Notizie di cronaca nelle Marche
L’Amministrazione comunale di San Severino Marche realizzerà una nuova Casa di riposo nell’ex area circhi, nel rione Settempeda. Sarà un nuovo edificio che verrà costruito seguendo le ultime tecniche antisismiche, efficiente dal punto di vista termico e in classe Nzen, confortevole, accogliente e con costi di gestione bassi.

La decisione, alla quale la Giunta settempedana e il gruppo di maggioranza lavoravano da tempo, è stata ufficializzata dal sindaco, Rosa Piermattei, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale durante la discussione di un punto all’ordine del giorno riguardante l’acquisizione di un’area edificabile ceduta in passato a un’impresa privata.

Dopo trattative con la proprietà lo stesso terreno dove verrà costruito l’edificio all’interno del centro abitato, nota come ex area circhi, tornerà in mano al Comune che ha già trovato un accordo per la sua acquisizione.

“Nel corso dell’ultima seduta della cabina di coordinamento presso la struttura commissariale – ha precisato il sindaco Piermattei intervenendo in Consiglio - è stata inserita all’Ordine del giorno l’approvazione di un’Ordinanza Speciale per la costruzione della Casa di riposo, argomento ancora in discussione insieme ad altre Ordinanze speciali per altri Comuni del cratere e che vedrà la sua conclusione nei primi giorni del mese di gennaio. Complessivamente per il terreno il Comune pagherà 750mila euro – ha spiegato il primo cittadino settempedano in aula, sottolineando - Si tratta di un’area con destinazione edificabile della superficie di oltre 9mila metri quadrati per una volumetria di oltre 13.500 metri cubi. La somma troverà copertura finanziaria con i fondi disponibili al capitolo 281804 del corrente bilancio di previsione 2022. E’ chiaro che per i prossimi anni dovremo fare sacrifici”.

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La giunta regionale delle Marche ha provveduto alla nomina dei Commissari Straordinari delle cinque Aziende Sanitarie Territoriali, che dal primo di gennaio saranno operative e si sostituiranno all’Azienda Sanitaria Unica Regionale.

I Commissari Straordinari resteranno in carica fino dell’espletamento del bando per la nomina dei Direttori Generali.


L’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord” è incorporata nella AST di Pesaro-Urbino, che subentra a tutti gli effetti e senza soluzione di continuità nell’attività e nei rapporti dell’Azienda ospedaliera cessata.

I commissari nominati sono:

-        AST Ancona – dott. Nadia Storti

-        AST Ascoli Piceno – dott. Vania Carignani

-        AST Fermo – dott. Roberto Grinta

-        AST Macerata – dott. Antonio Draisci

-        AST Pesaro-Urbino – dott. Maria Capalbo
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Promulgata dalla struttura commissariale, che fa capo a Giovanni Legnini, l’ordinanza speciale per Pioraco che "regolamenta” la ricostruzione del quartiere Madonnetta  e le modalità di ricostruzione degli immobili pubblici e privati già presenti nell’area Madonnetta e da delocalizzare.

Un lavoro di squadra riuscito grazie alla massima collaborazione di cittadini coinvolti e istituzioni. 

Nell’Ordinanza viene acquisita la planivolumetria predisposta dal Comune di Pioraco ed approvata con delibera di Giunta comunale n. 119 del 18 novembre 2022, che costituisce proposta di PSR, si dispone la procedura semplificata per l’adozione della proposta di PSR del quartiere Madonnetta nonché l’approvazione degli interventi urgenti e propedeutici relativi alla demolizione degli edifici e alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria.

Per gli interventi relativi alle demolizioni, alla realizzazione degli immobili ERAP  e alle opere di urbanizzazione  è stato stanziato un importo presuntivo di spesa pari a €7.997.782,00

E’ stato predisposto un programma di recupero unitario e coordinato tra gli edifici interessati per la stretta interazione tra la ricostruzione pubblica e privata, dando priorità alle demolizioni e realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, per lo stretto legame morfologico tra la pianificazione dell’opera pubblica e assetto urbano dell'insediamento privato, che vede le opere di urbanizzazione ritagliare il lotto per determinare gli attacchi a terra degli edifici;

In merito alla ricostruzione privata in sito, la proposta di PSR contiene la esatta localizzazione del singolo edificio con variazione del sedime, nel rispetto dei limiti di altezza e di volume dettati dagli studi scientifici dell’Università Politecnica delle Marche. 

