Notizie di cronaca nelle Marche
Era finita sotto processo per peculato ma ieri è stata assolta per non aver commesso il fatto.

Si tratta dell'ufficiale giudiziario Antonietta Schepis che, per fatti avvenuti nel 2013, era stata accusata dal gioielliere settempedano, Danilo Panebianco, di aver trattenuto alcuni gioielli per sé a seguito di una procedura esecutiva.

Il giorno che la dottoressa Schepis andò alla gioielleria per effettuare il pignoramento chiese a Panebianco di aprire la cassaforte e di esibire l’oro. Inizialmente il gioielliere si rifiutò, offrendo all’ufficiale giudiziario altri prodotti all’interno del negozio, e Schepis chiese l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Tolentino. A quel punto il settempedano fu costretto ad aprire la cassaforte consentendo così alla donna di prendere 654,70 grammi di oro pesati con la bilancia dell’attività commerciale e valutati per 16.700. Mise tutto all’interno di una busta ed uscì.

Dopo alcuni giorni, Panebianco riuscì a riscattare l’oro grazie ad un mutuo ma al momento del ritiro del sacchetto notò l’assenza di 50 grammi di oro e la sostituzione di alcuni gioielli con bigiotteria senza alcun valore.

Da qui scattò la denuncia e l’accusa di peculato rivolta alla donna, difesa dall’avvocato Tiziano Luzi, la quale ha sempre sostenuto la propria innocenza.

Dopo anni di udienze è riuscita a dimostrare di non aver commesso il fatto: “Sono stati anni abbastanza provanti per la mia assistita - afferma l’avvocato Luzi -. Laccusa era molto grave e pesante ma la verità finalmente è stata ristabilita. Circa i gioielli che secondo Panebianco erano stati trattenuti dalla mia assistita e sostituiti con bigiotteria, non sono state prodotto né ricevute né fatture che ne testimoniassero l’esistenza e inoltre, non è vero che chiese di fotografare i beni pignorati dalla Schepis né che avesse chiesto di pesare nuovamente l’oro dato che era stato proprio lui a farlo”.
g.g.

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Rincaro Bollette di luce e gas. Attraverso una mozione che vede come primo firmatario Dino Latini dell’Udc ed alla quale hanno aderito anche i consiglieri Giacomo Rossi di Civici Marche, Gianluca Pasqui e Jessica Marcozzi di Forza Italia, la Giunta regionale viene chiamata a mettere in campo nuove risorse

"Nel corso del 2021 - recita la nota- le bollette di luce e gas sono aumentate vertiginosamente con costi persino triplicati rispetto a quelli del 2020. Rincari che gravano sulle famiglie, già in difficoltà, e mettono in ginocchio le imprese, molte delle quali costrette a chiudere. Parte da queste considerazione la mozione che è stata presentata.

L’atto impegna il Presidente e la Giunta delle Marche ad intervenire con la massima sollecitudine per trovare le risorse in grado di mettere in campo un intervento straordinario, capace di ridurre il carico per le famiglie meno abbienti e per le piccole e medie imprese.

Partendo da quanto previsto dalla manovra finanziaria approvata dal Governo, nella mozione si fa presente che “i provvedimenti assunti non sono sufficienti ad evitare un salasso per le tasche dei consumatori. Sarebbe necessario che le misure diventassero strutturali e non  limitate ad un solo semestre”.

A rafforzare la richiesta, l’allarme lanciato dal Codacons che evidenzia come attività produttive, negozi e imprese dovranno adeguare i propri listini al pubblico per sostenere i maggiori costi energetici, facendo ricadere gli aumenti ancora sulle famiglie, in termini di maggiore spesa per i consumi, dal caffè al bar all’abbigliamento, ai prodotti alimentai, ma anche per i servizi ed il turismo.
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Il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani ha ricevuto stamane in Prefettura il Commissario Prefettizio del Comune di Camerino dottor Paolo De Biagi incaricato di reggere l'Ente.
Al neo Commissario, cui sono stati conferiti i poteri spettanti al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale, il Prefetto ha espresso gli auguri di buon lavoro e l'incontro ha rappresentato l'occasione per un primo scambio di conoscenze sui principali temi territoriali.
«Formulo al Commissario De Biagi - ha dichiarato il Prefetto - i migliori auguri di buon lavoro, che sarà caratterizzato dalla piena e leale collaborazione che contraddistingue
rapporti istituzionali tra Enti Locali e Prefettura e garantirà competenza e professionalità».
La nomina del Commissario si é resa necessaria a seguito delle dimissioni presentate da sette consiglieri sui dodici assegnati al Comune di Camerino e quindi il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani ha nominato il Dott. Paolo De Biagi Commissario per la provvisoria amministrazione dell'Ente.
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Il Commissario De Biagi già Prefetto di Terni, ed attualmente in quiescenza ha ricoperto numerosi incarichi presso la Prefettura di Pesaro Urbino e di Ancona ed ha svolto numerosi incarichi Commissariali e da ultimo quello di Commissario straordinario del Comune di Padova e sarà affiancato dal Dott. Carlo Ferraccioni Vice Prefetto Aggiunto in servizio presso la Prefettura di Macerata in qualità di sub commissario chiamato a collaborare e coadiuvare il Commissario nell'espletamento dell'incarico affidato.
 
