Notizie di cronaca nelle Marche
«Finalmente la notizia che tutti stavamo aspettando». Così il sindaco di Sarnano Luca Piergentili commenta la conclusione degli studi di approfondimento sul lato sud- orientale del monte Pizzo Meta su cui ricade la frazione di Piobbico, condotti dall’università di Camerino su iniziativa del gruppo di lavoro costituito dalla medesima università, dalla struttura commissariale e dal comune di Sarnano.
La valutazione conclusiva, infatti, stabilisce che il versante dove insiste l’abitato di Piobbico presenta condizioni di stabilità.
«Ora - afferma con soddisfazione il primo cittadino - è possibile per i proprietari di Piobbico presentare la domanda per la ricostruzione delle proprie abitazioni lesionate dal sisma del 2016. Al termine dello studio che ha impegnato l'università di Camerino per diverso tempo, anche per questa frazione arriva finalmente la possibilità di ripartire. Come amministrazione comunale avevamo voluto che si approfondisse la situazione di Piobbico, soprattutto per la volontà di ricostruire che era stata espressa dai residenti e dai proprietari di seconde case. Si è lavorato in sinergia fra enti per poter giungere a un risultato che consentirà la ripartenza di una frazione importante per la storia e le tradizioni di Sarnano, a cui i proprietari delle abitazioni sono molto legati. Un ringraziamento va al commissario Legnini e al suo staff per aver portato avanti insieme questo lavoro, all'università di Camerino che ha fattivamente concretizzato lo studio e all'Usr Marche». Per la frazione di Piobbico, dunque, una nuova ripartenza che permette ai cittadini di presentare le pratiche necessarie per aprire i cantieri.


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Sequestro di circa quattromila e cinquecento litri di gasolio agricolo agevolato, nonché di un'autobotte, tre auto e una cisterna e denuncia di tre persone  ritenute responsabili di violazione al Testo Unico delle Accise.

È l'esito di un'operazione condotta dalle Fiamme Gialle, nucleo polizia  economico- finanziaria, nell'ambito del generale rafforzamento dell’attività operativa a contrasto delle frodi in materia di accise, su tutto il territorio provinciale,  con particolare riguardo alla fraudolenta circolazione dei prodotti energetici gravati dall' imposta.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata hanno individuato, seguito e  successivamente sottoposto a controllo un’autobotte che, dopo aver effettuato alcune manovre sospette, si fermava nelle campagne dell’hinterland maceratese, a ridosso di un fabbricato rurale, all'interno del quale, procedeva a scaricare il gasolio in una cisterna . 

L’esame della documentazione fiscale obbligatoria per il trasporto del gasolio, esibita dal conducente dell’autobotte, ha consentito ai Finanzieri di appurare che la cessione del carburante era ad uso agricolo agevolato e stava avvenendo nei confronti di un’impresa agricola differente da quella riportata sul documento di trasporto e in una località diversa da quella prevista come destinazione.

Circostanza che ha insospettito i militari circa l’eventualità che il carburante scaricato potesse essere utilizzato per fini diversi da quelli agricoli, con conseguente assoggettamento al previsto pagamento dell’accisa senza alcuna agevolazione.
Ipotesi  che è stata confermata dall’esame del contenuto del serbatoio dei tre automezzi di proprietà dell’effettivo destinatario del carburante, dove è stato quindi rinvenuto il gasolio dal caratteristico colore verde che contraddistingue quello di tipo agricolo.

Al termine delle operazioni ispettive, le Fiamme Gialle hanno dunque proceduto al sequestro di circa 4.500 litri di gasolio (destinato ad essere impiegato in agricoltura), dell’autobotte utilizzata per il trasporto, della cisterna nella quale era stato versato il prodotto, di 3 autovetture  nonché alla denuncia alla locale Autorità Giudiziaria competente di.3 persone (l’autista del mezzo, il legale rappresentante della società cedente e il titolare dell’impresa agricola effettivamente destinataria del carburante) - ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità - per i reati di sottrazione al pagamento dell’accisa sul gasolio e di destinazione dello stesso ad usi non consentiti.


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Il torrone di Camerino, prodotto simbolo della Città ducale, è protagonista di un racconto popolare di quelli che attraversano le generazioni e che sono capaci di abbattere le barriere del tempo. La tradizione di questa autentica golosità si perde nei secoli: il primo documento nelle Marche nel quale si utilizza il termine torrone, riferito al dolce natalizio come lo intendiamo oggi, risale al 1793, come risulta da un atto depositato presso il notaio camerte Stefano Ricci.

