Nell'ambito delle misure di sostegno alle famiglie che il governo ha approntato per far fronte a questo periodo di emergenza, il Comune di Camerino riceverà la somma di circa 37000 euro che fanno parte della dotazione dei 400 milioni che sono stati stanziati in base all'ordinanza del capo Dipartimento della Protezione Civile.
Lo ha annuncato il sindaco di Camerino Sandro Sborgia nel corso del consueto appuntamento quotidiano d'informazione alla popolazione.
Sborgia ha poi precisato che si stanno individuando i criteri sulla base dei quali si potrà quindi procedere  all'assegnazione  che avverrà nel giro di brevissimo tempo. "Se ce la facciamo - ha detto-  entro questa settimana  sarà già possibile provvedere  alla consegna dei primi buoni per l'acquisto dei beni di prima necessità".  Poi un ringraziamento particolare il primo cittadino ha voluto rivolgerlo  al gruppo di amici del Veneto che in occasione del dramma del terremoto 2016 avevano prestato soccorso a Camerino: " Dobbiamo  ringraziarli perché hanno organizzato una raccolta fondi per il nostro ospedale e in particolare per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale in favore del personale sanitario, medici infermieri operatori socio sanitari; il nostro ringraziamento per loro deve essere doppio perché, nonostante anche loro stiano vivendo una situazione di difficoltà legata all'emergenza sanitaria, hanno avuto questo gesto di generosità nei confronti di chi soffre lo stesso problema ma ha vissuto e vive tuttora una condizione di disagio aggravata dal fatto che il terremoto, purtroppo per noi, ancora non vede risolti tanti problemi e l'avvio della Ricostruzione".
Infine  la raccomandazione a tenere duro senza abbassare la guardia nel rispettare scrupolosamente la regola del rimanere a casa  "Dobbiamo ancora stringere i denti e andare avanti".  
C.C.
Prosegue l’impegno del comune di Pieve Torina a tutela dei propri cittadini per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Di situazione al momento sotto controllo, parla il sindaco Alessandro Gentilucci "grazie anche alle azioni immediate di contenimento, sanificazione e supporto alla cittadinanza che abbiamo messo in atto e che proseguono. Le difficoltà per i nostri cittadini in queste settimane di allarme per l’epidemia sono notevoli, perché si sommano a disagi pregressi legati ai postumi del sisma. Tuttavia, abbiamo cercato di approntare il massimo del sostegno possibile, dall’attivazione del COC (Centro Operativo Comunale) per l’espletamento di servizi di assistenza, soprattutto rivolti agli anziani, operativo 24 ore su 24, alla pulizia e sanificazione delle strade"
E' stato inoltre attivato da qualche giorno un protocollo con il Medico di Medicina Generale Franco Cencetti, attraverso il quale si rende disponibile un servizio di monitoraggio dell’ossigenazione del sangue, uno dei parametri per verificare lo stato di salute di un potenziale malato, tramite apposite apparecchiature, i cosiddetti saturimetri.
“Le persone che manifestano sintomi simil influenzali - continua Gentilucci - debbono rivolgersi direttamente al proprio medico per verificare l’eventuale necessità di un saturimetro. In base alla valutazione del medico, effettuata con l’utilizzo di specifici parametri diagnostici, lui stesso procederà alla consegna. Si dovranno poi seguire le indicazioni: i pazienti verranno monitorati, come già si sta facendo, tramite questionari telefonici giornalieri”. Il comune ha proceduto all’acquisto di un buon numero di questi strumenti, sottolinea il sindaco, “sicuramente sufficiente per le esigenze della nostra popolazione. È un ulteriore segnale di vicinanza alla nostra gente, e di come questa amministrazione intenda garantire il più possibile la sicurezza della propria comunità. Una procedura innovativa che, insieme alla dotazione di materiale di prevenzione sanitaria già fornito, aiuta i pazienti e difende i medici dal rischio di contagio poiché consente di ridurre al massimo i contatti diretti. Tutto ciò - conclude Gentilucci - deve andare di pari passo con un comportamento adeguato dei nostri concittadini, che devono rispettare le indicazioni che impongono di limitare quanto più possibile l’uscita dalle proprie abitazioni, un sacrificio necessario per non rendere vano il lavoro che stiamo portando avanti”.
Ai cittadini si ricorda che il COC di Pieve Torina è contattabile al numero 0737.518022.

