Linea dura contro vandali e imbrattatori che, soprattutto nei fine settimana, si divertono a danneggiare scuole e spazi pubblici. Il sindaco del Comune di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato un’Ordinanza con la quale “con decorrenza immediata e fino al superamento delle situazioni di pregiudizio della legalità, del decoro e della vivibilità urbana”, è imposto il divieto di “bivaccare, sostare e intrattenersi all’interno degli androni, delle pertinenze, dei giardini interni, di scale, terrazzi e soppalchi degli edifici scolastici negli orari di chiusura degli stessi”.
L’Ordinanza stabilisce anche una multa, fino a 500 euro, per i trasgressori che dovessero essere sorpresi dalle forze dell’ordine a non osservare il provvedimento assunto preso anche a seguito dell’ennesimo danneggiamento verificatosi nell’androne di ingresso della scuola “Luzio” dove ignoti hanno divelto la cassetta postale, danneggiato alcune formelle delle finestre esterne e lasciato scritte sui muri.
In più occasioni i dirigenti dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi” e dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “E. Divini” hanno segnalato alla Polizia Locale situazioni di frequenti atti vandalici, imbrattamenti e abbandono di rifiuti nei pressi e nelle pertinenze degli istituti scolastici e fenomeni come il bivacco da parte di soggetti che, approfittando della scarsa visibilità, incendiano strutture o arredi esterni, sporcano e devastano e si lasciano andare a urla e schiamazzi presi anche dai fumi dell’alcol.

Danneggiamenti Luzio

Insieme al provvedimento si è deciso di introdurre ulteriori controlli da parte di Polizia Locale e Carabinieri al fine di alzare il livello di prevenzione di certi fenomeni che sono stati nettamente disapprovati dal primo cittadino: “Non è giusto che l’intera comunità scolastica paghi per l’azione di pochi impegnati solo a distruggere tutto e senza alcun senso - sottolinea la Piermattei - Danneggiare scuole ed edifici pubblici significa danneggiare, senza alcuni rispetto, tutti i cittadini. Ogni anno il nostro Comune è costretto, suo malgrado, a riparare danni alla cosa pubblica per migliaia e migliaia di euro. Stiamo raccogliendo segnalazioni, speriamo che le forze dell’ordine riescano ad arginare questo fenomeno davvero assurdo”.

Percentuali “bulgare” quelle che premiano Rosa Piermattei, riconfermata come primo cittadino di San Severino. Il sindaco uscente vince la corsa alla fascia tricolore, con preferenze che sfiorano il 70% dei votanti nella città settempedana. Sarà il secondo mandato consecutivo, in quella che sembra essere diventata una prassi consolidata a San Severino: dopo Eusebi e Martini, anche la Piermattei ha conquistato l’elettorato guadagnando la fiducia per il secondo quinquennio consecutivo.

Definita anche la composizione del consiglio comunale che vedrà sedere sui banchi della maggioranza di "San Severino Cambia" Jacopo Orlandani, Michela Pezzanesi, Paolo Paoloni, Vanna Bianconi, Valter Bianchi, Sara Clorinda Bianchi, Sandro Granata, Maria Teresa Domizi, Alberto Capradossi, Teresa Traversa, Luca Bonci.
Tre seggi spettano a "Insieme per San Severino" con il capogruppo tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Alberto Pilato, mentre i consiglieri eletti di "San Severino Futura" sono Francesco Borioni e Alessandra Aronne.

l.c. - f.u.
Il dibattito davanti alla cittadinanza, quello che Francesco Borioni auspicava e avrebbe voluto alla presenza della stampa, alla fine è arrivato. Nella serata di ieri, al cinema San Paolo di San Severino, i candidati sindaco della città settempedana si sono incontrati per dar conto all’elettorato delle loro idee e progettualità. Una serata, quella organizzata dalle associazioni che operano nel panorama sociosanitario e assistenziale settempedano, scandita dai tempi fissi e dalle domande preparate, uguali per tutti. Tarcisio Antognozzi, Rosa Piermattei e, appunto, Francesco Borioni, hanno per la prima volta offerto i loro piani davanti a un pubblico nutrito: il teatro dello “scontro” elettorale, stanti le normative anti-Covid, era pieno.

