Notizie di cronaca nelle Marche
Libertà riconquistata sui Sibillini da due camosci, cui è stato dato il nome di Manardo e Cecco, che sono stati rilasciati dai tecnici del Parco con la collaborazione degli zoologi del Laboratorio di Ecologia Applicata e dei Carabinieri Forestali del Parco. Si tratta di due maschi di 5 e 11 anni, nati e vissuti sinora nell’area faunistica di Bolognola, che potranno ricongiungersi ai propri simili sulle rupi delle cime più alte dei Sibillini, come il monte Bove e il monte Priora. Dotati di radiocollari satellitari, forniranno utili informazioni per lo studio dell’areale di riferimento e dei movimenti che compiranno.

Reintrodotti nel 2008, ad oggi il numero stimato di camosci appenninici presenti nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini si aggira intorno alle 250 unità. Un risultato che indica come il camoscio abbia ritrovato nei Sibillini un habitat ottimale, che gli era appartenuto per millenni fino alla quasi totale estinzione nella prima metà del secolo scorso, quando ne sopravvivevano appena una ventina sui monti che nel 1922 diventarono Parco Nazionale d’Abruzzo.

“Il monitoraggio del camoscio è una delle diverse azioni di studio, verifica e controllo svolte dal Parco per la conservazione della biodiversità - sottolinea il presidente dell’ente, Andrea Spaterna - Grazie a queste osservazioni siamo in grado di quantificarne la popolazione e la distribuzione, individuando anche possibili minacce. Ad oggi l’area in cui ne è rilevata la maggior presenza è quella del massiccio del Bove, ma nuovi nuclei si stanno formando in altre aree, come quella del Monte Priora”.

Cecco

Tra i dati elaborati per il 2020 anche il tasso di natalità che si attesta intorno al 28% e l’indice riproduttivo che fa registrare un valore medio dell’80%, “numeri che indicano – prosegue Spaterna – come i camosci del Parco Nazionale dei Monti Sibillini godano di buona salute”.

Si tratta comunque di una specie ancora vulnerabile, soprattutto a causa della forte consanguineità tra gli individui, ed è quindi di fondamentale importanza proseguire le attività di monitoraggio e tutela, anche attraverso una fruizione da parte dei numerosi amanti della montagna che sia responsabile e rispettosa delle regole, in modo da poter osservare questi splendidi e preziosi animali nel loro ambiente naturale senza arrecargli disturbo. Maggio è il mese per eccellenza per le nuove nascite “ed è fondamentale, ancor più che in altri periodi – ricorda il presidente - assumere un comportamento adeguato in caso di incontri con piccoli di camosci, come di altri animali. Nel caso del capriolo, ad esempio, i piccoli appena nati, che appaiono inermi e abbandonati, non si devono mai toccare o raccogliere, perché la madre è sicuramente nelle vicinanze e la strategia adottata è quella di lasciare i nascituri nascosti tra le erbe. Un eventuale contatto potrebbe essere interpretato come una minaccia e determinare l’abbandono del piccolo”.
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Visite ai musei e ai luoghi storici, ma anche la scoperta dei sapori e delle tradizioni artigiane locali e dei paesaggi, a piedi o in bici. Eccellenze storiche, culturali ed enogastronomiche. Questo è quanto offre il “San Severino Marche Experience”. Un percorso nel tempo, un tour, da vivere in gruppi o singolarmente, che porterà alla scoperta della città settempedana.

Un biglietto unico, prenotabile a partire da giugno, che renderà possibile visitare collezioni d’arte e luoghi storici di San Severino. Sempre su prenotazione, al costo di 20 euro a partecipante, sarà poi possibile avere una visita guidata organizzata con la partecipazione straordinaria del “vero” Severino da Sanseverino, un “Cicerone” che, in costume d’epoca, accompagnerà i visitatori lungo tutto il percorso. Chi lo vorrà potrà comunque vivere la stessa esperienza, al costo del normale biglietto di ingresso, utilizzando semplicemente il proprio smartphone per partecipare così ad una “caccia ai tesori del borgo”.

