Il Centro Medico BluGallery con la sua unica sede a San Severino Marche, da anni è il punto di riferimento per una vasta tipologia di esami diagnostici e per le visite specialistiche, grazie a una strumentazione di ultima generazione e un’equipe medica altamente formata. Con il dottor Federico Crusco, medico radiologo consulente della struttura e con il dottor Umberto Negro, medico chirurgo specialista in radiodiagnostica, approfondiamo due tipologie di esami cardiaci che siamo in grado di effettuare nel nostro centro: la risonanza magnetica cardiaca e la coronaro TC.

La risonanza magnetica cardiaca

«Nota anche come Cardio RM, è una procedura diagnostica cardiaca di II livello focalizzata sul cuore e sui grossi vasi sanguigni. Il nostro Centro si è recentemente dotato di un magnete 1.5 T di ultima generazione, con tecnologia allo stato dell’arte, con software di studio dedicati appositamente per le patologie cardiache. L’esame viene condotto dal medico radiologo, con il supporto del tecnico di radiologia, su indicazione clinica del medico cardiologo, con l’ausilio, durante la somministrazione del Mdc (mezzo di contrasto), del medico anestesista e dell’infermiere professionale».

Dott Federico Crusco

Il dottor Federico Crusco

Il principio di funzionamento della risonanza magnetica

«Questa tecnica diagnostica consente di ottenere immagini ad alta risoluzione di organi e tessuti tramite campi di induzione magnetica e onde a radiofrequenza, senza l’utilizzo di radiazioni ionizzanti in modo assolutamente non invasivo».

A cosa serve la risonanza magnetica cardiaca

«Grazie a questo tipo di risonanza magnetica, il cuore risulta visibile in ogni parte della sua struttura, con una precisione maggiore rispetto ad altre tipologie di esame, come ad esempio l’ecocardiogramma. Con la metodica si studiano la massa, il volume e la funzionalità del cuore, nonché la motilità delle sue pareti (cinesi cardiaca), la distribuzione del sangue nei suoi tessuti (perfusione) e la sua vitalità, con un’affidabilità elevatissima nei risultati. In particolare, la RMN cardiaca offre un vantaggio prezioso per la diagnosi e il successivo trattamento di una serie di malattie che colpiscono il muscolo cardiaco, consentendo lo studio dell’infarto (acuto / cronico), della fibrosi cardiaca, della pericardite, della miocardite, delle cardiomiopatie (dilatative, ipertrofiche, infiltrative). La RM cardiaca è ad oggi l’unica metodica strumentale che permette di fare una caratterizzazione tissutale delle diverse patologie del miocardio, sostanzialmente tramite la ricerca dell’edema del miocardio e l’enhancement post-Mdc (LGE). Oltre alle patologie del muscolo cardiaco, si ricorre alla Cardio RM per verificare la presenza di: aritmie, malformazioni, masse anomale, trombosi endocavitaria, tumori cardiaci. Inoltre, la RM consente di valutare lo stato delle valvole cardiache, dell’aorta e dei vasi sanguigni polmonari».

Per sapere come si svolge l’esame e cosa bisogna fare prima di una risonanza magnetica cardiaca, se esistono controindicazioni, sarà importante avere una valutazione da uno specialista.

