Notizie di cronaca nelle Marche
Svolta nelle indagini sull'omicidio di Rosina Carsetti, la 78enne di Montecassiano morta nella sua villetta la sera della Vigilia di Natale.
A conclusione di un'articolata attivita' di indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Macerata, i carabinieri del comando provinciale hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del tribunale di Macerata nei confronti della figlia, Arianna Orazi e del nipote, Enea Simonetti.

I reati posti a fondamento del provvedimento cautelare sono per entrambi quelli di concorso in omicidio volontario premeditato pluriaggravato dalla minorata difesa della vittima e la Orazi è accusata anche di aver diretto ed organizzato la cooperazione dei complici nonchè di maltrattamenti a danno di Rosina.


Il giudice ha ritenuto coinvolto anche il marito della donna, Enrico Orazi: nei cui confronti ha ritenuto insussistenti motivi attuali, idonei a giustificare l'adozione di misure cautelari personali.
Ai tre, il procuratore della Repubblica, Giovanni Giorgio ed il sostituto procuratore Vincenzo Carusi, hanno contestato ulteriori reati, tra cui quello di concorso in simulazione della rapina che avevano denunciato.
Il reato in questione, valutato dal Gip come provato a livello gravemente indiziario, è stato ritenuto aggravato dalla finalità di conseguire l'impunità rispetto all'omicidio.

GS
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La Provincia di Macerata ha approvato, con decreto del Presidente Antonio Pettinari, il progetto esecutivo dell’importo di 100mila euro per l’asfaltatura della provinciale 30, “Collattoni”.

La strada, su cui la Provincia è intervenuta nel 2019 e nel 2020 rifacendo asfaltature in più tratti, si estende dal centro abitato di Monte Cavallo fino all’innesto con la provinciale 96, “Pieve Torina-Colfiorito”.

L’Amministrazione provinciale ha previsto di intervenire anche questa volta su più tratti per mettere in sicurezza le parti di strada più ammalorate. Il lavoro è inserito nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021 e viene finanziato con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade.

“Stiamo concludendo con l’Ufficio Tecnico della Provincia tutta la progettazione degli interventi di risanamento viario previsti per l’anno 2021 – dichiara il presidente Pettinari – Nei mesi scorsi contemporaneamente all’approvazione dei progetti esecutivi abbiamo iniziato anche le procedure di appalto con l’obiettivo di avviare i lavori dalla prossima primavera
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La Provincia di Macerata si appresta ad inaugurare nuovi spazi all’ITTS Divini di San Severino Marche “Gli unici lavori che sono stati progettati, appaltati e di fatto sono pressoché completati, sono proprio quelli eseguiti dalla provincia” dichiara Antonio Pettinari, presidente della provincia di Macerata. “Si tratta di un intervento non costosissimo, l'importo complessivo è di 2 milioni e 600 mila euro, stiamo parlando di risorse della provincia, reperite con la Protezione Civile prima del terremoto. Quindi anche quella è un'altra realtà che diventerà tale concretamente, proprio con dei laboratori e alcune aule che saranno molto utili per consentire ai ragazzi di avere finalmente i laboratori. Si tratta di un professionale, senza laboratori è uno ossimoro esattamente il contrario, senza laboratori non esiste scuola. I nuovi spazi inoltre saranno di aiuto per le attuali situazioni della pandemia, per il distanziamento. Insomma siamo molto contenti”. La data di consegna dei nuovi spazi è prevista a breve e comunque entro il mese di febbraio. Contestualmente vi sarà anche la consegna della nuova aula magna da quasi 300 posti e uno spazio adibito ai servizi igienici. I nuovi spazi avranno 6 aule per la specializzazione di meccanica e un grande laboratoro sempre per la meccanica, più due laboratori per la specializzazione di chimica. 

B.O.
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Giovedì, 11 Febbraio 2021 13:55

Ricordo di Venanzio Micarelli

Nel secondo anniversario della scomparsa di Venanzio Micarelli la famiglia lo ricorderà con una messa che sarà celebrata martedì 16 febbraio alle ore 19:00 nella chiesa di Santa Chiara in Camerino.