c.c.
Il tempo lungo e sospeso dell'emergenza Coronavirus e la clausura forzata nelle case, stanno facendo riscoprire quello che forse, presi dalla frenesia delle giornate, avevamo accantonato. Tanto quello che ci manca e tante le passioni che riaffiorano proprio in questo periodo cupo di attesa.
Bloccato in Sardegna per un viaggio coincidente con l'evolversi della pandemia, dallo scorso 21 marzo giornata mondiale della poesia, il prof. Enzo Bonacucina ha iniziato a divulgare le più belle pagine della letteratura e della poesia dal suo profilo facebook. Lontano dalla sua terra, l'ex dirigente scolastico e conosciutissimo docente che ha insegnato nelle scuole e diretto gli Istituti Magistrale e Tecnico Antinori di Camerino, due volte al giorno si collega dalla sua casa sull'isola per regalare emozioni e, attingendo dalle pagine dei classici della letteratura e dagli emergenti, offre a tutti numerosissimi esempi della sua abilità interpretativa. 

" Ero solito essere presente all'interno delle Università degli adulti a Fabriano, Gualdo Tadino, Cerreto d'Esi, Senigallia - spiega Enzo Bonacucina- quindi, mi dilettavo a leggere cose che mi hanno sempre emozionato.  L'intento è sempre stato quello di emozionare e far innamorare un certo tipo di pubblico alla letteratura e alla poesia".
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L'apprezzamento e i commenti lusinghieri non si sono fatti attendere al punto che in tantissimi si sono affezionati agli appuntamenti quotidiani.
Numerosi anche gli ex alunni del professore che non hanno mancato di esprimere il loro piacere nel rispolverare ricordi dei tempi di scuola e atmosfere vissute in classe grazie alla personalità coinvolgente del loro professore.

"Il successo credo che non sia per me - dice Bonacucina-  ma destinatari ne sono innanzitutto gli autori che scelgo accuratamente e nelle pagine che secondo me riescono più di altre a far muovere le corde di chi, come me, in questi giorni ha ben poco da fare. E' un qualcosa che mi sta restituendo molto di positivo anche perchè mi accorgo che le persone stanno riscoprendo dei libri e degli scritti memorabili e, lo sto facendo io stesso. Proprio questa mattina mi sono dedicato al libro " Cuore" di Edmondo De Amicis e, in onore della regione del nord che è tra le più colpite, ho pensato di leggere "La piccola vedetta lombarda". Domani invece, attingendo allo stesso libro, molto probabilmente dedicherò l'appuntamento alla popolazione dell'isola in cui mi trovo in questi giorni, leggendo "Il piccolo tamburino sardo".
In Sardegna il professore si era recato qualche tempo fa per preparare la sua abitazione delle vacanze per l'estate e per dare una rinfrescata alla barca. Rimasto bloccato e impossibilitato a tornare, in un periodo così complicato e difficile per tutti, ha deciso di dedicarsi alla bellezza della cultura e alla preghiera.
"E' con questa forma di vicinanza che dedico la mia benedizione a tutti i miei amici e a tutte le persone vicine e lontane.  Il mio saluto è per tutti, anche per quelli che non conosco; ognuno di noi è accomunato da questa situazione che mi auguro ci educhi a vedere il mondo con occhi diversi, consapevoli della nostra storia e dei veri valori" 
C.C. 

*** approfondimento della notizia nel prossimo numero di Apennino Camerte
Appello della Fondazione Casa Amica per reperire mascherine chirurgiche, camici monouso, salva scarpe, occhiali protettivi, guanti e materiale vario utile per il benessere degli ospiti della Casa di riposo di Camerino.
La Fondazione che gestisce la struttura, fin dall’inizio dell’emergenza, è riuscita a rifornire il personale impiegato di tutti i presidi medici atti a prevenire qualsiasi forma di diffusione del virus, ma il protrarsi dell’emergenza Covid-19 e le difficoltà crescenti nel riuscire a trovare questo tipo di materiale, sempre più richiesto e sempre più costoso, hanno indotto Casa Amica a lanciare un accorato appello al buon cuore delle persone. Già dallo scorso 1 marzo la casa di riposo è chiusa alla visite dall’esterno ma, al fine di garantire una struttura che si è riusciti a mantenere ‘sana’, il personale che quotidianamente assiste gli ospiti, ha necessità di adeguati dispostivi di protezione.

