Notizie di cronaca nelle Marche
Se non ci fossero stati i Cardinali Pallotta, Caldarola sarrebbe stato solo un piccolo paese del territorio.
Così Mauro Capenti, ex sindaco di Caldarola e appassionato della storia del paese, ha voluto iniziare il suo intervento in occasione dela conferenza stampa di presentazione degli avvenimenti che nei prossimi mesi ricorderanno la figura del cardinale Evangelista.
Primo dei quattro cardinali della famiglia Pallotta, nel 2020 ricorre il 4° centenario della morte avvenuta a Roma il 22 agosto 1620 all'età di 72 anni.
Una messa, presso il monastero di S. Caterina, sarà il primo evento  per ricordare il cardinale. 
Il sindaco Giuseppetti, ha voluto mettere in risalto l'importanza  della famiglia Pallotta e del castello  di propirietà della famiglia, rappresentata oggi  dal Dottore Quochi Pallotta Carlos e dal figlio Tommaso.  
Sarà un'occasione - ha dichiarato Giuseppetti - per far conoscere a tutti le meravigli che abbiamo ereditato e vorremmo coinvolgere anche i giovani, attraverso la suola, per far comprendere il valore storico, artistico e culturale che pochi paesi hanno.  

( un momento della conferenza stampa )

cardinale

L'Architetto Loredana Camacci Menichelli ha dichiarato: " Il cardinale Evangelista è stata una figura centrale.  Viveva a Roma ed è stato influenzato nel tempo delle grandi costruzioni romane.
Ha voluto un nuovo linguaggio urbano, per quel tempo.
Pensò ad una città con una viabilità con strade e vie grandi, abbattendo le vecchie mura si apre al nuovo. Costruisce una "città moderna" dando indicazioni precise e dettagliate. siamo nel 1585  vengono date dipsosizioni speciali per chi costruisce muovi edifici e verrà così costruito il palazzo nobile, "cuore " del paese".
 
"Oggi ho scoperto molte cose nuove della famiglia Pallotta e della vita dei cardinali -  ha dichiarato Dottore Quochi Pallotta Carlos - grazie alle notizie che il dott. Capenti ha illustrato. Anzi, vorrei averlo come guida storica per insegnare ai miei figli,  che amano e vogliono restare attaccati non solo al castello ma a tutta la città di Caldarola.
Ho un grande desiderio di ritornare ad abitare qui con mia moglie e con tutta la famiglia, è un mio desiderio, farò di tutto per rimetterlo a posto dopo i danni del sisma. Il Castello ritornerà iù bello di sempre - gli fa eco il Tommaso - lo dobbiamo a nostra madre e alla storia.
Ci auguriamo periamo che il cardinale Evangelista ( dal di là ) ci aiuti. 

Interessante è la figura di Giovanni Evangelista, i genitori Desiderio e Domenica Cianfortini al momento del battesimo del primogenito optarono per il doppio nome, Giovanni Evangelista, era il febbraio del 1548. 
All'età di 13 anni entrò nel seminario di Macerata e attorno all'anno 1571 ricevette l'ordinazione presbiterale. Nel 1573 era già sacerdote e figura come rector della chiesa di S. Martino a Caldarola. 
Da giovane sacerdote ebbe modo di conoscere Felice Peretti, il frate francescano dei padri conventuali. 
        
Si rivelò un'amicizia di grande importanza quella con il cardinale Peretti quando fu eletto papa con il nome di Sisto V. Questi lo volle come suo cameriere segreto e gli affidò la dataria apostolica, un importante ufficio della curia romana per il conferimento di benefici ecclesiastici e grazie. 

Rapida fu la sua carriera ecclesiastica perché nel settembre 1587 papa Sisto lo creò arcivescovo di Cosenza e nel successivo mese di dicembre lo aggregò al collegio cardinalizio con il titolo di San Matteo di Merulana. 

La sua attività pastorale a Cosenza è poco documentata anche se i contemporanei lo onorarono come il "cardinal cosentino"Nel marzo 1588 Sisto V lo nominò arciprete ad vitam della basilica di San Pietro e prefetto della Fabbrica di S. Pietro.

