Lo spopolamento che ha colpito l'intera provincia dopo il sisma e che continua ad interessarla negli ultimi anni ha la prova con i dati che vedono il segno meno sulla maggior parte dei 55 Comuni Maceratesi. Tra questi, infatti, solo 6 hanno registrato, al primo gennaio 2019, una crescita della popolazione.
Belforte del Chienti, Civitanova, Fiastra, Montecosaro, Porto Recanati e Sefro.
Al di là dei Comuni che si trovano fuori dal cratere e che, quindi, già immediatamente dopo l'emergenza erano diventati i centri che avevano accolto il maggior numero di terremotati, a sorprendere sono i dati che riguardano i Comuni all'interno della zona colpita dal sisma.
A proporre una riflessione, critica e propositiva allo stesso tempo, è il consigliere di minoranza di Belforte del Chienti, Mario Antinori: "Quello di Belforte - dice - è un trend positivo che si era fermato in passato e che dal 2015 è tornato.
Da sempre ho detto che bisognava guardare alla tragedia del terremoto rovesciando il paradigma. Ciò significava analizzare i dati, per quelli che erano, ed al netto purtroppo di chi ha perso la casa, i numeri ci dicevano che Belforte aveva avuto per fortuna molti meno danni degli altri Comuni vicini. La scelta di non fare le casette, ma anzi di sfruttare tutti gli appartamenti vuoti ed agibili, non solo per accogliere i belfortesi rimasti senza casa, ma anche persone provenienti da altri Comuni.
Belforte è in una posizione strategica, vicino ad un grande Comune come Tolentino, vicino all'Umbria, alle porte della vallata del Chienti, è un Comune con moltissimi servizi a domanda individuale, ed ha ancora una capacità di sviluppo abitativo".
Poi l'obiettivo che, secondo il consigliere, dovrebbe perseguire anche l'aministrazione Vita: "È necessario - spiega Antinori - continuare con questo pensiero e su questa strada, contrariamente alle accuse che mi sono state mosse da alcuni lacchè della nuova amministrazione. Bisogna pensare in questi termini, non piangersi addosso.
Significa correre con i lavori della nuova scuola e non fare misere multe in superstrada, significa spingere sullo sviluppo e non togliere qualche dosso per strizzare l'occhio alle lamentele di alcuni singoli - interviene il consigliere su un tema che aveva già fatto discutere a Belforte - , significa pensare seriamente ad uno sviluppo dedicato alle aziende del territorio e non fare qualche sconto per qualche affitto! Significa avere una visione - conclude -, perché la visione non è detto che porti lontano te, ma di sicuro porta lontano la comunità che amministri".

GS
L'intevralliva Tolentino-San Severino, al centro del dibattito politico degli ultimi giorni, continua a tenere alta l'attenzione, non solo nelle due città che la riguardano direttamente, ma anche nelle zone vicine che trarrebbero comunque vantaggio dalla bretella.
Se nelle ultime settimane, a dividere l'opinione pubblica è stato il progetto proposto dal Senatore grillino Coltorti, rispetto a quello accettato precedentemente da Tolentino e San Severino, ad intervenire oggi sulla questione è l'ex sindaco di Belforte del Chienti e attuale capogruppo di minoranza, Roberto Paoloni, con un'altra soluzione, secondo lui migliore, ma che non era piaciuta ai Comuni più grandi della zona.

"Sulla Intervalliva San Severino-Tolentino - dice Paoloni - esisteva un progetto decisamente meno costoso che prevedeva una uscita nella zona industriale di Belforte del Chienti (rotonda Nuova Simonelli), che però non è mai piaciuto alle amministrazioni più grandi, in particolare a Tolentino. Abbiamo provato a dire in passato che sarebbe stato meglio sia sul piano ambientale che su quello economico, ma nulla da fare: i Comuni più piccoli vicini neppure sedevano al tavolo programmatico. Ovviamente una uscita di un'arteria viaria del genere avrebbe dato sicuramente un impulso anche alla crescita di Belforte e dei Comuni vicini, poiché la nostra zona diventava così punto nevralgico e di snodo. Voi pensate come si sarebbe potuta valorizzare la zona artigianale del nostro Comune e come magari i lotti edificabili potevano essere completati con una crescita conseguente, anche di popolazione, tutto ciò anche per i Comuni  confinanti.

