Aspettano da 7 anni di avere ricostruita la sede della loro scuola gli studenti dell’Itts “Divini” di San Severino Marche, una struttura che ha subito molte vicissitudini e rallentamenti e che ancora oggi resta un cantiere a cielo aperto.

Così, per tenere alta l’attenzione su quella che rischia di rimanere una vera e propria incompiuta il Comitato Studentesco, nell’AssembIea di lstituto del 14 ottobre, ha deciso diesprimere la propria preoccupazione attraverso una manifestazione che si svolgerà lunedì 30ottobre, a sette anni dal sisma che ha reso inagibile la vecchia sede.

Il corteo degli studenti, sostenuto anche dal dirigente scolastico e dall’amministrazione comunale settempedana, partirà alle ore 11.00 circa dalla sedeprovvisoria “A. Luzio" per raggiungere il nuovo cantiere in via Mazzini.
Tutti al lavoro al Divini per ritinteggiare gli spazi della Luzio che attualmente ospitano gli studenti dell’istituto settempedano. Non solo la ditta incaricata dalla provincia ma anche insegnanti, personale ATA è il dirigente scolastico Sandro Luciani.

La Provincia (proprietaria dellistituto ma non della Luzio, ndr), ha messo a disposizione un piccolo budget per lavori di manutenzione - spiega Luciani -. Ha tante scuole quindi cerca di provvedere a tutte per quanto possibile. Purtroppo la nuova sede principale non sarà pronta in tempi brevi e quindi era necessario rendere più accogliente questo plesso. La ditta incaricata ha iniziato a lavorare ma per velocizzare e poter fare più cose ci siamo mobilitati in modo tale da dare una mano”.

Un intervento rimandato in precedenza perché ci si aspettava che la scuola sarebbe stata ricostruita in tempi più brevi

“ma visto che di anno in anno questo obiettivo viene rimandato abbiamo pensato che fosse necessario fare delle migliorie. Credo che gli ultimi lavori risalgano a circa dieci anni fa”. Al momento i lavori, che dovrebbero durare circa una settimana, si limiteranno si corridoi di primo e secondo pianoma se trovassimo altre risorse potremmo fare di più”.

Gaia Gennaretti
Lo stop al cantiere dell’istituto tecnico “Eustachio Divini” è arrivato anche in consiglio comunale. Le schermaglie dei giorni scorsi tra la minoranza guidata da Tarcisio Antognozzi e la giunta capitanata dal sindaco Rosa Piermattei si è spostata dai giornali all’aula dell’assise cittadina. Era stato proprio Antognozzi, nel pomeriggio di lunedì a sottolineare come alcuni abitanti della zona dell’istituto tecnico avessero notato che il cantiere era in fase di smontaggio. Indiscrezioni in seguito confermate. Il cantiere è in fase di stallo e la Cari costruzioni, la ditta aggiudicataria dell’appalto, ha provveduto alla smobilitazione di alcuni dei mezzi e delle strutture impiegati nei lavori.

Nelle ore successive ha parlato anche il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, che si è confrontato in prima persona con i vertici della ditta edile. Proprio il commissario ha confermato le intenzioni della ditta di non voler abbandonare il cantiere e la necessità di trovare una soluzione finanziaria e burocratica per l’impasse che si è creata. Il cantiere è ormai fermo dallo scorso novembre e questi ultimi avvenimenti hanno spinto anche il consiglio di istituto del “Divini” a intervenire nel dibattito. Parole ma anche fatti, visto che nel tardo pomeriggio di ieri, poco prima della seduta consiliare è apparso uno striscione proprio ad opera del consiglio di istituto. «Non ci fermiamo, ricostruiamo! Il tempo del Divini è adesso» hanno scritto, per poi assistere in presenza alla riunione del consiglio comunale.

