Notizie di cronaca nelle Marche
Mercoledì, 24 Agosto 2022 11:44

Camerino piange Stefania Scuri

Cordoglio e commozione unanimi a Camerino per la prematura morte di Stefania Scuri, vinta da un male inesorabile all’età di 47 anni.
Il cuore della stimata docente della scuola di Scienze del Farmaco dell’Università di Camerino ha cessato di battere questa notte.
Dolore e sgomento in tutta la comunità camerte nell’apprendere la triste notizia.

Molto apprezzata per le sue conoscenze scientifiche e per le sue qualità professionali, da sempre impegnata nel sociale, nel volontariato e nelle attività di prossimità, Stefania Scuri era anche l’attuale presidente dell’associazione Corsa alla Spada e palio, incarico che, nonostante la malattia avesse iniziato a debilitarla, ha continuato a svolgere con grande stimolo e dedizione fino all’ultimo.
Tanti i segni tangibili di un percorso costantemente rivolto alla collaborazione, alla disponibilità, alla ricerca di idee stimolanti quell’aggregazione e quella socialità duramente compromesse dal sisma e dalla pandemia. Attivissima nel gruppo scout locale fin dall'adolescenza, Stefania Scuri lascia il ricordo di un carattere mite e solare, gentile ed affabile, accompagnato da una personalità forte e decisa. Sereno e disponibile il suo sorriso, alimentato da un grande spessore umano e da una spiccata sensibilità

Così ne parla il rettore di Unicam Claudio Pettinari: «Stefania è stata, nonostante la sua giovane età, un esempio per tutti noi, per la competenza e la professionalità che la contraddistinguevano, per la spontaneità e la sincerità di ogni sua azione, per la disponibilità e gentilezza con cui si metteva a disposizione non solo dell’ateneo, ma di chiunque le chiedesse aiuto, per la tenacia con cui affrontava sfide difficili ed impegnative, per la sua fiducia nella scienza e nelle persone. Stefania ci mancherà, ma sono certo che il suo ricordo ci spingerà ad essere migliori».

Tanti i messaggi di vicinanza che in queste ore stanno raggiungendo, il marito Claudio Cingolani, presidente dell’associazione IoNonCrollo, il papà Vincenzo, la mamma Ignazia, la sorella Angela.
La camera ardente è allestita da questa mattina all’interno della basilica di San Venanzio dove domani alle ore 15.00 si svolgeranno i funerali.

Carla Campetella
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Un probabile corto circuito sviluppatosi all’interno di un rifiuto da apparecchiature elettriche ed elettroniche conferito per errore con gli ingombranti sarebbe secondo gli inquirenti all’origine del rogo che ha riguardato nella serata di ieri l’area di stoccaggio del Consmari.

Fortunatamente il pronto intervento del personale di servizio ha evitato che le fiamme si propagassero, tanto è vero che all’arrivo dei vigili del fuoco il ruogo era praticamente spento.

A seguito dei monitoraggi effettuati dall’Arpam non sono state rilevate emissioni di fumi pericolosi o dannosi per la salute.

“Vogliamo tranquillizzare le popolazioni che vivono nei pressi dei nostri impianti che l’incendio non ha provocato emissioni in atmosfera di fumi dannosi per la salute pubblica – ha precisato il direttore del Consmari Brigitte Pellei - Sarà nostra cura adottare tutte le ulteriori misure atte a prevenire tali situazioni di criticità che, stante i quantitativi di rifiuti che giornalmente vengono trattati e le varie tipologie conferite, seppur non pericolose, devono essere previste e avere un programma di gestione delle stesse al fine dell’immediata risoluzione come peraltro avvenuto in tale occasione anche grazie alla professionalità dei nostri dipendenti".

