Notizie di cronaca nelle Marche
Nuovo importante appuntamento venerdì 17 giugno a Pieve Torina organizzato dall’Europe Direct Unione Montana Marca di Camerino in collaborazione con la stessa Unione Montana: si parlerà di green deal europeo come “chiave per la ripresa e opportunità per il territorio”.

Diversi i relatori che parteciperanno, sia in presenza che in remoto, “a significare l’importanza del tema, strategico per il futuro dell’alto maceratese come di tutto il Paese” sottolinea Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione. “Sono ormai numerosi gli incontri che con l’Europe Direct abbiamo promosso, proprio per stimolare idee, confronti, riflessioni e portare l’Europa alla portata di tutti, anche in termini pratici, informando su finanziamenti e opportunità in vari ambiti, dal mondo imprenditoriale a quello culturale. Venerdì affronteremo scenari complessi che vertono sulla grande sfida del cambiamento climatico e su quali strategie dobbiamo adottare, ai diversi livelli, per tentare di arginare i rischi che ne conseguono: sviluppo sostenibile è la parola chiave, quindi decarbonizzazione dell’economia, biodiversità, innovazione… temi sui quali ospiteremo qualificati contributi”.

Oltre ai saluti istituzionali affidati a Gentilucci e al sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, una sezione del convegno sarà dedicata al green deal raccontato dalle istituzioni con interventi di Salvatore De Meo, deputato al Parlamento europeo, Andrea Vettori, della DG Ambiente della Commissione europea, Guido Castelli, assessore regionale Marche. Successivamente interverranno Elena Torri, referente ASviS per le aree interne e montagna, Andrea Stella, manager dell’innovazione, di ECOPRO Srl, e Andrea Spaterna, presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. A chiudere, l’intervento del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. L’appuntamento è per le ore 10 di venerdì 17 giugno presso il centro civico di via De Gasperi
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Cessato il fabbisogno per il rientro degli occupanti negli immobili tornati agibili, le SAE ovvero le soluzioni abitative di emergenza, impiegate a seguito del sisma 2016, possono essere riassegnate secondo appositi criteri stabiliti dalla Giunta regionale.

“Le linee guida adottate – spiega l’assessore regionale alla Ricostruzione, Guido Castelli - rappresentano l’attuazione di quanto contenuto all’interno di una Ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione civile e sono il risultato di un processo concertativo promosso dalla Regione Marche, cominciato a novembre 2021 e concluso ad aprile scorso. E’ stata un’occasione importante di confronto, e sono soddisfatto per il proficuo lavoro svolto, a cui hanno partecipato attivamente i comuni di Acquasanta Terme, Amandola, Arquata del Tronto, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Force, Gagliole, Gualdo, Monte Cavallo, Montegallo, Muccia, Petriolo, Pieve Torina, Pioraco, San Ginesio, San Severino Marche, Sarnano, Serrapetrona, Treia, Ussita, Valfornace e Visso”.

Le linee guida prevedono che i comuni possano procedere con l’assegnazione a titolo gratuito ai nuclei familiari che hanno ancora diritto all’assistenza abitativa emergenziale, seguendo la modalità dell’avviso pubblico ed utilizzando cinque criteri condivisi. In particolare, deve essere data priorità: ai nuclei che percepiscono il contributo di autonoma sistemazione (CAS); a quelli destinatari di ordinanza di sgombero dell’immobile per l’avvio dei lavori di ripristino; a quelli già assegnatari di SAE le cui dimensioni non risultano più idonee a seguito dell’aumento del numero dei componenti e/o a causa di mutate esigenze sanitarie certificate da ASUR o Area Vasta competente; ai nuclei provenienti da un altro comune che percepiscono il CAS; infine, i nuclei familiari già assegnatari di SAE che a causa di comprovate necessità si trasferiscono in un altro comune.