Ovviamente - prosegue - Tolentino ha chiesto che la strada arrivasse direttamente nel suo territorio e il suo peso elettorale si è fatto ovviamente sentire. Decisamente un discorso campanilistico, ma non con una visione non di territorio, bensì di confini. La scelta di non passare per Belforte inciderà principalmente sui costi e sul piano ambientale, visto che erano previste meno gallerie ed il tracciato sarebbe stato più breve".

Colpa, secondo Paoloni, anche della mancata unità tra i Comuni più piccoli: "Ovviamente - dice - i piccoli Comuni, purtroppo sempre con l'anello al naso e trascinati di qua e di la, principalmente perché non fanno mai squadra tra loro per mantenere e difendere invece piccoli posizionamenti personali oramai ridicoli e obsoleti, non sono stati neppure interpellati. Il progetto arrivò al tempo nella mia scrivania di sindaco, per pura conoscenza e non attraverso canali istituzionali diciamo classici. Credo che l'opera oramai vada fatta in funzione anche del nuovo ospedale di Macerata, che speriamo venga realizzato il prima possibile, anche rispetto delle risorse messe a disposizione per la sua realizzazione da parte del Governo. Ora si sta parlando di scelte già prese e finanziate e probabilmente se ne sta discutendo solo in vista delle prossim elezioni regionali imminenti. Mi permetto di dire - conclude Paoloni - che il territorio non si deve guardare solo dalla propria finestra, ma anche da quella del vicino per avere un'idea più completa nel fare le scelte".

GS
Una giornata importante, a Villa Pianiglioli di Belforte del Chienti, per i 100 anni di Giovanni Romagnoli.
È lui, infatti, l'unico centenario del paese, a dimostrare, ancora una volta, la longevità degli abitanti marchigiani e dei piccoli centri dell'entrterra come Belforte dove la vita sana di un tempo non è ancora stata scacciata prepotentemente dalla frenesia della modernità.
"Sono nato nel 1920" ha detto con fierezza Giovanni a coloro che questa mattina gli hanno fatto gli auguri.


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Accanto ai due figli, i due nipoti e i due pronipoti, a festeggiare questo storico traguardo il primo cittadino, Alessio Vita, con il suo vice, Carla Budassi che hanno donato una targa al centenario belfortese per complimentarsi del secolo di vita.

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Una grande soddisfazione per i famigliari e per l'intero paese: non capita tutti i giorni di augurare a qualcuno "Buon compleanno per i tuoi 100 anni".

Un articolo con le foto di questa giornata sarà pubblicato nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.

Giulia Sancricca
Cinquecento accessori, tra marsupi di cotone per i canguri orfani e guantini per i koala australiani.
È l’idea della belfortese Catia Cappellacci, che, appassionata di viaggi e sensibile all’ambiente come a tutte le forme di vita, dopo il dramma che ha colpito l’Australia e i suoi abitanti indifesi, ha deciso di scendere in campo in prima persona coinvolgendo tutto il suo paese.
“Ho letto sul web - racconta - che per la riabilitazione dei canguri orfani servono delle sacche realizzate in cotone al 100%.
Bisogna cucire sacchetti a mo’ di marsupio per aiutare i cuccioli di canguri provenienti dalle zone incendiate che non hanno più la mamma e a forma di guanti per i koala. I soccorritori, infatti, devono cambiarli dopo le medicazioni, il che significa che ogni animale ne utilizza diversi al giorno. Naturalmente, i marsupi di cotone possono essere lavati e riutilizzati, ma è importante avere un ampio rifornimento man mano che altri animali feriti verranno portati nei centri di recupero. È per questo - spiega Catia Cappellacci - che ho deciso di coinvolgere la Delsa, l’azienda dove lavoro, trovando subito l’appoggio della fashion designer Teresa Lucaroni”.
La stilista della nota casa di moda si è infatti messa subito all’opera, insieme a Catia Cappellacci, per tagliare i modelli degli accessori e cucirli.
“E’ bastato un passaparola - spiega Catia Cappellacci - e subito siamo riuscite a mettere insieme diverse lenzuola su cui ora stiamo lavorando.
Abbiamo bisogno di più donne che sappiano cucire, sarebbe bello che questa idea possa aiutare l’Australia e le associazioni che si impegnano sul posto a nome di tutta Belforte. Purtroppo le notizie che ci arrivano da posti così lontani, a volte, ci fanno meno paura, ma spero che di questa tragedia siano consapevoli tante persone. Sono sicura che insieme riusciremo a raggiungere questo obiettivo”.
Catia Cappellacci vuole così diffondere il suo grido d’aiuto: “Resto a disposizione di chiunque voglia dei chiarimenti o se la senta di aiutarci in questa impresa. Potete contattarmi sui social. Quello che per noi è uno straccio da buttare, in Australia può salvare una vita e sono orgogliosa che i belfortesi mi abbiano appoggiata in questo. Una volta realizzati tutti gli accessori, per la spedizioni saranno necessarie almeno 300 euro, la speranza è che qualcuno mi possa aiutare a racimolare anche questa cifra”.

