All'età di 95 anni, si è spento questa mattina a Macerata, città dove viveva da tempo, Aimone Cioli, già direttore generale della ex Cassa di risparmio della provincia di Macerata.
Originario di Visso, Aimone Cioli è sempre rimasto molto legato alla sua terra natìa, dalla quale è anche partito il suo percorso professionale: dapprima ha rivestito il ruolo di direttore della filiale vissana e, via via in ascesa, tutti i gradini della scala gerarchica di una prestigiosa carriera.
Da vice direttore generale della ex Cassa di risparmio, nell'ultima fase ha ricoperto a lungo l'incarico di direttore generale della banca.
Proverbiale il suo carattere schietto, genuino e sincero, accompagnato dall'integrità della sua personalità che costantemente, gli hanno fatto guadagnare la stima dei propri compaesani, come quella dei conoscenti e degli stessi clienti dell'istituto di credito.
Lascia la moglie Carla Casabianca, i figli Laura, Riccardo, Andrea e la sorella Rosa. 
I funerali si svolgeranno lunedì 24 aprile alle ore 15,00 nella nuova chiesa di piazza Maria Cappa a Visso.

C.C.
Manca l’acqua nei pascoli di Ussita e Visso, ma stavolta la siccità e il caldo estivo non c’entrano. La denuncia arriva a gran voce dagli allevatori di bestiame ussitani, alle prese con il problema della mancanza di rifornimento idrico per gli abbeveratoi. A quota mille metri, nel Comune di Ussita, l’acqua non arriva da giorni per un problema alle condutture di prelievo dalle sorgenti in quota e gli allevatori sono costretti al trasporto dell’acqua con le autobotti. Una manovra complicata, dispendiosa economicamente e che porta via molto tempo. Per questo l’appello arriva accorato.

«Non sappiamo più come fare – denuncia Giovanni Paris, che ha in concessione alcuni terreni per il pascolo della sua mandria –. Non abbiamo acqua a sufficienza e siamo costretti ad organizzarci da soli per trasportarla fino alle cisterne. Ad oggi la soluzione offerta da parte del Comune di Ussita in collaborazione con quello di Visso è assolutamente inadeguata. L’unica certezza è che non possiamo andare avanti così».

Fino a due anni fa era la Protezione civile, in collaborazione con i due Comuni e la Regione a provvedere al trasporto dell’acqua: a partire dal 2016 sono stati loro a risolvere il problema dell’approvvigionamento. Un servizio che da quest’anno non viene più fornito. I Comuni hanno affrontato la questione creando un allaccio da alcune delle sorgenti più a monte dei pascoli. Un’opera entrata in funzione da circa venti giorni, ma che non sta dando i risultati che gli allevatori si aspettavano.

«L’acqua sgorga spontaneamente sia a quota 800 metri che a quota 1.700. Noi siamo nel mezzo – continua Paris –. Per portare l’acqua negli abbeveratoi dei nostri pascoli i Comuni di Ussita e Visso hanno creato un allaccio con un tubo da un pollice e mezzo, che in linea teorica dovrebbe portare a valle circa dieci litri di acqua al minuto. Se tutto funzionasse a dovere il problema sarebbe risolto, visto che il nostro fabbisogno è inferiore, ma non è così. Il lavoro è stato fatto in maniera sbrigativa, approssimativa: la tubatura scende da quota 1.700 metri percorrendo due chilometri, non è stata interrata, non è stata dotata di uno sfiato e al momento porta a valle poco più di due litri di acqua al minuto. Nei giorni scorsi non ne arrivava una goccia. Ci è stato detto che il problema è dovuto a una bolla d’aria, ma è inevitabile, visto che la conduttura non ha sfiati. Inoltre tubo è al sole per tutto il giorno e la poca acqua che sgorga è calda, quasi imbevibile. Il problema è tutt’altro che risolto. La situazione sta diventando un salasso economico – conclude Paris –: in questi pascoli ci sono circa quattrocento capi, tra vacche, pecore, capre e cavalli. Abbiamo bisogno di 200 quintali di acqua al giorno: significa fare almeno tre trasporti al giorno con l'autobotte. Spendo ogni giorno circa 700 euro solo per far bere il bestiame. È impossibile andare avanti così».
