Notizie di cronaca nelle Marche
È l’imprenditore il personaggio 2021 del presepe secondo Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola. E proprio una statuina artistica realizzata dagli artigiani della tradizione è stata consegnata questa mattina all'arcivescovo Francesco Massara, da Giordano Nasini, direttore di Coldiretti Macerata, dal vicepresidente di Coldiretti Macerata Antonio Fainelli con il segretario generale di Symbola Fabio Renzi, Renzo Leonori e Riccardo Golota, rispettivamente membro di giunta e funzionario di Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo.
"Non una scelta casuale - precisa Coldiretti - : se il personaggio simbolo dell scorso Natale era stata l’Infermiera, questo che volge al termine è stato un anno di estrema difficoltà per la ripresa dell’economia. Un 2021 nel corso del quale gli imprenditori hanno affrontato le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni e i lockdown. Un simbolo di resistenza, di operosità, di capacità di adattamento al futuro senza per questo rinunciare alla tradizione".
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Entrano in vigore da oggi le prime due ordinanze attuative delle misure per lo sviluppo economico delle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016 previste dal Fondo nazionale complementare al Pnrr.

Il commissario Giovanni Legnini ha firmato due ordinanze che affidano ad Anas la progettazione e la realizzazione di lavori su diversi lotti relativi alla rete stradale statale del cratere e ad Rfi la riqualificazione di 11 stazioni ferroviarie.

Per le strade statali che attraversano le quattro regioni Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo, l’ordinanza stanzia 177 milioni di euro, 140 dei quali per l’esecuzione dei lavori e 37 per la progettazione di nuovi interventi. Questi ultimi, grazie all’intesa raggiunta con il ministro delle infrastrutture, Enrico Giovannini, saranno finanziati con rilevanti risorse aggiuntive nell’ambito del nuovo contratto di programma con l’Anas, che è il soggetto attuatore delle opere di ripristino della rete stradale dopo il sisma.

Tra i primi cantieri anche la SS 78 tra Belforte, Sarnano e Amandola, e la SS 210 Amandola-Servigliano.

L’altra ordinanza riguarda il potenziamento e la riqualificazione delle principali stazioni ferroviarie del cratere sismico, ed affida i relativi lavori, per un importo di 33,5 milioni di euro, a Rete Ferroviaria Italiana, che investirà con propri fondi altri 18,3 milioni di euro. I lavori di miglioramento riguarderanno le stazioni di Teramo, L’Aquila, Ascoli Piceno, Fabriano, Macerata, Tolentino e Tolentino Campus, Rieti, Antrodoco, Spoleto e Baiano di Spoleto.
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Sono state sequestrate dalle Fiamme Gialle di Macerata 350 confezioni di articoli decorativi destinati all’hobbistica, ritenuti insicuri per la salute dei consumatori poiché privi delle informazioni minime previste dal Codice del Consumo.
Si tratta di una operazione portata a termine nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, finalizzati al contrasto dell’abusivismo commerciale, nonché della vendita di prodotti recanti marchi contraffatti o insicuri per la salute dei consumatori.

In particolare, il Decreto Legislativo impone, a tutela dei consumatori, che i prodotti o le relative confezioni destinati al consumatore, riportino alcune informazioni minime come la denominazione legale o merceologica del prodotto, il nome, la ragione sociale o il marchio, la sede legale del produttore o dell’importatore, il Paese di origine se situato fuori dell'Unione europea, l'eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all'uomo, alle cose o all'ambiente, i materiali impiegati, nonché le istruzioni, le eventuali precauzioni e la destinazione d'uso, ove utili ai fini di fruizione e sicurezza del prodotto.

Il responsabile è stato segnalato alla competente Camera di Commercio per l’applicazione dei provvedimenti di specifica competenza.

Ulteriori accertamenti verranno svolti per controllare eventuali illeciti di natura fiscale e doganale.