fiamme
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Sono state pubblicate le liste dei candidati per le prossime elezioni politiche di settembre.
CNA Macerata, per voce del suo Presidente, aveva rivolto un appello alle forze politiche affinché scegliessero candidati locali per quei seggi contrassegnati come eleggibili. “I problemi delle imprese e del territorio sono molteplici ma chi ci aiuta ad affrontarli se eleggiamo parlamentari di altre regioni?- era stata la questione amletica posta da CNA.
“Come Associazione di categoria degli artigiani e delle piccole imprese – sottolinea Tritarelli - abbiamo più volte segnalato le difficoltà del comparto produttivo locale. Se il caro energia, le difficoltà nel reperimento delle materie prime e la mancanza di manodopera accomunano tutta l’Italia, nella nostra provincia si aggiungono i problemi legali alla ricostruzione post-sisma, sia fisica che socio-economica, e l’annoso gap delle nostre infrastrutture. Sono criticità specifiche – aggiunge - che vanno portate a Roma, nei centri decisionali. Sono nodi cruciali per lo sviluppo locale che vanno affrontati con un approccio di dialogo e di condivisione insieme con i territori interessati”.
Stando ai sondaggi ed ai calcoli fatti dagli esperti, sembra ora assai probabile che a sedere sugli scranni di Montecitorio ci saranno al massimo due o tre maceratesi.
Il Presidente dell’Associazione datoriale fa quindi una riflessione: “Con il taglio dei parlamentari e con questa legge elettorale, la rappresentanza territoriale in politica è drasticamente diminuita. Ne fanno le spese soprattutto le aree periferiche e marginali, non certo i grandi centri e le metropoli che conteranno decine e decine di rappresentanti in parlamento e al governo. È vero che un quartiere di Milano ha più
abitanti di una nostra Unione montana ma non può essere un calcolo solo quantitativo di elettori; è un intero territorio che va rappresentato”.

Il Presidente CNA Macerata fa quindi un’analisi amara: “La disaffezione verso la politica sembra sia alimentata anziché contrastata. Grazie ad un meccanismo di listini bloccati e collegi così detti blindati, tutti i partiti hanno pensato bene di annacquare la rappresentanza locale con candidati
esterni. Non discutiamo il loro valore, per carità, ma la sottrazione, ancorché lecita, del pezzetto già esiguo di ‘potere politico’ che spetta al nostro territorio. Ci vorrebbe una legge, certo, ma anche e solo un po’ di buonsenso potrebbe bastare”.
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“La politica utilizzi la campagna elettorale per occuparsi dei problemi concreti di famiglie e aziende. Mitigare subito il costo dell’energia o le aziende chiuderanno aggravando la crisi sociale".
 Parte ancora una volta da Federico Maccari, Ceo di Entroterra Spa, l’accorato appello affinché la campagna elettorale si occupi dei problemi concreti che i cittadini vivono a partire dal costo della vita e dal lavoro.
Entrambe le tematiche sono strettamente connesse alle conseguenze che le aziende stanno sopportando per il caro energia che sta mettendo in ginocchio interi settori. Secondo i dati diffusi recentemente da Confindustria, l’aumento dei costi per le aziende italiane è stimato tra i 5,7 e i 6,8 miliardi in più al mese, oltre 50 miliardi in più all’anno.

"A parte qualche rimando a ipotesi futuribili - dice Federico Maccari,– mi pare che si parli poco finora di questo che è un problema serissimo che riguarda tutti, nessuno escluso. Per questo auspico che il dibattito politico viri decisamente su aspetti reali e drammaticamente attuali. Il costo dell’energia è tale che le aziende non possono sostenerlo, interi settori chiuderanno i bilanci in perdita e ciò avrà un effetto domino che causerà inevitabili ripercussioni”.

Secondo il manager di Camerino, l’impennata dei prezzi dell’energia sta già avendo e continuerà ad avere effetti sia diretti che indiretti con conseguenze sull’occupazione, sul potere di acquisto delle famiglie, a livello sociale.

“Occorre fare qualcosa subito o sarà tardi” – tuona Maccari che delinea i contorni di uno scenario a tinte molto fosche. “Non solo nel nostro settore ma in tutti quelli definibili come energivori il conto energia è cresciuto esponenzialmente”.

