Notizie di cronaca nelle Marche
Un incontro in videoconferenza, organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Macerata, con Diego della Valle. Il meeting si è aperto con il saluto del Presidente Paolo Carlocchia del Gruppo Giovani di Confindustria Macerata: un importante momento di confronto durante il quale il Presidente Della Valle ha raccontato ai ragazzi la sua storia, ripercorrendo le tappe del percorso di crescita personale e del suo Gruppo.

I giovani hanno seguito con interesse il suo intervento, al termine del quale hanno rivolto alcune domande su temi strategici della cultura aziendale.

L’attualità del momento necessita di nuovi paradigmi capaci di proiettare le aziende in un mercato mondiale completamente cambiato, a cominciare dai canali di vendita dettati dalle nuove esigenze dei consumatori.

“In questo nuovo scenario - ha ricordato Diego Della Valle ai giovani -, soprattutto dopo la tragedia che stiamo vivendo, non può mancare lo spirito di solidarietà”.

Il Presidente Carlocchia a nome di tutti ha ringraziato Diego Della Valle per la sua disponibilità e gli spunti di riflessione dati.

l.c.
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Vendita online di capi firmati contraffatti: la Guardia di Finanza di Macerata ha oscurato 5 siti web.

L’attività dei finanzieri prende seguito dall’analoga indagine di fine 2019 che aveva portato alla chiusura di 98 siti internet. A destare l’attenzione degli inquirenti è stato in particolare un sito con il dominio “www.tribunalemarsala.it”, nome che secondo gli inquirenti aveva lo scopo di convincere i potenziali acquirenti che potesse trattarsi di merce proveniente da fallimenti.

L’indagine è proseguita con una serie di approfondimenti, tesi a verificare l’autenticità dei prodotti commercializzati, anche grazie all’interessamento dei titolari dei marchi, delle società che li tutelano e di consulenti.

Gli accertamenti si sono rivelati complessi anche per l’allocazione degli indirizzi I.P. all’estero nell’intento di sviare e rendere maggiormente difficoltosa l’indagine. Inoltre venivano utilizzate immagini riprese dai siti ufficiali di alcuni famosi brand nazionali ed esteri mentre gli articoli erano posti in vendita a prezzi non eccessivamente inferiori a quelli ufficiali di mercato, in modo da non insospettire i potenziali acquirenti.

Enorme l’illecito giro d’affari stroncato, visto che ogni sito, al suo interno, proponeva la vendita di prodotti di ogni tipo, acquistabili per diverse taglie e quantità.

l.c.
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Prosegue al ritmo di 90 vaccinazioni giornaliere l'attività del punto vaccinale di Vallicelle a Camerino. In corso la somministrazione dei richiami agli over '80 e delle prime dosi che coinvolgono anche il personale scolastico. Regolare e a pieno ritmo l'andamento quotidiano del punto vaccinale dove, in controtendenza rispetto ad altre situazioni simili, non si sono registrate rinunce a vaccinarsi con AstraZeneca.
È diventata un'abitudine ormai per il sindaco di Camerino Sandro Sborgia seguire costantemente l'andamento delle procedure che, oltre al prezioso lavoro del personale sanitario coinvolgono nell'organizzazione i dipendenti comunali, la Protezione civile di Camerino e le associazioni di volontariato.
"Sono assolutamente soddisfatto di come tutto si stia svolgendo in maniera davvero regolare e soprattutto per il fatto che non si siano registrate defezioni e che non risisultino persone che abbiano disertato l'appuntamento.  Una impressione dunque molto positiva della quale non posso che essere soddisfatto- afferma il sindaco-Prima facciamo il vaccino, prima usciremo da questa brutta situazione"
c.c.
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Ricade oggi l'anniversario dell’Eccidio di Braccano, compiuto dai nazi fascisti il 24 Marzo del 1944.
A ricordarlo è la sezione ANPI di Matelica: "Vogliamo giustamente ricordare una comunità che ci è vicina, e che fu travolta dalla furia nazi fascista - scrivono in una nota - . Vogliamo ricordare “Il Prete sovversivo amico dei partigiani”, perché così era stato definito dai fascisti Don Enrico Pocognoni. Egli partecipava attivamente nel movimento di Resistenza e la sua ribellione deve anche essere intesa come resistenza morale, come una scelta dell’umano in contrasto al disumano, alla violenza, al sopruso, alla prevaricazione. Don Enrico, il prete di campagna, era un polo di aggregazione, vicino alle coscienze e ai bisogni della piccola comunità di Braccano."