L’acquisizione delle aree per la realizzazione delle opere di urbanizzazione da parte dell’USR si fonda sulla definizione di un accordo che prevede la cessione volontaria dei suoli da parte degli amministratori di condominio all’USR e la consequenziale riconsegna dei lotti una volta realizzate le opere di urbanizzazione.

In merito alla delocalizzazione degli immobili di proprietà dei privati che hanno optato per la ricostruzione fuori dell’area Madonnetta questa potrà avvenire mediante ricostruzione in altro sito ovvero mediante acquisto di un nuovo immobile presente sul territorio del Comune o di comuni limitrofi, anche al fine di contenere il consumo di suolo.

Per i 14 immobili di proprietà dell’ERAP, al fine di diminuire la volumetria sul quartiere, quest’ultimo con atto di assenso alla delocalizzazione delle 14 unità oggi presenti nel quartiere “Madonnetta”, nonché alla cessione delle aree originarie (sedimi e pertinenze, o loro corrispondenti diritti se indivise) provvede ad emanare un avviso pubblico volto a raccogliere manifestazioni di interesse da parte di soggetti pubblici e privati per l’individuazione in territorio comunale delle più opportune soluzioni di delocalizzazione/riacquisto delle suddette proprietà e, ad esito della manifestazione di interesse, individua in territorio comunale le più opportune soluzioni abitative per la delocalizzazione delle 14 unità immobiliari di sua proprietà e/o il riacquisto di abitazioni equivalenti sismicamente adeguate o da adeguare ai sensi di legge, sulla base di una valutazione di costi/benefici improntata ai criteri sopra indicati. 
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Il problema delle scuole nell'entroterra ha animato il dibattitto nelle ultime settimane, soprattutto con riferimento al presunto accorpamento tra l'Itcg Antinori di Camerino e l'Ipsia Pocognoni di Matelica e a quello dell'istituto professionali Ercole >Rosa di San Severino con l'Itts Divini.

In relazione a questo valzer di accorpamenti o presunti tali interviene l'assessore all'istruzione del comune di Matelica Rosanna Procaccini.

" Vorrei precisare che non risulta veritiera la situazione di Matelica in quanto la Regione Marche ha deciso di non accorpare l’Itcg Antinori all’Ipsia Pocognoni, ma allo stesso tempo non ha dato l’ok all’accorpamento dell’istituto professionale Ercole Rosa di San Severino, che è una branca del Pocognoni, con l’Itis Divini – precisa Procaccini -. La situazione delle scuole matelicesi rimane quindi immutata per il prossimo anno scolastico. Queste notizie circolate sembrano strane perché la delibera regionale conteneva degli errori negli allegati che la stessa Regione ha provveduto poi a rettificare e a inviare agli organi di competenza. Ci sembra appunto strano che vengano riportate notizie basate su questi refusi e non si citi la rettifica fatta successivamente. Come assessore all’Istruzione fino ad oggi ho preferito non esprimermi pubblicamente nonostante i tanti articoli e i tanti commenti sugli accorpamenti dell’Antinori al Pocognoni perché secondo me non abbiamo ancora capito la delicatezza della situazione. Viviamo in una zona montana che ha una popolazione bassa e di conseguenza una popolazione scolastica limitata, aggravata nel nostro caso dal sisma. Affrontare questi argomenti con polemiche e articoli non ci avrebbe portati da nessuna parte, anzi aggrava ancor di più la situazione. Fare una guerra di penna tra Camerino e Matelica mi sembra assurdo e deleterio. Però se queste recenti affermazioni apparse sulla stampa volevano dimostrare che la nostra città aveva sbagliato non interessandosi alle sue scuole, ritengo necessario intervenire per far capire che non è così, l’amministrazione comunale sta lavorando e programmando il futuro nei limiti delle sue competenze. Bisogna fare rete con il territorio, ma non siamo assolutamente disposti a farci sottrarre i servizi scolastici cittadini.Tutti si devono rendere conto che gran parte della popolazione scolastica matelicese grava anche sugli istituti nei paesi circostanti, con numeri importanti, nel rispetto degli altri comuni noi non abbiamo mai osato avanzare richieste, maci riserviamo di farlo in caso di eventuali future prevaricazioni. Per quanto concerne la tematica delle dirigenze scolastiche, inoltre, si ritiene insufficiente la nomina di soli reggenti a partire dall’Istituto Comprensivo E. Mattei che conta circa 1000 alunni. Nel pomeriggio del 19 gennaio sarà presente a Matelica il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti, a dimostrazione del fatto che l’interesse è costante su questo argomento. Non a caso in un emendamento al Milleproroghe si citano proprio le scuole nel cratere, tra l’altro affrontando il tema del mantenimento delle classi che hanno un numero di iscritti inferiore a quello sancito dalle normative. Le voci circolate – conclude l’assessore - creano solo allarmismo e preoccupazione, ritengo quindi sia giusta una maggiore attenzione prima di diffondere determinate notizie».
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Blitz della polizia nel complesso dell’Hotel House di Porto Recanati, dove gli agenti hanno arrestato due cittadini di origini tunisine entrambi 41enni, clandestini sul territorio nazionale e già noti alle forze dell’ordine, trovati in possesso di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.

