la offre il Circolo Aldo Moro di Macerata insieme al Centro di ascolto e di prima accoglienza e al ristorante “Il Ghiottone” di Macerata.

Il segretario del circolo, Angelo Sciapichetti, ha raccontato l’iniziativa, nata nel pieno dell’emergenza sanitaria, diventata anche economica, che vuole dare un segnale di solidarietà a tutti coloro che vivono momenti difficili e che ha riscosso molte adesioni: "Dobbiamo dire purtroppo, perché nel momento in cui ci sono tante persone che hanno chiesto un pasto significa che c'è tanta gente che in questo momento sta soffrendo. Non c'è più la sicurezza di un posto di lavoro, i giovani non sanno come andrà a finire nei prossimi anni. L’iniziativa che il circolo Aldo Moro ha voluto prendere in un momento così delicato nasce per fare in modo che anche coloro che in questo momento sono rimasti un passo indietro possano trascorrere un ultimo dell'anno in serenità. Abbiamo superato ogni aspettativa: oltre 160 persone al centro di ascolto della Caritas e al circolo hanno chiesto un buono pasto: la situazione è molto preoccupante e deve, per il 2021, vederci impegnati tutti, ognuno nella propria responsabilità, per fare quel poco che si può. La solidarietà sono convinto che vada praticata con gesti concreti: è un po' come la pace, si costruisce giorno dopo giorno. Il circolo ha voluto anche dimostrare che c'è una comunità ancora molto solidale: il nostro è un tessuto sociale molto saldo e ben disposto a dare una mano quando c'è bisogno. Questo è importante".

Chi desidera contribuire e sostenere l'iniziativa può versare un contributo utilizzando l’IBAN IT60K0311113401000000014668 intestato all’ Associazione Centro di ascolto e di prima accoglienza causale: "aggiungi un pasto a tavola".

Red.
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Giovedì, 31 Dicembre 2020 09:48

Provincia: ok alle modifiche dell'intervalliva

Ok alle modifiche dell’intervalliva di Macerata. La Provincia ha dato immediatamente il via libera all’ultima richiesta della Quadrilatero riguardo al progetto definitivo dell’intervalliva per quanto riguarda il tratto svincolo di Campogiano - La Pieve.

A seguito dell’approvazione del progetto definitivo sono state quindi avviate le procedure necessarie per l’acquisizione da parte degli enti competenti dei relativi pareri per l’esame della conferenza dei servizi, e la successiva approvazione del CIPE.

Il primo tratto dell’intervalliva era già stato oggetto di valutazione di impatto ambientale (VIA) da parte della Regione Marche, unitamente all’intero tracciato della superstrada Pontelatrave - Foligno. 

Essendo state apportate su tale tratto delle modifiche, la Quadrilatero ha chiesto alla Provincia di valutare se le variazioni apportate comportassero o meno la necessità di effettuare una nuova valutazione di impatto ambientale. La Provincia ha chiuso il procedimento, ritenendo che le variante proposta non richieda una nuova procedura di VIA.

La competenza sulla valutazione ambientale del secondo tratto La Pieve – via Mattei, invece, è del Ministero dell’Ambiente, al quale la Quadrilatero ha già inviato i necessari elaborati.

Il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, ha commentato: “Si confida che anche il Ministero dell’Ambiente, per la valutazione di impatto ambientale del secondo tratto, proceda con la stessa celerità a svolgere quanto di propria spettanza, in relazione pure al fatto che la competenza ministeriale nella valutazione del tratto in esame è sopraggiunta rispetto le precedenti competenze, in capo alla Regione e alla Provincia. Ciò sicuramente stride con le più volte annunciate volontà e normative di semplificazione. È superfluo ricordare l’importanza della realizzazione di quest’opera pubblica, attesa da tempo dalle nostre comunità, specie dopo la realizzazione della superstrada Civitanova - Foligno e la necessità di collegare ad essa la città di Macerata e il suo vasto comprensorio”.
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Da domani, 31 dicembre, il direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, l’ingegner Cesare Spuri, raggiungerà il meritato congedo. Alla guida dell’Usr la giunta regionale ha nominato l’ingegner Stefano Babini.

