È stato l'ultimo sole estivo ad aggiungere brio all'inaugurazione della rinnovata area camper di Camerino, in via Macario Muzio, ampliata grazie a una donazione della Fondazione Carima e dell'Anci Marche.
I lavori, iniziati a ottobre scorso e terminati a luglio, hanno portato l'area a un ampliamento da 8 a 25 posti camper, così come è stata sistemata la parte già esistente completandola di tutti i servizi. Una nuova e importante possibilità per la città ducale nel poter arricchire la propria offerta di ospitalità per chi desidera visitarla insieme al suo territorio.
"Questa area si inquadra in una serie di inizative fatte per valorizzare la città e il territorio. Un'area che consentirà, grazie ad un progetto avviato dalla vecchia amministrazione e proseguito dalla nostra, a tante persone che oggi percorrono le strade del nostro territorio di poter trascorrere in questa zona qualche giono di vacanza, cultura e spensieratezza. Sperando di far sì che il grosso problema della ricostruzione venga superato e questa area camper conceda a chi verrà a Camerino di conoscere ed apprezzare le bellezze del territorio".

L'inaugurazione è stata l'inizio di due giorni che vedranno proprio Camerino al centro di una ricca offerta turistica col Camerino Meraviglia Days, tappa del Gran tour di Tipicità, con cui saranno messi in luce percorsi natura, arte, sport, creatività ed enogastronomia esperenziale.
"Grazie sindaco - ha detto il rettore Unicam Claudio Pettinari - per aver reso meglio fruibile ed utilizzabile questa area. Tra gli obiettivi che abbiamo individuato insieme ci sono il turismo, la fruizione dei beni culturali, del paesaggio, delle ricchezze enogastronomiche. Lavoreremo insieme per far sì che questa città torni ad essere quella che era, a disposizione di tutti coloro che voranno fare qualcosa in questo territorio".
A sottolineare come l'area rinnovata sia a servizio dell'intero teritorio il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli: "Le aree sosta camper ben servite come questa - ha detto - sono in funzione di un territorio più ampio perchè permettono, nella logica del camperista, di avere i servizi e muoversi nel territorio per visitarne le bellezze. Si tratta di un valore aggiunto perchè il turismo fatto col camper si adatta molto bene alla tipologia del nostro territorio. Ho avuto modo di avere a che fare con le associazioni camperistiche regionali che sono molto attive e sanno condividere molto bene i servizi marchigiani con i loro colleghi camperisti".

Gli ha fatto eco il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, presente come rappresentante Anci che ha cofinanziato il progetto: "Abbiamo bisogno di turisti - ha detto - ma anche di una struttura come questa che, in emergenza, possa accogliere anche persone che per qualche giorno decidono di sostare nei camper. Questa idea portata avanti da Anci è una bellissima cosa, io come sindaco ho sempre il piacere di partecipare alle inagurazioni degli altri Comuni perchè in questo modo capisco l'importanza per la città in quel momento, grande o piccola che sia, questa opera è l'inizio del ritorno alla normalità".
Insieme ad Anci, a finanziare il progetto è stata la Fondazione Carima, rappresentata all'inaugurazione dal consigliere Donatella Pazzelli, doppiamente legata a questo progetto perchè camerinese: "Un progetto che mi è molto caro - ha ammesso - . La Fondazione negli hanni ha perso la sua funzione di 'bancomat' e con l'arrivo della presidente è diventata 2.0. Questo vuol dire che non si limita ad erogare, ma entra dentro ai progetti. Quando abbiamo visto questo progetto dell'Anci la Fondazione ha visto un modo per raddoppiare le risorse del territorio. Un progetto dedicato ai Comuni terremotati che prevedeva 150mila euro per le infrastrutture e poteva essere realizzato se la popolazione interveniva attraverso la piattaforma di raccolta fondi Eppela. tirando fuori la metà dell'importo. Noi abbiamo capito che in un momento come questo un Comune come Camerino non poteva trovare facilmente 75mila euro. Durante un incontro a Roma la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti disse che noi avremmo garantito l'arrivo al 50% dalla base raccolta. Ero orgogliosa - ha proseguito - di questa sua scelta anche perchè sapevo che tra questi progetti c'era quello della mia città. Alla scadenza della raccolta fondi la Fondazione ha dato a 10 Comuni del Maceratese il 50% dell'importo per arrivare alla fine dei lavori. Un risultato, quello che vedo oggi, che mi riempie di orgoglio perchè questa area camper, grazie anche al geometra Gianfranco Carimini, è stata sempre un fiore all'occhiello della città".

