Saranno eseguiti,nel reparto ortopedia dell'ospedale di Camerino, gli interventi per l'inserimento delle protesi già programmati e i cui pazienti hanno già fatto la preparazione pre-operatoria.
Ad annunciarlo il sindaco Sandro Sborgia che ha ricevuto rassicurazioni in tal senso dopo il colloquio con l'assessore regionale Angelo Sciapichetti fattosi portavoce della volontà della direzione sanitaria regionale di autorizzare gli interventi.
"E' la riprova che gli sforzi, il dialogo e l'attenzione dell'ammnistrazione nei riguardi della sanità locale - ha detto il sindaco Sborgia -  sono sempre al primo posto per garantire il bene della comunità dell'intero terriitorio".
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Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia interviene sulla questione della sospensione degli interventi per l’inserimento di protesi nel reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Camerino, la cui denuncia è partita dal coordinatore del Tribunale per i diritti del malato tramite lettera inviata alle competenti autorità politiche e sanitarie.  

" Per dovere d'informazione- dichiara il sindaco Sandro Sborgia-  non appena siamo venuti a conoscenza del fatto che erano state interrotte le attività operatorie relative agli impianti di protesi del reparto Ortopedia dell'ospedale di Camerino, siamo intervenuti direttamente al cospetto dell' azienda sanitaria regionale e  ne abbiamo  direttamente discusso con il direttore sanitario regionale dottoressa Nadia Storti, rapppresentandole  le difficoltà dei cittadini  proprio in relazione alla sospensione degli interventi stessi. Alla dottoressa Storti- prosegue Sandro Sborgia-  abbiamo anche rappresentato che vi erano situazioni che riguardavano poche  persone i cui interventi  erano già stati programmati e la cui preparazione pre-operatoria (delle analisi del sangue e delle attività diagnostiche necessarie e preordinate all'intervento) era già stata fatta. di conseguenza avrebbero ricevuto un danno dall'interruzione delle attività operatorie. Nell'occasione abbiamo anche chiarito che a dover subire quel tipo di interventi già prenotati sarebbero state solo  3-4 persone, per cui- spiega il sindaco- abbiamo chiesto  che potessere essere effettuati almeno quegli interventi  programmati con preparazione operatoria già pronta e in attesa da tempo. Su questo aspetto abbiamo quindi sensibilizzato la Regione a riconsiderare l'nterruzione lineare e a dare corso invece a  quelle attività di intervento che potevano tranquillamente essere fatte senza un particolare aggravio di aggiunta di risorse e, senza arrecare ancora più disagio a quelle persone che attendevano già da tanto l'intervento. 
 Il chiarimento è dunque opportuno - sottolinea il primo cittadino- e sta a testimoniare la particolare sensibilità e l'interesse che la nuova amministrazione comunale nutre nei riguardi dell'ospedale di Camerino, e, serve anche a far luce sulle tante inesattezze che circolano in questi giorni sulle attività del nostro nosocomio. Da quando ci siamo insediati - precisa Sborgia-  noi abbiamo aperto un colloquio costante con l'autorità regionale in materia sanitaria,  proprio per garantire che  l'offerta di servizi del presidio sia adeguata a quelli che sono i bisogni della popolazione. L'ospedale e il suo funzionamento ottimale per noi sono una priorità e su questi  fondamentali  aspetti non intendiamo assolutamente abbassare la guardia;  tenere il faro sempre acceso è quello che ci preme  perché il presidio sanitario di Camerino deve continuare ad essere di prim'ordine qual è  sempre stato nell'interesse di tutta la zona Montana che ormai da anni serve e anche con risultati di tutto riguardo. Basti solo pensare - conclude Sandro Sborgia-  allo spirito di sacrificio e all'offerta sanitaria fatta da medici che stanno sempre in prima linea, che non si risparmiano e la cui dedizione e spirito di servizio sono ampiamente riconosciuti non solo da tutta la popolazione dell'entroterra, ma anche dalle tante persone che provengono da tutta la regione e oltre, in quanto riconoscono a Camerino il fatto di essere un ospedale di prim' ordine".
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Dal dramma, un dono a favore della collettività. Un ecografo di ultima generazione, è stato donato dall’imprenditore Nicola Rossi all’ospedale di Camerino. In memoria della propria figlia Silvia, mancata prematuramente per una malattia che non perdona, il titolare della nota azienda di Sefro leader nel settore della troticoltura, ha voluto trasformare il dramma privato vissuto, in qualcosa che potesse essere d’aiuto agli altri, sia nella prevenzione che nella diagnostica, necessarie ad intervenire al meglio per la cura delle persone. L’ imprenditore ha anche ricordato, come fosse un desiderio di sua figlia realizzare in concreto tutto questo, pur rammaricandosi dei tempi lunghi necessari all'acquisizione. “Sono orgoglioso di averlo donato all'ospedale di Camerino- ha evidenziato Nicola Rossi nel rimarcare un ragionamento fatto in termini di Area Vasta e a favore di una struttura sanitaria che è di tutti.
Una targa apposta all'ingresso della sala a piano terra, ricorda il dono fatto da Silvia Rossi, scomparsa all’età di 49 anni.
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 All’inaugurazione sono intervenuti il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il direttore d’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, il primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia, i sindaci di Sefro Pietro Tapanelli e di Castelraimondo Renzo Marinelli. Tra i presenti anche l’assessore Angelo Sciapichetti, i consiglieri regionali Sandro Bisonni e Francesco Micucci, nonché il prorettore di Unicam Spaterna e il dott. Pietro Cruciani, oggi in pensione e responsabile della radiologia allorchè l’iter della donazione è partito .