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Circa 800 grammi di sostanza stupefacente sono stati rinvenuti a Montecassiano dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Macerata. È accaduto nella tarda serata di ieri quando, a seguito della segnalazione di un privato cittadino, una pattuglia della sezione radiomobile si e recata nella zona indicata rinvenendo occultati sotto un albero, tre contenitori di plastica contenenti per la precisione 780,5 grammi di sostanza stupefacente del tipo marjuana. Tutta la droga è stata posta sotto sequestro. In corso accertamenti per identificare gli eventuali spacciatori. 
c.c.
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Un grave incidente si è verificato a San Severino Marche, in via Gorgonero, dove una donna è stata investita da un’auto in transito mentre stava attraversando la strada.

Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 con i sanitari che, vista l’entità delle ferite riportate, hanno fatto alzare in volo l’eliambulanza per il trasporto della donna all’ospedale regionale di Torrette dove si trova ricoverata in gravi condizioni.

Al lavoro carabinieri e polizia locale per accertare l’esatta dinamica dell’investimento.

f.u.
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Circa 1800 chili di generi alimentari di altissima qualità delle aziende agricole italiane in dono alle famiglie in difficoltà economiche.

Questo l’impegno di Coldiretti Donne Impresa Macerata, Giovani Impresa e i mercati di Campagna Amica della provincia per sostenere la comunità in questa perdurante crisi pandemica. I pacchi, allestiti con prodotti agroalimentari 100% Made in Italy, sono stati consegnati a Croce Rossa e Anffas di Macerata, Banco Alimentare di Tolentino, Protezione Civile del Comune di Recanati e ai Servizi Sociali Unione Montana Monti Azzurri di San Ginesio che si occuperanno della distribuzione tra le famiglie meno abbienti.

“La campagna di solidarietà prosegue – dicono da Coldiretti Macerata – con gli agricoltori che fin dall’inizio sono stati in prima linea per contrastare la crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria. Non ci siamo mai fermati e non lo facciano nemmeno ora nonostante tutte le difficoltà legate ai rincari e all’inflazione”.

In due anni di pandemia Coldiretti Macerata tra Spesa sospesa e i pacchi della solidarietà ha donato circa 10mila chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometro zero e di altissima qualità alle fasce più deboli della popolazione, colpite dalle difficoltà economiche.


consegne macerata 2


f.u.
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Perde il controllo dell’auto che esce di strada e finisce la sua corsa nel campo sottostante capovolgendosi e restando adagiata su un fianco.

L’incidente è avvenuto in località Prosano, nel territorio di Arcevia. Lanciato l’allarme sul posto sono intervenuti, oltre ai carabinieri per il rilievo del sinistro, i vigili del fuoco e i sanitari del 118, che hanno allertato l’eliambulanza per il trasporto del conducente, che viaggiava da solo, all’ospedale regionale di Torrette dove si trova ricoverato.

I vigili del fuoco, che hanno estratto l’uomo dalla vettura, hanno poi provveduto alla messa in sicurezza della zona dell’incidente.


intervento pompieri


f.u.



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Un altro anno scolastico all'insegna del distanziamento sociale. Anche nel 2022 il comparto scuola sta facendo i conti con l'emergenza Coronavirus. A San Severino, però, il problema è duplice. La città è alle prese anche con la ricostruzione post-sisma e attende con ansia il termine dei lavori al cantiere dell'istituto tecnico Divini. La Provincia di Macerata ha provato a tamponare il problema: nei giorni scorsi sono stati installati diversi moduli provvisori in legno e plastica, destinati a ospitare alcune delle attività didattiche. Due di queste hanno trovato posto all'interno del cortile della scuola Luzio, mentre un altro è stato installato nei pressi dei capannoni dell'Itts. Una soluzione utilizzata anche per l'istituto tecnico agrario di Macerata, ma che non piace al preside del Divini, Sandro Luciani.

A preoccupare il dirigente scolastico non sono solamente le soluzioni di emergenza adottate per permettere la didattica in presenza, ma anche e soprattutto il cantiere dell'Itts. «Mi sembra che i lavori procedano a rilento e comincio a dubitare che riusciremo a tornare nella nostra scuola a settembre - commenta -. Per quanto riguarda i moduli, è evidente che siano una soluzione di emergenza: sono sostanzialmente dei gazebo riscaldati con dei termoventilatori. Non sono confortevoli e soprattutto sono facilmente violabili dai malintenzionati. Non potremo nemmeno lasciare attrezzature al loro interno perché non li reputiamo assolutamente sicuri. Per quello che riguarda i costi, sono sicuramente economici. Sono strutture provvisorie che cercheremo di utilizzare fino alla fine dell'emergenza sanitaria, facendo di necessità virtù».

l.c.
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Aggiornamento delle 13

Imbocca la superstrada in bicicletta, fortunatamente senza conseguenze. Intorno alle 12, stando alle segnalazioni arrivate alla Polstrada di Macerata, un uomo, colombiano, è entrato sulla superstrada 77 della Val di Chienti all'altezza di Tolentino Est, procedendo in direzione mare. Sul posto i carabinieri del Comando di Tolentino, allertati dai colleghi della Polizia Stradale. I militari sono intervenuti consentendogli di uscire dall'arteria in sicurezza ed evitando il peggio. Al momento dell'arrivo dei carabinieri l'uomo si era già fermato all'altezza di un distributore di carburante.

