Cordoglio e commozione unanimi a Camerino per la prematura morte di Stefania Scuri, vinta da un male inesorabile all’età di 47 anni.
Il cuore della stimata docente della scuola di Scienze del Farmaco dell’Università di Camerino ha cessato di battere questa notte.
Dolore e sgomento in tutta la comunità camerte nell’apprendere la triste notizia.

Molto apprezzata per le sue conoscenze scientifiche e per le sue qualità professionali, da sempre impegnata nel sociale, nel volontariato e nelle attività di prossimità, Stefania Scuri era anche l’attuale presidente dell’associazione Corsa alla Spada e palio, incarico che, nonostante la malattia avesse iniziato a debilitarla, ha continuato a svolgere con grande stimolo e dedizione fino all’ultimo.
Tanti i segni tangibili di un percorso costantemente rivolto alla collaborazione, alla disponibilità, alla ricerca di idee stimolanti quell’aggregazione e quella socialità duramente compromesse dal sisma e dalla pandemia. Attivissima nel gruppo scout locale fin dall'adolescenza, Stefania Scuri lascia il ricordo di un carattere mite e solare, gentile ed affabile, accompagnato da una personalità forte e decisa. Sereno e disponibile il suo sorriso, alimentato da un grande spessore umano e da una spiccata sensibilità

Così ne parla il rettore di Unicam Claudio Pettinari: «Stefania è stata, nonostante la sua giovane età, un esempio per tutti noi, per la competenza e la professionalità che la contraddistinguevano, per la spontaneità e la sincerità di ogni sua azione, per la disponibilità e gentilezza con cui si metteva a disposizione non solo dell’ateneo, ma di chiunque le chiedesse aiuto, per la tenacia con cui affrontava sfide difficili ed impegnative, per la sua fiducia nella scienza e nelle persone. Stefania ci mancherà, ma sono certo che il suo ricordo ci spingerà ad essere migliori».

Tanti i messaggi di vicinanza che in queste ore stanno raggiungendo, il marito Claudio Cingolani, presidente dell’associazione IoNonCrollo, il papà Vincenzo, la mamma Ignazia, la sorella Angela.
La camera ardente è allestita da questa mattina all’interno della basilica di San Venanzio dove domani alle ore 15.00 si svolgeranno i funerali.

Carla Campetella
Imprenditori, sindaci, associazioni, rettori delle università. Sono tanti gli appelli che in queste ore si stanno registrando affinchè il presidente del Consiglio Mario Draghi resti alla guida del governo. Tra i primi cittadini dei comuni firmatari della provincia di Macerata si segnalano Apiro, Appignano, Fiastra, Monte San Giusto, Montecassiano, Montefano, Montelupone, Pollenza, Porto Recanati e Treia. 

L'attesa è per questo mercoledì del "D-day", il giorno di Draghi, nel quale si deciderà definitivamente il futuro del governo. Oltre 1300 i sindaci che hanno sottoscritto l'appello al premier ad andare avanti in nome della stabilità. Un lungo elenco che va dalle grandi città ai piccoli comuni e in rappresentanza, tra l'altro, di diverse forze politiche e liste civiche anche di centrodestra.

«Mi sono sentito in dovere di raccogliere l’appello lanciato dall’Anci e da tantissimi cittadini - così il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia -. L'ho ritenuto e lo ritengo doveroso questo appello accorato affinché il presidente Draghi rimanga al suo posto. Di fatto andare a votare a settembre/ottobre, o recarsi alle urne nei mesi della prossima primavera, cosa cambia? Parliamo di pochi mesi di differenza, ma lasciare un governo vacante in questo momento, con il solo disbrigo di una pratica amministrativa e nient'altro, mette a rischio le tante leggi che potrebbero essere ancora approvate. Sono anni difficilissimi quelli trascorsi, tra terremoto, pandemia e la guerra. La crisi di Governo non ci voleva perché le tante imprese, i tanti cittadini, i tanti pensionati, i tanti salariati, in questo momento aspettano veramente delle risorse eccezionali che erano state messe a disposizione e che di fatto potrebbero sfumare se il governo cade. L'appello che faccio - continua Scaficchia - è anche a nome di tutti ai cittadini perché non è vero che si risolve facilmente andando a votare: noi avremmo eventualmente 3-4 mesi di campagna elettorale dove tutto e di più verrà detto l'uno contro l'altro, dove verranno vanificati tutti i sacrifici che fino ad oggi sono stati fatti dai cittadini. Dunque, mi sono sentito in dovere di allinearmi con i tanti, perché non sono solo i sindaci che fanno appello al presidente Draghi,  ma c'è tutto un corposo indotto che chiede al premier di rimanere proprio per risolvere in questo momento i tanti problemi. E bisogna risolverli immediatamente, non si può aspettare».

