«Verrebbe da dire che “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”. Non sono passate che poche settimane dall’insediamento, che la “nuova” amministrazione comunale (si fa per dire!), con l’approvazione della delibera di assestamento di bilancio, ha così ripreso quelle vecchie e cattive abitudini di sperpero di denaro pubblico, già conosciute in passato e che pensavamo ormai fossero solo un brutto ricordo».

Esordisce con queste parole la nota del gruppo "Ripartiamo" che rappresenta la minoranza in seno al consiglio comunale di Camerino. 

«Abbiamo per un attimo pensato fossimo tutti consapevoli delle difficoltà economiche che interessano famiglie e imprese, a causa della necessità di fronteggiare l’alto costo delle forniture energetiche e il rincaro generalizzato dei prezzi e che mai come in questo momento, fosse necessaria una oculata gestione delle risorse disponibili. Ci eravamo sbagliati - sottolineano i componenti la minoranza -.
  L’amministrazione Lucarelli - continua la nota-, nel portare in approvazione il documento di assestamento dei conti pubblici, incurante della situazione che si prospetta, ha scelto di navigare in direzione diametralmente opposta. Piuttosto che intervenire sulla possibilità di un alleggerimento del carico fiscale, ha preferito devolvere la considerevole somma di 31.000 euro per il finanziamento di una serata dedicata all’opera lirica in omaggio al nostro illustre concittadino U. Betti. Iniziativa sicuramente lodevole e dall’alto valore culturale - sottolinea "Ripartiamo"-  se non fosse che tale somma equivale a quasi quanto l’intero importo che il Governo ha trasferito ai comuni con il decreto cd. “aiuti” per far fronte al caro energia (euro 39.000 circa) nonché di poco inferiore a quella impiegata per lacquisto dello stabile Banca Marche che tanto scalpore suscitò nellodierna maggioranza.
Una scelta a dir poco inopportuna dal momento che il peso finanziario necessario per coprire i rincari energetici non potrà che finire per gravare sulle tasche dei cittadini. Ma tant’è!!!
Come se ciò non bastasse,- aggiungono- nella stessa seduta è stata deliberata la modifica allo statuto comunale nel senso di prevedere l’istituzione, a titolo oneroso, della figura del Presidente del Consiglio Comunale, oggi obbligatoria solo per i comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Respinti gli emendamenti che chiedevano lo svolgimento dell’incarico a titolo gratuito.

Il gruppo "Ripartiamo"- prosegue la nota -,  nel rinnovare tutta la sua contrarietà ai provvedimenti deliberati che non tengono in alcun conto delle esigenze e dei bisogni delle tante famiglie e imprese in difficoltà a causa della situazione economica in atto, non può non rilevare come vi siano altre e più importanti priorità che l’amministrazione comunale è chiamata ad affrontare e sulle quali invece non si percepisce alcun interesse e passo in avanti.
Destano particolare apprensione le comunicazioni del Sindaco Lucarelli riguardo l’esito degli incontri intercorsi con il gruppo Karrer incaricato della redazione dei piani attuativi e con il commissario straordinario alla ricostruzione Legnini.
E’ stata riferita l’intenzione dell’attuale amministrazione, di voler procedere ad un ulteriore approfondimento dello studio geologico da eseguirsi nelle frazioni di Sant’Erasmo, Arnano, Calcina e Nibbiano, i cui risultati saranno consegnati non prima di un anno e mezzo.
Ci permettiamo di segnalare alla nuova amministrazione come sia stato ormai più volte ribadito e certificato in atti pubblici e per ultimo dalla stessa Regione Marche che la presenza di una frana in quei territori non è di ostacolo alla ricostruzione, a conferma che allo stato attuale non vi sono impedimenti di sorta alla presentazione di progetti e all’avvio delle opere di ricostruzione.
Al contrario l’intenzione di procedere ad ulteriori approfondimenti appare confermare quella ostinata volontà di bloccare il processo di ricostruzione faticosamente avviato. Vorremmo tanto che l’attuale amministrazione ci confortasse circa una diversa volontà rispetto a quelli che sono i segnali che inequivocabilmente trapelano alla nostra attenzione.
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Ci risulta inoltre, al contrario di quanto comunicato dal Sindaco, che l’incontro con il Commissario Legnini sia stato tutt’altro che proficuo e che sia stata presentata dall’amministrazione comunale insieme a un non meglio precisato gruppo di tecnici, una proposta di ricostruzione del centro storico da lasciare seriamente perplessi.
Ci auguriamo siano solo chiacchiere non rispondenti al vero - conclude la minoranza -.
Comunque sia, sappia l’amministrazione comunale e quanti hanno interesse a un rallentamento delle attività in corso, che il gruppo “Ripartiamo” è testardamente determinato a procedere speditamente sulla strada di una ricostruzione sicura e veloce e che utilizzerà ogni mezzo previsto dall’ordinamento per difendere e tutelare i diritti dei tanti cittadini a vedere ricostruita la propria abitazione in tempi ragionevoli.


L’approvazione del bilancio consolidato, slittato a causa Covid; della convenzione per l'utilizzo dell'Auditorium e delle sale di registrazione dell’Accademia della musica donata dall’Andrea Bocelli Foundation e del progetto esecutivo dei lavori della rete fognaria della zona Sae delle Cortine. Sono solo alcuni dei temi discussi nella seduta del Consiglio comunale di Camerino che si è svolto in streaming.

Sguardo attento al turismo: con apposita delibera è stata individuata l’area in località Le Calvie da acquisire a patrimonio pubblico per realizzare la nuova area camper grazie ai 370 mila euro appositamente stanziati con ordinanza dal Commissario Speciale alla Ricostruzione.

Area Camper che, secondo quanto dichiarato dal sindaco Sandro Sborgia, dovrebbe essere già disponibile dalla prossima estate.

Approvato in Consiglio comunale anche l’intervento di sistemazione idraulica del sistema di regimazione delle acque bianche del bacino del fosso dello Scarico e del sistema di raccolta acque nere, "che si è reso necessario - si legge nella nota del Comune - a seguito delle urbanizzazioni post sisma 2016, al SottocorteVillage, ai container dell’Università e allo studentato dell’Università di Camerino che hanno aumentato in modo significativo il flusso dei reflui recapitanti sul fosso".

L’intervento, che si aggira sui 4 milioni di euro, prevede tutta una serie di interventi che vanno dalla realizzazione di un nuovo reticolo fognario e relativa stazione di sollevamento che consentiranno di condottare i reflui provenienti dalle nuove urbanizzazioni, del campus universitario, dell’abitato del fosso lo scarico e dall’area container, oltre a una parte del quartiere residenziale di Montagnano.

Il progetto prevede, inoltre, i lavori di regimazione del fosso “Lo scarico” per la messa in sicurezza delle case degli abitanti della località. Lavori che eviteranno rischi idraulici ed inconvenienti igienico sanitari.

Previste anche una serie di barriere drenanti per abbassare il livello dell’acqua sui campi circostanti per evitare eventi franosi. “Un’opera che riteniamo assolutamente urgente - spiega la maggioranza - e per cui ringrazio anche l’Università di Camerino che ha messo a disposizione le aree di sua proprietà e si è resa disponibile a effettuare una parte dei lavori a proprie spese per una cifra di poco meno di 200 mila euro”.

Infine un saluto particolare di stima e affetto è stato poi rivolto ad Alessandra Secondari, segretaria del Comune di Camerino, prossima al pensionamento, per il lavoro svolto.