Sanità, ricostruzione, politiche giovanili. Questi i macrotemi intorno cui hanno ruotato le parole dei pretendenti alla fascia tricolore. Visioni simili soprattutto in merito alla sanità e alla ricostruzione, sintomo che le problematiche della città siano state percepite in maniera univoca da tutti i candidati. Lo scontro, evidentemente, sarà sul metodo: sia in questi ultimi giorni di campagna, sia nei cinque anni di amministrazione per l’uno, opposizione per gli altri.

La testimonianza di questo fatto è data dai toni distesi su cui si è svolto l’intero dibattito. Solo nel finale qualche schermaglia, arrivata da Francesco Borioni:Ho sentito spesso le parole ‘confronto’ e ‘ascolto’. In cinque anni di amministrazione Piermattei, di cui anche Antognozzi ha fatto parte fino a gennaio, ho visto il contrario. I voti alle nostre proposte sono sempre stati contrari a prescindere: le mozioni possono anche essere emendate. Personalmente ho considerato le idee dell’amministrazione, votando secondo coscienza, non per partito preso. Agli altri ho visto fare il contrario. Avrei preferito un confronto senza preparazione - sottolinea Borioni -, a discrezione dei giornalisti, ma non è stato possibile”.

La risposta del sindaco uscente Piermattei è arrivata puntuale: “Non è esatto quello che dice Borioni: il confronto c’è stato, nelle frazioni e nei quartieri, con i comitati e con le associazioni. Se la cittadinanza lo vorrà continueremo a fare lo stesso. Il nostro metodo ha funzionato: sono stati fatti passi avanti importanti nelle discussioni sulla sanità, sulla scuola, sulla ricostruzione. Non tutto è stato portato a termine: è il motivo per cui mi ricandido. Rigetto le accuse, non sono una donna sola al comando: le divergenze con Antognozzi sono questioni normali nell’arco di una legislatura”.

Per quanto riguarda proprio il candidato del centrodestra unito, Antognozzi non ha mancato di marcare l’appartenenza politica della sua coalizione. “La vicinanza con il governo regionale – ha detto – non può che essere una freccia al nostro arco. Nella sanità e nella ricostruzione le corsie privilegiate con l’amministrazione Acquaroli potranno essere armi decisive. Abbiamo le garanzie della Regione Marche: i provvedimenti ci sono, dovremo farli rispettare dialogando e presentando le nostre istanze. Vogliamo un cambio di passo, su giovani, confronto, sanità”.

Qualche scontro, ma per la maggiore si è vista grande condivisione sulle tematiche. L’incontro, patrocinato da Caritas, Croce Rossa, Help S.O.S Salute e Famiglia, Avis e altri numerosi comitati, non ha potuto che vertere per la maggiore sul tema sanitario (approfondito nell’edizione di Appennino Camerte in uscita oggi). Sulla viabilità Antognozzi ha detto: “L’intervalliva è un fatto, guardiamo avanti: la 502 verso Cingoli ci può dare uno sbocco sull’aeroporto, la 361 un’apertura verso la pedemontana”; sul futuro dell’area SAE, invece Borioni: “Si è investito molto, attenzione al recupero: l’edilizia popolare è una soluzione percorribile, così come l’housing sociale. Di sicuro si dovrà pensare al futuro di quella zona”. La Piermattei ha concluso sul fattore demografico: “Giovani e anziani: chi governa la città deve saper pensare a ogni cittadino. Le politiche dei sindaci devono tener conto di tutte le istanze. Coinvolgere le associazioni, come abbiamo fatto, sarà fondamentale. Intanto, in cinque anni, abbiamo garantito grande trasparenza. Se vincessimo, continueremo in questo modo”.

Lorenzo Cervigni
L’intenzione quella di dar vita ad un confronto diretto tra i 3 candidati alla carica di sindaco, sullo stile di quanto avviene negli Usa, in un incontro pubblico con la cittadinanza per confrontarsi sui temi più sentiti per la città. Questa l’idea della lista “San Severino Futura”, capitanata da Francesco Borioni, che ha invitato al confronto gli altri due candidati sindaci Rosa Piermattei per “San Severino Cambia” e Tarcisio Antognozzi di “Insieme per San Severino”.

