Valter Bianchi non è più il capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale a San Severino. Il consigliere di maggioranza lascia l’incarico a poco più di cinque mesi dalla tornata elettorale. Il suo posto verrà occupato dal consigliere di maggioranza Luca Bonci. L’ufficialità della decisione risale al 14 marzo, quando Bianchi ha rassegnato le sue dimissioni. Ieri è arrivata la ratifica durante il Consiglio comunale. Il sindaco Piermattei ha ringraziato Bianchi per il lavoro svolto.

A monte dell’avvicendamento, la bufera che si era scatenata sui social e sulla stampa a seguito di un post pro Putin pubblicato proprio da Valter Bianchi pochi giorni dopo lo scoppio delle ostilità tra Russia e Ucraina. Un post da cui l’amministrazione aveva preso le distanze, schierandosi per la pace e a favore del popolo ucraino.

Il grido di una piazza che scandisce le parole scritte, nero su bianco, sul grande striscione appeso al palco dove si legge “Divini ma non divisi” e, insieme, il silenzio assordante di centinaia e centinaia di ragazzi che fermano il tempo per un lungo minuto per dire, con altrettanta forza, no alla guerra in Ucraina.

E’ durata un paio d’ore l’iniziativa pacifica che gli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale hanno tenuto in piazza Del Popolo, luogo simbolo di San Severino Marche, per manifestare la propria contrarietà contro i ritardi che stanno da tempo interessando la ricostruzione dello storico edificio di viale Mazzini, abbattuto dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016 e ancora in attesa di essere ricostruito.

Sul palco, a guardare in volto un fiume di ragazzi pronti a difendere zaino in spalla un “diritto costituzionalmente riconosciuto”, il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, il dirigente scolastico, Sandro Luciani, i rappresentanti del personale della scuola, il presidente del Consiglio d’istituto, i delegati del Comitato degli studenti.

“Siete sempre stati al mio fianco e vicini all’Amministrazione e ci avete dato la forza di andare avanti e di lottare – ha esordito il sindaco, Rosa Piermattei, dopo aver salutato i ragazzi e prima di aggiungere – So che state facendo tutto questo per voi e per chi verrà dopo di voi. Lo state facendo con uno sguardo rivolto al futuro e questo vi fa onore. Io lotterò sempre insieme a voi. Vedervi così tanti oggi qui mi fa venire voglia di dirvi una sola cosa: semplicemente grazie. Per noi – ha poi proseguito il sindaco - il Divini è il futuro. Per la nostra comunità questa scuola rappresenta, da sempre, il domani. Poco prima di venire qui è iniziata l’ennesima riunione che ha fatto sedere di nuovo intorno a un tavolo gli attori principali della ricostruzione della nuova scuola – ha poi continuato la Piermattei, prima di dare a tutti una speranza - Non posso darvi una data certa ma posso assicurarvi che porteremo a termine questi lavori”.

“A sei anni dal terremoto non si riesce ancora a concretizzare l’ingresso degli alunni nell’edificio scolastico – si è fatta sentire la voce del dirigente scolastico, Sandro Luciani - Questa è una limitazione del diritto alla istruzione, è una limitazione al grosso sforzo che lo Stato fa per metterci a disposizione degli ambienti scolastici adeguati. Purtroppo la burocrazia e una serie di impedimenti giuridici e amministrativi, porta ogni anno alla delusione che segue alla promessa di poter entrare nel nuovo edificio” - ha poi aggiunto il preside le cui parole sono state seguite dal referente del Consiglio d’istituto: “Speriamo di avere in tempi brevi la nostra scuola. E’ questa l’unica speranza che ad oggi abbiamo”.

“Questa nostra manifestazione – hanno poi ricordato i rappresentanti del Comitato studentesco - intende far risollevare la speranza in tutti noi, una speranza che ormai un po’ si è spenta”.

piazza gremita

La protesta di piazza si è fermata solo per permettere a tutti di osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della guerra in Ucraina cui i ragazzi hanno voluto dedicare la seconda parte del loro ritrovo con altri brani e interventi.

La fine della manifestazione sulle note di “Guerriero” di Marco Mengoni. Il testo della canzone è stato accompagnato da un messaggio rivolto dalla piazza dei San Severino Marche ai ragazzi ucraini in fuga dalla guerra: “Siamo tutti dalla vostra parte”.

pace



Ancora una settimana per sciogliere i nodi che hanno portato all’ultimo blocco del cantiere per la realizzazione del nuovo Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche.
A chiederla il Commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, che si è confrontato sulla situazione dell’Itts con il sindaco Rosa Piermattei, il dirigente scolastico, Sandro Luciani, il presidente del Consiglio di Istituto, i ragazzi del Comitato studentesco e gli altri componenti dello staff di presidenza.