Nell’entroterra marchigiano poi le difficoltà vengono da lontano. “Credo che non serva ricordare che tra queste colline scontiamo ancora le conseguenze del sisma e, a poche ore dal 6’ anniversario della scossa del 24 agosto 2016 che avviò la distruzione del centro-Italia, oggi siamo ancora lontani a completare la ricostruzione” – aggiunge. “Sarebbe il caso di considerare che senza lavoro non c’è comunità”.

Da qui le proposte a sostenere l’impresa. “La partita si gioca a più livelli – insiste Maccari - e mentre si continua ad investire per agevolare l’utilizzo di fonti alternative promuovendo un impegno radicale verso maggiore efficienza energetica e decarbonizzazione, nella congiuntura internazionale attuale occorre mettere un tetto al prezzo dell’energia così da calmierare i costi e consentire alle aziende di programmare. Il governo italiano deve subito applicare degli sconti in bolletta mitigando l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia e compensando le famiglie e le imprese in difficoltà”. “Diversamente – conclude – è a rischio il futuro prossimo di migliaia di imprese e milioni di persone”.
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Depositate in Corte d'Appello le candidature ufficiali di Fratelli d'Italia per le imminenti elezioni politiche, che si terranno il 25 settembre 2022.

Il partito di Giorgia Meloni si è aggiudicato la candidatura in due dei sei collegi uninominali previsti per entrambe le camere nella Regione Marche: alla Camera sarà Stefano Maria Benvenuti Gostoli a competere nel collegio uninominale di Ancona, mentre al Senato Elena Leonardi sarà la candidata per il Collegio di Ascoli Piceno, comprendente anche le province di Macerata e Fermo.

In quota proporzionale, il listino alla Camera vede come capolista Lucia Albano, onorevole uscente, seguita da Antonio Baldelli, Rachele Silvestri (anche lei onorevole uscente) e Andrea Balestrieri; al Senato invece la lista vede come primo nome quello di Guido Castelli, poi Romina Gualtieri e Pasquale Ricchiuti.

"Una squadra che dimostra come le Marche siano un effettivo modello per tutta l'Italia, con amministratori locali che hanno svolto incarichi determinanti con serietà e passione uniti a personalità politiche e pubbliche fedeli agli ideali e al programma di Fratelli d'Italia. Siamo pronti a risollevare l'Italia partendo dalla Regione Marche" ha dichiarato il Coordinatore regionale di FdI Elena Leonardi.


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Dopo la rivelazione, nel giorno del suo rientro nella chiesa di San Rocco da quella di Osnago, in provincia di Como, dove nel 1815 era finita a seguito delle requisizioni napoleoniche che la portarono a Brera nel 1811, la tela raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Rocco e Severino, attribuita per tantissimo tempo a Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio, trova definitivamente la sua giusta collocazione con la pubblicazione, sul Bollettino dell’Arte del Ministero della Cultura, di un ricco studio a cura di Gianni Papi, grande conoscitore ed esperto della pittura del Seicento, dal titolo: “La vera paternità della pala ritornata a San Severino dalla pinacoteca di Brera: nuove riflessioni su Baccio Ciarpi”.

E’ proprio a quest’ultimo pittore che lo studio di Papi aveva già condotto per spiegare che: “La pala della chiesa di San Rocco a Sanseverino costituisce una scoperta molto importante. Si tratta, infatti, di uno dei dipinti più rilevanti di Baccio Ciarpi collocabile, anche per le evidenze documentarie, intorno al 1618, cioè durante gli anni che sono decisivi dell’attività del pittore. Il periodo in cui Ciarpi ha come giovane allievo Pietro da Cortona che, come dimostra anche questo notevole dipinto, dovette risentire molto degli insegnamenti del maestro nella sua fase giovanile, almeno fino ai primi anni del decennio successivo”.