Due classi della scuola secondaria di primo grado di Visso,  sono state poste in isolamento preventivo . Il provvedimento adottato dall'Asur è stato comunicato all'ammnistrazione comunale a seguito della riscontrata positività al Covid-19 in uno degli insegnanti della scuola. Didattica a distanza per gli alunni che verranno sottoposti a tutte le previste profilassi.  " In quarantena precauzionale sono gli alunni della prima e seconda media e- spiega il sindaco Gianluigi Spiganti Maurizi- non appena terminato questo periodo di isolamento preventivo e confidando che non vi siano positività, sim potrà tornare alla normalità. E' solo a titolo precauzionale e, dato che come avviene in qualsiasi luogo pubblico, sia alunni che insegnanti indossano le mascherine  e sono attenti a tutte le altre misure sanitarie,  non dovrebbero emergere ulteriori criticità. Entro la prossima settimana - conclude il sindaco di Visso-, anche per una questione di tranquillità, abbiamo comunque in previsione di ripetere i tamponi estesi a tutta la comunità e come sicurezza per tutti, invitiamo i cittadini ad aderire a questa operazione". 
c.c.
A Visso, su organizzazione del gruppo consiliare di minoranza,è prevista per questo giovedì 24 settembre un' assemblea pubblica aperta a tutta la cittadinanza. L'incontro si terrà alle ore 21.00 nella struttura container della Località Piano II.  
"Nostra intenzione - spiega Sara Tomani, capogruppo della minoranza-  è in primo luogo quella di ascoltare la popolazione, quali sono le esigenze e le problematiche della comunità a un anno dalle elezioni. Elezioni che ci hanno visto come perdenti e quindi siamo gruppo di minoranza - ricorda -ma essendo stati votati da oltre  il 48% degli abitanti di Visso, ci sentiamo responsabili sia per numeri che proprio per caratteristica in quanto pienamente coinvolti  in ciò che sta accadendo.  A un anno di distanza - prosegue Sara Tomani-, lo scopo principale è dunque quello di ascoltare le persone sulle problematiche che magari sono sopraggiunte e che eventualmente non conosciamo, oltre che recepire suggerimenti per quello che poi sarà il futuro.  Credo che ascoltare i bisogni e le necessità direttamente dalla gente, da parte nostra sia un dovere ed è chiaro che poi utilizzeremo quanto ascoltato per quelli che sono i nostri compiti. Nel corso dell'incontro - aggiunge- volevamo anche fare una sorta di resoconto del nostro operato dei 12-14 mesi trascorsi  e raccontare un po' quello che abbiamo fatto, che stiamo facendo e che faremo in seguito, coinvolgendo su questo non solo i nostri elettori che ci hanno votato ma tutta la popolazione della quale comunque noi ci sentiamo rappresentanti- prosegue -. Questa è la nostra priorità- conclude la capogruppo della minoranza- ; quello che ci preme è pertanto conoscere i sentimenti di chi ancora è rimasto sul territorio, di chi sta affrontando ogni giorno le problematiche legate a una ricostruzione che non è partita e le difficoltà di rimanere su questo territorio".
c.c.