“Siamo molto preoccupati del tempo che continua a passare senza vedere la realizzazione della nostra scuola - ha aperto il confronto il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, sottolineando - Questa situazione non fa altro che generare disorientamento, sconcerto e tanta preoccupazione. Ringraziamo il Commissario per quello che ha fatto fino ad oggi ma abbiamo bisogno di sapere di più e, soprattutto, di dare fiducia agli studenti”.

“Così è difficile impostare una campagna di iscrizioni adeguata - ha fatto eco il dirigente scolastico Luciani - L’edificio che attualmente occupa la scuola non ci consente di accogliere un numero di alunni, anche delle prime, adeguato. Nel nuovo plesso in costruzione le specializzazioni di meccanica e chimica hanno avuto finalmente i laboratori della Provincia e sono molte contente ma servono i nuovi spazi anche per gli altri”.

Ad esprimere apprensione per lo stallo dei lavori anche i membri del Comitato studentesco cui si è rivolto direttamente il commissario Legnini: “Le vostre preoccupazioni - ha detto questi rivolgendosi proprio ai ragazzi - sono anche le mie. Vi ringrazio per l’attenzione e la sensibilità che continuate a dimostrare anche nell’esprimere le vostre legittime ansie. La vicenda della scuola Itts “Divini” ha subito tutte le complicazioni immaginabili di un cantiere pubblico. Di fronte alle notizie rassicuranti dei mesi scorsi si è abbattuta ora la difficoltà espressa dall’impresa che di fatto ha generato il nuovo rallentamento legata all’aumento dei prezzi dei materiali. Lo Stato fa fatica a rincorrere queste dinamiche impazzite del mercato – ha spiegato Legnini, aggiungendo – Abbiamo già provveduto ad adeguare i prezzi in virtù di un Decreto del ministero delle Infrastrutture. Seguirà un altro decreto, che è atteso a breve. Faremo il massimo possibile, e questo l’impresa appaltatrice lo sa, ma non potremo mai andare oltre i limiti di legge. C’è un braccio di ferro tra i nostri tecnici, che voglio ringraziare, dovuto al fatto che l’impresa, con un’attività negoziale legittima dal suo punto di vista, chiede consistenti aumenti. Però facendo così finché non si raggiunge un accordo non si va avanti. La trattativa sta facendo comunque passi avanti, si è trovata una prima intesa e abbiamo ricevuto ulteriori proposte ma occorre un’ultima attività di negoziazione. Preferiremo non dover ricorrere a strumenti coattivi perché si rischia di aggravare la situazione. Se chiudiamo il contratto, rifacciamo progettazione e gara - su questo Legnini ha voluto essere chiaro - perdiamo almeno un anno di tempo. Se si raggiungerà un accordo a breve i tempi per la chiusura del cantiere saranno quelli previsti nel contratto – ha infine rassicurato il Commissario presentando da ultimo una richiesta - I tecnici della struttura commissariale lavoreranno per qualche altro giorno, al massimo una settimana, sia per la questione dei prezzi che quella di una variante che si è resa necessaria anche sulla base di una richiesta della direzione scolastica e che permetterà di avere una rimodulazione interna degli spazi della nuova scuola con aule che guarderanno verso la strada e non verso la ferrovia e altre migliorie”.

Sia il dirigente scolastico che il comitato studentesco hanno aperto alla richiesta di attesa di una settimana.

L’ultima richiesta è arrivata dal sindaco, Rosa Piermattei: “Mandiamo avanti i lavori della palestra in attesa delle trattative che sblocchino le opere nell’altro corpo di fabbrica”.
Ambiente, servizi demografici, servizi sociali, tributi e ragioneria, alloggi Erp, polizia locale e mobilità, servizi cimiteriali, servizi scolastici e per l’infanzia, tempo libero, sport e cultura, patrimonio, concorsi e assunzioni, attività produttive, Protezione civile e volontariato, edilizia e molto altro ancora: tutto a portata di clic.

Il comune di San Severino Marche ha ufficialmente aperto, tra i primi enti locali della regione, lo Sportello telematico polifunzionale cui si può fin da ora accedere, 24 ore su 24 e tutti i giorni della settimana.

Grazie allo stesso sarà possibile inviare pratiche, richieste e segnalazioni all’ente.