Prevista anche la possibilità di assegnare le SAE a titolo oneroso, secondo 18 criteri risultanti dalle diverse esigenze manifestate dai comuni. Questi ultimi sono applicabili a seconda delle realtà locali, pertanto il comune potrà redigere l’avviso pubblico includendo tutti i 18 criteri elaborati o solo una parte di essi e a questi assegnerà un punteggio graduato secondo le priorità individuate dall’ente, che permetteranno la formazione di una graduatoria utile per l’assegnazione delle strutture abitative.

Gli assegnatari sono tenuti a corrispondere un contributo parametrato ai canoni stabiliti per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica decurtato del 30 per cento. Le somme riscosse devono essere destinate alla copertura delle spese di gestione e manutenzione delle strutture. L’assegnazione di queste potrà essere qualora, entro sei mesi dall’assegnazione stessa, l’assegnatario non abiti nella struttura o sospenda l’abitazione per più di sei mesi l’anno, in assenza di comprovate e sopravvenute esigenze ad esso non imputabili, che non consentano di far fronte all’impegno assunto in sede di richiesta. I Comuni sono tenuti a comunicare semestralmente alla Regione le strutture di emergenza per cui è stata disposta la revoca dell’assegnazione.
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La Giunta regionale delle Marche ha individuato tre nuove aree interne candidandole per il ciclo di programmazione europea 2021-2027 nell’ambito dell’attuazione della cosiddetta Strategia nazionale.

Tra le nuove zone figura l'area geografica denominata “Potenza Esino Musone” composta dai Comuni di Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro, Treia.

Si tratta dello stesso territorio dell’Unione Montana omonima che ricomprende 13 realtà del Maceratese.

“La candidatura al riconoscimento Snai, ovvero Strategia Nazionale per le Aree Interne – spiega Matteo Cicconi, presidente dell’ente comunitario – rappresenta un’importantissima spinta per i nostri territori che attendono di rialzarsi dopo il terremoto del 2016 e che hanno subìto il forte colpo causato anche dalla recente pandemia. Situazioni, queste ultime, che se sommate a problematiche ormai decennali, come la carenza di vie di comunicazioni veloci, l’assenza di alcuni servizi; avevano avviato molte realtà verso una crisi pressoché irreversibile. Questa candidatura avanzata dalla Regione Marche offre, però, una nuova e grandissima speranza. Il principio generale, infatti, è quello di invertire le tendenze demografiche mediante l’incremento della qualità della vita di chi vive in queste nostre aree”.

La politica nazionale per le aree interne si concentra su due fronti: l’adeguamento dei servizi di cittadinanza, a partire da istruzione, salute, mobilità, connettività virtuale, che rappresentano le pre condizioni per lo sviluppo. L’altro fronte riguarda progetti di sviluppo locale volti ad incrementare la domanda di beni e servizi prodotti localmente e l’occupazione, facendo leva su specifici ambiti di intervento come la tutela del territorio e della sua sostenibilità ambientale, la valorizzazione del capitale naturale ma anche culturale e turismo, la valorizzazione dei sistemi agro - alimentari ma anche la creazione di filiere per le energie rinnovabili e l’artigianato. Gli interventi si concretizzeranno in accordi di programma quadro tra ministeri, Regione, Comuni prevedendo progetti di sviluppo ma anche interventi concreti e risorse.

A chiedere l’istituzione di una nuova area interna, nel febbraio dello scorso anno, era stata la stessa Unione Montana Potenza Esino Musone
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Partiranno lunedì 20 giugno i lavori per la messa in sicurezza del ponte sul fiume Chienti lungo la Statale 78, all’altezza di Sforzacosta programmati dall’Anas. Si tratta di interventi di manutenzione straordinaria per il risanamento strutturale dell’opera, che prevedono il rifacimento della soletta del ponte e l’allargamento della carreggiata stradale. Per problematiche legate alla sicurezza e alle ridotte dimensioni del ponte, Anas ha comunicato alla Provincia che non è possibile intervenire chiudendo una corsia alla volta e lasciando, quindi, la circolazione con il senso unico alternato, ma è necessario chiudere completamente il ponte al traffico fino al 5 agosto.