Sante Elisei
"Finora e da soli abbiamo fatto di tutto su questo fronte,  provando anche a chiedere aiuto - spiega il presidente Sante Elisei- In verità dobbiamo ringraziare unicamente amministrazione comunale e Contram spa che ci sono venute incontro con l'elargizione di presidi medici e mascherine. Per il resto, non abbiamo ricevuto grosse risposte e, col perdurare della situazione critica, la necessità si fa sentire. 
Al'interno della Casa di riposo infatti, non c'è solo il personale ma 28 ospiti che debbono essere protetti il più possibile. Non senza difficoltà siamo riusciti finora ad acquistare del materiale sin dal primissimo giorno dell'emergenza. Stiamo tuttavia constatando che i prezzi sono saliti alle stelle per cui facciamo appello alla sensibilità delle persone nei confronti dei nostri anziani ospiti e verso il lavoro di chi è impegnato tutti i giorni a proteggerli.  Si tratta purtroppo di materiale che non può essere acquistato una o due volte, ma occorre fare delle piccole scorte, data la sua breve durata e l'esigenza di cambiarlo spesso; nel malaugurato caso dovesse servire proteggersi in caso di contagio, oltretutto sono proprio questi presidi a rivelarsi strategici per evitare la diffusione del contagio all'interno della casa di riposo "
Per chiunque volesse contribuire all’acquisto di mascherine chirurgiche FFP2/ FFP3, occhiali o visiere protettive, camici monouso, salva scarpe, guanti e materiale vario utile per il benessere del prossimo, la Fondazione  ha un conto corrente aperto su Banca Prossima spa, iban: IT53K03069096061000001 37459. Nella causale va specificato: Erogazione liberale per acquisto materiale Emergenza Coronavirus.
 " Oltre a questa modalità - conclude Elisei- chiunque volesse aiutarci e ha una sua farmacia o parafarmacia locale di fiducia, può più semplicemente lasciare un piccolo buono da spendere  allo scopo nello stesso punto vendita. Grazie di cuore a chiunque deciderà di aiutarci".   
Carla Campetella


Ricottine in regalo da “Il Pastorello di Cupi” consegnate dalla Croce Rossa. E’ accaduto a Visso. Una sorpresa per le 228 famiglie che vivono nelle Sae e per tutti gli abitanti del borgo che si sono visti recapitare alla porta di casa un dono inviato dalla locale azienda agricola di Arcangelo Ciammaruchi.

Un gesto dettato dal cuore per testimoniare vicinanza in una situazione di emergenza che ha bloccato e stravolto tutto. Una vita tra i pascoli quella della famiglia Ciammaruchi che nel piccolo borgo di Cupi all’interno del Parco Nazionale dei Sibillini, segue un allevamento di oltre 1000 capi di ovini; non da molto erano riusciti a riaprire un nuovo laboratorio artigianale dopo che il precedente era stato distrutto dalle scosse.
“Il terremoto ci ha fermati – racconta la signora Sandra, mamma del titolare -Poi ringraziando il Signore siamo riusciti a riaprire un altro caseificio e dopo un anno e mezzo siamo ripartiti con l’attività. In questo momento purtroppo la produzione che facciamo non riusciamo più a venderla perché noi lavoravamo molto con ristoranti agriturismi, pasticcerie che sono stati costretti a chiudere e non lavorano più. A causa di questo maledetto virus, sono 15 giorni che non consegniamo e, siamo rimasti con tanta produzione e tanta ricotta. Fino ad un certo punto, l'abbiamo salata poi mio figlio Arcangelo mi ha detto “mamma anziché buttare il siero doniamo alle persone il prodotto’ e dunque abbiamo preso questa decisione”.
Sandra Ciammaruchi
E’ così che, contattato il sindaco di Visso Gianluigi Spiganti Maurizi per poter trovare la modalità migliore di consegna delle ricottine senza infrangere le regole anti-coronavirus, il primo cittadino ha consigliato all’azienda di accordarsi con il locale Comitato di Croce Rossa che ha provveduto ad incanalare nella maniera giusta questo desiderio. Sorpresa e commozione per il piccolo regalo che, proprio grazie agli operatori di Croce Rossa, tante famiglie hanno ricevuto in casa. In un momento così delicato e difficile, è stato come ricevere una carezza, un segno di grande affetto. Sindaco e amministrazione comunale si sono complimentati con la famiglia Ciammaruchi che adesso è decisa a proseguire recapitando ricottine in altri paesi.