La coronaro TC

«La coronaro TC è un esame tac mirato al cuore. Si effettua esclusivamente dopo la somministrazione del mezzo di contrasto e serve principalmente per lo studio e la valutazione delle arterie coronarie. Viene solitamente prescritto dal cardiologo o dal medico di medicina sportiva ma può essere ovviamente prescritto da tutti i medici, incluso il medico di base. E’ rivolto ai pazienti che hanno avuto un test da sforzo dubbio o debolmente positivo (elettrocardiogramma da sforzo sotto stress) o per controllo di pregressi interventi chirurgici coronarici, persone che hanno effettuato interventi di bypass o hanno posizionato degli stent nelle coronarie, per vedere se sono ancora pervie, o anche in alcuni casi in pazienti che hanno una familiarità molto alta per malattie coronariche. La valutazione è immediata. Prima che i dati acquisiti vengano letti e interpretati, devono essere elaborati in una console con software dedicati, quindi deve essere svolto un rendering. Essendo un esame con mezzo di contrasto, per poterlo effettuare il paziente deve essere a digiuno e deve fare la stessa preparazione di un semplice esame TC con mezzo di contrasto. L'esame è molto veloce, l’acquisizione delle immagini ha una durata di circa 8-10 secondi. Ovviamente per poter effettuare la coronaro TC, è indispensabile un macchinario TC di ultima generazione, soprattutto per ottenere un’alta qualità delle immagini e anche per avere una bassa dose radiante. E’ indispensabile anche la preparazione del personale che deve essere molto qualificato per questo tipo di esame. L'interpretazione delle immagini deve essere valutata da un medico radiologo con molta esperienza. La specificità della coronaro TC è ormai sovrapponibile alla coronarografia, con la differenza che quest’ultimo è un esame assai invasivo per il quale occorre l’ospedalizzazione».

Dott. Umberto Negro

Il dottor Umberto Negro

Abbiamo predisposto degli speciali pacchetti cardiologici. Chiamaci o contattaci per mail per prenotare il tuo percorso. Questi sono alcuni dei nostri servizi medici specialistici.Se vuoi saperne di più sulla tipologia di esami che si possono effettuare nel nostro Centro, i nostri operatori saranno pronti a rispondere alle tue domande.

(+39) 0733 639051

info @centromedicoblugallery.it

Siamo a San Severino Marche in Via F. Ferranti, 41, Zona Industriale Taccoli
“Un ulteriore servizio per i nostri territori”. Così il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ha commentato il nuovo servizio offerto dal poliambulatorio di Pieve Torina. Attivo da oggi, infatti, il supporto psicologico dedicato alle donne affette da tumore al seno. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno di Senigallia, la psicologa Lucia Montesi offrirà consulenza, sostegno e psicoterapia individuale, di coppia e familiare.

La nuova opportunità socio sanitaria, che arricchisce i servizi offerti dal poliambulatorio di Pieve Torina, vuole aiutare le donne affette da questo tipo di patologia oncologica, la cui età “si sta abbassando sempre di più – spiega la dottoressa Montesi – , innescando una serie di problematiche importanti dal punto di vista psicologico in ambito familiare, lavorativo. Questa patologia è sempre più curabile e la prevenzione gioca un ruolo fondamentale, per questo forniremo un supporto anche informativo e legato al benessere emotivo generale non focalizzandoci esclusivamente sulla patologia”.

Una nuova opportunità dunque per il poliambulatorio pieve torinese, che punta a diventare un riferimento per la sanità nelle aree montane. “Portare la medicina sul territorio, a disposizione dei cittadini, ovviamente per quelle situazioni che sono gestibili in ambito non strettamente ospedaliero, questo il senso che abbiamo voluto dare al poliambulatorio – commenta il sindaco Alessandro Gentilucci – . A breve partirà anche il servizio prelievi per le analisi del sangue, e questo ci candida ad un ruolo importante, sul piano sociosanitario, per tutto il territorio”. Il servizio di supporto psicologico per le donne affette da tumore al seno sarà attivo due lunedì al mese, dalle 15 alle 18, previo appuntamento. Sarà fruibile tramite iscrizione e versamento di una quota annuale di € 25. Info e prenotazioni al 339 5428 950.

l.c.
“Mi auguro che da qui in avanti la Regione mostri attenzione, non solo ricevendo i supposti ‘amici di partito’, ma soprattutto mettendo in campo le risorse per finanziare il progetto di riqualificazione che l’amministrazione comunale sta predisponendo”. Si è espresso così, sulla vicenda dell’ex Fornace Smorlesi, il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena.

