Notizie di cronaca nelle Marche
Nel momento in cui sono sempre di più le famiglie in difficoltà arriva da Fabriano un segnale importante di vicinanza a chi ne ha bisogno.
È stata, infatti, inaugurata questo pomeriggio la nuova sede della Caritas diocesana a Fabriano. Una struttura che sarà centro di ascolto, luogo di laboratori e corsi, nuovo emporio della solidarietà e punto di riferimento per altri servizi e progetti, con l'obiettivo di essere vicini ai reali bisogni dei più poveri.
Erano presenti il'arcivescovo Francesco Massara, il direttore della Caritas don Marco Strona, il vescovo emerito di Fabriano, Giancarlo Vecerrica ed il sindaco Gabriele Santarelli.
"Sicuramente per Fabriano c'è un teremoto molto forte sul piano economico - dice l'arcivescovo Francesco Massara - , ancor più di quello strutturale che abbiamo avuto a Camerino. Quello dell'inaugurazione della nuova sede è un momento molto importante per la città di Fabriano. Durante l'emergenza sanitaria abbiamo assistito 500 famiglie in città con la Caritas, quindi è un servizio fondamentale ai poveri, secondo un criterio evangelico". 

GS

L'argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.

Nella foto: don Marco Strona con la cartella rossa in mano, il sindaco Gabriele Santarelli, l'arcivescovo Francesco Massara e il vescovo emerito Giancarlo Vecerrica.




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Il Primo Dirigente della Polizia di Stato Dott. Andrea Innocenzi è stato salutato con una cerimonia solenne dai Funzionari e Dirigenti della Questura di Macerata, per aver raggiunto la meritata pensione.
Una lunga carriera iniziata 30 anni fa con il primo incarico di Vice Direttore del Centro di Addestramento della Polizia di Stato di Moena, poi da dicembre 1993 e’ stato Dirigente dell’ufficio Personale, ufficio Immigrazione, Digos e Vice Capo di Gabinetto presso la Questura di Macerata, fino al 2010 quando viene trasferito quale  Dirigente VI reparto Mobile di Genova. Ad agosto 2012 diviene Dirigente della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Ascoli Piceno, per ritornare poi nel 2014 alla Questura di Macerata quale Dirigente della Divisione Anticrimine.
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Il Questore Dott. Antonio Pignataro, nel saluto,  ne ha tracciato il percorso dentro l’Istituzione ricordando la competenza e la professionalità  nelle tante mansioni espletate in questi anni a servizio della collettivita’  Il Questore ha ricordato  i servizi piu’ importanti eseguiti dal Dott. Innocenzi, tra i quali : il vertice del G8, i Giochi Olimpici Invernali a Torino nel 2006,  la cattura e poi l'arresto di Ivan Bogdanov responsabile degli scontri allo Stadio Marassi di Genova nell’ottobre 2010 che causarono la sospensione della partita Italia – Serbia. Coordino’ le operazioni durante la guerriglia urbana scatenata dai black block che approfittarono della manifestazione pacifica per mettere a ferro e fuoco la capitale, durante il corteo di Roma del 15 ottobre 2011.  Ha diretto  lo sgombero dei manifestanti e acquisizione area cantiere T.A.V in Val di Susa nel periodo giugno/luglio 2011, insignito del titolo di Cavaliere dell’ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”.  Poi come responsabile di coordinamento di tutte le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine e soccorso pubblico, svolti in Provincia di Macerata a seguito del grave sisma dell’ottobre 2016, attivita’ riconosciuta con Encomio solenne. Ha coordinato per tre anni tutto l’ordine pubblico e la sicurezza della manifestazione marchigiana RisorgiMarche, per aiutare le zone colpite dal terremoto. Il dott. Andrea Innocenzi ha partecipato a numerosi incontri sulla sicurezza nei Comuni della Provincia di Macerata, ha partecipato a diverse missioni all’Hotel House di Porto Recanati. Poi come Responsabile dei servizi d’ordine pubblico per  i processi presso la Corte d’Assise di Macerata a Traini e Innocent Oseghale. In ultimo,  responsabile del coordinamento di tutte le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine pubblico svolti in provincia di Macerata a seguito dell’emergenza Covid-19.
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Il Questore Pignataro ha elogiato la grande passione e dedizione al lavoro del Dott. Andrea Innocenzi, che ha adempiuto; “ Con Disciplina e Onore ai suoi compiti di servitore dello Stato fino all’ultimo giorno di lavoro”, consegnandogli un targa ricordo.
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In queste settimane inoltre ha ricevuto i saluti da diversi Sindaci della Provincia di Macerata e da vari Comandanti delle Polizie Municipali, dei responsabili delle associazioni di volontariato della Croce Rossa e della Protezione Civile, che hanno collaborato per la riuscita dei numerosi servizi di ordine pubblico espletati negli anni dal Dott. Andrea Innocenzi, non ultimo quello della visita del Papa a Camerino. Il Questore Dott. Antonio Pignataro ha concluso il saluto al Dott. Andrea Innocenzi definendolo “L’Uomo delle Istituzioni” che ha saputo mettersi a disposizione dell’intera comunita’ con competenza, umanita’ e passione.
C.C.