Quanto annunciato in un breve saggio, che era già stato reso noto al mondo all’indomani del trasferimento della tela in città, viene dunque confermato appieno. L’opera apparterrebbe in maniera incontrovertibile a Baccio Ciarpi, ovvero Lorenzo Bartolomeo Ciarpi, nato a Barga nel 1574 e morto a Roma nel 1654.

“La pala era giunta a Brera il 3 ottobre 1811 e poco tempo dopo, a seguito di una lettera di richiesta datata al 29 maggio 1815, venne inviata in deposito nella chiesa di Santo Stefano a Osnago. E nel paese comasco ancora si trovava quando, alla fine del 2020, la Pinacoteca di Brera ha deciso di rimandarla, sempre a titolo di deposito, a San Severino Marche, per farla così tornare nella chiesa da dove fu prelevata dai funzionari napoleonici – spiega Papi, che argomenta - La tradizionale attribuzione a Roncalli ha avuto fortuna per secoli, ma già Ileana Chiappini di Sorio, nella sua monografia dedicata al Pomarancio, escludeva la possibilità di una paternità del pittore”.

Ma lo studioso, che cita anche le scoperte dello storico settempedano Raoul Paciaroni, restituisce ora la pala al suo legittimo proprietario, parlando di “chiari elementi stilistici del linguaggio di Ciarpi” in questo dipinto. “La pala di Sanseverino si inserisce bene, con la data 1617–1618, dopo il ciclo di tele per Santa Lucia in Selci, del 1614, e più o meno contemporaneamente alla grande pala d’altare di San Silvestro all’Aquila, col Battesimo di Costantino, datata 1617”.

Infine, tra le argomentazioni che sostengono la tesi, si legge anche: “Il dipinto si pone fra gli esiti più riusciti della produzione di Ciarpi e va a infoltire l’attività dei suoi anni migliori e più fertili, cioè quelli del secondo decennio del Seicento”.
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Dal 24 al 27 agosto torna la “Sibillini e Dintorni”, una delle manifestazioni di automobilismo storico più importanti della Penisola italiana, organizzata dalla Scuderia Marche-Club Motori Storici di Macerata, con il sostegno dell’assessorato al Turismo del Comune di Macerata, e giunta quest’anno alla sua 14a edizione. Tra le auto partecipanti anche una diva del piccolo schermo: la rara berlinetta Cisitalia azzurra protagonista della fiction Il Paradiso delle Signore. L’appuntamento si concluderà con un importante evento allo Sferisterio di Macerata con La Compagnia di Musicultura che presenterà lo spettacolo “Viaggiar Cantando - Canzoni e Canzonette”.


"Con l’estate torna il tradizionale appuntamento con ‘Sibillini e Dintorni’, una manifestazione organizzata con grande dedizione dagli amici della Scuderia Marche e condivisa dall’Amministrazione comunale - interviene l’assessore al Turismo del Comune di Macerata Riccardo Sacchi - . Un impegno che negli anni ha contribuito a promuovere Macerata e il suo territorio, nonché a divulgare un’immagine dinamica della nostra città. La manifestazione ha una rilevante storicità e la capacità rievocativa delle sue auto d’epoca contribuisce a favorire il turismo, generando anche un significativo indotto economico per la nostra città, permettendo al contempo ai partecipanti di vivere un’esperienza emozionante. ‘Sibillini e Dintorni’, che abbina il momento sportivo-spettacolare a quello della solidarietà e dell’impegno sociale, dunque, non può che trovare il consenso e adesione."


Come ogni estate vetture storiche rarissime attraverseranno la regione Marche sfilando tra i borghi, le campagne e le città e sostando nei principali punti di interesse dislocati sul territorio.

Nell’edizione 2022 verranno attraversati i comuni di Appignano, Loreto, Numana, Porto Recanati, Recanati, Urbisaglia e Macerata con la Rievocazione Circuito della Vittoria. Si tratta di un vero e proprio museo mobile composto da vetture quasi uniche: sono ammesse prevalentemente automobili costruite entro il 1945.