“ Per noi è un piacere- aggiunge Sandra- Sono piccoli gesti ma fatti con il cuore. Noi stessi siamo stati raggiunti dalla solidarietà di tutta Italia quando siamo rimasti senza attività e adesso sentiamo il dovere di condividere a nostra volta vicinanza e solidarietà. Prima il momento difficile era per alcuni, adesso la difficoltà coinvolge il mondo intero. E’ un piccolo dono che dopo Visso faremo anche agli abitanti di Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Pievebovigliana e magari anche in altri paesi".
C.C.

***approfondimento della notizia nel prossimo numero di Appennino Camerte 

Anche le suore clarisse del monastero di Santa Chiara a Camerino, attive nella raccolta fondi a favore di medici e infermieri del Covid Hospital di Camerino. Con una città che dall’oggi al domani si è ritrovata ad avere due ‘zone rosse’, le sorelle hanno aderito all’’appello lanciato dalla dottoressa Gabriella Winni Mazzoli per sostenere il personale sanitario impegnato in prima linea nella cura dei malati, accolti nell’ospedale di Camerino.
“ Abbiamo raccolto subito questo appello – spiega suor Laura Cristiana-. Quando abbiamo ricevuto la notizia della trasformazione del nosocomio in Covid Hopital, penso che siamo rimasti tutti smarriti e credo anche arrabbiati, perché comunque il terremoto già ci ha tolto tanto; non potevamo dunque lasciare che questo nuovo terremoto del covid-19 togliesse serenità anche ai nostri amici e fratelli infermieri e medici che con dedizione, si prodigano tra le corsie dell’ospedale. Non potevamo  non ascoltare e non accogliere questo appello che sta avendo una risposta anche più generosa di quanto avremmo potuto pensare- dice ancora la religiosa- e che dimostra  che l’Italia ha un cuore davvero grande e soprattutto ha un cuore che sa riconoscere quanto fanno queste persone che in prima linea si spendono e si donano per gli ammalati. Tante persone, non necessariamente delle Marche ma anche di altre regioni, hanno risposto davvero con tanta generosità. Attraverso i canali media c’è stata anche la possibilità di diffondere maggiormente questa richiesta d’aiuto, il che ha fatto da cassa da risonanza all'appello; quello che si è potuto notare, è che la fatica e il dolore quando vissuti insieme hanno un altro sapore: si sente il bisogno di collaborare e sentirsi più uniti”.
Davvero il dramma dell’epidemia ha cambiato il volto di tante cose sulle quali siamo stati a chiamati a riflettere con maggiore profondità; molto stiamo riscoprendo, altro stiamo tutti imparando.
Questo invisibile e piccolo virus- - prosegue suor Laura Cristiana-- ci ha ricordato che noi siamo molto poco, siamo fragili e precari e con questa fragilità dobbiamo fare i conti. Dobbiamo farci i conti adesso che siamo in piena pandemia ma dovremo farceli anche quando sarà passata, perché avremo una fragilità  economica  ma anche una fragilità sociale e psichica che dovrà essere presa in mano, e, credo che in questo San Francesco e Santa Chiara, in fondo sono dei maestri perché loro hanno saputo abbracciare la fragilità che è propria dell’uomo, per consegnarla al Signore. Qualche