Per circa un trentennio, tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, s'impegnò per dare a Caldarola il centro rinascimentale elaborato, come aveva fatto a Roma.

Una tradizione orale caldarolese vuole che abbia utilizzato i marmi e le due colonne a tortiglione della vecchia chiesa di S. Pietro nella cornice della pala dell'altare della chiesa di San Martino.

A lui si deve la demolizione delle casupole a ridosso della cinta muraria e la costruzione di palazzi che ornano un lato dell'attuale piazza Vittorio Emanuele.

Sempre il cardinal Pallotta fece costruire il palazzo di Piazza destinato a residenza invernale, il campanile e la nuova chiesa di S. Martino.

Fece costruire anche il palazzo dei Priori, il seminario e la nuova chiesa di S. Gregorio e S. Valentino nel posto che allora si chiamava Pian di Gea. Tentò il rilancio delle attività produttive come le case della lana e della seta.
In prossimità dell’avito Palazzo di Monte, oggi comunemente chiamato “Castello Pallotta”, eresse il monastero femminile delle Canonichesse Lateranensi con la relativa chiesa di S. Caterina d'Alessandria ed è in questa chiesa che furono inumate le sue ceneri e quelle di suo nipote cardinal Giovanni Battista. Servizio completo nel prossimo numero dell'Appennino Camerte.

M.S.




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Saranno due quest’anno i concerti di RisorgiMarche patrocinati dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che si terranno all’interno dell’area protetta in orari particolari, ossia all’alba ed al tramonto. “Abbiamo accolto la richiesta di RisorgiMarche sposando l’idea di concerti che, oltre alle ovvie disposizioni anti covid e quindi anche con una limitazione significativa di partecipanti, continuino ad osservare quelle modalità organizzative che l’hanno contraddistinto già negli anni passati in termini di attenzione alle necessarie peculiarità di salvaguardia ambientale”.

concerto 1
Andrea Spaterna, presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, rimarca l’interesse dell’Ente da lui presieduto verso una manifestazione che “ha dato e sta dando un contributo importante al recupero di una dimensione di narrazione e riscoperta dei luoghi meravigliosi dell’entroterra marchigiano devastato dal sisma, anche nell'ottica di una valorizzazione turistica.
Pertanto, dopo il concerto all’alba di Marco Santini String Quartet a Bolognola, avremo nei primi giorni di settembre un altro concerto, stavolta al tramonto, sempre accompagnati da artisti d’eccezione”.