“Intendo esprimere – così il presidente della Regione e vicecommissario alla ricostruzione, Francesco Acquaroli – a nome dell’ente e della comunità marchigiana un ringraziamento all’ingegner Cesare Spuri per la dedizione, l’impegno e l’attaccamento con cui ha contribuito a gestire in questi anni la complicata fase del post-sisma del 2016, collaborando con le amministrazioni centrali e locali e le comunità colpite. L’ingegner Spuri già dal 1997 aveva assunto il coordinamento delle attività del Com, il Centro Operativo Misto, di Muccia, che avevano portato all’esemplare ricostruzione del post-sisma Marche-Umbria del 1997. Contestualmente rivolgo all’ingegnere Stefano Babini un augurio di buon lavoro per quello che sarà certamente un compito delicato e importante per la ricostruzione delle aree terremotate marchigiane”.

“Ho lavorato fianco a fianco con l’ingegnere Spuri prima come sindaco e, seppure in questi pochi mesi, come delegato regionale alla ricostruzione – ha affermato l’assessore Guido Castelli – apprezzando sempre il suo lavoro, la sua determinazione, la tenacia e l’abnegazione dimostrate in momenti così complicati. A lui va tutta la nostra gratitudine e all’ingegner Babini l’auspicio di un buon lavoro che sarà portato avanti con la massima collaborazione e condivisione. Nella cabina di regia di oggi abbiamo comunicato al commissario Legnini la designazione del nuovo direttore. Il primo compito di Babini sarà quello della riorganizzazione dell’USR anche in relazione alle nuove assunzioni che verranno effettuate. Numeri importanti di cui si è parlato in cabina di regia e che potranno consentire quell’accelerazione di cui vogliamo renderci protagonisti”.

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Ha scritto una lettera al sindaco di Camerino, città nella quale vive, alla vigilia delle festività natalizie per chiedere di "addobbare più che mai la città per Natale, visto che questo periodo è già così difficile per il Covid".

E’ stata l’iniziativa di Agnese Zamponi, bimba di 10 anni che frequenta la quinta elementare dell’istituto “Ugo Betti”, che ha deciso di prendere carta e penna mettendo nero su rosso, il colore del cartoncino, il proprio desiderio.

E’ stata la stessa Agnese a spiegare all’Ansa i motivi per cui ha deciso di scrivere al primo cittadino la lettera, che lo stesso sindaco Sborgia ha deciso di far protocollare dagli uffici comunali.

"Ho scritto al sindaco – ha raccontato Agnese - per chiedere di mettere più luci possibili così che anche questo Natale potesse essere bello come gli altri". Agnese ha già vissuto due grandi emergenze: il terremoto di 4 anni fa che ha distrutto la città e l’intero territorio, lesionando la sua casa, ed ora il coronavirus. "Tra i due mi fa più paura il terremoto - dice - Il covid non mi spaventa, mi fa paura soltanto per mia nonna". Racconta di essere dispiaciuta del fatto di non aver potuto festeggiare il Natale con tutti i parenti, anche se - dice - "ritengo giusto restare in casa".

Alla domanda come si immagina il 2021, Agnese dichiara di credere che “il covid ci sarà ancora, ma forse per il prossimo Natale sarà tutto passato". E questo è il suo desiderio espresso in questo periodo di Natale.


(Fonte Ansa)
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Il Commissario Straordinario Giovanni Legnini ha incontrato a Roma i presidenti e i delegati delle quattro regioni coinvolte dal sisma 2016, per fare il punto sul lavoro svolto nel corso di quest’anno ed impostare le linee di azione per 2021, che “dovrà essere – ha detto il Commissario - l’anno del decollo definitivo della ricostruzione. La priorità, sfruttando anche l’assunzione di 150 nuove unità di personale negli Uffici Speciali della Ricostruzione, è quella di accelerare l’esame della grande quantità di domande di contributo arrivate nel corso del 2020 e consentire l’apertura del massimo numero possibile di cantieri”. Legnini, che ha affrontato i medesimi argomenti in videoconferenza con i 138 sindaci dei comuni colpiti dal terremoto. “L’altra grande sfida che abbiamo davanti per il prossimo anno – ha sottolineato Legnini – è quella di far partire i cantieri della ricostruzione pubblica, anche sfruttando i poteri in deroga concessi al Commissario, che potranno essere delegati agli stessi sindaci”.

Nell’occasione il Commissario ha diffuso un nuovo aggiornamento dei dati sulla ricostruzione. Nonostante l'emergenza sanitaria, che ha imposto anche un blocco temporaneo dei cantieri, e l'evoluzione della normativa, che ha costretto i professionisti ad un adattamento, nel 2020 la ricostruzione privata nel Centro Italia dopo il sisma 2016 ha avuto una forte accelerazione.