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Nella giornata che segna la riapertura dei musei dopo la fase del lokdown dell'emergenza Coronavirus Castelraimondo celebra la riapertura del Museo Nazionale del Costume Folcloristico. "Abbiamo anche noi voluto riaprire il nostro museo che parla di folclore - dichiara il sindaco Renzo Marinelli - Si tratta di un'apertura provvisoria, dal momento che abbiamo ottenuto un finanziamento dal Ministero per una sistemazione della sede. Un passo importante perchè il museo potrà diventare un importante punto di riferimento per il nostro territorio mantenendo alte le nostre tradizioni e quelle di tutta Italia per quelle che sono le manifestazioni del folclore". 

museo torreggiani

"Un segnale di grande positività - lo definisce l'assessore alla cultura Elisabetta Torregiani - Un museo unico a livello nazionale dove sono esposti i costumi del folclore italiano e che a breve diventerà anche tecnologicamente avanzato e sarà implementato da nuovi e ulteriori costumi. Un segnale importante per lo sviluppo turistico e culturale della città e dell'intero territorio".

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Sarà il Pollittico di Giovanni Boccati a fare da sfondo alla celebrazione della messa di comunità che nella solennità della Pentecoste sarà trasmessa in diretta sulla pagina facebook de L'Appennino camerte e sulle frequenze di radio C1...inblu alle ore 11 dalla chiesa di Sant' Eustachio in Belforte del Chienti. Fin dai primi giorni dell'emergenza Covid, con la conseguente chiusura delle chiese alla partecipazione dei fedeli, il parroco don Giuseppe Scuppa iniziò a utilizzare gli strumenti della comunicazione social per permettere ai fedeli di vivere le celebrazioni. "Oggi - dice don Giusepppe - sono molto felice di potermi sentire in comunione con molta gente della nostra diocesi e non solo che attraverso i mezzi di Radio C1 e de L'Appennino camerte seguiranno la nostra celebrazione. Nella solennità di Pentecoste vivremo la celebrazione con lo sfondo del Pollittico del Boccati nella sua bellezza irraggiungibile". Il parroco di Belforte del Chienti ha poi previsto la possibilità di poter pregare anche ttraverso il canto con una semplice, ma efficace idea. "Dal momento che - conclude don Giuseppe - non è ancora possibile tenere in chiesa i libretti dei canti ho pensato di istallare un monitor attraverso il quale poter seguire i testi e, così, pregare insieme anche con il canto".
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A mettere in evidenza gli effetti negativi del sisma sui meravigliosi Laghi di Pilato è uno studio dell’Ispra. Ogni anno nella stagione calda, la superficie dello specchio d’acqua si abbassa ma negli ultimi anni si è registrata una crisi idrica importante che ha determinato l’abbassamento con frequenza maggiore, del livello delle acque. Le ragioni sono diverse, ed il Parco Nazionale dei Monti Sibillini si è subito attivato per un monitoraggio costante dello specchio d’acqua nel cui habitat vive anche il piccolo Chirocefalo del Marchesoni, un crostaceo che ha scelto da tempo immemore il lago di Pilato come sua unica dimora. Per garantirne la sopravvivenza è fondamentale non avvicinarsi alle sponde e, qualora le acque risultassero assenti come successo più volte in estate, è vietato calpestarne la superficie, perché lì si annidano le uova del Chirocefalo, capaci di resistere a periodi di siccità ma non, ovviamente, ai comportamenti sbagliati di persone incaute.