Giulia Sancricca
Bilancio positivo per la nona edizione di Dialettiamoci che sabato scorso, a Caldarola, ha archiviato con successo il cartellone 2019, tirando le somme di questo anno che ha visto salire sul palco quattro compagnie che, per motivi differenti, sono state tutte all’altezza delle aspettative.
Se da quella settempedana del Teatro Club Gubinelli, con l’opera Questa è la vita non poteva esservi sorpresa, essendo rodata e da lungo tempo ai vertici delle performance delle compagnie amatoriali, ha continuato adestare grande ammirazione quella proveniente da Potenza Picena, Li Sfiguranti de Montesanto, che, ancora autoctoni nella loro produzione, hanno fatto ridere di gusto il pubblico presente con la nuova commedia Come se non emo ditto gnè. Bella prestazione anche per l’Associazione Sipario di Jesi con l’opera Chi pe' riffe chi pe' raffe; la commedia è stata anche premiata dal pubblico come la migliore opera della rassegna col punteggio di 9.30.  Il gruppo dell’Arco Fermano è ritornato a Caldarola con l’opera Cento misure e un taju: una commedia divertente, con diversi spunti comici interessanti, ma decisamente differente da altreche avevano addirittura vinto la rassegna. 

È il sindaco di Caldarola che traccia il bilancio consuntivo: “Quattro serate magnifiche con la sala sempre gremita – commenta Luca Maria Giuseppetti  – che ci hanno fatto ritrovare momenti di serenità e di comunità; siamo veramente soddisfatti di come sia andata questa edizione e ci prepariamo a vivere con curiosa attesa la quinta rassegna de Il gusto del teatro, nel mese di gennaio; sono convinto che sarà un altro successo, stando anche al numero già molto elevato degli abbonamenti sottoscritti. Come al solito non lesineremo l’impegno sulla preparazione dell’aperitivo cena, come ormai è consuetudine acclarata”.

Applauditissimo, come sempre, il geniale cantastorie Adriano Marchi, ospite d’onore, che ha concluso la serata raccontando le sue esilaranti storie.

La rassegna è stata organizzata dalla compagnia teatrale Valenti, con la collaborazione dei 5Comuni (Caldarola, Belforte del Chienti, Cessapalombo, Camporotondo di Fiastrone e Serrapetrona) ed il sostegno di Banca di Macerata, Oro della Terra e ASSM-Terme di S. Luciadi Tolentino.

GS
Era stata al centro del dibattito politico nei giorni scorsi, ma questa sera i riflettori si sono accesi sulla sua utilità.
È stata infatti inaugurata l'elisuperficie di Belforte del Chienti, adibita anche ai voli notturni per i quali potrà essere utilizzata a partire da marzo 2020.
L’ammodernamento della piazzola esistente è stato finanziato con i fondi degli SMS solidali per la ricostruzione e della sanità regionale, per un importo totale di circa 24mila euro. 
I lavori hanno interessato principalmente il rifacimento del fondo, delle strisce, l’installazione di luci di avvicinamento e di sistemi di ausilio all’atterraggio necessari per permettere all’eliambulanza l’approccio in qualsiasi orario e anche in condizioni di scarsa visibilità. 
Un punto di riferimento importante non solo per i belfortesi, ma anche per tutti i paesi vicini che potranno usufruire, in caso di emergenza, di un collegamento H24 verso l’ospedale di Torrette.