M.S.
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Nuovo intervento dei Vigili del Fuoco per un incendio di vegetazione e sterpi che a Jesi  dalle prime ore del pomeriggio, in via Gangalia Alta ha interessato un'area di circa sei ettari. Per spegnere le fiamme, sono intervenute con tre autobotti e tre mezzi 4x4, la squadra di Jesi e la squadra di Ancona. Sul posto anche due direttori operazioni spegnimento ( d.o.s) dei Vigili del Fuoco, l'elicottero antincendio regionale e i volontari, resisi indispensabili per le operazioni di bonifica, come da convenzione con la Regione Marche per la lotta contro gli incendi boschivi. 
c.c.
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Si infortuna cadendo mentre percorre un sentiero nelle vicinanze del lago di Fiastra. Richiesto l'intervento dell'eliambulanza per facilitare il recupero della donna, una 59enne originaria di Torino e in escursione in zona, rimasta vittima dell'incidente. Data la zona impervia dove è avvenuto il fatto, indispensabile si è rivelata la collaborazione dei Vigili del Fuoco intervenuti in aiuto ai sanitari per provvedere al recupero della signora che, in seguito alla caduta, lamentava forti dolori ad una gamba. Ultimato con l'elisoccorso il trasferimento in una posizione più agevole sulla strada poco distante, i sanitari hanno potuto prestare alla donna le prime cure del caso, dopodichè è stata trasportata all'ospedale di Camerino. 
c.c.
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Ci sono voluti tre mezzi e due autobotti dei Vigili del Fuoco di Ancona intervenuti insieme alla squadra Antincendio Boschivo per avere ragione delle fiamme nell'incendio di sterpaglie che si è sviluppato  in prossimità del Monte Conero in località Massignano. Oltre ad assicurare lo spegnimento del rogo i Vigili del Fuoco hanno provveduto anche a bonificare la zona dell'intervento. Sul posto sono intervenuti anche due D.O.S. (Direttore Operazioni Spegnimento). Interessata una zona di circa 200 mq.
c.c.
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4. 1
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Da Londra a Tolentino in bicicletta. Concluso con un'accoglienza festosa in piazza della Libertà a Tolentino, il viaggio di Guido Mai e suo figlio Gabriel, partiti da Londra all'inizio del mese e giunti a destinazione oggi pomeriggio poco dopo le 17.00. Un arrivo salutato dagli applausi di numerosi  cittadini desiderosi di congratularsi per il particolare viaggio sui pedali che ha richiesto tanta grinta e determinazione.
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A fare gli onori di casa il sindaco Giuseppe Pezzanesi che si è complimentato di persona e a nome dell'amministrazione e cittadinanza per la straordinaria impresa che ha visti protagonisti padre e figlio. Iniziata quasi per scherzo, questa avventura su due ruote si è trasformata in un'autentica lezione di vita per entrambi. La scintilla iniziale è venuta dal lungo periodo di lockdown che per Guido, da sette anni a Londra come chef, ha comportato la chiusura del ristorante dove lavorava. E' da lì che è partita l'idea di dedicare del tempo a suo figlio, quel tempo che le ore di lavoro non gli avevano mai permesso di trovare prima. E insieme si sono lanciati in un'avventura che, tappa dopo tappa, si è rivelata un'esperienza unica.
gruppo Tolentino arrivo guido e Gabriel
"In tutta sincerità è stato fantastico - dichiara Guido Mai  -. E' stato un vivere 24 ore al giorno con mio figlio affrontando anche qualche piccolo affettuoso diverbio perché io ho 55 anni e lui 19 ed è chiaro che i nostri pensieri talvolta divergevano. Alla fine però l'accordo si trova sempre e siamo riusciti a fare tutto questo viaggio in grande armonia. Abbiamo sofferto il caldo e spesso è stato faticoso  ma allo stesso tempo ogni volta siamo ripartiti convinti. Arrivati a destinazione qui a Tolentino - scherza Guido- io e Gabriel abbiamo detto che non saremmo più risaliti sulle  bici ma, dopo i festeggiamenti che ci sono stati fatti in piazza, quasi quasi ci viene voglia di ripartire subito, perchè comunque è stata un' esperienza positiva al 100%".
Motivo dell'arrivo finale a Tolentino e dell'affettuoso abbraccio ricevuto da tanti cittadini, è che la famiglia di Guido Mai che è nativo di Rapallo, in città ha gestito un ristorante  per circa vent'anni. "Le persone si ricordano di noi e ci hanno trattati come se fossimo nati qui tutti e due; il sindaco, i presidenti della Proloco, dell'Avis e del Rotary, ci hanno omaggiato consegnandoci delle targhe ed è stato un momento bellissimo". Al di là dell'impresa in sè sicuramente da applaudire, c'è anche il segno profondo lasciato da tutto il tempo che si è potuto vivere a stretto contatto, in un reciproco ritrovarsi, guardarsi dentro e  probabilmente capirsi ancora di più: "La lezione  di vita è stata per tutti e due e lo stesso rapporto e legame tra me e Gabriel ne è uscito rafforzato". 
c.c. 
Guido sindaco e Gabriel