GS
Vizi di legittimità in ordine ad alcune delibere sottoposte ad approvazione nella seduta del consiglio comunale dello scorso 8 aprile, vengono contestati dai consiglieri di minoranza del gruppo "Radici al futturo" Pasqui, Nalli, Lucarelli e Falcioni.  I motivi sono esplicitati in una lettera inviata al Sindaco di Camerino Sandro Sborgia e al Segretario generale dott.ssa Alessandra Secondari 
In particolare con il documento i consiglieri sottolineano delle irregolarità che erano già state evidenziate nel corso della stessa seduta  in merito alle delibere 
inerenti l'atto di indirizzo per  l'approvazione progetto e atti conseguenti del nuovo plesso Betti e l'approvazione della seconda tranche di aggregati edilizi nel centro
storico  di Camerino e di Mergnano San Pietro danneggiati dal sisma e da recuperare con interventi unitari.
"La proposta di delibera relativa alla scuola Betti- scrivono i consiglieri di "Radici al futuro"-  essendo priva dell’allegato contenente il progetto,non poteva essere votata in quanto contraria al disposto dell’ art 3 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale secondo cui “le proposte di deliberazione e la documentazione relativa a ogni argomento iscritto all’ordine del giorno sono messe a disposizione dei consiglieri, con deposito presso la Segreteria comunale, contestualmente alla convocazione...omissis...Se tali termini non sono stati rispettati, l’argomento non può essere sottoposto a votazione a richiesta anche di un solo consigliere.
Al di là di ciò, risulta ancor più grave nella sostanza il fatto che il progetto sul quale il consiglio comunale doveva esprimere il proprio parere favorevole - continuano i consiglieri di "Radici al Futuro"-non era allegato alla delibera (diversamente dagli elaborati di variante urbanistica), e di conseguenza non è stato oggetto di analisi da parte dei consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, costringendoli ad un’approvazione “alla cieca”.
La minoranza, intenzionata comunque a votare favorevolmente stante l’importanza della questione per la città, si è preoccupata di verificare la legittimità di una delibera presa in assenza della documentazione necessaria, chiedendo espressamente al Segretario Comunale chiarimenti in tal senso. Il Segretario, più volte sollecitato, non ha fornito una risposta chiara in termini giuridici ma si è limitato soltanto a dire che, se la minoranza avesse voluto, avrebbe potuto prendere visione del progetto. Tale risposta di carattere “politico” a parere degli scriventi non colma il vizio della delibera poiché ad essa non era formalmente allegato il progetto parte integrante e sostanziale del
deliberato.
Nella seconda delibera relativa agli aggregati- sottolineano ancora i consiglieri-  il segretario generale, appositamente interpellato dalla minoranza circa le modalità di votazione, cioè se bisognava votare soltanto i singoli aggregati oppure occorresse una doppia votazione, dapprima si è limitato a dire che potevamo decidere noi come procedere poi, incalzato, rispondeva che non era affatto necessaria la votazione complessiva sull’intero provvedimento.
Risulta paradossale sostenere che le modalità di votazione possano essere scelte a piacere dai consiglieri in presenza di un puntuale regolamento comunale, considerato che, tra l’altro, una delle funzioni del segretario comunale sia quella di “guidare” i lavori del Consiglio Comunale al fine di porre in essere atti nel rispetto della legge.
Inoltre- continua la lettera-  quanto affermato dal Segretario è palesemente in contrasto con quanto prescritto dall’ art. 8,punti 13 e 14, e dall’art 10 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale".  Gli articoli in questione, rivela la minoranza, precisano che dopo le dichiarazioni di voto, si passi alla votazione complessiva della proposta e che qualora previsto dalla legge o dallo statuto o se richiesto dalla maggioranza dei consiglieri presenti,la proposta possa essere votata per parti o articoli. In tal caso, alla discussione generale segue quella sui singoli articoli o parti e sui relativi emendamenti. Nella discussione può intervenire un rappresentante per ogni gruppo per dichiarazione di voto. Terminata la votazione dei singoli articoli o parti, seguono le dichiarazioni di voto e la votazione sulla proposta nel suo complesso che nell'ordine di votazione prevede che sia affrontata per prima la questione pregiudiziale , a seguire la questione sospensiva, quindi gli emendamenti intesi a modificare la proposta o parte di essa, mediante soppressioni, sostituzioni o aggiunte; si procede poi alle singole parti della proposta, se la votazione per parti separate è prevista dalla legge o dallo
statuto o è stata richiesta dalla maggioranza del Consiglio e, infine, la proposta nel suo complesso, con le modifiche e le precisazioni risultanti dagli emendamenti eventualmente approvati in precedenza.
I consiglieri del Gruppo Radici al Futuro concludono la lettera firmata, invitando ad "adottare i necessari atti al fine di eliminare o sanare i vizi di legittimità riscontrati nelle delibere approvate al fine di evitare possibili impugnazioni e ricorsi da parte di cittadini così da provocare ulteriori ritardi nell’iter di ricostruzione della Città di Camerino".
C.C.