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A scoprire la targa, insieme al governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, la vedova di Carlo Urbani, il medico a cui è intitolata l'elisuperficie realizzata nel 2004 e ammodernata oggi.
"Ricordo - ha detto il sindaco, Alessio Vita - come nel periodo del sisma ci fosse chi gridava ad alta voce di non fare donazioni con gli sms solidali perché ne venivano paventati usi impropri. Questa elisuperficie e la nostra biblioteca comunale sono l’esempio tangibile che invece sono arrivati nelle zone del sisma e, anche se non sono stati utilizzati per la ricostruzione, hanno permesso di avere strutture fondamentali.
Ho voluto la presenza dei colleghi sindaci - ha proseguito - a dimostrazione che questa elisuperficie non è solo per Belforte ma per tutti i paesi vicini, come lo è stata ieri per soccorrere una giovane trasportata in emergenza all’ospedale di Torrette".
Poi il grido di allarme all'amministrazione regionale affinchè l'entroterra non perda i punti di riferimento della sanità: "È necessario tenere vivi e valorizzare gli ospedali dell’entroterra, contiamo di vedere presto l’ospedale di Tolentino in funzione, come chiediamo fermamente il mantenimento e la valorizzazione di tutti gli altri punti ospedalieri dell’entroterra.
Non è concepibile una disparità di trattamento per residenti della stessa regione".
Di seguito il governatore regionale Luca Ceriscioli che ha ricordato l'impegno dell'ex sindaco Roberto Paoloni: “Un bel momento per questa comunità - ha detto - . Mi ricordo quando all’indomani del sisma arrivarono le risorse degli sms solidali e ci chiedevamo cosa ci si potesse fare. Lo abbiamo fatto insieme ai sindaci, l’ex sindaco Paoloni ha partecipato a quegli incontri. Insieme a loro decidemmo di rafforzare il sistema di protezione civile regionale e una di quelle scelte fu di puntare a rendere queste elisuperfici H24. Di ospedali come Torrette nelle Marche ce n’è uno - ha aggiunto - e quindi siamo tutti in periferia rispetto a quello. È impossibile avere due cardiochirurgie, più radiologie interventistiche o più traumacenter. A Torrette manca il pronto soccorso pediatrico ed è quello che stiamo facendo. Ma allora dobbiamo essere tutti meglio collegati con chi ci dà massima sicurezza e l'elisuperficie ce lo permette.  Mi complimento con il sindaco - ha concluso - per aver preso un testimone importante cominciato nel 2004”. 
Fu infatti l'allora sindaco, Ivan Losego, presente oggi, ad avere la lungimiranza di creare l'elisuperifice in quegli anni.

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Insieme ai rappresentanti delle amministrazioni dei Cinque Comuni e di Sarnano. presenti anche il presidente dell'Unione Montana Giampiero Feliciotti, l'assessore alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, il dirigente del servizio Protezione Civile, David Piccinini, Maurizio Ferretti del sistema integrato delle emergenze, il direttore del 118 regionale e provinciale, Ermanno Zamponi ed il responsabile dell'elisoccorso Germano Rocchi.

L'argomento, con le dichiarazioni degli altri presenti, sarà approfondito nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.

GS
Erano le 16.37 di un pomeriggio milanese. Il cielo, carico di pioggia, aveva spinto più gente del solito ad entrare nel salone centrale della Banca nazionale dell’agricoltura di piazza Fontana. La deflagrazione di un ordigno di "elevata potenza", come si legge negli atti del processo, uccide sul colpo 14 persone; due moriranno dopo qualche giorno e una terza quasi un anno dopo.
17, in tutto, le vittime e 88 i feriti di una strage che ancora oggi ferisce il cuore di Milano, e quelli di tutta Italia, al solo ricordo.
Tutta Italia perchè in poco meno di un'ora furono cinque gli attentati di quella giornata tra Milano e Roma. Ma quello di piazza Fontana si trasformò in una vera e propria strage.
Un ordigno inesploso fu trovato nella Banca Commerciale Italiana in piazza della Scala, mentre altri tre interessarono la capitale: uno nella Banca del Lavoro in via Veneto; un altro sull’Altare della Patria ed il terzo sui gradini del Museo del Risorgimento.
Una giornata che apre il libro di storia sugli anni della strategia della tensione e del terrorismo neofascista in Italia.
"E' per non dimenticare e per imparare dal passato - spiega Giorgio Roselli dell'Anpi dei 5 Comuni - che abbiamo pensato ad un pomeriggio di riflessione in porgramma per sabato prossimo alle 16.30 alla biblioteca Mario Ciocchetti di Belforte del Chienti e, a seguire, al circolo Arci Radeche Fonne di Villa Pianiglioli".
"Piazza Fontana 50 anni dopo. Tra storia e memoria" è il titolo del convegno a cui interverranno lo storico Davide Conti, l'avvocato Bruno Pettinari e il presidente dell'Anpi Porvinciale Lorenzo Marconi.
"In occasione del 50esimo anniversario - spiega Roselli - non potevamo non parlare di questa strage. E' una data che sembra lontanissima ma è molto vicina perchè ha segnato per gli anni a seguire la storia dell'Italia. Fu la prima strage del dopoguerra. Da quel giorno si sono susseguite stragi e trame nere per un processo che è arrivato fino a metà del 2015, con l'ultima sentenza, in cui nessuno è ancora stato condannato, come per tutte le stragi di quegli anni. Bisogna ricordare le vittime - conclude - , bisogna conoscere la sotira e conoscere i fatti accaduti per affrontare il futuro".