La perquisizione nell’appartamento dei due, condotta con l’ausilio delle unità cinofile, ha portato alla scoperta e al successivo sequestro di 104 grammi di cocaina e 1150 grammi di hashish.

Sequestrati anche bilancini di precisione utilizzati per pesare la sostanza e dividerla in dosi, alcune centinaia di euro ritenute frutto dell’attività di spaccio e altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.

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Il presidente della provincia Sandro Parcaroli ha firmato il decreto di approvazione del progetto definitivo dei lavori per la costruzione del polo scolastico di Tolentino, dove troveranno nuova sede le scuole Frau (Ipia) e Filelfo (liceo classico, scientifico e coreutico ed istituto tecnico economico) per un totale di oltre 800 studenti. Il nuovo polo verrà realizzato in contrada Pace, su una superficie di circa 25mila metriquadri e costerà complessivamente 31 milioni di euro.

Il polo sarà suddiviso in tre distinti corpi di fabbrica e potrà arrivare ad ospitare fino a mille alunni, ripartiti in 44 classi. L’ampiezza dell’area e il concept del complesso edilizio sono tali da permettere anche un futuro ampliamento fino alla realizzazione di 50 aule. Nel progetto approvato il complesso centrale del primo corpo sarà dedicato alla didattica e alle attività complementari. Qui si troveranno l’atrio dell’istituto Filelfo, la dirigenza didattica, la segreteria, l’infermeria e l’archivio. Inoltre saranno realizzate anche una palestra, due sale danza e una sala registrazione con relativi spogliatoi. Nelle due ali est ed ovest, oltre alle aule, ci saranno la biblioteca per gli alunni, le sale professori, l’archivio, alcuni spazi studio per gli studenti e i servizi igienici. Un secondo corpo sarà dedicato all’officina meccanica a servizio dell’Ipia, mentre nel terzo e ultimo complesso ci sarà una palestra di tipo B1, con funzione anche di auditorium, a servizio di tutte e cinque le scuole.

Tutta la struttura sarà perfettamente accessibile alle persone diversamente abili e, nella parte esterna del polo, ci saranno anche ampi spazi verdi, percorsi pedonali e quattro aree riservate a parcheggi, realizzate con pavimentazioni drenanti. Il progetto prevede anche una stazione degli autobus a servizio degli studenti delle scuole.

“La soluzione proposta, concordata con il Comune di Tolentino, è in grado di interpretare al meglio le esigenze di una scuola moderna in grado di fornire particolari soluzioni e suggerimenti relativi al contenimento energetico e al benessere ambientale – spiegano il presidente Parcaroli e la consigliera con delega all’Edilizia scolastica, Laura Sestili -. Ringraziamo l’ufficio tecnico della Provincia, in particolare l’architetto Giordano Pierucci (responsabile unico del procedimento), per il lavoro svolto in questi mesi”.
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Quasi sette milioni di euro per la ricostruzione del complesso del santuario di Macereto. Dall’ufficio speciale ricostruzione delle Marche arriva un decreto che l’arcidiocesi di Camerino e San Severino attendeva da tempo. Un vero e proprio spartiacque, dunque, verso la rinascita di un luogo di culto simbolo dell’entroterra. Si tratta della prima fase di una serie di opere che riguarderanno tutto il complesso edilizio del santuario. Con questo decreto, infatti, l’Usr ha dato il via libera ad un finanziamento per l’esecuzione dei lavori sui quattro stabili – uno nel comune di Ussita, gli altri tre in territorio vissano – che circondano la chiesa. Verranno ristrutturati e migliorati dal punto di vista della resistenza antisismica. Per quanto riguarda invece il santuario, edificato nel sedicesimo secolo e già danneggiato più volte dai terremoti che da allora si sono susseguiti, bisognerà attendere ancora: l’iter dei relativi lavori è infatti in fase di progettazione esecutiva.