Entra nel vivo della storia Bruno Bolognesi, presidente dell'associazione matelicese: "Nella primavera del 1944 - scrive - i nazi fascisti programmarono una massiccia operazione di rastrellamento per stanare i partigiani nascosti sul Monte San Vicino; la manovra comprendeva l’accerchiamento di Frontale, Elcito, Valdiola, Roti e Braccano, quest’ultimo ritenuto sede del comando partigiano. All’alba di quel tragico 24 marzo 2.000 uomini, tra SS tedesche e fascisti, si diressero, divise per colonne e per strade diverse, verso la zona predestinata.

La prima località ad essere occupata fu, per l’appunto, Braccano dove le case vennero perquisite e saccheggiate, mentre il campanile della chiesa veniva cannoneggiato a colpi di mortaio. Tutti gli uomini della frazione furono radunati in un campo e lasciati in attesa, nel terrore e nella disperazione; e fu proprio in quel campo che il partigiano Demade Lucernoni venne fucilato, dopo che fu costretto dai fascisti a scavare la sua fossa.

Nello stesso giorno anche Don Enrico venne preso e portato a Braccano, dove tutti gli abitanti furono radunati per assistere alle esecuzioni. Stanchi del macabro gioco delle torture inflittegli, degli insulti, i militi gli ordinarono di allontanarsi a piedi nudi, ma lui sapeva che era giunta la fine e pregò per i suoi carnefici. Sei colpi di moschetto sparati alla schiena lo fulminarono all’istante. Poco dopo subirono la stessa fine: Temistocle Sabbatini, Ivano Marinucci, il somalo Thur Nur; Mohamed Raghè invece cadde poco dopo in combattimento nei pressi del Monte Canfaito. Lo stesso giorno anche il Capitano Salvatore Valerio, partigiano del Gruppo Roti, trovò la morte in combattimento in quei versanti della montagna".

Una strage a cui ne seguirono altre.


"Gli accadimenti del 24 Marzo 1944  - conclude - caratterizzano un’importante porzione di storia che ci riguarda da vicino, perché racconta la lotta popolare sincera, intrisa di paure e di speranza della nostra gente, nella quale stava via via montando e irrobustendo una coscienza collettiva in contrasto alla violenza nazi fascista".

GS



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Alimenti senza tracciabilità, altri scaduti e locale sporco. È ciò che hanno trovato i carabinieri di Tolentino, insieme al Nas, in un bar alimentari in contrada Le Grazie che dovrà pagare 4500 euro di contravvenzioni.
Il totale deriva dalla somma di più sanzioni amministrative: 1500 euro per circa 9 kg di generi alimentari sequestrati perchè non riportavano i dati necessari alla rintracciabilità; 1000 euro per le condizioni in cui è stato ritrovato il locale, con evidenti segni di sporco sia alla struttura che al frigorifero degli alimenti; 2000 euro perchè nel sottobanco sono stati ritrovati alimenti scaduti, da un minimo di 20 giorni ad un massimo di 4 mesi.

L'operazione si inserisce in un servizio coordinato dei militari tra Tolentino, San Severino e Sarnano: controllati circa 80 automobilisti, due dei quali sono stati sanzionati; e con l'aiuto del cane antidroga,un uomo è stato trovato con due grammi di cocaina ed è stato segnalato alla prefettura come assuntore di stupefacenti.

GS


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Con Riesco Marche “Reti Inclusive E Solidali per la Comunità: Terzo settore in rete per l’emergenza covid-19”, il mondo del volontariato marchigiano si è unito per contrastare gli effetti dell’esclusione sociale, della precarizzazione e marginalizzazione, acuiti dall’emergenza sanitaria.