“ Ringrazio la famiglia Rossi per la generosità di un gesto che si rivolge a tutto il territorio- ha detto Sborgia-. E’ un grande riconoscimento per l’ospedale di Camerino".  Il sindaco ha voluto anche ringraziare il Governatore e il direttore d’Area Vasta per la disponibilità dimostrata nell’ascoltare le esigenze dell’amministrazione da lui guidata e per l’atteggiamento positivo nel cercare di risolvere le questioni del presidio ospedaliero camerte, tra cui il ripristino H24 della cardiologia e il potenziamento del servizio psichiatrico. Come illustrato dall’attuale direttore della radiodiagnostica dott. Maurizio Lucarelli, la strumentazione di altissima qualità costruttiva e lettura diagnostica, è dotata di tutte le quattro sonde utili a rispondere appieno alle diverse necessità sanitarie ispettive dell’addome e dei tessuti molli, sonde per l’endocavitaria degli esami urologici e ginecologici, nonché doppler per l’impiego ottimale in cardiologia, rianimazione e  urgenze.
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Grato alla famiglia Rossi per una donazione di elevato valore economico che garantisce prestazioni di altissimo livello, anche il Governatore Ceriscioli :“ Un gesto che mostra grande vicinanza al territorio e a chi ci abita- ha commentato-. La salute è un tema che riguarda tutti e sapere di poter contare su tecnologie adeguate in campo sanitario è fondamentale, permettendo diagnosi accurate e qualità di cura e contribuendo a rendere attrattiva una struttura. Vere le lungaggini burocratiche nell’acquisizione delle donazioni;  malgrado l’impegno che ci mettiamo a semplificare i passaggi, le azioni del pubblico restano sempre più difficoltose del privato. L’ecografo donato soddisfa tante necessità- ha aggiunto – Su Camerino, dopo il 24 agosto 2016, abbiamo fatto la scelta forte di non porre in atto tanti cambiamenti che avrebbero potuto essere letti in maniera sbagliata; la scelta fatta è stata invece quella di riqualificare e dare il massimo delle garanzie”. Parole distese e propositive quelle pronunciate dallo stesso direttore Maccioni il quale ha evidenziato che, seppure dai toni aspri, la dialettica che ha caratterizzato i primi momenti di confronto col sindaco Sborgia, testimonia quanto il primo cittadino tenga a tutelare il comparto sanitario del territorio che amministra. “Lavoriamo per lo stesso obiettivo – ha detto Maccioni- quello di potenziare i servizi. Questo ospedale vogliamo portarlo in alto”.
Nel suo intervento il direttore ha assicurato che in tempi brevi verrà sostituito l’apparecchio telecomandato della radiologia e che entro il 2020 il presidio di Camerino avrà una nuova TAC; previsto pure l’acquisto di quattro sistemi di monitoraggio per le sale operatorie. Novità importanti dal mese di novembre con l’assunzione di nuovi medici; in attesa dell’espletamento delle procedure, la copertura dei turni viene assicurata da personale medico di Macerata e Civitanova.
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“Sorprendente e al tempo stesso sospetto “.  Così il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, in riferimento all’intervento della minoranza di  “Radici al Futuro” con capogruppo Gianluca Pasqui, diffuso all’indomani della pubblicazione su un quotidiano online dell'intervista rassicurante sul futuro dell'ospedale di Camerino, rilasciata dal direttore dell’Area vasta 3 Alessandro Maccioni.
Il gruppo di minoranza evidenziava come fossero infondate le notizie "terroristiche" di un imminente depotenziamento del presidio, rivelatesi favole e barzellette da campagna elettorale, tanto che le dichiarazioni dello stesso direttore Maccioni sono valse a confermare  che oltre a non essere in discussione nei programmi della regione, sull'ospedale di Camerino  l'azienda sanitaria ha effettuato investimenti per oltre un milione di Euro riconoscendone il ruolo di presidio sanitario di montagna efficiente e funzionale che non ha nulla da temere per il futuro. ” Un ospedale che – dice la minoranza- negli ultimi anni era rimasto senza primari e che ne ha visti nominare tre nel giro di pochi mesi grazie all’impegno della giunta Conti prima, con il dottor Salvucci, e di quella Pasqui poi; un ospedale che può contare su moderni macchinari e che è stato oggetto di importanti investimenti” . Nella stessa nota,  il gruppo "Radici al futuro"  fa anche riferimento all’organico di Cardiologia, sottolineando il fattivo operato del direttore di Area Vasta 3 nel ristabilire i giusti numeri. “Questo significa che l’amministrazione uscente, guidata dal sindaco Gianluca Pasqui, lascia un’eredità molto importante e significativa alla nuova amministrazione e, in particolare, al dottor Stefano Sfascia, che ha ricevuto dal sindaco le deleghe alla sanità. Ci auguriamo vivamente che il dottor Sfascia sia capace di non perdere neanche una virgola di quanto ottenuto e, anzi, che possa lavorare in termini di sviluppo vista l’ottima base di partenza su cui può contare e che ha ereditato”. Il gruppo di opposizione chiudeva la nota dicendosi pronto a mettersi a disposizione per collaborare ad un percorso di crescita dell’ospedale, pur promettendo di tenere altissima la guardia nel caso di reazioni inadeguate della nuova amministrazione rispetto a tentativi di aggressione politica al presidio ospedaliero di Camerino .
Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia

“ Non meraviglia- risponde il sindaco Sborgia- come Pasqui colga ogni occasione per continuare a gettare discredito sui componenti della lista "Ripartiamo", risultata vincente alle recenti elezioni amministrative". A detta del primo cittadino,  a sorprendere è invece "il tentativo di fuggire dalle sue gravi responsabilità in ordine alle problematiche che riguardano l'Ospedale di Camerino del quale si è sempre, costantemente disinteressato, nonostante alcune sceneggiate risalenti agli ultimi giorni del suo mandato, terminate con un nulla di fatto”.

La nota firmata da Sborgia, continua nell’evidenziare che il primo grande problema che la nuova amministrazione sta affrontando dal giorno del suo insediamento, è quello della “ricerca di una soluzione alla paventata possibilità che il servizio di Cardiologia possa subire, nei mesi di luglio e agosto, un’interruzione delle prestazioni in orario notturno e festivo, dovuto alla carenza di personale medico cardiologico. Tale criticità era nota al dottor Pasqui sin dal 1 marzo 2019 grazie ad una lettera trasmessa dal coordinatore del Tribunale per i diritti del Malato dell'Ospedale di Matelica, con la quale si segnalava che "...la progressiva riduzione del numero dei cardiologi e la precarietà degli infermieri rischiano di rendere impossibile alla cardiologia di Camerino di svolgere i suoi compiti; ci risulta che l'organico si è ridotto quasi del 50%, infatti in origine avevamo il primario più 7 cardiologi, in data odierna siamo passati al primario più 4 cardiologi. La situazione attuale dimostra che non sono state programmate per tempo le dovute sostituzioni…".
Tale nota - afferma Sborgia- costituisce prova dell’assoluta indifferenza e del disinteresse dimostrati negli anni dalla passata amministrazione riguardo al tema sanitario, di vitale importanza per il futuro di tutta la comunità dell'entroterra maceratese. Così come la chiusura del reparto UTIC dello stesso nosocomio, disposta dall’ 1 gennaio 2018, è stata attuata nella fase emergenziale del sisma e nell’assordante silenzio dell’amministrazione Pasqui.