 
Primo consiglio comunale in seduta mediatica a Camerino. Alle comunicazioni del sindaco è seguita la presentazione e illustrazione dei punti all'ordine del giorno sottoposti ad approvazione uno dei quali è stato ritirato. In oggetto c'erano gli interventi unitari riguardante la seconda tranche di nuovi aggregati e consorzi relativi al centro storico e alla frazione di Mergnano San Pietro, l'atto di indirizzo riguardante l'approvazione del progetto della nuova scuola Betti e atti conseguenti, l'approvazione del regolamento comunale  concernente  criteri e modalità di determinazione delle sanzioni amministrative pecuniarie riferite ad opere edilizie dei privati. Infine il Documento Unico di programmazione  2020- 2022
Il gruppo di minoranza di Radici al futuro ha espresso  voto contrario solo su uno della ventina di aggregati di cui è stata proposta approvazione ieri sera oltre che sul DUP 2020 -2022, ultimo dei punti affrontati. Astensione invece in merito al regolamento comunale e, altro punto che ha registrato discussione da parte dei consiglieri d'opposizione, seppure in definitiva si sia approdati al licenziamento all’unanimità, quello relativo al nuovo plesso scolastico Ugo Betti il cui progetto esecutivo si avvia ad essere approvato in sede di Conferenza permanente dei servizi, su convocazione del Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini.
Il dibattito è sorto innanzitutto intorno ad uno degli aggregati del centro storico che insiste nell’area del Santuario di Santa Maria in via e, in particolare, nelle parte posteriore che finora ha costituito l’uscita verso i giardini della Rocca Borgesca. “ Su quell’aggregato che va a costeggiare la parte posteriore della chiesa – afferma il consigliere di minoranza Roberto Lucarelli- ci siamo espressi con voto contrario perché riteniamo che, al pari della strada d'ingresso nel centro storico che costeggia la destra della chiesa e oggetto di perimetrazione, a nostro parere si sarebbe dovuta perimetrare. Chiunque conosce Camerino - prosegue il consigliere- sa per certo che una parte di quell'area costituisce l'ingresso e l’altra parte è l'uscita dal centro; se dunque si mette in sicurezza e si pensa di fare una via di fuga per l'entrata, a nostro avviso è sicuramente importante mettere in sicurezza pure l'uscita. Riteniamo pertanto che valutare oggi la possibilità di allargare anche di poco quell’area, sarebbe stato lungimirante dal punto di vista della sicurezza per il futuro della città. Per quel che riguarda il nuovo plesso scolastico Betti- continua Lucarelli- noi più di tutti abbiamo voluto e sostenuto fin dall’inizio e con forza la sua realizzazione anche quando tutti dicevano che forse  si sarebbe dovuto ripensare a collocare la scuola in altra sede. Ai tempi della nostra ammnistrazione- prosegue- si diceva anche che avremmo dovuto magari rinunciare all'ordinanza 14 e attendere nuovi finanziamenti. Abbiamo invece insistito, convinti che se non prendevamo quel treno probabilmente la scuola non l'avremmo mai vista ricostruita in tempi brevi. In funzione dei nuovi assetti dell'area avuti negli ultimi mesi, il progetto ha poi avuto necessità di effettuare una variante urbanistica, variante urbanistica che per quel che riguarda la scuola ci ha visti sicuramente favorevoli. Il problema che abbiamo sollevato è di essere stati chiamati a votare il parere favorevole sul progetto, progetto che nella sostanza non è stato allegato agli atti di delibera e quindi c'è venuto il dubbio che questa procedura non del tutto lineare potesse mettere in discussione la legittimità dell'atto e conseguentemente, andare ad inficiare il proseguo della costruzione . Per poter esprimere un parere riteniamo che lo stesso progetto avrebbe dovuto essere allegato. Ma al di là di questo, ci siamo sentiti di esprimere comunque un voto favorevole perché continuiamo ad essere fortemente convinti che quella costruzione è un'opera strategica e - continua Lucarelli -  siamo andati avanti anche laddove ci potrebbero essere stati dei dubbi procedurali. Come gruppo di minoranza- conclude Lucarelli- abbiamo poi votato contrari sul Dup e sulle linee programmatiche ma soprattutto su quelle che sono le disposizioni di bilancio oggi presumibilmente suscettibili di modifica data l’ emergenza covid-19. Riteniamo infatti che il dire che c'è un bilancio deficitario quando sono presenti 3 mln di euro di assicurazione da poter spendere per interventi di natura strategica, denoti una poco chiara visione di programmazione futura dell'ammnistrazione.”.
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L'assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli ha ripercorso l'iter del nuovo plesso Betti, ritardato da alcune integrazioni richieste e riguardanti le indagini archeologiche che sono state concluse con esito positivo senza rinvenire serie problematiche da parte della Sovrintendenza. Richiesti anche taluni documenti per una variante che appunto verrà approvata in sede di conferenza permanente contestualmente a quella del progetto esecutivo dell'edificio scolastico. In consiglio la votazione ha riguardato questi atti e, come detto, la minoranza ha avanzato il fatto che il progetto esecutivo non fosse allegato. L'assessore Fanelli ha opposto a questo rillievo che il progetto esecutivo era presente già agli atti in comune dal 13 gennaio scorso e che vi sarebbe stato tutto il tempo per poterne avere visione.
"Credo che in questo momento- dichiara Fanelli- non possiamo permetterci di cavillare e cercare invece di andare avanti. La burocrazia c'è a tutti i livelli ma non possiamo essere noi che rappresentiamo i cittadini i i burocrati della situazione. Anzi, dobbiamo cercare di andare avanti e abbattere gli ostacoli che eventualmente la burocrazia potrebbe metterci di fronte. Quello della scuola Betti è un passo importante e ora sarà il Commissario che ha già preso contatti col sindaco a convocare quanto prima la conferenza permanente".
Una volta che questo ulteriore passo raggiungerà esito positivo, avrà luogo la fase successiva dell'apertura del cantiere a Madonna delle Carceri.
"Di fatto sia il progetto esecutivo che l'esecuzione dei lavori hanno il placet e l'approvazione in conferenza permanente-darà dunque il via ai lavori.-assicura Fanelli-  La ditta è già stata individuata e ci attendiamo che da qui a breve e con tutte le cautele del caso, possano ripartire anche le attività edilizie che al momento vivono un blocco forzato. Chiaro che in questa fase di fermo- conclude Fanelli- il minimo che possiamo fare è sistemare le carte e andare avanti in videoconferenza anche per quel che riguarda i prossimi passaggi col Commisario alla ricostruzione.  Oggi ci siamo anche sentiti con la Provincia che, sulla base dei documenti inviati dal comune deve produrre l'esclusione a Vas, valutazione ambientale strategica del progetto e abbiamo ricevuto rassicurazioni che a breve arriverà  il decreto che sancisce l'esclusione a Vas della variante da approvare. Per cui, siamo pronti per la conferenza in via telematica col nuovo Commissario che abbiamo visto molto risoluto sotto molti aspetti ed argomenti e che gode assolutamente della nostra fiducia". 
La delibera ritirata era relativa all'approvazione di un'area camper per finalità turistica e di protezione civile in zona Le Calvie; l ritiro è stato giustificato dal fatto che si è venuti a conoscenza che una parte di quell'area è soggetta a vincolo di esproprio per il passaggio della Pedemontana. 
Illustrata dall'assesore Fanelli anche la proposta del regolamento contenente le modalità delle sanzioni ammnistrative da applicarsi in materia edilizia. il cui importo finora non era ben definito. " A seconda del tipo di abuso, si è andati a dare un valore numerico alla sanzione e si è anche previsa la possibilità di dilazionare il pagamento in più rate e senza interess,i per chi dimostri di avere delle difficoltà a saldare la sanzione irrogata ".
Perplessità e voto contrario della minoranza sulle linee di indirizzo del Dup per il triennio 2020-2022 illustrato dall’assessore Lucia Jajani. “ Il documento –ha spiegato- è stato  elaborato e approvato in Giunta prima dell’emergenza Covid e dunque il senso di quei numeri non è più attuale. Abbiamo provveduto comunque alla delibera del Consiglio così come prevede la legge perché è l'avvio del processo di programmazione economica finanziaria dell'ente ed è un atto necessario per poter consentire a tutta la gestione  tecnico amministrativa del comune di poter andare avanti con i propri lavori però sono dei numeri che alla luce dell'emergenza verranno rimessi in discussione; la prima variazione che abbiamo fatto è quella di prevedere un primo capitolo per far fronte alle spese di emergenza per un importo totale di 133mila euro ed è stato suddiviso per 100 mila euro come sussidi da elargire ad imprese e famiglie in difficoltà. Abbiamo perciò quasi triplicato il contributo di circa 36mila euro arrivato dallo Stato e quindi provvederemo ad utilizzare quesi soldi man mano che si manifesteranno le difficoltà. Per quanto riguarda invece i rimanenti 33 mila euro sono stati destinati per acquistare presidi sanitari e per le attività di sanificazione che man mano si renderanno necessarie; questa è una prima partenza- ha ribadito l'assessore Jajani-  difficile infatti fare delle previsioni su quelle che saranno le necessità di questa emergenza e verso la quale nessuno è in grado di stabilire come muoversi.  E' la prima volta che ci troviamo di fronte a una criticità  sanitaria così grande ma  abbiamo manifestato la ferma volontà di questa amministrazione di mettere al primo posto le esigenze della comunità, quindi  cittadini, famiglie e imprese e man mano aggiusteremo i dati di bilancio secondo le esigenze che si presenteranno"
In risalto nelle considerazioni del primo cittadino Sandro Sborgia in primo luogo il fatto che tutta la cittadinanza abbia seguito in diretta streaming la seduta del Consiglio comunale, protrattasi per circa tre ore.  “E’ chiaro che sarà necessario andare avanti così fino a che non sarà terminata la fase dell'emergenza sanitaria- afferma il sindaco- e colgo l'occasione per rivolgere il mio apprezzamento all’intera Giunta composta dai consiglieri di maggioranza e minoranza, per il rispetto e l’atteggiamento corretto che c’è stato per tutta la seduta. Importanti i punti all'ordine del giorno sui quali c'è stata discussione e, nella maggior parte dei casi, uno spirito di compattezza.  Venti i nuovi tra aggregati e consorzi portati ad approvazione insieme al punto riguardante la nuova scuola Betti. Elementi che si riferiscono entrambi al futuro della nostra comunità e frutto di un lavoro anche complicato del quale ringrazio in particolare gli uffici comunali preposti e soprattutto i consiglieri delegati Anna Ortenzi e Luca Marassi nonché l'assessore Marco Fanelli che hanno direttamente seguito tutte le questioni. Alla partita già approvata a fine gennaio di aggregati e consorzi abbiamo aggiunto  nuovi interventi che riguardano il centro storico e la frazione di Mergnano San Pietro. Molto importante il nuovo plesso scolastico Ugo Betti sul quale abbiamo profuso tutte le nostre forze, per avviarci alla Conferenza dei Servizi non appena il Commissario straordinario ne darà convocazione e che una volta chiusa - aggiunge Sborgia- ci consentirà di dare il via ai lavori: credo che trascorsi 3 anni  sia il minimo che possiamo fare. Era doveroso e siamo riusciti a sbloccare una situazione che sembrava davvero disperata. Ce l'abbiamo fatta e quindi andiamo avanti anche su questo fronte. Per quel che riguarda l'emergenza sanitaria del momento, voglio anche sottolineare l’avvio della misura dei buoni spesa. Consapevoli dei disagi che vive la popolazione, abbiamo anche provveduto a triplicare il Fondo proprio con l'intenzione di riuscire il più possibile a colmare tutte quelle situazioni di stato di bisogno dei cittadini. Voglio rassicurare anche coloro i quali sono titolari di attività economiche dicendo che non debbono temere di trovarsi in difficoltà, perché noi ci saremo e tutto quello che sarà necessario fare questa amministrazione lo farà. Vedremo quello che succederà nell'evoluzione della pandemia, ma- chiosa il sindaco-  non v'è dubbio che questa amministrazione abbia come punto fondamentale del suo mandato l'essere al servizio del cittadino, quindi, in ogni modo e con ogni mezzo, faremo quanto è in nostro potere, affinchè nessuno rimanga indietro. Su questo mi sento di poter rassicurare tutti".
C.C.
L’ottava variazione al bilancio di previsione 2019-2021 e la nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione riferita allo stesso periodo, hanno costituito l’argomento che ha più acceso la discussione tra maggioranza e opposizione, nel corso della lunga seduta del Consiglio comunale di ieri sera
Approvato a maggioranza, il punto all’ordine del giorno ha registrato il voto contrario del gruppo di Minoranza "Radici al Futuro".

