Notizie di cronaca nelle Marche
Tra le 6.000 e le 8.000 le presenze stimate per l'evento sulla Mela Rosa a Monte San Martino, file chilometriche di auto e visitatori che hanno affollato il Centro Storico. Stand presi d’assalto per la due-giorni dedicata a questo prodotto tipico autoctono.

La manifestazione, tra le più amate dell’intera Regione, giunta alla sua 17esima edizione, si è svolta nelle giornate di sabato e domenica ed ha saputo puntare i riflettori su questo frutto antico sempre più ricercato.

Davvero molti i visitatori e gli appassionati che hanno partecipato alla manifestazione. Famiglie, coppie di ogni età e giovani provenienti da ogni parte delle Marche e dal Centro Italia.

piazza XX Settembre 1
Il Centro Storico e le vie del borgo maceratese letteralmente intasate,
Piazza principale ricolma in ogni angolo e file kilometriche di auto intorno al territorio monsammartinese.
piazza XX Settembre 3
 “Un'edizione da record! Negli ultimi anni abbiamo visto una crescita esponenziale delle presenze – dichiara il sindaco Matteo Pompei –, senza dubbio quest'anno è stata l'edizione più partecipata.
La giusta ricompensa per un duro lavoro che dura da 17 anni e il mio plauso va all'Unione Montana dei Monti Azzurri, a tutti i volontari della Pro Loco, capitanata dall'instancabile Presidente Fabiola Anselmi, ai dipendenti comunali e al gruppo di Protezione Civile che si sono spesi per giorni per permettere la buona riuscita della manifestazione.
Inoltre, centinaia gli ingressi ai nostri siti museali, tra cui spicca la Chiesa di San Martino Vescovo che custodisce opere straordinarie come i tre polittici rinascimentali dei fratelli Crivelli. Un ringraziamento speciale al consigliere regionale Giacomo Rossi, Civici, che si è speso per dare importanza alla nostra Mela Rosa portando il patrocinio del Consiglio Regionale, finalmente dopo 17 anni ”. 

Mela Rosa
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Un incontro con il comitato Salviamo l'ospedale di Camerino. A promuoverlo è il consigliere regionale Gianluca Pasqui soprattutto  nella sua qualità   di membro della IV Commissione permanente Sanità e Politiche Sociali

«Da sempre   scrive Pasqui- ritengo l’opera dei comitati spontanei particolarmente importante, in quanto si tratta di strumenti democratici attraverso i quali i cittadini manifestano il loro interesse e la loro sensibilità verso la cosa pubblica 
Non da meno, quindi, è il lavoro svolto in questi mesi dal comitato “Salviamo l’ospedale di Camerino” al quale mi sento particolarmente vicino e che non ha mai mancato di dimostrare grande sensibilità per le sorti di un ospedale che non ricopre importanza solo per la città di Camerino ma per tutto il territorio dell’entroterra maceratese.
In qualità di consigliere regionale, e in particolare di membro della IV Commissione permanente Sanità e Politiche Sociali,  è quindi mia intenzione proporre nei prossimi giorni un incontro con i soggetti promotori del comitato, da cui poi concretizzare un tavolo di lavoro insieme a tutte le istituzioni interessate» conclude Gianluca Pasqui.


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La sezione di Archivio di Stato di Camerino, durante il consueto orario di apertura al pubblico, esporrà per tutto il mese di novembre una selezione di sigilli provenienti dai fondi archivistici comunale di Camerino, comunale di Camporotondo ed IPAB (Istituti di Pubblica Assistenza e Beneficenza) relativi al periodo dal XV° al XVIII°secolo.


La varietà della collezione permetterà di ammirare esemplari in cera, piombo e carta, utilizzati da pontefici ed imperatori per sigillare varie tipologie di documenti ufficiali.

Il pezzo più pregevole della collezione camerte è un sigillo rotondo di grande formato, 13 cm di diametro, realizzato in cera vergine, pendente tramite fili di seta fittamente intrecciati tra loro. Appartiene all’imperatore Federico III e raffigura la sua immagine in trono e quella dell’aquila bicefala del suo stemma. Il documento che suggella, datato 15 gennaio 1469, è il riconoscimento, la conferma ed il rinnovo dei privilegi goduti "ab immemorabili" dal comune di Camporotondo (SASC, Comunale di Camporotondo, Perg. XI).

L’idea alla base dell’invenzione del sigillo è piuttosto semplice: incidere su una materia dura, come la pietra o il metallo, un insieme di segni che identificano in modo univoco una persona fisica o morale, originando così la matrice, cioè uno strumento che, impresso su materia molle come l’argilla o la cera, consenta di ripetere a piacere in modo sempre identico, quell’insieme di segni che identificano il suo possessore.

