Notizie di cronaca nelle Marche
Aveva un tasso alcolemico superiore di quattro volte il limite massimo consentito, il cinquantenne, originario di Roma ma residente a Fabriano, che è stato denunciato dai carabinieri di Serravalle del Chienti.
L'uomo aveva provocato un incidente a Pioraco lungo la strada statale 361 e successivamente si era allontanato, con tutta probabilità per non pagare i danni causati all'altro mezzo.
Indagini serrate condotte dai militari della stazione di Serravalle del Chienti, hanno permesso di individuare subito l'autore dell'incidente che, fortunatamente, non ha provocato feriti. Sottoposto quindi al controllo con etilometro, è emerso il suo stato fortemente alterato alla guida. 
Il cinquantenne è stato quindi deferito all'autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e dovrà risarcire i danni provocati. 

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Tre denunce e un'ordine di carcerazione sono il risultato dei controlli intensificati sul territorio nella settimana di Pasqua da parte degli uomini dell'Arma della Compagnia di Tolentino.

Venerdì i militari della stazione carabinieri di San Severino Marche hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un cinquantottenne di origini straniere, ivi domicliato.
Già condannato per tentato furto, rissa, vendita di prodotti industriali con segni falsi, detenzione e spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebbrezza, dal 1990 al 2008 e sottoposto a misure restrittive cautelari, era stato denunciato per due volte dai carabinieri di san Severino Marche, per evasione dagli arresti domiciliari nel 2018.

Da tale segnalazione dei militari, è scaturita la condanna penale anche per quest’ultimo reato reiterato, senza ammissione al regime alternativo dell’affidamento in prova ai servizi sociali, per rigetto del Tribunale di Sorveglianza.

Su disposizione della Procura della repubblica di Macerata, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordine di detenzione domiciliare, accompagnato da divieti e prescrizioni, per il periodo di 10 mesi.

Per un uomo residente a San Severino Marche è invece scattata la denuncia per minaccia aggravata, danneggiamento, detenzione abusiva di armi e munizioni e accensioni ed esplosioni pericolose.

Un giovane, giunto in città per lavoro pochi giorni prima, seguendo il navigatore dell’auto alla ricerca dell’alloggio,poi trovato in una frazione del paese, è arrivato per errore, nei pressi di un cancello privato. Convinto di essere ormai vicino alla struttura alloggiativa ,ha suonato per chiedere indicazioni; il navigatore infatti indirizzava  erroneamente al transito sulla strada privata.
Mentre una donna ha invitato il ragazzo ad allontanarsi, un uomo è subito uscito da un’abitazione distante qualche centinaia di metri e ha raggiunto il giovane alla guida di un’auto. L'uomo ha quindi estratto una pistola e si è messo a sparare in direzione del giovane.
Quest’ultimo è risalito in auto scappando in direzione della strada principale, inseguito dal suo aggressore.
A  seguito di denuncia del ragazzo, i militari, prontamente intervenuti, hanno eseguito una perquisizione a carico dell’indagato, rinvenendo nella sua disponibilità quasi tremila  cartucce di diversi calibri, un caricatore per pistola, una balestra con relative frecce, illegittimamente detenute. Dal sopralluogo, non è stato possibile individuare armi da sparo o ogive e bossoli (facendo ipotizzare che l’uomo avesse esploso colpi a salve o un petardo).


Una parente dell’aggressore è stata invece iscritta nel registro degli indagati per resistenza a pubblico ufficiale; ai militari ha negato l'accesso all’abitazione per procedere alla perquisizione.

Nell'ambito dei servizi coordinati organizzati durante le festività, e finalizzati alla prevenzione dei reati contro il patrimonio e del fenomeno delle stragi del sabato sera ,abuso di alcol e sostanze stupefacenti, nel corso della nottata del giorno di Pasqua, i militari di San Severino Marche hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza due persone residenti nelle Marche, una donna di 48 anni e un venticinquenne .

La donna è infatti risultata alla guida con tasso alcolemico di 1,65. Il veicolo di proprietà è stato pertanto sottoposto a sequestro amministrativo per la successiva confisca.