Fa suo l'appello alla stabilità di governo, per provare a trattenere Mario Draghi sulla poltrona di Palazzo Chigi, anche il sindaco di Apiro Ubaldo Scuppa. «Credo che sia un appello bipartisan - dice Scuppa -. Non vedo uno schieramento politico dietro a questa scelta di poter appoggiare la continuità a livello governativo. Siamo in un momento delicato per il Paese e soprattutto per il nostro territorio, con i progetti del Pnrr che potrebbero andare in scadenza. Se non ci dotiamo di normative certe rischieremmo di perdere delle risorse vitali per i nostri territori e per il loro sviluppo. Draghi è una figura di valenza internazionale e credo che tutte le parti politiche di ogni schieramento debbano in questa fase pensare al Paese. Personalmente non sono assolutamente schierato politicamente, ma sento di dovermi allineare con questo appello – conclude –. Lo faccio perché credo che sia la scelta giusta da fare da parte della nazione in questo momento». 

Rincarano la dose anche i rettori, che nelle ultime ore, attraverso il messaggio di stima inviato in una lettera da Ferruccio Resta, Presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), si sono mobilitati a sostegno della continuità governativa in capo a Mario Draghi. Tra i firmatari della missiva, anche il rettore dell'università di Camerino Claudio Pettinari.

«È una decisone che abbiamo preso ieri condivisa da tutto il consiglio di Giunta – spiega Pettinari –. Abbiamo inviato questa lettera all'attenzione del premier Mario Draghi, sia per la stima che tutti nutriamo nei suoi confronti, sia per la convinzione che in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, in cui le variazioni del Pnrr si stanno sommando ad attività importanti da svolgere nei nostri atenei, avere dei periodi senza guida potrebbe essere preoccupante per le nostre situazioni. Ci sono stati momenti di grande incertezza e quindi c'è bisogno di restituire anche ai giovani una sicurezza sul futuro. Le nostre università sono pronte ad accogliere quelle sfide che il Paese ha deciso di affrontare nei prossimi anni e proprio con quello spirito noi ci siamo messi a lavorare, in questi primi sei mesi dell'anno, in maniera assidua su quelle che erano le richieste del governo. Ecco - conclude il rettore di Unicam -, non vorremmo che questi sforzi vengano vanificati e soprattutto non vorremmo che poi ricadano sulle nuove generazioni. Ci sono tante opportunità di crescita, tante possibilità di assumere giovani e formarli per affrontare le sfide del futuro: speriamo che tutto ciò non venga fermato».

Carla Campetella
“Pagina di montagna”, un concorso emozionale dove chiunque lo voglia potrà scrivere messaggi riguardo le proprie esperienze relative alla montagna, apre domenica 15 maggio la serie di eventi con cui il comune di Bolognola intende celebrare l’ “Anno internazionale dello sviluppo sostenibile della montagna”.

L’iniziativa è stata presentata dal sindaco Cristina Gentili, alla presenza del vice presidente nazionale di Unionturismo, nonché consigliere comunale a Bolognola, Barbara Cacciolari e del rettore dell’università di Camerino Claudio Pettinari.

Proprio la presenza del rettore ha rappresentato l’occasione per svelare l’accordo, unico nel suo genere, siglato tra Unicam e il comune di Bolognola, che lo stesso sindaco definisce «un sogno che si realizza».

Sulla base dell’accordo sarà realizzato un laboratorio di studio e di sviluppo della montagna proprio a Bolognola, con il comune che metterà a disposizione locali che saranno utilizzati da ricercatori, studenti e stagisti per lo studio del territorio montano che porterà a future strategie di sviluppo.