Puntuale con la siccità estiva torna a farsi sentire il problema della crisi idrica nel comune di Visso. Ad essere interessata è la frazione di Cupi dove da qualche giorno è in azione l'autobotte. Il sindaco Gianluigi Spiganti Maurizi informa che al momento sono anche in corso dei sondaggi geologici dei quali si spera in una quindicina di giorni di conoscere l'esito. " Nella frazione di Cupi - spiega il sindaco di Visso - l'amministrazione Ballesi aveva provveduto a realizzare un pozzo in un'area che a seguito degli eventi sismici si è purtroppo prosciugata. Trovata una vena ad una profondità maggiore di oltre 80 metri, nel 2017 noi abbiamo realizzato un nuovo pozzo, tuttavia, a causa della siccità dell'estate è mancato l'approvvigionamento e si è verificato il problema. Finora- continua Spiganti Maurizi-  siamo riusciti a portare acqua alla comunità di Cupi attraverso il mezzo comunale e i nostri operai, poi a causa di un'avaria della nostra autobotte, si è dovuto ricorrere ad una ditta privata. Da parte dei geologi al momento sono in corso delle nuove indagini e sondaggi;speriamo si riesca a trovare una nuova vena e che nel frattempo si rinsaldi anche quella che attualmente è in fase di prosciugamento. Purtroppo il nostro è un territorio difficile- conclude- .Speriamo che la questione possa essere risolta al più presto e senza arrecare grossi disagi alla popolazione".
c.c.
Il Carnevale di Visso torna da dove è partito. Un segnale di rinascita dalla festosa sfilata di adulti e bambini che lo scorso fine settimana è riuscita a trasmettere quella sana spensieratezza che le tante difficoltà contingenti, hanno a lungo fatto venir meno. Partita da Villa Sant’Antonio, la lunga e colorata carovana di oltre 150 persone ha raggiunto la zona rossa del borgo. Ad aprire il corteo le foto del centro storico, a ricordo della Visso com’era e delle macerie di oggi.
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"È stata una bella festa – commenta la vicesindaco Patrizia Serfaustini- Da una parte, abbiamo voluto ricordare il dramma che stiamo vivendo da più di 3 anni, dall'altra si è voluto offrire un pomeriggio di quasi normalità, anche se quei pochi minuti dentro la nostra piazza, sono stati dominati da un velo di grande tristezza”.
Più forte di tutto, il messaggio di voltare pagina e riappropriarsi delle abitudini che il sisma ha costretto ad accantonare. Dallo spirito allegro di una giornata diversa è riuscito a riemergere un colore più acceso nella speranza di rinascita dell’intera comunità.
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“ Un pomeriggio fantastico, oltre ogni aspettativa- continua Patrizia Serfaustini- Meraviglioso è stato il segnale della partecipazione: ogni gruppo e ogni maschera presente, ha avuto un suo significato. Particolarmente toccante il momento in cui con una piccola delegazione, siamo entrati in Piazza osservando un minuto di silenzio. A confronto due poli opposti: la musica, il rumore, e l’allegria del carnevale, contro la realtà drammatica che c’è , Ma il segnale più forte è che i vissani sono finalmente usciti dalle casette e si sono divertiti. L’obiettivo che avevo in mente è stato raggiunto- spiega la vice sindaco-; siamo riusciti a far rinascere dalle macerie la manifestazione che anni addietro era stata una mia creatura. Il successo è questo e, il suo raggiungimento si deve alla presenza di tanti gruppi che hanno voluto essere con noi e che non troverò mai parole per ringraziare. Un’emozione grande l’abbiamo ricevuta dai 25 fantastici nonnini della Casa di riposo di Esanatoglia. Bellissimi i loro costumi e davvero un regalo la loro gioiosa partecipazione che ha davvero toccato i nostri sentimenti. Così è stato anche per gli altri ospiti del gruppo mascherato di Corridonia, della delegazione della Carnevalesca di Fano e dell’associazione arrivata da Ivrea per aiutarci nei giorni di preparazione. Bellissima la collaborazione che abbiamo ricevuto dai nostri vicini di Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Un segnale forte  che sta a testimoniare che vogliamo andare avanti così e che, aldilà del Carnevale, tutti insieme si può riuscire a fare qualcosa di positivo”.