Il ragazzo, sottoposto ad accertamento mediante etilometro, è risultato con un tasso di 1.25.

Per entrambi è scattato anche il ritiro del titolo di guida.
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Da un dono all’altro, un grande uovo di Pasqua, si è fatto messaggero di una lunga catena solidale. Tutto è partito dal dolce regalo che i titolari del bar camerte Civico 28 hanno voluto fare alla Pro loco di Camerino.
Grati dello squisito dono, sia la presidente Delfina Benedetti che soci e volontari, hanno deciso a loro volta di metterlo a disposizione dei cittadini.
È così che, attratti dall’allettante premio finale che sarebbe stato assegnato previa una piccola estrazione, in tanti hanno voluto contribuire con una simbolica offerta in favore della Pro Camerino, dunque, alimentando un altro segnale di altruismo.
Il sorteggio finale ha infine premiato la signora Mariella Gentili che, in accordo con i propri familiari, non ci ha pensato due volte a diffondere nuova solidarietà.
Ad amplificare il gesto iniziale, la decisione ultima di donare l’uovo pasquale all’associazione Raffaello, da sempre impegnata nell’alleviare e portare sorrisi ai bambini ricoverati nel centro di Oncoematologia dell’ospedale Salesi.
c.c.
Mariella Gentili 3
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Sanzioni, denunce e ritiro di patenti, sono l'esito dei numerosi controlli alla circolazione stradale, implementati in vista delle festività pasquali.
In particolare, i militari dell'aliquota radiomobile della stazione Carabinieri di Tolentino hanno denunciato un ventenne residente in provincia per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti . In sella ad un motociclo in compagnia di un amico, il ventenne è rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto in località Abbadia di Fiastra . Entrambi avevano riportato lievi lesioni. A seguito tuttavia degli accertamenti sanitari richiesti dai carabinieri presso l'ospedale di Macerata, è emerso che il giovane era alla guida positivo ai cannabinoidi.

A Sant'Angelo in Pontano i militari hanno denunciato un trentasettenne proveniente da fuori provincia che, a seguito di incidente, si è rifiutato di sottoporsi all'accertamento con l'etilometro. Accompagnato al pronto soccorso per essere curato dalle lesioni riportate nel sinistro, alla richiesta di eseguire accertamenti per verificare se fosse positivo o meno ad alcool o sostanze stupefacenti, l'uomo ha opposto  rifiuto e si è subito allontanato dal pronto soccorso.

Denunciato dai carabinieri di San Severino Marche un ventiduenne che, fermato a Tolentino alla guida della propria auto in palese stato di ebbrezza alcolica, è risultato positivo all'etilometro.
Per lui, è scattato anche il ritiro della patente di guida.

Infine, i carabinieri di San Ginesio, unitamente alla polizia locale di Tolentino, hanno denunciato all'autorità giudiziaria un uomo resosi responsabile del reato di oltraggio a pubblico ufficiale.
lLo scorso 17 marzo,  si era introdotto nell'androne di un teatro locale infastidendo alcuni cittadini sia all'interno che all'esterno della struttura lungo le vie del centro. Presenti numerose persone, al'arrivo della polizia locale e dei Carabinieri, si era rivolto loro con frasi offensive. Già sanzionato per ubriachezza molesta, l'uomo dovrà rispondere anche del reato penale.
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I militari della stazione Carabinieri di Tolentino hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un trentasettenne residente in zona.  L'uomo doveva espiare una pena detentiva residua di 7 mesi oltre a un ammenda per il reato di guida in stato di ebbrezza commesso anni addietro, per i quali  è stato condannato in via definitiva.
Ammesso alla pena alternativa dell'affidamento in prova ai servizi sociali nel marzo del 2022, il 37enne aveva violato le disposizioni imposte dalla magistratura; in particolare,  si era allontanato senza autorizzazione dal territorio nazionale.
Aseguito di denunciar dei carabinieri, il magistrato di sorveglianza ha dunque revocato il beneficio della misura alternativa alla detenzione nei confronti del trentasettenne.  Ristretto ora al carcere di Fermo, l'uomo era già stato condannato per due volte per un reato analogo e ha a suo carico alcuni precedenti di polizia.
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“Ad oggi, l’Intervalliva Tolentino-San Severino Marche risulta interamente finanziata come previsto originariamente”. Con una nota congiunta i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Pierpaolo Borroni e Simone Livi smentiscono il de finanziamento di 40 milioni a favore della bretella di Macerata.

