Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia ha ricevuto nella sede del comune la visita del Tenente Colonnello dei Carabinieri Carmelo Grasso comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale delle Marche, che lascia il Reparto di Ancona per assumere il prestigioso incarico di Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Teramo.

Al Colonnello Carmelo Grasso e agli uomini da lui diretti, la città di Camerino deve il recupero delle tante opere d'arte portate in salvo in seguito al sisma del 2016 grazie a un meticoloso e lungo lavoro di recupero effettuato anche con l’aiuto del Corpo dei vigili del fuoco. Tra le più importanti opere d'arte poste in salvo non possiamo non ricordare: la Pala d'altare del Tiepolo già conservata nella Chiesa di San Filippo Neri e l’icona di Santa Maria in Via, entrambe oggi ammirabili grazie all'aiuto e alla collaborazione del Magnigico Rettore dell'Università di Camerino Claudio Pettinari che ha offerto le sale di Palazzo Castelli ove è allestita la mostra di Opere d'Arte "Camerino fuori le mura".

In seguito al sisma del 2016 la collaborazione tra il Nucleo guidato dal Ten. Col. Grasso e  l’Unità di Crisi e Coordinamento Regionale (UCCR) delle Marche ha portato al recupero e conservazione di oltre 7mila opere conservate in chiese e locali della Curia, danneggiati dal terremoto.

“Al Tenente Colonnello Carmelo Grasso - ha detto il sindaco Sborgia - al quale sono legato da profondi sentimenti di stima, colleganza e amicizia, rivolgo a nome dell'amministrazione comunale e dell'intera città i più sentiti e calorosi ringraziamenti per la generosità, la delicatezza, la sensibilità e la profonda umanità con le quali ha svolto la sua missione in territorio camerte e marchigiano. Auguriamo al Ten. Colonnello Carmelo Grasso più importanti successi personali e professionali nella certezza che il legame instaurato con la nostra comunità rimarrà saldo e duraturo nel tempo”.


Inaugurata al polo Museale "Venanzina Pennesi" di Camerino la mostra "Le dimore del pittore", esposizione di opere dell'artista contemporaneo Ettore Frani. 

Ripartire dalle ferite per impreziosirle, questo l'intento del progetto che ha visto presenti al taglio del nastro il sindaco della città ducale Sandro Sborgia, l'assessore alla cultura Giovanna Sartori, l'arcivescovo Francesco Massara, la curatrice dei Musei Civici e Diocesani Barbara Mastrocola, oltre al pittore Ettore Frani, 


Si tratta di opere che compongono il quarto capitolo de “Le dimore del pittore”, quelle presentate negli spazi del nuovo polo museale “Venanzina Pennesi”, e che rappresentano una sintesi della naturale evoluzione del percorso di ricerca di questo ciclo - ancora in fieri -  Dette opere sono state selezionate con l’intento di creare un dialogo con il patrimonio artistico dei Musei civici e le Collezioni diocesane di Camerino, ora custodito in questa “dimora temporanea”, e per accostarsi, in punta di piedi, all’esperienza traumatica subìta dalla città a causa del terremoto del 2016.

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“Abbiamo inaugurato questa mostra, offerta dalla Fondazione Lercaro di Bologna, di grande introspezione e che parla dell’uomo, della vita e dello scorrere del tempo – commenta l’assessore alla cultura del comune di Camerino Giovanna Sartori – Una mostra dal titolo sicuramente suggestivo per noi che abbiamo vissuto il dramma del sisma. E nonostante le ferite che la città ha subito è significativo che riesca a dare dimora ad opere come quelle qui esposte”.

“Uno scrigno che contiene un altro scrigno – le parole dell’arcivescovo Massara – Una mostra nella mostra è sinonimo di grande apertura, accoglienza, condivisione. L’arte moderna e contemporanea che si incontra con l’arte del passato deve spingere ciascuno di noi a vivere in pieno questo spirito”.

Una mostra che non è fine a se stessa, ma che si concretizza nel dono dell’artista alla città di Camerino di un’opera, “Nella dimora”, una ciotola con diverse fratture, ognuna unica, a rappresentare le ferite che in ognuno di noi hanno lasciato tracce diverse. Ciò che il pittore Ettore Frani ha percepito nella sua presenza a Camerino.