Il progetto, finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con il contributo della Consulta Fondazioni Casse di Risparmio marchigiane e con il patrocinio dell’Anci Marche, è il risultato della collaborazione di 14 associazioni e organizzazioni del terzo settore già impegnate nei territori della regione, che si sono unite nel desiderio di creare una sinergia positiva e capace di aggiungere valore alle azioni delle singole entità.

Il percorso, giunto alla sua ultima fase, è iniziato lo scorso mese di luglio 2020, quando le associazioni promotrici hanno costituito una Ats, Associazione Temporanea di Scopo, con capofila Auser Marche. Gli enti non profit,  collegati a loro volta a un totale di oltre 750 sedi e presìdi locali sul territorio marchigiano, hanno realizzato numerose azioni e servizi riconducibili a quattro macroaree di intervento: contrasto alla povertà estrema e all’esclusione sociale; riduzione dell’isolamento di persone in difficoltà e non autonome mediante interventi domiciliari; sostegno a distanza per problematiche diverse come quelle psicologiche, di solitudine, povertà educativa; potenziamento della capacità degli enti del terzo settore di lavorare in rete e innovare i propri servizi.

Il progetto sociale per interventi emergenziali e post-emergenziali correlati alla diffusione del virus covid-19, risulta essere il primo in Italia per come è stato organizzato e gestito. Un grande esperimento che ha posto al centro le persone, specie quelle più fragili a cui sono stati rivolti i servizi realizzati dai volontari e da una rete di operatori e professionisti costantemente formati. Per arrivare a intercettare i bisogni delle persone e orientarli verso i servizi attuati dai diversi partner del progetto, è stato anche attivato il numero verde gratuito 800.366.811, gestito da Anpas, operativo 6 giorni su 7. 

B.O.
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“O reagisci alle avversità, oppure ne viene risucchiato. Io ho scelto subito di aggredire la situazione, ho cercato di darmi da fare. Dopo i primi 15 giorni dal terremoto ho cercato di organizzarmi, lavorando anche altri tipi di materiali. Bisogna cercare sempre di trovare nuovi stimoli ed energie dentro di noi. Non bisogna mai abbattersi.”

Parole di Domenico Tranzocchi “Il Presidente del cratere”! “E’ un appellativo che mi è stato dato da un amico. Quando c'è stato il terremoto, il Governo Renzi parlò di “cratere” riferito ai comuni colpiti dal terremoto ed io sulla mia pagina facebook battevo sempre su questa storia: “noi del cratere”…e allora mi hanno messo questo soprannome!” Domenico vive e lavora a Valfornace. E’ un artigiano, un orafo ed ha una gioielleria. “Qua c’è un po’ di speranza. Nella piazza che per tanti anni è sempre stata isolata, praticamente desolata dopo il terremoto, ritorna a vivere. Il mese scorso c'è stata anche l'inaugurazione dell’ufficio postale che si è spostato dalla zona container a qui. Poi la ricostruzione sta partendo, vedo qualche cantiere, è iniziata la ricostruzione pesante e anche quello dà speranza per il futuro.”

In questo periodo in cui non ci sono le cerimonie il lavoro di Domenico, che porta avanti con sua moglie e aiutati anche dal figlio, ha registrato un calo di circa il 50%. “E’ dal 1996 che abbiamo aperto la partita IVA. Quest'anno faccio le nozze d'argento. Sembrerà assurdo ma abbiamo comprato un macchinario nuovo per fare altri tipi di lavorazione. Piuttosto che stare con le mani in mano, aspettare che arrivi il cliente, sono io che cerco di proporre nuove lavorazioni su altre cose.”