GS


Per chi ama giocare con le parole si potrebbe dire che il primo decollo protagonista della rinnovata elisuperificie belfortese è quello delle polemiche tra maggioranza e minoranza.
Chi non gioca con i termini è, invece, il consigliere di maggioranza, Giampiero Feliciotti, chiamato in causa dal capogruppo di opposizione Roberto Paoloni.

"Nessun merito per l’elisuperficie - esordisce il presidente dell'Unione Montana - . Merito tutto di Catalini Dino (sindaco di Belforte prima dei cinque anni di Roberto Paoloni ndr).
A malincuore debbo far pervenire queste precisazioni, ma appare necessario farlo. Per gli addetti alla pubblica amministrazione è superfluo richiamare gli atti, ma per la gente comune, che deve avere contezza delle persone serie e distinguerle da imbonitori e adulatori. Intanto debbo precisare che mai ho avanzato l’ipotesi di destinare fondi degli sms solidali per le piste ciclabili, anzi ho combattuto in tutte le sedi questa destinazione.
Come presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri, per delega di altri 8 Comuni, ho progettato dal 2010 una ciclabile che, dall’Abbadia di Fiastra arriva al confine con Amandola, destinando propri fondi di bilancio insieme ai Comuni deleganti ed oggi il progetto esecutivo è in attesa di finanziamento da parte della stessa Regione con fondi europei, ma di questo Paoloni risponderà delle sue affermazioni nelle dovute sedi dove sarà chiamato".

Poi la sferzata sul governatore delle Marche: "Quanto all’elisuperficie - aggiunge - , debbo purtroppo affermare che è l’unica cosa buona che il governatore ha fatto, destinando parte dei fondi raccolti con gli sms al potenziamento del servizio di elisoccorso.

Con delibera 569 del 7 maggio 2018 - cita Feliciotti -  il presidente Luca Ceriscioli relazionava alla Giunta Regionale la necessità di individuare ambiti territoriali ottimali per l’implementazione della rete regionale Elisuperfici, finalizzata al servizio di potenziamento del servizio di elisoccorso.


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Nel documento istruttorio allegato si prendono in esame tutte le elisuperfici della regione Marche e a pagina 20 ci sono quelle esistenti nella provincia di Macerata che ne sono 13 tra cui Belforte del Chienti, quindi il merito, nel caso, sarebbe di chi l'ha costruita a suo tempo con il Patto Territoriale dell’altro Terremoto, cioè il sindaco di allora Dino Catalini.
Vale anche la pena precisare che alla riunione iniziale in Regione con la protezione civile io ero presente e Roberto Paoloni no, c’era il geometra Mauro Paglialunga".
E' un fiume in piena Giampiero Feliciotti: "A distanza di quasi due anni - aggiunge - tutte le elisuperfici sono state finanziate per essere utilizzabili anche di notte e la gestione delle stesse sarà centralizzata e sarà a cura dell'ospedale di Torrette.

Anche quella dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, che nel 2005 fu costruita sotto la mia Presidenza per intuizione dell’allora assessore alla protezione civile Giovanni Zavaglini, sarà inaugurata nei primi giorni di gennaio e non avoco a me nessun merito se non quello di averla dedicata ad Alberico Gentili e la Regione nemmeno ne ha preso atto.

Domenica prossima - ricorda Feliciotti - il sindaco Alessio Vita, in accordo con la Protezione civile Regionale, provvederà all'inaugurazione con la presenza del governatore, cui va il merito per la intuizione, ed altre autorità che vorranno intervenire all’evento.
Ai fini di una sana convivenza civile - dice il consigliere di maggioranza - non appare utile millantare cose che rappresentano la normale quotidiana amministrazione e soprattutto a seguito di un evento elettorale non molto lontano che ha visto soccombere, forse anche per queste declamazioni,  l’ex sindaco Roberto Paoloni e la sua lista.