«Unicam è una università che vuole salire in alto, guardando al futuro attraverso luoghi sani come quelli della nostra montagna – precisa il rettore Pettinari – Sarà posta attenzione alla possibilità di sviluppo di un intero territorio attraverso le ricerche che possono essere condotte in discipline come la botanica, la biologia, la geologia, che sono patrimonio del nostro ateneo. Tanti i punti di contatto con un’amministrazione che sta mettendo le basi perché Bolognola, pur comune di piccole dimensioni, possa essere un unicum a livello nazionale e punto di riferimento per turisti che in queste terre potranno vivere una unicità».  
Presentato e firmato dal Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari e dalla Presidente del Consorzio di tutela del Ciauscolo I.G.P. l’accordo tra i due enti, che avvia la collaborazione per la realizzazione di iniziative e attività per la formazione accademica e didattica e per favorire la promozione del prodotto alimentare quale tipicità locale.

Presente all'incontro anche la prof.ssa Elisabetta Torregiani, delegata del Rettore per i rapporti con le imprese e referente Unicam del progetto.

Il Consorzio stabilirà la propria sede in un locale messo a disposizione dall’Ateneo

“Questa collaborazione – ha sottolineato il Rettore Pettinari – fa parte di un percorso di valorizzazione dei prodotti agroalimentari del nostro territorio, che rappresentano anche la cultura del nostro territorio conosciuta in tutto il mondo, percorso che ha coinvolto anche la didattica ed ha portato ad esempio all’attivazione del corso di laurea in Scienze Gastronomiche e dal prossimo anno accademico al corso di laurea magistrale in Nutrizione e sport”.

“Ringrazio l'Ateneo nelle persone del Rettore e della prof.ssa Torregiani, che ha prontamente accolto la nostra richiesta di mettere a disposizione uno spazio per la sede del nostro consorzio - così la presidente del consorzio Ciccarelli - Connubio strano, potrebbe sembrare, ma il cibo è cultura; ritengo quindila collaborazione molto importante per scambiare esperienze”.

“Abbiamo lavorato in sinergia per ottenere questo risultato – ha affermato la prof.ssa Torregiani -Le aziende si sono messe in gioco ed hanno dato la loro disponibilità per ospitare le nostre studentesse ed i nostri studenti per stage e tirocini e saranno a disposizione per seminari formativi”.
Sono oltre 1000 gli studenti del quarto e quinto anno degli istituti superiori che hanno raggiunto l’Università di Camerino in occasione di “Porte Aperte in UNICAM”, il consueto appuntamento con l’iniziativa di orientamento alla scelta universitaria.

Provenienti non solo da tutte le province delle Marche, ma anche da altre regioni d’Italia quali Emilia Romagna, Lombardia, Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia, Umbria e Veneto, e da Paesi quali l’India e la Macedonia, i ragazzi accompagnati dai loro insegnanti, da soli o in compagnia di amici e familiari, sono venuti a conoscere da vicino l’ateneo camerte.

rettore e pro rettore

Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, si sono messi a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione. Ad accoglierli in Ateneo anche il Rettore Claudio Pettinari ed il ProRettore Vicario Graziano Leoni.

“E’ stata una grande soddisfazione per noi – ha sottolineato la prof.ssa Valeria Polzonetti, delegata del Rettore per l’Orientamento – aver di nuovo raggiunto numeri così importanti ed abbiamo voluto accogliere le ragazze ed i ragazzi nel migliore dei modi nelle nostre meravigliose strutture. Questa iniziativa rappresenta sempreun importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che sono intervengono hannol’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a costruire il proprio futuro”.

porteaperte

“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, un Ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, né con il sisma né con la pandemia, garantendo alle studentesse ed agli studenti tutti i servizi, le attività didattiche e la possibilità di conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Non solo: anche per il prossimo anno accademico ci saranno importanti novità nell’offerta formativa per adattarla prontamente alle esigenze del mercato del lavoro. Abbiamo posto l’attenzione su tutti i punti di forza e le eccellenze di Unicam, attraverso i quali formeremo donne e uomini capaci di essere attori consapevoli dello sviluppo del nostro Paese”.

visita laboratori
Un accordo già operativo tra Università di Camerino e Confindustria Macerata per guidare le aziende nella transizione ecologica e digitale. Nel prossimo triennio l’ateneo guidato dal Rettore Claudio Pettinari e l’associazione degli industriali maceratesi presieduta da Sauro Grimaldi faranno squadra per affrontare le sfide che le nuove normative europee impongono in materia di tutela ambientale e sostenibilità.