Un dolce profondamente radicato nella tradizione popolare camerinese, tant’è vero che in passato veniva realizzato in ogni focolare domestico, con devota ritualità, per prepararsi alla celebrazione del Natale.

Recentemente ha quasi rischiato di scomparire, per poi risorgere grazie all’impegno di una famiglia, gli Attili, che hanno riportato in auge quello che è considerato un vero e proprio patrimonio del territorio, al punto che nel 2020 il Torrone di Camerino ha ricevuto il riconoscimento della De.C.O.
Nel complesso iter che ha condotto questa rinomata golosità a godere della prestigiosa investitura, un ruolo di primo piano hanno recitato i ricercatori del corso di laurea di Scienze gastronomiche dell’antica Università di Camerino.


Sabato 10 dicembre a partire dalle 17:30, all’Étoile Bistrot di Camerino andrà in scena Il racconto del torrone, un frizzante show che attraverserà passato, presente e futuro della suadente, dolcissima e croccante specialità.
Per l’occasione arriverà a Camerino Tinto, voce storica di Decanter Radio Rai 2 e volto noto di Camper su Rai 1, in compagnia del mastro gelatiere Raoul Trozzo e di Barbara Settembri chef dell’Accademia di Tipicità, per celebrare il Torrone di Camerino.
In questa rappresentazione la tradizione diventa spettacolo con i racconti di Paolo Attili, cultore e custode del Torrone camerinese nonché patron di “Casa Francucci”, e di Marisa Pennesi Copponi, memoria storica dell’enogastronomia locale.


L’evento darà il via al countdown del programma di manifestazioni organizzate per le feste natalizie, costituendo un’anteprima dell’attesissimo e ormai classico appuntamento del 6 gennaio, quando a Camerino tornerà la Festa del Torrone, nuova sede di tappa del Grand Tour delle Marche 2022, il circuito di eventi promosso dall’organizzazione di Tipicità con ANCI Marche, in collaborazione con la Regione Marche e la partnership progettuale di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.
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E' stato quasi completamente estinto, con alcuni focolai residui che vengono tenuti sotto controllo dai vigili del fuoco, il rogo che nella serata di lunedì ha investito i depositi dell'azienda Rimel a Casette Verdini di Pollenza.

Buone notizie al riguardo giungono anche dal Centro Coordinamento Soccorsi, riunito presso la Prefettura di Macerata, cui hanno partecipato il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, i sindaci dei comuni di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia e Colmurano, i rappresentanti della questura, della provincia, dell'Arpam e dell'Area Vasta.

Nel corso dell'incontro sono stati forniti i dati relativi alla qualità dell'aria nelle zone interessate con i parametri che risultano in miglioramento.

Pertanto è stato deciso che le attività didattiche e lavorative potranno riprendere normalmente dalla giornata di venerdì 9, anche se resta l'invito alla popolazione di non raccogliere e utilizzare ortaggi a foglia larga e di provvedere al ricovero al chiuso degli animali da cortile.
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Abbellire il Natale nel segno delle tradizioni ritrovate e della condivisione. Sarnano si prepara a vivere festività colorate non solamente dalle luminarie, ma anche dalle trame che riportano alla memoria il saper fare delle signore di una volta. Ad abbellire il paese quest’anno, così come l’anno scorso, ci pensano infatti le “granny”, le nonnine dell’entroterra, e i loro addobbi all’uncinetto. Un’iniziativa nata durante il lockdown di due anni fa, che ha saputo prendere piede arrivando a coinvolgere donne di tutte le età e da tutta Italia. Dopo gli alberelli e gli addobbi realizzati per il Natale del 2021, l’idea di Silvia Capri e di Marina Perfetti è diventata ancora più ambiziosa: realizzare una slitta di Babbo Natale interamente foderata di “mattonelle” all’uncinetto.