Carla Campetella

***Approfondimento della notizia nel prossimo numero di Appennino Camerte
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Il Comune di Visso valuterà se costituirsi parte civile nell’ambito della vicenda giudiziaria che coinvolge l'ex sindaco e senatore della Lega Giuliano Pazzaglini e l'ex presidente del Comitato locale di Croce Rossa Giovanni Casoni. L'udienza davanti al GUP del tribunale di Macerata è fissata  per il 4 marzo; capi d'accusa per i quali gli imputati sono chiamati a comparire riguardano il peculato e l'abuso di ufficio per il senatore Pazzaglini e l'abuso d'ufficio per Giovanni Casoni.
In caso di rinvio a giudizio degli imputati il comune di Visso sarà assistito dall'avvocato Igor Giostra del Foro di Fermo che ha preso parte al Consiglio comunale avente ad oggetto l'inserimento all'ordine del giorno della richiesta del gruppo di minoranza riferita alla nomina di un legale e acquisizione di documentazione dalla Procura.
Ferma restando la presunzione d'innocenza dei due imputati fino al  giudizio di 3° grado, in caso di rinvio a giudizio e considerato l'interesse del comune a tutelare il proprio danno d'immagine, la maggioranza ha deciso di assumere autonomamente l'atto di nomina di un legale per acquisire tutti gli elementi necessari finalizzati a valutare i possibili sviluppi della vicenda giudiziaria. Come specifica la nota della Maggioranza "la scelta della linea è mossa dalla necessità di valutare con la massima serenità e ponderatezza tutti gli aspetti legali che ne dovessero derivare, nell'ottica di salvaguardare gli interessi e l'immagine del Comune di Visso". Posta a votazione la relativa richiesta presentata dalla minoranza e oggetto dell'ordine del giorno del Consiglio di ieri, la maggioranza non ha ritenuto di votare a favore in quanto l'amministrazione guidata da Gianluigi Spiganti Maurizi, afferma di essersi già attivata di propria iniziativa "nel porre in essere tutti gli atti necessari a tutela dell'Ente" e ritenendo quindi di prendere posizione o distanza dagli atti contestati dal gruppo di minoranza come richiesto nell'ordine del giorno, solo dopo aver preso piena conoscenza di tutti gli atti del procedimento.
"Preso atto del parere espresso dal legale Giostra nel Consiglio comunale - continua la nota- attenderemo l'esito dell'Udienza preliminare ( ndr. 4 marzo davanti al GUP di Macerata), a seguito della quale si valuterà l'eventuale costituzione parte civile del Comune di Visso. Esprimiamo massima fiducia nell'operato degli inquirenti e della magistratura- conclude la nota della maggioranza- affinché si giunga quanto prima a fare massima chiarezza in questa complessa e delicata vicenda". 
La scelta di nominare un avvocato è dunque suggerita da un'esigenza di garanzia dei propri interessi e, afferma il sindaco Spiganti Maurizi “ attenderemo l’esito dell’udienza  per valutare la nostra costituzione come parte civile nell’eventuale procedimento penale.  La presenza del legale in Consiglio comunale- spiega il sindaco-  è servita intanto a conoscere tutto l’iter che eventualmente dovrà essere seguito e che ci porterà ad agire di conseguenza una volta appreso l’esito dell’udienza. Andremo avanti a testa alta, nel rispetto delle leggi e facendo poi tutto quello che un’amministrazione deve fare, valutando per tutte le possibili soluzioni. L’avvocato Igor Giostra ci dirà  tutti i successivi passi che, in base alla pronuncia del 4 marzo, saranno opportuni da parte nostra”.
 La trattazione urgente dell’argomento è stata richiesta in Consiglio comunale dalla minoranza a motivo della necessità di fare chiarezza su un punto ritenuto fondamentale soprattutto sull'onda delle notizie riportate dagli organi di stampa.
