Preoccupazione per la costruzione della nuova sede dell’ospedale di macerata e necessità di rilanciare la rete delle farmacie e quella dei medici di medicina generale che dovranno diventare la base per la diagnostica e la prevenzione.

Queste le riflessioni dell’Udc di Macerata sulle mancate scelte degli ultimi 10 anni in materia di sanità regionale.

Non dobbiamo dimenticare il resto del territorio, soprattutto le aree interne con la struttura di Camerino/San Severino Marche che deve restare ospedale di base con pronto soccorso e le tre specialistiche di medicina, chirurgia ed ortopedia – esprimono in una nota i centristi - Ci permettiamo soltanto di aggiungere la necessità di rivalutare le sedi di Recanati e Tolentino, fino a qualche anno fa ospedali di appoggio rispettivamente per Civitanova Marche e Macerata con la presenza di posti di lungodegenza e di chirurgia a ciclo breve. Il nuovo PSR non potrà non tener conto di questa esigenza considerate anche le oggettive difficoltà dei due ospedali di primo livello a contenere e soddisfare le richieste di ricovero per la chirurgia programmata e la post acuzia”.

“In questi ultimi anni la mancanza di risorse ha portato ad un progressivo e silenzioso trasferimento di disponibilità finanziarie dalla medicina del territorio agli ospedali per acuti – continua la nota - La conseguenza è che poliambulatori, case della salute, consultori familiari e SERT hanno sempre più sofferto un progressivo impoverimento nell'erogazione dei servizi. C’è una questione di natura organizzativa che il Piano che andiamo a rivedere dovrà tener conto: bisogna separare i bilanci della medicina per acuti da quelli della medicina del territorio attraverso scelte coraggiose e chiare”.

Sull’auspicato aumento delle risorse secondo l’Udc maceratese “quelle dovranno andare alla medicina del territorio che ha più sofferto negli ultimi anni e se riusciremo, con le nuove sedi ospedaliere, a risparmiare dovremo destinarlo alla medicina di prima cura e di prevenzione. Alla medicina per acuti dovranno essere destinate nuove risorse a fronte di nuove specialistiche che nel frattempo dovremo programmare nella nostra Regione anche per sollevare i nostri cittadini dall’odiosa mobilità extra regione. Entrare nella logica della prevenzione significa anche destinare maggiori risorse alla ricerca, sopratutto alla ricerca sul DNA, non solo per curare i sintomi delle malattie, ma per prevenirne le cause. E’ un'operazione di grande respiro e di lungo periodo che tutti i partiti dovrebbero comprendere ed imporre anche alle stesse case farmaceutiche, molto impegnate nella ricerca, ma sempre sul versante quasi esclusivo della cura del male e non della sua prevenzione”.

E' sempre più al centro del dibattito politico il tema del nuovo ospedale di Macerata. Il confronto politico si è improvvisamente riacceso dopo l'incontro di venerdì 2 luglio al Lauro Rossi di Macerata dove, l'assessore regionale alla sanità Saltamartini, supportato dall'intera Giunta, ha rinnovato e confermato che l'ospedale nuovo si farà e anche in tempi brevi.
In una nota, Luca Marconi
coordinatore provinciale dell'Udc ed ex consigliere regionale con la presidenza Ceriscioli, esprine il suo punto di vista e propone anche delle soluzioni.
"La proposta dell'attuale maggioranza regionale sulla Sanità apre un importante percorso politico per l'organizzazione dei servizi socio sanitari della nostra provincia. 
L'ospedale di Macerata - puntualizza Marconi - avrà una nuova sede più comoda e più accessibile nella valle del Chienti e questo non può che essere condiviso da tutti visto che era già nei programmi della precedente Giunta Regionale.
A questo proposito quello che ci sentiamo di reclamare da subito, a vantaggio delle valli del Potenza e del Musone che potrebbero naturalmente gravitare nel nuovo nosocomio, è la rapida realizzazione di un collegamento comodo e sicuro fra Villa Potenza e la Pieve dove andrà costruito il nuovo ospedale.