“L’economia circolare e le transizioni ecologiche e digitali non sono una moda passeggera, ma una realtà consolidata” ha detto proprio il Rettore Pettinari. L’ateneo camerte appoggerà Confindustria nel percorso di riconversione delle aziende maceratesi attraverso la formazione e l’informazione. Sul tavolo, per gli studenti Unicam, anche la possibilità di nuovi stage e tirocini formativi: “L’accordo è già realtà – sottolinea ancora Pettinari –: sia l’ateneo che Confindustria hanno stanziato risorse economiche importanti per il futuro di studenti, lavoratori e imprese. Dobbiamo prendere atto che il mondo formativo deve muoversi in questa direzione. Il nostro dovere è quello di formare professionisti competenti, che sappiano offrire le loro conoscenze e capacità alle aziende. Allo stesso tempo, in concerto con Confindustria, dovremo guidare le aziende in questa transizione, in modo di offrire alle imprese un futuro e ai giovani delle opportunità professionali nel loro territorio”.

Gianni Niccolò, direttore di Confindustria Macerata, e Alessio Castricini, presidente del comparto Giovani Imprenditori dell’associazione, hanno posto l’accento sulla necessità di questo accordo, tra i primi in Italia: “Qualcosa di necessario – hanno spiegato –, per il futuro della nostra area, ma anche del pianeta. Il bisogno di professionalità formate in modo innovativo e pronte alle sfide della transizione è importantissimo, sia per la ricerca, sia per la riconversione delle aziende a modelli e processi produttivi diversi. L’innovazione arriverà sui materiali, sul riuso, sul trasporto, sulle catene produttive. Un tema fondamentale sarà quello della creazione di economie di filiera sul territorio, così come la nascita di uno sportello formativo per le imprese che avranno l’obbligo di affrontare questo percorso. La transizione è un qualcosa di lento – concludono –, non di repentino. Ecco perché è necessario che le associazioni come Confindustria affianchino le aziende in un cammino di riconversione. La partnership con Unicam offrirà delle nuove professionalità al territorio e delle nuove opportunità alle aziende, in un’ottica sempre più sinergica tra mondo accademico e professionale”.

l.c.
“Camerino fuori le mura. Prospettive d’arte dal Quattrocento al Settecento. Studi e ricerche”. La mostra che negli ultimi mesi ha richiamato nella città ducale migliaia di visitatori diventa una pubblicazione, che è stata presentata nella sala convegni di Unicam alla presenza del sindaco Sandro Sborgia, dell’assessore alla cultura Giovanna Sartori, del rettore Claudio Pettinari, del curatore della pubblicazione Francesco Maria Orsolini e di coloro che hanno collaborato al volume, alcuni dei quali collegati da remoto.

“In questa pubblicazione abbiamo raccolto gli studi relativi ad alcune opere esposte nella mostra – spiega Orsolini - e alle ricerche diagnostiche curate dallo spin off Arte&Co dell'università di camerino su tre opere presentate: il ritratto di Giulia Da varano bambina, l’Annunciazione di Giovanni Angelo D’Antonio e la Pala d’altare di Giovan Battista Tiepolo”.

Un volume che intende aumentare la fruibilità dei tesori artistici presenti a Camerino anche a coloro che non hanno potuto ammirare l’esposizione. “Una pubblicazione che rappresenta la conclusione di un percorso iniziato nel 2019 – dichiara l’assessore Sartori – Il fil rouge, come dice il titolo stesso, è stato quello di andare oltre le mura cittadine, partendo dalla città storica con l’Annunciazione per arrivare all’unico dipinto del Tiepolo presente nel centro Italia, quello appunto conservato prima del sisma nella chiesa di San Filippo. In questa avventura siamo stati accompagnati da Alta Definizione, unica del centro Italia che fotografa le opere d’arte ad altissima definizione e che ha permesso di scoprire particolari non visibili ad occhio nudo”.

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Un segnale di rinascita, di vita e di ripresa per Camerino ha definito la mostra e la relativa pubblicazione il sindaco Sandro Sborgia, che parla anche di “fattiva collaborazione tra le istituzioni cittadine, comune, università e arcidiocesi, che nel momento forse più difficile vissuto dalla città hanno reagito e in sinergia fatto in modo che la collettività rimanesse unita”.