“ La richiesta – spiega la capogruppo della minoranza Sara Tomani- era volta a nominare un legale a tutela del Comune di Visso, in grado di acquisire poi tutto il relativo fascicolo presso la Procura, al fine di valutare l’eventuale azione di costituzione come parte civile. Nell’atto che a seguito della nostra richiesta ci è stato comunicato dall’Ente, il Comune di Visso risulta tra le persone offese della vicenda giudiziaria che ancora non hanno presentato querela. Durante il Consiglio comunale di ieri sera- continua Sara Tomani-  l’avvocato che è stato nominato dall’amministrazione, ha consigliato di attendere l’esito dell’udienza del 4 marzo per costituirci, per cui provvederemo a risentire l’amministrazione dopo tale data, per conoscerne le intenzioni. Come minoranza- prosegue Tomani- il messaggio che ci premeva di far passare è quello che Visso è un comune pulito. La gente di Visso è gente pulita e, in questo momento, non ci andava bene l’essere identificati come una parte non limpida e non trasparente nel processo di ricostruzione nonché di  tutta la macchina generosa della solidarietà ad esso legata.
Sin da giugno avevamo chiesto all’amministrazione di prendere le distanze da ciò che era uscito sugli organi di stampa e, anche in quel caso, rchiedevamo l’inserimento all’ordine del giorno di una nota stampa condivisa. La presa di distanza non era chiaramente riferita ai soggetti indagati, ma alle notizie uscite sui giornali e che potevano anche essere false.  All’epoca ci fu detto di no e siamo tornati a riproporla. La maggioranza ha deciso che non si attiverà in tal senso finché non conoscerà l’esito dell’udienza davanti al GUP. Nella speranza  di non causare danni all’amministrazione e alla comunità di Visso, attenderemo– conclude la Capogruppo della minoranza-. Certo, un paese che a livello mediatico è interessato da una vicenda tale, seppure non ancora chiarita nelle responsabilità effettive, non suscita quella fiducia e quella solidarietà che in questo periodo difficile magari riguarda e ha in concreto riguardato altri comuni del cratere”.   
C.C.

Che il 2020 sia un anno di ripartenza. E’ l’augurio del sindaco Gianluigi Spiganti Maurizi per Visso e per tutti gli altri paesi gravemente feriti dal sisma. “La speranza non è mai venuta meno ma sarebbe ora che la nostra “ perla” uscisse dalla lentezza e cominciasse a vedere più segnali concreti. Della ricostruzione pesante invece non c’è traccia -dice il primo cittadino-. Visso ha oltre l’80 per cento di edifici da ricostruire e dopo tre anni, i progetti della pesante presentati, sono solo una trentina. Di certo, le priorità restano quelle di sempre e nessuno sta con le mani in mano: stiamo portando avanti alcuni progetti come quello della piazza che diventerà il cuore commerciale di ritrovo della comunità. Terminate le palificazioni le maestranze si stanno occupando dei basamenti su cui verranno messe le strutture. La ditta sta procedendo coi lavori e, anche grazie alle belle giornate, sta recuperando sui tempi; altri obiettivi sono quelli della ex scuola Capuzi il cui edificio ospiterà la materna, l'asilo nido e la sede comunale e poi dovremo occuparci del Palazzetto dello Sport; le opere sono a progetto definitivo per cui, tempo circa tre mesi per il completamento dell’iter, i lavori dovrebbero partire” . Critico il sindaco di Visso sul nuovo decreto sisma  che si pensava potesse dare più risposte concrete, maggiore snellezza di procedure e accelerazione.