Domenico prima del terremoto viveva con la sua famiglia in una casa in paese, danneggiata dalle scosse insieme al negozio. Fortunatamente in quel periodo stava realizzando un’altra casa dove ha trasferito anche l’attività, dopo aver trascorso 7 mesi a Porto Sant'Elpidio. “Con la pandemia si riscopre anche l'importanza dei piccoli comuni. Sono ottimista per le nostre zone. Per i prossimi 15, 20 anni, ci sarà offerta di lavoro se comincia veramente la ricostruzione. Si aggiungeranno famiglie. Qui da noi si vivono emozioni tutti i giorni, è una vita a misura d’uomo.”

Il suo atteggiamento propositivo Domenico lo riversa nei social, strumento che gli è stato utile per il lavoro ed anche per promuovere il suo paese. “Il presidente” pubblica belle foto paesaggistiche, ha l'orgoglio di essere un abitante della montagna. Quando gli chiedo cosa significa per lui “Prima le persone”, titolo della rubrica dice: “Prima di tutto deve venire la persona. Anche adesso in periodi di pandemia, dopo i tagli alla sanità, dovrebbero arrivare prima le persone, si dovrebbe pensare alla salute della gente, bisogna dare dignità alle persone con il lavoro, bisogna dargli la possibilità di curarsi come avveniva negli anni ‘80-‘90, dove ce ne erano tanti di più di posti letto e le strutture erano meno privatizzate. Da me vengono anche persone anziane che si fermano mezz'ora a parlare, le persone sono sole. Questo succedeva anche prima della pandemia, facevo una riparazione, ci mettevo pochi minuti e non facevo pagare niente, allora il giorno dopo mi portavano le uova delle galline. Questa è la vita dei piccoli paesi dove prima vengono le persone. Da noi ci stanno ancora quei valori che mi piace. Quando uscivo la mattina anche per andare al bar a prendere un caffè o a farmi una partita a carte la sera, c’era la gioia di stare insieme. Prima vengono i rapporti umani e poi il resto”.

Barbara Olmai

Altri approfondimenti su "L'Appennino Camerte" in uscita giovedì prossimo
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Un grande progetto che coinvolge 23 comuni di due vallate con Loreto capofila, Serravalle del Chienti,  Muccia, Camerino, Valfornace, Visso, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo, Pievetorina, Serrapetrona, San Ginesio, Treia, San Severino Marche, Belforte del Chienti, Tolentino, Appignano, Pollenza, Macerata, Recanati, Sefro, Montecassiano, Montelupone, si sono riuniti in Associazione temporanea di Scopo (ATS) per la realizzazione del progetto di “Messa In Sicurezza, Recupero e Valorizzazione della Via Lauretana primo progetto stralcio e secondo progetto stralcio”.

"Dopo tante fatiche, tutte portate avanti con grandi enfasi – afferma il Sindaco Giuseppe Pezzanesi - con una squadra composta da 23 realtà municipali dell’entroterra fino a Loreto, passando per Macerata e Recanati, abbiamo raggiunto un primo obiettivo, il progetto e il finanziamento parziale per la valorizzazione del cammino lauretano e che continueremo a portare avanti, attraverso il tavolo di concertazione con la Regione Marche e con tutti gli altri partecipanti tra cui la Conferenza Episcopale Marchigiana. 
Questo è il primo grande mattone - continua Pezzanesi - ma ancora c’è molto da fare, ad esempio per gli ostelli che devono accogliere i pellegrini e quindi con recuperi strutturali capaci di accogliere e ospitare le persone che transiteranno lungo il cammino.
La Via Lauretana è una via esperienziale di fede, di cultura, di arte, di storia, a diretto contatto con la natura e con le peculiarità proprie dei territori che si attraversano, senza dimenticare l’enogastronomia e l’artigianato".

via lauretana

Approvato il progetto definitivo dell’intervento denominato “POR FESR 2014/2020 – DGR N. 475/2018. ASSE 8, AZIONE 30.1
Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche” – Intervento 30.1.2 “Valorizzazione dei Cammini Lauretani nell'area colpita dal sisma”, redatto dall’operatore E.A. Group S.r.l., e il relativo quadro economico ammontante a complessivi Euro 1.800.000,00, finanziato con i fondi POR FESR 2014/2020 – Asse 8, Azione 30.1 “Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche.” – Intervento 30.1.2 “Valorizzazione dei Cammini Lauretani nell’area colpita dal sisma” definiti dalle Deliberazioni di Giunta Regionale.