Lo studio critico del sigillo, sotto l’aspetto diplomatico, storico, giuridico, incomincia nel secolo XVII° ed assurge a dignità scientifica dal XVIII° secolo in poi: nasce così la sfragistica.

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Giornata importante sul fronte della ricostruzione post sisma per la città di Matelica che ha “recuperato” uno dei suoi condominii più grandi.

A sei anni dal terremoto del 2016, è infatti tornato agibile il complesso residenziale “Belvedere” di via Bachelet, con ben 28 famiglie che sono potute rientrare nelle loro abitazioni. In un clima misto tra gioia e commozione, al taglio del nastro simbolico sono intervenuti i parroci don Ruben Bisognin e don Lorenzo Paglioni per la benedizione di rito, insieme a loro anche il sindaco Massimo Baldini, il vicesindaco Denis Cingolani, il sindaco del consiglio comunale dei ragazzi Elia Pacini (residente del condominio), i responsabili della ditta esecutrice dei lavori e l’amministratrice del condomino Lucia Pettinelli.

«Un grazie particolare agli organizzatori della cerimonia, mentre a tutti i condomini va il nostro più vivo augurio – hanno detto Baldini e Cingolani -. Che questo importante taglio del nastro sia simbolo di speranza e di ripartenza per tutto il nostro territorio, con l’auspicio che a breve tutte le persone sfollate possano tornare nelle loro case».
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"Discarica a Camerino? Si tratta di un'ipotesi che non è mai esistita e di cui non si è mai parlato".

Replica così l'assessore regionale all'ambiente Stefano Aguzzi all'allarme lanciato attraverso una nota ufficiale dal Circolo del Partito democratico di Camerino che parlava di un presunto "rischio discarica" nel territorio della città ducale.

“Come regione Marche - spiega l’assessore regionale all’Ambiente - stiamo pressando le Province e le Ata che ancora non hanno presentato il Piano di Ambito dei rifiuti. Nello specifico, Ancona e Fermo hanno già provveduto, Pesaro sta provvedendo, su Ascoli ci sono dei particolari da rivedere, mentre Macerata è stata sollecitata più volte ma ancora non ha presentato la sua proposta. Abbiamo avuto un incontro - continua Aguzzi - sia con l’Ata che con il presidente della Provincia di Macerata, ottenendo l’impegno a presentare una proposta nel brevissimo periodo ma non abbiamo ancora ricevuto alcun riscontro".

Un nuovo incontro è stato convocato per giovedì prossimo, 10 novembre, con tutti i presidenti delle province per un discorso complessivo sul piano rifiuti. Per quanto riguarda Macerata, ad oggi c’è una indicazione della precedente amministrazione provinciale che, però, non è in realtà una vera e propria proposta in quanto non individua luoghi precisi, ma si limita a fornire delle indicazioni su quelle aree che non risultano idonee ad ospitare una discarica.

"Al momento è in funzione la sola discarica di Cingoli che, però, a breve risulterà satura - conclude l'assessore Aguzzi - Stiamo lavorando e, come detto, con i presidenti delle quattro province per fare il punto della situazione. Questi sono i fatti e i dati oggettivi. Il resto è mera speculazione politica".
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Rientra nella propria abitazione una famiglia residente a Ripe San Ginesio. L’inagibilità dell’immobile era stata dichiarata a seguito delle scosse sismiche iniziate il 24 agosto 2016.

Interessata da un intervento di demolizione e ricostruzione, portato a compimento nei tempi stabiliti, l’abitazione è stata “inaugurata”, alla presenza delle Istituzioni locali, rappresentate dal Vice Sindaco Gasparrini Pierino, dai Responsabili dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Sisma Comunali, dal coordinatore del progetto, Geom. Rossano Paoloni.

L’Amministrazione Comunale è molto soddisfatta dell’intervento eseguito, anche in considerazione del rientro nell’abitazione di una arzilla novantaduenne, che ha posto fine al disagio causatole dall’uscita forzata dalla propria residenza.

