Nuovo protocollo di intesa stipulato oggi tra il Prefetto di Macerata, Flavio Ferdani e il Presidente di FederFarma Macerata, Ida Maria Kaczmarek.

Obiettivo primario dell’accordo è quello di migliorare l’attività di prevenzione e repressione dei fenomeni legati alla criminalità predatoria a danno delle farmacie della Provincia, grazie all’utilizzo di strumenti di videosorveglianza e di sicurezza antirapina, collegabili con gli apparati presenti nelle sale e le centrali operative delle forze di Polizia.
Si aggiungono poi ampie forme di collaborazione che prevedono l’attività di informazione e, soprattutto, di formazione dei titolari delle farmacie e del relativo personale a cura dei militari.

Tra gli impegni previsti dal protocollo anche quello del monitoraggio costante sui dati relativi a furti e rapine nelle farmacie, forniti periodicamente alle associazioni firmatarie a scopo statistico, per rendere più efficace la prevenzione.

"L’intesa raggiunta tra le parti - ha evidenziato il Prefetto - permette di innalzare il complessivo livello di sicurezza nelle farmacie, a tutela non solo del dipendente, ma anche dell’utente finale del servizio".

GS
La mancanza di servizi essenziali, oltre al sisma di quattro anni fa, è uno dei motivi che causano lo spopolamento delle aree montane. A tal proposito, con l’intento di invertire la tendenza in atto, UNCEM, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, insieme a Federfarma sta lavorando per continuare a garantire servizi essenziali come sanità, scuole e trasporti.

La farmacia, in questo senso, è il fulcro della rete di assistenza sanitaria territoriale, prima a rispondere alle esigenze di salute dei cittadini. Il consigliere nazionale Uncem Alessandro Gentilucci ne ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Stiamo portando avanti una battaglia funzionale in questo senso, affinché i piccolissimi centri delle aree montane possano continuare ad avere i servizi essenziale che riguardano tutti, ma in particolar modo gli anziani. Laddove le zone sono più svantaggiate, in alta montagna, la popolazione è mediamente molto più anziana rispetto alle aree urbane e mantenere un servizio sanitario efficiente è una necessità. La battaglia che portiamo avanti con successo, credo, è fondamentale, ma naturalmente servirà il supporto di tutte le istituzioni”.

Red.

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