Le domande di contributo per la riparazione o la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma sono cresciute del 66% rispetto all'anno precedente, passando da 12.063 a fine 2019 alle 19.593 presenti sulla piattaforma informatica al 28 dicembre 2020. Rispetto agli 80 mila edifici inagibili censiti inizialmente, le richieste di contributo sono un quarto del totale.

Significativo, nel corso dell’anno, è stato l'afflusso di domande, oltre 5.000, per la riparazione dei danni lievi. La scadenza del termine del 30 novembre è stata mantenuta ferma, dopo undici proroghe, ma agevolata da un forte snellimento degli adempimenti.

Nel corso dell'anno sono state approvate 2.742 richieste, portando il totale delle domande che hanno ottenuto il contributo a 7.031 (7151), con una crescita del 63%. I fondi per la ricostruzione privata effettivamente erogati attingendo al plafond Cdp sono stati pari, alla data del 10 dicembre scorso, a 381 milioni di euro, quasi la metà della spesa complessiva erogata dal 2017, pari a 684 milioni di euro.

Al 28 dicembre di quest'anno c’erano 3.175 cantieri in fase di lavorazione, mentre gli interventi conclusi con il ripristino degli immobili erano 3.982. Nel corso del 2020 circa 1.600 famiglie hanno potuto fare il loro rientro nell’abitazione riparata o ricostruita. 2 I tempi medi di approvazione delle richieste di contributo si sono drasticamente ridotti con le nuove procedure introdotte con l'Ordinanza 100, che attribuisce ai professionisti il compito di certificare le conformità e stabilisce tempi certi entro i quali i Comuni e gli Uffici Speciali devono esprimere le loro valutazioni, prevedendo meccanismi come il silenzio assenso e i poteri sostitutivi in capo al Commissario. Rispetto ad una media di circa 14 mesi per l'ottenimento del contributo con le vecchie procedure, le istanze presentate ai sensi dell'Ordinanza 100, praticamente tutte le nuove domande, impiegano una media di 65 giorni.

Procede anche la ricostruzione pubblica, pur risentendo ancora dei vincoli e degli ostacoli burocratici del passato, in buona parte superati con i provvedimenti normativi varati nel corso dell'estate, dalle semplificazioni ai poteri in deroga concessi al Commissario. I molteplici interventi finanziati dalle Ordinanze (per 2,2 miliardi di euro) sono stati verificati, in alcuni casi riprogrammati e inseriti in un elenco unico che contiene 1.200 opere pubbliche, alle quali si aggiungono circa 900 chiese. La spesa effettiva per le opere pubbliche, a fine novembre, era pari a 239 milioni di euro, con una crescita del 31% rispetto a fine 2019.

Anche dal punto di vista della pianificazione urbanistica dei centri più colpiti dal sisma, dopo quasi quattro anni di sostanziale paralisi, si registrano sviluppi incoraggianti. Molti comuni che avevano scelto la strada di ricostruire con i Piani attuativi, strumenti che comportano procedure molto lunghe, stanno orientandosi sui PSR - Programmi Straordinari di Ricostruzione introdotti con l'Ordinanza 101, strumenti altrettanto efficaci, potendo attivare deroghe specifiche in materia urbanistica, ma molto più flessibili e di rapida attuazione. Il PSR è stato già adottato dal Comune di Caldarola, mentre sono in fase avanzata di predisposizione i PSR di Camerino, Valfornace, Pieve Torina, e sono pronti ad adottarli anche altri Comuni particolarmente colpiti dal sisma: Visso, Ussita, Arquata del Tronto, Accumoli, Amatrice, Tolentino. Altri ancora hanno deciso di inserire la programmazione effettuata ai fini dei Piani Attuativi in un Programma Straordinario.


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Neppure il tempo di "gioire" per l'approvazione da parte della Società Quadrilatero del progetto esecutivo degli ultimi due lotti della Pedemontana Fabriano - Muccia, i cui lavori dovrebbero essere ultimati entro il 2023, che subito sembrano sorgere problemi sul tracciato e soprattutto sullo sbocco della strada nella zona di Muccia - Camerino.

A sollevare la questione i titolari di alcune attività nella zona artigianale di Rio, dove ci sono un liquorificio, un mozzarellificio, una vendita all'ingrosso, un'azienda di sementi, una società di pompe funebri con relativi passi carrabili "a raso", che manifestano le loro perplessità al riguardo, oltre ad aver inviato diffide alla Quadrilatero, denunciando pubblicamente una situazione che, a loro dire, comporterebbe un grande spreco di denaro pubblico.

