Notizie di cronaca nelle Marche
“Finalmente si pattina a Camerino”. Non solo un’esclamazione di gioia, ma anche una realtà che avrà come protagonista un maestro d’eccezionee di grande pregio: il campione nazionale ed europeo Andrea Angeletti. Sarà lui ad insegnare ad andare sulle rotelle a giovani e non che potranno cimentarsi in una nuova attività, prima di tutto per divertimento, ma anche quale spunto per svolgeree coltivareuna nuova abilità sportiva. Un’iniziativa aperta a bambini e ragazzi (a partire dai 4 anni) che permetterà ad appassionati, e non, dei pattini a rotelle di cimentarsi sul parchetto di Montagnano. Se poi l’insegnante è un campione pluripremiato, non c’è dubbio che sarà un’occasione unica. Andrea Angeletti è infatti un pluricampionec on all’attivo 39 titoli italiani, 7 europei, 2 word game e 2 record mondiali di velocità.I pattini messi a disposizione per il corso sono dotati di freni, chi vuole potrà portare un caschetto (tipo quello da bici) anche se la velocità è molto ridotta.
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Terminerà a breve il suo incarico Iolanda Rolli che dal 23 luglio 2018 era stata nominata Prefetto della provincia di Macerata, permanendo nell'incarico di Commissario straordinario di Governo per l'area del comune di Manfredonia.
La Rolli, infatti, nata a Roma e laureata in Giurisprudenza all'Università La Sapienza della capitale, sarà trasferita a Reggio Emilia.
Commentando la notizia del suo trasferimento l'arcivescovo Francesco Massara dice: "La ringrazio a nome dell'intera diocesi per l'impegno profuso negli ultimi due anni in favore dell'intero territorio. Ha dimostrato attenzione e competenza, soprattutto in una zona gravemente colpita dal sisma. A lei facciamo i migliori auguri per il nuovo compito che la attende. Rimarrà per sempre nei nostri cuori".

GS
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La vicenda risale al 2014 e riguarda una cena di beneficenza cui parteciparono tra gli altri Silvia Luconi e Orietta Leonori, all'epoca dei fatti consiglieri comunali a Tolentino. Le due furono poi accusate sulle pagine social dalla collega in consiglio comunale Carla Domizi di aver richiesto indietro, a titolo di rimborso, la cifra versata in quanto la loro partecipazione all'evento sarebbe avvenuta in rappresentanza delle istituzioni. La vicenda finì in tribunale, dove Silvia Luconi e Orietta Leonori citarono per diffamazione la Domizi, condannata in primo grado ad una multa di 600 euro e al risarcimento delle due parti offese. Oggi sulla vicenda si è pronunciato il giudice di appello, adito da Carla Domizi, che ha confermato la sentenza di primo grado condannando la stessa al pagamento delle ulteriori spese processuali, pari a 1170 euro. "Non ho mai avuti dubbi sulla pronuncia del giudice anche in questo caso - le parole di Silvia Luconi, oggi vice sindaco di Tolentino nell'amministrazione Pezzanesi - perchè so benissimo cosa ho fatto al termine di quella cena, alla quale ho partecipato come chiunque altro pagando regolarmente e senza chiedere alcun rimborso quale rappresentante del comune. Sono sicuramente soddisfatta e mantengo la decisione, presa insieme all'ex collega Leonori, di devolvere la cifra in beneficenza, magari nell'ambito dei servizi sociali".

f.u.
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Il video del consiglio comunale si fa attendere e il consigliere di minoranza Francesco Borioni inizia a sollevare le questioni affrontate nel corso dell’assise che si è riunita martedì scorso. Il consiglio comunale si è svolto in modalità telematica ma il relativo video (dato che non è stato possibile per i cittadini assistere in diretta) non è ancora stato pubblicato, diversamente dalla volta precedente in cui era stato caricato online il giorno successivo. 

Fra gli argomenti affrontati, oltre al bilancio consuntivo, anche la palestra ex Gil con una mozione di Borioni per farne un auditorium, e il servizio di gestione della pubblica illuminazione. 

