Notizie di cronaca nelle Marche
Sono più di 113mila gli interventi messi in campo, a seguito di altrettante richieste di aiuto, dal 24 luglio al 31 marzo scorsi, da RIESCO Marche.
È questo il bilancio del progetto che ha visto insieme quattordici associazioni per contrastare gli effetti di esclusione sociale, precarizzazione e marginalizzazione, acuiti dall’emergenza Covid. Un sistema integrato di interventi, all’insegna di inclusione e solidarietà, che diventa una grande “comunità di cura”, non solo per assistere ma anche per generare cambiamento e rinsaldare legami sociali.

A restituire il quadro finale dell'esperimento è il presidente Anpas Marche, Andrea Sbaffo, dell'associazione che ha curato e continua a curare la gestione del numero verde a cui i cittadini hanno potuto rivolgersi.
"L'attività del progetto è riuscita nel migliore dei modi - ammette - . Il coordinamento di Auser e delle altre associaizoni che ci sono occupate del proprio settore, insieme alle firmatarie dell'Associazione temporanea, è riuscito a legare le esigenze dei cittadini in maniera abbastanza uniforme su tutto il territorio regionale". 

Buona la prima, dunque, per un progetto che potrebbe essere la base da cui partire per ripensare al nuovo volto della solidarietà: "Stiamo attendendo che esca il prossimo bando della Regione Marche - dice in merito al futuro - per ricoordinarci tutti insieme. Vogliamo mantenere la vicinanza delle nostre associazioni verso i cittadini, tanto che Anpas ha continuato a mantenere l'attività del numero verde per non lasciare soli coloro che sono in difficoltà".

Una attenzione particolare è stata rivolta ai centri dell'entroterra che hanno vissuto la doppia emergenza della pandemia sommata alla già tragica situazione post terremoto: "Le esigenze sono state di supporto alla povertà derivata dall'emergenza pandemica: attività che abbiamo coperto in tutto il territorio regionale con una capillarità abbastanza diffusa. 
Molti contatti sono arrivati tramite il mondo digitale con le videochiamate per dare anche supporto psicologico con la semplice chiacchierata da intraprendere con le famiglie. L'associazionismo, insieme, riesce ad essere vicino alla comunità. La parte del cratere ha bisogno di attenzione e risorse. Noi cerchiamo di farlo, dobbiamo essere in grado di mantenere i contatti nei mesi futuri, in una fase dove la difficoltà delle aziende nell'andare avanti potrebbe portare a esigenze dal punto di vista lavorativo".

La prospettiva è quindi quella di continuare il percorso iniziato: "È la prima esperienza che ha messo insieme tante associazioni che si rivolgono al prossimo. Queste modalità sono state molto proficue e utili per il futuro. Ci auguriamo che la pandemia passi e si possa riuscire a dare un supporto alla fase successiva negli ambienti di lavoro, alla situazione economica che si sta prospettando. Ci ha unito e ci ha messi a confronto". 

L'inclusione l'ingrediente cardine, sia tra associazioni che tra volontari e cittadini: "Noi abbiamo cercato di includere il mondo dell'associazionismo, coinvolgendo tutte le associazioni che avevano dato la disponibilità, anche le più piccole in contatto con zone più particolari.
Poi abbiamo rivolto l'inclusione verso il cittadino, dando a tutti la possibilità di chiedere il servizio. il numero verde di Anpas ha dato la possibilità di essere un ponte tra le associazioni".

LINK DELL'INTERVISTA IN PODCAST

GS
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Passi in avanti per la ricostruzione a Matelica. Sono stati affidati i lavori di sistemazione di Palazzo Ottoni, danneggiato dalle scosse del terremoto del 2016.
"Si tratta di un passo importante per gli edfici pubblici - dice il sindaco Massimo Baldini - dopo il palazzo del governo e la loggia dei mercanti, ora si apre il cantiere per la sistemazione di un'altra storica struttura della città.
È un intervento molto importante - spiega - che sarà affidato alla ditta Cassandra Costruzioni di Roma. L'importo complessivo è di circa un milione e 250mila euro. È stato già predisposto tutto per iniziare i lavori quanto prima. Al momento è iniziato il trasferimento dei mobili presenti nel palazzo e a breve comincerà il trasloco di quanto custodito nella biblioteca che sarà interessata dall'intervento.
Abbiamo incontrato la ditta qualche giorno fa - rassicura il sindaco - e ha detto di essere disponibile a cominciare il prima possibile, non appena saranno sistemati tutti i documenti necessari all'avvio".