“Una mostra importante che abbiamo riportato nel centro storico, in uno degli edifici dell’ateneo – così il rettore di Unicam Claudio Pettinari – e che ha consentito di rivedere opere importanti, dando anche l’opportunità ad alcuni nostri ricercatori di analizzare le stesse opere nel dettaglio, cercando di comprendere cosa c’è di scientifico dietro a tali capolavori”.

volume


f.u.
La nuova veste dell'Università di Camerino: l’ateneo camerte ha svelato in conferenza stampa la nuova campagna di comunicazione che lo proietta verso il prossimo anno accademico, dopo un biennio difficile, contraddistinto dal Covid, e un quinquennio con gli strascichi del sisma.

Ma "non è una rinascita – ha detto il Rettore, Claudio Pettinari – perché l’Università di Camerino non è mai morta. Il luogo che abbiamo scelto per questa presentazione, questo giardino, è emblematico: sarà un rinascimento per l’ateneo". Il Rettore sottolinea l’importanza della nuova campagna di comunicazione, poiché "è quello il primo contatto che l’Università ha con l’esterno e la prima immagine che Unicam offre di sé. Nel video di presentazione e nei nostri slogan le parole ‘sicura’, ‘unica’, ‘libera’, ‘creativa’ e molte altre si uniscono a ‘mente’. Si creano avverbi, ma la scelta non è casuale: uniamo le parole alla mente, le utilizziamo per vivere, creare, crescere. La mascherina è stato un simbolo della pandemia, ma non ci ha tolto né le parole, né la possibilità di usare la mente".

"Gli studenti sono al centro della nostra attenzione" sottolinea ancora Pettinari. Una posizione suffragata dalla scelta di aumentare le borse di studio e di offrire un esonero sui contribuiti studenteschi del 40% dedicato alle matricole. Pettinari ha spiegato: “Implementiamo il numero delle borse di studio. Uno sforzo importante, che speriamo sia accompagnato dall'Erdis, che purtroppo non ci assiste come vorremmo ora che siamo fragili. Ma anche da soli ce la stiamo facendo. Continuiamo a offrire opportunità e aiuto ai nostri ragazzi. Sono loro il nostro futuro".

l.c. 
I nuovi spazi della Andrea Bocelli Foundation hanno accolto questa mattina il Magnifico Rettore della centenaria Università degli Studi di Camerino Prof. Claudio Pettinari, una visita che si è conclusa con la firma di un protocollo di intesa tra le due parti con il fine di instaurare e sviluppare una cooperazione didattico-scientifica per favorire una collaborazione che si concretizzi in attività didattiche, eventi, corsi di formazione che evidenzino sinergie culturali tra le afferenti discipline negli ambiti tecnico-scientifici e artistico-musicali.

“ABF opera in particolare in ambito educativo, cercando di creare percorsi didattici innovativi formali e informali, che possano permettere ad ogni individuo di poter esprimere al meglio il proprio potenziale” – dice Laura Biancalani Direttore Generale ABF – “E’ proprio in tale ambito che si inserisce il Protocollo di Intesa con UNICAM, operare insieme sia sul territorio del cratere del sisma centro Italia 2016 dove da tempo ABF lavora che oltre, in Italia e all’estero, con l’obiettivo di potenziare la qualità dei progetti già attivi in campo e arricchire la discussione sui progetti sperimentali”.

La relazione con la Università di Camerino nasce in parallelo con gli interventi che ABF dal 2017 porta avanti nelle zone del sisma dove la Fondazione ha ricostruito due scuole pubbliche, a Muccia e Sarnano (MC) e l’Accademia della Musica di Camerino. ABF sia nelle scuole che ha ricostruito, sia in luoghi diversi su territorio nazionale e internazionale si occupa di educazione e ricerca con particolare attenzione per materie come arte, musica e mondo digitale.

