Notizie di cronaca nelle Marche
Tragedia a Camerino. Nella mattinata di oggi un giovane di circa vent’anni si è tolto la vita impiccandosi. È successo alla Rocca Borgesca, tra le 7 e le 8. A dare l’allarme un passante, che ha allertato i carabinieri della stazione camerte. Immediato l’intervento dei militari, giunti sul posto insieme ai sanitari del 118. Per il ragazzo non c’era però più nulla da fare.

I carabinieri indagano sul movente del gesto, mentre dai primi rilevamenti effettuati sul posto non emergono dubbi sulle dinamiche. Si tratta di un gesto volontario. Al momento del gesto il giovane non aveva con sé i documenti.
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«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini che egli ama». (Lc 2, 14)

Carissimi fratelli e sorelle,

formulare gli auguri di Natale dovrebbe essere una delle cose più semplici di questo mondo. Invece quest’anno sto provando tanta difficoltà, perché sento in me la fatica di chi è chiamato a trasmettere una notizia straordinariamente bella, ma si trova a doverlo fare in un tempo faticoso, scandito da tante forme di violenza: violenza tra popoli e tra noi, violenza di sentimenti, di parole e di atteggiamenti. Ciò nonostante, provo ugualmente a rivolgermi a Voi, incoraggiato da un annuncio che nessuna paura, né periodo faticoso può mettere a tacere: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace sulla terra a gli uomini che egli ama”. È infatti cosi che agli angeli, nella notte di Natale, proclamano un tempo nuovo ai pastori riuniti intorno alla grotta di Betlemme.

Quindi, a motivo di questa straordinaria notizia, mi piacerebbe potessimo celebrare il Natale non come un momento tradizionale ed evanescente, caratterizzato da atteggiamenti di facciata, ma come un’occasione per tornare a fermarsi, a riflettere e ritrovare la pace del cuore e la serenità dell’anima, consapevoli che questa pace non si trova ovunque o in chiunque, ma solamente in Gesù.

Nel Natale ci viene rivelato che la gloria di Dio è la Pace sulla terra e tra gli uomini. Pensate quanto è diverso Dio da noi: Lui si gloria se noi siamo in pace, mentre per noi la gloria è spesso associata alla sconfitta del nemico e all’affermazione di noi stessi a scapito degli altri. Ne abbiamo triste conferma non solo nella brutale aggressione ai danni dell’Ucraina che si protrae da quasi un anno, ma anche nei conflitti che si combattono in ogni angolo del mondo.

Ecco, allora, che il Natale diventa occasione quanto mai propizia per ricordare alla nostra umanità che, se vogliamo sperimentare la gloria di Dio come nostra Pace, è indispensabile promuovere una cultura della pace formando una generazione di veri artigiani di Pace, capaci di essere “pacificatori” e non solo pacifisti, coraggiosi nel condannare non solo questa o quella guerra, ma il conflitto in quanto tale, soprattutto quello invisibile e nascosto. Mi riferisco alle lotte tra i poveri, alle battaglie di chi è rimasto senza lavoro, ai contrasti nelle famiglie e tra le generazioni, alle guerre che riducono in miseria intere popolazioni provocando migrazioni di massa, agli abusi contro l’ambiente, alle battaglie ideologiche e così via.

Questa inesauribile storia di violenza ci racconta che abbiamo bisogno di Pace tra noi e sulla nostra terra irrorata dal sangue di innumerevoli vittime di guerre e terrore; Pace in ciascuna famiglia sempre più esposta alla fragilità delle relazioni e a brutalità spesso nascoste e, per questo, ancor più dolorose; Pace nelle nostre comunità cristiane chiamate a testimoniare l’accoglienza fraterna, particolarmente verso chi si sente rifiutato; Pace nelle nostre città e nei nostri paesi esposti al diffuso e non superato malessere sociale che alimenta risentimento o rancore verso tutto e verso tutti; Pace per il nostro pianeta - nostra casa comune - sempre più sfruttato ed inquinato dal nostro esasperante menefreghismo. Abbiamo bisogno di Pace e non semplicemente di starcene in pace, indifferenti a tutto ciò che non arriva a disturbarci.