Le tempestive quanto improvvide dichiarazioni di Pasqui su un tema così delicato, come quello che riguarda la sanità camerte, sono la chiara testimonianza della volontà di mettere le mani avanti di fronte alla manifesta, consapevole inadeguatezza e latitanza di chi tenta ora di scaricare le sue gravi e precise responsabilità sulla nuova Amministrazione comunale.
Un bieco e maldestro tentativo di distorcere la realtà che non può trovare diritto di cittadinanza perché smentito dai fatti.
Consiglio al rappresentante della lista "Radici al futuro" – aggiunge Sborgia- di usare, di qui in avanti, più prudenza e cautela nelle sue esternazioni, anche riguardo all'onorabilità di persone che come il dottor Stefano Sfascia, hanno deciso di porsi al servizio della comunità in maniera incondizionata e disinteressata, nell'esclusivo interesse e per il bene della collettività. E' proprio grazie allo spirito di servizio di professionisti di altissimo livello che operano all'interno dell'Ospedale di Camerino, ai quali tutta la cittadinanza tributa i propri sentimenti di stima, riconoscenza e gratitudine, che sino ad ora abbiamo potuto godere di un elevato livello di assistenza da far invidia a realtà ben più importanti della nostra, non certo all'opera di chi ha svolto un’azione amministrativa che passerà al giudizio della storia come ricordo di una eredità fatta solo di proclami e sostanziale inconcludenza.

L'Ospedale di Camerino con le sue professionalità è patrimonio dell'intera comunità dell'entroterra maceratese; costituisce e continuerà a costituire il presidio sanitario di riferimento per tutte le popolazioni che vi abitano. Pertanto apprendiamo tutti con favore le dichiarazioni dei vertici della sanità maceratese e regionale ai quali chiediamo attenzione, vicinanza e sostegno”.

Dicendosi abituato a dialogare con atti e documenti, il sindaco Sborgia conclude sottolineando che mai si sottrarrà a critiche e responsabilità.
C.C.

Si è svolto questa mattina nella sede della Regione Marche a Palazzo Raffaello l'incontro sulla situazione dell'ospedale di Camerino. Il presidente Luca Ceriscioli e l'assessore Angelo Sciapichetti, insieme ai dirigenti Asur Marini, Storti, Gigliucci e Maccioni, hanno ricevuto il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, e il presidente dell'Unione montana, Alessandro Gentilucci.

“Abbiamo ottenuto importanti rassicurazioni – ha affermato il primo cittadino camerte – sul futuro del nostro ospedale e, soprattutto, sul potenziamento del personale in seno ai reparti. Tutto ciò sarà comunque ribadito dallo stesso presidente nel corso della visita alla struttura sanitaria camerte, prevista per il prossimo 29 marzo. Non si terrà, quindi, l'incontro in Comune del 26, ma ci si è accordati per il giorno 29 direttamente all'ospedale dove visiteremo reparto per reparto per un ulteriore confronto con gli addetti ai lavori. Se da un lato la riunione di questa mattina ha fornito importanti rassicurazioni, dall'altro non posso comunque ritenermi pienamente soddisfatto poiché insistono dei problemi oggettivi relativi al nostro ospedale che dovranno essere risolti con tempi rapidi e certi”. La soddisfazione del sindaco riguarda le parole del presidente Luca Ceriscioli che ha affermato: “L'ospedale di Camerino non è minimamente in discussione, sia per il presente, sia per il futuro. Nel nostro piano sanitario è chiaramente indicato che l'ospedale di Camerino è una DEA di primo livello e resterà una DEA di primo livello anche per i prossimi anni. Nessuno ha intenzione di chiudere o ridimensionare un presidio di montagna che è strategico e fondamentale per tutto il territorio”. Rassicurazioni importanti, quindi, che però, dovranno essere seguite dai fatti. La Regione si sta adoperando in questo senso, come ha affermato il direttore generale Marini: “Siamo ben consapevoli dei problemi relativi alla carenza di personale e già da tempo ci siamo dati da fare per risolverli, ma la questione è più complessa di come viene rappresentata La Regione Marche ha già esperito tutte le graduatorie in essere, sia per il tempo determinato che per quello indeterminato, e non ci sono medici disposti, per varie ragioni, a prendere servizio a Camerino. Non a caso la Regione ha già provveduto alla pubblicazione di nuovi bandi per la copertura dei posti rimasti scoperti, a tempo indeterminato, attraverso specifici concorsi. Le date esatte e tempi più certi saranno resi noti nel corso dell'incontro concordato con il sindaco per il prossimo 29 marzo presso l'ospedale di Camerino”.