“E’ con grande soddisfazione – dichiara il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – che l’Università di Camerino avvia la collaborazione con la Andrea Bocelli Foundation, nella convinzione che l’Ateneo debba essere luogo deputato non solo alla formazione, ma alla diffusione della cultura nella sua accezione più ampia, per consentire alle nostre studentesse ed ai nostri studenti di diventare giovani di valore. L’Ateneo, inoltre, potrà mettere a disposizione della ABF le competenze scientifiche dei docenti e ricercatori per progetti innovativi”

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Nelle scuole italiane pubbliche che ABF ha creato e restituito alla Comunità e nelle scuole in ospedale (3-14 anni), ABF è presente con proprio personale e proprio coordinamento pedagogico. ABF attraverso le proprie persone, tutte selezionate nei territori di riferimento, affianca ed accompagna lo staff degli insegnanti pubblici e allo stesso tempo potenzia i programmi extracurricolari dei ragazzi con laboratori digitali, arte e musica. Per i giovani con età ricompresa tra i 16 e i 25 anni ABF ha creato una scuola vocazionale sita in Firenze, “ABF GlobaLAB”, che li supporterà nel percorso che va dall’individuazione del proprio talento all’entrata nel mondo del lavoro. Oltre a ciò ABF lavora a fianco del mondo dei giovani ricercatori in ambito tecnologico per realizzare devices che possano migliorare la qualità della vita delle persone.

L'Università di Camerino è uno degli Atenei in Italia e nel mondo con più antica tradizione, oltre 680 anni di storia, e attraverso le varie competenze delle Scuole di Ateneo ha tra le proprie finalità anche quelle di divulgare la cultura, l'alta formazione e la pratica musicale, ritenendole fondamentali strumenti di aggregazione e socializzazione tra studenti, docenti, personale tecnico - amministrativo e società civile, senza barriere di razza e ceto sociale.
Tra gli studi, le ricerche e le attività didattiche condotte dall'Università trovano spazio anche alcune aventi per oggetto tematiche proprie delle Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, nonché delle Scienze Informatiche, Giuridiche, della Comunicazione e Digital Media, applicabili ad una molteplicità di aspetti scientifici e tecnologici, tra i quali la scienza dell'acustica applicata, la musica e gli strumenti musicali. Dal nuovo anno accademico, inoltre, Unicam attiverà il corso di laurea in “Informatica per la Comunicazione digitale”, attraverso il quale sarà possibile coinvolgere studenti e docenti in attività seminariali o laboratoriali su tematiche che potranno essere in sinergia con le attività di ABF a Camerino.

Nell’ambito del protocollo ABF e UniCam lavoreranno insieme per individuare e definire delle attività di studio sperimentali e di ricerca, così come potranno collaborare per la creazione di opere multimediali ad esempio che coinvolgano le discipline del design computazionale, dell’informatica, della comunicazione digitale. Inoltre è volontà poter organizzare manifestazioni e convegni che possano essere oggetto di sinergica collaborazione al fine di condividere risultati, progettazione e idee.

c.c



“Non una rinascita, perché non siamo mai morti, ma una crescita”. Determinato il rettore Unicam Claudio Pettinari nel giorno che ha visto la firma della prima ordinanza straordinaria del commissario Giovanni Legnini per la ricostruzione delle strutture danneggiate dal sisma del 2016. È l’ordinanza numero uno di questa “nuova generazione” di provvedimenti pensati dalla struttura commissariale per procedere spediti con la ricostruzione.
Quaranta milioni di euro per sette edifici che rappresentano il patrimonio dell’ateneo, della città e del territorio e sono: palazzo ducale, palazzo Ribechi, palazzo Battibocca, collegio Fazzini, San Domenico, Granelli ed edificio polo studenti.
“Grande soddisfazione - ha detto il rettore - non solo in Unicam ma in tutto il territorio, dalle montagne ad Ascoli Piceno, dove abbiamo le sedi collegate. È stato un percorso importante, grazie al Commissario è stato possibile accelerare questo cammino ed oggi possiamo guardare tutte le nostre strutture sapendo, in cuor nostro, che saranno tutte recuperate. Dico questo - ha precisato - perché c’era nell’animo di chi vive queste terre la paura che l’ateneo si fosse disamorato delle proprie strutture, quelle su cui questo ateneo è nato, cresciuto e diventato una eccellenza. Un ateneo che con tanti metri quadri in meno è riuscito ad avere in questi 4 anni un numero di studenti importante che non è diminuito, ma cresciuto. Aver mantenuto questi numeri è stato un duro lavoro, ma che ci rende felici. Questo anno, nonostante il Covid, è stato di ripresa anche sulle risorse che riusciamo ad attrarre per la ricerca. Significa che essa è viva e di interesse per l’intera nazione. Una ordinanza valida - ha detto riferendosi a quella formata stamattina - che ci permette di correre e se non lo facessimo sarebbe colpa nostra”.