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La manovra sul bilancio è stata introdotta dalla vicesindaco e assessore Lucia Jajani, subito dopo la trattazione e ratifica all’unanimità della delibera di giunta del 6 novembre 2019 relativa ad una variazione in via d’urgenza per inserire a bilancio gli impegni che riguardano la partecipazione a due bandi della Regione. Si tratta di progetti già avviati e riguardanti l’uno l’oasi del lago di Polverina e l’altro, l’installazione di colonnine di ricarica elettrica.
Molto più corposa la tematica della variazione al bilancio di previsione, ultima di legge dell’anno in corso che, accanto agli assestamenti operativi in entrata e in uscita dell’anno corrente, considera la destinazione del 'tesoretto' di 3 milioni di euro che il comune di Camerino si è ritrovato nelle casse come indennizzo per risarcimento danni del sisma derivante da una polizza assicurativa  stipulata anni fa su immobili pubblici. L’amministrazione ha deciso che l’indennizzo  liquidato venga destinato ad opere pubbliche, tenendo in conto però di alcuni fattori. 
"Premesso che stiamo aspettando l'esito dell'eventuale impugnazione (che ci auguriamo non avvenga) e solo allora sapremo se potremo disporre pienamente di questa cifra o meno -ha precisato l’assessore Jajani- nell'immediato la norma ha però imposto che la cifra fosse destinata a decurtazione del contributo per la ricostruzione degli immobili che sarebbe stato diminuito dei 3 milioni e quindi avremmo preso solo la differenza.  Fatto ricorso a tale disposto, se ci verrà data ragione entreremo nella disponibilità dei tre milioni. Nel frattempo- ha continuato Lucia Jajani- avendo il nostro bilancio un disavanzo tecnico di due milioni e mezzo, per evitare che, per obbligo contabile, lo stesso importo fosse andato a ripiano automatico di tale risultato negativo (ammortizzabile invece in 30 anni) privando la comunità della possibilità di avere opere importanti, abbiamo preventivamente destinato la cifra rivolgendo l'attenzione su opere a favore della comunità che non si sarebbero mai potute realizzare, se non con l'intervento di una cifra straordinaria come questa.
Questo è ciò che è importante capire - ha sottolineato-  e cioè che facendo oggi la scelta di investimento, ce ne siamo garantiti la sua possibilità di effettuazione che, in caso contrario, non sarebbe stata percorribile negli anni successivi. Nulla toglie che successivamente la cifra possa essere utilizzata per coprire il debito delle nostre casse comunali ma- ha specificato Jajani- a parte la scelta politica di estinguere anticipatamente oggi un "debito" trentennale a discapito della possibilità di donare alla comunità opere pubbliche che, come già detto, non avrebbero mai potuto realizzarsi differentemente, ci sono degli aspetti tecnico contabili che vanno rispettati e, proprio in tal senso, stiamo chiarendo se sia possibile destinare un'entrata straordinaria al ripiano di una partita contabile generata sostanzialmente da parte corrente. 
Ribadisco che il bilancio del nostro Comune è un bilancio difficile, denso di criticità. Le scelte delle opere oggi effettuate, verranno quindi realizzate solo se la situazione, anche alla luce del rendiconto 2019, ci consentirà di sopportare l'onere dell'investimento, nel rispetto di una doverosa prudenza, a salvaguardia dell'equilibrio economico finanziario dell'ente”.  
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Intervenendo per spiegare nello specifico gli investimenti scelti dalla maggioranza, l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli ha elencato le opere decise a seguito di lunga discussione e anche sulla base delle segnalazioni dei cittadini. Riguardano la sistemazione di alcune strade quali la Ponti- Canepina e la Mergnano –Torre del Parco, nonché la corte esterna al deposito comunale di Montagnano. Altra opera decisa, la realizzazione di una terza via di fuga alla Rocca borgesca che consentirà la messa a norma del parco che altrimenti non potrebbe ospitare eventi con afflusso maggiore a 200 persone. Altri investimenti interesserebbero la sistemazione e l’adeguamento degli impianti della piscina comunale che necessitano di interventi urgenti e l’adeguamento alla normativa vigente dell’Isola ecologica della località Rio della quale si pensa anche una valorizzazione attraverso la creazione di un centro del Riuso. Ulteriori somme verrebbero destinate a interventi risolutivi sulle infiltrazioni d’acqua che interessano l’asilo nido, la manutenzione straordinaria della struttura ricettiva di Morro, l’implementazione del parco mezzi e attrezzature in dotazione agli operai comunali, l’acquisto di un mezzo che funga da Ufficio Mobile per la Polizia municipale, atto a consentire un’attività di sportello per istanze e recapito di modulistica nelle frazioni e nelle aree saee finalizzato a venire incontro alle esigenze di chi non è in grado di spostarsi facilmente e raggiungere gli uffici comunali. Investinenti sono previsti per garantire la sicurezza dei cittadini attraverso il potenziamento degli impianti di videosorveglianza nelle aree attualmente scoperte ivi comprese le frazioni. La somma totale di 200 mila euro viene poi investita per la revisione del Piano regolatore generale e del Piano Particolareggiato .
 
Scettico sul punto il consigliere di "Radici al Futuro" Roberto Lucarelli, che avrebbe ipotizzato scelte diverse per una cifra enorme quale i 3 mln di euro, considerato anche il prospettarsi di forti e ineludibili spese future da parte dell’amministrazione. Poco opportuna anche la spesa per l’Ufficio mobile di polizia municipale, che andrebbe riservata ad un momento di maggiore ricchezza delle casse. Quanto alla riqualificazione dell’Isola ecologica, dubbioso sull’esigenza di ampliarla, il consigliere ha comunque invitato a non disdegnare l’ipotesi di chiedere al Cosmari di finanziarne le opere. Lo stesso dicasi del potenziamento della video- sorveglianza, provando a chiedere alla Protezione civile. Ma le preoccupazioni principali espresse sia da Lucarelli che dal capogruppo dell’opposizione Pasqui sono riferite alla revisione del Piano Particolareggiato che Camerino non ha mai avuto e la cui redazione ad oggi, motivata dal ridisegnare la città, a detta della minoranza prolungherebbe i tempi di ogni intervento di ricostruzione del centro storico.
Al riguardo l’assessore Fanelli ha replicato che non comporterebbe alcun blocco di ricostruzione in quanto, nelle more dell’approvazione del Piano particolareggiato, le pratiche di ricostruzione verrebbero ad essere comunque valutate. “ L’utilità del Piano, consigliataci dai maggiori esperti dei settori dell’urbanistica, funzionari e dallo stesso USR – ha spiegato- è quella di dare una linea che caratterizzi tutti gli interventi di ricostruzione. E’ normale che le opinioni in merito possano essere diverse ma noi, sulla base del confronto con gli esperti, abbiamo deciso di portare avanti la linea del Piano Particolareggiato”.
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Di carenza di visione strategica dell’amministrazione, ha parlato  il consigliere di minoranza Stefano Falcioni che, sia in merito alla variazione di bilancio per impegnare il ‘tesoretto’ sia riguardo alla scelta del Piano particolareggiato, ha parlato di una “disorganicità che non fa che evidenziare la scarsa, palese e preoccupante carenza di visione”.
A riassumere il parere negativo dell’opposizione sul punto, è stata poi la dichiarazione di voto contrario espressa dal capogruppo dell'opposizione Gianluca Pasqui:
“Non entro in merito alle singole scelte politiche della maggioranza, anche se col mio gruppo avremmo valutato diversamente - ha detto- tuttavia non comprendo il perché i 3 mln di euro vengano utilizzati in questa maniera incongruente. Lo dico soprattutto dopo aver letto le dichiarazioni su un bilancio con forte deficit fatte dalla maggioranza nei consigli comunali precedenti".
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"Con la nostra amministrazione- ha precisato Pasqui- prima del sisma eravamo riusciti a portare il debito da 18 a 14 mln di euro. Ma l’assessore al bilancio Jajani ha sempre parlato di dissesto delle casse comunali. Se sono vere queste condizioni disastrose, si darebbe il caso di utilizzare i 3 mln per risanare il debito, altrimenti il dissesto è una favola. Questi 3 mln intanto derivano dalla mia amministrazione che- ha dichiarato- oltre ad aver ridotto il debito del comune ha portato anche a questo risultato. Se è vero che c'è debito disastroso occorre utilizzare il 'tesoretto' per risanarlo, se non c'è questa situazione di deficit allora l'amministrazione fa bene a utilizzarlo in base alle sue scelte  per la comunità". Critico Pasqui sul Piano Particolareggiato, considerato un grave blocco alla ricostruzione del centro storico: " Saranno i fatti a dimostrare la negatività di questo percorso che porterà al blocco della ricostruzione". 
Nelle comunicazioni di apertura, oltre all'elenco aggiornato dei numeri delle messe in sicurezza, delle pratiche di ricostruzione e dei rilievi sui livelli operativi, il sindaco Sandro Sborgia ha portato a conoscenza della sua elezione tra i componenti del Consiglio delle Autonomie locali, riconoscimento definito importante e che attesta la fiducia che gli altri sindaci della provincia nutrono nell'amministrazione camerte. Sborgia è stato eletto insieme ad altri tre sindaci dell'entroterra maceratese e si è augurato che la nomina possa portare a buoni risultati sulle materie specifiche che si andranno ad affrontare. Organismo di rilevanza costituzionale, il Consiglio delle Autonomie, per alcune materie espressamente previste dalla legge, fornisce pareri obbligatori alla Regione Marche. Ancorchè non vincolanti, i pareri possono tuttavia condizionare e indirizzare le scelte regionali
E’ stato l’ultimo punto all’ordine del giorno, ad infuocare la seduta dell’ultimo consiglio comunale di Camerino. Licenziati serenamente una lunga serie di argomenti, si è passati alla votazione per l'approvazione delle linee programmatiche di mandato. 
E’ proprio in relazione alle azioni e alla programmazione del mandato dell’attuale amministrazione che, anticipando il voto contrario dell’opposizione, il capogruppo di “Radici al futuro” e sindaco uscente Gianluca Pasqui si è fatto portavoce di aspre critiche, alimentando risposte altrettanto forti da parte del primo cittadino Sandro Sborgia.