“Siamo consapevoli dei disagi che si verranno a creare in queste settimane – spiega il presidente della Provincia Sandro Parcaroli -, ma Anas ci ha comunicato la necessità di dover intervenire sulla struttura per dei lavori di messa in sicurezza. Se la chiusura totale al traffico, però, da un lato potrà creare dei disagi, dall’altro permetterà anche di accelerare gli interventi programmati”.

Sarà cura di Anas prevedere, nelle settimane di chiusura del ponte, una viabilità alternativa. Per chi da Macerata dovrà andare in direzione Sarnano, si consiglia di proseguire dopo Sforzacosta, verso Casette Verdini, Stazione di Pollenza e imboccare la Provinciale 22 per andare a ricollegarsi alla 78 Picena, poco prima dell’Abbadia di Fiastra. Stesso percorso può essere effettuato al contrario per chi, scendendo dalla zona di Sarnano, San Ginesio, Colmurano, dovrà raggiungere Sforzacosta e Macerata. Per chi, invece, dovesse andare verso Piediripa, potrà imboccare l’ingresso della superstrada (e poi uscire appunto a Corridonia-Piediripa) oppure arrivare fino alla rotatoria di Colbuccaro (sulla Statale 78) e poi deviare a destra, attraversando Passo del Bidollo e la zona industriale di Corridonia. Stesso percorso può essere fatto al contrario per chi da Piediripa volesse raggiungere la zona dell’Abbadia di Fiastra o proseguire verso Urbisaglia-Colmurano.

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Mercoledì, 15 Giugno 2022 13:45

Camerino e Milano unite da due nuovi concerti

Prosegue con successo la collaborazione instaurata all'indomani del sisma tra la Cappella musicale del Duomo -Coro universitario di Camerino ed i Civici cori della scuola di musica Claudio Abbado di Milano. Una sinergia che si è consolidata nel tempo e che vedrà le due formazione tornare ad esibirsi insieme questo sabato 18 giugno alle ore 21,15 nella basilica di San Venanzio a Camerino e, a seguire, domenica 19 giugno nella chiesa di Sant'Agostino di Montecosaro a partire dalle ore 17.
La presentazione dei due concerti è avvenuta questa mattina nella sede del rettorato di Unicam alla presenza del prorettore Graziano Leoni, del neo eletto sindaco di Camerino Roberto Lucarelli. A rappresentare il coro universitario di Camerino erano Stefano Severini e il direttore maestro Luciano Feliciani. Alla conferenza stampa ha presenziato in videocollegamento da Milano il coordinatore della musica classica della scuola civica Abbado, Marcello Parolini. 
"Possiamo definirlo il secondo tempo di un progetto nato nel 2017 grazie ad una mail inviata da una corista camerte alla rivista Amadeus- ha spiegato in apertura Stefano Severini-. Veniva raccontato ciò che a causa del sisma era successo nella nostra città che per la nostra associazione e per tutte le altre aveva comportato la perdita di una sede per fare le prove ma anche di luoghi per esibirci. Chiedevamo un aiuto per poter realizzare un progetto  che non eravamo riusciti a portare a compimento. L'allora direttore della rivista "Amadeus", Gaetano Santangelo, trovò il gancio con la Scuola civica di Milano e, dopo i primi contatti, il risultato finale furono due concerti che nel maggio del 2018 si tennero rispettivamente ad Inverigo in provincia di Como e, a Milano, nella chiesa di San Fedele. La pandemia ha rallentato il ricambio dell'ospitalità che avevamo ricevuto allora ma, oggi, dopo mesi di studio, siamo pronti per relaizzarla con questi due concerti".
Sabato 18 e domenica 19 giugno la corale camerte e la prestigiosa scuola civica di Milano eseguiranno insieme la "Messa in Re maggiore" di Anton Dvorak per coro ed organo. 
severini coro 2
Una iniziativa che vede coinvolta l'Università di Camerino; infatti, come evidenziato dal prorettore vicario Graziano Leoni, nell'ambito delle attività di terza missione, tutti gli anni l'ateneo mette a disposizione dei fondi per lo svolgimento di iniziative importanti per il territorio.
"La corale è sempre nei nostri pensieri e- ha ricordato - anche quest'anno abbiamo voluto essere presenti con un contributo che dà la possibilità di svolgere questa significativo evento".