L’operazione di servizio si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela dell’economia legale: contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo, ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.
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Firmato nella sede della Regione Marche l’accordo tra la Inail e Regione Marche per la somministrazione di vaccini anti SARS-CoV-2 ai lavoratori delle imprese.


“Stiamo mettendo in campo tutte le risorse che abbiamo a nostra disposizione per dare le giuste informazioni e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della pandemia e della vaccinazione – ha spiegato il presidente Francesco Acquaroli -. L’accordo di oggi è particolarmente importante perché prevede un impegno comune a rafforzare la capacità vaccinale nella nostra regione”.

“La sinergia istituzionale tra Inail, assessore alla Sanità e ASUR - afferma il direttore regionalgiovanni contenti
e Inail Marche, Giovanni Contenti
– ha consentito di addivenire alla sottoscrizione di un accordo che amplia la sfera dei soggetti istituzionali chiamati in campo a garantire il perseguimento dell’obiettivo di salute pubblica. Mediante l’adozione di specifici Protocolli con le associazioni di categoria verranno individuate le aziende destinatarie della somministrazione vaccinale, il numero dei lavoratori idonei a ricevere la somministrazione, nonché il calendario relativo allo svolgimento delle attività sanitarie da porre in essere”.

Con tale firma, alla quale ha presenziato anche l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, si consolida quindi il proficuo rapporto di collaborazione tra l’Istituto e la Regione Marche; il ruolo propulsivo, l’affidabilità e la vicinanza di tali soggetti istituzionali al mondo delle imprese concorrerà a rendere più veloce e completa l’attuazione del complessivo Piano vaccinale regionale.

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Sono pressoché ultimati i lavori per la delocalizzazione della casa di riposo di Pieve Torina in località La Serra.

“Per Natale i nostri anziani, attualmente ospitati presso l’ex ospedale di Matelica, torneranno finalmente a casa. Lo avevamo annunciato e ora, con orgoglio, lo possiamo confermare. È il più bel regalo di Natale che potessimo desiderare, e lo vivremo insieme all’intera comunità di Pieve Torina”. È soddisfatto il sindaco Alessandro Gentilucci per come si sta concludendo la realizzazione della struttura temporanea destinata ad accogliere gli ospiti della casa di riposo, in attesa della ristrutturazione del complesso Sant’Agostino.

“Lunedì 20 dicembre, alle ore 11, inaugureremo la nuova sede e restituiremo spazi adeguati e funzionali ai nostri anziani. È un risultato straordinario, voluto con il cuore e tanta tenacia, che restituisce dignità a persone che hanno sofferto più di tutti l’allontanamento dal loro contesto abituale di vita. Una comunità si ricostruisce anche così: abbiamo lottato per garantire servizi puntuali ai cittadini, in particolar modo a quelli più fragili, e siamo riusciti a evitare che i nostri anziani venissero dislocati in diverse realtà delle Marche. Un ringraziamento va al presidente della Regione, Acquaroli, per aver accordato questa delocalizzazione cosicché gli ospiti della casa di riposo – conclude Gentilucci – torneranno, finalmente, a respirare aria di casa”.


struttura casa di riposo
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Un accordo già operativo tra Università di Camerino e Confindustria Macerata per guidare le aziende nella transizione ecologica e digitale. Nel prossimo triennio l’ateneo guidato dal Rettore Claudio Pettinari e l’associazione degli industriali maceratesi presieduta da Sauro Grimaldi faranno squadra per affrontare le sfide che le nuove normative europee impongono in materia di tutela ambientale e sostenibilità.