Proprio Gianfranco Carimini, commosso nel suo intervento di chiusura prima del taglio del nastro: "Un traguardo molto importante - ha detto - perchè lo spirito di Anci è stato quello di finanziare un'opera condividendola con molta gente. Ci auguriamo che sia solo l'inizio del ritorno alla normalità".
È stato proprio lui a leggere il messaggio di una famiglia di camperisti del Friuli Venezia Giulia che ringraziava per l'ospitalità ricevuta a Camerino.
A tenere il nastro tricolore per il taglio la giovane Gabriella Lucarini, la camerinese che scrisse una toccante lettera alla sua città promettendo: "Se non ci sarai più ti ricostruirò con le mie mani".
Una presenza che il sindaco Sandro Sborgia ha ritenuto quindi di buon augurio perchè "dobbiamo impegnarci per loro" ha concluso.
Giulia Sancricca

I lavori, iniziati a ottobre scorso e terminati a luglio, hanno portato l'area a un ampliamento da 8 a 25 posti camper, così come è stata sistemata la parte già esistente completandola di tutti i servizi. Una nuova e importante possibilità per la città ducale nel poter arricchire la propria offerta di ospitalità per chi desidera visitarla insieme al suo territorio.
"Questa area si inquadra in una serie di inizative fatte per valorizzare la città e il territorio. Un'area che consentirà, grazie ad un progetto avviato dalla vecchia amministrazione e proseguito dalla nostra, a tante persone che oggi percorrono le strade del nostro territorio di poter trascorrere in questa zona qualche giono di vacanza, cultura e spensieratezza. Sperando di far sì che il grosso problema della ricostruzione venga superato e questa area camper conceda a chi verrà a Camerino di conoscere ed apprezzare le bellezze del territorio".

L'inaugurazione è stata l'inizio di due giorni che vedranno proprio Camerino al centro di una ricca offerta turistica col Camerino Meraviglia Days, tappa del Gran tour di Tipicità, con cui saranno messi in luce percorsi natura, arte, sport, creatività ed enogastronomia esperenziale.
"Grazie sindaco - ha detto il rettore Unicam Claudio Pettinari - per aver reso meglio fruibile ed utilizzabile questa area. Tra gli obiettivi che abbiamo individuato insieme ci sono il turismo, la fruizione dei beni culturali, del paesaggio, delle ricchezze enogastronomiche. Lavoreremo insieme per far sì che questa città torni ad essere quella che era, a disposizione di tutti coloro che voranno fare qualcosa in questo territorio".
A sottolineare come l'area rinnovata sia a servizio dell'intero teritorio il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli: "Le aree sosta camper ben servite come questa - ha detto - sono in funzione di un territorio più ampio perchè permettono, nella logica del camperista, di avere i servizi e muoversi nel territorio per visitarne le bellezze. Si tratta di un valore aggiunto perchè il turismo fatto col camper si adatta molto bene alla tipologia del nostro territorio. Ho avuto modo di avere a che fare con le associazioni camperistiche regionali che sono molto attive e sanno condividere molto bene i servizi marchigiani con i loro colleghi camperisti".

Gli ha fatto eco il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, presente come rappresentante Anci che ha cofinanziato il progetto: "Abbiamo bisogno di turisti - ha detto - ma anche di una struttura come questa che, in emergenza, possa accogliere anche persone che per qualche giorno decidono di sostare nei camper. Questa idea portata avanti da Anci è una bellissima cosa, io come sindaco ho sempre il piacere di partecipare alle inagurazioni degli altri Comuni perchè in questo modo capisco l'importanza per la città in quel momento, grande o piccola che sia, questa opera è l'inizio del ritorno alla normalità".
Insieme ad Anci, a finanziare il progetto è stata la Fondazione Carima, rappresentata all'inaugurazione dal consigliere Donatella Pazzelli, doppiamente legata a questo progetto perchè camerinese: "Un progetto che mi è molto caro - ha ammesso - . La Fondazione negli hanni ha perso la sua funzione di 'bancomat' e con l'arrivo della presidente è diventata 2.0. Questo vuol dire che non si limita ad erogare, ma entra dentro ai progetti. Quando abbiamo visto questo progetto dell'Anci la Fondazione ha visto un modo per raddoppiare le risorse del territorio. Un progetto dedicato ai Comuni terremotati che prevedeva 150mila euro per le infrastrutture e poteva essere realizzato se la popolazione interveniva attraverso la piattaforma di raccolta fondi Eppela. tirando fuori la metà dell'importo. Noi abbiamo capito che in un momento come questo un Comune come Camerino non poteva trovare facilmente 75mila euro. Durante un incontro a Roma la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti disse che noi avremmo garantito l'arrivo al 50% dalla base raccolta. Ero orgogliosa - ha proseguito - di questa sua scelta anche perchè sapevo che tra questi progetti c'era quello della mia città. Alla scadenza della raccolta fondi la Fondazione ha dato a 10 Comuni del Maceratese il 50% dell'importo per arrivare alla fine dei lavori. Un risultato, quello che vedo oggi, che mi riempie di orgoglio perchè questa area camper, grazie anche al geometra Gianfranco Carimini, è stata sempre un fiore all'occhiello della città".