GS

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Arrestato dai Carabinieri a Castelraimondo un sessantasettene resosi protagonista nel 2012 della manomissione dei sigilli del contatore per rubare il metano  All'uomo era stata bloccata la fornitura per morosità. I  militari lo avevano colto in flagrante dopo un controllo operato con la società che gestisce la rete del metano. Per lui nel pomeriggio di ieri sono scattate le manette. I militari della Compagnia Carabinieri di Camerino, hanno dato esecuzione all’ordinanza dell’ufficio di sorveglianza di Macerata, nei confronti del sessantasettenne che, con sentenza del 2015, i giudici del tribunale di Macerata avevano condannato in via definitiva ad espiare una pena di tre mesi di reclusione, per il furto di gas avvenuto nel 2012.
Nonostante all'uomo fosse stata tolta la fornitura di gas metano per morosità, dalla sua utenza risultavano ancora dei consumi. Il dato aveva incuriosito l’assistente tecnico della societa’ di distribuzione del gas, il quale nel marzo del 2012 aveva denunciata l'anomalia riscontrata al Comando stazione dei carabinieri di Castelraimondo.
A seguito della minuziosa attività d'indagine dei miltari eseguita in collaborazione con la società, era emerso che il 67enne aveva manomesso i sigilli applicati al contatore ricevendo indebitamente, per otto anni dal 2004 al 2012, piu’ di 23 mila metri cubi di gas metano nella sua abitazione. 
All’epoca dei fatti era stato deferito in stato di liberta’ all’autorita’ giudiziaria per l’ipotesi delittuosa di furto aggravato, successivamente rinviato a giudizio e quindi condannato. L’uomo, pensionato con qualche altro piccolo precedente di polizia, nel tardo pomeriggio di ieri è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari e dovra’ scontare i tre mesi di condanna.
c.c.
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Superbonus ristrutturazioni: "Così com’è non partirà mai". È quanto afferma Matteo Petracci, referente per CNA Macerata del settore Costruzioni, nell'inquadrare la situazione dell’agevolazione statale.

Introdotto dal primo Decreto Rilancio, il Superbonus prevede la detraibilità al 110% dei costi sostenuti per quelle ristrutturazioni edili che vanno a migliorare l’efficienza energetica e la tenuta sismica degli edifici.
 “La misura è stata accolta positivamente da tutti in quanto contribuiva alla rigenerazione urbana, aiutava le famiglie a risparmiare, rimetteva in moto le economie di diversi settori, aumentava la sostenibilità ecologica del Paese e, da ultimo, metteva al sicuro molte abitazioni da eventuali nuovi terremoti -afferma Petracci-.  
La teoria che sta dietro al Superbonus è quindi perfetta; tuttavia, secondo i dati pubblicati dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, in tutto il territorio nazionale sono appena 6500 i cantieri avviati, meno di 150 quelli nella nostra regione: “Come spesso accade nel nostro Paese - spiega Petracci - la teoria e la pratica hanno distanze siderali. Molti sono i nodi emersi nella realtà applicativa del provvedimento, tanto che la maxi detrazione fiscale è ancora al palo”.

Il referente dell’Associazione di categoria maceratese elenca quindi le principali criticità: “Innanzitutto l’aumento indiscriminato dei prezzi delle materie prime che si è innescato; i costi di calcestruzzo, legno, isolanti e vernici sono cresciuti dal 10 al 30%, il ferro e l’acciaio sono più che raddoppiati, tutto ciò che viene impiegato nelle ristrutturazioni oggi costa di più. Di conseguenza, fioccano gli asterischi sui preventivi delle ditte fornitrici che, accanto alla cifra finale, specificano la riserva di poter aumentare i costi al momento dell’effettiva consegna della merce”.

Sono quindi comprensibili ed evidenti le difficoltà degli operatori date da questa infinita incertezza: “I costi - sottolinea Petracci - sono diventati superiori ai prezzi stabiliti nei prezziari di riferimento e c’è la forte preoccupazione che questa speculazione possa rallentare la già non veloce ricostruzione post-sisma. Si tratta di un’inflazione settoriale a due cifre che mette a rischio la politica di efficientamento energetico e di rilancio dell’economia che cerca di far leva sulla riqualificazione del patrimonio edilizio, invalidando dal punto di vista nominale anche i massimali stabiliti per legge dei Superbonus oltreché i bilanci delle imprese”.

L’occasione dei Bonus e dei Superbonus sembrava aver riacceso le speranze di un comparto penalizzato da più di 10 anni di crisi; ora, alla luce di quanto sta accadendo, l’ottimismo sta svanendo lasciando spazio alle incertezze: “Lo sentiamo dai nostri associati, il risultato prodotto da questa situazione è che oggi le imprese ci pensano bene prima di prendere nuovi lavori perché potrebbero rivelarsi a perdere e, fatto ancor più grave, si sta diffondendo l’idea che sia antieconomico lavorare nella ricostruzione; questo non ce lo possiamo permettere”.