“Regione Marche, provincia di Macerata e comuni di Tolentino e San Severino hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la progettazione e la realizzazione dell’intervento – si legge nella nota - La Quadrilatero ha presentato uno studio di fattibilità prevedendo un costo di € 98.300.000,00 completamente finanziati. A seguito del successivo addendum richiesto degli enti sottoscrittori causa aumento dei costi delle opere (caro materiali e energia) la Quadrilatero ha avviato un nuovo studio di fattibilità portando la cifra a € 190.750.000,00.


Cantierare il cantierabile

La norma che consente lo spostamento dei fondi su opere cantierabili, dando loro la precedenza rispetto a quelle che si trovano in una fase meno avanzata. è l’art 1 comma 873 della Legge di Stabilità del 2016.

Dietro formale richiesta trasmessa alla Regione Marche dalla Quadrilatero (nota prot. n. 0124922 del 03/02/2021), parte delle risorse disponibili per l’intervento in oggetto sono state impiegate per la copertura totale di altre 2 opere di interesse nazionale che si trovavano in una fase avanzata:

1)      “Intervalliva di Macerata”

2)      “Allaccio della S.S. 77 con la S.S. 16 a Civitanova Marche con realizzazione della rotatoria e del sottopasso Ferroviario”

Di queste opere sono già stati approvati i progetti definitivi e vedranno i lavori appaltati entro il 2023, mentre la realizzazione è prevista entro il 2025.

Le risorse spostate sarebbero poi state reintegrate al primo aggiornamento del Contratto di Programma utile.

Ma non è stato necessario, in quanto:

1)      con Delibera CIPESS del 27 luglio 2021 (pubblicata in G.U. il 26 gennaio 2021 n. 256), sono stati subito riassegnati i 14.170.000,00 €;

2)      gli ulteriori 26.000.000,00 €, oggetto di applicazione dell’art. 1 comma 873 della Legge di Stabilità 2016, invece, sono stati ripristinati.


Difatti, con Legge di Bilancio 2022, sono stati stanziati i fondi necessari al completamento dell’intervalliva di Macerata. L’anticipazione di cui trattasi è stata dunque reintegrata nel capitolo di provenienza volto a finanziare l’Intervalliva Tolentino-San Severino Marche.

L’approvazione del progetto definitivo, che avverrà dopo il parere del Consiglio Superiore dei LLPP e a seguito della chiusura della Procedura di VIA, si concluderà con la Conferenza di Servizi. Seguiranno la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera”.
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Un imponente impianto eolico, con 12 aerogeneratori alti 200 metri ognuno e che interesserà a fine lavori un’area di 200 ettari, attualmente totalmente dedicata alla coesistenza di specie animali tipiche del territorio dell’entroterra maceratese. È il progetto, presentato da una Holding internazionale e che coinvolgerà una cospicua porzione di collina e montagna tra Caldarola e Camerino.

Per questo motivo il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, insieme al vice Giorgio DI Tomassi, all’assessore Teresa Minnucci e ai Consiglieri di maggioranza e minoranza, hanno incontrato i sindaci di Serrapetrona, Camporotondo, Cessapalombo, Fiastra, Valfornace e Belforte del Chienti (per quest’ultimo era presente l’Assessore Mariella Migliorelli) e il Presidente del’Unione Montana dei Monti Azzurri, Ente da sempre impegnato nella tutela ambientale del territorio. Ad illustrare il piano è stato il responsabile dell’Ufficio Urbanistica e Lavori Pubblici del Comune, Andrea Spinaci.