L’approccio progettuale è stato condotto in maniera partecipativa, consegnando a tutti i Comuni dell’ATS una scheda di valutazione e acquisizione dati in base alla quale reperire informazioni e il quadro delle esigenze di ogni Comune. Sulla base dei dati raccolti sono state impostate le prime valutazioni progettuali e parallelamente condotta una campagna di sopralluoghi per definire le varie scelte di progetto e suggerire delle ipotesi alternative in alcuni tratti in cui si sono evidenziate delle criticità rispetto all’ipotesi di tracciato fornita dall’ATS che conferma quella prevista dal progetto esecutivo del 1° stralcio dei lavori.

L'intervento mira a valorizzare la Via Lauretana attraverso la messa in sicurezza del tracciato, la segnaletica e la promozione del prodotto turistico del cammino inteso come offerta turistico-cuIturale.

I Cammini Lauretani, espressione di una densità di culto devozionale quasi millenario, sono un fattore socio culturale potente e diffuso. AI tempo stesso, poiché i Cammini impattano sulle attività economiche e sono finalizzati anche alla promozione dello sviluppo imprenditoriale, giocano anche un ruolo per la ripresa delle iniziative economiche locali e rappresentano, dunque, una risorsa fondamentale per la resilienza dei territori colpiti dagli eventi sismici.

Sono stati previsti, sia interventi di manutenzione straordinaria dei percorsi esistenti, sia interventi di nuova realizzazione in allargamento, in quei tratti ove il cammino, passando in sede promiscua, non è attestato su un sedime sicuro, oltre ad opere complementari e di arredo per la valorizzazione e fruibilità del tracciato (opere di protezione di varia natura, segnaletica), valorizzando indirettamente anche i percorsi alternativi e più antichi, che dal tracciato direttore dipartono in direzione dei comuni “pettine”, quali testimonianza dell'importanza che fin dal Medioevo l'itinerario Lauretano aveva nel reticolo di percorsi e percorrenze lungo i diverticoli e le connessioni con 
i borghi di interesse del progetto, ovvero con altri percorsi di fede.


La valorizzazione del tracciato della via Lauretana Cinquecentesca coinvolgerà il territorio di tutti i Comuni aderenti al presente progetto, privilegiando, peraltro, in funzione della specifica origine e finalità dei fondi, derivanti dalla riprogrammazione delle risorse comunitarie europee a sostegno dei territori colpiti dagli eventi sismici, i territori dei Comuni che rientrano nella cosiddetta prima area sismica (Comuni di Serravalle del Chienti, Visso, Muccia, Camerino, Valfornace, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Serrapetrona, Belforte del Chienti, San Severino Marche, Tolentino, Pollenza, Cessapalombo, San Ginesio, Treia, Appignano, Macerata).

La valorizzazione del tracciato dell'Antica via Romano -Lauretana coinvolge invece i Comuni di Serravalle di Chienti, Camerino, San Severino Marche, Treia, Pioraco, Castelraimondo, Serrapetrona.



Il Comune di Tolentino è stato individuato come capofila e coordinatore dell’azione in rappresentanza dei Comuni presenti lungo il percorso. Il tracciato della Via Lauretana

Nei prossimi mesi, dopo il progetto esecutivo, inizieranno i lavori.
M.S.



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Ci sono persone che in questo tempo di pandemia, con restrizioni che ci tolgono la libertà di movimento, di socializzare e di trascorrere il nostro tempo come vorremo, nella speranza di non ammalarci, soffrono ancora di più.
Se hai una disabilità intellettiva e se sei un familiare di ragazzi a cui prestare sostegno ogni giorno dell’anno, se sei un soggetto fragile, vivere in tempo di pandemia è ancora più complicato. Tra Sarnano e San Ginesio nel 2019 è nata “La Casa nel cuore” di Anffas Sibillini Onlus, la sezione Anffas in cui le famiglie che hanno figli con disabilità intellettiva, trovano sostegno grazie alle numerose attività organizzate da operatori e volontari.