“Si fa fatica a volerci credere - commenta - eppure la maggioranza ha avviato la pratica per affidare il servizio di illuminazione pubblica ad una società privata tramite il Project Financing”. L’intenzione è quella di concedere la gestione di 771 punti luce in ambito extraurbano per 10 anni ma ciò che risulta singolare è che San Severino ha già una ditta, per di più partecipata al 100 per cento dal Comune, che si occupa anche di questo (fino al 2027): l’Assem. E Borioni è, fra le altre cose, ex presidente dell’azienda che “assolve a questo compito in maniera seria e affidabile, e da diversi anni persegue l’obiettivo del risparmio energetico”. Di recente infatti si è proceduto alla riqualificazione degli impianti e installare le lampade a Led. “Non capisco proprio perché bisogna aprire un fronte di project financing per dieci anni in cui il comune dovrà pagare un canone di gestione quando abbiamo una grande fortuna che è quella di avere una azienda elettrica di proprietà comunale, una delle poche rimaste, considerata un fiore all’occhiello. E la cosa sorprendente é che questa “privatizzazione” trova favorevole i vertici della stessa Assem: ci lascia perplessi perché l’interesse dovrebbe essere quello di preservare le professionalità e l’efficienza dei servizi piuttosto che scorporare e metterli a rischio, eventualità questa che inevitabilmente porterà ripercussioni negative sulle maestranze e sugli utenti. Sollecitiamo l'amministrazione a riconsiderare questa decisione, ed i nostri concittadini a mantenere alta l'attenzione”.
g.g.
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Ieri sera il  consigliere Vanis Rossetti ha accolto a Fiastra Alessandro Mucci, giovane triatleta torinese che sta attraversando il centro Italia in bicicletta per raccogliere fondi in favore della ricerca contro il cancro. Alessandro è partito il 29 giugno da San Donato in Val di Comino, località della Ciociaria dove concluderà, tra qualche giorno, il suo ampio giro ad anello toccando le località del centro Italia martoriate dai terremoti, i grandi gruppi montuosi dell'Appennino Centrale e i borghi dei circuiti turistici più importanti del nostro paese: le Bandiere Arancioni e i Borghi più belli d'Italia.

Alessandro Mucci, 23 anni, neolaureato in economia e commercio, ha deciso di intraprendere questo avventuroso viaggio all'inizio dell'anno, quando la mamma ha iniziato a lottare contro un tumore al pancreas. E così è nato il progetto Pedalando per la ricerca, una raccolta fondi organizzata sulla piattaforma web Rete del Dono (www.retedeldono.it) e interamente destinata all'Associazione Italiana Ricerca contro il Cancro, fondazione in prima linea per la lotta ai tumori.

“Ho cercato di unire vari temi – racconta Alessandro Mucci – per sensibilizzare l'opinione pubblica sul rilancio turistico delle zone martoriate dai terremoti ed affossate dall'emergenza sanitaria degli ultimi mesi. Così ho studiato un itinerario che toccasse le bellezze straordinarie dei nostri borghi appenninici, dagli splendidi centri abitati alle salite che hanno fatto la storia del ciclismo italiano: Terminillo, Campotosto, Campo Imperatore e Blockhaus”.

Un viaggio in totale autonomia che si può seguire attraverso le pagine social del giovane triatleta torinese. Il progetto è supportato da pochi sponsor tecnici e da una grande rete di solidarietà a cui si è unita anche la Proloco di Fiastra con una donazione. Ad Alessandro, al suo sorriso contagioso e alla sua grande forza d'animo, l'amministrazione comunale di Fiastra ha rivolto un grande e sentito augurio anche a nome della cittadinanza.
c.c.