L'abbiamo già scritto che comprendiamo il senso della scelta nella valle della superstrada della Quadrilatero, ma crediamo anche che questa necessità di collegamento non sia più derogabile ed è necessario che Comune, Provincia e Regione, come già fatto per la bretella San Severino Marche-Tolentino, trovino subito la soluzione tecnica e i relativi finanziamenti. 
Altro argomento è la sterile polemica sul fatto che l'Ospedale di Macerata sia o non di primo livello con le relative specialistiche.

Facciamo un ragionamento dozzinale: l'ospedale di Macerata non è un semplice ospedale di base, non è di secondo livello e quindi gli amici del PD forse possono immaginare che sia di primo livello? Comunque aldilà di ciò quello che interessa i cittadini, e noi dell'UdC con loro è che ci sia un ospedale con più di 400 posti letto, che sia meglio organizzato e funzionale dell’attuale e che alla bisogna sia ampliabile con nuovi servizi e reparti quando le scienze mediche e nuove programmazioni sanitarie regionali lo imporranno.
Bene ha fatto la Giunta Regionale quindi ad accelerare su questo progetto e la collocazione anagrafica residenziale dell’assessore alla sanità Saltamartini e del governatore regionale Acquaroli fanno ben sperare sulla certezza e totalità del loro e del nostro impegno come maggioranza politica in Regione". 

M.S.






Una presa di posizione decisa a favore della campagna vaccinale e dell’operato della Giunta Acquaroli quella dell’Udc provinciale, “condivisa anche con il partito a livello nazionale”, come precisa il coordinatore Luca Marconi.

“È paradossale, quasi incredibile, assistere all’assalto che da più parti viene prodotto nei confronti dell’Autorità Sanitaria Regionale e della stessa Giunta – continua Marconi - Si fa finta di non aver governato negli ultimi venti anni, si fa finta di aver dimenticato le incertezze e le non decisioni della gestione della pandemia del primo anno, si fa finta di non comprendere la grave difficoltà del momento, per molti aspetti peggiore rispetto a quella di inizio pandemia. La situazione è più grave perché siamo tutti appesantiti, stanchi e profondamente colpiti nella psiche e nel morale. Serpeggiano sfiducia, disincanto, addirittura indifferenza rispetto a un futuro da ricostruire. Tutte le forze politiche, a cominciare da quelle di opposizione, dovrebbero dimostrare un alto senso di responsabilità morale per preparare il popolo ad un riscatto che necessiterà di grandi energie e della massima unità possibile. Mi sento di apprezzare il lavoro del presidente Acquaroli che con umiltà, senza enfasi, ma con senso di responsabilità cerca ogni giorno soluzioni che non sono facili, stretti come siamo fra le prescrizioni nazionali e le pur legittime esigenze locali gli imprenditori di ogni settore costretti a limitazioni pesantissime o addirittura alla sospensione delle loro attività. Queste situazioni non si superano né con le chiacchiere né con le polemiche ma con un alto senso civico di solidarietà.”.

Sui vaccini il coordinatore dell’Udc maceratese rivolge un appello quasi accorato. “Chi, per certificazione medica, non può correre il rischio della vaccinazione va giustamente esonerato, ma per tutti gli altri deve scattare l'obbligo morale di sottoporsi al vaccino non lasciando solo ad altri la responsabilità della copertura con questo tipo di prevenzione. Sarebbe veramente troppo comodo – precisa, aggiungendo anche un personale convincimento - Non scarterei comunque l'ipotesi della libertà di circolazione per tutti i vaccinati e di alcune limitazioni per chi non ha voluto vaccinarsi pur potendolo fare. La nostra valutazione politica è dunque quella di far nascere una nuova cultura del buon senso e dell'onestà intellettuale che ha sempre guidato l'Italia nei momenti di grande difficoltà, dal dopoguerra alla ricostruzione fino alla grande sfida del terrorismo nero e rosso che ha insanguinato le strade e le piazze del nostro paese. Questa cultura sembra essersi smarrita sotto una valanga di superficialità e di opportunismo della quale dovremmo vergognarci".

f.u.
Dopo 10 anni Luca Marconi, capogruppo uscente di Popolari Marche - Unione di Centro - non siederà più sui seggi del consiglio regionale. L'esito delle elezioni amministrative, infatti, non ha fatto scattare il seggio per i Popolari e, di conseguenza, per Luca Marconi termina l'impegno amministrativo, ma non quello politico

E' lo stesso Marconi ad annunciare che continuerà la sua battaglia per i valori cristiano-popolari al centro del suo impegno politico, dopo aver ringraziato gli elettori che hanno voluto rinnovargli la fiducia.