La CNA Macerata propone quindi 3 forti interventi da parte del legislatore. Chiede innanzitutto che i prezziari siano rivisti e aggiornati quanto prima possibile. A questo occorre aggiungere una forte semplificazione delle procedure, accompagnata da una unica interpretazione delle norme e dei regolamenti; troppi attori pubblici coinvolti con proprie interpretazioni, tra Agenzia delle Entrate, Enea e vari Ministeri, si è creata una assurda sequela di discrepanze. Necessario anche far superare la prudenza delle banche nella fase di cessione del credito; questo atteggiamento si traduce in molti istituti nella richiesta di innumerevoli documenti per verificare i presupposti e le condizioni essenziali.


c.c
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L'entorterra pensa al turismo e lo fa anche con la realizzazione di servizi che possano accogliere i visitatori amanti della montagna.
A Visso, nello specifico, si lavora per la seconda area camper del paese, a Villa Sant'Antonio.
"Il progetto è pronto - dice il sindaco Gianluigi Spiganti Maurizi - , ci stiamo occupando dell'esproprio dell'area. Abbiamo deciso di inserire anche il punto di ricarica per le biciclette elettriche così da offrire un servizio ulteriore.
Abbiamo raggiunto un accordo anche con i gestori dell'acquedotto del Nera che passa in quella zona e lasceremo un'area di rispetto per poter intervenire qualora ci fossero problemi".

Non è ancora sicuro che i lavori possano concludersi in vista dell'estate, ma il sindaco assicura che la nuova area potrà vedere la luce entro l'anno: "Credo che verrà un bel lavoro - ammette - , a breve dovrebbe partire il cantiere che permetterà di ospitare circa 15 camper. Aggiungeremo anche l'area pic-nic e i servizi igienici. Non credo che potrà essere pronto per l'estate - conclude - , ma entro l'anno sicuramente". 

GS
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È stato pubblicato dalla Regione Marche l’avviso per manifestazione di interesse per interventi di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dal sisma 2016, finanziato con 30 milioni di Euro assegnati dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica).
Il bando, con scadenza lunedì 3 maggio, è diretto sia all’Erap che ai Comuni inseriti nel cratere sismico ed è teso principalmente alla riqualificazione dei centro storici, assegnando maggior punteggio per interventi di riuso e recupero così come a quelli destinati all’adeguamento e miglioramento sismico degli edifici contenuti in tali zone. Il tutto si evince dai criteri di classificazione delle proposte così come approvati dalla Giunta con Delibera 483 del 20 aprile.

“Obiettivo di questa importante dotazione di fondi – spiega l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli - è agevolare il recupero e la ristrutturazione degli edifici di edilizia popolare siti nei centri storici, specie dei piccoli comuni, essendo quelli che più necessitano di interventi di riqualificazione perché maggiormente lesionati dal sisma. Tuttavia – prosegue – saremo in grado di soddisfare anche l’esigenza dei comuni a più alta tensione abitativa, così come per interventi di nuova costruzione. Siamo convinti che questo avviso sia il giusto mix per soddisfare tutte le richieste e pensiamo che si possa riuscire a realizzare fino a 300 abitazioni popolari. Sarà nostra cura analizzare attentamente tutte le proposte, non escludendo, terminata questa già cospicua somma, di poter stanziare altri fondi”. L’importante somma di 30 milioni di euro del bando si aggiunge ad altre misure che presto interesseranno le stesse aree del cratere: “Penso al 1 miliardo e 780 milioni per l rigenerazione economica prevista dal Recovery Plan che darà nuova linfa vitale al tessuto sociale di quelle zone, e, più in generale, alla ricostruzione privata che finalmente sta vedendo la luce – prosegue Castelli - Ma come ho sempre detto: la ricostruzione materiale a nulla serve se non riporteremo la gente in quei luoghi. Questo intervento, perciò, vuole favorire il loro ripopolamento anche con una proposta dedicata espressamente alle fasce di popolazione meno abbienti”.  Un mosaico di proposte, dunque, per creare nelle zone del sisma un modello di rilancio delle aree interne dell’Appennino che, secondo l’assessore al Bilancio, potrà essere un modello per tutta la nazione: “Nel cratere il terremoto non ha fatto altro che anticipare problemi che presto riguarderanno tutte le aree interne d’Italia. Ecco perché – conclude Castelli – vogliamo che si faccia del cratere non solo il più grande cantiere d’Europa, ma anche il riferimento per studi e soluzioni di interventi ben più completi e strutturati per il recupero di zone oggi desolate”.
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Nessun monumento alla Resistenza: Belforte del Chienti celebra il 25 aprile nella via dedicata ad un partigiano ucciso nel 1944, stesso luogo in cui sorgerà presto un'opera commemorativa.

