Notizie di cronaca nelle Marche
Quanto ne sai tu di energie rinnovabili?”, è questa la domanda a cui ieri mattina ha risposto il rettore Unicam Claudio Pettinari, durante un seminario tenuto all’istituto professionale Filippo Corridoni di Corridonia, al quale hanno preso parte alcune classi in presenza, mentre il resto degli alunni delle sedi di Corridonia, Macerata e Civitanova dello stesso istituto si sono collegate da remoto, tramite piattaforma Meet.
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Ad accogliere il numero uno di Unicam sono stati il preside Francesco Giacchetta, la vicepreside Roberta Campolungo ed alcuni docenti dell’istituto. Su invito del professor Roberto Giovannini, Pettinari ha tracciato lo stato dell’arte dell’utilizzo delle rinnovabili in Italia e delle prospettive future di indipendenza energetica del Belpaese. Ha spiegato Pettinari:
«Per il nucleare non è molto diverso avere una centrale a Torino, oppure una a Ginevra, ma ci vogliono in media 15 anni per costruirne una. I problemi derivanti dalla scelta di questa tipologia energetica riguardano lo smaltimento delle scorie, ma soprattutto il pericolo di un attacco terroristico. L’approvvigionamento energetico non può derivare dalla prevalenza di un’unica fonte, ma da un mix. Non potremo fare a meno del petrolio, che entra nel processo di produzione di molti materiali, ma quello che possiamo fare è predisporre tutti i processi necessari al recupero di materiali, in due parole economia circolare».
Un accenno nella lezione del rettore è stato all’antica arte marchigiana delle carbonaie, l’antica arte di produrre carbone vegetale, tramite il processo di pirolisi degli alberi: «E’ una delle forme di produzione energetica tramite biomassa - ha puntualizzato Pettinari - che è l’accumulo di energia solare più sofisticato. L’utilizzo della biomasse richiede grandi aree di stoccaggio che non tutti gli amministratori sono disposti a concedere, con problemi relativi al trasporto. A seconda della stagione c’è una produzione differente di materiali, che presentano diversi livelli di umidità. Si tratta di un’energia convertibile, tramite calore o fermentazione, che permette di utilizzare aree non interessate dall’agricoltura».
Dalla tradizione al presente: tra le ricerche portate avanti dal professor Claudio Pettinari ci sono i Mof, acronimo che sta per strutture metalliche organiche, speciali molecole capaci di catturare e conservare le emissioni di anidride carbonica, essenziali per la costruzione di nuovi materiali che permettano ad esempio, di avere un’elevata efficienza nella separazione, cattura e stoccaggio del gas combustibile. «Un grammo di questa sostanza - ha specificato il rettore Unicam - permette di avere una grande area superficiale più grande di un campo da calcio, i pirazolati catturano l’anidride carbonica, che è riutilizzabile, è questo il valore aggiunto. Difficile che entro il 2050 riusciremo a tenere sotto controllo i parametri di emissioni previste dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, si andrà leggermente più avanti nel tempo. Dobbiamo considerare le risorse della Terra come un bene limitato e comune a tutti noi, siete voi giovani i responsabili del mondo di domani, potrete cambiare le cose». Al termine della lezione con grande cortesia Pettinari ha risposto alle domande degli alunni, visitando la scuola e ponendo le premesse per la prossima firma di un accordo di collaborazione.
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Firmata la consegna dei lavori per la demolizione del tribunale di Camerino. L’intervento, che rientra nella programmazione triennale 2021-2023, è finanziato con 640mila euro dall’ordinanza speciale del Commissario straordinario alla Ricostruzione Legnini, dedicata agli interventi nel Comune di Camerino.

Si tratta dell’opera di abbattimento più grande dopo il sisma 2016. Una struttura, risalente agli anni ’70, costruita nel 1966 e inaugurata nel 1970, gravemente danneggiata dalle scosse che hanno provocato il crollo di diverse parti e delle pareti esterne praticamente sventrate. La demolizione rappresenta un passaggio importante ai fini della ricostruzione perché permetterà di predisporre un’area di cantierizzazione che consentirà di avviare anche altri interventi negli edifici vicini a piazza Giuseppe Mazzini, dove è ubicata la struttura del tribunale.

Da lunedì prossimo la ditta incaricata comincerà ad allestire il cantiere per le operazioni di demolizione.
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Il grosso rischio è quello del blocco dei cantieri della ricostruzione nelle aree del cratere.

