Notizie di cronaca nelle Marche
Monitoraggio sismico per la previsione e la protezione dai danni arrecati dal sisma: è questo il quadro all’interno del quale si inserisce l’installazione di nuovi sistemi a cura dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dell’Università degli Studi di Camerino, nell’ambito del progetto ARCH (Advancing Resilience of historic areas against Climate-related and other Hazards), un progetto finanziato nell’ambito del Programma Europeo Horizon 2020. L’obiettivo è quello di sviluppare strategie volte a migliorare la resilienza delle aree urbane e dei centri storici alle minacce indotte dai cambiamenti climatici e da rischi naturali, come quello sismico.

L’Ingegnere Antonio Costanzo, ricercatore INGV e responsabile scientifico per l’ente nel progetto ARCH ha commentato: “Sono state installate 14 stazioni accelerometriche per il monitoraggio degli effetti locali nel centro storico di Camerino e nelle zona urbana circostante in caso di eventi sismici con risentimento nell’area. Una rete che rappresenta un’importante e innovativa infrastruttura per il monitoraggio in tempo reale di aree storiche e centri urbani in Italia e in Europa, sia per la densità di stazioni della rete che per l’elevata valenza storico-architettonica del sito. Rappresenta una parte di un puzzle composto anche dal complesso sistema di acquisizione e processamento dei dati, con la finalità di fornire informazioni utili al sistema di supporto alle decisioni sviluppato da ENEA e UNICAM nell’ambito dello stesso progetto”.

Il Dottor Antonino D’Alessandro di INGV spiega: “L’integrazione di tali reti con la Rete Sismica Nazionale permetterà una migliore conoscenza del territorio, in particolare in termini di risposta sismica locale, e una più efficace gestione delle emergenze sismiche in caso di forti terremoti”.

I lavori di installazione delle stazioni sismiche sono stati eseguiti dall’Ing. Giovanni Vitale e dal Sig. Stefano Speciale, e supportata da remoto dal Dott. Sergio Falcone.

l.c.
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Tutti noi vorremmo tornare alla vita “normale” ed è diventato anche un obiettivo nazionale e regionale.

Raggiungere quell’ immunità di gregge che ci permetterebbe di tornare a vivere con meno paure e ristabilire così un clima più sereno. Per questo la regione Marche vuole vaccinare il maggior numero possibile di cittadini entro il mese di luglio. Le difficoltà non mancano e la prima è rappresentata dalla possibilità di superare le diecimila somministrazioni al giorno che attualmente il personale sanitario attualmente riesce a fare.

Per quando la distribuzione dei vaccini sarà a pieno regime, la regione sta predisponendo un protocollo d'Intesa che prevede di chiamare in causa direttamente le persone che devono ricevere il vaccino.

Ma come fare? A questo dubbio si cerca di dare risposta cercando di chiamare a raccolta gli ordini professionali, gli ordini industriali e i patronati. Ognuno di loro ha un elenco ben preciso di iscritti e di lavoratori che possono facilmente essere raggiunti.

L'accordo prevede la donazione dei vaccini agli ordini professionali degli avvocati, architetti, geometri, ingegneri e commercialisti che a loro spese provvedono a somministrare le dosi ai loro iscritti con un costo che varia dai 15 ai 20 euro. Per attuare il paino i professionisti dovranno trovare il personale sanitario e i locali adeguati dove svolgere le operazioni e a vigilare sarà l’Asur che avrà dato in precedenza anche l'assenso per l'idoneità. Ricordiamo che la regione consegnerebbe gratuitamente i vaccini e che i dettagli che saranno discussi la prossima settimana in un incontro programmato alla Camera di Commercio delle Marche dove si ritroveranno i diretti interessati.

“ Questa operazione – dichiara l’assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini – è pensata per rispondere un arrivo massiccio di vaccini. Per il momento andiamo avanti con i nostri centri vaccinali, ma se dovessimo trovarci davanti a migliaia di dosi nei depositi potremmo fare scattare questo piano che ci aiuterebbe a raggiungere l’immunità di gregge che tutti vogliono.