Un invito che, però, sembra essere caduto nel vuoto “causa la mancata risposta – lamentano i rappresentanti di “San Severino Futura” – della candidata Rosa Piermattei. Non vediamo quali possano essere gli impedimenti, tanto più che da diverse parti, durante i nostri appuntamento di conoscenza ed incontro sul territorio sono arrivate richieste di questo tipo. E' naturale: i cittadini vogliono chiarezza e un confronto diretto tra le varie posizioni. Perché sottrarsi al confronto? Ha forse qualcosa da temere?"
“Il coraggio di questa amministrazione è stato quello di opporsi alla svendita dell’Assem”. Il sindaco uscente di San Severino Marche, Rosa Piermattei, risponde a Tarcisio Antognozzi nel contesto di una delle vicende più rilevanti del 2021 settempedano. La trattativa per il contratto di rete con la Odoardo Zecca S.p.a che ha spaccato la maggioranza lo scorso gennaio, portando alle dimissioni di Antognozzi come assessore, è ora uno dei temi cardine della campagna elettorale ormai entrata nel vivo.

La Piermattei sottolinea l’importanza della questione che riguarda la municipalizzata, definendola “un fiore all’occhiello della città. L’amministrazione – sottolinea la leader di “San Severino Cambia” – ha la responsabilità della società e delle famiglie che vivono grazie al lavoro che offre. Nel 2030 scadranno le concessioni, mentre entro il 2025 dovremo raggiungere il numero di 25 mila utenze. Ora ne abbiamo 8 mila. È chiaro che bisognerà trovare quanto prima una soluzione. Quella offerta da Antognozzi non era percorribile ed è giusto che la cittadinanza lo abbia saputo nel corso del consiglio comunale dello scorso luglio. Di certo sarà una delle priorità in caso di conferma di questa amministrazione”.

È arrivata la risposta anche all’altro candidato alle amministrative, Francesco Borioni. Il leader progressista ha sottolineato come le decisioni che riguardano temi così importanti debbano “essere affrontate di concerto, coinvolgendo tutti gli attori politici del consiglio e, di riflesso, tutta la cittadinanza”. Rosa Piermattei si è detta “allineata a questa visione, visto che temi come l’Assem non sono legati al breve periodo interessano la città per un arco temporale molto più lungo. L’Assem è una società privata – afferma il sindaco uscente –, il cui ‘proprietario’ è il Comune. Sono d’accordo ancora con Borioni quando dice che la priorità deve essere data ai partner pubblici. A gennaio ci sono state diverse assunzioni a tempo indeterminato: l’azienda sta lavorando molto bene e deve continuare a funzionare con grande serenità da parte dei dipendenti e da parte di tutta la cittadinanza. È nostro dovere difenderla, non svenderla”.

l.c.
Una candidatura nel segno della continuità. La definisce così Rosa Piermattei, sindaco uscente di San Severino Marche, all’alba della campagna elettorale. Una seconda discesa in campo rimasta celata fino agli ultimi giorni utili, ma che era nell’aria sin dagli scorsi mesi. L’obiettivo con cui la lista “San Severino Cambia”, lo stesso nome di cinque anni fa, si presenta nuovamente alla cittadinanza è quello di proseguire il lavoro avviato nella sua prima legislatura, segnata prima dal sisma e poi dal Covid.

L’augurio che si fa il sindaco Piermattei è quello di un quinquennio più sereno, nel quale lavorare per le criticità emerse dopo il terremoto e la pandemia, ma che non sono ancora portate a termine. “La ricostruzione post sismica, pubblica e privata sta procedendo spedita. È una nostra priorità – sottolinea la Piermattei – . La viabilità e l’intervalliva sono un altro tema cardine: questioni che si intrecciano inevitabilmente con la sanità. San Severino, una volta terminati i collegamenti con la valle del Chienti, sarà davvero un centro importante per l’entroterra Maceratese. Il nostro ospedale, insieme ai presidi di Camerino e Matelica, andrà potenziato e dovrà fungere da riferimento per il territorio. In questo senso l’interlocuzione con l’attuale amministrazione regionale e con i sindaci dei Comuni vicini dovrà essere costante”.