Per noi credenti, la Pace è il dono natalizio per eccellenza perché è una persona: l’Emmanuele, il Dio con noi! Questa Pace nasce nel cuore di chi accoglie il Principe della Pace e vive in comunione con Lui, una comunione dalla quale scaturiscono gli stessi suoi sentimenti. Questa Pace va implorata come dono di Dio, ma va anche costruita con impegno, serietà e fantasia, giorno dopo giorno, facendo germogliare la giustizia e l’amore che sono dentro di noi.

Solo se sapremo trovare il coraggio di rivoluzionare la nostra mentalità, allora comprenderemo che ciò che minaccia la Pace non è la guerra, ma la superbia; non i colpi di cannone, ma la mancanza di amore; non la persecuzione a causa della giustizia, ma lo svendere il nostro cuore a ciò che non è Dio. Ciò che minaccia la Pace è dimenticarci che essa non è un semplice vocabolo, ma un “vocabolario” che restituisce il giusto significato alla parola amore. Ciò che minaccia la Pace è aver perso il gusto del dono gratuito, libero e generoso della nostra vita. Ciò che minaccia la Pace è smettere di lottare affinché la grazia di Dio possa vincere sul nostro peccato. Ciò che minaccia la Pace è l’incapacità di riconoscere nell’altro un fratello o una sorella, e non un temibile avversario.

È questo il messaggio di speranza che giunge dall’umile grotta di Betlemme e che quel Bambino - «avvolto in fasce e deposto nella mangiatoia» - consegna a tutta l’umanità. Ed io, come pastore e padre di questa chiesa particolare, ho il dovere di annunciare e condividere questo annuncio nella forma del più cordiale augurio per tutti e per ciascuno. Un augurio che, per noi credenti, si fa preghiera per chiedere al Signore di trasformare le mie povere parole in fecondi eventi di grazia tramite i quali poterlo riconoscere. Solo così, potremo vivere un Natale probabilmente non “in pace”, ma sicuramente “di Pace”!

Buon Natale a tutti!

+ Francesco Massara, arcivescovo
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Si rinnova anche quest'anno la tradizione del pranzo di Natale organizzato dalla Croce Verde di Macerata.

Dalle 9 alle 11 presso il ristorante Il Ghiottone  sito in via Gramsci 30 a Macerata, le persone segnalate dalla Caritas, dalle Parrocchie e dall'assessorato ai servizi sociali del Comune di Macerata, potranno ritirare il pranzo da asporto.
Nel ringraziare tutti coloro che anche questa volta hanno voluto condividere con Croce verde l'iniziativa, il presidente Angelo Sciapichetti torna a sottolineare lo spiriito solidale che caratterizza il pranzo la cui finalità è quella di far sentire, almeno nel giorno di Natale, meno sole le persone fragili, quelle che per i più svariati motivi sono rimaste indietro, che non ce la fanno : 
«Il Natale è la festa della serenità e della speranza. Offrire un pasto pronto da consumare in questa occasione così significativa, vuol dire alleviare le difficoltà di chi vive questa festa nella precarietà economica o nella solitudine e aiuta a trascorrere il Natale col calore e la gioia che dovrebbero sempre caratterizzarlo. La crisi morde e c'è bisogno di gesti concreti. 

La Croce Verde di Macerata intende essere sempre più a fianco di chi ha bisogno. Per questo, nei primi giorni di gennaio -  aggiunge il presidente Sciapichetti-   terremo a battesimo a Macerata "il pronto soccorso della solidarietà",  che verrà aperto nello spazio di Laura" in Via Arcangeli,per distribuire generi di prima necessità agli aventi bisogno della città e dei comuni limitrifi
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Lo scorso 19 dicembre la stazione carabinieri di Sarnano ha dato esecuzione all’ordine di carcerazione dell’Ufficio di Sorveglianza di Macerata nei confronti di un quarantaduenne di origini straniere 
L’uomo era stato condannato per atti persecutori nel 2020 dal Tribunale di Macerata e si trovava attualmente sottoposto al regime della misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali- dal marzo 2022-; proprio nel mese dicembre 2022  la Corte di Appello di Perugia lo ha condannato all’ulteriore pena di 6 anni di reclusione, oltre a 27.000 euro di multa per il reato di spaccio, posto in essere a Sarnano negli scorsi anni.


A seguito quindi del provvedimento di unificazione di pene concorrenti per i nuovi titoli di reato, dovrà scontare una pena residua di 7 anni e 4 mesi di reclusione (incompatibile con il regime della misura alternativa).