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Procedono i lavori della scuola secondaria di primo grado a Belforte del Chienti.
Questa mattina è cominciata la messa in opera delle pareti, come spiega il sindaco Alessio Vita ai microfoni di Carla Campetella per Radio C1...inBlu: "I lavori procededono in linea con quanto preventivato - commenta il primo cittadino - . Oggi siamo stati in cantiere dove è stato gettato il cemento sulle pareti verticali e dalla settimana prossima inizieranno a predisporre per l'arrivo della copertura in legno".
Le procedure per il progetto ed il finanziamento erano cominciate con la precedente amministrazione guidata da Roberto Paoloni, mentre la vecchia struttura è stata demolita lo scorso autunno.
Nello stesso punto della precedente struttura sorgerà una scuola di circa 600 metri quadrati caratterizzata da tecnologie all'avanguardia e dall'attenzione all'ambiente: "Una sruttura moderna - dice il sindaco - definita NZeb, che significa con pochissime emissioni.
L'edificio potrà essere quasi del tutto scollegato dalla rete e potrà essere autonomo sul riscaldamento e sulla fornitura di energia elettrica, grazie ai pannelli fotovoltaici".
L'impegno della ditta che sta eseguendo i lavori è rivolto anche all'acquisto dei materiali nelle Marche: "Ha deciso di utilizzare fornitori locali - aggiunge Vita - quindi, la maggior parte dei materiali della struttura, è stato acquistato quasi a km zero. 

GS

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La presentazione dei lavori al Campus scolastico di Camerino ha riacceso a Tolentino il tema del villaggio dedicato alle scuole che dovrà sorgere in contrada Pace ma su cui resta, a distanza di quasi cinque anni dal sisma, un silenzio che preoccupa i cittadini.

Gli studenti che hanno cominciato il percorso di scuola superiore nel 2016 hanno visto i loro cinque anni segnati dal sisma prima e dal Covid poi, vissuti negli uffici della Quadrilatero adibiti a classi, nell'attesa di una scuola nuova.

Una scuola che non è arrivata nemmeno per la loro maturità, ma che si teme non possa essere pronta nemmeno per quelle a venire. Ed intanto l'istituto Filelfo stringe i denti ed accusa il colpo del calo degli iscritti.

È la rabbia per il tempo che passa: per il centro storico, per i giovani, per le scuole, per gli insegnanti, che spinge ai cittadini a chiedere risposte a questo silenzio.

"Ad oggi - commenta Barbara Salcocci, coordinatrice dell'associazione Città in Comune - la cittadinanza non conosce ancora la situazione del progetto del Campus. Ma questo non è l'unico punto poco chiaro: non solo vorremmo sapere quali sono i problemi che tengono ancora fermo l'avvio del cantiere, ma ci chiediamo cosa ne sarà delle strutture che prima ospitavano i licei. Come è possibile - si chiede - che l'amministrazione, in questi anni, non abbia informato la cittadinanza sull'indice di vulnerabilità sismica di quelle strutture e sulla gravità della situazione in cui versano. Poteva essere convocato un consiglio comunale aperto sulle scuole, aprendo un confronto con i cittadini per trovare la soluzione più facilmente percorribile".

I genitori degli studenti sono infatti i primi a rendersi conto di come la decisione di delocalizzare le scuole fuori dal centro storico possa essere una ulteriore mazzata nei confronti della zona della città che più ha risentito del sisma: "Da madre - commenta Barbara Salcocci - vedo che i giovani sono sempre più portati a trascorrere del tempo in periferia, nella zona del Retail Park, dove sorgerà il Campus. Una necessità che deriva dalla mancanza di rilancio per i luoghi di incontro nel centro: le scuole sono il fulcro della vita. Sono proprio i giovani che l'amministrazione avrebbe dovuto coinvolgere per comprendere i loro bisogni e capire quali luoghi creare in centro per permettere momenti di aggregazione. Ai giovani tolentinati che trascorrono i promeriggi fuori dal centro si aggiungono poi quelli dei paesi vicini che prima sceglievano Tolentino come città per i loro studi e ora preferiscono spostarsi. E se si spostano per studiare alle superiori - continua - chissà se poi decideranno di tornare nella loro città almeno per il tempo libero".

L'allarme dell'associazione Città in Comune nasce anche sul ricordo del ruolo che le scuole in centro hanno sempre avuto per ogni studente, di Tolentino e non, che ha studiato al Filelfo.

Per loro, il centro storico, prima del sisma, è sempre stato scrigno di momenti trascorsi tra la bellezza; su ogni piazza ed in ogni via sorgevano i punti di riferimento in cui i giovani trascorrevano il tempo libero.

"Questo - conclude Barbara Salcocci - è quello che dovrebbero continuare a vivere i ragazzi di oggi e di domani, per poter apprezzare davvero la bellezza della loro città".

Giulia Sancricca

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Il cartello con il rendering del nuovo Campus scolastico
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Si è presentato spontaneamente al Comando della Polizia Locale di San Severino Marche l’automobilista, si tratta di un settempedano di mezza età, che ieri sera, intorno alle 17,45, ha investito lungo la Sp.127, subito dopo il villaggio terremotati “Campagnano”, in via San Michele, un 38enne nigeriano residente in città, sposato e padre di un bambino, facendolo finire rovinosamente a terra.