“Si tratta di un nuovo servizio molto utile per l’utenza. Siamo tra i primi comuni delle Marche e del maceratese ad averlo attivato – ha sottolineato il sindaco Rosa Piermattei – Lo Sportello telematico polifunzionale, che permetterà di accorciare le distanze tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini che non dovranno più recarsi fisicamente negli uffici, vuole essere una rivoluzione graduale. La nostra struttura comunale continuerà ad essere a disposizione ma migliorerà, grazie a questo nuovo strumento, il dialogo e velocizzerà il lavoro. Durante il lockdown e l’emergenza sanitaria imposta dal Covid-19 avevamo già attivato la modalità a distanza per richiedere e ricevere le pratiche anche se i dipendenti comunali sono stati sempre e puntualmente presenti per supportare l’utenza, molte volte fatta da persone anziane. La struttura proseguirà su questo percorso”.

Per inoltrare le pratiche direttamente utilizzando il nuovo strumento è necessario autenticarsi tramite Spid, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi. Tuttavia, chi non fosse in possesso di questi schemi di identificazione, potrà comunque scaricare la modulistica, compilarla e infine inviarla al Comune attraverso i canali istituzionali abituali.
La città di San Severino Marche rinnova il parco macchine destinato al servizio di trasporto scolastico per gli alunni delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Due nuovi scuolabus, uno dei quali full electric ad emissioni zero, entrano a far parte della “flotta” comunale.

Si tratta di un Volkswagen e-Crafter con trazione elettrica ad accelerazione rapida, che verrà utilizzato prettamente nel ciclo urbano e che potrà trasportare fino a 20 passeggeri. Insieme a questo entra in servizio anche un Mercedes Sprinter diesel, euro 6 comunque a basse emissioni, da 36 passeggeri totali.

Il primo dei due mezzi è stato acquistato dalla Ristè Srl di Jesi per un importo di circa 130 mila euro, di cui quasi 90 finanziati grazie a un contributo regionale, mentre il secondo è stato acquistato dalla Tirrena Srl di Montelupo Fiorentino, per un costo di circa 80mila euro.

Sono 9, in totale, gli scuolabus comunali di cui 6 ogni giorno in servizio attivo.

“Migliorare la sicurezza e i consumi ma anche puntare sempre più al “green” anche per la mobilità scolastica sono i nostri veri obiettivi - sottolinea il sindaco Rosa Piermattei, che spiega - Il futuro va in questa direzione”.


scuolabus
«Faremo la nostra parte, perché così è giusto che sia, per quanto riguarda l’emergenza Covid, ma l’ospedale civile Bartolomeo Eustachio continuerà ad assicurare le normali prestazioni nelle sue specialistiche, che sono l’oculistica e l’oncologia, e nei suoi reparti normali, ma sempre di vitale importanza, come la week surgery oltre che nelle altre strutture, come nel  caso del Punto di primo intervento. Il nostro nosocomio, in questa come in altre emergenze ma anche e soprattutto nella quotidianità, continua a dimostrare di avere un ruolo strategico per tutta l’Area Vasta 3 dell’Asur Marche e per l’intera sanità regionale».

Così il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, sull’attivazione di una trentina di posti letto, al terzo piano dove è ospitata ora la lungodegenza, destinati a pazienti a bassa e bassissima intensità di cura da Covid.

«La Regione Marche con cui ci siamo interfacciati diverse volte attraverso l’assessore di competenza Filippo Saltamartini - spiega il primo cittadino settempedano - ha scelto la nostra struttura per dare un supporto fondamentale nella lotta alla pandemia. Una decisione, che è stata presa in via d’urgenza, che non ci sentiamo di contestare o criticare, perché questo non è il momento di polemiche strumentali o di parte, ma che è stata assunta, secondo quanto ci è stato riferito, tenendo conto della normale attività che si svolge quotidianamente in corsia che sarà salvaguardata. In base a queste rassicurazioni - prosegue il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei - coscienziosamente abbiamo deciso di guardare oltre. Ci è stato anche garantito un percorso sporco pulito che eviterà ogni tipo di contatto con gli altri pazienti e ci è stato pure assicurato che si tratterà di un percorso temporaneo finalizzato proprio a dare una risposta all’emergenza in atto che, vista la situazione, dovrebbe durare non più di una trentina di giorni. Ancora una volta – conclude il primo cittadino settempedano – noi la nostra parte la faremo ricordando, come è stato giustamente fatto dalle autorità regionali, che il Bartolomeo Eustachio è uno dei quattro ospedali essenziali dell’Area Vasta dove ricade il nostro territorio».


San Severino riabbraccia Palazzo Governatori. Sabato mattina il Commissario straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini riconsegnerà lo storico edificio alla città settempedana, dopo gli interventi di recupero dei danni causati dal terremoto e di miglioramento sismico. Alla cerimonia parteciperanno le istituzioni cittadine e gli amministratori locali.