La “data zero” di questa esperienza è stata vissuta nei giorni scorsi da giornalisti e amministratori locali guidati dal sindaco, Rosa Piermattei, dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, e dalla presidente della Pro Loco, Paola Miliani.

“L’iniziativa “San Severino Marche Experience” - spiega Giacomo Andreani di Expirit - rappresenta la base per una valorizzazione strutturata e coordinata delle bellezze del Comune di San Severino Marche, nel segno del digitale e dell’esperienza, puntando sulla qualità, sull’identità del territorio e sul coinvolgimento diretto degli operatori locali e dei visitatori. San Severino Marche è pronta a diventare un vero e proprio museo diffuso, dove l’arte si coniuga con l’enogastronomia e con la qualità del paesaggio”.

“Questa esperienza – continua Elena Santilli, experience designer di Expirit e curatrice del percorso turistico – promuove il borgo attraverso la narrazione di una storia locale custodita presso gli archivi della Curia arcivescovile di San Severino Marche, quella del giovane Severino Bergamini cercatore di tesori, vittima di una condanna inquisitoriale. La narrazione della vicenda crea la cornice perfetta per far vivere un’esperienza unica ai visitatori, svelando da una nuova prospettiva i preziosi cimeli del borgo, che si caratterizza per il suo paesaggio culturale, naturale e per la comunità fortemente protagonista”.

l.c.
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Angelo Montaruli, segretario dell’Unione Montana Marca di Camerino, riceverà il riconoscimento di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. La cerimonia è in programma per il prossimo due giugno, in occasione della Festa della Repubblica, all’Arena dello Sferisterio di Macerata. Alla consegna del prestigioso diploma onorifico, conferito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presenzieranno le maggiori istituzioni e autorità del territorio.

“Sono onorato di questo riconoscimento, per il valore intrinseco che ha – ha commentato Montaruli – . Questa nuova onorificenza è stata possibile grazie al lavoro di tutto il personale che in questi anni mi ha supportato, in particolare per l’esperienza maturata nel comune di Camerino in qualità di segretario comunale. Per questo il mio ringraziamento va all’ex sindaco Gianluca Pasqui e alla sua giunta, con cui ho condiviso le sorti dell’amministrazione anche in momenti difficili”.

È proprio l’esperienza camerte, durante e dopo gli eventi sismici del 2016, a essere alla base del riconoscimento.  Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione ha commentato con soddisfazione: “Siamo fieri, oggi, come Unione Montana, di avere al nostro fianco un uomo di grande professionalità come Montaruli. La sua esperienza di quasi quaranta anni al servizio dello Stato e la sua sensibilità si sono dimostrate utili in tante occasioni: questo diploma di commendatore rappresenta un doveroso apprezzamento per la sua carriera”.

l.c.
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"Sembra che da noi i giovani e le famiglie non manchino: è un buon segno per il futuro, è giusto investire in questa direzione". Il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti ha commentato così la presentazione dell'esecutivo per un nuovo asilo nido in paese. La giunta comunale caldarolese ha infatti approvato il progetto per la realizzazione di un nuovo immobile destinato a diventare il "nido" della città. Passi avanti importanti, dunque, sul tema della ricostruzione e dell'edilizia scolastica.