La Sibillini e Dintorni è la manifestazione di punta del club ­- afferma Fausto Tronelli, presidente Scuderia Marche - grazie alla quale abbiamo ottenuto numerose Manovelle d’Oro, il massimo riconoscimento in ambito automobilistico. In questa edizione avremo per le serate di venerdì e sabato un’eccellente speaker professionista, Savina Confaloni, molto nota nel mondo dell’automobilismo storico e presente in tutte le maggiori manifestazioni a livello internazionale».


“Il parco auto che metteremo in campo quest’anno è davvero straordinario - commenta invece Massimo Serra responsabile di Sibillini e Dintorni -, ci saranno modelli mai visti prima, alcuni provenienti anche dall’estero. La bellezza del nostro paesaggio ben si sposa con il motorismo storico, sarà fantastico attraversare le Marche e poi celebrare nello Sferisterio la conclusione dell’evento con lo splendido spettacolo realizzato dagli amici di Musicultura».

Durante il tragitto gli equipaggi sono coinvolti in visite culturali ed enogastronomiche rappresentando di fatto una risorsa per la promozione turistica, tra gli obiettivi dell’evento. Un’altra finalità della ‘Sibillini e Dintorni’ è quella filantropica: la manifestazione si propone di raccogliere fondi in favore della Croce Rossa Italiana per sostenerne l’attività di volontariato.

“Come ogni anno si ripropone la collaborazione ultradecennale tra la Croce Rossa Italiana e la ‘Sibillini e Dintorni’ che accogliamo con piacere perché è uno di quegli appuntamenti che scandiscono i ritmi dell’estate annunciando la fine dell’agosto maceratese – interviene Rosaria del Balzo Ruiti, presidente di Fondazione Carima e della Croce Rossa comitato di Macerata -. Quindi è sempre un piacere ritrovarsi tra vecchi e nuovi amici soprattutto perché si coniuga una manifestazione ad alto livello sportivo ed amatoriale con la solidarietà. Quest’anno abbiamo chiesto agli amici della Scuderia Marche di aiutare i ragazzi delle famiglie più bisognose iscritte al registro della nostra associazione per essere sostenuti nella preparazione del materiale scolastico attraverso libri, quaderni, zaini e tutto l’occorrente. Si tratta di una spesa davvero impegnativa per le famiglie in difficoltà che hanno visto peggiorare la loro situazione prima a causa del Covid e poi per la guerra in Ucraina che non facilità la condizione economica di chi è già in difficoltà.”
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Sabato 20 agosto alle ore 21.30 presso il Giardino delle Farfalle di Cessapalombo andrà in scena una narrazione/spettacolo a ingresso libero sulle leggende dei Monti Sibillini, adatta sia a grandi che piccini. A raccontare queste fantastiche storie sarà Diego Mecenero, giornalista e autore del libro “Le affascinanti leggende dei Monti Sibillini” (Edizioni Ephemeria - Macerata) che, data la completezza delle informazioni sull’argomento, corredate da un’ampia documentazione storico-iconografica e dalle bellissime illustrazioni di Chiara Silvia Salvini appositamente realizzate per il volume, sta diventando una sorta di “best seller” fra le regioni Marche e Umbria.

La magica storia della Grotta della Sibilla e le misteriose vicende legate al Lago di Pilato saranno raccontate con il supporto di suggestive immagini, con l’intervento artistico di due attori -Sonia Cesarini (la Sibilla) e Giampiero Piorico (il Negromante) - e con le musiche originali eseguite dal vivo da Antonello Andreani. Non si tratterà dunque di una semplice presentazione di un libro, ma di un vero e proprio spettacolo. 
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Dopo essersi sbloccata nel 2020, la ricostruzione nel centro Italia dopo i terremoti del 2016-2017 è entrata in una fase matura. Negli ultimi due anni ha fatto registrare un avanzamento importante, con l’apertura di 10 mila cantieri dell’edilizia privata, ed un’accelerazione molto significativa degli interventi pubblici, con 365 opere terminate ed altre 315 oggi in fase di cantiere.