Lo straniero stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro in sella alla propria bicicletta quando è stato urtato da dietro e scaraventato di qualche metro. Le sue condizioni sono subito apparse gravi ai primi soccorritori, alcuni automobilisti che si trovavano a transitare lungo la strada che San Severino Marche procede in direzione Tolentino. Sono stati loro a dare l’allarme al “118” che ha inviato sul posto un’ambulanza. Viste le condizioni dell’uomo è stato disposto l’immediato trasferimento in codice rosso all’ospedale di Macerata. Il ciclista, pur avendo riportato diverse fratture, non è in pericolo di vita anche se i sanitari si sono riservati la prognosi.

L’investitore, intorno alle 20 di ieri sera, si è presentato spontaneamente al Comando della Polizia Locale. Gli agenti, guidati dal comandante, il sostituto commissario Adriano Bizzarri, e coordinati dal vice comandante, sostituto commissario Fabiana Forconi, e dall’ispettore capo, Marco Gatti, si erano messi subito sulle sue tracce dell’investitore dopo aver raccolto, sul luogo dell’incidente, i frammenti di uno specchietto retrovisore laterale e aver raccolto le testimonianze di alcuni automobilisti. Supportati dall’analisi delle telecamere, che monitorano costantemente il traffico, e dalla collaborazione con i militari della stazione dei Carabinieri di San Severino Marche, gli agenti della Polizia Locale hanno espedito tutti gli accertamenti di legge segnalando alle autorità competenti, per i provvedimenti del caso, l’automobilista.

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L'Ordine degli architetti di Macerata piange il collega Franco Domizi, scomparso ieri sera.
Conosciuto per il suo impegno a seguito dell'emergenza sismica, Domizi lascia un grande vuoto nella sua categoria: "Un destino tragico - scrivono i suoi colleghi in una nota - che ha segnato proprio lui che per primo ha risposto alla chiamata dell’emergenza poche ore dopo il sisma del 2016, e che in prima linea e con grande energia si è messo a disposizione di tutti noi colleghi architetti per coordinare la fase emergenziale.
Era la guida instancabile di quegli architetti e dei tecnici fast che avevano voglia di fare, che avevano bisogno di una guida e una figura come te di riferimento.
Grande conoscitore della materia che si è messo a disposizione per trasmettere agli altri le sue conoscenze; sempre pronto a partire, ad organizzare incontri, ad essere presente nelle tavole rotonde e in quanto potesse essere utile a fare la ricostruzione".

GS

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Quattro associazioni settempedane hanno protocollato una petizione indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di San Severino Marche con la richiesta di conferimento della cittadinanza onoraria della città a Patrick George Zaki per motivi umanitari. Circolo “il Grillo Legambiente”,  Gruppo MASCI Scout - Circolo “La Zattera” e  sezione ANPI “cap. Salvatore Valerio”di San Severino Marche hanno deciso di aderire alla proposta umanitaria di Amnesty International sulla  quale si stanno dimostrando sensibili e attive  tante altre città italiane. 
Di seguito il testo del documento inviato al presidente del Consiglio Comunale di San Severino  Sandro Granata:

"Gentilissimo Presidente Granata,
come Ella certamente saprà èpassato un anno da quando Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna, è stato arrestato in Egitto, all’aeroporto internazionale del Cairo. Domani, inizierà il suo secondo anno di prigionia e associazioni come Amnesty International da tempo chiedono al governo egiziano la sua scarcerazione, accusando il regime del presidente Abdel Fattah al Sisi di averlo imprigionato ingiustamente e per motivi politici.

Sulla spinta di un caso Regeni, ben lontano dall’essere risolto, si è avviata la raccolta firme online lanciata per chiedere la concessione della cittadinanza italiana allo studente egiziano, affinché il nostro Paese dia un segnale fortissimo concedendo la cittadinanza Italiana per meriti speciali a Patrick Zaki e aprendo così la possibilità alla diplomazia di intervenire ufficialmente sulla vicenda. L’iniziativa, conta già più di 120mila firme. Con il riconoscimento della cittadinanza l’Italia darebbe un segnale forte alla comunità internazionale, prendendo anche una posizione politica. A sostegno dell’iniziativa, nei giorni scorsi il Consiglio comunale di Bologna ha approvato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria allo studente egiziano, così come unanimemente lo hanno già fatto il Consiglio comunale di San Vito al Tagliamento (Pn) - “riconoscendo nella figura di Patrick George Zaki, quei valori di libertà di studio, di libertà di pensiero e di libertà alla partecipazione pubblica” - e quello di San Lazzaro di Savena (Bo). Sono poi già state avviate poi analoghe iniziative nelle città di Salerno, di Palermo, di Pesaro, di Santa Croce sull’Arno (Fi) e molte altre, proprio in occasione dello scadere del primo anno di illegittima carcerazione preventiva, senza che sia avvenuta la formulazione di alcun capo d’accusa.