È stato il sindaco Piermattei a fare chiarezza sui diversi punti della vicenda, partendo dalle dimissioni nello scorso febbraio dell’ingegner Marco Barcaioni, fino ad allora direttore dei lavori. «Il responsabile dell’area tecnica del comune non è più direttore dei lavori – ha precisato Piermattei –, avendo lasciato l’incarico nello scorso mese di febbraio. Detto questo il commissario Castelli ha fatto sapere di aver incontrato la ditta appaltatrice Cari Costruzioni e di essersi lungamente confrontato con l’azienda, che non ritiene di abbandonare il cantiere. Tuttavia la ditta pretende la puntuale esecuzione di quanto disposto dal collegio tecnico consuntivo. Il commissario mi ha anche riferito di aver tracciato una linea di condotta che potrà consentire la definizione positiva della vicenda, cosicché possano riprendere a pieno ritmo i lavori del cantiere. Ricordo poi, come già riferito in precedenza, che il soggetto attuatore dei lavori dell’istituto non sarà più la struttura commissariale, ma la provincia di Macerata».

l.c.
«Un appello accorato» al commissario Castelli e al presidente della provincia Parcaroli, quello del consiglio di istituto dell’Itts “Eustachio Divini” di San Severino Marche. In un comunicato diramato alla stampa, l’organo della scuola ha espresso «preoccupazione, indignazione e rammarico» in merito alla notizia dello stop ai lavori della nuova sede. Continua dunque la discussione intorno allo smobilitazione del cantiere dell’istituto tecnico settempedano. Dopo il botta e risposta tra la giunta Piermattei e la minoranza guidata da Tarcisio Antognozzi, anche il consiglio di istituto ha reso nota la sua posizione a pochi giorni dallo smontaggio del cantiere della maggiore opera della ricostruzione pubblica nel cratere sismico.

I lavori sono fermi dallo scorso novembre e il cantiere è stato smontato a inizio settimana. Al momento non è chiaro quando le opere potranno ripartire. A tal proposito il consiglio di istituto ha sottolineato di non voler «entrare assolutamente nel dibattito politico che si sta sviluppando – dicono –. Siamo comunque costretti a constatare che gli ostacoli alla realizzazione della nuova scuola si stanno dimostrando infiniti. I lavori della nuova sede rischiano addirittura di fermarsi. Questo in un momento in cui le aziende ci chiedono sempre più diplomati-tecnici da assumere e in una fase storica che, con i fondi del Pnrr, ci consente l’acquisto di nuovi strumenti per la didattica e l’avvio di numerosi corsi di aggiornamento per alunni e docenti. L’ultimazione della nuova palestra non risolve il problema di fondo – continuano –, che rimane la realizzazione e la consegna dell’edificio principale. C’è grande delusione, visto che un’ opera dello stato dalla priorità assoluta deve soggiacere a lungaggini amministrative e ad accordi disattesi tra le parti coinvolte. Questo consiglio si è chiesto ripetutamente: “A chi giova se il nuovo ‘Divini’ non vedrà la luce?” Non certo alla cittadinanza settempedana, né agli abitanti dei comuni limitrofi. Testimoni dell’attenzione che il sindaco Piermattei ha rivolto in questi anni alla realizzazione della scuola, rivolgiamo un accorato appello al commissario alla ricostruzione, Guido Castelli, e al presidente della provincia di Macerata, Sandro Parcaroli, proprietaria degli istituti superiori. Chiediamo che tutto quanto in loro potere sia fatto per far ripartire i lavori e concludere l’opera, ridando speranza ai giovani del territorio e a tutta la comunità. Se così non fosse – concludono – dovremo assistere all’ennesima sconfitta dello Stato che, pur avendo autorizzato l’opera e concesso il finanziamento, a distanza di ben 7 anni dal sisma non riesce ancora ad aprire una scuola essenziale per lo sviluppo e il rilancio del territorio».

l.c.
Il problema delle scuole nell'entroterra ha animato il dibattitto nelle ultime settimane, soprattutto con riferimento al presunto accorpamento tra l'Itcg Antinori di Camerino e l'Ipsia Pocognoni di Matelica e a quello dell'istituto professionali Ercole >Rosa di San Severino con l'Itts Divini.

In relazione a questo valzer di accorpamenti o presunti tali interviene l'assessore all'istruzione del comune di Matelica Rosanna Procaccini.