A tal proposito il sindaco Giuseppetti ha commentato: "Sarà un punto di riferimento importante per il nostro sistema istruzione, ma anche per le nostre famiglie e le loro esigenze. Tramite un bando abbiamo trovato la possibilità di lavorare per costruire un asilo nido a Caldarola. Abbiamo aderito con entusiasmo, presentando il progetto. Ora cercheremo di capire quali potranno essere gli sviluppi: speriamo che il tutto possa andare a buon fine. È davvero qualcosa di rilevante per Caldarola – prosegue Giuseppetti – , anche se ci sono diversi asili nido nei Comuni vicini, come per esempio a Belforte del Chienti. In tal senso vedremo poi come gestire il nostro nido: ovviamente secondo le esigenze del nostro Comune – conclude il sindaco – , ma anche inserendolo in maniera congrua con le strutture che sono già presenti qua vicino".  

l.c.
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Rinnovo del Consiglio per i gruppi di Protezione Civile della provincia di Macerata; Valentina Polidori, 51 anni, coordinatore del gruppo comunale di Sefro è tra i candidati come Referente provinciale. Dice di avvicinarsi a questa candidatura con tutta la serenità possibile: "Vada come vada a me va bene lo stesso anche perché il mio "antagonista" è un mio carissimo collega di cui ho molta stima e, dovesse essere eletto lui ne sarò felice perchè faremo comunque bene”. In Protezione Civile da sette anni, Valentina Polidori descrive il lungo periodo, che per il nostro territorio ha significato un carico di emergenze: “ Sette anni che ne hanno profondamente segnato l'identità e che hanno portato tutti noi coordinatori a scendere in campo, dando il nostro meglio per aiutare la popolazione nel miglior modo possibile. L’impegno è stato gravoso per tutti, a partire dal 2016 con il sisma e per finire con il covid che ci vede lo stesso in prima linea da più di un anno per cercare di arginare questa emergenza, cominciata mettendo a terra molte famiglie che abbiamo aiutato con la spesa e provvedendo a recapitare i medicinali necessari per le persone anziane - continua Valentina Polidori-. Ormai dal febbraio scorso siamo poi sempre in servizio presso i centri vaccinali di Macerata, Piediripa, Civitanova, San Severino e Camerino e debbo davvero ringraziare il mio gruppo e tutti gli altri gruppi, tutte le associazioni che si danno da fare anche nei sabato e domenica e nei giorni di festa per essere al servizio delle persone e della popolazione.

Ho sempre creduto nella collaborazione tra gruppi e nel dialogo tra tutte le realtà del nostro territorio, promuovendo anche corsi ed esercitazioni con altri corpi volontari come il Soccorso Alpino con i quali abbiamo conseguito corsi di Orientamento, Cartografia, GPS con esercitazioni in luoghi impervi e urbani, l' ARES, con cui abbiamo effettuato un corso di Psicologia d' Emergenza, vari gruppi Cinofili con i quali abbiamo fatto innumerevoli esercitazioni su superficie e macerie; inoltre, con le nostre squadre AIB (delle quali anche io faccio parte), abbiamo supportato i Vigili del Fuoco per quanto riguarda la lotta agli incendi- aggiunge la candidata-. Amo profondamente la Protezione Civile e credo nella Forza, nell'Amore e nello “spirito di sacrificio” di tutti noi volontari, che togliamo tempo e presenza alle nostre famiglie per donarlo alla Comunità e a chi è in difficoltà.

Auspico un veloce ritorno a poterci rivedere tutti, a riprendere i corsi e le esercitazioniperché – conclude Valentina Polidori- noi siamo questo”.
c.c.

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Per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro la Regione Marche amplia l’offerta formativa: la Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Lavoro, Stefano Aguzzi, ha approvato gli indirizzi operativi per la redazione di un Avviso Pubblico per la realizzazione di 10 percorsi formativi di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (IFTS). 

I progetti, che si svolgeranno in tutta la regione, sono relativi all’annualità 2021/2022.
Le risorse che la Regione Marche investe nell’attuazione dell’IFTS ammontano a 1.120.000 euro del POR Marche FSE 2014/2020.