“L’economia circolare e le transizioni ecologiche e digitali non sono una moda passeggera, ma una realtà consolidata” ha detto proprio il Rettore Pettinari. L’ateneo camerte appoggerà Confindustria nel percorso di riconversione delle aziende maceratesi attraverso la formazione e l’informazione. Sul tavolo, per gli studenti Unicam, anche la possibilità di nuovi stage e tirocini formativi: “L’accordo è già realtà – sottolinea ancora Pettinari –: sia l’ateneo che Confindustria hanno stanziato risorse economiche importanti per il futuro di studenti, lavoratori e imprese. Dobbiamo prendere atto che il mondo formativo deve muoversi in questa direzione. Il nostro dovere è quello di formare professionisti competenti, che sappiano offrire le loro conoscenze e capacità alle aziende. Allo stesso tempo, in concerto con Confindustria, dovremo guidare le aziende in questa transizione, in modo di offrire alle imprese un futuro e ai giovani delle opportunità professionali nel loro territorio”.

Gianni Niccolò, direttore di Confindustria Macerata, e Alessio Castricini, presidente del comparto Giovani Imprenditori dell’associazione, hanno posto l’accento sulla necessità di questo accordo, tra i primi in Italia: “Qualcosa di necessario – hanno spiegato –, per il futuro della nostra area, ma anche del pianeta. Il bisogno di professionalità formate in modo innovativo e pronte alle sfide della transizione è importantissimo, sia per la ricerca, sia per la riconversione delle aziende a modelli e processi produttivi diversi. L’innovazione arriverà sui materiali, sul riuso, sul trasporto, sulle catene produttive. Un tema fondamentale sarà quello della creazione di economie di filiera sul territorio, così come la nascita di uno sportello formativo per le imprese che avranno l’obbligo di affrontare questo percorso. La transizione è un qualcosa di lento – concludono –, non di repentino. Ecco perché è necessario che le associazioni come Confindustria affianchino le aziende in un cammino di riconversione. La partnership con Unicam offrirà delle nuove professionalità al territorio e delle nuove opportunità alle aziende, in un’ottica sempre più sinergica tra mondo accademico e professionale”.