A lanciare il grido di allarme Carlo Resparambia, presidente di Ance Macerata, la sezione che in seno alla Confindustria rappresenta le imprese di costruzione.

“Da oltre un anno – dichiara Resparambia - stiamo assistendo ad incrementi di costo continui delle materie prime utilizzate nei cantieri della ricostruzione, a forti ritardi nella consegna dei materiali, all’irreperibilità di attrezzature di lavoro e di manodopera. Ma, se fino a pochi giorni fa il caro delle materie prime ed energetiche rappresentava una marcata criticità, con lo scoppio della guerra russo-ucraina si è passati da una condizione di crisi a quella di grave emergenza”.

La ricostruzione, dunque, si sta bloccando. Le nuove regole, finalizzate ad accelerare la realizzazione delle opere del sisma,penalizzano le imprese di costruzione e i cittadini che rischiano le revoche del contributo, viste le difficoltà che poco più di un anno fa non erano in alcun modo prevedibili. I contratti di appalto, infatti, spesso si chiudono in perdita per le imprese. I tempi ristretti di esecuzione sono assolutamente incompatibili con l’impossibilità oggettiva di reperire materiali e attrezzature nei tempi e con i costi progettati. Perciò le imprese rischiano pesantissime ricadute, non sono in termini sanzionatori ma anche di sopravvivenza.

A tutto ciò si è aggiunto negli ultimi giorni il rincaro dei carburanti, che in un solo mese sono cresciuti, secondo le segnalazioni delle imprese associate, di una percentuale che varia tra il 27 ed il 32%.

“Ora – conclude Resparambia - serve un grande sforzo del Commissario Straordinario per la ricostruzione del Centro Italia, del Vice Commissario Presidente della Regione Marche e dei legislatori altrimenti il blocco della ricostruzione sarà una drammatica realtà”.
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Ancora una volta Castelraimondo si dimostra sensibile nei confronti delle tematiche inerenti alla gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata.
L’amministrazione comunale, dopo l’installazione dei tecnologici green point su tutto il territorio, ha infatti messo a disposizione dei cittadini uno spazio web con tutte le informazioni utili per il conferimento dei rifiuti, dal calendario della raccolta porta a porta, agli orari di apertura per il ritiro dei sacchetti, fino ai numeri telefonici per l’assistenza e tanti altri dettagli pratici per favorire gli utenti. C’è inoltre un video in cui si spiegano con precisione le modalità di utilizzo dei nuovi green point, ma anche il dato mensile relativo alla raccolta differenziata fornito dal Cosmari e aggiornato di volta in volta come per il resto delle informazioni contenute nel portale.
Insomma, un vero e proprio “manuale” a disposizione sul sito ufficiale del Comune attraverso un semplice clic sul banner verde con scritto “Castelraimondo Ambiente”.
«Uno strumento in più per i cittadini – spiega l’assessore ai Servizi Ecologici Elisabetta Torregiani – è giusto che tutti possano vedere qual è il tasso aggiornato di raccolta differenziata a Castelraimondo. Così come è utile avere sempre a portata di smartphone orari e numeri utili. C’è ad esempio il numero telefonico per l’assistenza dei green point, una linea diretta con un operatore Cosmari pronto a rispondere a qualsiasi dubbio o domanda, in modo da evitare disagi, segnalare problemi e prevenire errori nel conferimento dei rifiuti».
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Presentato e firmato dal Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari e dalla Presidente del Consorzio di tutela del Ciauscolo I.G.P. l’accordo tra i due enti, che avvia la collaborazione per la realizzazione di iniziative e attività per la formazione accademica e didattica e per favorire la promozione del prodotto alimentare quale tipicità locale.

Presente all'incontro anche la prof.ssa Elisabetta Torregiani, delegata del Rettore per i rapporti con le imprese e referente Unicam del progetto.

Il Consorzio stabilirà la propria sede in un locale messo a disposizione dall’Ateneo

“Questa collaborazione – ha sottolineato il Rettore Pettinari – fa parte di un percorso di valorizzazione dei prodotti agroalimentari del nostro territorio, che rappresentano anche la cultura del nostro territorio conosciuta in tutto il mondo, percorso che ha coinvolto anche la didattica ed ha portato ad esempio all’attivazione del corso di laurea in Scienze Gastronomiche e dal prossimo anno accademico al corso di laurea magistrale in Nutrizione e sport”.