“Come assessorato, vogliamo ampliare e migliorare le opportunità di occupazione dei disoccupati e offrire opportunità di riqualificazione agli occupati– spiega Aguzzi – Con questa offerta formativa si intende sostenere il tessuto produttivo regionale attraverso la diffusione e l’innalzamento del livello tecnologico delle competenze da acquisire per concorrere al mantenimento della competitività delle nostre imprese sia a livello nazionale che internazionale”. Inoltre “nel percorso formativo sono coinvolti docenti provenienti direttamente dal mondo del lavoro proprio per offrire una formazione rispondente alle richieste del sistema imprenditoriale” aggiunge l’assessore- I fabbisogni formativi del tessuto imprenditoriale della nostra regione sono stati rilevati grazie al confronto con tutti i componenti del Comitato regionale per l’IFTS: le necessità di formazione riguardano i settori della Meccanica, delle Tecnologie informatiche, dell’Edilizia, dei Servizi amministrativi/commerciali e del Turismo, declinati nello specifico delle esigenze delle imprese del territorio.

I 10 percorsi formativi, 2 per provincia, prevedono un monte ore pari a 800 ore, da svolgersi entro un anno, di cui una buona parte in stage, da un minimo del 30% del monte ore corso (240 ore) ad un massimo del 40% (320 ore dell’intero monte ore corso).
I destinatari dei progetti IFTS sono disoccupati, inoccupati e occupati, residenti o domiciliati nelle Marche. A breve sarà pubblicato il bando cui potranno partecipare enti formativi e istituzioni scolastiche accreditati.
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Due persone denunciate e il sequestro di stoffe di note griffe dell'alta moda sono il bilancio dell'operazione “Italian Fabric” portata a termine nell'entroterra maceratese dalla Tenenza di Camerino della Guardia di Finanza  nell'ambito delle attività volte alla prevenzione e al contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale organizzato

Le Fiamme Gialle camerti, attraverso lo sviluppo di approfondimenti per fini antiriciclaggio e il quotidiano controllo economico del territorio per ricostruire i canali di finanziamento della attività illecite e, risalire le filiere del falso, hanno avviato una approfondita attività di polizia giudiziaria, svolta con il coordinamento della Procura della Repubblica di Macerata.

In particolare, dalle indagini condotte anche attraverso la valorizzazione delle molteplici banche dati in uso alla Guardia di Finanza, si è potuto risalire  all’individuazione di una prima sede di stoccaggio di merci contraffatte, dove, a seguito di perquisizione eseguita su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati rinvenuti stoffe e foulard, risultati contraffatti.

Ulteriori sviluppi investigativi hanno permesso di individuare un secondo deposito di merci contraffatte, in uso ad altra persona, in cui, nel corso di un’ulteriore perquisizione effettuata d’iniziativa dai militari operanti, è stato sottoposto a sequestro il grosso quantitativo della merce.

Complessivamente, il sequestro ha interessato  circa 1.800 articoli, tra rotoli e scampoli, per un totale di quasi 3.500 metri lineari di stoffe recanti i loghi contraffatti di alcune delle più note griffe, quali Louis Vuitton, Dolce&Gabbana, Versace, Gucci, Philippe Plein e altri ancora, il cui valore stimato si aggira intorno al mezzo milione di euro.

Gli approfondimenti condotti con la collaborazione dei finanzieri qualificati Computer Forensics e Data Analysis, in forza al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata, hanno permesso di appurare che le stoffe venivano vendute su piattaforme online, quali Ebay - utilizzando l’account “bottegantica09”  ed "etsy.com",  utilizzando gli account “fashionfabric63” e “Italiafabric” (da qui il nome dell’operazione), nonché sui social mediante messaggistica whatsapp.

I due responsabili, sono stati denunciati a piede libero per le ipotesi di reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e, ricettazione.

Ora le attività poste in essere dagli indagati saranno puntualmente vagliate anche sotto l’aspetto fiscale, al fine di recuperare a tassazione gli illeciti proventi. Infatti, oltre ad essere svolte abusivamente, le attività sono risultate esercitate anche in totale evasione delle imposte sui redditi e dell’I.V.A..