È l'ultimo di una serie di episodi avvenuti lungo la superstrada tra Civitanova e Foligno. Lo scorso maggio le immagini del suv entrato contromano tra Montecosaro e Morrovalle hanno fatto il giro del web. La Toyota guidata da un 86enne aveva poi terminato la sua corsa schiantandosi contro un furgoncino. Di pochi giorni fa, invece, l'episodio che ancora una volta poteva avere esiti tragici. Un giovane di 21 anni aveva infatti imboccato la superstrada con un monopattino elettrico sfrecciando nel traffico serale, sempre all'altezza di Montecosaro. Illeso, è stato fermato, identificato e multato dai carabinieri.

l.c.


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Conclusa la complessa indagine di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, convenzionalmente denominata “K2”, che un anno fa aveva portato alla luce una gigantesca frode fiscale basata sull’illecita compensazione di crediti tributari generati da false fatturazioni.

Circa 300 i soggetti individuati, sparsi sull’intero territorio nazionale, che avevano portato in compensazione crediti fittizi e, per 56 di essi, oltre agli aspetti amministrativi, era scattata anche la segnalazione all’Autorità Giudiziaria, essendosi configurato il reato tributario di “indebita compensazione”.

La prosecuzione delle indagini da parte delle Fiamme Gialle maceratesi è stata quindi orientata a rintracciare il profitto che gli autori della frode avevano conseguito a seguito dell’attività illecita, così da procedere al relativo sequestro.

Sulla scorta di capillari accertamenti, basati sul minuzioso esame dell’enorme mole di documentazione acquisita, nonché sull’analisi delle risultanze di intercettazioni telefoniche autorizzate dall’Autorità Giudiziaria e del contenuto degli apparati informatici e dei devices rinvenuti a seguito di perquisizioni, i finanzieri sono riusciti a ricostruire i movimenti degli ingenti flussi di denaro incamerati attraverso la cessione dei crediti fasulli.

In particolare, grazie anche alle possibilità offerte dai preziosi strumenti di cooperazione internazionale, è stato appurato come i sodali si siano adoperati attivamente allo scopo di porre in essere comportamenti idonei a ostacolare l’identificazione della provenienza illecita delle risorse, impiegandole, sostituendole o trasferendole in attività economiche, finanziarie e imprenditoriali, in molti casi al di fuori del territorio nazionale.

Le modalità adottate dal sodalizio per “ripulire” il denaro frutto dell’illecita attività sono state in prevalenza quelle della massiccia emissione di fatture a fronte di operazioni inesistenti, in modo da giustificare i flussi di denaro da e per l’estero; attività, questa, senz’altro agevolata dalla circostanza che molti dei soggetti coinvolti detenevano quote, in alcuni casi maggioritarie, di società con sede oltreconfine, in particolare Bulgaria e Romania.

È stato inoltre appurato il coinvolgimento di alcune società pakistane, facenti capo a soggetti stranieri, aventi diversi interessi anche sul territorio nazionale, beneficiarie di consistenti bonifici provenienti dall’Italia a fronte di cessioni di beni o prestazioni di servizi privi di sottostanti rapporti commerciali.  

Il solido quadro probatorio ricostruito dagli inquirenti ha consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria 13 soggetti (tra avvocati, commercialisti e imprenditori), a vario titolo, in concorso nei reati di riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, tutti aggravati dal carattere della “transnazionalità”.

A carico degli stessi, il G.I.P. presso il Tribunale di Macerata, in accoglimento della richiesta avanzata dal Pubblico Ministero titolare delle indagini, ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, della somma di oltre 4 milioni e 200 mila euro, al quale è stata data esecuzione dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Macerata sull’intero territorio nazionale.

In particolare, le Fiamme Gialle maceratesi hanno sottoposto a sequestro: 2 appartamenti e 4 locali commerciali a Foggia e 1 appartamento a Montecatini Terme (PT), nei confronti di tre indagati; 2 appartamenti e 5 locali commerciali, collocati sulla costa garganica (Manfredonia), del valore stimato di oltre mezzo milione di euro, a carico di una società “schermo” riconducibile a uno degli indagati, frutto del riciclaggio di denaro realizzato attraverso fittizie triangolazioni finanziarie con la Bulgaria;  8 terreni agricoli per oltre 30.000 mq, posti nel territorio dei comuni di Foggia e Ordona (FG);1 autovettura mod. BMW serie 2; quote societarie relative a 5 imprese aventi sede a Foggia, Milano e Roma;  blocco dei conti correnti e di una cassetta di sicurezza su 54 Istituti di Credito.






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