“Ringrazio l'Ateneo nelle persone del Rettore e della prof.ssa Torregiani, che ha prontamente accolto la nostra richiesta di mettere a disposizione uno spazio per la sede del nostro consorzio - così la presidente del consorzio Ciccarelli - Connubio strano, potrebbe sembrare, ma il cibo è cultura; ritengo quindila collaborazione molto importante per scambiare esperienze”.

“Abbiamo lavorato in sinergia per ottenere questo risultato – ha affermato la prof.ssa Torregiani -Le aziende si sono messe in gioco ed hanno dato la loro disponibilità per ospitare le nostre studentesse ed i nostri studenti per stage e tirocini e saranno a disposizione per seminari formativi”.
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Sequestro di oltre 5000 articoli non sicuri per la salute dei consumatori e segnalazione del titolare dell’esercizio alla Camera di Commercio.

E’ il bilancio di un’operazione compiuta dalla Guardia di Finanza di Macerata per contrastare il fenomeno della contraffazione e dell’abusivismo commerciale.

Gli agenti delle Fiamme Gialle hanno focalizzato l’attenzione sulla merce esposta in un punto vendita a Civitanova Marche di una nota catena di negozi di abbigliamento, rilevando la presenza di numerosi articoli di bigiotteria privi o carenti delle informazioni minime per il consumatore, per un totale di 5.203 articoli.

Così il materiale è stato posto, come detto, sotto sequestro e il responsabile è stato segnalato alla Camera di Commercio per l’adozione dei provvedimenti di competenza. Inoltre i finanzieri stanno operando accertamenti per verificare eventuali profili di irregolarità dal punto di vista fiscale.
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Il 9 marzo 2020 scattava il lockdown in Italia. A distanza di due anni dall’inizio della pandemia, l’Ordine degli Psicologi delle Marche traccia la fotografia della salute psicologica per grandi e piccoli. Gli effetti più devastanti si registrano nelle fasce più giovani, maggiormente colpite per l’impossibilità di tessere relazioni personali (dentro e fuori dalla scuola) e praticare sport.

“A livello globale il benessere psichico dei minori è diminuito di più del 10% – spiega Federica Guercio, Consigliera Opm - Il numero dei bambini sotto la soglia del disagio è raddoppiato. I comportamenti nocivi in aumento sono rabbia, difficoltà di concentrazione, senso di solitudine e di impotenza, ma anche noia e disturbi del sonno”. Nei primi nove mesi del 2021 il numero dei ricoveri per disturbi psichiatrici di bambini e adolescenti negli ospedali italiani ha superato il totale del 2019.Un’indagine campionaria sullo status psicologico degli adolescenti a due anni dalla pandemia svolta dallaFondazione Soleterre e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore su un campione di 150 adolescenti (fra i 14 e i 19 anni) rileva che3 su 10 si definiscono tristi, il 64% di essi crede che senza la pandemia oggi sarebbe una persona diversa e il 17,4% preferirebbe morire o farsi del male”.


Dal 2020 l’Opm non si è limitata ad organizzare webinar e incontri online per gli iscritti o aperti alla cittadinanza, ma ha anche richiesto a gran voce alle istituzioni di dare la possibilità a giovani e giovanissimi di tornare a praticare sport, fondamentale per il benessere psico-fisico.

Come Ordine abbiamo collaborato a fianco della Regione Marche per portare sul tavolo del Consiglio Regionale la legge sulla psicologia scolastica; insieme abbiamo inoltre lavorato alacremente per la proposta di legge sulla famiglia, richiedendo lo psicologo delle cure primarie e lo psicologo nei riparti di ostetricia, ginecologia e tin (terapia intensiva neonatale); - conclude la Presidente Opm Katia Marilungo – infine con i consulenti del lavoro ci siamo già attivati per assicurare il benessere delle risorse umane sul posto di lavoro”.


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Ammonta a quasi 14 milioni di euro lo stanziamento per il sociale da parte dell’Ambito Territoriale 17 presso l’Unione montana Potenza Esino Musone di San Severino Marche. A concorrere alla spesa, oltre all’ente comunitario, sono naturalmente anche i comuni e le strutture residenziali presenti sul territorio.

Il bilancio sulle attività in essere, tutte confermate anche per il 2022, è stato stilato dal Comitato dei sindaci guidato dal presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi.