Un ruolo nell’implementare le conseguenze nefaste dei cambiamenti climatici anche il terremoto del 2016. Secondo l’Istituto è aumentata la velocità di infiltrazione delle acque del lago nel sottosuolo per una probabile variazione di permeabilità dovuta appunto agli effetti del sisma.

“Occorre cautela ed attenzione - sottolinea Carlo Bifulco, direttore del Parco -. Temevamo questo scenario, amplificato dal sisma del 2016. Dobbiamo tutelare la specificità del lago di Pilato non solo dal punto di vista paesaggistico quanto piuttosto da quello faunistico data la presenza nelle sue acque del Chirocefalo del Marchesoni. Raccomandiamo a chi decidesse di intraprendere un’escursione verso il lago di non avvicinarsi alle sue sponde e a quel che rimane dello specchio d’acqua rispettando un areale ampio poiché sotto quel pietrisco si nascondono le uova del piccolo crostaceo, in uno stadio di diapausa. Appena le condizioni ambientali miglioreranno, il percorso di sviluppo dell’animale riprenderà continuando ad assicurarne la millenaria presenza nel lago”.

In questi giorni avrebbe dovuto tenersi un sopralluogo nel sito, effettuato da tecnici del Parco, dell’ISPRA e dell’Università di Perugia. L’ISPRA si occupa degli aspetti idrogeologici, l’Università di Perugia di quelli legati all’habitat. “I sopralluoghi sono solo rimandati, per ragioni logistiche, di qualche giorno - prosegue - mentre l’altro ieri i nostri tecnici, insieme ad alcune guide del Parco e ai carabinieri forestali, sono saliti al lago per prenderne visione e documentare la situazione in cui si trova”.

Accanto al fattore sismico però c’è quello climatico che ha un ruolo preponderante: “le scarse precipitazioni piovose e nevose di questi ultimi anni - continua Bifulco – hanno impedito il formarsi dei depositi di neve che alimentano il lago. In una prospettiva più ampia, una modalità efficace per affrontare l’emergenza climatica è cercare di implementare una forestazione intensiva delle aree marginali ed abbandonate per aumentare la capacità di intercettazione e ritenzione delle risorse idriche nel terreno e di assorbimento dell’anidride carbonica. È risaputo che la presenza di foreste migliora il clima poiché attenua le massime temperature e l’aridità conseguente. Il Parco, in questo senso, può giocare un ruolo come esempio virtuoso, ma è chiaro che l’azione deve riguardare aree fuori Parco. È lì che si giocherà la battaglia”. Anche perché non è solo il lago di Pilato a soffrire di carenza idrica, ma diversi corsi d’acqua, sorgenti e l’intero ecosistema acquatico presente nel Parco e fuori, “per cui tornare ad un uso consapevole dell’acqua - conclude Bifulco - sarà non più una scelta bensì una necessità”.
g.g.


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Sabato, 30 Maggio 2020 15:15

Furgone in fiamme a Morrovalle

Attimi di paura quelli vissuti a Morrovalle, in contrada San Martino, dove per cause in corso di accertamento un furgone ha preso fuoco. Lanciato l'allarme sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con due automezzi dalla sede centrale di Macerata che hanno provveduto allo spegnimento dell'incendio e alla messa in sicurezza della zona. Le operazioni effettuate dai pompieri hanno richiesto diverso tempo durante il quale la strada è rimasta chiusa al traffico. Fortunatamente non si segnalano feriti. 

f.u.


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Una questione alla quale ancora non è stata trovata soluzione quella della mancanza dei giornali nelle zone di Visso, Ussita, Castelsantangelo. I sindaci si sono messi d’accordo e hanno deciso di scrivere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al premier Giuseppe Conte. 

“Questa situazione va ormai avanti dal 2016 e non siamo ancora riusciti a risolverla - afferma il vicesindaco di Visso, Patrizia Serfaustini -. Visto che sono a rischio anche altri Comuni abbiamo deciso tutti insieme di muoverci inviando una lettera alle massime cariche dello Stato. In periodo di lockdown peraltro l’informazione è stata individuata come attività primaria e le edicole sono state aperte ma nemmeno in questo caso da noi si è data una risposta”. Il problema sarebbe generato dall’azienda che si occupa della distribuzione dei giornali nel nostro territorio la quale ritiene che arrivare fino ai Comuni della montagna sia diventato troppo costoso e non più conveniente. Ma in questo modo viene ancora una volta a perdersi di vista il diritto dei cittadini all’informazione.