L’uomo, tradotto al carcere di Fermo, dovrà scontare la condanna fino al luglio 2029 e all’esito sarà sottoposto alla misura di sicurezza dell’espulsione dal territorio dello stato, previo accertamento e valutazione della pericolosità da parte del Magistrato di Sorveglianza.

Nel pomeriggio dello stesso giorno,  i carabinieri di San Severino Marche hanno sottoposto all’ordine di esecuzione per la carcerazione dell’Ufficio di Sorveglianza di Macerata, un italiano di 55 anni,  residente in altra provincia,  già affidato in prova ai servizi sociali presso una comunità terapeutica locale.

Condannato con sentenza definitiva (Tribunale di Isernia e Corte d’Appello di Campobasso) nel tempo per molteplici reati, quali rapina, truffa, ricettazione, violazione legge in materia di armi ed evasione, l'uomo era stato ammesso, nel mese di giugno di quest’anno, al regime alternativo alla detenzione per seguire un programma di recupero legato allo stato di tossicodipendenza, con vigilanza affidata ai carabinieri di San Severino Marche in relazione al rispetto delle prescrizioni.

L’uomo, ultimamente ha tuttavia  manifestato insofferenza verso le prescrizioni e le regole da rispettare all’interno della Comunità, con episodi segnalati dai militari all’Autorità giudiziaria.

Il cinquantacinquenne, condannato complessivamente a 13 anni di reclusione, è stato sottoposto alla sospensione dell’affidamento in prova e all’ordine di carcerazione mentre si trovava all’ospedale di Macerata, per aver ingoiato dei chiodi la sera del 18 (come manifestazione di insofferenza verso la permanenza nella struttura di recupero terapeutico).
Preso in carico per la vigilanza dalla Polizia Penitenziaria di Fermo, sarà tradotto in carcere una volta dimesso dalla struttura sanitaria. Dovrà scontare la pena residua di 4 anni e sei mesi di reclusione.
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Sì al mantenimento delle istituzioni scolastiche e delle classi presenti nell'area del cratere del sisma 2016. L’ottima notizia per le Marche, deriva da un emendamento a firma dell’onorevole Giorgia Latini inizialmente agganciato alle Legge di Bilancio e poi inserito nel testo del decreto Milleproroghe.
«Bene questa soluzione che ci aiuta a contrastare lo spopolamento». Così dichiara la deputata della Lega, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera. «Da sempre abbiamo lavorato per un dimensionamento scolastico che tenesse conto delle esigenze dei territori e l’inserimento nel milleproroghe di un emendamento a mia firma con cui si chiede il mantenimento delle istituzioni scolastiche e delle classi presenti nell’area del cratere del sisma 2016 è un primo traguardo. E’ una battaglia che ho iniziato da assessore in giunta regionale e che oggi ottiene un importante riconoscimento. Abbiamo difeso la scuola, le famiglie, i ragazzi ed evitato azioni incoerenti che rischiavano di svuotare strutture innovative e sicure ricostruite con i fondi sisma e PNRR. Una buona prova politica per la quale dobbiamo ringraziare la sensibilità del Ministro Valditara e il grande lavoro della Lega», aggiunge l'onorevole Latini.


«L’intervento sul Milleproroghe, possibile grazie al lavoro dell’onorevole Latini - annota il Commissario Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti - è un risultato importante per tutte le Regioni colpite dal sisma nel 2016. Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria. Tutelare i presidi scolastici in questi contesti significa tutelare le comunità che li vivono e tentano faticosamente ma anche con grande coraggio e determinazione di ripartire. Il nostro lavoro parte da lontano e dall’esperienza diretta: si investono risorse contro l’esodo, ma si fanno venire meno le condizioni per i servizi scolastici, che sono tra le principali motivazioni ad incidere sulla scelta di residenza delle famiglie».