Criticità e carenza di personale all'Ospedale di Camerino. Il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui è stato convocato in Regione il prossimo  21 marzo per affrontare la questione.

" Ringrazio il Presidente della Regione Luca Ceriscioli,–scrive in una nota il sindaco di Camerino- per essersi voluto occupare del problema emerso riguardo la situazione del nostro Ospedale di Camerino la difficoltà a garantire in modo ottimale le prestazioni sanitarie di competenza a causa della carenza di personale medico e paramedico. A tal proposito comunico che- continua la nota-  chiaramente parteciperò a questo incontro per iniziare ad affrontare la criticità, fermo restando il mio invito al Presidente per l’incontro in programma per il giorno martedì 26 marzo 2019 alle 15,30 presso la sede del Comune di Camerino. Per approfondire la questione sono stati già convocati per quella data il Direttore Generale dell’ASUR Marche Dr. Alessandro Marini, il Direttore dell’Area Vasta 3 Dr. Alessandro Maccioni, il Direttore sanitario Dr. Massimo Palazzo e tutti i Dirigenti medici delle U.O. e dei Servizi del Presidio ospedaliero di Camerino".

Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin in visita all’ospedale di Camerino. Ad accoglierla sul piazzale del nosocomio c’erano insieme al sindaco Pasqui il Prefetto Preziotti, il Presidente della Provincia Pettinari, il Direttore di Area vasta Maccioni, il prorettore di Unicam Claudio Pettinari, i sindaci di Esanatoglia, Muccia, PieveTorina e San Severino.
ministro fuori
fuori
 
“ Guardateci con l’attenzione che questa terra merita- le prime parole del sindaco Pasqui- Camerino è una città che è completamente distrutta ma il suo cuore, la sua gente, i suoi contenuti, sono vivi; uno degli aspetti più significativi di questa terra è proprio il suo ospedale, un presidio e una struttura a servizio di un intero territorio, all’interno della quale c’è il lavoro quotidiano di professionalità eccellenti. Nonostante il dramma- ha proseguito Pasqui- noi ci siamo e ci siamo con grande forza. La sua presenza oggi testimonia che le Istituzioni ci sono state e ci sono vicine. Da cittadino vorrei già veder ricostruita la mia città ma le istituzioni nella consapevolezza dell’entità del sisma che ci ha colpiti possono dire solo grazie per il lavoro che fino ad oggi è stato svolto. Grazie al Governo, ai volontari, alle forze dell’ordine e a tutti quelli che si sono adoperati e si stanno tuttora impegnando con grande energia. ”.

lorenzin

“ Sono venuta con grande piacere in questo territorio e tra l’altro in un momento che possiamo definire “ a bocce ferme”- ha dichiarato il Ministro della salute- Dopo le fasi acute di ogni emergenza, è il momento in cui bisogna intervenire di più. Dopo la grande attenzione della fase acuta, dove la macchina si muove automaticamente,  è il momento in cui bisogna invece continuare a intervenire e anche con una visione a medio e lungo termine. Questo- ha aggiunto Lorenzin- è un territorio particolarissimo, colpito da una tragedia e da un logorante sciame sismico e questo edificio è simbolo di tanti aspetti. Non solo è un ospedale e un luogo di cura ma anche un qualcosa che ha retto al terremoto e rappresenta un esempio significativo di dove dobbiamo puntare e dove dobbiamo andare”.

reparti

Subito dopo il ministro Lorenzin ha visitato i vari reparti del nosocomio e tra questi il Pronto Soccorso, la radiologia, la Rianimazione, visionando anche la nuova apparecchiatura di risonanza contro i tumori al seno.