È nato tutto dal tam-tam sui social. Durante il lockdown del marzo del 2020, infatti, Silvia e Marina hanno deciso di creare un gruppo su Facebook dove pubblicare le loro iniziative. Da lì l’idea si è sparsa a macchia d’olio, arrivando a coinvolgere signore anche da fuori regione. Lo scorso anno Sarnano si è riempita di alberelli decorati all’uncinetto, mentre quest’anno, grazie all’aiuto del comune, è nata addirittura una slitta. «A lavorare alla slitta che abbiamo realizzato quest’anno sono state circa cinquanta signore, una addirittura da Roma – racconta Silvia –. Era da gennaio dell’anno scorso che pensavamo di fare una cosa del genere e quando lo abbiamo comunicato all’amministrazione, la nostra idea è stata immediatamente sposata. Il comune ha ingaggiato il fabbro che ha realizzato lo “scheletro” della slitta, poi noi lo abbiamo ricoperto con i lavori che ci sono arrivati dalle “nonnine”. Ci sono voluti più di duemila quadratini lavorati all’uncinetto, tutti diversi tra loro, molti decorati con motivi che ricordano il Natale. Il comune la ha poi illuminata con le luci e ci ha aiutato nell’allestimento in piazza».

Un hobby che diventa quasi una “gara” tra le signore, che si sfidano nel creare questi piccoli pezzi di stoffa che ricordano tempi lontani, quando le coperte si facevano a casa. Non solo: c’è anche una lettura legata al riciclo e al rispetto dell’ambiente. «Non abbiamo fondi a disposizione – continua Silvia –, quindi tutto quello che realizziamo è grazie alle donazioni e allo spirito di comunità delle nostre “artigiane”. I fili sono tutti recuperati, grazie all’appoggio di diverse aziende e privati del territorio. C’è poi anche la dimensione terapeutica del lavoro all’uncinetto: tessere è un formidabile antistress e un antidoto alla solitudine di alcune delle nostre “granny”. Siamo molto soddisfatte di quello che siamo riuscite a fare, partendo da una semplice idea siamo riusciti a creare qualcosa di bello per il nostro paese».

In un momento in cui si parla di crisi energetica, di sacrificio, di luminarie da spegnere per abbattere i costi, il lavoro delle “nonnine” a Sarnano ci ricorda che a fare la differenza e a regalarci un Natale più bello a volte bastano una buona idea e la solidarietà di chi ci crede davvero.

l.c.


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Silvia Capri all'opera
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La sua ditta non è più attiva, ma presenta false dichiarazioni per ricevere i contributi a fondo perduto previsti dal “Decreto Sostegni”. È il motivo per cui il titolare di un’azienda che si occupava di confezioni in serie di abbigliamento è stato denunciato dalla guardia di finanza di Macerata. I militari gli contestano di aver percepito indebitamente oltre 42mila euro di aiuti grazie alle misure di supporto alle imprese colpite dalla crisi economica durante l’emergenza Covid. Ora l’uomo rischia di dover restituire il doppio di quanto ricevuto.

Nell’ambito dei controlli contro la percezione indebita di incentivi nazionali, i finanzieri del gruppo di Macerata hanno avviato una serie di indagini che prevedono la verifica fiscale nei confronti di titolari di partite Iva. Nella fattispecie, dall’attività di indagine è emerso come l’uomo, legale rappresentante della ditta, avesse falsificato i dati relativi al calo del fatturato durante il periodo in cui era vigente il Decreto Sostegni.

La misura, varata dal governo Conte, prevedeva incentivi a fondo perduto per le aziende. Contributi erogati in relazione al volume di fatturato perso a causa delle misure restrittive contro il contagio da Coronavirus. Nel tentativo di accaparrarsi gli indennizzi statali, l’uomo ha presentato dichiarazioni false relative alle perdite subite. È emerso infatti come l’azienda di cui era a capo avesse cessato l’attività ben prima dell’entrata in vigore del provvedimento, nonostante la sua posizione fiscale fosse ancora formalmente attiva. L’uomo è stato denunciato per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche. L’illecito è stato segnalato anche alla direzione provinciale di Macerata dell’Agenzia delle Entrate: in queste fattispecie è infatti prevista una sanzione amministrativa che può arrivare fino al 200 percento della somma indebitamente percepita.
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A San Severino si torna a parlare della costruzione della nuova casa di riposo, dopo l'incontro avvenuto il mese scorso tra il sindaco Rosa Piermattei e il Commissario staordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini. Un argomento che sollecita l'intervento dei gruppi della minoranza consiliare "Insieme per San Severino" e "Sasn Severino Futura", più volte intervenuti per sollecitare l'amministrazione a cercare a soluzioni più condivise possibile.