l.c.
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Taglio del nastro  alla presenza delle massime autorità civili militari e religiose provinciali e regionali, per  la sede transitoria della Compagnia dei carabinieri di Camerino.
Un segnale positivo che si apre dal centro storico di Camerino, significativo per tutti comuni colpiti dai terremoti del 2016  con la prima delle istituzioni che fa rientro nell'area del cratere.
Presenti alla cerimonia il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani, il Questore Vincenzo Trombadore, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il Comandante  della Legione Carabinieri Marche Generale di Brigata Fabiano Salticchioli, il vescovo della Diocesi di Camerino San Severino Marche Mons. Francesco Massara  e il Comandante provinciale Carabinieri di Macerata Colonnello Nicola Candido.
Madrina dell'inaugurazione la signora Giovanna Paolone, vedova del Maresciallo Sergio Piermanni, Medaglia d'oro al Valor Militare alla Memoria. 
Su una superficie complessiva di 1.040 metri quadri, i reparti sono ora dislocati all'interno di due piani di Palazzo Sant'Angelo; funzionale e confortevole la grande serie di spazi che sono stati concessi in comodato d'uso gratuito in seguito alla stipula di un accordo tra Provincia di Macerata e Prefettura. Un passo che avrà riflessi positivi sulla operatività del Comando stesso e sull'efficacia del servizio che viene reso ai cittadini.
Schierati in piazza Garibaldi, un picchetto di militari e rappresentanze dei Carabinieri del Comando provinciale di Macerata nonché delegazioni dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Camerino. Seppur provvisoria e transitoria, il passaggio significativo rappresentato dall'opera nfrastrutturale, è nel fatto che consente ai carabinieri della Compagnia camerte di uscire dai moduli provvisori occupati per 5 anni, in vista della realizzazione della sede definitiva  a Vallicelle, per la quale sono già in corso le gare di appalto per il conferimento dei lavori. Inno ed alza bandiera hanno introdotto negli interventi istituzionali. 
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Soddisfazione è stata manifestata dal Generale Salticchioli per il grande contenuto conseguito che, in vista della soluzione finale, restituisce dignità e sicurezza agli spazi operativi dell'Arma, esprimendo plauso ai militari per come in situazioni di grande disagio hanno svolto finora il loro servizio. 
"Sono perfettamente consapevile che questo è il momento non di celebrare il risultato ma di testimoniare il grande impegno che in tanti hanno profuso per realizzarlo. Tanti sono andati oltre alla formulazione del problema nella convinzione che occorresse trovare una soluzione diversa rispetto a quella transitoria ed occasionale dei Moduli Abitativi Provvisori. Tanti si sono fermati alla contemplazione del problema, altri, con generosità e slancio hanno contribuito realmente al conseguimento di questo grande risultato. Voi Carabinieri della Compagnia di Camerino- ha aggiunto il Generale - avete svolto il vostro importante servizio in una situazione di disagio importante; pur nelle difficoltà avete fatto il vostro dovere e oggi potete continuare a farlo in condizioni più dignitose. Io per primo, non appena assunto il Comando della Legione Carabinieri Marche, venendo a verificare lo stato infrastrutturale, mi sono meravigliato della vostra evidente normalità nello svolgere il servizio. Ed è per questo che mi sono impegnato e ho fatto appello a tutte le risorse che potessero conferire una soluzione. È questo un risultato che ci inorgoglisce e se il merito è stato di tanti che hanno profuso la loro attività, a nome di tutti i Carabinieri della Regione Marche e come cittadino della Repubblica, intendo in particolare rivolgere al presidente Pettinari ringraziamento, plauso ed apprezzamento, per la generosa disponibilità e impegno profusi, rendendo un servizio che è rivolto all'interesse comune". 
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Sulla stessa linea le parole di seguito pronunciate dal sindaco Sborgia,  evidenziando che la struttura nel cuore della città, era una delle poche rimasta illesa.
"L'amministrazione comunale ha cercato di velocizzare quanto più possibile la riapertura del centro storico che fino allo scorso gennaio 2021 era una intera zona rossa interdetta  a chiunque. Abbiamo lavorato perchè oggi potessimo essere qui e perchè questa struttura che era possibile rimettere in piedi con pochi lavori potesse essere utilizzata a servizio della città. Abbiamo sempre pensato alla priorità di trovare una destinazione atta a ridare sistemazione degna e decorosa ai Carabinieri e una dislocazione all'interno del centro storico significa che questa città ritorna a vivere".
Al ricordo del Maresciallo Piermanni il sindaco ha voluto aggiungere anche la memoria dei carabinieri Chiarelli e Corinto, che nel 1988 persero la vita nell'adempimento del loro dovere, così come il sacrificio in nome delle istituzioni dei carabinieri Alfredo Beni e Alfredo Costantini: "Questo, per significare quanto questa terra sia legata all'Arma dei carabinieri ma soprattutto senta profondamente il valore del servizio alle comunità". 
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Profonda la soddisfazione, quale rappresentante del Governo sul territorio, da parte del Prefetto Ferdani che ha parlato di atto istituzionale conclusivo di confronto e di coesione: "Oggi noi ricostruiamo a Camerino un presidio di sicurezza- ha affermato- ridiamo benessere lavorativo ai militari ma soprattutto raggiungiamo l'obiettivo fondamentale di creare un atto di rigenerazione all'interno del centro storico di una città che sta ripartendo. È questo un segnale di rinascita anche per tutti i cittadini di Camerino che ha subito profondamente le ferite del sisma".
Un dono di Natale che, come rimarcato dal presidente della Provincia Pettinari, è una vittoria della provincia e di tutte le istituzioni nel fare un regalo non solo all'Arma e alle sue componenti ma alla città ducale, alla comunità camerte e all'intero entroterra "che non ha solo bisogno di parole quali fiducia, rilancio e speranza ma soprattutto di fatti concreti e, ancora di più ha bisogno che i servizi di tutela e sicurezza siano migliorati, resi più efficienti e più efficaci. Quello di oggi è un regalo per tutti noi e ancora più belle per me personalmente. Questo edificio aveva ospitato un'istituto scolastico e  poi una scuola per adulti; prigioniera della zona rossa non poteva essere utilizzata ma, testimoniando la forza e l'interesse affinchè la provincia sia resa ancora più operativa- ha detto Pettinari- l'avevamo già messa prontamente in sicurezza. Ci siamo messi poi a disposizione per effetturae lavori per 70 mila euro  ma, senza la sinergia con le altre istituzioni non saremmo approdati a questi risultati".
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A concludere gli interventi che hanno preceduto il taglio del nastro, le parole del presidente  Acquaroli, complimentandosi per il lavoro svolto che è testimonianza simbolica per Camerino, per tutto il territorio e per l'intera Regione Marche: "Il fatto che nel'impegno concertato tra tutte le istituzioni si sia potuta garantire la presenza dello Stato nel centro storico  di Camerino- ha detto Acquaroli- è un segnale importante che si dà a tutta la ricostruzione. Credo che la filiera istituzionale abbia dimostrato che la capacità  di raggiungere obiettivi, quando veramente lo si vuole e ci sono impegno e serietà, è a portata di mano. Spero che questo sia anche da stimolo per la ricostruzione e che possa essere da traino per il rilancio di una Regione che è è stata così duramente colpita".
Scoprimento della targa,  benedizione dell'Arcivescovo Massara e la visita dei bellissimi locali, hanno chiuso quindi l'intensa cerimonia. 
c.c.
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Il sasso nello stagno lo ha gettato il sindaco di Belforte del Chienti Alessio Vita che, dopo il mancato accoglimento della richiesta di sospendere nel territorio del suo comune il servizio di autovelox in superstrada, ha rimesso al consiglio comunale la decisione di uscire dal servizio associato nell'Unione Montana (http://appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/15759-autovelox-in-superstrada-il-comune-di-belforte-rompe-con-l-unione-montana).