"Quello che chiediamo - a parlare Stelio Corridoni, titolare del liquorificio - è che si torni al progetto originario, che prevedeva un tracciato interrato in trincea tra il ponte delle Gaggie e l'incrocio per Muccia con percorso coperto fino a Rio, modificato per mancanza di fondi, e si eviti di far morire un'arteria così importante per il territorio in una zona artigianale, oltre tutto su una strada assolutamente inadeguata, come la vecchia statale verso Muccia, e che non è in grado di sopportare il relativo volume di traffico. Oltretutto - conclude Corridoni - nel tratto sul versante verso Sfercia la strada terminerebbe dentro la zona artigianale lungo una strada, la comunale di San Marcello, molto stretta e in forte pendenza".

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Un progetto che, dunque, sembra non prevedere uno sbocco consono ad un'arteria attesa ormai da anni e che viene sollevato, prevedendo anche una raccolta di firme, prima che i lavori abbiano effettivamente inizio, con alcuni operai che hanno già effettuato i relativi sopralluoghi. Il forte timore è che tutta la situazione possa condurre ad una delle "classiche" incompiute di cui purtroppo l'Italia vanta il poco invidiabile primato.

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particolare progetto
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In poco più di due mesi varata la prima manovra della Giunta Acquaroli per un totale di 523 milioni di euro (209 milioni per il 2021, 167 milioni per il 2022, 147 per il 2023). Quattro le priorità che il presidente Acquaroli ha voluto individuare nelle sue linee di mandato – famiglia, imprese, fragilità e eccellenze – e che si sono tradotte per la prima volta in un documento di economia e finanza regionale che esprime una visione strategica prima ancora che un freddo elenco di numeri.

“Abbiamo ricevuto una regione in coma – afferma l’assessore al Bilancio, Guido Castelli – già afflitta da una profondissima emergenza economica e sociale, ancora prima della pandemia, che con la crisi sanitaria si è ulteriormente aggravata. Tutti gli indicatori economici parlano di un territorio profondamente ferito e da risollevare, con una guida politica forte e responsabile. Dopo il 31 marzo si rischia una forte emergenza sociale, per questo abbiamo voluto appostare 15 milioni per sostenere le aziende delle aree di crisi complessa del territorio, e un set di iniziative di riordino delle politiche attive del lavoro finalizzato a contrastare l’emergenza sociale. A ciò si aggiunga una serie di interventi per circa 30 milioni di euro, che abbiamo messo in campo per contenere gli effetti della pandemia, che si sono già scaricati sulle attività più direttamente colpite. In quest’ottica di rilancio della regione – aggiunge l’assessore Castelli – “il primo obbligo a cui si deve assolvere è quello di diventare più efficienti”.

“L’approvazione del bilancio 2021-2023 rappresenta un vero e proprio cambio di passo delle politiche della Regione, realizzato in soli 60 giorni dell’insediamento della Giunta, per andare diritti agli obiettivi di mandato che l'assessorato affidatomi e la giunta si sono prefissati”. Così sottolinea l'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Francesco Baldelli che entra nel merito: “La Regione Marche ha stanziato 5,7 milioni di euro da investire per la progettazione di opere e infrastrutture. Un vero cambio di passo perché la Regione, da oltre 10 anni, non finanziava progetti di infrastrutture e non aveva quindi alcuna visione per il futuro. Senza progetti, inoltre, è di fatto impossibile ottenere finanziamenti, poiché gran parte dei fondi comunitari e nazionali vengono assegnati solo per opere e infrastrutture già in stato avanzato di progettazione e quindi cantierabili in breve tempo. E così, dopo 10 anni di letargo, la Regione Marche torna finalmente a mettere mano agli elaborati progettuali, con l'obiettivo di creare progressivamente un sistema interconnesso e intermodale di strade, ferrovie e ciclabili che faccia dialogare le Marche con tutto il centro Italia e con le principali direttive nazionali ed internazionali. Partendo da porto, aeroporto e interporto, che dovranno diventare i principali punti di snodo da cui si dipanerà tutta la rete di trasporto regionale. L'obiettivo è collegare costa e entroterra senza soluzione di continuità tramite la Pedemontana delle Marche e il sistema delle intervallive. Oltre ai 5,7 milioni di euro per la progettazione - prosegue l'assessore Baldelli - sono stanziati in bilancio 70 milioni di euro per realizzare nuove strade e piste ciclabili e ulteriori 20 milioni per la manutenzione delle esistenti”.