Vuote, secondo Pasqui, le linee programmatiche dell'amministrazione Sborgia

Linee programmatiche vuote e prive di contenuto – le ha definite Pasqui- Portano un cappello che non conosce vergogna e, fortemente offensivo nei confronti di un territorio e di 1820 persone che hanno sostenuto la mia lista e l’amministrazione uscente che, aldilà della condivisione o meno di quello che è stato fatto, ha lavorato in maniera incessante ed instancabile con grande spirito di appartenenza e volontà di risolvere problemi”. A detta di Pasqui le affermazioni che introducono le linee di programma, rappresentano un’offesa gratuita e sono inutili al percorso che ci si appresta a fare.
 “ Lei – ha detto- vuole fare un percorso partecipato, talmente aperto e partecipato che, nel ringraziare il presidente uscente della Fondazione Casa amica, per la prima volta, ci troviamo a vedere un gruppo di opposizione non interpellato nella nomina dei membri in seno al suo consiglio di amministrazione. So benissimo che il regolamento non lo prevede, ma è stato sempre fatto. In linea con la legge si è reputato di non farlo ma è perfettamente irrispettoso e irriverente nei confronti di una comunità. Questo è il mio e il pensiero e credo sia anche il pensiero di molti. Io da sindaco e i miei predecessori, non abbiamo avuta questa difficoltà”.
Altro punto criticato quello delle demolizioni, partite per le frazioni di Strada e di Valle Vegenana sulle quali è stato sottolineato l’avvio da parte dell’amministrazione uscente.
Linee programmatiche che sanno di ‘libro Cuore” e rivolte, non ai bambini, ma ad una comunità fortemente in crisi per il terremoto e non  a motivo di una situazione economica difficoltosa pre-sisma, da lei citata. Siamo in crisi oggi, prima non lo eravamo- ha continuato Pasqui- Noi eravamo la Camerino del Palazzo della musica, dell’università che stava investendo nel centro storico e la Camerino che nei primi anni del mio mandato, si trovava a garantire con grande successo la guida di tutto un territorio ed era da esempio non solo ad un territorio montano che secondo lei è stato da Camerino abbandonato.  Linee programmatiche che giustamente parlano di ricostruzione, senza che il sindaco indichi nelle sue linee programmatiche come vuole ricostruire, quali sono le tempistiche, quale la metodologia, quale l’indicazione e la strada da seguire; se poi la strada è quella delle perimetrazioni che avete presentato, credo che qualche problema questa città potrebbe averlo. Se la strada da seguire sono i livelli di danno, i problemi sono ancora maggiori, perché secondo me appartengono alla volontà dei privati e non al sindaco. Le linee sono piene di cose che non si riescono e non riuscirete a fare e quelle che arriveranno in porto sono tutte cose ben avviate dall’amministrazione Pasqui”.
A tal proposito sono stati ricordati i finanziamenti già pronti per le aree cimiteriali o la realizzazione della nuova Scuola della musica che vede in prima linea la fondazione ABS e il maestro Bocelli che Pasqui ha ricordato di aver ricevuto e accolto in visita nel centro storico grazie al contatto trovato dalla badessa delle Clarisse e al contributo di Vincenzo Correnti e di tutto il suo gruppo. “ Anche in quel caso lei parla nelle sue linee programmatiche di cose che sono state ben avviate; così è per i percorsi lauretani o per le opere d’arte che, sempre la mia amministrazione ha garantito restassero a Camerino, quando tutti ci indicavano la strada fuori le mura cittadine. Se sono qui, tutto il percorso è partito insieme all’arcivescovo Brugnaro e al suo successore. La crisi economica precedente al sisma dunque non esiste, se non riferita a difficoltà contingenti all’essere un territorio montano” . Quanto all’unione con la diocesi o l’università, il consigliere Pasqui ha detto che, anche se sempre si può migliorare, non c’è niente da unire di più rispetto a quanto fatto. "Nel tavolo di concertazione abbiamo definito le perimetrazioni e portato avanti tutto un percorso che ha gestito l’emergenza vera che ha garantito alla comunità di esistere oggi e che trova nei percorsi già avviati le sue linee programmatiche”. Sull’unione con le altre istituzioni, la critica è stata mossa alla votazione contraria del sindaco in seno al consiglio dell’ente montano che, a detta di Pasqui, “ ha isolato completamente in soli due mesi, una città . L’Unione montana è stata voluta anche dal comune di Camerino; è stata salvata una massima istituzione, e la città per la prima volta, senza volere la poltrona, si è messa a disposizione del suo territorio, portando importanti risultati”.
Poi, richieste di chiarimento sul percorso avviato per la sede della Compagnia dei Carabinieri e sulla possibilità negoziata dal sindaco di rivedere Camerino rappresentata con la vicepresidenza all’ATO.
“ Spero che il suo programma non siano queste linee programmatiche; pur utilizzando ‘competenze molto significative', lei è stato l’ultimo a creare la Giunta lasciando fuori la rappresentanza più importante della dottoressa Ortenzi. Credo che facendo qualche assestamento forse possiamo sperare in un futuro che non sia quello di crisi che lei ha sottolineato, ma un futuro reale e non di parole”.