" Vorrei precisare che non risulta veritiera la situazione di Matelica in quanto la Regione Marche ha deciso di non accorpare l’Itcg Antinori all’Ipsia Pocognoni, ma allo stesso tempo non ha dato l’ok all’accorpamento dell’istituto professionale Ercole Rosa di San Severino, che è una branca del Pocognoni, con l’Itis Divini – precisa Procaccini -. La situazione delle scuole matelicesi rimane quindi immutata per il prossimo anno scolastico. Queste notizie circolate sembrano strane perché la delibera regionale conteneva degli errori negli allegati che la stessa Regione ha provveduto poi a rettificare e a inviare agli organi di competenza. Ci sembra appunto strano che vengano riportate notizie basate su questi refusi e non si citi la rettifica fatta successivamente. Come assessore all’Istruzione fino ad oggi ho preferito non esprimermi pubblicamente nonostante i tanti articoli e i tanti commenti sugli accorpamenti dell’Antinori al Pocognoni perché secondo me non abbiamo ancora capito la delicatezza della situazione. Viviamo in una zona montana che ha una popolazione bassa e di conseguenza una popolazione scolastica limitata, aggravata nel nostro caso dal sisma. Affrontare questi argomenti con polemiche e articoli non ci avrebbe portati da nessuna parte, anzi aggrava ancor di più la situazione. Fare una guerra di penna tra Camerino e Matelica mi sembra assurdo e deleterio. Però se queste recenti affermazioni apparse sulla stampa volevano dimostrare che la nostra città aveva sbagliato non interessandosi alle sue scuole, ritengo necessario intervenire per far capire che non è così, l’amministrazione comunale sta lavorando e programmando il futuro nei limiti delle sue competenze. Bisogna fare rete con il territorio, ma non siamo assolutamente disposti a farci sottrarre i servizi scolastici cittadini.Tutti si devono rendere conto che gran parte della popolazione scolastica matelicese grava anche sugli istituti nei paesi circostanti, con numeri importanti, nel rispetto degli altri comuni noi non abbiamo mai osato avanzare richieste, maci riserviamo di farlo in caso di eventuali future prevaricazioni. Per quanto concerne la tematica delle dirigenze scolastiche, inoltre, si ritiene insufficiente la nomina di soli reggenti a partire dall’Istituto Comprensivo E. Mattei che conta circa 1000 alunni. Nel pomeriggio del 19 gennaio sarà presente a Matelica il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti, a dimostrazione del fatto che l’interesse è costante su questo argomento. Non a caso in un emendamento al Milleproroghe si citano proprio le scuole nel cratere, tra l’altro affrontando il tema del mantenimento delle classi che hanno un numero di iscritti inferiore a quello sancito dalle normative. Le voci circolate – conclude l’assessore - creano solo allarmismo e preoccupazione, ritengo quindi sia giusta una maggiore attenzione prima di diffondere determinate notizie».
Un altro anno scolastico all'insegna del distanziamento sociale. Anche nel 2022 il comparto scuola sta facendo i conti con l'emergenza Coronavirus. A San Severino, però, il problema è duplice. La città è alle prese anche con la ricostruzione post-sisma e attende con ansia il termine dei lavori al cantiere dell'istituto tecnico Divini. La Provincia di Macerata ha provato a tamponare il problema: nei giorni scorsi sono stati installati diversi moduli provvisori in legno e plastica, destinati a ospitare alcune delle attività didattiche. Due di queste hanno trovato posto all'interno del cortile della scuola Luzio, mentre un altro è stato installato nei pressi dei capannoni dell'Itts. Una soluzione utilizzata anche per l'istituto tecnico agrario di Macerata, ma che non piace al preside del Divini, Sandro Luciani.