La presentazione dei concerti è stata anche la prima delle uscite ufficiali del neo eletto sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, entrato per la prima volta in ateneo quale primo cittadino. A lui il prorettore Leoni ha consegnato il gagliardetto di Unicam.
gagliardetto a Lucarelli
"La collaborazione della città che mi onoro di rappresentare da poche ore, sarà sicuramente massima - ha dichiarato Roberto Lucarelli-. L'amminisrtazione comunale sarà punto di riferimento di Unicam. Ci metteremo a disposizione della città e dell'università che sono due situazioni imprescindibili l'una dall'altra".  Il neo sindaco di Camerino si è detto grato dell'accoglienza ricevuta dal'università nell'immediato post sisma e in un momento di grande incertezza. "Sono molto contento del fatto che questo gemellaggio stia andando avanti; lo considero punto di partenza per tante situazioni anche in futuro. Altra cosa bellissima è che lo facciamo in quella chiesa che è frutto del dono di vicinanza di un imprenditore alla città. Voi di Milano ci avete dato ospitalità e la possibilità di un luogo per far sì che il nostro coro potesse esibirsi. Sono segnali che non possiamo dimenticare. Ora dobbiamo essere noi a fare tesoro di quella vicinanza - ha concluso -. La ricostruzione è di sicuro la priorità dellai'amministrazione che da ieri è al lavoro, tuttavia, parallelamente dobbiamo vivere questa città, renderla sempre più attrattiva e propositiva possibile. Lo dobbiamo soprattutto a quei primi turisti che vengono in città tutti i giorni e cioè gli studenti universitari, ai quali dobbiamo impegnarci ad offrire una città accogliente, piena di iniziative".       
Dell'esperienza positiva maturata già con l'inizio della collaborazione e della proficua prosecuzione del percorso che, insieme, porterà ad una nuova esibizione  ha parlato Marcello Parolini in rappresentanza della direzione della Scuola civica di Milano.
I dettagli del programma musicale sono stati quindi illustrati dal maestro Luciano Feliciani, direttore del coro universitario Cappella del duomo di Camerino.
I due concerti di sabato e domenica rientrano nell'ambito della "Festa della musica" 2022  

Carla Campetella 

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L’unione tra attori sociali per ridare vita ad un’area degradata. È quello che è successo a Castelraimondo, dove il comitato di quartiere di Ripalta e Poggio Annalisa ha deciso di recuperare la pavimentazione del campo polifunzionale in quella zona del paese, che da tempo aveva bisogno di un intervento.

Molti dei bambini che abitano da quelle parti, infatti, hanno l’abitudine di giocare lì. Le condizioni del parchetto, però, non erano più sicure. Così, d’accordo con il comune che ha fornito i materiali, i membri del comitato si sono mossi in prima persona, ingaggiando la manodopera e imbracciando gli attrezzi a loro volta, mettendosi al lavoro.