Proprio Gianfranco Carimini, commosso nel suo intervento di chiusura prima del taglio del nastro: "Un traguardo molto importante - ha detto - perchè lo spirito di Anci è stato quello di finanziare un'opera condividendola con molta gente. Ci auguriamo che sia solo l'inizio del ritorno alla normalità".
È stato proprio lui a leggere il messaggio di una famiglia di camperisti del Friuli Venezia Giulia che ringraziava per l'ospitalità ricevuta a Camerino.
A tenere il nastro tricolore per il taglio la giovane Gabriella Lucarini, la camerinese che scrisse una toccante lettera alla sua città promettendo: "Se non ci sarai più ti ricostruirò con le mie mani".
Una presenza che il sindaco Sandro Sborgia ha ritenuto quindi di buon augurio perchè "dobbiamo impegnarci per loro" ha concluso.
Giulia Sancricca

Itis Divini, le rassicurazioni di Legnini: "Nel giro di una settimana troveremo la soluzione"
30 Giu 2020
Il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, nel corso di un incontro avvenuto a Roma con il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha stabilito di individuare nel giro di una settimana una soluzione destinata al completamento dei lavori di ricostruzione della scuola ITIS Divini, fermi ormai da molti mesi.
Il blocco dei lavori, dovuto anche alla necessità di un approfondimento archeologico sull’area individuata, dipende essenzialmente da vicende societarie che hanno interessato l’associazione temporanea di imprese che se li era aggiudicati. Delle due società che vi partecipavano una ha manifestato l’intenzione di recedere dal contratto, l’altra ha ceduto il relativo ramo d’azienda a una terza società, che non aveva partecipato alla gara. In aggiunta sono emerse anomalie sulla composizione societaria di una di queste imprese, che sono state oggetto di attenzione da parte dell’Autorità anti corruzione, con la quale il Commissario ha intensificato lo scambio di informazioni per giungere ad una soluzione della vicenda.
Con la Sindaca Piermattei, il Commissario Legnini ha assunto l’impegno di attribuire risorse per la realizzazione dei laboratori annessi all’Istituto, con uno stanziamento di 279 mila euro destinato alla Provincia di Macerata, che effettuerà i lavori, da concludere auspicabilmente entro il mese di settembre.
Nello stesso tempo il Commissario si è impegnato a chiarire con l’Anac, nel giro di una settimana, se ci sono o meno le condizioni per la prosecuzione del contratto di appalto con le società subentrate, oppure se sia necessario rescindere il contratto affidando i lavori all’impresa che era risultata seconda nella graduatoria di aggiudicazione.
Al margine dell’incontro il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha sottolineato in una dichiarazione: “Ringrazio il Commissario Legnini per la sensibilità dimostrata e per aver preso subito a cuore la complessa e delicata problematica riguardante l’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini”. L’incontro di oggi a Roma è stato fondamentale per illustrare una serie di questioni a tutta la struttura commissariale. A sua volta la stessa struttura ci ha fatto presenti le forti criticità che devono ancora essere affrontare. La riunione ha rappresentato però un utile confronto finalizzato a risolvere il problema dell’Istituto. Ho sempre affrontato con coraggio e determinazione ogni difficoltà che mi si è presentata di fronte e lo farò pure stavolta, nonostante il susseguirsi di eventi sfavorevoli che hanno portato la situazione ad una complessità unica”.
f.u.
Il blocco dei lavori, dovuto anche alla necessità di un approfondimento archeologico sull’area individuata, dipende essenzialmente da vicende societarie che hanno interessato l’associazione temporanea di imprese che se li era aggiudicati. Delle due società che vi partecipavano una ha manifestato l’intenzione di recedere dal contratto, l’altra ha ceduto il relativo ramo d’azienda a una terza società, che non aveva partecipato alla gara. In aggiunta sono emerse anomalie sulla composizione societaria di una di queste imprese, che sono state oggetto di attenzione da parte dell’Autorità anti corruzione, con la quale il Commissario ha intensificato lo scambio di informazioni per giungere ad una soluzione della vicenda.