Tra le deleghe dell'assessore Baldelli, anche l'Edilizia ospedaliera
: “Alle risorse destinate dallo Stato abbiamo aggiunto, già in questa prima fase, 12 milioni di euro della Regione per l'adeguamento delle strutture sanitarie ed ospedaliere. L'esperienza del Covid-19 ha mostrato la necessità di rivedere l'organizzazione sanitaria ed ospedaliera delle Marche, che è collassata durante la pandemia della scorsa primavera. Così, a poche settimane dal suo insediamento, questa Giunta ha bloccato la previsione degli ospedali unici che ha spogliato l'entroterra marchigiano dei suoi nosocomi, con la lesione del diritto alla salute dei suoi abitanti”.

“Lega Marche soddisfatta del primo bilancio preventivo della giunta di Centrodestra in cui rappresenta il primo partito. Si consolida anche per il futuro la visione incentrata sulle politiche sociali ed economiche - lo dichiara il presidente del gruppo consiliare Lega Renzo Marinelli che è anche presidente della commissione permanente che si occupa del Bilancio - In soli 60 giorni di governo abbiamo fatto un mezzo miracolo con il bilancio che era vincolato in alcuni ambiti anche su base pluriennale. Abbiamo fatto un’analisi attenta dell’esistente e subito impresso il cambio di rotta ancor più necessario nell’anno che andremo ad affrontare: non contribuiti ai soliti noti, ma supporto autentico e decisivo, per quanto di nostra competenza, nei settori che sono più a rischio: lavoro e sociale, quest’ultimo inteso nel senso più ampio. Ci troviamo in mano una regione male amministrata per anni ed anni e dobbiamo farla rialzare al più presto dalla sua terza crisi consecutiva. Non sarà facile, ma non siamo gente che si spaventa facilmente – prosegue il presidente del gruppo consiliare Lega - L’obiettivo è far ripartire il tessuto socio-economico senza lasciare indietro nessuno: dalla scuola allo spettacolo, dalla sanità al sociale, dalle micro imprese all’agricoltura abbiamo già dimostrato di avere non solo idee chiare ma soprattutto, volontà e capacità di dare risposte. I marchigiani ci hanno affidato buona parte del loro futuro: non lasceremo nulla di intentato per onorare l’impegno che ci siamo assunti nei loro confronti”.



f.u.
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Un viaggio di una compagnia di Arcieri, direttamente dal Medioevo, da Castelluccio fino a Visso. E’ un bellissimo video di rievocazione storica e di promozione del territorio pubblicato dall’associazione di Camerino di tiro con l’arco A.S.D. Aspidum Sagittas. Un video che rientra in un grande progetto desiderato e voluto fortemente, cha fa ricordare che oltre al sisma e alle macerie nelle nostre terre ci sono ancora meraviglie da riscoprire, rivalutare e proteggere, cercando di poter offrire un prodotto che potesse rappresentare al meglio l’attività portata avanti.

Con le riprese di Silvia Borroni e la fotografia di DaveTavanti per tre lunghe giornate fra Castelluccio, Macereto, Visso e Camerino la compagnia storica si è mossa indossando a perfezione i panni di coloro che vogliono raccontare il percorso di una compagnia di Arcieri nella metà del XIV sec fra i monti Sibillini e le sue bellezze storiche e architettoniche. Un viaggio lungo, suggestivo, a volte pericoloso per poter conoscere paure e virtù proprio come fece il Guerrin Meschino che per poter conoscere la sua famiglia e le sue origini, partì da Costantinopoli per raggiungere la Fata Alcina (Sibilla) nel cuore delle Marche.

Il Viaggio parte dal pian grande di Castelluccio, a quel tempo Castello di Monte Precino, dove dei bellissimi cavalli del Ranch dei Sibillini accompagnano gli arcieri ad un incontro per poter avere la mappa del loro tragitto. Un mappa realizzata dalla compagnia su rifacimento di una cartina storica del XIV di alcuni territori del Nord Italia. Immagini che costituiscono una boccata di aria e di speranza soprattutto in questo periodo di chiusura mostrando ampi spazi, scorci stupendi, forse dimenticati. L’associazione dell’Aspidum Sagittas, vuole promuovere la rievocazione storica il più possibile verosimile e filologica, la ricerca nell’arcieria storica, la didattica del tiro con l’arco nelle scuole, la costruzione in proprio delle attrezzature e del vestiario e la divulgazione di archeocucina medioevale e nella scarsella hanno ancora molti altri progetti in fase di sviluppo.


I protagonisti del video dellAssociazione Aspidum Sagittas 2
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Radioc1inblu

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