Il cantiere, che si aprirà presumibilmente nei prossimi mesi, riguarda quindi solamente gli edifici intorno al luogo di culto vero e proprio. Le quattro costruzioni, a cavallo tra i comuni di Ussita e Visso, sono state gravemente danneggiate dalle scosse sismiche del 2016 e sono ormai inagibili da più di sei anni. Prima del terremoto venivano utilizzate a scopi ricreativi, come ad esempio per i campi scuola estivi.

Ad occuparsi della progettazione dei lavori agli stabili è stato lo studio Archliving, mentre ad eseguirli sarà il consorzio di imprese Atlante. Le condizioni del finanziamento da 6 milioni 671mila e 387,36 euro arrivato dalla struttura commissariale saranno stringenti: una volta avviato, il cantiere dovrà essere chiuso entro 24 mesi dall’inizio dei lavori.

Soddisfazione da parte dell’arcivescovo di Camerino e San Severino, Francesco Massara, che parla di «una grande gioia per la firma di un decreto che ridarà alla comunità uno dei luoghi più belli della nostra regione – il suo commento –. Con il nuovo anno partiranno i lavori che porteranno a restituire il santuario di Macereto, un bellissimo luogo di preghiera e di incontro, a tutta la comunità di Visso e ai tanti frequentatori di quelle zone».
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Il Centro Medico BluGallery con la sua unica sede a San Severino Marche, da anni è il punto di riferimento per una vasta tipologia di esami diagnostici e per le visite specialistiche, grazie a una strumentazione di ultima generazione e un’equipe medica altamente formata. Con il dottor Federico Crusco, medico radiologo consulente della struttura e con il dottor Umberto Negro, medico chirurgo specialista in radiodiagnostica, approfondiamo due tipologie di esami cardiaci che siamo in grado di effettuare nel nostro centro: la risonanza magnetica cardiaca e la coronaro TC.

La risonanza magnetica cardiaca

«Nota anche come Cardio RM, è una procedura diagnostica cardiaca di II livello focalizzata sul cuore e sui grossi vasi sanguigni. Il nostro Centro si è recentemente dotato di un magnete 1.5 T di ultima generazione, con tecnologia allo stato dell’arte, con software di studio dedicati appositamente per le patologie cardiache. L’esame viene condotto dal medico radiologo, con il supporto del tecnico di radiologia, su indicazione clinica del medico cardiologo, con l’ausilio, durante la somministrazione del Mdc (mezzo di contrasto), del medico anestesista e dell’infermiere professionale».

Dott Federico Crusco

Il dottor Federico Crusco

Il principio di funzionamento della risonanza magnetica

«Questa tecnica diagnostica consente di ottenere immagini ad alta risoluzione di organi e tessuti tramite campi di induzione magnetica e onde a radiofrequenza, senza l’utilizzo di radiazioni ionizzanti in modo assolutamente non invasivo».

A cosa serve la risonanza magnetica cardiaca

«Grazie a questo tipo di risonanza magnetica, il cuore risulta visibile in ogni parte della sua struttura, con una precisione maggiore rispetto ad altre tipologie di esame, come ad esempio l’ecocardiogramma. Con la metodica si studiano la massa, il volume e la funzionalità del cuore, nonché la motilità delle sue pareti (cinesi cardiaca), la distribuzione del sangue nei suoi tessuti (perfusione) e la sua vitalità, con un’affidabilità elevatissima nei risultati. In particolare, la RMN cardiaca offre un vantaggio prezioso per la diagnosi e il successivo trattamento di una serie di malattie che colpiscono il muscolo cardiaco, consentendo lo studio dell’infarto (acuto / cronico), della fibrosi cardiaca, della pericardite, della miocardite, delle cardiomiopatie (dilatative, ipertrofiche, infiltrative). La RM cardiaca è ad oggi l’unica metodica strumentale che permette di fare una caratterizzazione tissutale delle diverse patologie del miocardio, sostanzialmente tramite la ricerca dell’edema del miocardio e l’enhancement post-Mdc (LGE). Oltre alle patologie del muscolo cardiaco, si ricorre alla Cardio RM per verificare la presenza di: aritmie, malformazioni, masse anomale, trombosi endocavitaria, tumori cardiaci. Inoltre, la RM consente di valutare lo stato delle valvole cardiache, dell’aorta e dei vasi sanguigni polmonari».