L’intervento più rilevante, quasi 9 milioni e 400mila euro, resta destinato alla non autosufficienza degli anziani. Altri 1,8 milioni di euro per i disabili, quasi1,5 milioni di euro se ne andranno per la famiglia mentre la povertà vede destinate risorse per 350mila euro.

Nelle vari voci figurano il servizio sociale professionale, per altri 230 mila euro circa, la salute mentale, per quasi 140 mila euro. Le altre voci di spesa sono, invece, destinate alle politiche giovanili, agli immigrati, alle dipendenze patologiche, all’inserimento lavorativo, al servizio civile e al taxi sociale.
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Un accordo innovativo a livello nazionale per il quale ringrazio i sindacati dei medici che lo hanno formulato e concordato con una grande senso di cooperazione a tutela dei medici di medicina assistenziale e della salute dei cittadini nei diversi territori-”

Ha definito così l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini l’accordo approvato dalla giunta regionale con i Medici di Medicina Generale per le Misure Straordinarie per garantire la Continuità assistenziale, presentato in conferenza stampa alla presenza di Nadia Storti Direttore Generale Asur Marche; Massimo Magi, Segretario Regionale FIMMG ; Fabrizio Valeri, Segretario Regionale SNAMI.

Si tratta di un provvedimento atteso da tempo dai medici di continuità assistenziale per risolvere le problematiche di carenza di personale e di copertura delle sedi.

L’accordo prevede un incremento della quota oraria pari a 6,61 euro rispetto ai 23,39 del compenso base, arrivando a 30 euro l’ora in caso di copertura di una sede scoperta. E’ prevista anche la possibilità di coprire più sedi scoperte arrivando ad una remunerazione complessiva di 40 euro l’ora con un incremento di 16,61 euro sul compenso base. L’incremento rappresenta una remunerazione delle attività aggiuntive legate all’ampliamento degli ambiti e verrà fatta una rendicontazione da parte dell’Asur. Prevista inoltre la sperimentazione a livello di area vasta di un modello di rete Hub/Spoke con sedi principali in raccordo e a servizio di sedi secondarie per garantire assistenza a tutti seguendo l’orientamento del nuovo Accordo collettivo nazionale che è in corso di firma. Accordo che prevedrà una maggiore flessibilità con integrazione con la Medicina Generale e con l’Emergenza-Urgenza 118 per ottimizzare le risorse e migliorare il servizio.

Ora si avvierà un percorso di accordi aziendali in ciascuna Area Vasta per attuare le disposizioni contenute nell’accordo in base alle carenze che ogni territorio registra.

“Una scelta coraggiosa e ponderata, partendo dalle situazioni specifiche per analizzare i fabbisogni dei territori e arrivando a questo atto che rappresenta una risposta importante e anticipatoria di quello che potrà avvenire a livello nazionale”, il commento del direttore dell’Asur Marche Nadia Storti.

“ E’ un accordo – ha concluso Saltamartini – anche a tutela della dignità professionale dei medici e a garanzia della loro sicurezza. Insomma i corpi intermedi sono indispensabili nel raggiungere obiettivi e fanno la differenza quando non oppongono veti inutili ma una concreta volontà di costruire insieme, come dimostra questa operazione virtuosa”.
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Martedì, 08 Marzo 2022 14:40

Pieve Torina punta sul turismo plein air

Per la nuova stagione turistica Pieve Torina punta sul plein air: “E' pronta l’area camper attrezzata in località Casavecchia - sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci - Dopo la pista ciclopedonale lungo il torrente Sant’Angelo e le altre che stiamo realizzando per gli amanti del bike tourism, abbiamo pensato anche al turismo plein air”.

L’area, dislocata a pochi metri dalla provinciale 209 e destinata per ora ai camper, è dotata di tutti i servizi: dieci basi sosta, area ristoro, colonnine elettriche e servizi car WC Wash. Successivamente verranno realizzati anche dei bungalow.

“Uno spazio immerso nella natura, all’ingresso del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che costeggia il fiume Chienti: un richiamo al tema delle acque di cui il nostro territorio è ricco, per un servizio che arricchirà e qualificherà l’offerta turistica complessiva dell’intero comprensorio - conclude il primo cittadino - Poter offrire questa opportunità ai tanti appassionati di natura e plein air rappresenta un ulteriore passo avanti verso la normalità, quella ripartenza sociale ed economica dei nostri borghi che tutti auspichiamo, anche dal punto di vista turistico, e per la quale lavoriamo quotidianamente”.


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