Con la Sindaca Piermattei, il Commissario Legnini ha assunto l’impegno di attribuire risorse per la realizzazione dei laboratori annessi all’Istituto, con uno stanziamento di 279 mila euro destinato alla Provincia di Macerata, che effettuerà i lavori, da concludere auspicabilmente entro il mese di settembre.
Nello stesso tempo il Commissario si è impegnato a chiarire con l’Anac, nel giro di una settimana, se ci sono o meno le condizioni per la prosecuzione del contratto di appalto con le società subentrate, oppure se sia necessario rescindere il contratto affidando i lavori all’impresa che era risultata seconda nella graduatoria di aggiudicazione.
Al margine dell’incontro il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha sottolineato in una dichiarazione: “Ringrazio il Commissario Legnini per la sensibilità dimostrata e per aver preso subito a cuore la complessa e delicata problematica riguardante l’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini”. L’incontro di oggi a Roma è stato fondamentale per illustrare una serie di questioni a tutta la struttura commissariale. A sua volta la stessa struttura ci ha fatto presenti le forti criticità che devono ancora essere affrontare. La riunione ha rappresentato però un utile confronto finalizzato a risolvere il problema dell’Istituto. Ho sempre affrontato con coraggio e determinazione ogni difficoltà che mi si è presentata di fronte e lo farò pure stavolta, nonostante il susseguirsi di eventi sfavorevoli che hanno portato la situazione ad una complessità unica”.
f.u.
Il lavori a Palazzo Valentini possono procedere.
A deciderlo è stata la Soprintendenza, chiamata in causa dal sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, dopo che lunedì scorso, a seguito di un cedimento strutturale al basamento di una grossa gru in corso di montaggio tra il marciapiede pedonale e la piattaforma di piazza Del Popolo, sono venute alla luce porzioni di grotte ipogee non accessibili dall’esterno da tempo non più utilizzate, e destinate probabilmente a ghiacciaie, che hanno fatto bloccare ogni tipo di attività.
Il funzionario di zona della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche ha effettuato ieri mattina un sopralluogo nel cantiere di palazzo Valentini interessato da opere di recupero post terremoto.
Al sopralluogo hanno preso parte anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, l’assessore comunale all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Sara Bianchi, il direttore dei lavori, ingegnere Luca Sabattini, e il responsabile dell’ufficio Urbanistica del Comune.
La verifica della Soprintendenza, richiesta dal Comune, ha confermato l’irrilevanza, da un punto di vista storico e architettonico, della cavità. L’impresa esecutrice dei lavori è stata, quindi, autorizzata a chiudere lo scavo.
Il sindaco, dopo il rinvenimento, oltre a coinvolgere la Soprintendenza, aveva anche chiesto, d’intesa con la direzione dei lavori, il supporto tecnico di un’impresa specializzata per mappare con un georadar il lato della piazza Del Popolo sul quale, nei prossimi mesi, saranno avviati anche altri cantieri della ricostruzione.
GS
A deciderlo è stata la Soprintendenza, chiamata in causa dal sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, dopo che lunedì scorso, a seguito di un cedimento strutturale al basamento di una grossa gru in corso di montaggio tra il marciapiede pedonale e la piattaforma di piazza Del Popolo, sono venute alla luce porzioni di grotte ipogee non accessibili dall’esterno da tempo non più utilizzate, e destinate probabilmente a ghiacciaie, che hanno fatto bloccare ogni tipo di attività.
Il funzionario di zona della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche ha effettuato ieri mattina un sopralluogo nel cantiere di palazzo Valentini interessato da opere di recupero post terremoto.
Al sopralluogo hanno preso parte anche il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, l’assessore comunale all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Sara Bianchi, il direttore dei lavori, ingegnere Luca Sabattini, e il responsabile dell’ufficio Urbanistica del Comune.
La verifica della Soprintendenza, richiesta dal Comune, ha confermato l’irrilevanza, da un punto di vista storico e architettonico, della cavità. L’impresa esecutrice dei lavori è stata, quindi, autorizzata a chiudere lo scavo.
Il sindaco, dopo il rinvenimento, oltre a coinvolgere la Soprintendenza, aveva anche chiesto, d’intesa con la direzione dei lavori, il supporto tecnico di un’impresa specializzata per mappare con un georadar il lato della piazza Del Popolo sul quale, nei prossimi mesi, saranno avviati anche altri cantieri della ricostruzione.