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All’età di 77 anni ci ha lasciati l’arcivescovo emerito Mons. Angelo Fagiani. Il decesso è avvenuto all’alba di oggi nella casa del clero del seminario arcivescovile di Fermo. Fatale una crisi respiratoria intervenuta a minare le sue già cagionevoli condizioni di salute. Nato a Monterubbiano il 18 aprile 1943 e ordinato presbitero il 13 marzo del 1967, Mons. Fagiani era stato eletto alla sede arcivescovile di Camerino- San Severino Marche il 14 aprile 1997. Il 31 maggio 1997 nel corso di una  solenne concelebrazione, la sua ordinazione vescovile nella cattedrale di Camerino, dalle mani di Mons. Cleto Bellucci dell’arcidiocesi di Fermo.
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Scolpiti negli occhi e nei cuori di tutti sono i suoi gesti semplici che restituiscono l’immagine di un animo umile e buono. Sin dai primissimi passi come parroco, don Angelo è stato un pastore che ha camminato tra la gente e tra i giovani, vicino ai più bisognosi con un sorriso e con la potenza delle sue autentiche azioni. Indimenticabile l’apporto e l’aiuto materiale dato da don Angelo, come preferiva essere chiamato, proprio nell’anno della sua ordinazione. Nella notte tra il 26 e 27 settembre 1997, Camerino e il territorio furono infatti colpiti da un forte evento sismico che causò anche delle vittime. Nonostante le ferite del terremoto che anche allora apportarono consistenti danni al patrimonio ecclesiale camerte settempedano, Mons. Fagiani portò a temine ugualmente il Congresso Eucaristico Diocesano, conclusosi nel settembre 1998. Proprio all’inizio di quell’anno, l’arcivescovo Angelo aveva ricevuto la visita a Cesi del Santo Padre Giovanni Paolo II, visita  che lui stesso aveva sollecitato con forza e che tutti ricordano con particolare emozione.
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All’inizio dell’aprile 2003 fu colpito da un ictus cerebrale in seguito al quale fu ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma;, nonostante un lungo ed impegnativo percorso di riabilitazione, le sue condizioni migliorarono purtroppo solo leggermente, conducendo in breve alle dimissioni. Negli ultimi anni Mons. Fagiani ha vissuto nella casa del clero di Fermo, adeguatamente assistito da personale messo a disposizione da quella diocesi. L’Arcivescovo Francesco Massara, che lunedì alle ore 10.00 parteciperà ai funerali nella Cattedrale di Fermo, ha fatto affiggere un manifesto attraverso il quale si esprime la vicinanza e il dolore  dell’intera Arcidiocesi di Camerino-  San Severino Marche.  

Carla Campetella
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I vertici regionali, insieme al Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini hanno visitato il cantiere dell'ospedale dei Sibillini che sorgerà ad Amandola.
Quello di Amandola, ha ricordato il governatore Luca Ceriscioli, “è stato un percorso molto particolare perché il progetto è stato donato e lo portiamo avanti con le donazioni e i fondi della ricostruzione. Realizzeremo una struttura importante, facilmente collegabile con quella provvisoria. Recupereremo gli spazi che c'erano nel vecchio ospedale e la ricostruzione rappresenterà un vero potenziamento del vecchio nosocomio, più sicuro sul fronte sismico e a servizio del territorio”. Legnini ha parlato di “un segnale molto importante per il processo di ricostruzione che va ascritto al merito di tutti coloro che vi hanno contribuito negli anni passati”.
Parlando con i giornalisti della “ricostruzione leggera”, ha spiegato che “occorre che i titolari dei danni lievi presentino le domande: alcune migliaia ancora in tutto il cratere mancano all’appello. L’ordinanza 100 può e deve funzionare. Questa mattina l’ingegnere Cesare Spuri (Ufficio speciale della ricostruzione delle Marche) mi ha consegnato il primo decreto predisposto, dopo un’istruttoria durata solo 22 giorni. Se i progettisti presenteranno i progetti completi e istruiti, saremo nella nelle condizioni, in pochissimi mesi, di autorizzare l'inizio dei lavori. Sono sicuro che i prossimi mesi segneranno l'avvio concreto della ricostruzione”.


Una visione ampia quella del governatore sulla sanità: “La sanità ospedaliera - ha detto - , in un paio d’anni, sarà la grande rivincita del Fermano rispetto al resto della regione. Sul piano delle infrastrutture viaria è chiaro che dovrà ancora aspettare investimenti importanti, mentre invece, sotto il profilo sanitario, sarà, nelle Marche, la prima provincia, da qui a qualche anno, ad avere tutte le strutture rinnovate e riqualificate”. 

GS

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Giunto quasi a conclusione il primo anno di presidenza dell’Assemblea di Ambito n. 3 Macerata da parte del sindaco di Morrovalle, Stefano Montemarani, e del vice presidente Paolo Stella, Assessore del Comune di Fiuminata.

Durante l’assemblea di giovedì scorso sono stati affrontati diversi temi chiave relativi ai fronti sui quali la governance dell’Ente di Ambito si è impegnata.