C’è disappunto da parte dell’amministrazione sulla mancata collaborazione istituzionale, che il sindaco definisce “principio costituzionale”, per risolvere una problematica che rischia di essere politicizzata. Una situazione, quella del dismesso sito industriale, oggetto di periodico monitoraggio a causa della presenza di materiali contenenti amianto. Il sindaco ha riportato gli ultimi provvedimenti in materia, in particolare l’affidamento della valutazione dello stato di conservazione dei materiali, potenziale fattore di rischio per la popolazione della zona della frazione Vallecascia. La Ditta Marzetti, insieme ai rappresentanti degli uffici comunali e dei Carabinieri Forestali di Recanati, ha effettuato i sopralluoghi nello scorso febbraio, rilevando lo stato di conservazione della copertura ed effettuando prove di campionamento ambientale per scongiurare i rischi connessi alla salute degli abitanti delle zone limitrofe.

Sopralluoghi che hanno dato esiti negativi per quanto riguarda i potenziali effetti e che non necessitano dunque di un intervento immediato. Quello che ha infastidito l’amministrazione guidata da Catena è, piuttosto, il fatto che la Regione non abbia prestato ascolto ai suoi appelli in qualità di voce dei cittadini, ma abbia invece ricevuto un Comitato cittadino, in ragione, secondo il sindaco, di vicinanza politica: “Abbiamo trovato irrispettoso e irrituale da parte della Regione il fatto che il Presidente Acquaroli, forse per vicinanza politica, abbia trovato il tempo di incontrare i rappresentanti di un Comitato e non quelli delle istituzioni – ha commentato Catena –. Questo a maggior ragione dopo che più di un mese e mezzo fa io stesso lo contattai, insieme ad altri soggetti istituzionali, per affrontare il problema e delineare delle strategie. Ci tengo a ricordare che nonostante la struttura sia privata e commissariata, noi dell’amministrazione ci siamo sempre mossi, anche attraverso la spesa di fondi pubblici, per trovare delle soluzioni a tutela della cittadinanza. Sarebbe il caso di non rendere politica la vicenda e di pensare a come risolvere la questione e intervenire concretamente. La struttura è al momento sicura, ma in futuro saranno necessari interventi di messa in sicurezza. Confidiamo che nessuno si sottrarrà alle proprie responsabilità”.

l.c.
Operazione “Marche Sicure”: si è chiusa nella serata di ieri la prima finestra utile per sottoporsi su base volontaria allo screening anti-Covid. Se per la città di Ancona il servizio proseguirà anche il 27,28 e 29 dicembre, ieri sera si è concluso il programma nelle città di Ascoli, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino, ma che proseguirà nelle rispettive province, a gennaio, con le città in ordine decrescente per popolazione.

L’assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, ha commentato i numeri: “Al termine della sesta giornata di screening diffuso – annuncia – sono 14.079 le persone che ieri si sono sottoposte volontariamente al tampone rapido. Di queste, 69 quelle che sono risultate positive e che successivamente state sottoposte al tampone molecolare. Un grande lavoro che ha tenuto impiegate tantissime persone, dai medici agli infermieri, dagli operatori sanitari ai tanti volontari, che ringrazio”.

I dati ufficiali diffusi dal Servizio Sanità della Marche riportano come nelle giornate di venerdì 18, sabato 19, domenica 20, lunedì 21, martedì 22 e mercoledì 23 dicembre lo screening di massa abbia rilevato un'adesione di 59643 persone, con 290 casi positivi al test antigenico rapido successivamente testati anche con il tampone molecolare.

Red.
“Le persone sono stanche di questa situazione e vorrebbero venirne fuori. Bisogna riaprire: anche se qualcuno morirà, pazienza”.