Poi i chiarimenti sull’orientamento politico: “Siamo assolutamente civici: dopo cinque anni di politica lo posso dire – spiega, chiudendo, la Piermattei. Crediamo nella politica votata alla città, non ai giochi di partito. Negli scorsi cinque anni questa amministrazione si è interfacciata con grande chiarezza e collaborazione con tutti, al netto dei colori politici: è quello che continueremo a fare se la cittadinanza lo vorrà”.

l.c.
Saranno tre i candidati che concorreranno al voto per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio Comunale del Comune di San Severino.

Il primo a depositare la propria candidatura alla carica di Sindaco è stato Francesco Borioni, classe 1965, capolista di “San Severino Futura”.

Al suo fianco, Alessandra Aronne, Samuele Bonifazi, Michela Cambiucci, Oliviero Carducci, Cadia Carloni, Giovanni Chiarella, Americo Eugeni, Alessandro Giusepponi, Fabrizio Marinelli, Pietro Paparelli, Gianpiero Pelagalli, Gilberto Primucci, Mirta Ramaccini, Francesco Maria Setaro, Lucia Ticà e Martina Zucchi. 

La seconda lista presenatata è quella del sindaco uscente Rosa Piermattei, del 1960. Il suo gruppo, come cinque anni fa, si chiama “San Severino Cambia” ed è composto da alcuni attuali componenti della giunta come Sara Clorinda Bianchi, Vanna Bianconi, Jacopo Orlandani, Paolo Paoloni, Sandro Granata; tra i nuovi figurano Paolo Amici, Elisa Angeletti, Valter Bianchi, Luca Bonci, Alberto Capradossi, Maria Teresa Domizi, Andrea Fratini,  Edoardo Magnapane,  Michela Pezzanesi, Giulia Smerilli, Teresa Traversa.

Infine il primo che era uscito allo scoperto: il candidato del centrodestra unito, Tarcisio Antognozzi, che negli ultimi anni era stato assessore dell'amministrazione Piermattei. Oggi corre con la lista “Insieme per San Severino”, al fianco di Alessandra Albani, Sandra Alessandrelli, Cinzia Anibaldi, Debora Bravi, Gino Caciorgna, Gabriele Codoni, Tiziana Gazzellini, Benedetta Losavio, Elisa Marini, Simone Meschini, Andrea Migliozzi, Gabriele Pacini, Alberto Pilato, Ndricim Popa, Roberto Ranciaro, Leonardo Simoncini.

GS
“Venite a lavorare qui, nel cratere del centro Italia”.

Il Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, si è rivolto all’intero settore edile questa mattina, in occasione del taglio del nastro per la nuova “Aula sistemi” e magazzino dell’istituto professionale Ercole Rosa a San Severino.

L’inaugurazione della struttura danneggiata dal sisma, dove dal 2016 non era più stato possibile svolgere le attività laboratoriali e i macchinari erano stati spostati in un’altra aula, è stata l’occasione per Legnini per ribadire gli obiettivi della struttura commissariale.

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Rosa Piermattei, il cardinale Menichelli che ha frequentato l'Ipsia Ercole Rosa e Giovanni Legnini

“Le scuole, la ricostruzione privata e quella pubblica – ha detto - .  Nell’arco di poche settimane vareremo una nuova ordinanza con cui finanziamo tutte le scuole danneggiate, nel cratere e fuori dal cratere, per un totale di oltre 430 strutture. Si tratta di uno sforzo che lo Stato ha ritenuto prioritario, affinchè ci siano scuole sicure e più moderne, sostenibili e capaci di realizzare a pieno l’offerta formativa”.

Poi si è soffermato nello specifico delle scuole settempedane: “Quella che inauguriamo questa mattina non è un’opera di grandi dimensioni, ma è importante perché restituisce piena funzionalità all’istituto professionale. A questa seguiranno altre opere per restituire servizi essenziali alla città come l’Itts Divini: una delle vicende più complesse della ricostruzione del centro Italia tra inadempimenti e burocrazia, ma che ora viaggia con una certa regolarità”.

Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica e privata, invece, ha ricordato la differenza di tempi tra le due: “Abbiamo registrato, nell’ultimo anno, un avanzamento importante della ricostruzione privata e San Severino ne è l’esempio. Lo stesso ritmo non lo hanno le opere pubbliche. Il legislatore ha emanato norme di semplificazione, stiamo provvedendo a immettere ulteriori sostegni procedurali e finanziari, anche questa macchina inizia a funzionare e l’obiettivo dei prossimi mesi è questo”.