“Per carità - torna a dire - comprendo le necessità di far quadrare i conti e di guadagnare ma le istituzioni non hanno mai fatto niente, a partire dalla Regione che abbiamo più volte contattato e che non ha fatto altro che fare le solite promesse e sono passati quasi 4 anni ed è una questione da risolvere. È un nostro diritto e lo vogliamo. Speriamo che le cariche che abbiamo contattato ci diano una risposta. È assurdo che dopo tutto questo tempo - conclude - ancora non sia cambiato nulla. Noi non ci fermiamo, valuteremo anche qualcosa di più eclatante”.
g.g.
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A distanza di quasi 4 anni dal sisma che ha colpito il Centro Italia, a Castelsantangelo sul Nera ha riaperto "Dal Navigante", il primo albergo-ristorante che torna in piena attività nel cratere.
Un segnale doppio di ripartenza per il piccolo centro di 270 anime e per tutto l'entroterra montano.
Un traguardo vissuto con emozione e con grande ottimismo dal titolare Daniele Valentini.
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Al taglio del nastro, insieme al sindaco Mauro Falcucci, sono intervenuti il presidente della Regione Luca Ceriscioli e l'assessore Angelo Sciapichetti.
Presenti con le autorità civili e militari il presidente della provincia Antonio Pettinari e il presidente del Parco dei Sibillini Andrea Spaterna, il rettore dell'Università di Macerata Francesco Adornato e il Direttore Generale di Unimc Mauro Giustozzi. il direttore dell'Usr Cesare Spuri. Tra i vertici delle forze dell'ordine che hanno partecipato all'inaugurazione, il Colonnello e Primo Dirigente della Polizia di Stato Andrea Innocenzi, dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Macerata e il Comandante pro tempore della Compagnia dei Carabinieri di Camerino Sottotenente Paolo Rinaldi
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Un messaggio di speranza  per una terra colpita da più terremoti: il sisma, ma anche la disgregazione sociale e in seguito anche l'emergenza sanitaria.
Lo ha sottolineato con le sue parole sentite l'arcivescovo Francesco  Massara che ha benedetto la struttura. 
A portare un segnale di amicizia e vicinanza anche i sindaci  di Camerino Sandro Sborgia e di Muccia Mario Baroni.
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Nel cuore del Parco nazionale dei Sibillini, credo che questa prima struttura ricettiva di albergo- ristorante dell'intero cratere maceratese abbia un duplice significato - ha detto il sindaco Mauro Falcucci-. Significa in primis che abbiamo fatto il nostro dovere come cittadini, come Pubblica ammnistrazione e come istituzioni in generale ein sinergia. Si sarebbe potuto fare prima ma anche in questo caso la burocrazia ci ha messo del suo ritardando i tempi. Ma il segno più importante è che questo piccolo comune di 270 anime, che sconta una devastazione del 96,38 per cento con oltre 1200 abitazioni distrutte, vede una luce anche sotto l'aspetto del radicamento delle persone al territorio".  

Grande soddisfazione da parte di  Daniele Valentini che, assieme al fratello Giovanbattista e ai genitori, gestisce la struttura. L'immobile che ospitava il loro vecchio albergo è da demolire. Bellissima la nuova struttura in legno, delocalizzata rispetto all'originaria sede e, la cui superficie è di circa mille metri quadrati che, oltre alla sala ristorante da 90 posti, ha la disponibilità di 20 camere. 

Spazi funzionali e accoglienti dotati di ogni confort e di un ampia zona a verde all'esterno ,rischiarano oggi un lungo tempo difficile da buttarsi alle spalle per guardare con fiducia al domani. Non a caso il presidente della Regione Luca Cerisicoli ha fatto riferimento alle fatiche di Giobbe per descrivere la dura prova alla quale è stato sottoposto il territorio regionale in questo lunghissimo periodo.  