La popolazione di Belforte del Chienti ha bisogno di serenità e di quotidiano impegno per il superamento di un periodo difficile come dettato dalle conseguenze degli eventi sismici e soprattutto di una amministrazione puntuale nei bisogni degli ultimi e nell’espletamento puntuale degli atti necessari ad uno sviluppo sostenibile e attento che gli è mancato nella passata legislatura - attacca Feliciotti - Per questo ha deciso di cambiare e io sono al fianco della nuova giunta".

Ironicamente, il consigliere commenta anche la foto utilizzata dalla nostra testata per l'articolo che riguardava le dichiarazioni di Roberto Paoloni: "Se posso dare un suggerimento - dice - consiglierei di non usare foto ricordo con il gonfalone comunale abbinato ad un ex sindaco in un periodo post-elettorale ancora caldo, perché potrebbe indisporre la maggioranza della popolazione che non l’ha votato e vorrebbe guardare avanti in serenità".
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Infine, l'ultimo sassolino dalla scarpa: "A Paoloni - conclude - lascio volentieri il merito della realizzazione di un ponte utile allo scopo della sicurezza e molto atteso, realizzato velocemente, a basso costo e molto bello, se visto nei dettagli. Mi perdonerà l’ex sindaco se ho fatto modificare la ringhiera appena montana che mi sembrava troppo avveniristica come la foto dimostra".

GS




E' l'inaugurazione dell'elisuperficie prevista per domenica prossima a sollevare la polemica da parte della minoranza di Belforte del Chienti.
L'ex sindaco e attuale consigliere di minoranza, Roberto Paoloni, fa il punto della situazione, mostrando la sua versione dei fatti su Facebook: "Facemmo un grande lavoro come amministrazione per ottenere i finanziamenti e fare il progetto e finalmente vediamo il risultato - scrive l'ex primo cittadino - , sono felice che anche questo viene messo a disposizione per la nostra comunità e non solo.

Ricordo il mio primo intervento nell'assemblea dei sindaci ASUR 3 a Macerata prima del terremoto, quando chiesi di avere una piazzola adeguata per il volo notturno nel nostro comune dicendo che la Regione dovesse mettere in piedi prima possibile il servizio di volo notturno degli elicotteri da e per Torrette, questa operazione farà in modo che la gente delle aree interne avrà le stesse possibilità di essere soccorsa e di poter sopravvivere se qualcosa succede anche la notte".
Poi la stoccata nei confronti di Giampiero Feliciotti, consigliere di maggioranza che ha ricoperto la carica di vice sindaco fino a poche settimane fa: "Tutto questo è stato possibile anche grazie alle donazioni degli italiani attraverso gli sms solidali, che qualcuno invece - aggiunge Paoloni - voleva destinare a piste ciclabili non nella vallata del Chienti, lo ricorderete. Anche in quella occasione ci opponemmo e dicemmo che per fare quegli interventi esistono i fondi europei e non gli sms solidali. Felice - conclude il consigliere - che la nuova amministrazione di Belforte del Chienti abbia deciso di inaugurarla".

GS
Tutto pronto per il taglio del nastro all’elisuperficie “Carlo Urbani” di Belforte del Chienti in programma per domenica alle 19.
Una inaugurazione che arriva a seguito dei lavori per l’omologazione al volo notturno. L’ammodernamento della piazzola esistente è stato finanziato con fondi degli SMS solidali per la ricostruzione e della sanità regionale per un importo totale di circa 24mila euro.
I lavori hanno interessato principalmente il rifacimento del fondo, delle strisce, l’installazione di luci di avvicinamento e di sistemi di ausilio all’atterraggio necessari per permettere all’eliambulanza l’approccio in qualsiasi orario e anche in condizioni di scarsa visibilità.

Un punto di riferimento importante non solo per i belfortesi, ma anche per tutti i paesi vicini che potranno usufruire, in caso di emergenza, di un collegamento H24 verso l’ospedale di Torrette.

"Ritengo - dice il sindaco Alessio Vita - che la scelta di destinare questi fondi agli interventi per il volo notturno dell’eliambulanza rappresenti un segnale di vicinanza alle persone colpite dal sisma. Avere la certezza che in caso di necessità esiste una via diretta verso l’ospedale di Torrette ci permette di ridurre le difficoltà legate alla nostra posizione geografica e di poter accedere ad un servizio imprescindibile come quello dell’elisoccorso. Questo rappresenta un passaggio fondamentale per abbattere la discriminazione territoriale di cui spesso i piccoli comuni delle aree interne, martoriati dal sisma del 2016, sono vittima”.

GS

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