Il palazzo, sorto nel 1605, ospita dal 2016 le sedute del Consiglio comunale, mentre in origine era sede delle istituzioni giudiziarie di San Severino. Al piano nobile sono stati recuperati gli ambienti voltati e la sala udienze dell’ex Giudice di Pace, con gli arredi lignei e il portale d’ingresso.

Fino agli anni ’80 la parte posteriore del palazzo era adibita a carcere, mentre dal 1968 ospita anche della biblioteca “Francesco Antolisei”, che conserva più di 30mila volumi tra manoscritti, alcuni incunaboli e più di 1500 edizioni cinquecentesche.


Taglio del nastro per la nuova tribuna piccola scoperta allo stadio comunale “Gualtiero Soverchia” di San Severino Marche.

Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha inaugurato la struttura al termine dei lavori di ricostruzione, che hanno fatto seguito a quelli di demolizione del vecchio impianto ormai non più norma, prima del fischio d’inizio dell’incontro tra la formazione locale della Settempeda e il Montemilone Pollenza.

Tribuna

Alla cerimonia hanno preso parte anche l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, il presidente della S.S. Settempeda Asd, Marco Crescenzi, e i boys che sono saliti poi sugli spalti per dare supporto e fare il tifo per il team biancorosso.

Le opere, per un importo complessivo di 140mila euro, hanno riguardato, oltre al rifacimento della nuova tribuna, anche l’illuminazione della stessa per gli incontri in notturna e l'installazione sull’impianto delle necessarie luci per l’emergenza.

La tribuna piccola scoperta a gradoni è stata realizzata in cemento armato. 

Tribuna3
Cinquant’anni fa, con tanto di Decreto del Presidente della Repubblica Italiana, nasceva la Doc, la denominazione d’origine controllata, “Vernaccia di Serrapetrona”.

Oggi anche vino a denominazione garantita, nella versioni secca e dolce, la Vernaccia ha mantenuto una esclusiva e ristrettissima zona di produzione che, oltre a Serrapetrona, ricomprende anche parte delle campagne di San Severino Marche e di Belforte del Chienti.

Il triangolo di produzione, insieme al mezzo secolo di storia, è stato festeggiato e celebrato dall’Unione Montana “Monti Azzurri” che, per lo speciale anniversario, ha fatto riunire il primo cittadino del borgo di produzione per eccellenza, Silvia Pinzi di Serrapetrona, ma anche i colleghi di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e di Belforte, Alessio Vita.

Presenti all’incontro il presidente dell’ente comunitario, Giampiero Feliciotti, da cui è partita tutta l’iniziativa, e un ospite d’eccezione come il gastronomo, giornalista e scrittore italiano, Edoardo Raspelli.

La Vernaccia, ieri come oggi, è un grande marchio per la promozione del territorio delle tre realtà locali di cui ne rappresenta sicuramente un’identità ma anche una singolare particolarità.

f.u.
Se fosse una donna a raccogliere l’eredità di Antonio Pettinari? Mentre la corsa alla presidenza della Provincia di Macerata inizia ad entrare nel vivo, si fanno insistenti le voci che vorrebbero una figura femminile a capo della prossima giunta provinciale.

I sindaci del territorio saranno chiamati ad esprimersi il prossimo 19 dicembre, e i nomi forti nei giorni scorsi sono sembrati essere quelli di Sandro Parcaroli, primo cittadino di Macerata e molto gradito alla Lega, e di Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina. Posizioni però che sembrano perdere quota, visti gli impegni importanti a Macerata del primo e nel territorio montano del secondo.

Dalla montagna alla costa le preferenze sembrano comunque essere orientate all’investitura di un sindaco del cratere sismico: una figura femminile forte potrebbe essere quella del sindaco di San Severino Rosa Piermattei. Al secondo mandato come amministratrice nella città settempedana, Piermattei ha ricevuto fortissimi consensi in occasione dell’ultima tornata elettorale nel suo Comune, oltre agli apprezzamenti per la gestione emergenziale pandemica e sismica. Uno scenario plausibile potrebbe essere la convergenza verso la sua figura nel caso di una candidatura unica, come nel caso della Provincia di Fermo.

Posizioni interessanti come consiglieri al femminile potrebbero essere quelle di Cristina Gentili, sindaca di Bolognola, Silvia Pinzi di Serrapetrona, Vanda Broglia di Sant’Angelo in Pontano e Cecilia Cesetti da Mogliano.

l.c

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