L'impegno parte da lontano. «La scuola è un servizio essenziale per il territorio. Nei mesi scorsi c’è stata una forte sensibilizzazione anche da parte dei Comuni delle Marche per far presente al Ministero le ragioni dei territori. Ho coinvolto oltre 80 sindaci alle prese con queste problematiche, creando una rete ed un dialogo diretto con l'allora Ministro Bianchi. Ad oggi è già sul tavolo un discorso sul tema con il ministro Valditara: abbiamo già ottenuto riscontri positivi per affrontare al meglio le criticità – afferma l'onorevole -. Le Marche hanno peculiarità di cui non si può non tenere conto: molti comuni di piccole dimensioni nell’entroterra sono mal collegati e soffrono maggiormente il problema dello spopolamento scolastico e quindi demografico. Abbiamo insistito sulla necessità di disporre di criteri per il dimensionamento scolastico compatibili con le esigenze dei territori e delle famiglie e non soltanto con meri calcoli matematici. Il lavoro svolto ha portato benefici a tanti, ho raccolto le indicazioni dei sindaci, dei sindacati e delle parti sociali sul tema, al Ministero abbiamo rappresentato questi problemi anche attraverso una scheda dettagliata sulle criticità ed è stata rimarcata la necessità di dare attuazione anche all’art. 8 del DPR 81/2009 che prevede che nei comuni montani possano essere costituite classi uniche per anno di corso e indirizzo di studi con numero di alunni inferiore a quello minimo e massimo stabilito per la scuola primaria e secondaria».
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Contrasto degli illeciti in materia di articoli pirotecnici. Denunciati 7 responsabili e posti sotto sequestro oltre 830 mila "botti”  per un totale di circa  1,8 tonnellate di fuochi d'artificio illecitamente stoccati
È il bilancio dell'operazione "Fuochi sicuri"  svolta dal 
Nucleo polizia economica finanziaria di Macerata

Nell'ambito delle attività di lotta alla contraffazione e commercio di prodotti non sicuri, contrasto agli illeciti in materia di articoli pirotecnici e in particolare,nel dare esecuzione alle disposizioni diramate dal ministero dell’Interno e alla sensibilizzazione da parte del Prefetto, in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che prevedono l’intensificazione della vigilanza nello specifico settore, la Guardia di Finanza ha innalzato la soglia di attenzione non solo nei confronti dei “botti” illegali, ma anche verso le attività autorizzate di rivendita dei fuochi artificiali.

In tale contesto, gli uomini del Nucleo polizia economica finanziaria di Macerata  – all’esito di una capillare attività info-investigativa svolta sull’intero territorio provinciale, attraverso un compiuto monitoraggio di tutti gli esercizi dediti al commercio di artifizi pirotecnici – hanno effettuato, in distinti momenti, controlli nei confronti di diversi operatori commerciali, riscontrando per cinque di essi, operanti nelle zone interne del maceratese e sulla costa, gestiti da cittadini di nazionalità cinese, modalità non idonee di stoccaggio di numerosi fuochi d’artificio, rinvenuti nei luoghi di esercizio dell’attività nonché presso magazzini e depositi nella disponibilità dei medesimi operatori, in assenza di idonee precauzioni. Gli stessi si trovavano ammassati alla rinfusa, unitamente ad altro materiale, in dispregio della vigente normativa, la quale prevede che tali prodotti debbano essere conservati in imballaggi di trasporto appositamente approvati e posti a distanza di due metri da altra merce.

I fuochi d’artificio, in gran parte appartenenti alle categorie “F1 e F2”, tra cui spiccavano bengala, fontane, batterie pirotecniche, non potevano essere custoditi con le modalità riscontrate, atteso che la disciplina di settore, anche a seguito dei numerosi episodi di vittime e feriti registrati ogni anno in occasione del Capodanno, regola in maniera puntuale e stringente le cautele da adottare per il relativo deposito.

Nel corso dei controlli, i Finanzieri hanno, inoltre, appurato che una delle ditte interessate poneva in vendita specifico materiale pirotecnico sebbene priva della prescritta licenza prefettizia.

Al termine delle operazioni, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro di oltre 830 mila pezzi, per un totale di circa 1,8 tonnellate di fuochi d’artificio, e alla denuncia alla locale Autorità Giudiziaria dei cinque titolari delle imprese controllate e di altri due soggetti facenti capo alle stesse, per il reato di illegale detenzione di materiale esplodente.

In corso anche ulteriori accertamenti finalizzati alla ricostruzione dei flussi di denaro movimentati al fine di verificare la posizione dei responsabili dal punto di vista fiscale.