“Le difficoltà vengono dall’assenza di norme speciali- spiega Spiganti Maurizi-; per una catastrofe paragonabile ad una guerra, come può un sistema ordinario di norme darci la possibilità di intervenire e sanare le situazioni? Si fosse tenuto conto della legge del 97, magari modificata in alcuni punti, si sarebbe agevolata tutta la ricostruzione, invece si è scelto di ricalcare il modello dell'Emilia Romagna, ma la Pianura padana non ha niente a che vedere con quello che sono le nostre montagne e gli spazi anche ristretti del nostro territorio. Sulle nostre terre, si ha difficoltà a ricostruire e a delocalizzare. Situato dento una conca, il nostro borgo non ha poi tante possibilità di espandersi e deve tener conto di tanti altri particolari. Ci vuole davvero tanta forza e ce la stiamo mettendo, ma l’amarezza per quello che non viene compreso della nostra situazione, è sinceramente tanta". Il primo cittadino dice che con gli altri colleghi e con l’Anci parteciperà all’assemblea di tutti i sindaci del cratere organizzata con il Governo a Roma, anche se non nasconde che le sue intenzioni potrebbero essere per segnali più forti: " in questa situazione in cui tutto è bloccato e in cui i sindaci e le amministrazioni sono quelli che maggiormente vengono a trovarsi sotto pressione senza poteri per intervenire, ho pensato anche di restituire la fascia tricolore. Mi auguro che l’anno nuovo sia migliore- prosegue - ma la realtà che abbiamo davanti agli occhi è ancora difficile e complicata: siamo arrivati ad un numero di decreti di cui abbiamo perso il conto, quando ne bastava uno o due e, dare la possibilità di poter fare quello che veramente serve a questi luoghi. Nessuno pretendeva la ricostruzione in uno, due o tre anni però - sottolinea il sindaco- a tre anni dal terremoto, ci aspettavamo delle norme che consentissero di far vedere un minimo di ripartenza dei centri storici, qualcosa che desse la possibilità di una parvenza di rinascita. E’ un po’ poco che tutto resti affidato solo alla speranza che si sa è l'ultima a morire e alla quale, tutti noi crediamo, altrimenti i miei concittadini non sarebbero tornati. Noi ci siamo, speriamo e senza farci prendere dallo sconforto, combattiamo: lo dobbiamo fare per questi luoghi, lo dobbiamo fare per Visso che è perla dei Sibillini, borgo arancione ricco di storia, di antichità e tra i borghi più belli d’Italia. Come si fa a lasciare morire paesi come Visso che quando arrivano persone da fuori e le porti in piazza, nonostante sia tutto rovinato, restano meravigliate dalla sua bellezza.
Luoghi che debbono assolutamente ritrovare l’economia del turismo che è la loro unica fonte di guadagno: Monte Prata, Frontignano, il palazzetto del ghiaccio di Ussita, sono luoghi e attività che ad oggi dovevano essere già ripartiti. Lo sconforto maggiore viene dalle tante discussioni fatte, dalle tante parole dette che hanno prodotto pochissimi fatti concreti per garantire la sopravvivenza di questi posti. Quindi- conclude Spiganti Maurizi- all’inizio di un nuovo anno l’augurio che faccio ai miei cittadini e a tutti i paesi che si trovano ancora bloccati e fermi, è che possano finalmente vedere una luce, realizzare che veramente si sta facendo qualcosa. Il mio augurio è che arrivi finalmente concretezza”.
c.c.

Riprendere la tradizione del Carnevale di Visso, chiedendo anche supporto ad altre grandi manifestazioni. Un’idea, della quale si è fatta promotrice la vicesindaco e assessore al Turismo Patrizia Serfaustini, che ha invitato a discuterne tutti gli abitanti del paese, convocando una riunione nella sala del consiglio comunale.