Per quanto riguarda gli avvocati abbiamo sentito uno degli avvocati del foro di Macerata, l’ avvocato Giorgio di Tomassi.

Che giudizio da a questa iniziativa: “ho accolto con piacere questa notizia perché credo che nel comparto giustizia sia uno dei servizi essenziali per cui se è vero che è stata avviata la vaccinazione per giudici, magistrati e cancellieri penso che anche noi avvocati che operiamo quotidianamente all'interno del tribunale siamo esposti agli stessi rischi degli altri operatori, per cui la ritengo un'azione opportuna.

Lei nei giorni scorsi per lavoro si è recato in Sardegna, unica regione in Italia con il colore bianco. Cosa ha provato? Ho notato che c'è una situazione completamente diversa dalla nostra, si percepisce una tranquillità sicuramente diversa da quella che noi stiamo vivendo.

Hanno avuto un'attenzione diversa sulla prevenzione e per questo mi auguro che possano rimanere zona bianchi a lungo. 

M.S.



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“Una stagione di rinascita per le imprese, grazie alla rinnovata disponibilità di liquidità, necessita di prontezza e di collegamenti tra istituti di credito e imprese”. Con queste parole Gianluca Pesarini, presidente di Confidi Macerata ha introdotto e presentato, nel corso di una conferenza stampa, l’accordo nato tra l’associazione che presiede e la BCC di Recanati e Colmurano.

Pesarini ha parlato del tessuto economico maceratese, con le varie crisi che lo hanno colpito nello scorso decennio, da quella finanziaria del 2008, a quella del 2013, passando per il sisma fino alla pandemia, riconoscendo come il Recovery Plan possa favorire un rilancio deciso verso il futuro: “Il Recovery Plan e i conseguenti fondi europei sono strumenti che non erano a nostra disposizione in passato: questo rende la crisi pandemica diversa da quelle che l’hanno preceduta. In questo scenario di possibile rilancio, la nostra associazione avrà il compito di garante, di catalizzatore e di ponte tra le banche e i nostri 500 affiliati. La nostra credibilità ce lo permette”.

Sandro Bertini, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, ha sottolineato come le peculiarità del tessuto economico-aziendale delle Marche, e in particolare del maceratese, rendano necessari dei percorsi di rinnovamento orientati all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità: “Le Marche sono la terra della piccola impresa, si parlava addirittura di un’azienda ogni nove abitanti. Questo non è necessariamente un vantaggio: molte delle aziende sono a basso tasso tecnologico, e questo le pone in una condizione di sofferenza. Per questo si è reso necessario rinnovare questa collaborazione con Confidi, in modo da trovare strategie che possano incontrare le esigenze dei piccoli imprenditori locali. Le manovre di accorpamento bancario non dovranno ostacolare la vicinanza tra gli istituti di credito e le imprese. Speriamo che questa sia una collaborazione duratura e fruttuosa”.

Leonardo Ruffini, direttore di Confidi Macerata ha illustrato uno degli strumenti nati da questo accordo: “Il Finanziamento Fast permetterà di ricevere finanziamenti per le imprese in maniera rapida, senza lungaggini, in ragione dell’affiliazione. Fino a 600mila euro per le imprese, con deroga in occasione di progettualità particolarmente meritevoli, di cui l’associazione si farà garante”.