“Come Giobbe, ripartiamo ma chiediamo attenzione al governo”- ha detto il governatore Luca Ceriscioli - Di fronte a tutte le difficoltà, con grande determinazione e forza, siamo ripartiti. Abbiamo dimostrato di saper fare squadra. Adesso giochiamoci la partita fino in fondo perché ce lo meritiamo. Un’attività che riparte, con lo spirito giusto, diventa un punto di riferimento per tutti. Al governo continueremo a chiedere maggiore attenzione per la ricostruzione delle nostre comunità”.  Dato che l'emergenza sanitaria ha costretto a rinviare la data delle elezioni regionali che avrebbero dovuto tenersi nella giornata di domani 31 maggio, per  Ceriscioli si apre l'over time  di tre mesi  di governo supplettivo della Regione e nel suo intervento , il presidente ha colto anche l’occasione per dire che, riinoverà tutto il suo impegno per restituire alle terre martoriate la piena dignità che meritano: "Giocherò questi tre mesi per portare a casa quello che serve alle Marche, per convincere il Governo a darci, finalmente, quello di cui abbiamo diritto per ricostruire i nostri territori. Troviamo, ogni giorno che passa, insopportabile una situazione che riteniamo profondamente ingiusta. All’ingiustizia delle regole si aggiunge il fatto che, in altre parti d’Italia, quei vincoli, a noi imposti, sono stati sciolti. Ritengo la cosa ancor più incomprensibile, perché abbiamo mostrato, come comunità regionale, che quando l’impegno ricade su di noi, le cose riusciamo a farle bene e meglio di altri". Con un'espressione eloquente il presidente delle Marche ha detto che, intrappolati da tante difficoltà, i marchigiani si sentono come dei leoni in gabbia che non vedono l'ora di uscire, eppure non hanno mai perso la fiducia.  "Come Giobbe ripartiamo, però, dalla bellezza della creazione: questa non ci manca. L’abbiamo nel paesaggio e nel territorio che ci circonda, la mostriamo in quello che facciamo e sappiamo fare. Forti di questo spirito e di questa consapevolezza, rinnoviamo l’impegno a ribaltare le cose". 
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Il dovere della presenza delle istituzioni in un momento così significativo di ripartenza,è stato sottolineato dal presidente della Provincia Antonio Pettinari che ne ha rimarcato la condizione essenziale dell’unità di intenti: " Il risultato di oggi- ha detto - è l'emblema del la storia e del carattere della nostra gente; un traguardo che racchiude la fatica, il coraggio e la determinazione di queste popolazioni. E' la stessa forza che ha aiutato a superare anche questo lungo periodo di emergenza. Il grazie va a tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato: famiglie, imprenditori, volontari e religiosi e foze dell'ordine che in questi mesi e con la loro costante presenza hanno aiutato  le comunità".
Un ringraziamento particolare Pettinari ha voluto rivolgerlo poi al Colonnello Andrea Innocenzi che, dopo anni di onorata carriera e servizio nella Polizia di Stato, da lunedì 1 giugno andrà in pensione. 
In evidenza nell'intervento del presidente del Parco Andrea Spaterna, il nobile esempio di resilienza dei gestori della struttura alberghiera. " E' il segno della capacità di resistere di questo territorio che ha saputo reagire alle difficoltà del sisma e a quelle dell'emergenza sanitaria con la sua determinazione a  risollevarsi". Nel sottolineare quindi il ruolo fondamentale del Parco nella ripresa economica e turistica del territorio, Spaterna ha annunciato che l'Ente sta rivedendo il regolamento in maniera tale da rendere alla portata di tutti i produttori del territorio il riconoscimento del Marchio di qualità del Parco come emblema distintivo delle produzioni che vogliano fregiarsene. Ha anche portato a conoscenza dell' esito positivo del sopralluogo  fatto sul sentiero 11 di Castelsantangelo che comprende la parte interdetta che va dalla Madonna della Cona fino a Nocelleto, affermando che l'intervento non ha rivelato criticità aggiuntive dal punto di vista geologico franoso rispetto al 2019, per cui il sentiero si appresta ad essere riaperto nelle prossime settimane. Grazie alla disponibilità del comune di Castelsantangelo il Parco ha avuta  inoltre la concessione del comodato d’uso gratutito del Centro della Fauna selvatica che, con l’aiuto e supporto della Regione, l'Ente vorrebbe trasformare in un Cras, centro recupero animali selvatici, a servizio degli animali del Parco, delle province di Macerata, Fermo e Ascoli. “ Sono tutte attività che portiamo avanti perché vogliamo contribuire per quanto ci è possibile a far risollevare questo territorio”. 