GS
Vuole fare chiarezza ed evitare danni il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, in merito al cedimento del terreno in piazza del Popolo.
È stata, infatti, coinvolta anche la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche nelle verifiche da mettere in atto dopo gli ulteriori accertamenti eseguiti nell’area del cantiere per le opere di recupero, a seguito del sisma, di palazzo Valentini dove, nella tarda serata di lunedì scorso, si è verificato un cedimento strutturale del basamento di una grossa gru.
"Vogliamo evitare qualsiasi discussione o dubbio, come già emerso sui social - dice il sindaco - , su quanto è stato detto in merito alla voragine, perchè non è altro che un cedimento strutturale e non stiamo rovinando nulla.
Vogliamo che la Soprintendenza intervenga in modo che possa dire cosa è accaduto e cosa dobbiamo fare. Vogliamo essere certi che non stiamo facendo nulla che rovini quanto c'è nel sottosuolo".
Il Comune, dopo aver avviato uno scavo di accertamento, ha riportato in luce un manufatto privo di accesso dagli edifici confinanti, "probabilmente - si legge in una nota del Comune - crollato su se stesso già molti anni fa a causa delle infiltrazioni d’acqua e dell’umidità del sottosuolo.
Dopo aver messo in sicurezza tutta l’area i lavori sono stati al momento sospesi in attesa dei riscontri della Soprintendenza".
GS
È stata, infatti, coinvolta anche la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche nelle verifiche da mettere in atto dopo gli ulteriori accertamenti eseguiti nell’area del cantiere per le opere di recupero, a seguito del sisma, di palazzo Valentini dove, nella tarda serata di lunedì scorso, si è verificato un cedimento strutturale del basamento di una grossa gru.
"Vogliamo evitare qualsiasi discussione o dubbio, come già emerso sui social - dice il sindaco - , su quanto è stato detto in merito alla voragine, perchè non è altro che un cedimento strutturale e non stiamo rovinando nulla.
Vogliamo che la Soprintendenza intervenga in modo che possa dire cosa è accaduto e cosa dobbiamo fare. Vogliamo essere certi che non stiamo facendo nulla che rovini quanto c'è nel sottosuolo".
Il Comune, dopo aver avviato uno scavo di accertamento, ha riportato in luce un manufatto privo di accesso dagli edifici confinanti, "probabilmente - si legge in una nota del Comune - crollato su se stesso già molti anni fa a causa delle infiltrazioni d’acqua e dell’umidità del sottosuolo.
Dopo aver messo in sicurezza tutta l’area i lavori sono stati al momento sospesi in attesa dei riscontri della Soprintendenza".
GS
Tutti negativi i tamponi effettuati su pazienti e personale della Casa di riposo “Lazzarelli” di San Severino Marche. L’imponente screening, che ha interessato 85 ospiti e più di 50 operatori, ha fatto tirare un sospiro di sollievo visto che l’Azienda pubblica di servizi alla persona è stata sempre, anche in piena emergenza, una struttura Covid free, distinguendosi addirittura a livello regionale.
A comunicare l’esito dell’attività di controllo su nonnini e nonnine, ma anche sul personale medico, infermieristico, sulle assistente e sul personale amministrativo e tecnico; è stato il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, che ha voluto ringraziare pubblicamente “il personale per la dedizione e la disponibilità dimostrate nello svolgimento di un delicato e impegnativo lavoro in questa difficile situazione ma anche il Consiglio di amministrazione, la presidente Teresa Traversa, la direttrice, Laura Taccari, e il coordinatore, Mauro Marcantonelli, per le decisioni adottate e per lo straordinario impegno profuso per la tutela della salute delle persone ospitate, patrimonio della nostra comunità, e dei dipendenti tutti”.
Un ringraziamento ulteriore è poi andato dal sindaco “anche alle famiglie e agli ospiti della struttura che, consapevoli delle gravi difficoltà del momento, hanno dimostrato grandissima collaborazione e senso civico accettando i comprensibili sacrifici imposti dalla pandemia con restrizioni alle visite e ai contatti”.
g.g.