I fondi per realizzare le opere, circa 8.500 euro, arrivano direttamente dallo Stato: negli ultimi due anni, a causa della pandemia, il comitato non ha potuto organizzare la tradizionale festa di quartiere. Per questo è arrivato un rimborso da parte del governo. Invece di mettere il denaro in cassa, l’associazione ha deciso di investirlo per regalare uno spazio nuovo ai ragazzi. La settimana scorsa le opere sono state realizzate e il nuovo spazio è pronto ad accogliere nuovamente i bambini e le manifestazioni pubbliche, a partire dal 24, 25 e 26 giugno, quando tornerà proprio la festa di quartiere.
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Via le mascherine nei teatri, nei cinema e nei palasport. Da domani non sarà più obbligatorio indossare i dispositivi di protezione personale in questi luoghi, tra i più colpiti dalle restrizioni negli ultimi due anni di pandemia. Un provvedimento molto atteso, ma che arriva in un momento di bassa stagione. I cinema sono in un momento di calma, come spesso accade d’estate, mentre i teatri hanno già avviato i calendari estivi, contraddistinti dalle rappresentazioni all’aperto. Resta comunque il sentimento di speranza in vista di una ripresa per la stagione autunnale.

«Quest’estate usciranno pochi film, e in generale la bella stagione è sempre quella meno partecipata – commenta Massimiliano Giometti, dei multisala omonimi a Tolentino e Matelica –. L’allentamento degli obblighi era comunque una decisione che attendevamo da parecchio. Il comparto cinema è stato indubbiamente tra i più colpiti dall’emergenza pandemica, così come tutto il settore legato allo spettacolo. Ad aggravare il problema per le sale sono stati i vertiginosi rincari in bolletta, con aumenti vicini al 250 percento, e la nostra scarsa capacità di competere con le piattaforme di streaming online. In questo momento abbiamo bisogno degli aiuti dello Stato, e soprattutto che la pandemia allenti definitivamente la morsa. I cinema rischiano di non sopravvivere ad un’altra stagione a mezzo servizio, anzi, qualcuno ha già dovuto chiudere la propria attività».

Non diverso il discorso per i teatri. Il Feronia di San Severino Marche, ad esempio, ha chiuso la sua stagione invernale e l’addio alle mascherine arriva quindi in un momento in cui gli spettacoli si sono già spostati all’aperto. «La notizia rimane comunque confortante – sottolinea il direttore di Teatri San Severino, Francesco Rapaccioni –. Bisogna comunque mettere l’accento su un fatto. I teatri, così come i cinema, hanno l’assoluto bisogno di tornare alla piena capienza, almeno per quello che riguarda le normative. Ne hanno bisogno per la qualità dell’esperienza e per questioni di bilancio. Lo scorso biennio è stato molto complicato sotto questo punto di vista, per questo siamo disposti anche ad accettare compromessi. Meglio una platea gremita con gli spettatori in mascherina che un teatro semi vuoto senza l’obbligo di indossarle».
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Progetto "Sicuri in montagna ", domenica 19 giugno torna la giornata nazionale di prevenzione degli incidenti tipici della stagione estiva; sentieri, ferrate, falesie e vie alpinistiche, grotte e canyoning ma anche la ricerca dei funghi, saranno i temi d’interesse per parlare di prevenzione a 360°.

«Lo scopo principale dell’iniziativa è creare sensibilità, ovvero, accrescere la consapevolezza dei rischi e dei limiti personali accettabili nella frequentazione dell’ambiente montano ed ipogeo, soprattutto in quanti, lontani dal mondo del Cai si avvicinano alla montagna in modo superficiale.»  - recita la nota -  

Cosi, domenica 19 giugno 2022, col titolo "Sicuri sul sentiero", il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, le sezioni del Cai, le commissioni e le scuole del Cai, enti ed associazioni sensibili, daranno vita in tutta Italia a manifestazioni che, si spera, possano raccogliere l’interesse e la partecipazione delle edizioni passate.

Nella stagione estiva si concentra la maggioranza degli interventi di soccorso molti dei quali mettono in evidenza la difficile percezione dei rischi soprattutto da parte di chi ha poca esperienza, anche su terreno facile; l’escursionismo, non solo per una questione di grandi numeri, occupa sempre i primi posti delle statistiche degli interventi del Soccorso alpino. Emblematica poi è la casistica dei cercatori di funghi che, irreparabilmente, fa registrare innumerevoli incidenti, nella maggioranza dei casi per scivolata.