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I dirigenti di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e Coldiretti Macerata hanno consegnato in questi giorni la statuina del Presepe 2022 raffigurante un’imprenditrice simbolo delle aziende che operano nella cura e manutenzione del verde, ai Vescovi delle Diocesi di Macerata, Camerino, San Benedetto Fermo e Ascoli Piceno Piceno.
Obiettivo dell’iniziativa, promossa da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, nell’ambito del Manifesto di Assisi, è quello di aggiungere ogni anno al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro.
Nel 2020 fu un’infermiera a ricordare il debito che ci lega in tempo di Covid a tutti coloro che operano nella sanità. Lo scorso anno è stato l’imprenditore che, cogliendo le opportunità della digitalizzazione, ha affrontato le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni e i lockdown.

La statuina per il Presepe 2022 vuole raffigurare l’impegno per uno sviluppo economico sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Inserire questa “nuova” figura, una florovivaista simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità, è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e insieme, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita.

statuina 2022

consegna statuine Macerata 1
La consegna delle statuine al vescovo Mons. Nazzareno Marconi e all’arcivescovo di Camerino San Severino Marche nonché Vescovo di Fabriano e Matelica, Mons. Francesco Massara, è avvenuta alla presenza del segretario generale di Confartigianato Giorgio Menichelli e del componente di Giunta Renzo Leonori, del presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili, dei vice Antonio Fainelli e Francesco Guzzini, del presidente della sezione di Macerata, Ulderico Angelelli e del direttore Giordano Nasini.

“Quest’anno portiamo nel Presepe un simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese e declinata su tre frontieconomico, sociale, ambientale – hanno detto i responsabili delle due associazioni - La piccola impresa, l’artigiano offrono prodotti e servizi belli, ben fatti, durevoli, a basso impatto ambientale, unici e distintivi. Lo stretto legame con la propria terra alimenta, di conseguenza, un rapporto virtuoso con l’ambiente circostante improntato alla cura e al rispetto del contesto in cui si vive. Il nostro impegno è quello di rendere le nostre imprese sempre più protagoniste nella transizione green, nella tutela dell’ambiente, nel risparmio ed efficienza energetici, nell’economia circolare, nella riqualificazione urbana e del territorio, nel miglioramento della qualità della vita”.
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Un Natale all’insegna dell’arte ceramica quello offerto dal comune di Appignano ai cittadini e ai tanti visitatori del suggestivo borgo marchigiano.

Appignano, tra le 45 città italiane di antica tradizione ceramica ha aderito anche quest’anno all’iniziativa nazionale “Buon Natale ceramica” promossa dall’AiCC, Associazione italiana Città della ceramica, con un percorso artistico unico nelle principali chiese e conventi tra mostre di presepi e opere natalizie create a mano dai maestri ceramisti della città.

“Vogliamo offrire ai nostri cittadini e visitatori un percorso artistico a tema natalizio ricco della bellezza e dalla creatività della nostra arte ceramica – ha dichiarato il Sindaco Mariano Calamita - Tante e suggestive sono le mostre e le esposizioni di opere appositamente create dai nostri ceramisti per il Natale che raccontano storie antiche e contemporanee, in continuità con la tradizione e l’identità del nostro borgo.”

Tra le iniziative più originali la mostra di presepi in ceramica creati all’interno di bottiglie per lanciare messaggi di pace e di speranza nella società moderna. Realizzate a mano delle ceramiste di Appignano dell’ associazione AppCreativa le opere si possono ammirare nel chiostro del Convento dei frati di Forano fino al 31 gennaio 2023.
Mostra Presepi in bottiglia 1
Nato nell’antica Grecia, il mito del messaggio nella bottiglia vive e si rinnova nella tradizione natalizia proprio nella città della ceramica e racconta di vita attuale.

Al messaggio universale di pace e di fraternità che porta in se la rappresentazione del presepio si aggiunge infatti il messaggio personale di ogni artista che ha partecipato all’iniziativa, custodito nella creazione dell’opera stessa.

Sedici sono le affascinanti creazioni in mostra che rappresentano i presepi all’interno di bottiglie, realizzate in ceramica con tecniche miste, dei veri e proprio gioielli dove terra, acqua, fuoco si fondono con le anime e con i messaggi degli artisti, nella più antica tradizione del borgo di Appignano.