A preoccupare il dirigente scolastico non sono solamente le soluzioni di emergenza adottate per permettere la didattica in presenza, ma anche e soprattutto il cantiere dell'Itts. «Mi sembra che i lavori procedano a rilento e comincio a dubitare che riusciremo a tornare nella nostra scuola a settembre - commenta -. Per quanto riguarda i moduli, è evidente che siano una soluzione di emergenza: sono sostanzialmente dei gazebo riscaldati con dei termoventilatori. Non sono confortevoli e soprattutto sono facilmente violabili dai malintenzionati. Non potremo nemmeno lasciare attrezzature al loro interno perché non li reputiamo assolutamente sicuri. Per quello che riguarda i costi, sono sicuramente economici. Sono strutture provvisorie che cercheremo di utilizzare fino alla fine dell'emergenza sanitaria, facendo di necessità virtù».

l.c.
Nell’ambito delle attività di orientamento le classi quinte dell’ITTS “Divini” di San Severino Marche hanno partecipato, mercoledì 19 maggio, all’incontro online “Centro di gravità permanente. Progetti, sogni e disegni”, organizzato dall’Istituto in collaborazione con Confindustria Macerata e finalizzato a fornire agli alunni un'ulteriore possibilità di scelta alla fine del percorso di studi in settori altamente specializzanti che rispondono alle richieste del mondo del lavoro. 

Dopo un introduttivo ed emozionante omaggio a Franco Battiato, scomparso il giorno prima, da cui è stata presa l’ispirazione per il titolo dell’evento, il Dirigente scolastico Sandro Luciani, ha preso la parola per sottolineare la grande opportunità offerta agli studenti da questo meeting per una scelta professionale consapevole. 

Nella prima parte dell’incontro Gabriele Micozzi, docente universitario in marketing internazionale, ha coordinato la tavola rotonda a cui hanno partecipato alcuni importanti esponenti del mondo delle imprese e delle associazioni di categoria, come il consulente aziendale e sociologo Ivano Scolieri, l’imprenditrice e presidente di CNA Turismo di Macerata Emanuela Leli, l’amministratore delegato Med Computer (gruppo Med Store) Stefano Parcaroli e la referente di Confindustria Macerata Alessandra Potenza.

Scolieri, autore insieme a Carlo Massarini del libro “Pianoforte: 7 note di armonia manageriale”, ha spiegato agli studenti lo stretto rapporto che esiste tra management e musica, mostrando con alcuni esempi come ogni nota abbia un proprio ruolo, una determinata intensità collegata non solo alla realtà quotidiana, ma anche a quella del lavoro in cui bisogna possedere, come in un pentagramma, determinate competenze: la conoscenza del sé, la responsabilità delle proprie scelte, il coraggio di inseguire i sogni e alimentare la creatività.

Anche gli imprenditori Leli e Parcaroli, insieme alla dott.ssa Potenza, dopo aver parlato della loro esperienza lavorativa, hanno invitato gli studenti a non rinunciare mai ai propri progetti, ad avere un “disegno di vita” e a reinventarsi se necessario, lasciandosi contaminare dalle differenze e dando libero sfogo all’inventiva, in attività di collaborazione e supporto reciproco.

Nella seconda parte dell’incontro la dott.ssa Gessica Giommi, ha offerto una panoramica generale degli Istituti Tecnici Superiori presenti nella Regione Marche, sottolineando le opportunità che queste scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica offrono nel mondo del lavoro, grazie alla solida sinergia con le aziende del territorio. La Giommi ha poi lasciato la parola ai singoli referenti delle quattro fondazioni del Sistema ITS Marche, che hanno presentato l’offerta formativa e le specificità dei vari corsi.

La prof.ssa Lorena Santi ha esposto le attività e i percorsi didattici della fondazione ITS Turismo Marche, il prof. Giancarlo Marcelli ha illustrato le peculiarità dell’Istituto tecnico Superiore per l’Efficienza Energetica, mentre il prof. Mauro Tomassetti e la prof.ssa Patrizia Cuppini hanno parlato rispettivamente dei corsi di innovazione tecnologica nel processo produttivo e nel marketing all’interno del “Sistema moda, ambiente, ricerca e tecnologia” (ITS SMART) e della “Tecnologia e Made in Italy”.   

Infine Beatrice Cucchi, assistente della filiale Adecco di Macerata, ha mostrato le caratteristiche della propria agenzia interinale, attenta al mondo dei giovani e ai loro progetti professionali. 

Gli studenti delle classi quinte hanno partecipato con grande attenzione ponendo interessanti domande agli esperti presenti all’evento. 