Davide Celai, vicedirettore di BCC Recanati e Colmurano ha sottolineato l’importanza del rapporto tra associazioni, nella fattispecie Confidi, e istituti bancari: “Questi stretti rapporti dovranno far sì che si possano trasformare le situazioni di difficoltà in occasioni di rilancio: per questo BCC ha cambiato il suo approccio alla consulenza e ai rapporti creditore-cliente. Un orientamento relazionale, in cui la banca offre la sua rete e i suoi prodotti all’impresa, impegnandosi per una crescita sostenibile. Le nostre dodici filiali maceratesi, oltre a quella anconetana di Loreto, con la prossima apertura a Civitanova, offrono una rete che copre tutto il maceratese, in grado di offrire vicinanza e immediatezza nei servizi da rivolgere al cliente”.

l.c.
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A causa dell'esecuzione di un intervento di riparazione dell'acquedotto Collattoni che alimenta la città di Camerino e da eseguirsi in località Vallicelle, l'azienda gestore del Servizio idrico integrato ASSM informa che il giorno 23 marzo a partire dalle 8.30 e prevedibilmente fino alle ore 20.00 verrà interrotta l'erogazione diretta del servizio di distribuzione dell'acqua potabile a Camerino.
In caso di condizioni meteo avverse l'intervento sarà posticipato alla giornata successiva.
Essendo l'acquedotto di Collattoni  la principale addutrice dell'acqua potabile di Camerino, indirettamente interessate dall'interruzione saranno anche le frazioni di San Marcello Sentino Servola, Baregnano, Varano e San Luca. 
Non sono invece previste interruzioni di servizi per le frazioni di Morro, Calcina, Sant'Erasmo, Sellano, Selvazzano, Valle San Martino, Perito, Costa San Severo, San Gregorio, Pozzuolo, Teggiole,Statte.
Per limitare i disagi si chiede agli utenti di ridurre per quanto possibile il consumo di acqua potabile e di utilizzare i serbatoi di accumulo di cui gli impianti di utenza debbono essere dotati

c.c.


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Accordare la sospensione dei pagamenti arretrati, vista la difficile situazione causata dall'epidemia.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare non si tratta di una richiesta degli anni venti del nuovo Millennio ai tempi del Covid 19, bensì degli inizi dell'Ottocento, quando la popolazione doveva fare i conti con il tifo.
Ed è il contenuto di un documento che il Nucleo Tutela e Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Perugia, guidato dal Tenente Colonnello Guido Barbieri, ha riconsegnato al Comune di Urbisaglia. A riceverlo è il sindaco Paolo Francesco Giubileo, alla presenza dell'agente della Polizia municipale Alessandra Spurio Deales e del Comandante della locale stazione dei Carabinieri Rosario Cianci. 
Documento Ottocento 1

«La lettera - si legge nella nota - è stata scritta nel 1821 da tale Morichetti che informa il Gonfaloniere di Urbisaglia, un magistrato dell'epoca che si occupava di controversie, di aver ricevuto comunicazione dall'Amministrazione generale di Sali e Tabacchi (ai tempi centro in cui si pagavano le tasse) che non è stato saldato il conto del sale consumato dalla popolazione locale negli anni 1816, 1817, 1818, 1819 e in parte nel 1820 e che il Comune procederà contro di lui. Lo stesso Morichetti suggerisce al Gonfaloniere di sentire il Tesoriere e di chiedere all'Amministrazione comunale di voler "accordare la sospensione della leva arretrata" per due anni poiché nel 1816 e nel 1817 la popolazione era in una situazione "miserabile" a causa di una "orribile carestia e lo spaventevole e sterminatore flagello del tifo"».


Documento Ottocento
«Purtroppo non sappiamo come andò a finire questa vicenda - aggiunge il sindaco di Urbisaglia Giubileo -, ma ci dimostra come nonostante siano passati duecento anni la storia sembra essere molto attuale e da essa dobbiamo prendere insegnamento.
Ringrazio il Tenente Colonnello Guido Barbieri del Nucleo Tutela e Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Perugia per averci riconsegnato questo importante documento, che conserveremo nell'archivio storico del comune».

c.c.