“Risultati che solo un difficilissimo contesto esterno, segnato dalla pandemia, dall’esplosione dei prezzi, dalla saturazione del mercato edilizio, dalle conseguenze della guerra, ha impedito fossero ancora più consistenti” si legge nel Rapporto 2022, presentato dal Commissario Straordinario Giovanni Legnini.

Il Rapporto fa il punto sullo stato di avanzamento della ricostruzione privata, di quella pubblica e della riparazione delle chiese e degli edifici di culto, proponendo per la prima volta anche un quadro completo del danno causato dal sisma di sei anni fa, pari nel complesso a 26,5 miliardi di euro, anche a livello dei singoli comuni. Amatrice è il comune con i maggiori danni, per oltre 1,3 miliardi di euro, seguita da Camerino con 1,2 miliardi di danni, e da Norcia, con 1,1 miliardi. Per la ricostruzione privata, nel complesso, si registravano a fine giugno scorso 22.700 richieste di contributo per 7,6 miliardi di euro, delle quali 14.234 approvate con 4,3 miliardi di contributi concessi. Le domande di contributo già avviate rappresentano il 45% di quelle attese in termini numerici ed il 39% in valore.

Negli ultimi due anni le richieste sono raddoppiate e i contributi concessi triplicati. I cantieri privati completati sono 7.256, con la riconsegna alle famiglie di 16.520 singole unità immobiliari, il 92% di tipo residenziale e l’8% a carattere produttivo. I cantieri autorizzati oggi sono circa 7 mila. Anche gli interventi pubblici, nonostante le difficoltà generali, registrano passi avanti importanti.

La spesa effettiva, grazie anche alle procedure veloci delle Ordinanze speciali per i comuni più colpiti, è arrivata a luglio a 768 milioni di euro, rispetto ai 559 di fine 2021 e i 265 milioni di fine 2020. Nel giro di un anno, considerando anche i lavori sulle chiese, il numero dei cantieri pubblici chiusi è salito da 151 a 365. Quello dei cantieri aperti, 316, è raddoppiato, ed è destinato a crescere sensibilmente entro la fine del 2022, sia per l’avanzamento della programmazione, che oggi vede quasi un miliardo di interventi in fase di progettazione e sempre più vicini alla cantierizzazione, sia per l’avvio concreto, entro dicembre, dei 525 interventi previsti nel cratere da NextAppennino, il Fondo complementare al Pnrr per le aree sisma 2009 e 2016. Non è irrealistico immaginare che, compatibilmente con le condizioni di mercato, che oggi restano difficili, si possano vedere all’opera entro sei mesi un migliaio di cantieri pubblici, e che si possa riprendere un ritmo di maggior crescita dei cantieri privati anche grazie al ritorno di interesse delle imprese e dei tecnici, di cui si vedono i primi segnali, che attualmente operano in numero insufficiente alla ricostruzione.

Il lavoro che resta da fare è ancora enorme. Si attendono altre 28 mila richieste di contributo da parte dei privati, occorre realizzare 4.300 interventi pubblici ed impostarne quasi altri 2 mila nuovi. Le nuove procedure e le semplificazioni introdotte garantiscono oggi un buon funzionamento della macchina della ricostruzione, come riconoscono anche le istituzioni internazionali che forniscono la provvista finanziaria alla ricostruzione e la stessa Corte dei Conti, ed un ulteriore passo avanti per consolidare e rendere più efficiente e veloce questo difficilissimo processo, potrà arrivare dal Testo Unico della ricostruzione privata, atteso ad ottobre, e dalla nuova piattaforma telematica per la gestione delle pratiche, che da gennaio 2023 sostituirà quella attuale, ormai obsoleta. Oggi, conclude il Rapporto, le risorse garantite da NextAppennino, 1 miliardo e 780 milioni, dei quali 700 sotto forma di incentivi ai nuovi investimenti delle imprese, possono rappresentare un ulteriore volano alla crescita e allo sviluppo dell'Appennino Centrale, oltre la ricostruzione materiale degli enormi danni causati dai terremoti. 
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Ancora una volta la democrazia partecipata del Movimento 5 Stelle si è rivelata una scelta apprezzata. La partecipazione degli attivisti è stata elevata, molto più del 2018, e questo significa che la comunità del Movimento 5 Stelle è viva, attiva e apprezza la partecipazione che solo noi, ormai, consentiamo ai nostri iscritti”.