giorno fa una persona mi ha chiesto se credessi allo slogan "Andrà tutto bene” che viene ripetuto in questi giorni; ho risposto che lo credo, ci prego e lo spero, ma non in maniera semplicistica come fosse un bel finale di telefilm, ma perché credo che il Signore in tutto questo non ci abbandoni. Certo, ci sta insegnando a fissare lo sguardo sulle poche cose che contano e a ripartire da quelle, anche per ricostruire un’esistenza più vera, più umana e con ritmi meno frenetici. Un'esistenza che abbia il gusto e il sapore delle cose che contano”.
C.C,.
A Camerino, chiamate da tutta Italia stanno arrivando per “Fiabe al Telefono” iniziativa promossa dall’Associazione “Stella” che, grazie alla disponibilità di una decina di Volontari di Nati per Leggere, porta nelle case la compagnia di tante storie curiose, allegre e divertenti. E’ così che nella solitudine delle pareti domestiche entra il calore di una voce e si instaura subito un clima di amicizia e di affetto che permette di coltivare la bellezza e farci sentire tutti un po’ più uniti. Partita già da qualche giorno e rivolta ai bambini dai 2 agli 8 anni, la risposta che sta riscuotendo la simpatica proposta, sta emozionando gli stessi promotori. Con “Fiabe al telefono” si celebra oltretutto il centenario della nascita di Gianni Rodari uno dei più celebri scrittori per l’infanzia del XX secolo e, tante sono le famiglie che, costrette a non poter uscire a causa delle misure adottate per contenere la diffusione del contagio, stanno riscoprendo il piacere di abitudini senza tempo come quella della favole, case dalle porte sempre aperte per farci entare nel magico mondo della fantasia. Basta mandare un messaggio whatsApp al numero 331 2392811 ed essere contattati per la lettura di una fiaba.
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“ Si tratta di un’inziativa ideata proprio per sostenere le famiglie in questo periodo di difficoltà che ci vede tutti a casa - spiega l’insegnante Clara Maccari, presidente dell’Associazione Stella- Attraverso il telefono e con una videochiamata, raggiungiamo tutte le persone che ci fanno questa richiesta. A loro facciamo vedere dei bellissimi libri e leggiamo delle fiabe molto simpatiche, allegre e divertenti; terminata la lettura, i bambini che lo desiderano possono realizzare un bel disegno da inviarci e che noi poi provvediamo a pubblicare nella pagina facebook dell’associazione. Finora - continua Clara Maccari- abbiamo ricevuto diverse chiamate e ogni pomeriggio siamo pronti ad offrire questa iniziativa.
Inviato il messaggino whatsapp di richiesta al numero che abbiamo attivato, ci accordiamo infatti con la persona che ci ha scritto per conoscere l’età del bambino e indirizzarci nella scelta del libro più indicato, oltre che su eventuali preferenze di date e orari per l’ascolto della fiaba.
Le chiamate sono arrivate da Camerino ma anche da altre città d’Italia proprio perché questo sistema ci permette di raggiungere tutta la penisola. Una modalità simpatica per reincontrarsi, conoscersi per la prima volta e, anche se lontani, sentirci tutti più uniti
C.C.