Ad annunciarlo è il sindaco Alessio Vita: "Una scelta - spiega - che deriva dalla mancanza, nel nostro Comune, di un monumento dedicato alla Resistenza.
Abbiamo fatto una ricerca storica sui caduti per mano nazista del nostro territorio ed è emerso che il giovane belfortese Elio Fernanducci è caduto durante la strage di Capolapiaggia perchè ritenuto partigiano. Abbiamo così deciso di onorare questa perdita e tutte le altre avvenute in quegli anni nella via che porta il suo nome, a Borgo Santa Maria.
Di comune accordo con l'Anpi dei 5 Comuni - aggiunge - abbiamo deciso di realizzare, in quella zona, un monumento alla Resistenza".

Il tema delle celebrazioni del 25 aprile fu motivo di scontro lo scorso anno tra l'ex sindaco Roberto Paoloni e il suo successore.
Paoloni denunciò infatti la mancata deposizione di una corona d'alloro nel monumento dei caduti in guerra che si trova nel capoluogo, dove si recò lui stesso per la commemorazione.

"Dal momento che a Belforte non esiste un monumento dedicato alla Resistenza - ribadisce Vita, come fece presente anche lo scorso anno - non ritengo giusto snaturare monumenti nati per altro motivo. In questo modo ci siamo impegnati per sopperire a questa mancanza".

GS. 


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Al via “Rilancio PMI Cratere Sismico”, l’incentivo promosso dal Commissario Straordinario alla ricostruzione che sostiene il ripristino e il riavvio delle attività economiche danneggiate dai terremoti del 2016/2017. Dal 14 giugno sarà possibile presentare domanda a Invitalia per ottenere finanziamenti senza interessi. L’agevolazione è dedicata a micro, piccole e medie imprese di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Le iniziative imprenditoriali finanziabili riguardano tutti i settori: industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi, commercio, turismo, produzione agricola, pesca e acquacoltura. Si rivolge alle micro, piccole e medie imprese, esercitate anche nella forma della libera professione individuale, presenti nei territori dei comuni delle regioni interessate. Riguarda esclusivamente le realtà produttive già costituite e attive al momento in cui si sono verificati i terremoti e le cui sedi siano state dichiarate inagibili a causa degli eventi sismici stessi.

L'incentivo consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero che copre il 100% delle spese sostenute ed è finalizzato a realizzare nuovi prodotti, processi o servizi, oppure a migliorare i processi e le linee produttive. I programmi di spesa agevolabili non possono superare l’importo complessivo di 30.000 euro e comprendono costi di investimento per attrezzature, macchinari, impianti, beni immateriali e lavori edili. Nel caso l’importo complessivo delle spese da realizzare fosse superiore a 10.000 euro, una parte delle stesse potrà essere costituita da costi di gestione, in misura non superiore al 50% delle spese di investimento.

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono inoltre essere stati avviati successivamente alla presentazione della domanda e realizzati entro i 18 mesi successivi alla concessione delle agevolazioni. Il finanziamento agevolato, senza alcuna forma di garanzia ed erogato in anticipo in un’unica soluzione, dovrà essere restituito secondo un piano di ammortamento di massimo 10 anni, con un periodo di preammortamento di 3 anni
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Stanziati oltre 2milioni di euro dai fondi del sisma 2016 per il recupero del tempio dell’Annunziata, attualmente inagibile, messo in sicurezza e avvolto delle impalcature a seguito dei gravi danni strutturali causati dal terremoto, in particolare al suo interno, alle murature e colonne delle tre navate.

È in fase di compilazione uno studio di fattibilità per la progettazione del restauro e del ripristino di quella che è un’opera ricca di significato per la città, fatta costruire dal signore di Camerino Giulio Cesare Da Varano.

Chiesa sconsacrata con un bellissimo giardino molto frequentato prima del sisma, il Tempio era utilizzato per eventi culturali. Degli oltre 2milioni di euro, 288mila saranno riservati esclusivamente per il restauro dei decori mentre 1milione e 100mila per il resto dei lavori. Osservato il report di indagine è andato in approvazione il documento preliminare all’avvio per la progettazione.

Tempio Annunziata a Camerino

"Abbiamo approvato in giunta il documento e in particolare l’opera d’atto della Cir (Congruità d’importo richiesto), che serviva per capire la correttezza dei fondi – spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – Adesso siamo nella fase dello studio di fattibilità tecnico-economico e terminata questa si inizierà la progettazione.L’idea di destinazione per il Tempio è quello di una sorta di sala di rappresentanza – continua Fanelli – dotata di wi-fi e di tutte le tecnologie necessarie per creare un punto interattivo che illustri la storia e le opere d’arte al suo interno ed un luogo dove svolgere convegni ed incontri sia culturali che di iniziative di altro genere".

f.u.

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L'Appennino Camerte

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