Per sapere come si svolge l’esame e cosa bisogna fare prima di una risonanza magnetica cardiaca, se esistono controindicazioni, sarà importante avere una valutazione da uno specialista.

La coronaro TC

«La coronaro TC è un esame tac mirato al cuore. Si effettua esclusivamente dopo la somministrazione del mezzo di contrasto e serve principalmente per lo studio e la valutazione delle arterie coronarie. Viene solitamente prescritto dal cardiologo o dal medico di medicina sportiva ma può essere ovviamente prescritto da tutti i medici, incluso il medico di base. E’ rivolto ai pazienti che hanno avuto un test da sforzo dubbio o debolmente positivo (elettrocardiogramma da sforzo sotto stress) o per controllo di pregressi interventi chirurgici coronarici, persone che hanno effettuato interventi di bypass o hanno posizionato degli stent nelle coronarie, per vedere se sono ancora pervie, o anche in alcuni casi in pazienti che hanno una familiarità molto alta per malattie coronariche. La valutazione è immediata. Prima che i dati acquisiti vengano letti e interpretati, devono essere elaborati in una console con software dedicati, quindi deve essere svolto un rendering. Essendo un esame con mezzo di contrasto, per poterlo effettuare il paziente deve essere a digiuno e deve fare la stessa preparazione di un semplice esame TC con mezzo di contrasto. L'esame è molto veloce, l’acquisizione delle immagini ha una durata di circa 8-10 secondi. Ovviamente per poter effettuare la coronaro TC, è indispensabile un macchinario TC di ultima generazione, soprattutto per ottenere un’alta qualità delle immagini e anche per avere una bassa dose radiante. E’ indispensabile anche la preparazione del personale che deve essere molto qualificato per questo tipo di esame. L'interpretazione delle immagini deve essere valutata da un medico radiologo con molta esperienza. La specificità della coronaro TC è ormai sovrapponibile alla coronarografia, con la differenza che quest’ultimo è un esame assai invasivo per il quale occorre l’ospedalizzazione».

Dott. Umberto Negro

Il dottor Umberto Negro

Abbiamo predisposto degli speciali pacchetti cardiologici. Chiamaci o contattaci per mail per prenotare il tuo percorso. Questi sono alcuni dei nostri servizi medici specialistici.Se vuoi saperne di più sulla tipologia di esami che si possono effettuare nel nostro Centro, i nostri operatori saranno pronti a rispondere alle tue domande.

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Siamo a San Severino Marche in Via F. Ferranti, 41, Zona Industriale Taccoli
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Autorizzazioni ambientali, varianti, piani attuativi, controlli in materia faunistica-venatoria e ittica. Sono molteplici le attività svolte quest’anno dai settori Ambiente, Urbanistica e Polizia della Provincia dopo i primi 12 mesi della presidenza di Sandro Parcaroli. A fare il punto è il dirigente Maurizio Scarpecci che ha spiegato come, in continuità con l’operato degli anni scorsi i servizi urbanistica, bellezze naturali e Valutazione ambientale strategia (Vas) hanno supportato i Comuni colpiti dal sisma nelle pratiche urbanistiche, paesaggistiche ed edilizie connesse alla ricostruzione e alla pianificazione. Alle pratiche sisma si sono affiancate tutte le procedure ordinarie. Tra quelle più significative ci sono l’esame e il parere di conformità per il nuovo Piano regolatore generale (Prg) del comune di Valfornace; l’accordo di programma tra la Regione Marche, le Province di Macerata e Fermo e i Comuni di Civitanova e Porto sant’Elpidio in variante al Prg connesso alla realizzazione del nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Chienti; la verifica a Vas relativa all’Accordo di programma per realizzare un nuovo ponte sul Chienti (raddoppio di quello esistente). Nel 2022 sono state rilasciate 173 autorizzazioni paesaggistiche, 41 accertamenti di compatibilità paesaggistica, 20 varianti al Prg, 45 varianti ai Prg semplificate e Piani attuativi, 32 verifiche di assoggettabilità a Vas e 59 a Vas in forma semplificata.