Così il senatore Giorgio Fede, coordinatore regionale per le Marche, dopo i risultati delle parlamentarie usciti nella notte.

Fra le autocandidature al collegio plurinominale della Camera Fede è risultato il più votato con 588 preferenze. A seguire figurano: la sottosegretaria, Rossella Accoto con 564 voti, la deputata Mirella Emiliozzi (477) e lex sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli (188).

Questi invece gli esiti delle autocandidature al collegio plurinominale del Senato: Roberto Cataldi (671 voti), Sergio Romagnoli (646), Veruschka DAscenzo (437).

Di conseguenza la lista per la Camera sarà così composta, tenuto conto dellobbligo di legge di rispettare lalternanza uomo-donna: capolista Giorgio Fede, a seguire Rossella Accoto, Gabriele Santarelli e Mirella Emiliozzi. I candidati supplenti sono Sergio Foria, Angelica Palumbo, Luca Bastianelli e Stefania Pancioni.

La lista per il Senato sarà invece così formata: capolista Roberto Cataldi, Veruschka dAscenzo, Sergio Romagnoli. I candidati supplenti al momento sono: Andrea Serafini e Francesco Prosperi. A causa dellassenza di una seconda figura femminile, nei prossimi giorni nel M5S Marche si lavorerà per individuare una soluzione.

Sono felice - afferma Fede - che queste consultazioni abbiano raccolto una tale partecipazione. Noi portavoce uscenti abbiamo voluto metterci nuovamente a disposizione con lobiettivo di portare avanti il lavoro avviato in questi quattro difficili anni, in particolare per i nostri territori. Tutti gli autocandidati comunque hanno dimostrato un forte senso di responsabilità mettendosi a disposizione degli italiani. Proprio da qui, dalla responsabilità e dallattaccamento ai principi e ai valori del Movimento 5 Stelle che dobbiamo ripartire, con una selezione attenta dei nostri rappresentanti. Ringrazio uno per uno gli attivisti che si sono autocandidati e soprattutto tutti quelli che hanno partecipato alle consultazioni. Quanto a me, sono orgoglioso innanzitutto di far parte dellunico partito che consente la partecipazione della propria base e ovviamente di aver raccolto la fiducia di tantissimo attivisti. In questi quattro anni non è passato giorno che non mi dedicassi anche al lavoro per il mio territorio in ogni sua declinazione. Grazie ai mie colleghi Rossella Accoto, Mirella Emiliozzi, Roberto Cataldi e Sergio Romagnoli, il loro valore e la stima è confermata dai loro alti consensi e non saranno pochi voti di scarto tra noi a definire il migliore. Il nostro è un sistema democratico di scelta diverso dal testa o croce o dall'appartenenza ad una corrente dominante e al servilismo di partito. Grazie poi - prosegue - al nostro ex Sindaco Gabriele Santarelli, disponibile a riporre la sua esperienza per una nuova sfida e alla nostra attivista, Veruschka dAscenzo. La sua è la dimostrazione che anche chi non ha ruoli da noi può partecipare e mettersi in gioco semplicemente con la propria competenza. E infine ci sono io. Non mi sono autoproposto come "il Segretario di partito", ma ho lavorato per la nostra comunità senza secondi fini, senza favoritismi per nessuno. Ora - conclude Fede - dopo aver dimostrato (se mai ce ne fosse stato bisogno) che il Movimento 5 Stelle non è morto come invece vorrebbe lintero sistema, ci metteremo subito a lavoro per far conoscere agli italiani il lavoro fatto e le nostre proposte per il futuro”.
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