L’incontro si è concluso con le parole del Dirigente Scolastico che ha voluto ringraziare la prof.ssa Lidia Papavero, referente del PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro), e la prof.ssa Barbara Cruciani, referente dell’Orientamento, per aver organizzato un’occasione così importante non solo per sostenere i ragazzi nel passaggio dalla scuola superiore alle prime esperienze professionali, ma per aiutarli a valorizzare le proprie attitudini e inclinazioni, per vederli “danzare” armoniosamente, citando Battiato, alla ricerca di un “centro di gravità permanente” nel mercato del lavoro. 




“I cittadini ci chiedono fatti concreti, e questo lo è”. Il presidente della Provincia Antonio Pettinari ha esordito così all’inaugurazione dei laboratori dell’ITTS Divini di San Severino, in attesa che tra un mese venga inaugurata l’aula magna e che presto possa essere realtà anche la nuova sede dell’istituto a seguito del sisma.

Il paradosso dei laboratori, infatti, è stato proprio quello di un cantiere cominciato prima del 2016 e fermato dal terremoto.

“Questa realizzazione - ha detto - è stata programmata prima del sisma, nel 2014 decidemmo di individuare, come Provincia, alcuni edifici strategici che in caso di calamità potessero essere sedi sicure per ospitare i cittadini e decidemmo di inserire i laboratori di San Severino tra questi, perché avevano bisogno di interventi. La Regione fece un bando, noi partecipammo e ottenemmo il 75% dell’intero fondo per la demolizione e la ricostruzione dei laboratori. Appaltammo a giugno 2016 e demolimmo a luglio. Avevamo cominciato con il cantiere che poi è stato fermato dal sisma. Noi avevamo progettato l’intervento in seno alla scuola, e abbiamo poi dovuto aggiungere i servizi e aspettare il progetto della struttura commissariale per modificare il disegno iniziale.  Questa inaugurazione - ha concluso - fatta nonostante la pandemia vuole dare un segno ai ragazzi e all’entroterra perché non voglio attendere un’ora in più per mettere a disposizione i laboratori agli studenti.

presenti



La tenacia degli studenti e delle famiglie che hanno creduto nelle istituzioni e nella scuola nonostante le difficoltà è stata sottolineata dal sindaco Rosa Piermattei: “Abbiamo avuto tante difficoltà - ha esordito - ma con l’aiuto di giovani ce l’abbiamo fatta. Questa è la prima visita del presidente Acquaroli nella nostra città: potrà vedere quanto è bella e quanto vogliamo che lei ne sia orgoglioso. Siamo pochi oggi, ma siamo tanti. Noi con il presidente Pettinari abbiamo lottato perché la scuola è fondamentale, ora dobbiamo andare avanti ed essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Siamo stati tutti un’ottima squadra e porteremo presto a casa anche il risultato della nuova sede”.


Dal 2016 ad oggi sono stati due i dirigenti dell’istituto che hanno attraversato le difficoltà dei lavori: Rita Traversi prima e Sandro Luciani negli ultimi due anni: “Il mio ultimo appello - ha detto il preside - è per gli arredi ed i macchinari che dovranno essere acquistati per i laboratori, perché anche il premier Mario Draghi ha ribadito l’importanza degli istituti tecnici. Le nostre scuole potranno preparare gli studenti grazie ai necessari strumenti all’avanguardia”.


laboratorio

Poi l’assist di Luciani al presidente Acquaroli che, con l’ordinanza di chiusura delle scuole, non ha permesso la presenza degli studenti all’inaugurazione: “Avrei voluto io per primo non emettere quella ordinanza - ha ammesso - ma abbiamo obblighi civili e morali. Ritengo che l’andamento dell’epidemia in provincia di Ancona ed ora anche in provincia di Macerata, si sta facendo sentire, soprattutto sulle fasce scolari quindi è giusto prendere provvedimenti necessari per mettere in sicurezza tutti. Non possono esserci formazione, economia, socialità se non c’è la salute. Richiudere le scuole è stato pesante. 