“L’intenzione – afferma Patrizia Serfaustini- è quella di ridare un tocco di vitalità al Borgo dei Sibillini lacerato dal sisma, favorire l’incontro della comunità e soprattutto regalare un momento di spensieratezza ai bambini. Il terremoto del 2016 ha infatti cancellato anche i festeggiamenti che da qualche anno venivano organizzati e l’intenzione dell’amministrazione è quella di riprenderli, magari con l’aiuto di chi sul tema ha una grande esperienza, come gli organizzatori dei Carnevali più importanti d'Italia quali Venezia, Viareggio e Fano. Intanto la riunione di ieri sera è stata senz’altro positiva- continua la vicesindaco- C’è stata una bella affluenza e tanto entusiasmo e la cosa che più mi ha fatto piacere è stata l’assenza di qualsiasi polemica, anzi, uno spirito gioioso, costruttivo e la volontà di preparare qualcosa di buono e svilupparlo insieme. Abbiamo già una risposta affermativa dal Carnevale di Fano che invierà una delegazione e darà la sua mano per costumi e allestimenti. Con noi sarà anche un gruppo mascherato di Torino e siamo fiduciosi in una risposta da Viareggio e Venezia, ma non dovesse arrivare ci accontentiamo lo stesso di quello che abbiamo ottenuto sin qui. Ho tenuto particolarmente a questa iniziativa- spiega Patrizia Serfaustini- perché c’è proprio l’esigenza di mettere un po’ di colore e di vitalità su questi giorni che trascorrono nel grigiore. La comunità ne ha bisogno: non si vede più il bell’afflusso di un tempo, il turismo non c’è perché non abbiamo più strutture ricettive, gli impianti sciistici sono chiusi e si sente dunque la necessità di fare un qualcosa per la popolazione del posto, per i bambini e per le persone anziane che comunque trascorrono i loro giorni chiusi in casa. Un po’ di colore e di spensieratezza ci vuole, pur consapevoli che i problemi sono tanti e gravi e che la più grossa questione è quella di una ricostruzione che non c’è. Non dipende da me purtroppo ma come assessore e vicesindaco sento che ho anche questo compito di organizzare qualcosa che possa far star bene le persone, anche solo con una piccola e serena giornata di festa”.
La data del Carnevale di Visso sarà con tutta probabilità quella del 22 febbraio, ultimo sabato di Carnevale.
“ Abbiamo il tempo per mettere insieme qualcosa di simpatico e divertente.- conclude la vicesindaco- L’entusiasmo c’è per cui abbiamo tutti gli ingredienti essenziali per tirar fuori qualcosa di buono”.
c.c.


Visso si prepara ad accogliere l’arrivo di un foltissimo gruppo di giovani camminatori. Nell’anno del cammino lento, domenica 30 novembre sarà proprio la Perla dei Sibillini tappa conclusiva della prima parte di “Sentiero Italia” che con i suoi 6880 chilometri è il più lungo trekking del mondo alla scoperta delle terre alte italiane.
Il viaggio collettivo Va’ sentiero, iniziato dal Friuli Venezia Giulia il 1 maggio 2019, vede tra i suoi fondatori tre giovani, accomunati dalla passione per la scoperta della montagna. L’idea è quella di percorrere per intero il Sentiero Italia Cai, creato negli anni novanta e recentemente ripreso dal Club Alpino Italiano. 
FOTO SARA FURLANETTO
La scintilla di Va’ sentiero è partita da Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono e ha visto sin da subito l’adesione entusiasta di tanti ragazzi, oltre all’appoggio del Touring Club italiano, deciso a sostenere la carica sociale e positiva di un progetto che guarda alle terre interne della penisola e stimola nelle nuove generazioni un approccio sostenibile alle montagne italiane, raccontandone il fascino, la bellezza e le tradizioni dei territori.
" Che questi giovani abbiano deciso di fare tappa nel nostro borgo- dichiara la vicesindaco Patrizia Serfaustini- è motivo di grande orgoglio. Attendiamo davvero con il cuore in mano questi ragazzi che hanno percorso tanti chilometri; nella devastazione pressochè totale, è brutto da dirsi ma li accoglieremo con l'unica cosa rimasta agibile che è la bellezza della nostra montagna e con i percorsi della nostra bella natura. Ci fa molto piacere averli con noi - aggiunge Patrizia Serfaustini- anche perchè di Visso finora hanno sentito solo parlare senza averla mai conosciuta prima. Saranno accolti dal sindaco Gianluigi Spiganti Maurizi, dalla banda musicale e, non disponendo di posti al chiuso, abbiamo preparato una tensostruttura che ospiterà degli spettacoli che vedranno protagonisti anche dei musicisti che fanno parte del loro gruppo. Sarà un modo per riflettere anche sulle esperienze personali dei giovani che hanno partecipato a questa lunga camminata e contemporaneamente - conclude la vice sindaco- anche su quella che è la nostra situazione. Credo che sarà un bel momento di reciproco arricchimento ". 
cc
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