Lareplica del sindaco Sandro Sborgia

Non si è sottratto alla replica il primo cittadino che, in riferimento alla paventata offesa nei confronti di chi ha votato la lista alternativa ha detto che il suo discorso programmatico, non contiene"una sola parola irrispettosa nei confronti di quelle persone, anzi, nel giorno dell’elezione la mia prima dichiarazione è stata di profondo rispetto per coloro che avevano scelto di votare per l’altra parte ,perché convinti che fosse quella la parte giusta. Semmai è lei che dovrebbe chiedere scusa a quella parte che l’ha votata e che probabilmente ha pensato che più di quello che lei ha fatto, non si potesse fare. La sua campagna elettorale è iniziata molto prima;,per mesi, lei ha detto che tutto quello che era stato fatto era il massimo che si potesse fare e, quelle persone l’hanno creduta. Ma così non è stato; molto più facile e semplice è stato chiudere il centro storico e uscirne negli attimi successivi alle prime scosse quando a Camerino c’era la presenza delle massime istituzioni e delle massime forze, protezione civile, Carabinieri, Guardia di Finanza. Quello era il momento fondamentale affinchè quella Camerino che oggi noi vediamo chiusa, potesse essere messa in sicurezza e, ce n’erano le possibilità. E’ stato molto più facile per lei chiudere e uscire fuori e adesso ci troviamo con una città abbandonata. E’ lei che deve chiedere scusa e, non solo alle 1800 persone che l’hanno votata, perché illuse dal fatto che si potesse fare solo quello. Noi dimostreremo che si poteva fare di più; quello era il momento, e , a tre anni di distanza, noi tutto quello che c’era in quel momento non l’abbiamo più e, ogni santo giorno, facciamo fatica a far sì che la città di Camerino sia tenuta in considerazione e che abbia una corsia preferenziale. Eppure lo abbiamo detto e lo faremo”. Sulle demolizioni il primo cittadino ha inoltre sostenuto che si sarebbero potute fare: “ Su 118 immobili oggetto di sopralluogo da parte del Gruppo Tecnico di Supporto dei Vigili del fuoco, ben 20 erano stati dichiarati da demolire e l’unica demolizione ha riguardato il palazzo ‘Toffee’ grazie al ricorso al tar deii proprietari. Demolizioni dunque avviate e, purtroppo per lei , mai attuate; oggi noi le attuiamo nel rispetto della legge. Lei diceva che la legge non glielo consentiva e non è vero : questo avrebbe dovuto dire alla gente e alle 1800 persone che l’hanno votata, che non era vero che la legge non glielo consentiva. Il gruppo GTS era stato creato apposta e le demolizioni venivano fatte anche dai Vigili del fuoco e dall’esercito che al momento era lì disponibile; lei non ha sfruttato e non è stato capace di sfruttare quella possibilità”. In riferimento alla definizione da libro cuore delle linee programmatiche, Sborgia ha risposto che nelle sue parole“ c’ è sicuramente del sentimento, quello che lei non ha mai messo nella sua attività amministrativa che, direttamente o indirettamente, l’ha vista al governo di questa città per 15 anni “. E sul fatto che la città prima del sisma non fosse in crisi “ forse lei dimentica o le sfugge che lo spopolamento di questo territorio è iniziato nel 2011, quando lei era nel governo di questa città. Lei dice che Camerino è la guida di un territorio quando la presidenza dell’ente è retta dal comune di Pieve Torina; una guida del territorio che negli scorsi mandati ha visto l’allora comunità montana andata in frantumi. Dovrebbe ricordare ai cittadini di Camerino che quella che è stata la prima comunità montana a nascere, oggi non c’è più. Oggi c’è l’Unione montana che è cosa diversa: oggi l'ente non è più costituito, come prevedeva la legge, per numero di comuni, bensì per popolazione. L’escamotage che ha consentito di costtuire l’Unione è dipeso dal numero di abitanti di Camerino che ha consentito alla struttura di esistere, altrimenti non sarebbe esistita. Lo ha permesso un provvedimento di legge regionale proprio per far fronte alla crisi che si era venuta a creare nella ex Comunità montana “. A Pasqui, Sborgia ha criticaro di non aver mai spiegato né resi noti i motivi di quella frattura "quando nel 2014 le era stato dato mandato dai comuni che sono fuoriusciti, di farsi garante di condizioni che avrebbero consentito a tutti di poter rimanere insieme”.
Quanto al voto contrario espresso nella prima riunione dell'Unione, Sborgia ha spiegato che le sue motivazioni sono contenute nella delibera: “ "Ho votato contro in quanto alla richiesta ormai da tempo avanzata dai comuni fuoriusciti di Castelsantangelo sul Nera, Valfornace, Montecavallo ed altri, viene loro detto che possono entrare alle condizioni previste dallo statuto votato dal consigliere Pasqui e dagli altri componenti, statuto che prevede che il presidente e la Giunta siano nominati dai sindaci dei comuni fondatori dell’unione montana . Si dice ai comuni di poter entrare ma senza riconoscere loro diritto di voto. Il diritto è solo a partecipare e l’ex sindaco Pasqui non lo dice perché gli conviene non dirlo; principio ispiratore contenuto nella legge per l’istituzione delle comunità montane, è il far sì che i comuni dell’entroterra più svantaggiati potessero unirsi e condividere servizi ed è quello che stanno facendo le unioni dell’Esino e dei Monti Azzurri che sono cresciute e continuano a offrire servizi, cosa che non è successa da questa parte. Quello che doveva essere lo spirito di creare un’unione di comuni che iniziassero a dialogare tra loro e a condividere i problemi della montagna, a causa dello statuto votato all’epoca da Pasqui, invece di diventare soggetto inclusivo si è trasformato in un ‘club’: si entra se si soggiace alle condizioni dettate, senza poter votare la presidenza né la Giunta, limitandosi unicamente a prendere atto delle decisioni prese dai comuni fondatori Questa è l’espressione massima di quel tipo di democrazia intesa dal consigliere Pasqui e da altri soggetti che fanno parte dell’ente. Ebbene ho votato contrario e rivendico con tutta la mia forza quel voto contrario perché penso che laddove c’è un raggruppamento di enti e di comunità, debbano essere garantiti gli stessi diritti e le stesse condizioni per tutte le comunità che ne fanno parte. Non ambisco io a quella poltrona anche se ritengo che sia ora che Camerino giochi un ruolo di primaria importanza all’interno di questo territorio così come è sempre stato e da tempo ce se ne è dimenticati. Penso anche che la partecipazione democratica all’espressione della governance di quell’ente, debba essere fatta e concessa a chi ne fa parte e con gli stessi diritti e le stesse garanzie. Quella è democrazia, non il club esclusivo”. Sborgia ha anche detto che la perdita della caserma dei Carabinieri per l’allora sindaco non era un problema. Oggetto di un accordo tra l’Unione Montana ( in qualità di ente proprietario dello stabile dove si è pensato di allocare la sede), Agenzia del demanio, Comune di Camerino e Comando Generale dell’Arma, dell’intesa che porterà la caserma nello stabile di Vallicelle se ne parla dal 2018 e, “ finora si è discusso se concedere lo stabile all’Agenzia del demanio per 90 anni, a fronte di un investimento di 5 milioni di euro . “ Alcuni termini dell’accordo sono stati oggetto di discussione e , alla fine si era convenuto in 60 anni la concessione della disponibilità della struttura , ritenuto l’arco di tempo congruo; 60 anni sono stati stimati equi con l’ammortamento dell’investimento del demanio per la ristrutturazione. “ Sembrava che l’accordo fosse fatto ma si dice cha la direttrice dell’unione abbia sollevato eccezioni in ordine ad un possibile danno erariale qualora l’accordo fosse sottoscritto e siglato in quei termini.  Premesso che non si tratta  di contratto di cessione ma di un accordo che tra l’altro consente all’Agenzia del demanio che quei 5 milioni di euro, non vadano persi e siano destinati esclusivamente alla ristrutturazione di quei locali, è evidente che più si attende, più c’è il rischio che le risorse prendano la strada di altri comuni che hanno le medesime esigenze. Guarda caso il problema è stato sollevato nel momento del cambio dell’amministrazione comunale che ha sicuramente delle vedute diverse in relazione a quello che è il governo del territorio di tutto l’entroterra camerte”. Il sindaco ha fatto presente e ricordato che piuttosto che erigere barriere per impedire l’ingresso nell’unione ai comuni che sono fuoriusciti , magari sarebbe il caso di sedersi tutti intorno ad un tavolo e cominciare a ragionare “perché la situazione non è più la stessa del 2014; tutti i comuni dell’entroterra, abbiamo vissuto un terremoto e questo, probabilmente, a qualcuno sfugge; più passa il tempo e più aumenta il rischio che questi territori non si risollevino dalla grave crisi che lei non vede, ma che invece e molti colleghi toccano in prima persona. Non sappiamo cosa significhi stare dentro una Sae, essere lontani dalla propria casa o attendere anni perché la nostra abitazione sia ricostruita, ma c’è gente che è lì ed aspetta una risposta da noi.  E’ forse il caso che prendiamo atto che abbiamo una situazione di crisi e, anziché erigere muri, che si cominci a parlare, a studiare che cosa si può fare non solo per il bene di Camerino, ma di tutta la comunità dell’entroterra”.
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Delle cose buone avviate dalla precedente amministrazione, il sindaco ha poi ricordato il finanziamento dal 2017 del mattatoio che nel 2019 aspetta ancora di essere ristrutturato “ e nel frattempo chi vive del lavoro duro dell’allevamento, è lì che aspetta e per poter macellare è costretto ad andare altrove. Sfugge a qualcuno che Matelica ha un mattatoio avanzato e che se non riusciamo al più presto a mettere a posto il nostro, riuscirà probabilmente ad assorbire il numero di allevatori che abbiamo nel nostro territorio”. Sulle opere d’arte salavate il sindaco ha detto di conoscere bene chi se ne è preso cura, impedendo che fossero portate via .” E’ lei che non deve appropriarsi di cose che non le appartengono ed è ora che cominci a dire la verità su tante cose. Questa è una di quelle”. In ordine all’affermazione di essere stati gli ultimi a formare la giunta, tenendo fuori la dottoressa Ortenzi, Sborgia ha riconosciuto che è vero ma che una giunta così non c’è mai stata e ne è orgoglioso. “ Possiamo andare avanti e presentarci a testa alta. Profonda ammirazione per la dottoressa Ortenzi, per la disponibilità concessa e per quello che fa con enormi sacrifici personali  Pur abitando ad Ascoli, viene a Camerino ed è impegnata da mattina a sera presso l’ufficio tecnico; insieme al sottoscritto e agli altri assessori e consiglieri, è lei che si occupa della gestione della ricostruzione , delle messe in sicurezza, dell’affidamento di appalti”.

L'intervento di Lucarelli 

Prima della votazione, è intervenuto con parole forti anche il consigliere ed ex vice sindaco Lucarelli, sottolineando che in quelle ore il sindaco Sborgia non c’era e, non sa cosa abbia vissuto e patito la città. Nessuna chiusura, anzi,l'unica città ad avere un centro commerciale, unica ad avere opere di urbanizzazione che si stanno aprendo adesso, unica città che può vantare una scuola, primo vero edificio scolastico che si deve alla ricostruzione. “ Prima di parlare di cose che non sa perché solo raccontate, la invito sindaco a documentarsi meglio. Quanto all’esercito che lei ha citato, quando nel 2017 è venuto a spalare la neve abbiamo dovuto pagargli il gasolio e quando abbiamo chiesto al Gts di demolire il palazzo di via Macario Muzio, ci hanno risposto di non avere le attrezzature “.
Una bugia è stata definita poi quella della rilevazione preventiva dei livelli di danno che, a detta di Lucarelli, non può essere fatta dal comune in quanto non ne ha titolarità. Unico a poterlo fare è il proprietario mentre il comune può solo raccogliere i dati. Il consigliere ha anche detto che con le perimetrazioni l’attuale amministrazione ha stravolto completamente il piano Cucinella e quanto al programma di rifunzionalizzazione di grossi contenitori edilizi vuoti ha detto che senza perimetrazione è impossibile; se si volessero fare cambi di destinazione d’uso, sarebbero necessarie le varianti di ogni singolo edificio, perdendo le eventuali risorse economiche che quello strumento poteva dare.
“ Voi avete fatto questo con una delibera che non trova spiegazione in nessuno dei suoi punti". Da ultimo, un appunto sul potenziamento della linea ferroviaria; il Contram è l'ente che sostituisce quelle corse e deve essere la Regione Marche a riconoscere il contributo tot a chilometro, ad un consorzio che è da considerarsi l’azienda più importante del comune di Camerino. “ Preoccupiamoci invece della stazione ferroviaria che dalla Regione Marche viene costruita a Macerata dentro all’università nel quartiere ‘Vergini’ e, di vedere come l’ente regionale si comporta con l’ateneo di Camerino”. Sul mattatoio di Matelica il consigliere ha detto che la sua riapertura avviene grazie ad un contributo regionale, mentre quello di Camerino è fermo al Suam; da più di un anno bloccato senza che la Regione si occupi di fare la gara. Non si è potuta finanziare l’opera con i fondi dell’emergenza perché per il mattatoio non c’era la linea di finanziamento.