Ha colto l’assist il commissario che, dopo la firma, ha dato simbolicamente in mano la responsabilità al rettore: “I docenti dell’ateneo hanno contribuito alla stesura dell’ordinanza - ha detto Legnini - . Senza il consenso pieno e la partecipazione attiva del Comune non sarebbe stato possibile, quando abbiamo scisso questa ordinanza da quella che a breve arriverà per la città. L’assessore regionale Castelli ha subito accompagnato questa nuova generazione di interventi, le ordinanze straordinarie che somigliano più ad un atto esecutivo ed hanno un contenuto più ampio per incidere sulla normativa vigente. Castelli è stato risolutivo nel chiedere di partire dall’ateneo. Non perché vogliamo lasciare indietro gli altri comuni, ma perché questa era matura e a brevissimo inizieremo con le ordinanze dei centri storici. L’ordinanza numero uno che abbiamo appena firmato vede sette interventi molto rilevanti per un totale di risorse superiore a 40 milioni di euro di cui 19 milioni erano già stanziati ed il resto viene predisposto con questo documento.
L’attuazione viene delegata all’ingegnere Gianluca Loffredo, il soggetto attuatore è l’università di Camerino a cui disponiamo la possibilità di rafforzare le strutture di supporto tecnico-amministrativo”.

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Consegna delle cravatte Unicam Castelli, Pettinari, Legnini, Sborgia

Ha sottolineato i tempi l’assessore regionale Guido Castelli: “Qualcuno disse che tra una causa e un effetto c’è un tempo, io credo che in questo caso ci sia stato un tempo ragionevole grazie a questa ordinanza. Un provvedimento che non è solo dell’Università di Camerino, perché reca la firma di quattro regioni e grazie a questo la cabina di coordinamento si conferma un punto da valorizzare per le future programmazioni importanti. È uno strumento agile per far sì che il centro Italia sia protagonista della ricostruzione, di una questione nazionale”.
Grande l’emozione per il sindaco Sandro Sborgia: “È come se questa ordinanza fosse stata fatta al Comune di Camerino - ha detto - e di questo sono davvero felice. In questa ordinanza vedo il rispetto di un impegno che è stato ricordato anche dal Capo dello Stato: la Repubblica ha il dovere di ricostruire il Centro Italia. Con l’ordinanza si adempie al dovere del Paese nei confronti di questi territori colpiti. Il significato va al di là di questo, perché per me la ricostruzione delle aree colpite dal sisma è un segnale importante anche per le comunità vicine a noi e in difficoltà. Faccio riferimento alla crisi dell’Elica. Ricostruire questi territori significa dare occasione di lavoro anche a chi la sta perdendo. Abbiamo tracciato un solco fondamentale per l’attivazione di una struttura normativa che sarà sicuramente da modello per tutto ciò che dovrà farsi più avanti e che potrà riguardare anche altre aree del Paese in difficoltà non solo per il sisma. L’università, per questa città e per tutto il territorio, è il motore economico, del pensiero di crescita e formazione. Non dobbiamo rinunciare all’idea che Camerino sia città di luogo di studio e la ricostruzione dei luoghi che lo permettono è fondamentale”.

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Pettinari, Legnini, Sborgia

Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione di tanti soggetti, ha sottolineato Gianluca Loffredo: “Il frutto di questo lavoro è un prodotto olistico - ha spiegato - perché vi sono confluiti diversi pensieri e conoscenze in più ambiti e sono finalizzati a valorizzare gli edifici, ma anche a salvare un patrimonio artistico, storico, identitario e paesaggistico di questi luoghi. Uno sforzo unitario multidisciplinare per raggiungere e questo risultato. Ora bisogna ancora pedalare, ma lo facciamo cn grinta”.

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L’attenzione alla importanza dei luoghi storici che saranno recuperati è stata evidenziata dal pro rettore, Graziano Leoni: “Oggi sento che è stato fatto un grande passo avanti, sono cambiate le regole del gioco e riusciamo a vedere il futuro della nostra storia. La nostra università ha nelle radici un grandissimo valore, a cui deve la sua sopravvivenza. Purtroppo queste radici non sono visibili oggi, ma sono quello che ci manca molto: il nostro patrimonio storico custodito in queste sette costruzioni che presto potranno tornare alla luce”

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