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Infortunio durante un'escursione in montagna per un 81enne che in compagnia di amici si era appena incamminato sul sentiero che da Pian dell'Elmo conduce sulla cima del Monte San Vicino. L'anziano ha perso l'equilibrio e scivolando a terra ha riportato una probabile frattura della tibia. E' quanto ipotizzano i sanitari del 118 che, allertati dagli amici dell'uomo, sono arrivati sul posto per prestare soccorso, coadiuvati da una squadra di Vigili del Fuoco di Macerata e del Distaccamento di Apiro arrivati con tre automezzi.  Grazie alla collaborazione con i Vigili del fuoco i sanitari hanno potuto dunque sottoporre alle prime cure mediche  e provvedere al trasporto del ferito in barella fino all'ambulanza. L'uomo è stato quindi condotto in'ospedale.   
c.c. 
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Centri estivi a Fabriano anche ad agosto a pieno regime così da sostenere le famiglie, in particolare quei genitori che quest’estate non hanno pianificato le ferie perché si continua a lavorare o per difficoltà economiche. Per i bambini e ragazzi un luogo dove poter finalmente divertirsi dopo la dura prova alla quale tutti siamo stati sottoposti in conseguenza del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19.
Il Comune di Fabriano ha messo a disposizione locali per la realizzazione di un centro estivo per 40 minori, bambini e adolescenti, grazie alla collaborazione con la cooperativa Mosaico che ha ottenuto fondi dall’Impresa sociale “Con i bambini”.
“Un investimento importante per rispondere alle esigenze educative delle famiglie del territorio duramente provate dall’esperienza dell’isolamento. I 14 centri estivi privati sono stati supervisionati e autorizzati dall’Ambito 10 e procedono tutti con la massima cura e attenzione in stretta collaborazione con l’Asur per garantire sicurezza. In tutto ci sono poco più di 300 iscritti. I piccolini hanno ripreso le attività educative presso il nido comunale. A quanto riferiscono gli operatori stanno godendo appieno di questa ritrovata socialità. Gli ampi spazi a disposizione permettono di garantire tutte le dovute accortezze rispetto alle norme anti diffusione della pandemia da Coronavirus. Abbiamo per ora 12 iscritti a tempo pieno”, evidenzia l’assessore ai Servizi alla Persona, Simona Lupini.
Importante anche la ripresa delle attività per i disabili che vede da parte del Comune l’attivazione di laboratori ludico-ricreativo per 13 utenti in età scolare nei locali dell’ex Seminario di via Serraloggia con la cooperativa Castelvecchio. Sono ricominciate anche le attività all’aperto del Laboratorio 10 e dei tre centri diurni per disabili gravi e gravissimi. “L’Assessorato ha intenzione di investire in servizi educativi anche per tutto agosto per supportare le famiglie vista la particolare situazione di questo anno. Per alcune situazioni si è provveduto a riattivare l’assistenza educativa domiciliare e per altri si è scelto di far accompagnare i bambini da apposito educatore professionale all’interno dei centri estivi per una fattiva integrazione. Sono servizi necessari a supporto delle povertà educative delle famiglie. Un grazie al lavoro di tutto il settore che ha dato il massimo”, conclude l’assessore Simona Lupini.

M.S.
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Il ritorno delle ferie nello stabilimento Whirlpool di Fabriano, esattamente a Melano, ha confermato il buon andamento a livello produttivo dopo mesi di difficoltà dovuti prima a una contrazione del mercato di riferimento e, poi, per la pandemia da Covid 19. Il sito produttivo fabrianese si è fermato, in modo collettivo, solo nella settimana di Ferragosto, dopo aver già svolto due settimane di ferie a fine giugno.
Da luglio si è assistito a un trend favorevole e a nuove commesse intercettate per la produzione di piani cottura elettrici e a gas. E questo trend sta proseguendo anche ad agosto e, si spera, possa coinvolgere anche il prossimo mese di settembre. I volumi, a consuntivo di fine anno, dovrebbero essere sempre deficitari per un 10%, come rimarcato dalla stessa Whirlpool nel corso dell’ultimo incontro in remoto al Mise, alla presenza dei sindacati. Ma certamente, si sta assistendo a un’inversione di tendenza che lascia ben sperare per la fine del 2020. Nello stabilimento di Melano si stanno producendo 9mila nuovi pezzi da consegnare entro fine mese. Questo ha comportato che la multinazionale americana abbia fatto nuovamente ricorso ad assunzioni di lavoratori interinali, prima 30 e poi il numero innalzato attorno alle 40/50 unità.
I sindacati di categoria, Fim-Fiom-Uilm, si augurano che queste nuove commesse possano divenire parte integrante dei volumi annuali del sito produttivo fabrianese della Whirlpool. “Si rendono necessarie garanzie sui volumi produttivi, aumentanti improvvisamente nelle ultime settimane, ma che necessitano di garanzie di stabilizzazione anche nel medio periodo e non solo nell’immediato, in maniera tale da rendere sostenibile la vita delle persone con le esigenze lavorative, a fronte di un’organizzazione del lavoro che rischia di apparire e diventare caotica ed irrazionale”. Infine, le parti sociali chiedono maggiore attenzione anche riguardo alle decine di persone con ridotte capacità lavorative che ancora beneficiano troppo poco dell’aumento della produzione e continuano a subire troppe ore di cassa integrazione”.