Nella sua breve replica, Sborgia ha rammentato che nelle ore immediate al sisma del 24 agosto, seppure in licenza, si è subito recato nelle zone dell’ascolano colpite e, come tutti i sindaci dell’entroterra, Pasqui dovrebbe ricordare che in quei momenti successivi alle scosse dell'ottobre, per le questioni sanitarie della popolazione, non solo a Camerino, ma su un vasto territorio, c'era lui stesso presente. In disaccordo poi il sindaco  sul fatto che il comune non possa fare nulla per le rivelazioni di danno.“ Il comune può fare anche su questo. L’amministrazione, il sindaco e gli assessori e consiglieri devono parlare con la popolazione e far capire dell’importanza di presentare progetti . “ E’ quello che stiamo facendo, dialogando con i tecnici. Con la gente bisogna parlare, probabilmente, voi non avevate questa abitudine di relazionarvi; semmai eravate abituati a dire che la colpa era sempre di qualcun altro”. Con quale coraggio poi si parla ancora del piano Cucinella quando ,consegnato nel 2018, si è scoperto solo un anno dopo e, grazie ad una richiesta agli atti, che chiusa in un cassetto c’era la versione integrale".
C.C.

Riunito il Consiglio comunale di Camerino per la discussione di numerosi argomenti. Dopo le comunicazioni del sindaco dedicate agli ultimi avvenimenti cittadini della riapertura della Farmacia comunale e delle dimissioni da presidente dell’associazione corsa alla spada, ruolo nel quale è subentrato da statuto lo stesso primo cittadino, auspicando una soluzione positiva delle vicende, si è passati alla costituzione del patto di gemellaggio con il comune di Lonato del Garda che succede a quelli già avvenuti in precedenza con Premolo e Agna e nei reciproci consigli comunali. Su questo punto la minoranza rappresentata dai consiglieri Trojani e Caprodossi si è espressa favorevolmente, sostenendo la lodevole iniziativa. Unanimemente condiviso anche il punto successivo riferito all’approvazione dell’accordo di cooperazione relativo al Progetto del Gal Sibilla“ Laghi e dintorni nell’Appennino Camerte”, che coinvolge nello specifico i comuni di Camerino e Valfornace nella valorizzazione delle rispettive sponde del Lago di Polverina. Quanto al progetto in sé riguardante il Comune di Camerino, il vicesindaco Lucarelli ha sottolineato che gli uffici stanno predisponendo la bozza che prevede una riqualificazione ambientale e ripulitura della zona per renderla più attrattiva ai fini turistici con la realizzazione di un molo per canoe.

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Tra i punti di maggior rilievo del consiglio comunale, la proposta da parte della maggioranza di un emendamento al piano per le perimetrazioni della città che ha registrato l’astensione dell’opposizione. Un lungo preambolo iniziale ha tracciato tutti i passi che hanno condotto al documento del giorno, ricordando come l’amministrazione sin da subito abbia creduto allo strumento della perimetrazione, tanto che inizialmente si era scelto di adottarlo sia per le frazioni che per il centro storico. Considerate però le difficoltà di una partenza della ricostruzione, unite a quelle di poter trovare una copertura finanziaria per le necessarie indagini preliminari e non essendo chiare né garantite risorse per il documento direttore, si è deciso di rimodulare da quattro ad una la perimetrazione del centro storico, lasciando invariate le frazioni, tranne Perito e Mistrano le quali sono state stralciate dalla stessa USR, in quanto classificate con danni lievi. Soggetta e individuata come da perimetrare in centro storico pertanto è la sola area che parte dalla piazza dell’ex tribunale e costeggia la città comprendendo il tempio di San Francesco, l’ex complesso universitario di San Filippo, il vecchio ospedale, Piazza Umberto I e Parte di via Pieragostini. Per quanto riguarda la maggioranza degli edifici del centro storico, quindi, i privati potranno ricorrere allo strumento degli aggregati volontari e avviare direttamente la ricostruzione.

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Nel corso della seduta è stato anche approvato all’unanimità lo schema di convenzione con la Stazione unica appaltante Suam per la riparazione dei danni e il ripristino della funzionalità del mattatoio comunale, convenzione necessaria quale propedeutico primo atto formale per far partire l’iter di affidamento lavori. Approvato a maggioranza, con la contrarietà dei consiglieri dell’opposizione anche il progetto per la realizzazione della strada a servizio del nucleo abitato di Spindoli. Della situazione che va avanti da decenni ha spiegato il vice sindaco Lucarelli, ricordando come proprio negli ultimi giorni una sentenza abbia riconosciuto come proprietà privata un tratto di strada utilizzato dalla metà degli anni 70 come unica via per raggiungere l’abitato. L’ipotesi è ora quella di realizzare un tracciato in continuità con la strada comunale e, per farlo, si è ottenuto la disponibilità di un privato della zona per una permuta alla pari di un’area di sua proprietà. I successivi punti all'ordine del giorno hanno poi riguardato alcune varianti paziali al Piano Regolatore Generale nelle località Torre del Parco, Le Mosse, Le Calvie e l'acquisizione al patrimonio comunale di tratti di strada e impianti di illuminazione in via Le Mosse, strada di Paterno e via Rodolfo II da Varano, passati a maggioranza e con la contrarietà della minoranza sotto un punto di vista metodologico, esprimendo perplessità su operazioni che vengono fatte solo a fine mandato e sintomatiche di una scarsa programmmazione. Approvata infine a maggioranza anche la convenzione per la regolamentazione della gestione delle due strutture del Quartiere delle Associazioni del progetto di Io Non Crollo che sorgeranno nell'area  Le Cortine Ampliamento.

C.C.

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Consiglio comunale, teatro di nuovi botta e risposta polemici tra maggioranza e opposizione a Camerino. In apertura il sindaco Gianluca Pasqui ha preannunciato l’avvio dei lavori nell’area a verde di Montagnano e il miglioramento e riqualificazione di altri quartieri della città, attraverso interventi legati alle strade in particolare a Vallicelle dove presto verrà aperto il centro Ada a disposizione di tutta la collettività. Nella stessa zona, verrà definitivamente delocalizzata la Caserma della Compagnia dei Carabinieri di Camerino che occuperà uno degli spazi liberi del palazzo sede dell’Unione Montana. Pasqui ha anche confermato che, seppur non ancora sostenuta da un documento scritto, è ufficiale la pubblicazione della gara per la costruzione della nuova scuola Betti; il 26 febbraio a Roma vi sarà una riunione dei sindaci del cratere, per costituirsi ufficialmente in comitato il giorno dopo  e, portare avanti azioni condivise a sostegno delle aree maggiormente colpite dal sisma. Toccato dal sindaco anche il tema delle demolizioni, affermando di essersi confrontato con il Comandante dei Vigili del Fuoco: “ Il nostro percorso è quello che si fa con i GTS, per cui questa amministrazione ha demolito soltanto quello che è stato consentito dai tecnici. Invito tecnici esterni, cittadini o chi abbia indicazioni in tal senso, a spiegare come si fa a demolire quando c’è un GTS che dice cose contrarie”. Illustrate dall’assessore Mancinelli, sono state quindi approvate dalla maggioranza le aliquote di addizionale Irpef, Imu, Tasi e Tari, rimaste invariate rispetto allo scorso anno e, in ordine alle quali la minoranza si è espressa con voto contrario “non tanto in merito alle aliquote singole”, ma adducendo la motivazione di essere stati critici già dagli anni passati, in ordine all’ intera politica di bilancio adottata dall’amministrazione. Quanto al chiarimento chiesto da Fanelli riguardo alla Tassa sui rifiuti per sapere se, dato il minor volume di lavoro del Cosmari, fosse intervenuta una diminuzione dei costi della raccolta, il funzionario Barboni ha risposto che alcuni costi fatturati con il Consorzio Rifiuti sono da rivedersi e sarà tema di alcuni incontri. Approvato secondo il vigente Piano Regolatore, il piano di lottizzazione di iniziativa privata PL8 Montagnano, la cui discussione ha visti critici i consiglieri di minoranza che, hanno evidenziato la necessità di mettere mano ad un nuovo Piano regolatore. “Quello che abbiamo risale alla fine degli anni ’90- ha detto Fanelli- le esigenze sono cambiate anche in considerazione degli eventi sismici che hanno costretto a ridisegnare la città e, sarebbe opportuno continuare a ridisegnarla avendo sottomano uno strumento completo che tenga conto di tanti aspetti”. Trojani ha a sua volta sostenuto la mancanza di una visione strategica per la città (che rimbalzerebbe anche dall’esame del documento unico di programmazione, dove c’è solo un piccolo passaggio relativo all’adozione o aggiornamento del PRG e del regolamento edilizio) tanto più necessario visto che il tessuto cittadino è stato totalmente stravolto. Il consigliere, in particolare ha chiesto al sindaco che fine abbia fatto lo studio strategico fatto dall’architetto Cucinella che avrebbe consentito di poter disegnare la città da qui a 20 anni. “Ferma restando la necessità di un nuovo piano regolatore generale - ha risposto Lucarelli- il problema è che nel frattempo occorre giocarsi le regole del Piano Regolatore vigente che permette a coloro che sono in diritto di poter realizzare opere. Non possiamo bloccare tutto e attendere 10 anni; esistendo delle aree libere dove c’è esigenza di edificare per necessità di alloggi – ha continuato- va rispettato il diritto del privato di vedere realizzata un’opera su area edificabile sulla quale ha acquisito la possibilità di poterlo fare”.