Queste le parole che Domenico Guzzini, presidente di Confindustria Macerata, ha pronunciato nel corso del Forum Made for Italy, dedicato alla moda. Parole che hanno scatenato la reazione stizzita di molti, in particolare delle associazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, che in una nota hanno severamente condannato il presidente: “Sono parole inammissibili quelle espresse da Domenico Guzzini, durante l'evento in streaming – si legge nel comunicato firmato da Taddei, Gravina e Broglia – inaccettabili da chiunque ma se dette dal presidente di Confindustria di Macerata, assumono un aspetto ancor più terrificante perché pronunciate in un contesto pubblico e alla presenza del Presidente della Regione, Francesco Acquaroli e Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata. La naturalezza con cui ha proferito questa mostruosità fa nascere il sospetto che questo pensiero sia, in certi ambienti, comune e condiviso e sveli la vera natura delle logiche che muovono certa imprenditoria”.

I sindacati parlano di “mancanza di umanità e di rispetto” per le vittime del Coronavirus, concludendo “La tutela della salute e della sicurezza è l'esigenza primaria sia per lavoratori che per cittadini, garantirne la massima attuazione dentro e fuori i luoghi di lavoro, dovrebbe essere una priorità per tutti”.

Guzzini nella mattinata di oggi si è scusato per quanto affermato, sostenendo come il suo pensiero sia distante dalle parole pronunciate ieri: “Sinceramente chiedo scusa a tutti ed in particolare alle famiglie toccate dal dramma del COVID, per la frase che ho pronunciato ieri nel corso del Forum Made For Italy. Ho sbagliato nei contenuti e nei modi. Parlavo della vita aziendale e delle prospettive del lavoro e invece, preso dalla discussione ho fatto un’affermazione sbagliata, che non raffigura il mio pensiero né tanto meno quello dell’Associazione che rappresento. Sono molto addolorato per la dichiarazione che, quando ho riascoltato ho realizzato quanto fosse grave e distante da ciò che penso. Cioè che il bene più importante della vita di ognuno di noi siano la salute e la famiglia.”

Presentato nell'Auditorium INRCA di Ancona l’innovativo dispositivo di ultima generazione con tecnologia HIFU – ultrasuoni ad alta intensità per la cura dei tumori, in dotazione presso l’Unità operativa di Urologia dell’INRCA.

Il dispositivo è il più avanzato sul panorama nazionale per il trattamento del carcinoma alla prostata perché è in grado di fondere le immagini da risonanza magnetica  ed ecografia 3D. Consente quindi di intervenire con una precisione mai raggiunta prima, minimizzando il ricorso ad ulteriori interventi e effetti collaterali (come incontinenza e impotenza).

L’acquisto dell’apparecchio è stato possibile grazie ai finanziamenti da parte di Ministero della Salute, Regione Marche e Fondazione Cariverona.

“Il macchinario - spiega Marco Dellabella, direttore dell’Unità operativa di urologia Inrca - rappresenta un’evoluzione rispetto alle tecniche tradizionali perché il solo a consentire l’accurata selezione delle cellule malate”. Il sistema di puntamento si avvale di un software specifico per la fusione di immagini che integra in tempo reale i risultati dell’ecografia 3D, rilevati dalla sonda, con quelli della Risonanza magnetica multiparametrica. “Finora la terapia focale nel cancro alla prostata aveva dei limiti dovuti all’affidabilità del mappaggio – chiarisce Dellabella – mentre ora si interviene con un livello di precisione mai raggiunto prima, con notevoli vantaggi dal punto di vista della qualità della vita del paziente, minimizzando effetti collaterali come incontinenza e impotenza”. Il sistema garantisce infatti una straordinaria accuratezza di intervento e un notevole passo in avanti nel trattamento, che si contraddistingue per essere minimamente invasivo. La sonda robotica opera minuscole incisioni cilindriche, in gergo “sigari”, del diametro di 1.7 mm e lunghe 5, le più piccole consentite dalla tecnologia attuale. Permette inoltre di pianificare direttamente dal monitor le aree su cui intervenire, tramite la semplice selezione con il mouse. “Il trattamento parziale – conclude il primario - rappresenta un nuovo approccio scientifico e culturale nella cura della neoplasia prostatica, a metà tra protocolli di sorveglianza attiva, che comportano alti livelli di stress per il paziente a causa dei numerosi controlli nel tempo, e interventi più pesanti, come l’asportazione totale della ghiandola”.

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