Nelle Marche la manifestazione si svolgerà a Pintura di Bolognola nella stupenda cornice dei Monti Sibillini. Il programma prevede alle ore 8.30 il ritrovo a Pintura di Bolognola e l'iscrizione all'evento; alle 9 l'inizio delle attività con le buone norme di sicurezza in ambiente montano; alle 10.30 l'escursione da Pintura di Bolognola a Casale Grascette/Monte Amandola (13 km – 650 mt dislivello complessivo – difficoltà E). Alle 14.00 è previsto il pranzo presso La Capanna di Pintura di Bolognola
Il programma potrà subire variazioni in base alle condizioni meteo.
Per la partecipazione all’escursione è necessario indossare adeguato abbigliamento e calzature da montagna.
L’elenco degli eventi è visibile sul sito http://www.sicurinmontagna.it/ 

Informazioni generali sono reperibili anche sui siti web: www.cnsas.it – www.cai.it
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Ciclista investito da un fuoristrada e trasportato in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette.

Il grave incidente si è verificato a Tolentino, in contrada Pianibianchi, all'altezza dello svincolo Tolentino sud della superstrada 77 Valdichienti. 

Ad avere la peggio nell'impatto è stato il ciclista, soccorso dai sanitari del 118 intervenuti sul posto. Il ferito è rimasto sempre cosciente, ma vista la dinamica dell'incidente e la violenza dell'impatto è stato disposto il trasporto in elicottero all'ospedale dorico dove l'uomo si trova ricoverato in gravi condizioni.
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Nelle Marche si gettano le basi del Testo Unico per la Ricostruzione privata. Un momento importante all’interno del processo di rilancio dei territori colpiti dal sisma, che si trova in fase conclusiva dopo il lavoro di ascolto portato avanti dalla struttura commissariale.

In tale ottica va inquadrata la presenza del commissario Giovanni Legnini nella sede dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione di Ascoli. Insieme a lui, l’assessore regionale alla ricostruzione, Guido Castelli, il direttore dell’Usr Marche, Marco Trovarelli, dirigenti e, in video collegamento, i rappresentanti degli Usr di Abruzzo, Umbria e Lazio, oltre che della stessa struttura commissariale.  

La stesura del testo unico è giunta ad uno snodo cruciale, per cui il contributo dell’Usr Marche è risultato determinante, come sottolineato dallo stesso Legnini.

«Un lavoro straordinariamente utile - spiega Castelli - per sistematizzare la congerie di norme sulla ricostruzione privata post sisma 2016 che in questi anni si è sedimentata in modo spesso disordinato. Le molteplici ordinanze che regolano la ricostruzione hanno dato frequentemente luogo a contraddizioni e imperfezioni normative che intendiamo superare per rendere concreti e attuali i diritti dei terremotati. Mi sento di rivolgere un profondo ringraziamento al direttore Trovarelli e a tutti i dipendenti dell’ufficio per il contributo fornito alla stesura del testo».

«Le Marche - conferma Legnini - hanno fornito proposte integrative puntuali, frutto di grande operatività. Si tratta di osservazioni utili, pertinenti, giunte da chi vive la realtà sul campo, che saranno decisive per giungere ad una migliore funzionalità del testo».

Il Testo Unico per la Ricostruzione Privata costituisce una bozza ricognitiva delle ordinanze commissariali in vigore, riclassificate secondo criteri nuovi e più attuali, con alcune innovazioni di contenuto. L’obiettivo è di semplificare e rendere più agevole la consultazione e la leggibilità delle disposizioni che regolano la ricostruzione privata.

Dopo la fase consultiva, la definitiva approvazione del testo in Cabina di Coordinamento dovrebbe avvenire a breve.
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