Legnini ha quindi aggiunto l’appello alle aziende: “Un anno fa erano le imprese che si rivolgevano a noi per iniziare a lavorare, ora siamo noi che ci rivolgiamo a loro perché ne servono sempre di più. Chiediamo loro di fare progetti e lavori, perché le procedure ci sono e le risorse pure”.

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Rosa Piermattei e Giovanni Legnini


Ad accendere i riflettori sui lavori dei laboratori del distaccamento professionale di San Severino è stato il sindaco, Rosa Piermattei: “Oggi è una giornata importante per tutti noi perché restituiamo alla comunità scolastica, in vista dell’apertura delle lezioni per il nuovo anno, uno spazio di vitale importanza.

E’ la prima opera pubblica della città di San Severino finanziata con l’Ordinanza 56 del 2018 del Commissario straordinario alla Ricostruzione.

Per i lavori abbiamo ricevuto un finanziamento da parte dell’Usr, l’Ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, di 640mila euro.

L’aula sistemi  era già stata messa in sicurezza in piena emergenza terremoto grazie a una puntellatura di ritegno sulla facciata e alla posa in opera di un dispositivo interno di sostegno.

Il recupero della stessa ha permesso di realizzare interventi strutturali con il rinforzo delle murature portanti, il rifacimento del solaio di copertura e di quello di calpestio, l’esecuzione di diversi scuci e cuci oltre alla sostituzione delle capriate e dell’impalcato.

Sono stati poi sostituiti gli infissi esterni, sono stati rinforzati i pilastri in cemento armato, con rete in fibra di carbonio, e sono stati rifatti tutti gli impianti e le tinteggiature.

L’aula verrà presto sistemata con l’installazione dei macchinari. In questo primo piano verranno ospitati i laboratori mentre nel piano sottostante troveranno sistemazione i magazzini”.

Quindi il punto di tutto le altre opere realizzate e da realizzare: “A San Severino Marche sono già stati completati e consegnati, con l’Ordinanza 27,  gli alloggi nell’ex scuola rurale di Stigliano e gli alloggi presso Porta Romana.

Con l’Ordinanza 48 e gli Sms Solidali è stato sistemato l’ex Lazzaretto presso il chiostro del Santuario della Madonna del Glorioso.

Sempre con l’Ordinanza 56 è stato finanziato, ed è in corso di realizzazione, il recupero di palazzo Governatori.

E’ in procinto l’inizio dei lavori del palazzo Comunale mentre con l’Ordinanza 104 del 2020 sono in corso di ultimazione i lavori di adeguamento del palazzetto dello Sport “Albino Ciarapica”.

Ringrazio ancora il Commissario per la sua presenza che è davvero apprezzata dalla comunità settempedana. Grazie a lui la ricostruzione nelle zone del centro Italia colpite dal sisma ha davvero ingranato la giusta marcia”.

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La visita nell'aula sistemi

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Il direttore Giuseppe De Carolis

Presente anche il direttore del plesso scolastico Ercole Rosa di San Severino, Giuseppe De Carolis che ha ribadito, ai microfoni di Radio C1…inBlu l’importanza del ruolo che la nuova struttura ricopre per una scuola in cui gran parte delle attività sono manuali ed in presenza, ricordando come spesso “gli istituti professionali, dal cento Italia fino al sud vengano visti come l’ultima spiaggia per gli studenti che non vogliono impegnarsi nello studio. Invece è importante che passi il messaggio di come queste scuole riescano a formare validi professionisti del mondo del lavoro e per questo il corpo docente è fondamentale”.

Approfondimenti sull’intervento di Giovanni Legnini e sul ritorno a scuola degli studenti saranno pubblicati nel prossimo numero de L’Appennino Camerte

Giuli Sancricca
È davvero ancora troppo presto? Il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, lo ha ribadito più volte, con forza. Prematuro – secondo lei – parlare della tornata elettorale autunnale. Lo era a giugno, quando tagliò il nastro dell’aula magna dell’Itis, lo è stato anche un paio di settimane fa, quando le questioni di ordinaria amministrazione, di nuovo la ricostruzione su tutte, erano ancora il principale pensiero nella mente della prima cittadina settempedana.