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Con l’intervento del sindaco sul Piano Cucinella, tra maggioranza e opposizione si sono accesi dei botta e risposta dai toni forti . E’ qui che Pasqui ha apostrofato la minoranza, a suo dire sempre assente dalla vita amministrativa cittadina. “ Assenti per cinque anni, vi siete anche astenuti sulle votazioni, anzi posso dire che la vostra assenza ha facilitato lo sviluppo della città. Venite in comune e imparerete qualcosa di utile”. “Illazioni e polemiche non servono - ha ribadito Fanelli- Se vuole fare campagna elettorale non la faccia qui. Abbiamo chiesto più volte di collaborare ma lei sindaco non ha mai accettato l’aiuto di nessuno e non ha consentito nemmeno ai cittadini di essere partecipi di scelte importanti”. “ Lei di fatto sindaco non sta rispondendo alla mia domanda in merito allo Studio Cucinella – ha rincalzato Trojani- del quale non v’è traccia negli atti di programmazione”. Il sindaco ha risposto che è pubblicato sul sito del comune e facilmente consultabile, definendo il piano Cucinella un’iniziativa unica in tutto il cratere e che avrebbe dovuto avere un seguito, ma così non è stato perché Stato, Regione e Commissario, non l’hanno sostenuto . “ Non è stato ancora approvato ma è validissimo; lo consultiamo tutti giorni utilizzandolo alla stregua di un documento direttore che però non è stato finanziato; dovrà essere integrato con qualche modifica e poi lo approveremo”. Astensione del gruppo di opposizione in ordine ai successivi punti  relativi l’uno, alla determinazione dei prezzi di cessione per l’anno 2019 delle aree e fabbricati da destinare a residenza ed attività produttive e terziarie e l’altro, all’approvazione per l’anno 2019 del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari . Contrarietà della minoranza su tutti gli altri punti riferiti specificamente all’approvazione del programma triennale dei lavori pubblici 2019-2021 ed elenco annuale 2019, e alle successive approvazioni del documento unico di programmazione, del programma biennale degli acquisti e forniture e del bilancio di previsione, riguardanti tutti le annualità 2019-2021. Nel bilancio approvato a maggioranza sono state confermate la maggior parte delle tariffe comunali e delle imposte per i servizi a domanda individuale.  Sensibilmente diminuito a causa delle abitazioni rese inagibili dal sisma il gettito di imposte quali l’Imu che va a ripercuotersi anche sulla Tari, sospesa per molte utenze domestiche esenti dal pagamento della tassa rifiuti, il mancato introito verrà fronteggiato dal comune grazie ai trasferimenti dello Stato. Tra i lavori pubblici programmati nel 2019, oltre alla riqualificazione dell’area a verde di Montagnano, per la quale si spenderanno 59 mila euro, 181 mila euro serviranno invece per l’imminente realizzazione del centro polifunzionale. Per una cifra pari a 350 mila euro, programmato anche il terzo stralcio della messa in sicurezza delle strade comunali. Finanziati con fondi di Protezione civile post sisma altri interventi che prevedono la sistemazione idraulica delle acque bianche e nere nel fosso Scarico, per due milioni e 200 mila euro riferiti al primo stralcio; l’attraversamento pedonale sulla provinciale 256 per 600 mila euro; la realizzazione di un nuovo terminal bus a Madonna Delle Carceri per un milione e centomila euro. Con la cifra di un milione di euro, troverà sistemazione anche la frana che interessa la strada Caselle-Ponti della Cerasa; 5 milioni e 525 mila euro già finanziati verranno utilizzati per altri interventi straordinari di sistemazione della viabilità comunale sulle strade Ponti-Canepina, Capolapiaggia, Santa Barbara, Arcofiato, Sellano, Mecciano e Mergnano. In programma anche la spesa di 350 mila euro per la ricostruzione del ponte Cerreto, lungo la strada Ponti-Canepina. L’area camper di via Macario Muzio verrà ampliata, grazie a 149 mila euro di fondi della solidarietà post sisma. Altre voci riguardano il recupero post sisma dell’opera pubblica del mattatoio per il quale il contributo statale è di 350 mila euro. Prevista la realizzazione per 154 mila euro di una nuova fognatura a pressione nei pressi della provinciale 256 e di un nuovo serbatoio idrico nella zona del teleriscaldamento, per 415 mila euro. Di un milione e 600 mila euro la spesa che consentirà di terminare opere emergenziali per le aree Sae. Le opere di urbanizzazione per costruire la scuola primaria Ugo Betti sono state inserite nell’annualità 2020 e lo stesso la sistemazione dei danni dal terremoto dei cimiteri delle frazioni e del capoluogo, del tempio dell’Annunziata, del parcheggio meccanizzato di via Betti, del Rotary Palace, del teatro Marchetti e del palazzo comunale, dell’ex collegio della località San Paolo, per il quale c’è la richiesta di locazione da parte di un albergatore del centro storico.

C.C.

Le Forze dell'ordine e le istituzioni che hanno operato sul territorio sin dal primo momento del dopo sisma, riceveranno la cittadinanza onoraria di Camerino e le chiavi della città. La cerimonia di conferimento avrà luogo il prossimo 25 ottobre all'auditorium Benedetto XIII con la presenza dei rappresentanti del governo. Un unico punto all'ordine del giorno dell'odierno consiglio comunale che ha trovato subito votazione favorevole e unanime da parte di maggioranza e opposizione. “A due anni dal sisma – ha affermato il sindaco Gianluca Pasqui – questo ci è sembrato il modo migliore per testimoniare la gratitudine di Camerino a quanti hanno operato in un periodo particolarmente difficile per la città e per il territorio. Camerino intende così dire grazie ai suoi benefattori, consegnando loro le chiavi della città, a due anni da quel terremoto che ha stravolto la vita di tutti. Queste istituzioni meritano un riconoscimento importante e indelebile con l’attribuzione della cittadinanza onoraria. Dare le chiavi della città a queste persone per essere state uomini e donne vicine alle istituzioni,  non solo con spirito di servizio ma per l' umana quotidianità che hanno vissuto vicino a chi si è trovato a fronteggiare un perido veramente duro, è un abbraccio d'affetto e di amore  che viene dal profondo dei nostri cuori". A ricevere la cittadinanza onoraria di Camerino saranno il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, Corpo di Polizia Penitenziaria, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Esercito Italiano, il Comando Generale della Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Dipartimento di Protezione Civile. Tra coloro che risultano nel documento della Protezione Civile nazionale per la loro presenza sul territorio, il conferimento avverrà anche per l'Associazione nazionale degli Alpini, la Conferenza nazionale delle Misericordie d'Italia, la Croce Rossa Italiana, l'Associazione Nazionale Carabinieri. " A tutti questi- ha aggiunto il sindaco- noi tutti sentiamo di dover tradurre un grazie che riguarda sia il sostegno quotidiano alla comunità, sia il sostegno agli uomini delle istituzioni". A rafforzare il sentimento di gratitudine e riconoscenza il sindaco ha anche preannunciato che è stata commissionata ad un illustre artista la realizzazione di un'opera d'arte che ricorderà per sempre le istituzioni, cittadine onorarie di Camerino. Quanto alla collocazione, si pensa o alla rotonda d'ingresso alla città, o alla nuova area conmerciale.  Un doveroso ringraziamento il primo cittadino lo ha voluto rivolgere anche a tutta la macchina comunale e a tutti coloro che, con grande spirito di sacrificio, hanno svolto e svolgono un'attività a sostegno dell'amministrazione. 

Piena condivisione sulla proposta oggetto dell'odierno consiglio comunale da parte dei consiglieri di opposizione Fabio Trojani e Marco Fanelli, presenti alla seduta. " L'atto che abbiamo votato - ha detto il capogruppo di Comunità e territorio Fabio Trojani- può essere sintetizzato in tre parole: la gratitudine, la speranza, la solidarietà reciproca. La gratitudine è quella che ogni cittadino manifesta nei confronti di chi ci ha aiutato all'indomani del terremoto; la speranza è quella della consegna delle chiavi di una città, certamente ferita ma non morta. Si consegnano le chiavi di una cosa preziosa a cui si tiene, le si danno nelle mani di un amico, persona di cui possiamo fidarci. La solidarietà reciproca rigurda invece il momento storico che stiamo vivendo e in cui il nazionalismo tende a prevalere sull'apertura. Speriamo che lo spirito  di gratitudine che ci ha animato e di accoglienza che ci ha portato a chiedere e ricevere aiuto, valga per tutti coloro che a loro volta hanno  bisogno e chiedono aiuto. Confidiamo a che vi sia apertura nei confronti di coloro che hanno necessità".    

Nelle comunicazioni di apertura del sindaco, il sentito ringraziamento all'arcivescovo Francesco Brugnaro che lascia la guida dell'arcidiocesi dopo anni di assoluta dedizione e grande impegno pastorale speso a favore di tutta la comunità e parole di benvenuto nei confronti del suo successore Francesco Massara ordinato lo scorso sabato a Mileto e che farà il suo ingresso in arcidiocesi il prossimo 21 ottobre. 

Carla Campetella

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