 Lorenzin Uscita

“ Un bell’ospedale tenuto benissimo, ma soprattutto sicuro- ha commentato a conclusione della sua visita il Ministro Lorenzin- Un presidio che è fuori dal centro storico e questo ha fatto la differenza; quando vollero realizzare questa struttura sembrava qualcosa di impopolare invece è l’esempio di come le decisioni importanti e strategiche vanno fatte e portate avanti. Un ospedale che è rimasto in piedi perché è stato realizzato in sicurezza e questo deve essere un obiettivo su tutte le realtà ospedaliere italiane, ma soprattutto degli operatori sanitari e delle amministrazioni locali, che vogliono mantenere vivo questo territorio e non desertificarlo. Per quanto mi riguarda come Ministro della salute- ha aggiunto- è molto importante che noi siamo vicini agli anziani e che applichiamo le reti della cronicità, soprattutto in territori come questi che sono nell’area del cratere e per i quali, dobbiamo fare anche degli sforzi in più rispetto a quella che è la normativa nazionale, motivo per il quale abbiamo fatto anche delle deroghe ad hoc per queste aree. Da parte nostra- ha continuato- c’è un impegno assoluto perché non possiamo immaginare che il nostro Appennino e delle zone così ricche, diventino zone desertificate o piccoli presepi. Noi dobbiamo farle vivere e dobbiamo vincere questa grande sfida e farlo anche immaginando dei percorsi forse diversi e innovativi rispetto a quelli che si sono fatti finora. Questo per una prospettiva futura e per l’economia di questi luoghi. Bisogna ripartire.”.
Lorenzin primo piano
“La richiesta specifica che ho sottoposto al Ministro- ha dichiarato al temine il sindaco Pasqui- è l’Ospedale di Camerino che già funziona benissimo ma va potenziato. Da tempo ripeto che non si tratta del presidio della “ Montagna” ma serve un territorio ed è soprattutto un fiore all’occhiello della sanità regionale ed oltre, per cui va tenuto in grande considerazione e a maggior ragione dopo quanto è accaduto. E’ la dimostrazione che è un reale punto strategico anche in situazioni drammatiche. Oggi ho capito con certezza che il Ministro è e sarà vicina alle nostre aspettative”.
A Matelica, il successivo impegno del Ministro della salute Lorenzin con la partecipazione al Convegno “Anziani fragili e terremoto”organizzato al Teatro Piermarini dal Comune di Matelica, dagli Ambiti Territoriali Sociali , Università di Camerino insieme ad Alzheimer Uniti onlus, associazione che si occupa di tutela dell’anziano affetto da demenza senile e Alzheimer con l’intento di riflettere sulla riorganizzazione dei servizi socio-sanitari nel post terremoto. Ultima tappa, la visita dell’ospedale di San Severino Marche con il taglio del nastro della nuova Tac.
“ La presenza del Ministro- ha dichiarato  a margine della visita il Direttore di A.V. Maccioni-  dimostra l’interesse per come sta andando avanti la sanità nel nostro territorio, non solo a Camerino, ma in tutta l’Area Vasta 3. Come è stato detto da più parti, noi non abbiamo fatto notizia fino ad ora perché, tutta la squadra degli operatori, dalla Direzione Generale all’assessorato e ai servizi regionali ci hanno messo in condizione di far bene ha prodotto come risultato una sanità che non solo “ non crolla” ma "non è crollata". Danni significativi ne abbiamo avuti a Tolentino ma quella città ha mantenuto tutti i servizi essenziali,  ( Distretto- Consultorio- Punto di  primo intervento – Assistenza territoriale; pur nelle mille difficoltà stiamo dunque dando risposte nel contingentamento delle risorse in quanto, bisogna fare i conti anche con le risorse economiche. Quello che noi cerchiamo di fare – ha proseguito- è di ottimizzare e razionalizzare risorse per riuscire a dare risposte a tutti, da Camerino a Civitanova Marche in un concetto di Area Vasta e di sussidiarietà tra i territori. Sappiamo che il Ministro Lorenzin pone attenzione particolare sugli anziani e io il primo intervento che ho guidato personalmente nella fase di emergenza, essendo impegnato altrove il Direttore della Centrale del 118, è stata la direzione del trasferimento in altre strutture dei 20 ospiti della Casa di Riposo di Castelsantangelo sul Nera. L’attuale ospedale di comunità di Matelica inoltre ancora vede ricoverate persone che  non possono trovare allocazione nelle Case di Riposo del territorio. Si capisce pertanto che siamo di fronte a tutto un sistema sinergicoin grado di dare risposte e anche al di là anche delle regole dettate dalla “normalità”. Siamo un sistema coeso, una terra eccezionale e lo abbiamo dimostrato anche in questa occasione drammatica, in cui tutti hanno fatto sentire la loro presenza, dalle istituzioni, al governo centrale, e i cittadini debbono stare tranquilli che strutture come l’ospedale di Camerino, a norma, antisismica, non verranno nella maniera più assoluta  smantellate”. 

saluto

 

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