Unanime è stata la visione favorevole alla ricerca di energie alternative per sfruttare le fonti rinnovabili, tuttavia sono state evidenziate profonde lacune e criticità del progetto presentato, soprattutto valutando l'impatto ambientale che la sua attuazione comporterebbe, in un territorio come quello dell’entroterra maceratese ancora fortemente provato da tutte le vicissitudini negative degli ultimi anni, tra le quali in primis quella del sisma, che ancora è ben lungi dall'essere definitivamente risolta.

Sono stati così valutati tutti gli aspetti connessi all'opera, che appare in ogni caso sovradimensionata rispetto alle capacità ed alle caratteristiche del territorio.

lingegnere Spinaci illustra le criticità


I Comuni interessati, inoltre, dovrebbero affrontare anche considerevoli ed ulteriori disagi, perché per permettere agli ingombranti mezzi su gomma che dovranno trasportare i materiali occorrenti alla realizzazione dell'impianto, dovrebbero essere create nuove strade, espropriati terreni privati e realizzata una nuova viabilità per far circolare più di 6500 autoarticolati per rimuovere, verso una destinazione non specificata, circa 65 milioni di metri cubi di materiale di risulta, con tutto quanto ne conseguirebbe in un territorio già alle prese con i numerosi cantieri della ricostruzione.

Da ultimo è stata sottolineata la posizione espressa dalla Corte Costituzionale nel 2010 e dalle linee guida di settore, che non attribuiscono ai Comuni alcun potere diretto e/ o diritti di sorta neanche in relazione alle opere compensative, così che le popolazioni interessate dall'intervento non beneficerebbero di nessuna forma di ristoro, neanche indiretto, a fronte della realizzazione di un'opera così impattante.

Al termine dell’incontro, i Sindaci hanno unanimemente deciso di richiedere ulteriori approfondimenti e valutazioni, proponendosi anche una sollecita e diretta interlocuzione specifica con la Regione Marche, soggetto deputato all'eventuale concessione dell'autorizzazione, al fine di rappresentare dettagliatamente tutte le perplessità e le criticità.

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«Noi bambini di quarta elementare abbiamo capito che la nostra piazza è il risultato di eventi, sentimenti vissuti e relazioni. Non vogliamo perdere il nostro passato, anzi partendo da esso cercheremo di costruire un futuro migliore per tutti». Nelle parole conclusive dei ragazzi c’è tutto il significato e il senso della “Prima mappa di comunità per Caldarola”, un lavoro, eseguito dagli studenti della classe quarta dell’istituto comprensivo Simone De Magistris, presentato all’auditorium della scuola alla presenza, tra gli altri, del sindaco Luca Giuseppetti, dell’assessore Teresa Minnucci, del presidente provinciale Anpi Francesco Rocchetti, di Marco Moroni, già presidente del Centro studi Acli Marche e referente dei “cantieri mobili di storia”, il progetto itinerante tra passato e presente nei paesi del dopo sisma ideato con l’intento di conservare l’identità e la storia dei paesi colpiti dal terremoto.

È stata la piazza Vittorio Emanuele II, cuore pulsante fino al drammatico sisma del 2016 del paese dei cardinali Pallotta, il centro di questa prima mappa di comunità realizzata dai più giovani.

«Si è trattato dell’epilogo di un percorso che parte da lontano, dalla collaborazione con i cantieri mobili di storia, l’amministrazione comunale, l’Anpi di Caldarola e che ha visto l’impegno, come progetto pilota, dei ragazzi che lo scorso anno frequentavano la classe terza – precisa la dirigente scolastica dell’istituto De Magistris Fabiola Scagnetti – I ragazzi sono partiti dai luoghi del cuore che conoscevano, incontrando poi a scuola, grazie anche all’impegno fattivo di Armando Machella, il mondo degli adulti. Dal confronto tra diversi generazioni è subito emersa la diversità dei rispettivi luoghi del cuore, dal momento che il terremoto aveva interrotto questa continuità con la conseguenza che alcuni luoghi come la piazza, il teatro, il castello, luoghi del cuore per intere generazioni di caldarolesi non lo erano più per loro. Così le maestre hanno iniziato a lavorare sulla relazione esistente tra i bambini e gli adulti con in mezzo il loro paese, Caldarola. Attraverso questo confronto i ragazzi hanno scoperto un paese che non conoscevano e attraverso racconti, personaggi, aneddoti, foto ingiallite dal tempo è sorta questa prima mappa che ha come protagonista la piazza».