"La questione dell’attingimento per l’acquedotto del Nera - si legge in una nota - che sembrava sbloccata dopo la sentenza di fine 2019 - favorevole all’AAto – e che aveva fatto ripartire il procedimento regionale di concessione, ha subìto un nuovo stop a seguito del ricorso in Cassazione presentato del Parco dei Sibillini, mentre la questione delle centraline idroelettriche concesse a privati lungo la condotta, dopo anni di ricorsi e carte bollate, sembra prossima ad una conclusione positiva".

Al centro del dibattito anche il gestore unico di Ambito, "la cui costituzione - spiegano - è necessaria per il prossimo affidamento in house del servizio. Non si è riusciti a giungere ad una conclusione condivisa e, a breve, verrà convocato un incontro ristretto fra sindaci per riuscire a sbloccare una situazione la cui soluzione positiva diventa sempre più urgente.

È stata approvata la convenzione con l’ATA rifiuti - aggiungono nella nota - che consentirà a questa di contare ancora per due anni sulla struttura dell’AAto idrico per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali ed è stato annunciato che entro settembre l’assemblea verrà nuovamente riunita per deliberare le tariffe del servizio per il periodo 2020-2023, come stabilito dalla recente deliberazione ARERA sull’argomento: la previsione che si può effettuare ad oggi è che nel 2020 la tariffa unica di Ambito, introdotta nel 2018, rimarrà invariata rispetto al 2019".
A commentare il bilancio del primo anno di attività è lo stesso presidente Stefano Montemarani: “Sono molto soddisfatto di quanto realizzato in questo primo anno di presidenza – riferisce – soprattutto per quanto riguarda l’impulso dato agli investimenti nel settore idrico e il ristorno erogato agli utenti che hanno sopportato gli aumenti tariffari più gravosi dopo l’adozione della tariffa unica di Ambito. In particolare mi riferisco ai finanziamenti che l’AAto distribuisce ai nostri gestori pubblici sempre più impegnati nel completamento delle necessarie infrastrutture fognarie e depurative che consentiranno ai nostri territori di mantenere elevatissimi standard di qualità ambientale”. Gli investimenti sulle reti fatti dai gestori, ammontano a circa 8 mln di euro nel 2019.

Finanziata anche l’installazione di dispenser di acqua potabile nelle scuole del territorio per ulteriori 25.000 euro nel 2020.

GS
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Dopo il restyling del Torrione arriva la buona notizia che riguarda un altro simbolo della città di Tolentino: Porta Marina.
"Il nostro lavoro – dice Giuseppe Pezzanesi – sul fronte del sisma e soprattutto del reperimento di fondi per avviare lavori di restauro, continua a dare buoni frutti. Infatti in queste ore ci è stato comunicato dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti che ci è stato finanziato l’intervento di restauro dell’antica Porta Marina. Infatti la nostra domanda di partecipazione al bando pubblicato dal Commissario Straordinario Legnini è stata accolta e ci sono state accordate erogazioni fino a 200 mila euro che utilizzeremo per finanziare i lavori.
Siamo molto soddisfatti – prosegue il primo cittadino - e ringraziamo quanti hanno voluto, ancora una volta sostenere i nostri progetti di recupero di monumenti storici della nostra città. Porta Marina aspettava da anni di essere recuperata ed era l’ultima porta storica di accesso della nostra città non ancora interessata da lavori di consolidamento e restauro e le cui condizioni si sono aggravate al seguito dei danni riportati con il sisma del 2016.  Ora daremo il via alla progettazione preliminare e poi definitiva per giungere all’indizione del bando per affidare i lavori e aprire il cantiere".

Porta Marina era l’antico accesso da e per la costa, vibino al Politeana, in via Flaminia. "Risale - spiega Giorgio Semmoloni - al 13° secolo quando il Comune fece avanzare la cinta muraria occupando la vigna dei monaci di San Catervo. Ha l’arco acuto in pietra arenaria a piè di una torre merlata a sporto e difesa piombante. Conserva alcuni gangheri in ferro, una parte di ganghero in pietra e gli incastri per la sbarra. La porta – completata da un rivellino circolare a difesa – costruito bel 1490 e battuto nel 1840 per facilitare il transito delle diligenze – trovandosi sul percorso della Strada Lauretana, segnò il passaggio di tanti viaggiatori, personaggi illustri, papi, uomini d’arme, santi e pellegrini fino a quando, nel 1880, venne costruito a fianco del Torrione di San Catervo il nuovo ponte che fece mutare il corso della strada, poi denominata Nazionale".