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Con l'emergenza coronavirus sono in forte aumento le fabbriche che hanno riconvertito la loro produzione per soddisfare la crescente richiesta di dispositivi di protezione individuale.
Tante piccole e medie imprese si stanno attivando in tal senso. Nelle Marche tra chi si è subito attivato su questo fronte c'è Cotton Club, azienda di Fabriano, leader nella produzione artigianale di abbigliamento intimo  che ha convertito la produzione per dare il suo contributo all'emergenza Coronavirus, realizzando mascherine per limitare il contagio del Covid-19. Il prodotto è realizzato con tessuto certificato realizzato interamente in Italia. Si tratta di mascherine non assimilabili a quelle chirurgiche, ma certificate per l'uso comune come protezione individuale. Saranno in vendita da metà della prossima settimana. L’azienda punta a produre oltre mille mascherine al giorno. I Decreti governativi consentono al brand di continuare la produzione e, vista la grande richiesta, si è deciso di procedere in questo senso. A giorni la produzione sarà disponibile e acquistabile sulla piattaforma di shop online.
c.c.
Sono momenti di tensione quelli causati dalle indiscrezioni che vedrebbero alcuni pazienti contagiati dal virus, trasferiti dall'ospedale di Civitanova a quello di San Severino, ma ad invitare alla calma e alla responsabilità è il direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, che non si sbilancia sulla questione fino all'esito definitivo degli accertamenti: "E' un momento critico e tutti dobbiamo stringere i denti e remare nella stessa direzione". Quasi un appello quello che il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni rivolge nel periodo in cui l'intero sistema sanitario sta operando in situazioni di estrema pressione. "L'intero sistema, dal centro alla periferia, sta lavorando in maniera intensa, con grande responsabilità ed enormi sacrifici da parte di tutti gli operatori - le parole del direttore Maccioni - Stiamo mettendo in campo tutte le nostre forze e c'è l'impegno straordinario anche della parte amministrativa. L'invito che rivolgo a tutti è di non fare polemiche o creare allarmismi sulla base di singoli episodi. Cerchiamo di operare al meglio e chiaramente possiamo commettere anche noi alcuni errori, ma si tratta di un'emergenza molto difficle da affrontare e per questo chiedo a tutti il massimo senso di responsabilità".

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Situazione difficilissima quella che sta attraversando tutto il paese a causa dell'emergenza sanitaria che colpisce duramente anche la Regione Marche. Si moltiplicano intanto le donazioni e i gesti di solidarietà, per soddisfare la straordinaria richiesta sanitaria del momento. 

In prima linea è anche il Rotary Club di Camerino che, insieme all’Associazione Io Non Crollo ecol patrocinio del Comune, ha attivato  la raccolta fondi “Prenditi cura di me”.

“ L’iniziativa – afferma il presidente del Rotary Club Mario Cavallaro-, sta andando avanti bene e il risultato lusinghiero, si deve anche al fatto che ci sono donazioni molto importanti. Pensiamo di estendere lo scopo dell'iniziativa anche al sostegno dell'attività sanitaria sul territorio perché si è visto che c'è molta necessità di dotazione di presidi di primo intervento, come mascherine e camici monouso, in riferimeno ad esempio ai medici di base, agli operatori dell'Adi- assistenza domiciliare integrata,  per cui  pensiamo di utilizzare i fondi che stiamo raccogliendo anche  in questa direzione,  e, siamo già vicini alla somma di 10 mila euro. Ovviamente - continua Cavallaro- se poi riusciremo ad avere anche fondi da utilizzare per l'ospedale di Camerino nell'acquisto di un respiratore, considerato uno dei presidi sanitari più utile, sicuramente ci rivolgeremo a raggiungere quell'obiettivo.
La difficoltà che si sta incontrando, paradossalmente non è tanto la generosità dei cittadini o dei donatori, quanto trovare poi delle serie interlocuzioni con i fornitori di questi presidi perché dobbiamo garantire che poi questi presidi che noi acquistiamo, siano conformi alle norme e soprattutto che siano utili e graditi all'Asur, altrimenti rischiamo di spendere inutilmente il nostro denaro. Costante è il contatto con gli uffici dell'Asur che personalmente ringrazio, perché insieme a quella degli operatori sanitari, la loro collaborazione e presenza è veramente encomiabile. Siamo contenti che la cosa stia andando avanti bene- conclude Cavallaro- e ringraziamo in primis i nostri soci, l'associazione Io Non Crollo e tutti coloro che stanno offrendo disponibilità anche economica e soprattutto tutti quelli che si stanno avvicinando. L'importante è non mollare, tenere duro e sostenere questo meraviglioso impegno di tutto il personale che opera nel mondo della sanità.  Quello che noi possiamo fare per adesso, è un soccorso economico e un sostegno con le dotazioni di materiali. Poi, finita questa 'bufera', parleremo per l'ennesima volta di ricostruire sulle macerie e, ci daremo di fare ancora".
Si può sostenere la raccolta con una donazione sul contoIT32B 03111 68830 00000 00052 46, scrivendo sulla causale “donazione pro ospedale di Camerino”.
C.C.

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