"La struttura commissariale ha posto tempi molto stretti per prendere decisioni e l'amministrazione è al lavoro per arrivare in tempi brevi ad una conclusione - si legge in una nota a firma dei consiglieri di minoranza -  Rivolgiamo un appello accorato al sindaco perché il futuro della Casa di riposo si sviluppi seguendo due direttrici fondamentali: la preferenza per costruire un nuovo edificio anziché ristrutturare l'esistente e la collocazione della struttura nel centro urbano, anziché in aperta campagna. Una struttura nuova potrà essere antisismica e sostenibile, progettata perché ogni spazio sia a misura degli ospiti anziani e delle loro particolari esigenze. Una struttura posta in uno dei quartieri residenziali permetterà agli ospiti della Casa di Riposo e della RSA che godono di autonomia di movimento di uscire e raggiungere a piedi facilmente tutti i servizi offerti dalla città, come, ad esempio, il bar, la chiesa, i giardini pubblici, l'edicola, i negozi ecc. L'ipotesi ventilata, che vedrebbe la casa di riposo costruita in campagna, fuori dal centro cittadino, obbligherebbe gli ospiti ad un isolamento deleterio per il loro benessere psicologico. In questo particolare caso il vantaggio economico non può essere il primo criterio di scelta di un sito; occorre coraggio per prendere decisioni difficili e anche il tempo giusto per farlo con serenità oculatezza. Noi, consiglieri di minoranza, ci dichiariamo disponibili a sostenere l'amministrazione anche in decisioni difficili come quelle che riguardano la vendita di parte del patrimonio oppure un impegno finanziario a medio e lungo termine. Lo facciamo perché è il tempo della responsabilità e della lungimiranza. Ci auguriamo che la grande opportunità di costruire un'opera fondamentale per la città non sia sprecata per la fretta, per superficialità o per mancanza di visione.
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Gli agenti della questura di Macerata, nel corso di controlli specifici del territorio, hanno sottoposto a controllo due uomini che si aggiravano nervosamente nel parcheggio sottostante la centrale operativa della protezione civile in via Galilei.

All'esito della perquisizione i poliziotti hanno trovato addosso ai due, un 19enne e un 44enne entrambi residenti in provincia, circa 15 grammi di hashish e alcuni grammi di marijuana. Il 44enne è stato denunciato alla procura della repubblica per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, mentre il 19enne è stato segnalato quale assuntore di droga.

Nel corso dei suddetti controlli gli agenti hanno anche provveduto all'espulsione di un cittadino albanese di 31 anni reo di non aver ottemperato a un precedente analogo decreto emesso dai carabinieri di Porto Potenza.
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Riunito presso la Prefettura di Macerata il tavolo permanente per il monitoraggio dell'incendio che si è sviluppato nell'azienda Rimmel di Casette Verdini di Pollenza cui siedono, oltre al prefetto, il questore di Macerata, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, i sindaci dei comuni di Pollenza, Tolentino, Urbisaglia, Colmurano, Macerata e Corridonia, i rappresentanti del comando provinciale dei carabinieri, della provincia, dell'Asur e dell'Arpam.

Nel corso delle riunioni si sta esaminando la situazione relativa alla località interessata dall'incendio e delle aree limitrofe.

Alla luce dell'incontro sono scaturite raccomandazioni per le popolazioni interessate. In particolare viene consigliato di evitare la pratica di sport all'aperto in prossimità delle aree interessate dalla propagazione dei fumi, di tenere finestre e impianti di areazione chiusi, di non raccogliere ortaggi a foglia larga, di provvedere al ricovero al choiuso degli animali da cortile, di usare mascherine negli spazi all'aperto.
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Un cinquantacinquenne di Matelica è stato denunciato dai carabinieri della locale stazione per il furto aggravato di grondaie e discendenti in rame. L’uomo si era introdotto in un capannone della campagna circostante al centro cittadino ed aveva smontato e portato via, il materiale, poi caricato su un furgone. Le indagini degli uomini dell’Arma, scattate dopo una segnalazione da parte di cittadini, ha portato all’individuazione del mezzo, al recupero dell’intera refurtiva e alla immediata sua restituzione ai legittimi proprietari. Il maltolto, del valore di circa duemila euro, e’ costato al matelicese il deferimento alla procura della Repubblica
C.C.
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