Sul fronte rifiuti, sono ben cinque, gli incendi che hanno colpito gli impianti di smaltimento rifiuti nella provincia che ammontano in totale a 166. Nella notte del 15 aprile scorso le fiamme che hanno colpito il Cosmari hanno di fatto bloccato lo smaltimento dell’indifferenziato fino al raggiungimento di accordi per il conferimento dei rifiuti verso le Province di Ancona e di Fermo. Il secondo incendio ha riguardato l’impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi di Montefano e gestito dalla Giotto srl. Il terzo incendio si è sviluppato il 25 maggio nell’impianto di trattamento rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi ditta Mareco di Montecassiano, mentre il quarto si è sviluppato nella notte del 22 agosto ancora una volta nell’impianto del Cosmari di Tolentino e ha riguardato una tettoia adibita a stoccaggio dei rifiuti ingombranti semilavorati. Il quinto incendio, infine, si è verificato il 5 dicembre nell’impianto di recupero di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche della ditta Rimel, a Casette Verdini. Inoltre è in corso la procedura di Valutazione di impatto ambientale e contestuale rilascio del Provvedimento autorizzatorio Unico (Paur) per l’Impianto di digestione anaerobica per il trattamento e recupero integrato dei rifiuti organici, da ubicare al Cosmari. L’impianto sarà dimensionato per ricevere 70.000 tonnellate e in grado di raffinare il biogas prodotto dalla digestione anaerobica in modo da ottenere biometano che sarà immesso in rete.

Nel corso dell’anno è stato avviato il rinnovo del protocollo dei rifiuti agricoli con gli operatori del settore. Ampio spazio è stato occupato dalla gestione delle macerie dovute al sisma del 2016 con il coordinamento dell’Ufficio Ricostruzione per l’individuazione di interventi finalizzati all’immediata collocazione ai rifiuti inerti prodotti dall’avvio della ricostruzione. La Provincia è anche competente alla Valutazione di impatto ambientale (Via) per gli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, fino ad una potenza di 10 MW. Nell’ambito della tutela delle acque, è in corso l’istruttoria per l'installazione, nel sito Cosmari, del nuovo impianto di trattamento delle acque reflue interne e dei rifiuti liquidi provenienti da terzi. Intensa è stata l’attività conseguente ai controlli sulle acque reflue urbane dei depuratori, aventi una capacità organica di progetto uguale o superiore ai 2.000 ab/eq secondo le modalità contenute nel Protocollo d’intesa con l’Arpam.

Sono stati gestiti 165 nuovi fascicoli relativi alle Autorizzazioni uniche ambientali (Aua) e adottate 72 autorizzazioni di cui 53 riguardano nuovi impianti o modifiche sostanziali,


Le attività della Polizia Provinciale hanno riguardato, invece, il controllo in materia faunistica-venatoria e ittica, così come di vigilanza e controllo in materia di ambiente. In questo ambito sono stati svolti 22 accertamenti per abbandono di rifiuti e attivati 37 controlli nelle imprese; oltre alle sanzioni amministrative comminate, sono state inviate 13 comunicazioni di notizie di reato alla Procura di Macerata; infine sono state impartite ai relativi contravventori 8 prescrizioni di Polizia Giudiziaria finalizzate all’eliminazione del reato accertato.


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Fiamme in due fienili a San Severino. Durante la notte scorsa le fiamme hanno inghiottito due depositi agricoli che contenevano fieno in località Isola. Erano circa le ore 1 e 30 del mattino. L’incendio si è propagato su una superficie complessiva di circa 400 metri quadrati. Sono andati in fumo circa quattromila quintali di fieno. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco di Tolentino. Con loro anche i volontari di Apiro e i colleghi della centrale di Macerata. I pompieri hanno messo in sicurezza la zona del rogo, contenendo le fiamme ed evitando che raggiungessero un vicino deposito di attrezzature e macchinari agricoli.
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