Questi riconoscimenti cittadini vanno, ovviamente, a sostenere la già ricordata raccolta di firme nazionale, che si è avviata grazie all’interessamento per questo caso , come per quello di Giulio Regeni, di Amnesty Italia #FreePatrickZaki: “Chiediamo che il nostro Paese, che nel frattempo continua a fare affari di ogni genere con l’Egitto, dia un segnale fortissimo, ovvero la concessione della cittadinanza Italiana per meriti speciali a Patrick, in riferimento del 2° comma dell’articolo 9 della legge sulla cittadinanza Italiana”.

Siamo pertanto certi che, considerata l’alto valore simbolico e sostanziale che tale iniziativa porta con se, che Ella vorrà prendere considerazione questa nostra proposta, calendarizzandone la discussione nella prossima assise comunale. Da parte nostra cercheremo ulteriori adesioni di associazioni e singoli cittadini che, nel frattempo, potranno sottoscrivere la petizione online. Una favorevole risposta unanime annovererebbe la nostra città, dall’antica tradizione libertaria, tra quelle che hanno a cuore il rispetto dei diritti umani e delle libertà individuali, troppo spesso obliati in democrazie, purtroppo anche vicine al nostro Paese".

Restiamo in attesa di un Suo cortese benevolo cenno di riscontro e siamo a disposizione per ogni chiarimento.

Paolo Gobbi – Presidente Circolo “il Grillo Legambiente” - San Severino Marche

L’Assemblea degli aderenti al Gruppo MASCI Scout - San Severino Marche

Lorenzo Gregorietti – Presidente del Circolo “La Zattera” - San Severino Marche

Sergio Gironi - Presidente Sezione ANPI “cap. Salvatore Valerio” - San Severino Marche

c.c.




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Mentre proseguono le consultazioni dell'ex presidente della BcE, Mario Draghi, le prime indicazioni esposte hanno riguardato l'istruzione e la necessità di prolungare l'anno scolastico per sopperire alle lezioni perse durante l'anno.
Per ora solo una ipotesi che comunque divide le posizioni degli addetti ai lavori, soprattutto visto il modo in cui la pandemia ha interessato diversamente gli istituti.

Per quanto riguarda gli istituti comprensivi, infatti, come spiega la dirigente del De Magistris di Caldarola, la situazione sarebbe diversa dalle scuole superiori: "Finora - dice la dirigente - le nostre lezioni si sono svolte normalmente e molte classi non hanno perso nemmeno un giorno di scuola. Quelle che hanno dovuto fare la quarantena, che non ha comunque superato i dieci giorni di scuola, hanno potuto usufruire della didattica digitale integrata. Rispetto agli altri anni - aggiunge - non ci sono stati viaggi d'istruzione, attività extracurricolari e non abbiamo chiuso nemmeno nei giorni dei ponti delle feste perchè siamo stati sempre orientati al recupero. Il nostro obiettivo - spiega - era quello di utilizzare le ultime due settimane di giugno per i PON, i Progetti europei facoltativi.
Ci siamo impegnati nella didattica di supporto, con la compresenza degli insegnati che hanno svolto, a pagamento, ore in più da dedicare agli studenti con qualche lacuna. Credo che allora sia meglio proseguire con qualche pomeriggio di recupero, piuttosto che pensare di portare la scuola a fine giugno con problemi anche per lo svolgimento degli esami".

Diversa, invece, l'opinione del dirigente di una scuola superiore: Sandro Luciani, dell'ITTS di San Severino ritiene infatti che "l'idea non sia male di fondo, ma presenta diverse problematiche da risolvere, sia a livello amministrativo che sindacale.
Di fatto - dice - , concedere agli alunni due settimane in più a giugno non sarebbe male, visto com'è andata fino ad oggi.
I ragazzi potrebbero acquisire ulteriori contenuti e competenze.

C'è il problema sindacale per i docenti, ma anche quello dello slittamento degli esami di maturità a luglio. Dal punto di vista dell'impegno dei docenti -precisa - , tenendo conto che alcuni di loro, salvo il periodo di ferie, sono comunque tenuti ad essere presenti a scuola, non ci sarebbe nulla di strano se una volta tanto venisse chiesto di attivarsi in questa emergenza fino alla fine di giugno".

Intanto nella scuola settempedana si lavora per la fine del cantiere dei laboratori di Meccanica: "La Provincia - dice Luciani - da tempo sta ultimando i lavori per la consegna. Noi speriamo che in 15 giorni vengano consegnati. I nostri alunni, pur arrangiandosi in altre maniere, sono rimasti senza macchinari per diverso tempo. Serve una autorizazione dalla Provincia per far entrare fisicamente gli alunni nei laboratori".

GS

*Nell'immagine di copertina: Sandro Luciani (Foto di Barbara Olmai) e Fabiola Scagnetti
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