"Grazie a tutti di cuore per il risultato dell'Udc e mio personale - scrive in una nota - Credo che questa nostra straordinaria battaglia abbia avuto dell'eroico, considerate le enormi difficoltà di partenza. Non saremmo riusciti in nulla se non avessimo avuto il sostegno di un amico sincero capace e generoso come il senatore Antonio Saccone. L'impegno politico continua nel solco dei moderati democratici liberali e cattolici, capaci solo di fare il bene del paese. Questo privilegio mi è stato concesso in 35 anni di vita in organi amministrativi e politici e di questo non posso non essere grato a tutti quelli che lo hanno permesso. Ora come responsabile del partito - conclude - continuerò la buona battaglia per i nostri valori sempre validi. Ci ho sempre creduto e sempre ci crederò".

f.u.
“L’UdC, come già annunciato, parteciperà alle prossime elezioni regionali nelle Marche con una propria lista in tutte le province ricca di persone, uomini e donne, che con passione si sono messe a disposizione del partito per il rilancio della Regione”. E’ il senatore Antonio Saccone, commissario straordinario del partito per le Marche, a presentare con orgoglio i 6 candidati in lista per la circoscrizione di Macerata sotto il simbolo dello scudo crociato.

“Siamo impegnati nell’alveo del centro destra, a fianco del candidato presidente Francesco Acquaroli, per riaffermare le nostre radici e la nostra visione di una Italia forte in una Europa dei Popoli partendo da due priorità: lavoro e famiglia. Questa è una Regione che, più di altre in Italia, ha bisogno di vedere rilanciata la questione occupazionale e produttiva e di lasciare alle proprie spalle una notevole perdita di iniziativa imprenditoriale che ha caratterizzato negativamente gli ultimi anni.

Inoltre le Marche vivono la più grave e profonda depressione demografica della sua storia ed è per questo che è necessario rilanciare con forza il tema della centralità della famiglia, che è il nucleo vitale della società. Un impegno già portato avanti in tutti questi anni da Luca Marconi, capogruppo uscente per l’UdC e oggi capolista per Macerata nonché coordinatore del partito a livello provinciale. Mi sento di doverlo ringraziare qui pubblicamente per il suo grande impegno in Consiglio Regionale. A lui si devono molte importanti leggi di cui si è dotata in questi anni la Regione, da quella sul riordino dei servizi sociali alla norma sul contrasto del bullismo e dell’azzardopatia, dai numerosi atti a favore e tutela della famiglia e della vita, con l’avvio del servizio dei nidi domiciliari, all’istituzione del servizio civile degli anziani e di quello regionale per i giovani. Sempre fedele all’UdC e allo scudo crociato resta un punto di riferimento fondamentale per il rilancio regionale del partito”.

Insieme a Luca Marconi molte presenze importanti in lista e tutte nuove, soprattutto nella componente femminile, con un programma che spazia da importanti interventi a favore delle aree montane, ancora fortemente penalizzate dagli effetti del terremoto del 2016, a una rivisitazione dell’organizzazione della sanità e dei servizi sociali sul territorio.

È stata una bella esperienza questi anni d’impegno in Consiglio Regionale, commenta Marconi. Molto è stato fatto e molto altro si potrà fare con la dovuta umiltà e competenza. Il mio punto di partenza, come sempre, è la famiglia come nucleo essenziale della società, non come un’affermazione velleitaria, buona da spendere in campagna elettorale, ma filo conduttore di tutta la politica a cominciare da quelle economica per approdare in politiche demografiche efficaci fino ad includere politiche per gli anziani e per la cronicità”.