“Assisto con grande soddisfazione alla consegna delle chiavi dell’abitazione ai legittimi proprietari . Il sisma è stato un evento traumatico per tutti, particolarmente per coloro che, ormai anziani, si sono trovati costretti a lasciare le proprie case e le proprie abitudini. Questo è il primo intervento di demolizione totale e ricostruzione del nostro Comune portato a compimento con efficienza e rapidità, che si aggiunge agli altri interventi minori oggetto di riparazione, che si sono già conclusi. L’Amministrazione confida che tutti gli edifici danneggiati con cantieri ancora in corso possano procedere celermente con la stessa efficienza ”.
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Terminati i lavori di ristrutturazione del cimitero di Fiano, frazione del comune di Valfornace. Inagibile dalle scosse sismiche dell’ottobre del 2016, il cimitero ha subito interventi di messa in sicurezza e di consolidamento. Le opere hanno riguardato la ristrutturazione delle strutture esistenti e delle mura esterne. Oltre a questo sono stati rifatti i viali e il tetto della chiesa all’interno del cimitero. Simbolica la data della revoca dell’ordinanza di inagibilità, arrivata esattamente sei anni ed un giorno dopo il terremoto del 30 ottobre: il sindaco Massimo Citracca ha infatti ufficialmente riaperto il cimitero alla vigilia della festa di Ognissanti. Valfornace recupera dunque uno dei suoi luoghi di culto, proprio nel mese dedicato alla commemorazione dei defunti.

l.c.
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I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata, nell’ambito dell’intensificazione delle attività finalizzate alla verifica del corretto adempimento degli obblighi e disposizioni previste in materia antiriciclaggio e di trasferimento di denaro contante, hanno eseguito un controllo ad un consulente amministrativo nel comune di Porto Recanati.

Gli accertamenti svolti, avvalendosi anche dei poteri di polizia valutaria, corroborati da ulteriori elementi desunti dalle banche dati in uso al Corpo, hanno consentito alle Fiamme Gialle di individuare, tra le movimentazioni analizzate, diverse operazioni effettuate in violazione dei limiti quantitativi imposti sul trasferimento di denaro contante.

Nello specifico, si è avuto modo di constatare come il consulente, per l’esercizio della propria attività, abbia accettato, da sette suoi clienti, vari e ripetuti pagamenti in contanti sopra la soglia stabilita dalla normativa vigente.

Per tali fattispecie, i responsabili sono stati segnalati all’Autorità competente per l’avvio del procedimento di irrogazione delle sanzioni amministrative che oscillano, complessivamente, da un minimo di   9.000 euro ad un massimo di 450.000 euro a carico dei clienti e, per uguali importi, nei confronti del consulente.

Ulteriori accertamenti saranno svolti al fine di rilevare eventuali irregolarità anche sul piano fiscale.

Il divieto di trasferimento di denaro contante per importi sopra la soglia di legge e il conseguente obbligo di utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili (bancomat, carte di credito, ecc.), costituiscono presìdi fondamentali per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio di denaro “sporco” e i tentativi di infiltrazioni criminali. In questo comparto, la Guardia di Finanza esercita le sue competenze specialistiche esclusive non solo per intercettare condotte illecite, ma anche per tutelare cittadini e operatori che rispettano le norme.
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Attivazione civica, continuano gli appuntamenti del progetto  Community Pro a Camerino per la costruzione di strumenti di comunità.
Sabato  5 novembre è la volta della seconda tappa del percorso, con la progettazione del laboratorio di comunità.
Si inizia con la passeggiata nel centro storico, appuntamento alle 14 in piazza Cavour per ripercorrere alcuni luoghi vitali della città, tra arte, storia, ricordi e desideri per il futuro, guidati dal professor Pier Luigi Falaschi, docente Unicam in pensione e da Gabriele Carradori, responsabile Community Pro Camerino.
Nell’occasione sarà possibile anche entrare nel Teatro Filippo Marchetti altrimenti inaccessibile e visitare uno dei gioielli cittadini.  Il tour andrà ad attivare riflessioni e sensazioni che poi saranno trattate nel laboratorio di progettazione strategie di comunità, al Centro Sociale Ada via Baudana Vaccolini, dalle 16,30.
È il secondo momento laboratoriale dopo quello che il progetto ha tenuto a maggio, sulle mappe di comunità.
È possibile prendere parte a uno solo degli appuntamenti, la passeggiata o il laboratorio, o a entrambi e sempre a partecipazione gratuita.
Il percorso Comunity Pro in atto a Camerino è parte di un progetto nazionale realizzato con il finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il coordinamento dell’aps CittadinanzaAttiva. Sono sei gli appuntamenti in presenza previsti, con altrettante restituzioni online del materiale elaborato. Lo scopo è rafforzare la formazione degli “attivatori civici”, nuove figure di supporto alla cittadinanza chiamate a lavorare a stretto contatto con le proprie comunità locali per creare meccanismi di solidarietà e resilienza e affrontare le sfide del presente e del futuro.
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