Abbiamo bisogno di rilanciare la nostra regione e la nostra provincia e chi, più degli istituti tecnici, può essere uno strumento di rilancio. Abbiamo decine di imprenditori partiti dagli istituti tecnici che poi hanno realizzato imprese e oggi danno lavoro a migliaia di persone. Il segnale che va raccolto è proprio o questo. Bisogna mettere le nuove generazioni in grado di poter fare quello che i nostri genitori hanno fatto prima di loro. Servono scuole all’altezza, infrastrutture in grado di supportare le sfide dei giovani e i valori che sono il sinonimo della mostra regione.

Il taglio del nastro - ha concluso - è qualcosa che personalmente non mi appartiene, ma ringrazio i miei predecessori per questo traguardo. Queste strutture, che sono state il sacrificio di tanti, dovranno essere curate dagli studenti per essere trasformate in qualcosa di straordinario”. 



A chiudere, il cardinale Edoardo Menichelli, con un monito alle istituzioni ed ai giovani: “Siamo nel periodo che precede la Pasqua, mi auguro che questa inaugurazione sia per la cotta e per l’è troverà il primo passo della Pasqua. La scuola, la sanità, l’ecologia, non sono né di destra né di sinistra: vorrei che all’interno delle istituzioni si discutesse, ma alla fine si trovasse l’armonia nelle diversità, per il bene comune. I risultati si ottengono con delle buone relazioni. Dobbiamo ritrovare una dimensione umana, di qualità. Il sisma ha toccato molto questa provincia, se noi ricostruiamo le case ma non pensiamo alla cultura ed al lavoro, nel territorio non ci abiterà nessuno, non vorrei che il nostro entroterra maceratese abbia una desertificazione senza sabbia. Ci vorrà tempo - ha concluso prima di rivolgersi ai giovani - . La scuola è fatica: faticate sopra i libri per il futuro delle comunità”. 

edificio itis




GS
Si tornerà a lavorare nel cantiere per la realizzazione del nuovo Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche

Lo ha stabilito il Commissario straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, che ha firmato un apposito decreto con il quale si è deciso per la prosecuzione del contratto di appalto, stipulato nel settembre dello scorso anno, tra l’ufficio del Commissario e l’associazione temporanea di imprese costituita dalla Marinelli Costruzioni, società capogruppo mandataria, e dall’azienda che ha acquisito un ramo societario della Frimat, la Andreola Gmbh.

Nel decreto Legnini ordina “l’immediata ripresa dei lavori entro e non oltre il mese di settembre sulla base dell’ordine di servizio emanato dal Rup, il responsabile unico del procedimento, e dal direttore dei lavori”.

“Finalmente la notizia tanto attesa è arrivata - commenta il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dopo una serie di incontri e telefonate intercorse in queste lunghe settimane di trattativa - Mi auguro che il cantiere riparta e che si vada avanti fino alla fine dei lavori perché altri rinvii o tentennamenti sarebbero ingiustificabili. L’intervento del Commissario straordinario alla Ricostruzione Legnini è stato risolutivo ed ha permesso di dare una svolta a una situazione complicata da un punto di vista amministrativo e giudiziario”.

f.u.





I primi di agosto i lavori all’Itis Divini avevano subito uno stop in seguito al ritrovamento di alcuni reperti archeologici. La sovrintendenza era intervenuta per eseguire ulteriori indagini e capire l’entità dei ritrovamenti. Nel frattempo, per non interrompere i lavori, il cantiere era stato spostato al blocco dove sorgerà la palestra. Ma qual’è, ad oggi, lo stato dell’arte? A fare il punto è il presidente della provincia Antonio Pettinari, ente proprietario dell’istituto. 

“Il Divini rientrava fra le 21 scuole che il commissario Errani decise di ricostruire direttamente. Dopo tanti ritardi finalmente i lavori erano partiti ma siamo incappati in un altro stop. È bello - sottolinea - che nel nostro Paese si facciano tanti ritrovamenti di reperti archeologici ma nel caso specifico sicuramente questo si tradurrà in nuovi ritardi anche se di fatto le opere non si sono mai fermate. C’è stato solo un cambio di programma. Gli scavi stanno andando avanti anche a mano e siamo sotto le direttive della sovrintendenza. È difficile - conclude - fare previsioni sulle tempistiche necessarie al completamento di questa operazione”.
g.g.

(Il servizio sarà approfondito sul prossimo numero de L'Appennino Camerte)
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