Il fenomeno della contraffazione è un moltiplicatore di illegalità: parallelamente, alimenta i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’immigrazione clandestina, dell’evasione fiscale e contributiva, del commercio abusivo, del riciclaggio e di altri gravi illeciti. Chi compra merce contraffatta, peraltro, oltre a commettere un illecito, mette a rischio la propria salute, poiché tali prodotti spesso non rispettano gli standard di sicurezza richiesti dalla normativa.

Lo sforzo operativo della Guardia di Finanza, in tale comparto operativo, è finalizzato a disarticolare l’intera filiera distributiva delle merci contraffatte, allo scopo di tutelare coloro che operano nel rispetto delle leggi e di salvaguardare il tessuto produttivo nazionale che, alla luce del particolare momento emergenziale, è divenuto più vulnerabile alle fenomenologie illecite e agli interessi criminali.

c.c.



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"Alla base del Programma Straordinario di Ricostruzione deve esserci il coinvolgimento della cittadinanza. Lo dice l'ordinanza, ma a Tolentino non è avvenuto".
Torna a far discutere l'acquisto dei terreni in contrada Pace a Tolentino, ma in questo caso l'associazione politica Città in Comune vuole evidenziare come le modalità con cui l'amministrazione si è mossa finora, secondo loro, non corrispondano a quelle richieste dalla struttura commissariale.

"L'acquisizione dell'area - si legge nella nota a firma di Silvia Scoppolini dell'associazione -  sarà subordinata all'autorizzazione e al finanziamento del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, la scelta dunque, sembrerebbe non comportare un ulteriore dispendio di denaro per le casse dell'Ente.
Il sindaco Pezzanesi, nei giorni successivi alla giunta, ha poi precisato che l'acquisto del terreno sul quale edificare la nuova sede dei plessi scolastici, sarà solo uno dei tanti interventi proposti tramite lo strumento del Programma Straordinario di Ricostruzione che prevede, da parte dei Comuni, le opportune forme di partecipazione delle comunità, anche attraverso l’udienza pubblica".

È su questo punto che l'associazione esprime le proprie perplessità: "Appare chiaro - prosegue la nota - che il problema effettivo non è esclusivamente la stipula di un contratto preliminare di acquisto ma la totale assenza di coinvolgimento della cittadinanza nella redazione di proposta di PSR.
I tolentinati sono stati, almeno fino ad ora, completamente esclusi dai lavori in corso, mentre da ordinanza avrebbero dovuto essere tra i primi soggetti ad essere interpellati.
Ci si sorprende anche perché uno dei punti uno dei punti cruciali del PSR al quale si fa riferimento, è proprio lo spostamento delle scuole dal centro storico, una questione ampiamente dibattuta e una scelta per nulla condivisa all’unanimità dai tolentinati; inoltre il trasferimento delle scuole costituisce un’azione cruciale, capace di incidere sul tessuto urbano a 360°, e quindi, a maggior ragione, sarebbe stata necessaria una condivisione coi cittadini fin da principio. Il fatto che una decisione del genere, così cruciale, sia piovuta dall’alto senza contraddittorio con i cittadini e il considerevole numero di contrari all’iniziativa (non bisogna dimenticare, a tal proposito, i cospicui sforzi del Comitato Don Bosco), stride con l’ottica di partecipazione nella quale sono stati impostati i PSR.
Manca qualsiasi forma di condivisione degli intenti - denunciano - , gli stessi progetti, per quanto ormai assodati, non vengono comunque condivisi, dando solo delle indicazioni nebulose (ne è un esempio il costante riferimento a “sedi distaccate in centro”, senza però fornire delucidazioni su come nel concreto ciò dovrebbe avvenire)".