Marconi lancia, infine, il progetto dell'azienda ospedaliera “Marche Sud” e la necessità che si dia autonomia legislativa alle regioni in materia di ricostruzione delle aree terremotate e per il rilancio dell'economia locale.

f.u.
Quasi al completo la rosa dei nomi della provincia che andrà a comporre la lista dell'Udc-Popolari Marche in corsa per le regionali al fianco del candidato presidente Francesco Acquaroli.
I nomi certi sono quelli di Pierpaolo Fabbracci, assessore comunale di Porto Recanati, Lorenzo Cignali, avvocato e già amministratore a Cingoli, Ilenia Sabbatini, assistente sociale ospedaliera di Tolentino, Elena Pompei, architetto e consigliere comunale di Monte San Giusto e Luca Marconi, capogruppo di Udc-Popolari Marche.
"L'ultimo nome sarà individuato fra due che abbiamo già individuato - dice proprio Marconi -. Entrambi hano dato la propria disponibilità e stiamo definendo. Ci sono delle verifiche in corso ma nessun litigio. Si tratta di questioni meramente pratiche". 
Molto conosciuto nel nostro territorio è un altro candidato di questa compagine politica ma nella circoscrizione del fermano: si tratta del medico chirurgo di Camerino Giambattista Catalini.
g.g.
Liste chiuse nei collegi di Ancona e Pesaro, ancora da completare quelle che riguardano i collegi di Ascoli Piceno e Macerata, dove manca ancora il nome della terza candidatura femminile per la quale la scelta dovrà essere fatta tra una terna di nomi. La visita nelle Marche del segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa ha di fatto aperto ufficialmente la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali.

Capolista nel collegio di Anconail sindaco uscente di Loreto Paolo Niccoletti, in quello di Pesaro - Urbino l’imprenditore fanese Davide Del Vecchio, a Fermo l’infermiera 25enne Caterina Donti, ad Ascoli Piceno Vincenzo Ballatori.

A guidare la squadra nel collegio di Macerata il consigliere regionale uscente Luca Marconi, che presenta i suoi compagni di cordata. “Insieme a me ci saranno 3 donne e 2 uomini – le sue dichiarazioni – con la squadra che ancora deve essere completata. Di questa fanno già parte l’avvocato Lorenzo Cignali, un giovane con esperienza amministrativa a Cingoli che si sta affacciando alla scena politica, Pierpaolo Fabbracci, assessore comunale a Portorecanati e con una decennale esperienza come consigliere comunale. Fra le donne ci sono l’architetto Elena Pompei, giovane mamma di 3 bambine eletta nel consiglio comunale di Monte San Giusto e candidatura in linea con il nostro impegno a favore della famiglia, e Ilenia Sabbatini, tolentinate molto impegnata nel sociale ed operatore sanitario presso il centro dialisi di Tolentino”.

f.u.
Il Consiglio Regionale delle Marche, nell'ultima seduta della legislatura, ha approvato all'unanimità la proposta di legge presentata dal capogruppo Popolari Marche- UdC, Luca Marconi per sostenere le attività commerciali e i servizi minimi indispensabili nei comuni facenti parte delle Unioni Montane del territorio marchigiano, al fine di contrastare lo spopolamento dei paesini e frazioni.

“Sono contento di questo voto unanime che testimonia la validità della proposta - commenta Marconi - È necessario, specie dopo questo particolare momento, sostenere il commercio interno di queste zone, sia tutelando i negozi già presenti sia incentivando l’apertura di nuovi esercizi. Il commercio di vicinato rappresenta, infatti, un vantaggio non solo per i commercianti locali, ma anche per i residenti, che non si trovano costretti a dover percorrere lunghe distanze per avere accesso ai prodotti necessari nella quotidianità. La nostra è una regione prevalentemente rurale caratterizzata dall’assenza di grandi agglomerati urbani con una bassa densità abitativa e sempre più assistiamo, purtroppo, a processi di emarginazione economica e sociale nelle zone montane e nei territori interni, anche perché nel tempo si è registrata la chiusura di numerosi servizi, come sportelli bancari e postali, e la riduzione di altri, specie nel settore sanità e pubblica istruzione, che hanno reso ancor più difficile la vita in questi luoghi”.