La mostra invita i visitatori anche a scrivere il loro messaggio personale e a lasciarlo in una grande bottiglia prima di uscire dal chiostro, desideri e preghiere che verranno gelosamente custoditi dai frati del Convento di Forano.
Mostra Presepi in bottiglia 2

In una sezione della mostra sono esposte anche le opere pittoriche di artisti locali che hanno voluto lanciare il loro messaggio con la propria arte.

Sempre al Convento di Forano è possibile visitare il grande presepio meccanico realizzato dai frati, dove la sacra famiglia e i personaggi della rappresentazione sono allestiti all’interno di un’ opera che riproduce in scala il Convento stesso.

Altre esposizioni di presepi artistici in ceramica si possono visitare nella Chiesa della Madonna Addolorata e nella chiesa di Gesù Redentore dove in particolare si possono ammirare anche le sessanta opere in ceramica che decorano un grande albero natalizio, scolpito in legno, donato dalla ditta CLC.

Un progetto della Taruschio Ceramica di Appignano, condiviso da tutti i ceramisti locali, che offre ai visitatori un’esplosione di creatività di arte ceramica, opere realizzate con tecniche miste, a forma di sfere, cubi, medaglioni e campanelle create dagli artisti del Borgo . Un albero di Natale di circa tre metri che racchiude la sintesi dell’artigianato della tradizione locale nelle sue materie principali, la ceramica e il legno e che svetta nella punta con una magnifica opera tornita a mano dalla ceramista Laura Scopa.







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Operazione di servizio della Tenenza di Camerino a contrasto della commercializzazione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza. Sequestrati oltre 4 mila aricoli non conformi alle norme 

Continua, da parte dei finanzieri del Comando Provinciale di Macerata, l’attività di controllo economico del territorio, ulteriormente intensificata nel periodo natalizio e finalizzata alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti, con particolare riguardo al settore della contraffazione, dell’abusivismo commerciale e della sicurezza prodotti, a tutela dei consumatori.

In tale contesto, i militari della Tenenza di Camerino hanno focalizzato l’attenzione sulla merce esposta in vendita presso un esercizio commerciale di Tolentino, individuando, dopo un approfondito esame, oltre 4.800 decori natalizi non conformi agli standard di sicurezza imposti dalla vigente normativa.

Alla luce di quanto emerso dal controllo e in considerazione del fatto che il commerciante non è stato in grado di esibire la documentazione attestante l’idoneità dei prodotti messi in vendita, gli stessi sono stati sottoposti a sequestro amministrativo mentre il titolare è stato segnalato alla locale Camera di Commercio per i provvedimenti di competenza sotto il profilo amministrativo.

A cura dei militari della Tenenza di Camerino saranno, inoltre, esperiti i conseguenti accertamenti per verificare eventuali profili di irregolarità anche dal punto di vista fiscale.
Foto 1 Camerino
L’operazione di servizio si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela dell’economia legale: contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo, ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.

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Il consiglio regionale delle Marche ha approvato nel corso della seduta di martedì scorso una mozione presentata come primo firmatario dal vice presidente Gianluca Pasqui e dai consiglieri Dino Latini, Jessica Marcozzi e Giacomo Rossi volta a sostenere il progetto dell'istituto comprensivo "Mons. Paoletti" di Pieve Torina come strumento per cercare di arginare lo spopolamento dell'entroterra maceratese, duramente provato dal sisma 2016 prima e dall'emergenza Covid 19 poi.

Si tratta di un progetto sperimentale rivolto agli studenti dai 3 ai 14 anni per la valorizzazione delle aree montane attraverso una diversa idea di scuola ispirata all’Agenda 2030 e una didattica basata sul “fare”, su attività di ricerca-azione, per crescere cittadini consapevoli del valore del proprio territorio.

L’istituto "Mons. Paoletti" opera nei comuni di Castel Sant’Angelo, Ussita, Visso, Pieve Torina, Valfornace, Muccia e Montecavallo e la sperimentazione è già stata accolta positivamente dalle amministrazioni locali, da enti come l’Università di Camerino, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, enti nazionali come il Movimento delle Piccole Scuole (INDIRE) e organizzazioni internazionali come il WWF.

La mozione impegna presidente e giunta regionale ad attivarsi per supportare il progetto sperimentale dell'istituto "Mons. Paoletti" e ad attivare un tavolo di concertazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e MIUR al fine di concordare un Protocollo d’Intesa comune.
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