Giuseppe Monaldi è uno di questi genitori ed è anche il coordinatore della casa. “Ai ragazzi offriamo dei laboratori. Stiamo organizzando il lavoro protetto, dove potranno essere protagonisti. E’una cosa bellissima perché c'è grande trasporto nei ragazzi ma anche di riflesso nelle loro famiglie.” Realizzare questo luogo non è stato facile.

“Ci siamo resi conto che c’era la necessità di un punto fisico che desse stabilità ai ragazzi. Il terremoto aveva danneggiato alcune sedi dove andavamo a fare le nostre attività. Una sede che era rimasta in piedi era stata trasformata prima in un dormitorio poi in un refettorio, per ovvie ragioni sono state accolte le persone che erano qua vicino. Eravamo ospitati nella parrocchia di Pian di Pieca. Nei primi tempi abbiamo fatto attività nei garage di qualcuno ma questo essere pendolari non dava la giusta stabilità. Siamo vissuti grazie alla bontà e all'affetto di tante persone a partire dalla comunità qui vicino che ha aiutato questi ragazzi prendendo i loro prodotti. Ci sono tanti produttori che ci hanno dato i loro prodotti da confezionare, da distribuire in un nuovo packaging e questo ha reso entusiasti i ragazzi.”

Il progetto della casa nasce dopo il sisma del 2016. La casa, attiva grazie anche al sostegno di Anffas nazionale, di Risorgimarche e di tante piccole realtà imprenditoriali del territorio, è composta da due piani. “Nel piano terra ci sono zone adibite ai laboratori, poi il progetto del lavoro protetto e il “Dopo di noi”, il primo piano è previsto per questo scopo. I ragazzi quando non avranno più qualcuno che si potrà prendere cura di loro in maniera significativa, avranno un posto dove vivere stabilmente con persone adeguatamente formate. Stiamo cercando di dimostrare che è possibile, ci sono già molte esperienze di questo tipo. Andiamo avanti su questa strada.” Quando pensiamo al peso di vivere questo periodo di pandemia, ricordiamoci di questi “ragazzi”, che hanno bisogno di contatti fisici continui, che fanno fatica ad indossare la mascherina e non capiscono il perché non ci si possa abbracciare come sempre e frequentare i luoghi abituali. Ricordiamoci dei sacrifici dei loro genitori, impegnati a rendere autonomi i loro ragazzi e a sensibilizzare i cittadini verso l’inclusione di soggetti fragili, persone dolcemente complesse che hanno bisogno del sostegno anche nostro. Per acquistare i prodotti che escono dalla casa, è possibile anche ordinarli online sul sito www.anffassibillini.org.

La casa ha bisogno anche di un po’ di nostro cuore, per rendere il presente e il futuro dei ragazzi un po’ più sereno.

Barbara Olmai



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Spaccio di hashish, denunciato un giovane a Civitanova. Lo fa sapere la Questura. Nell’ambito dei controlli contro lo spaccio, gli agenti del commissariato di Civitanova hanno controllato un giovane, trovato in possesso di 25 grammi di hashish. I poliziotti quindi hanno esteso la perquisizione all’automobile e alla sua abitazione. Le operazioni hanno fatto luce su una serie di materiali tipicamente usati per la divisione il confezionamento delle dosi. Il ragazzo, incensurato, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.  


La Polizia di Stato del Commissariato di Civitanova ha rintracciato inoltre , negli scorsi giorni, due cittadini extracomunitari di origine nordafricana, irregolari sul territorio nazionale e per questo muniti di provvedimento di espulsione.
L’azione si è svolta durante i controlli di routine delle aree a rischio degrado della città rivierasca: gli agenti hanno avvicinato i due, fermandoli e rilevando l’irregolarità della loro presenza in Italia grazie ai controlli dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata. Il Prefetto ha emesso il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale e, con Ordine del Questore, i due dovranno lasciare il Paese.

red.
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