A comunicare l’esito dell’attività di controllo su nonnini e nonnine, ma anche sul personale medico, infermieristico, sulle assistente e sul personale amministrativo e tecnico; è stato il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, che ha voluto ringraziare pubblicamente “il personale per la dedizione e la disponibilità dimostrate nello svolgimento di un delicato e impegnativo lavoro in questa difficile situazione ma anche il Consiglio di amministrazione, la presidente Teresa Traversa, la direttrice, Laura Taccari, e il coordinatore, Mauro Marcantonelli, per le decisioni adottate e per lo straordinario impegno profuso per la tutela della salute delle persone ospitate, patrimonio della nostra comunità, e dei dipendenti tutti”.
Un ringraziamento ulteriore è poi andato dal sindaco “anche alle famiglie e agli ospiti della struttura che, consapevoli delle gravi difficoltà del momento, hanno dimostrato grandissima collaborazione e senso civico accettando i comprensibili sacrifici imposti dalla pandemia con restrizioni alle visite e ai contatti”.
g.g.
Da sabato 23 maggio un altro passo verso il ritorno alla normalità a San Severino Marche. Dopo la pausa forzata dettata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, le bancarelle degli ambulanti torneranno in piazza Del Popolo per il tradizionale mercato settimanale del sabato. Resteranno in zona stazione, invece, gli ambulanti di generi alimentari e ortofrutticoli, i produttori agricoli assegnatari di posteggi in forma permanente e i partecipanti all’iniziativa “Campagna Amica” di Coldiretti. Per questi il mercato continuerà, infatti, nel parcheggio lato ovest della stazione ferroviaria e, in parte, su piazzale Don Minzoni. Il ritorno degli ambulanti in piazza Del Popolo sarà accompagnato sempre dall’osservanza di regole ben precise già disposte dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, d’intesa con la Polizia Locale. L’accesso al mercato sarà consentito solo a chi risulterà munito di mascherina protettiva che a San Severino Marche è obbligatoria per tutti nei luoghi pubblici, anche all’aperto, negli esercizi commerciali, negli uffici pubblici, negli uffici postali, nelle banche e in ogni altro luogo, anche al chiuso, nel quale sia previsto l’accesso generalizzato di persone. Tutti saranno invitati a rispettare, anche in occasione del mercato, le distanze interpersonali di almeno 1 metro e l’invito a evitare ogni tipo di assembramento. Per garantire il distanziamento sociale presteranno servizio tra le bancarelle gli agenti della Polizia Locale e i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
g.g.
g.g.
Unita a diverse piazze d’Italia anche Piazza del Popolo, luogo simbolo di San Severino Marche, coinvolta nell’iniziativa “Assaggi di Meeting”, per la terza edizione dell’evento di raccolta fondi in favore del Meeting tra i Popoli di Rimini. L’appuntamento, in programma per il pomeriggio di sabato 23 maggio, coinvolgerà in prima persona il sindaco, Rosa Piermattei, che si ritroverà insieme a tanti altri protagonisti in una grande piazza digitale viste le misure di contenimento imposte dall’emergenza sanitaria da Covid19. L’evento permetterà di scoprire la nuova edizione del Meeting e sostenere la costruzione dello stesso grazie al buon vino, che è il simbolo dell’iniziativa. “Abbiamo pensato di aderire alla ricorrente iniziativa che ormai da tanti anni il Meeting realizza in preparazione dell’evento di Rimini – così Claudio Sgrò del Centro Culturale “Andrej Tarkovskij” – che abbina a questo approccio di conoscenza sul Meeting dei buoni vini italiani. Nel nostro caso abbiamo optato per un Verdicchio di Matelica, il “Vernale” annata 2018, che veicoliamo on line insieme alla promozione del Meeting 2020. La nostra piazza di San Severino – continua Sgrò – assume un duplice significato, unendo all’emergenza Coronavirus anche quella del terremoto del 2016 che ha devastato il nostro territorio. Sarà un’occasione per mettere in risalto il nostro territorio cercando di far fronte attraverso queste iniziative culturali alla nuova e vecchia emergenza utilizzandole anche come strumento di rinascita”.
f.u.
f.u.
Prove di ritorno alla normalità anche prima della data di lunedì 4 maggio. A San Severino e Camerino è stato, infatti, riattivato il mercato settimanale, sia pure limitatamente alla vendita di generi alimentari e ortofrutticoli. Regole comunque stringenti sia per quanto riguarda il rispetto delle distanze di sicurezza sia per quanto concerne l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale, mascherine e guanti, da parte di venditori e clienti. A San Severino, dove le bancarelle sono state trasferite al piazzale sud ovest della stazione ferroviaria, alle operazioni di riapertura hanno assistito il sindaco Rosa Piermattei e l’assessore alle attività produttive Jacopo Orlandani, insieme al comandante della polizia locale Marco Gatti, con agenti di polizia locale e volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri a controllare l’osservanza delle norme.