Carla Campetella

Foto dell'inaugurazione

taglio del nastro Navigante

il Navigante vescovo

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Pubblicato in Politica
Discriminazioni ai danni dei terremotati dall'ordinanza 670 del 28 aprile 2020 della Protezione civile. A rilevarlo è Gianluca Pasqui, ex sindaco di Camerino e responsabile di 
Forza Italia per i Comuni delle Marche colpiti dal sisma  il quale ha interessato della questione  il Sen. Francesco Battistoni, Commissario di Forza Italia nelle Marche, e per il suo tramite  tutti i parlamentari "affinchè - scrive Pasqui- questo ulteriore incredibile atto venga sanato.
Nonostante nei mesi scorsi la Protezione civile abbia più volte ribadito che l’ acquisto o la costruzione di una nuova abitazione, effettuata dopo il sisma, non costituisse manifestazione della volontà di reperire un’altra sistemazione con carattere di stabilità,- prosegue la nota inviata da Pasqui -  con la recente ordinanza n. 670 (che modifica la precedente ordinanza 614/19) emanata il 28 aprile u.s dal capo del Dipartimento di Protezione civile, entrata in vigore il 9 maggio u.s., viene invece sancita la perdita del diritto al CAS da parte di tutti coloro che hanno acquistato o costruito un’abitazione (a proprie spese e senza aiuti dallo Stato) nel periodo compreso tra l’evento sismico e il 18 novembre 2019, data di entrata in vigore dell’ ordinanza 614/19. Le rassicurazioni della Protezione civile avevano infatti convinto centinaia di terremotati di aver diritto al CAS fino al rientro nella propria abitazione danneggiata e indotto quindi, visti i tempi lunghi della ricostruzione, a comprare o costruire una nuova casa. Questa nuova ordinanza, emanata nel periodo di maggior crisi economica per la popolazione italiana a causa del Coronavirus, è in contrasto con i principi precedentemente affermati e va ulteriormente a penalizzare la situazione economica e sociale precaria dei terremotati che non vedendo una prospettiva di ricostruzione delle case danneggiate hanno preso una decisione che altrimenti non avrebbero mai preso , evitando di indebitarsi per anni. Oltre a quanto sopra evidenziato - continua Gianluca Pasqui- si assiste al paradosso che quanti hanno provveduto autonomamente ad una sistemazione nell’immediatezza del sisma, oltre ad essere pregiudicati perché privati del CAS, vengono anche ad essere trattati in maniera differente rispetto a quelli che, acquistano o costruiscono una nuova casa entro un anno a partire dal 18/11/2019 A questi soggetti viene riconosciuto, infatti, con palese disparità di trattamento, un contributo forfettario mensile in sostituzione del contributo per l'autonoma sistemazione per un periodo di 3 anni. Pur trovandosi nella medesima situazione, cioè quella di aver provveduto autonomamente ad una nuova sistemazione, i terremotati vengono ad essere trattati in maniera differente per il solo fatto di aver agito prima o dopo l’entrata in vigore dell’ord. n. 614. Altra assurdità che può verificarsi è il caso di chi acquista casa, non per andarci ad abitare, ma per darla in locazione o comodato. Questi soggetti conserverebbero il CAS e percepirebbero anche il canone di locazione!!
Il discrimine da prendere a riferimento per riconoscere o meno il contributo forfettario non può essere la data del 18 novembre 2019, data di entrata in vigore dell’ordinanza, bensì quella del 26 ottobre 2016 cioè la data dell’evento catastrofico che ha provocato la perdita della casa.
E’ di tutta evidenza che l’ordinanza n. 670 viola il principio di uguaglianza sancito dall’art 3 della Costituzione A questo riguardo, non si può non sottolineare la gravità del comportamento del governo della Regione Marche che ha prestato il proprio consenso all’emanazione dell’ordinanza n. 670/2020. Così facendo il Governatore marchigiano non si è reso conto di aver abbandonato tutto il suo territorio montano dove vi sono i comuni più danneggiati, come quello di Camerino, che rappresenta il cratere più grande d’Europa! e tutti i suoi cittadini.
Se non si vuole incorrere in un’illegalità-  conclude-, è necessario o revocare la disposizione di cui all’art 1 dell’ordinanza n. 670 del 28 aprile 2020; o modificare l’art. 2 dell’ordinanza n. 614/20169, nel senso di ricomprendere nell’assegnazione del contributo anche coloro che hanno acquistato o realizzato la propria nuova abitazione nel periodo compreso tra l’evento sismico e il 18 novembre 2019.
c.c.

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