Mugugni che arrivano non solo dal primo cittadino belfortese, ma anche da altri suoi colleghi che, pur riconoscendo l'utilità e il risparmio per le casse comunali della suddetta associazione del servizio, tuttavia lamentano diverse criticità, prima fra tutte quella di non poter essere partecipi nella programmazione e nello svolgimento dei servizi nel proprio territorio comunale. 

Sindaci, dunque, sul piede di guerra e pronti a tornare sui propri passi in materia di associazionismo?

Sembrerebbe questa la ragione per la quale il presidente dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, ha convocato per la giornata di domani, giovedì 16, un incontro con i primi cittadini interessati per discutere dell'argomento, cercare un accordo sulle problematiche sollevate e, in definitiva, evitare che quello che è un autentico fiore all'occhiello per l'intero territorio si trasformi in un boomerang.

f.u.
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Le buone pratiche che da anni Simonelli Group mette in campo in materia di economia circolare e sostenibilità ambientale sono state al centro della presentazione, a Roma, della ricerca condotta dalla Fondazione Symbola, in collaborazione con Enel, che ha portato all’individuazione delle cento eccellenze italiane dell’economia circolare.

Al convegno, introdotto da Ermete Realacci, presidente di Symbola e da Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, sono state invitate cinque di tali aziende, tra cui, appunto, Simonelli Group. All’incontro è intervenuto il presidente di Simonelli Group, Nando Ottavi, che ha ricordato il contributo dell’azienda di Belforte del Chienti alla salvaguardia dell’ambiente, attraverso il risparmio energetico, la riduzione dei rifiuti, la realizzazione di prodotti “green”.

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Ottavi ha sottolineato che la cultura della tutela ambientale e della sostenibilità fanno ormai parte del “dna” della propria azienda, che già molti anni fa, quando la Simonelli ha iniziato a confrontarsi con i mercati internazionali, aveva compreso come gli investimenti sull’innovazione legati all’ambiente e al risparmio energetico – oltre naturalmente sulle tecnologie – sarebbero stati decisivi per vincere le sfide future e generare valore aggiunto. Oggi, infatti, un prodotto sostenibile è un prodotto migliore, che viene premiato dal mercato e il successo delle singole aziende dipende molto anche dalla sostenibilità dei loro processi produttivi, oltre che dalla qualità green di ciò che producono.