In realtà, però, qualcosa sembrerebbe stia accadendo. Sottotraccia, certo, ma stanno prendendo forma le prime avvisaglie di uno stravolgimento che in pochi avrebbero immaginato. E se fosse Zura Puntaroni il nuovo nome al fianco della Piermattei? Potrebbe essere una suggestione, certo. Ma non pochi protagonisti della scena politica a San Severino, mentre erano e sono impegnati nelle loro manovre di avvicinamento alle urne, hanno indicato l’ex consigliere regionale – grande sconfitto delle ultime elezioni – come nome da tenere d’occhio e come “scheggia impazzita” – parola dell’ex sindaco Cesare Martini – per la campagna elettorale in corso.

Sempre stando alle indiscrezioni, anche per il centrodestra, ancora a caccia di una quadra, Zura Puntaroni potrebbe essere un volto forte da spendere. Questo, visti la sua esperienza e il credito di cui godrebbe in seno al Governo regionale, con cui condividerebbe l’appartenza di partito. Di certo, qualora dovesse farsi questo matrimonio – politico, s’intenda – con l’attuale sindaco Piermattei, le carte si mischierebbero nuovamente. Restano da comprendere le intenzioni dello stesso Zura che, al momento, sembrano essere insondabili.

l.c.
Una delibera di Giunta dello scorso 8 maggio e la pubblicazione degli atti relativi ad un piano di recupero proposto da un privato cittadino, che in passato è stato un esponente politico di spicco, ha provocato la reazione del Movimento 5 Stelle settempedano alla vigilia dell’ultimo consiglio comunale dell’amministrazione Piermattei.

Il piano di recupero prevede la ricostruzione, con diversa sagoma ed area di sedime, di un edificio privato danneggiato dal sisma del 2016, situato in zona agricola di interesse archeologico nei pressi della Pieve, lungo la strada Septempedana – precisa il capogruppo dei pentastellati Moreno Bompadre - Una zona notoriamente ricca di reperti archeologici e manufatti, fra l’altro ottimamente conservati, tanto che la competente Soprintendenza ha trasmesso ben due corpose note con numerosissime prescrizioni ed accorgimenti finalizzati alla salvaguardia e tutela dei rinvenimenti, da porre in essere sia durante che al termine degli interventi edilizi. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio di tre piani, di cui uno interrato, e la variazione di destinazione da residenziale a commerciale, nonché un lieve incremento volumetrico della parte fuori terra, facendo ricorso alle deroghe previste dal Piano Casa Regionale). Insomma – continua il consigliere di minoranza - un nuovo centro commerciale a cui l’Amministrazione Comunale ha dato il proprio parere favorevole nonostante si tratti di un intervento di trasformazione del territorio che interessa un’area nevralgica della Città, prossima alla sp 361, all’unico ospedale di rilevanza territoriale presente in val Potenza e ad una delle maggiori zone archeologiche regionali, per la quale sin dagli anni ’90 si resta in attesa del decollo dell’auspicato Parco Archeologico”.

Da qui la presentazione da parte del gruppo consiliare di un’interrogazione che, però, è stata respinta adducendo come motivazione il ritardo di 24 ore nella presentazione.

“Una decisione a nostro avviso discutibile, trattandosi di uno degli ultimi consigli comunali di questa amministrazione e visto che in precedenti analoghi casi alcune interrogazioni giunte in ritardo erano state accettate, non fosse altro per il dovere di trasparenza verso la cittadinanza fare un ulteriore strappo alla regola non sarebbe stata una cattiva idea – sottolinea il capogruppo - Il comportamento tenuto in questa occasione lascia pensare a un discutibile favoritismo verso un noto personaggio politico locale vista anche l'imminente scadenza elettorale Altrimenti perché mai il Comune dovrebbe permettere ad un cittadino di appropriarsi del suolo pubblico? Per di più dove dovrebbe passare una pista ciclabile e dove (secondo il progetto ormai approvato) inizierà il percorso dell'intervalliva San Severino -Tolentino? Quali altri sono gli interessi che permettono ad un privato di appropriarsi di un'area pubblica a scopo di lucro visto che, come detto, dovrebbe sorgervi un centro commerciale? Cosa tornerà indietro alla città?”.

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