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Momenti di paura a Sassoferrato per un incendio di una casa colonica.
I Vigili del fuoco sono prontamente intervenuti per spegnere le fiamme ed evitare che il fuoco interessasse tutta l'abitazione.
Le fiamme si sono sviluppate poco dopo le ore 21,00 in località Colcanino e hanno interessato una parte della casa non agibile e fortunatamente in questo periodo dell'anno non abitata.
Per il momento non si conoscono le cause che hanno dato origine all'incendio.  
Sul posto le squadre dei vigili di Arcevia che hanno chiesto anche il supporto personale da Fabriano con l’autobotte, che ha spento le fiamme e bonificato i locali interessati dall’incendio.
Presenti sul posto anche i carabinieri di Genga per i rilievi del caso.

casa colonica fuoco

M.S.
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Due distinti incidenti stradali senza gravi conseguenze per conducenti e occupanti delle auto coinvolte, sono avvenuti stamattina intorno alle 8.  Il primo per cause in corso d'accertamento da parte delle forze dell'ordine è avvenuto sulla Superstrada 77 all'altezza di Montecosaro;  l'altro scontro si è invece verificato sulla Strada 76 Regina che conduce a Recanati, nei pressi dello stabilimento Guzzini. In entrambi i casi subito si sono attivati i soccorsi con l'arrivo sul posto del personale sanitario del 118. A quanto è dato sapere sia i conducenti che gli occcupanti dei mezzi coinvolti, non avrebbero riportato conseguenze di rilievo.  Sia in superstrada che nel tratto della strada Regina teatro del secondo sinistro, sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Macerata per provvedere alla messa in sicurezza dei veicoli coinvolti e le forze dell'ordine per i rilievi del caso. 

c.c.
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“Oggi alle 15 sono iniziati i trattamenti a Marche Nord per i primi tre pazienti con gli anticorpi monoclonali”. Lo annuncia l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.

Si tratta di tre  pazienti trapiantati di rene, la cui terapia immunosoppressiva è stata sospesa a causa della recente infezione CoVid, paucisintomatici per febbre, senza necessità di ossigeno. Queste persone, per la loro patologia di fondo e le terapie immunosoppressive, sono a rischio elevato di sviluppare una forma grave di malattia.

Nella nostra Regione sono stati approntati 15 centri prescrittori: oltre a quello di Marche Nord, 2 centri sono agli Ospedali Riuniti di Ancona, 2 all’Inrca e 10 nelle aree vaste dell’Asur: 1 nell’area vasta 1; 3 nell’area vasta 2; 3 nell’area vasta 3; 1 nell’area vasta 4 e 2 nell’area vasta 5.

Siamo pronti a partire con la terapia in tutta la regione – spiega ancora Saltamartini - con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le Usca che partecipano nella individuazione soggetti candidati alla terapia”.

L’infusione avverrà sempre in ambiente protetto. Contemporaneamente la Regione Marche, con l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e l’Asur, ha partecipato alla stesura di un importante progetto inviato all’Aifa per l’estensione dell’utilizzo degli anticorpi monoclonali attraverso uno studio farmacologico al quale partecipano società scientifiche dei medici di medicina generale, infettivologi e l’Ospedale Spallanzani di Roma.

“Un ulteriore contributo – commenta l’assessore -  per la tutela della salute dei cittadini e lo sviluppo della ricerca scientifica”.


Gli anticorpi monoclonali sono arrivati ieri nelle Marche, nella quantità  di 133 flaconi, sui 4 mila flaconi disponibili in Italia.

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Sono state completate a Camerino le installazioni di nuovi sistemi di monitoraggio sismico a cura di INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e UNICAM nell’ambito del progetto ARCH (Advancing Resilience of historic areas against Climate-related and other Hazards), progetto che ha come obiettivo lo sviluppo di strategie volte a migliorare la resilienza delle aree urbane e dei centri storici alle minacce indotte dai cambiamenti climatici e da rischi naturali, come quello sismico.

“Sono state installate 14 stazioni accelerometricheper il monitoraggio degli effetti locali nel centro storico di Camerino e nelle zona urbana circostante in caso di eventi sismici con risentimento nell’area.” afferma l’Ing. Antonio Costanzo, ricercatore INGV e responsabile scientifico per l’ente nel progetto ARCH, che aggiunge: ”Questa rete accelerometricarappresenta una importante ed innovativa infrastruttura per il monitoraggio in tempo reale di aree storiche e centri urbani in Italia e in Europa, sia per la densità di stazionidella rete che per l’elevata valenza storico-architettonica del sito". 