Nell’illustrare il lavoro compiuto negli anni su tale versante, Ottavi ha ricordato alcune delle principali azioni messe in campo nell’ultimo decennio: la riduzione dell’impatto ambientale dei prodotti utilizzando la metodologia standardizzata Life Cycle Assessment che ha permesso alla Simonelli Group di abbassare del 23% le emissioni di CO2 durante l’intero ciclo di vita delle macchine per caffè; lo sviluppo di tecnologie volte a recuperare le energie di scarto per ridurre di oltre il 35% i consumi energetici; la continua ricerca sui materiali, in particolare sui metalli, sui sistemi di coibentazione e su tecnologie volte ad accrescere sia la produttività delle macchine, sia l’allungamento del ciclo di vita delle stesse, sia infine sulla possibilità di riutilizzo di singoli componenti al momento della dismissione o rottamazione.

Più recentemente Simonelli Group ha sostituto tutti gli imballaggi con utilizzo di cartone riciclato e non trattato. Infine Ottavi ha annunciato che, attraverso il potenziamento del proprio impianto fotovoltaico e altre attività volte alla riduzione dei consumi energetici, l’azienda si è posta l’obiettivo di diventare totalmente green entro il 2025.

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Ci sarà anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli domenica a Castelraimondo per la riapertura del museo nazionale del costume folcloristico nei nuovi spazi in via Della Croce numero 6. “Habitus” è il nome scelto per questa nuova realtà che non è solo un luogo fisico che contiene straordinari reperti e manufatti, ma anche un progetto museale di eccezionale importanza per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale.

Il museo ha mosso i suoi primi passi nel 2009, quando la F.A.F.It. (Federazione Associazioni Folkloriche Italiane) sperimentò un primo allestimento proprio a Castelraimondo, purtroppo chiuso nel 2016 a causa degli eventi sismici. Il Comune e il Gruppo Folkloristico di Castelraimondo, attivi protagonisti di questo riallestimento, hanno provveduto a preservare la collezione e a trasferirla dal palazzo municipale al nuovo spazio in via Della Croce.

Proprio a partire da questo nucleo di oggetti “vivi”, ancora utilizzati dai gruppi (solo prestati alla vita museale), è arrivato il supporto delle due Scuole di specializzazione in Beni demoetnoantropologici – quella dell’Università degli Studi di Perugia (in convenzione con le Università della Basilicata, di Siena, di Firenze e di Torino) e quella di Sapienza Università di Roma – e del Ministero della Cultura con il supporto dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.

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Il progetto è volto a cogliere tre obiettivi principali: fornire una prima risposta alle esigenze di tutela, di valorizzazione e di narrazione del patrimonio già presente nella collezione; promuovere attraverso lo spazio museale un nuovo processo di ricerca sul patrimonio immateriale prodotto e rappresentato dai gruppi folcloristici; favorire la nascita di uno spazio di dibattito sul tema dei folclorismi e dei folclorevivalismi fra le comunità scientifiche, di esperti e di appassionati, attive sul territorio nazionale e a livello internazionale. Alcuni passi verso questi ambiziosi obiettivi sono stati realizzati già in questa prima fase del lavoro.

Attorno al museo ha preso forma un cantiere aperto in cui si è ragionato sul significato contemporaneo della categoria di folklore in rapporto alla rappresentazione folcloristica, ponendo attenzione ai modi in cui i gruppi interpretano la continuità dei mondi locali nel presente, agendo nel sociale e ridefinendo creative visioni del passato. Il primo appuntamento di questo nuovo percorso nei nuovi spazi è proprio per domenica mattina alle ore 11 con un incontro presso l’Istituto Nazzareno Strampelli.
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