Infine l'esempio di altri Comuni vicini e l'auspicio di un cambio di rotta: "Ci si domanda per quale ragione molti altri comuni del cratere abbiano predisposto azioni di coinvolgimento della cittadinanza fin dalle fasi embrionali della proposta di PSR, mentre a Tolentino, allo stato attuale, i cittadini non siano ancora stati chiamati in causa.
Ci auguriamo - concludono -  che, nelle successive fasi di lavoro, nella quale probabilmente l'amministrazione verrà anche affiancata da tecnici esterni incaricati della stesura del Programma, e dunque disporrà di maggiori forze ed energie, possa ovviare alle mancanze evidenziate e consentire ai tolentinati di essere parte attiva in un'azione cruciale per la ricostruzione della città".

GS
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Dramma a Piediripa dove una donna avrebbe tentata il suicidio all'interno della propria abitazione di via Arno. Sembra che la ragazza, L.M., figlia di una ex dipendente della Croce Verde di Macerata soffrisse di crisi depressive. A lanciare l'allarme i genitori della donna, che abitano nella stessa palazzina, che hanno udito un colpo di arma da fuoco, esploso con una pistola, provenire dall'appartamento della figlia. Sul posto i sanitari del 118, che viste le condizioni della giovane, ferita gravemente, hanno richieto l'intervento dell'eliambulanza per il trasporto all'ospedale di Torrette, e gli agenti della polizia di stato e della polizia scientifica per gli accertamenti e i rilievi del caso.
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L’estate come occasione per praticare sport in sicurezza all’aperto e per ricostruire legami di socialità. Per questo la Giunta comunale di Camerino ha approvato l’assegnazione di aree pubbliche nei parchi cittadini gratuitamente, a sostegno delle attività sportive e di fitness all’aria aperta.

“Dal punto di vista economico la pandemia ha messo in ginocchio tante attività produttive- spiega l’assessore allo sport nonché vice sindaco Lucia Jajani - in particolare i titolari di palestre, impianti natatori, attività sportive che hanno subìto delle restrizioni più forti con un periodo di chiusura esteso fino a oggi. La riapertura avverrà a condizioni molto rigide che, talvolta, considerato il distanziamento imposto, rendono di fatto impossibile svolgere corsi di gruppo all’interno. Proprio in considerazione di questa situazione, come Amministrazione abbiamo voluto mettere a disposizione, a titolo gratuito, delle aree pubbliche all’aperto ai titolari di palestre, impianti natatori, associazioni sportive, da prenotare alla Pro loco di Camerino, così da poter svolgere attività sportiva di gruppo per agevolare la ripresa. Siamo consapevoli delle problematiche di chi lavora nel mondo dello sport – prosegue l’assessore Jajani - e con questo provvedimento abbiamo cercato di agevolarne la ripresa. Un piccolo gesto a dimostrazione della sensibilità che cerchiamo di mostrare nei confronti delle attività più in difficoltà. Questo atto segue il precedente sugli aiuti economici, erogati lo scorso mese, nei confronti degli esercizi commerciali che sono stati obbligati a chiudere per norma di legge, perchè in quarantena da positività Covid o da contatto. Ricordiamo che per quest'ultimo caso lo Stato non ha previsto alcun tipo di ristoro che invece il Comune di Camerino ha deliberato di concedere”.

"La ripresa delle attività sportive è l’occasione per ripensare e riprogettare il ruolo e la funzione dello sport nel territorio, inteso non solo come attività agonistica, ma soprattutto come strumento per la promozione di stili di vita sani, la promozione della socializzazione e il contrasto e la prevenzione delle patologie legate alla sedentarietà e all’alimentazione scorretta. Questo significa pensare anche a nuovi modi di fare pratica sportiva anche al di fuori dei luoghi tradizionalmente deputati ad essa, cioè gli impianti sportivi, ma in luoghi di socializzazione e di libera fruizione all’aperto, quali parchi, piste polivalenti e campi a fruizione libera, come appunto avverrà quest’estate", conclude il vice sindaco.
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