“Nonostante il tempo sia stato poco clemente – le parole del sindaco Piermattei – c’è stata una discreta affluenza. Era un inizio e ho visto con piacere che sia gli ambulanti presenti sia la popolazione sono stati molto ligi a quanto avevamo richiesto”.

Presenza di agenti della polizia municipale anche a Camerino, con le bancarelle poste nell’area del quartiere Vallicelle e l’ulteriore accorgimento di una specifica segnaletica a terra finalizzata a distanziare i clienti dal banco e fra di loro. Un primo, ma significativo passo in avanti verso il graduale ritorno alla normalità dopo un lungo periodo di quarantena che difficilmente potrà essere dimenticato.
f.u.

“Nonostante il tempo sia stato poco clemente – le parole del sindaco Piermattei – c’è stata una discreta affluenza. Era un inizio e ho visto con piacere che sia gli ambulanti presenti sia la popolazione sono stati molto ligi a quanto avevamo richiesto”.

Presenza di agenti della polizia municipale anche a Camerino, con le bancarelle poste nell’area del quartiere Vallicelle e l’ulteriore accorgimento di una specifica segnaletica a terra finalizzata a distanziare i clienti dal banco e fra di loro. Un primo, ma significativo passo in avanti verso il graduale ritorno alla normalità dopo un lungo periodo di quarantena che difficilmente potrà essere dimenticato.
f.u.
Se n'è andato all'età di 98 anni don Luigi Angeloni, il sacerdote più anziano dell'arcidiocesi di Camerino-San Severino. A strapparlo dall'affetto dei suoi cari è stato il Coronavirus. Era ricoverato al Covid Hospital di Civitanova. Già parroco di Parolito, è la terza vittima settempedana di questo dramma. Da tempo le sue condizioni di salute non erano buone ma fino a pochi giorni fa era rimasto in casa dove era accudito. Poi le sue condizioni si sono aggravate ed è stato necessario il trasferimento in ospedale.
“Partecipiamo a questo grave lutto che è tornato a colpire la nostra comunità - sottolinea il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei - Esprimo vicinanza alla famiglia e alla comunità religiosa cittadina”.
g.g.
“Partecipiamo a questo grave lutto che è tornato a colpire la nostra comunità - sottolinea il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei - Esprimo vicinanza alla famiglia e alla comunità religiosa cittadina”.
g.g.
Cancellato dai radar della gestione dell'emendamento epidemiologica l'ospedale di San Severino. Una dimenticanza? Oppure una risposta alle denunce in merito a ciò che non andava? Chi lo sa, sta di fatto che prima era stato individuato come unico presidio no-Covid della provincia, vi sono stati trasferiti tanti pazienti e due dei quali da Civitanova e risultati persino positivi, un medico e un altro operatore sono stati contagiati, sono stati promessi tamponi su tutto il personale mai fatti e ora?
“L’ospedale è sparito dalla cartina geopolitica della Regione - denuncia il primo cittadino -. Adesso qualcuno dovrà darmi una spiegazione”.
Piermattei si affida a una nota per “denunciare i contenuti di ben due Delibere regionali, la 272 del 9 marzo e la 320 del 12 marzo. A distanza di pochi giorni, ma con la stessa disattenzione - spiega - si è messo mano al Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il risultato? Come sempre un disastro. Il responsabile del procedimento prima, e i firmatari poi, ammesso che abbiano compreso cosa stavano avallando, hanno dato il via libera a quella che doveva essere, almeno sulla carta, una risposta all’emergenza pandemica".
Invece, nero su bianco, la Regione trasforma tutti gli ospedali distinguendoli in Covid-Hospital e in strutture No-Covid dimenticano il “Bartolomeo Eustachio”. "Il nostro nosocomio scompare da ogni mappa e da ogni riorganizzazione. Credo che qualcuno dovrebbe far pace con sé stesso. Dalla Regione, dalla direzione dell’Asur Marche, dalla direzione dell’Area Vasta 3, continuo a ricevere risposte alle mie incalzanti domande quotidiane in cui leggo che l’ospedale civile cittadino è un No-Covid Hospital ma nel Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica, e in particolare nella Delibera 320, lo stesso ospedale non trova né dignità né ruolo.