Una mappa fisica creata dagli alunni su un cartellone e che è stata presentata nella forma di un piccolo momento di spettacolo e racconto in cui è stato fatto rivivere il centro storico attraverso la rievocazione delle partite di tamburello che si disputavano in piazza nelle domeniche di austerity negli anni ’70 del secolo scorso, attraverso testimonianze sulle confraternite che animavano le processioni durante l’anno, senza tralasciare la fiorente scuola dei mastri vasari di cui Caldarola era il fulcro.

Una giornata che ha emozionato ragazzi e genitori nel riscoprire le origini e la storia del paese e che ha fatto parlare addirittura di «un momento di Costituzione incarnata» il presidente provinciale dell’Anpi. «Ho utilizzato questa espressione – così il presidente Rocchetti – perché tra i valori fondamentali della nostra Costituzione c’è sicuramente la partecipazione e la condivisione dei percorsi, dell’identità e soprattutto dei progetti del futuro. Proprio quello che si è verificato nella costruzione di questa mappa, frutto di continui incontri e dialoghi intergenerazionali, con un ascolto reciproco anche dei più piccoli che hanno avuto modo di esprimere i loro desideri e i loro progetti perché la piazza sia ancora un luogo del cuore».

«Un primo passo che rappresenta il perfetto connubio tra passato, presente e futuro – le parole del sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti – Attraverso questo progetto i giovani, chiamati a vivere il futuro di questi nostri luoghi, hanno scoperto il patrimonio di storia, cultura, tradizioni lasciato dai nostri avi, rappresentando anche quelli che sono i loro progetti nella piazza del futuro».

cartellone
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Ha rischiato di trasformarsi in tragedia l’escursione di scialpinismo che un quarantacinquenne maceratese stava effettuando sulle montagne di Bolognola, nella zona di Monterotondo in località Val di Tela.

Per cause in corso di accertamento l’uomo è precipitato in un canalone scivolando per alcune decine di metri. Fortunatamente la neve fresca ha attutito l'impatto, evitando il peggio.

Allertati i soccorsi da uno sciatore che ha assistito da lontano alla scena dell'incidente, sul posto sono giunti i vigili del fuoco, personale del soccorso alpino e i sanitari del 118.

In volo anche l’eliambulanza per il trasporto del ferito, che ha riportato traumi alla schiena e alle gambe con diverse fratture, all’ospedale regionale di Torrette.
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Tredici uomini di nazionalità egiziana, tutti impiegati nel settore edile, sono finiti nei guai per l'ipotesi di reato di rissa aggravata in relazione alla maxi baruffa verificatasi nel pomeriggio dello scorso 17 marzo a Mogliano.
Imilitari della locale stazione hanno svolto una serata attività info investigativa al termine della quale hanno deferito in stato di libertà i tredici operai; in particolare, attraverso la minuziosa analisi di tutti i filmati raccolti, sia di quelli acquisiti da alcuni testimoni oculari, sia quelli estrapolati dall'impianto pubblico di videosorveglianza gli uomini dell'Arma sono potuti risalire all'identità di alcuni partecipanti alla rissa abitanti nel comune di Mogliano nonché acquisito anche elementi utili per rintracciare e identificare altri correi domiciliati a Macerata e  sempre appartenenti al gruppo contendente.
Tutte le persone denunciate sono operai, alcuni soci titolari, altri dipendenti lavoranti di due distinte ditte edili, operanti nel maceratese.
I carabinieri hanno accertato che la rissa è scaturita per futili motivi, legati a pregresse diatribe sorte tra le due ditte e poi sfociate in una accesa concorrenza per la gestione di alcune aree di lavoro.

C.C.
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