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La rete accelerometrica installata da INGV è parte di un progetto più ampio per la protezione del patrimonio storico-artistico di Camerino che comprende anche la predisposizione di un articolato sistema di sensori per il monitoraggio degli edifici storici e dei beni culturali che essi contengono. Il progetto della sensoristica, del sistema di acquisizione controllabile a distanza edelle procedure per l’interpretazione dei dati acquisiti, è stato sviluppato da UNICAM e applicato su due degli edifici più rappresentativi di Camerino: il Palazzo Ducale e la chiesa di Santa Maria in Via.

Queste nuove tecnologie possono svolgere un ruolo strategico nella attuale fase post-sisma per controllare l’efficacia degli interventi provvisori di messa in sicurezza e fornire le conoscenze necessarie a indirizzare gli interventi di miglioramento sismico. Si prevede comunque di mantenere attivi questi sistemi di controllo anche nel futuro, in modo da rilevare eventuali criticità che possono manifestarsi a causa del naturale degrado degli edifici o a seguito di futuri eventi sismici.
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Si celebra oggi 18 marzo la Giornata mondiale del riciclo - Global Recycling Day. Un’occasione per Cosmari di ricordare i risultati raggiunti nei comuni maceratesi che da un decennio, grazie al servizio “Porta a Porta” avviato nella stragrande maggioranza di città e paesi, sono ai vertici, sia a livello regionale che nazionale, per la percentuale di raccolta differenziata.

Nel 2020 la percentuale media è stata del 74,96% ritornando a salire in confronto al 2019 e al 2018. Molti i comuni che sono sopra l’80% come Visso, Camporotondo di Fiastrone, Belforte Del Chienti, Appignano, Montecassiano, Urbisaglia, Montelupone. Un buon inizio per questo 2021, la percentuale media è superiore al 75%. Il ciclo dei rifiuti prevede che i materiali riciclabili vengono selezionati dai dipendenti Cosmari, recuperati e avviati al recupero come “materia prima seconda” e affidati ai consorzi di filiera del sistema Conai, per avere una nuova vita ed essere trasformati in quello che erano originariamente o in nuovi oggetti.

E’ importante focalizzare l’attenzione sulle “buone pratiche” che i cittadini possono seguire per la differenziazione dei rifiuti. Bisogna rispettare alcune facili regole come controllare il giorno e la tipologia di rifiuto da conferire, osservando gli orari di esposizione fuori casa dei sacchetti. Occorre ricordare che si possono riciclare tutti gli imballaggi in plastica, carta, cartone, cartone per bevande (tipo tetrapak), alluminio, barattolame metallico, vetro (bottiglie e barattoli), oltre a rifiuti organici (scarti di cibo), indumenti usati, oli vegetali esausti.

Altra regola del 'riciclo perfetto' è quella di rimuovere cibo e liquidi dai materiali riciclabili, basta sciacquare velocemente l’oggetto. Non si ricicla la carta sporca. Tutti gli imballaggi compostabili possono essere gettati nell’umido o organico. Importante anche utilizzare i centri di raccolta (le isole ecologiche comunali) per gettare i cosiddetti rifiuti Raee (elettrici ed elettronici) ma anche gli ingombranti oppure le lampadine fluorescenti ma anche toner.

Le aziende possono trovare soluzioni per ridurre l'impatto ambientale dei rifiuti e della plastica magari utilizzando materiali innovativi, tra cui le bioplastiche evitando contenitori usa e getta o comunque materiali non riciclabili. Sicuramente in tempo di pandemia questo discorso è più complicato ma è fondamentale ricordare che la riduzione della produzione dei nostri rifiuti è un obiettivo da perseguire ogni giorno.

B.O.
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