La proposta di legge presentata ha una disponibilità economica per l’anno in corso di 200 mila euro che servirà per concedere contributi alle Unioni Montane per garantire la presenza sul territorio comunale di bancomat polifunzionali attraverso gli uffici postali o le tabaccherie o anche con spazi appositi messi a disposizione dal  pubblico. Inoltre sarà possibile per le Unioni Montane avere finanziamenti per stipulare convenzioni per l’erogazione di servizi non esistenti o non sufficienti nell’area individuata, ridurre gli oneri di urbanizzazione per la destinazione d’uso commerciale, concedere a titolo gratuito e per un periodo convenuto, l’uso di immobili in disponibilità ad aziende commerciali che ne facciano richiesta, stabilendo le modalità per l’uso, la gestione, la manutenzione e la restituzione o, infine, applicare l’esenzione dai tributi di propria competenza.

“Nelle zone interne montane più svantaggiate, la permanenza di attività indispensabili come i negozi alimentari, l'ufficio postale, il dispensario farmaceutico è possibile solo, sottolinea infine Marconi, se sostenuta dall'intervento pubblico. Senza adeguati contributi e agevolazioni la progressiva scomparsa dei pubblici esercizi e di tutte le attività commerciali nelle zone più povere, lontane dalle mete turistiche, diventa inevitabile. Quando chiudono negozi, sportelli e servizi, i residenti rimasti rischiano di andarsene o sono costretti ad aumentare il loro pendolarismo verso il fondovalle”.

f.u.
Il capogruppo in Consiglio regionale dell'Udc Popolari Marche Luca Marconi, insieme ad altri consiglieri, ha presentato una mozione riguardante le proposte di legge depositate presso la Camera dei Deputati sulla violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere.

“Attualmente – dice Marconi – nel nostro ordinamento giuridico sono già presenti norme volte a tutelare la dignità e il decoro delle persone e la loro integrità fisica e psicologica. Ogni individuo è meritevole di rispetto a prescindere da etnia, credo religioso e orientamento sessuale, ma allo stesso modo va tutelata la libertà di espressione e di manifestazione del pensiero; l’applicazione di queste norme porterebbe a condannare semplici manifestazioni di adesione e sostegno alla vita di coppia e al sacramento del matrimonio centrati sul binomio uomo-donna, divenendo di fatto non uno strumento di tutela, bensì di repressione del dissenso ed introducendo nel nostro ordinamento un vero e proprio reato di opinione basato sulla vaghezza del concetto di discriminazione.”

La mozione impegna la Giunta regionale a manifestare il proprio dissenso all’approvazione della proposta di legge presso il Parlamento della Repubblica Italiana e presso la Presidenza della II Commissione della Camera dei deputati.

“Questa legge – conclude Marconi – mina la libertà di esprimere liberamente il proprio pensiero, che è garantita dall’ art.21 della Costituzione italiana. Di fatto la possiamo definire come incostituzionale.”
"Servono volontari in questo periodo di emergenza".
Lo pensa il capogruppo UDC regPopolari Marche, Luca Marconi che. nel corso del consiglio regionale di ieri, ha chiesto alla giunta di impegnarsi per il raddoppio dei fondi già previsti in bilancio per il Servizio Civile Giovani e per il Servizio Civile Anziani.

udc marconi luca
Luca Marconi

"La motivazione - spiega - è legata alle esigenze di avere più disponibilità di volontari in questo particolare momento ed anche per offrire, sopratutto ai giovani disoccupati, un’occasione di impegno civile".
Secondo il consigliere, infatti, si registra "l’assenza di un chiaro riferimento alla famiglia come soggetto attuatore fondamentale e principale di ogni azione sociale.
La sinistra - attacca Marconi - non riesce a capovolgere l’impostazione del welfare ancora tutta centrata sullo stato, le regioni e i comuni, invece di vederla impostata sulle famiglie e il terzo settore”.
Per il piano sociale Marconi propone il trasferimento di tutte le competenze statali in capo alle regioni, per tutti i servizi sociali, ad eccezione delle pensioni. “Dare alle regioni questa competenza - afferma  il consigliere -  serve ad avvicinare esigenze specifiche dei disoccupati, delle famiglie, delle persone con disabilità, degli anziani e dell’infanzia alle specificità di ogni territorio che in Italia sono particolarmente differenziati”.

GS
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