s.m.
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Si è conclusa la prima campagna di prevenzione e controllo sulla vendita e sul corretto utilizzo di fitofarmaci in agricoltura condotta dai Carabinieri Forestali nelle Marche.

Gli accertamenti eseguiti dai reparti Carabinieri Forestali hanno interessato circa 80 distributori e utilizzatori di prodotti per l’agricoltura e si sono concentrati sulla verifica del rispetto degli obblighi previsti dalla normativa sulla vendita, la detenzione e l’uso dei fitofarmaci.

Sono state contestate n. 22 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa € 13.000, per violazioni sul divieto di spandimento di fitofarmaci in giornate ventose, per assenza di tabellazione perimetrale di segnalazione, per spandimento di prodotto all’interno di centro abitato, per vendita di fitofarmaci a persona non in possesso di certificato di abilitazione all’utilizzo o a titolare di azienda agricola non in possesso di Registro dei Trattamenti “quaderno di campagna”

CONTROLLO DEPOSITO

I controlli hanno riguardato tutte le province marchigiane, con n. 5 sanzioni in Provincia di Ancona, n. 2 sanzioni in Provincia di Fermo, n. 5 sanzioni in Provincia di Macerata e n. 10 sanzioni in Provincia di Pesaro Urbino. Le irregolarità sono state riscontrate principalmente nell'utilizzo di prodotti anticrittogamici  e disseccanti in violazione della normativa vigente. Particolarmente dannosi per l'ambiente e la salute umana la distribuzione di insetticidi ed erbicidi nei pressi di aree abitate o su vegetazione spontanea in fioritura, pratiche in grado di uccidere migliaia di api ed altri insetti utili per l’equilibrio degli ecosistemi naturali.

Sono stati ipotizzati anche alcuni illeciti penali, conseguenti alla diffusione nell’ambiente di prodotti chimici con molestia dei residenti nelle zone limitrofe per i quali sono ancora in corso le relative attività investigative.

I fitofarmaci sono sostanze chimiche ammesse dalla legislazione vigente  e consentono il contenimento dei parassiti e delle patologie vegetali, il controllo delle specie “infestanti” e favoriscono i processi di maturazione e/o la conservazione dei prodotti ortofrutticoli. Tuttavia, se utilizzati in modo irrazionale e difforme da quanto disposto dalla normativa vigente, possono cagionare gravi danni all'ambiente ed alla salute umana. La legge, prevede che i fitofarmaci impiegati in agricoltura per uso professionale,   debbono essere venduti solo da esercizi abilitati, ed utilizzati solo da operatori in possesso del cosiddetto patentino, compilando il registro dei trattamenti.

La campagna di controlli appena conclusa, si inserisce nel quadro delle attività per l’uso sostenibile del territorio, con particolare riguardo a quello agricolo, ed è finalizzata a promuovere le pratiche di corretto utilizzo dei prodotti fitosanitari, attraverso un’adeguata attività di informazione preventiva nonché, quando necessario, mediante la repressione dei comportamenti illeciti.

M.s.
Pubblicato in Cronaca

Radioc1inblu

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