L’atteggiamento di questi signori - prosegue il sindaco Piermattei - offende e preoccupa visto che le nostre comunità stanno pagando un prezzo altissimo. Abbiamo medici e infermieri che si sono ammalati di Covid-19 e che oggi sono costretti a letto dopo aver prestato servizio oltre le proprie forze in corsia". Anche il sindaco, come noi, si chiede se si tratti di una dimenticanza o di una scelta ben precisa che si temeva da tempo, cioè "cancellare il nostro ospedale dalla lista degli ospedali delle Marche.
Eppure del “Bartolomeo Eustachio” ci si ricorda quando serve trasferire pazienti da altre strutture. Proprio come è successo due settimane fa quando sono giunti da Civitanova sei positivi riportati indietro solo dopo aver provocato un focolaio tra i sanitari. Nessuno si è preoccupato, prima di fare tutto questo, di attivare un triage all’ingresso del Punto di primo intervento. Nessuno si preoccupa di fornire risposta alla richiesta di riattivare il Pronto Soccorso che andrebbe a servire non solo la nostra città ma tutta la Val Potenza e gran parte dell’entroterra visto che ci sono comunità che ormai hanno un ospedale a 70 chilometri di distanza. La direzione Asur si è ricordata di noi, eppure, quando ci ha comunicato che il nostro presidio sarebbe stato No-Covid19 per trasferirvi tutti i malati di Medicina e Cardiologia da Camerino, Macerata, Civitanova ed, eventualmente, da altri centri. E’ stato compiuto un atto che non si poteva compiere? O ci si è resi protagonisti dell’ennesima gaffe in sanità? Attendo, fiduciosa, risposta”.
g.g.
“L’ospedale è sparito dalla cartina geopolitica della Regione - denuncia il primo cittadino -. Adesso qualcuno dovrà darmi una spiegazione”.
Piermattei si affida a una nota per “denunciare i contenuti di ben due Delibere regionali, la 272 del 9 marzo e la 320 del 12 marzo. A distanza di pochi giorni, ma con la stessa disattenzione - spiega - si è messo mano al Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il risultato? Come sempre un disastro. Il responsabile del procedimento prima, e i firmatari poi, ammesso che abbiano compreso cosa stavano avallando, hanno dato il via libera a quella che doveva essere, almeno sulla carta, una risposta all’emergenza pandemica".
Invece, nero su bianco, la Regione trasforma tutti gli ospedali distinguendoli in Covid-Hospital e in strutture No-Covid dimenticano il “Bartolomeo Eustachio”. "Il nostro nosocomio scompare da ogni mappa e da ogni riorganizzazione. Credo che qualcuno dovrebbe far pace con sé stesso. Dalla Regione, dalla direzione dell’Asur Marche, dalla direzione dell’Area Vasta 3, continuo a ricevere risposte alle mie incalzanti domande quotidiane in cui leggo che l’ospedale civile cittadino è un No-Covid Hospital ma nel Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica, e in particolare nella Delibera 320, lo stesso ospedale non trova né dignità né ruolo.
L’atteggiamento di questi signori - prosegue il sindaco Piermattei - offende e preoccupa visto che le nostre comunità stanno pagando un prezzo altissimo. Abbiamo medici e infermieri che si sono ammalati di Covid-19 e che oggi sono costretti a letto dopo aver prestato servizio oltre le proprie forze in corsia". Anche il sindaco, come noi, si chiede se si tratti di una dimenticanza o di una scelta ben precisa che si temeva da tempo, cioè "cancellare il nostro ospedale dalla lista degli ospedali delle Marche.
Eppure del “Bartolomeo Eustachio” ci si ricorda quando serve trasferire pazienti da altre strutture. Proprio come è successo due settimane fa quando sono giunti da Civitanova sei positivi riportati indietro solo dopo aver provocato un focolaio tra i sanitari. Nessuno si è preoccupato, prima di fare tutto questo, di attivare un triage all’ingresso del Punto di primo intervento. Nessuno si preoccupa di fornire risposta alla richiesta di riattivare il Pronto Soccorso che andrebbe a servire non solo la nostra città ma tutta la Val Potenza e gran parte dell’entroterra visto che ci sono comunità che ormai hanno un ospedale a 70 chilometri di distanza. La direzione Asur si è ricordata di noi, eppure, quando ci ha comunicato che il nostro presidio sarebbe stato No-Covid19 per trasferirvi tutti i malati di Medicina e Cardiologia da Camerino, Macerata, Civitanova ed, eventualmente, da altri centri. E’ stato compiuto un atto che non si poteva compiere? O ci si è resi protagonisti dell’ennesima gaffe in sanità? Attendo, fiduciosa, risposta”.
g.g.