GS




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Concerti nei borghi e nei parchi archeologici. Concerti escursioni all'alba e al tramonto. Residenze artistiche e percorsi “solidali”. Nessun concerto sui prati, a meno di miglioramenti repentini e inaspettati delle condizioni legate alla sicurezza. Sarà una quarta edizione di RisorgiMarche all’insegna del massimo rispetto delle normative anti Covid 19 previste per le iniziative dal vivo, con censimento dei partecipanti, distanziamento sociale e sanificazione di spazi e materiali. L’unico modo possibile, rimarcano Neri Marcorè e Giambattista Tofoni, per poter dare continuità ad una manifestazione nata con un obiettivo imprescindibile: la vicinanza, concreta e tangibile, nei confronti delle comunità del cratere mantenendo vivi i flussi turistici nei Comuni.

“Questo festival - ricorda Marcorè - nasce con l’idea, attraverso il richiamo della musica dal vivo di bravi e generosi artisti, di non abbandonare le comunità colpite dai terremoti del 2016, oggi doppiamente danneggiate dagli effetti del cosiddetto lockdown, le cui conseguenza non sono ancora quantificabili. È stata anche questa ulteriore difficoltà a spingerci a raccogliere le innumerevoli richieste pervenute dalla gente, comprese quelle di tantissimi sindaci, e annunciare una quarta edizione di RisorgiMarche necessariamente diversa dalle scorse per dinamiche e fruizioni, visto il periodo particolare, ma potenzialmente cruciale per garantire visibilità alle aree interne”.

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Una manifestazione, come noto, che è stata capace di aggregare centinaia di migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, con ricadute molto significative in termini economici e di promozione turistica. “Accanto a tutto questo - prosegue Marcorè - si è spontaneamente generata una vera e propria comunità ('il popolo di RisorgiMarche') che ha fatto del rispetto dell’ambiente e della solidarietà le proprie prerogative”.

Sin dallo scorso aprile, quindi, lo staff di RisorgiMarche ha elaborato diverse progettualità, sempre legate a doppio filo alle dinamiche dell'emergenza Covid ed ai conseguenti Dpcm che si sono succeduti, fino a quello che ha decretato la possibilità di organizzare spettacoli dal vivo.

Come nel tempo abbiamo puntato sulla sicurezza per gli spettatori, garantendo sempre l’assistenza – rimarca il direttore esecutivo Tofoni – nel pensare a questa quarta edizione abbiamo seguito scrupolosamente tutte le direttive nazionali e regionali per il contenimento del virus, oltre alla messa in sicurezza di tutto il personale tecnico e artistico che verrà impiegato”.

Dal censimento del pubblico attraverso la prenotazione online (“unico modo per poter dare vita a RisorgiMarche in questo 2020” sottolinea) al distanziamento sociale, dalla sanificazione alla presenza di personale formato e qualificato: su queste prerogative di carattere sanitario si poggia una quarta edizione che continuerà ad articolarsi in una forma che Tofoni definisce 'modulare'. “RisorgiMarche non cambia ma si evolve – spiega – a partire dalle esperienze maturate nel corso degli anni. Un ruolo sempre più importante lo giocheranno i Comuni, che saranno co-organizzatori degli eventi. La nostra sarà una collaborazione costante e capace di oltrepassare la stagione estiva, dando continuità nel tempo a proposte culturali di varia natura. Inoltre, proprio per marcare con ancora più forza la nostra vicinanza alle popolazioni locali e dare un’ulteriore spinta al tessuto economico, segnaleremo al pubblico ristoranti, strutture ricettive, punti enogastronomici  e dell’artigianato utilizzando i vari canali di RisorgiMarche”.

In quest'ottica si inserisce la possibilità di organizzare visite guidate nelle strutture museali e nei parchi archeologici ricadenti nell'area del cratere sismico, cardini di un patrimonio artistico e culturale di altissimo livello, veri e propri presidi territoriali che, oggi più che mai, necessitano di essere valorizzati.

Nei prossimi giorni, come già sperimentato lo scorso anno, verrà presentato in video conferenza il programma della quarta edizione che, una volta confermate le date da parte degli artisti, dovrebbe prendere il via nella seconda metà del mese di luglio, con la possibilità di subire variazioni in corso d’opera.

Risorgimarche 2019
edizione 2019
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Radioc1inblu

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