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È iniziato a Camerino il progetto di pubblica utilità denominato “Cura giardini e frazioni” a cui parteciperanno i soggetti che percepiscono il reddito di Cittadinanza. In particolare, saranno 4 le persone occupate che dovranno svolgere 12 ore settimanali nelle aree verdi della città e sulle frazioni. I servizi per il momento saranno svolti alla Rocca dei Borgia, nei giardini del quartiere Vallicelle, sul piazzale di Gioco del Pallone conosciuto a Camerino come “Sotto le piante” nonché nei giardini del quartiere di Montagnano.

“È un progetto che abbiamo fortemente voluto – conferma il sindaco Sandro Sborgia - per consentire a chi percepisce il reddito di cittadinanza di rendersi utile alla comunità e di cominciare a reinserirsi nel mondo del lavoro. Camerino è stato il primo comune della Regione ad avviare questo tipo d’iniziativa. Abbiamo già una ragazza che si occupa dell’accesso agli atti all’ufficio tecnico, altri sono stati impegnati dell’attività di sorveglianza degli ingressi scolastici per evitare assembramenti. Con questo nuovo progetto diamo seguito a chi può essere impiegato per le attività legate alla cura del verde pubblico e piccole mansioni in favore sella comunità. Credo che sia un’iniziativa molto importante per la città e chi vi abita”
c.c.
"Si parla tanto di ricostruzione e rilancio di questi territori disagiati, poi alla prima occasione a tagliare i servizi essenziali di una città e di un'intera provincia non ci si pensa due volte. È inaccetabile e non lo permetteremo". Così Sandro Sborgia, sindaco del Comune di Camerino, tra i destinatari della nota che il Dap,  Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria ha inviata anche al Procuratore di Macerata e al Presidente dell'Ordine degli avvocati per informare dell'ipotesi di soppressione della Casa circondariale di Camerino.
 È l' ennesima doccia fredda  per un territorio, che  dal 2016  sta faticosamente cercando di resistere ad una interminabile serie  di situazioni avverse.
"È proprio questa l'eventualità paventata dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziiaria- spiega il sindaco Sandro Sborgia-: il carcere di Camerino, inagibile  a seguito del sisma, potrebbe non essere ricostruito, in quanto  la struttura presso la quale era adibito, anche qualora fosse ripristinata, non risponderebbe più ai requisiti di legge per garantire ai detenuti quelle condizioni di vivibilità previste dalle norme per le case circondariali.  Questo è in sostanza il contenuto del documento. Vorrei ricordare - prosegue Sborgia - che l'amministrazione comunale che mi pregio di guidare, già da appena insediata ha aperto e continua a mantenere aperti dei canali di interlocuzione con il Gabinetto del Ministro della giustizia, sia con il Sottosegretario Giorgis del Governo Conte, sia con l'attuale capo di Gabinetto del Ministro della giustizia del Governo Draghi, ai quali è stata  premurata la necessità del ripristino della casa circondariale per la sua assoluta valenza e per il suo importante servizio. Non va dimenticato che si tratta infatti dell'unico carcere della provincia di Macerata esistente;  teniamo inoltre a ribadire oltretutto  che nel 2018 è stato lo stesso Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ad avallare e dichiararsi assolutamente disponibile per la realizzazione di un nuovo carcere da 100 posti nella zona già individuata di Morro. L'ipotesi di fattibilità necessitava solo del finanziamento; Il Dap informò che sarebbe stata presa in considerazione una volta reperiti i fondi necessari per la sua realizzazione. Ebbene- sottolinea Sborgia-, visti i temi delle tante risorse disponibili nell'oggi, credo che problemi di fondi non ve ne siano, credo che il problema risieda invece nella volontà di realizzare il nuovo carcere. Quello che a questo punto tutti deve vederci uniti- afferma-  è  scongiurare assolutamente l'ipotesi di soppressione. È inaccettabile. È per questo che chiediamo alla Regione e al Governo centrale che intervengano immediatamente al fine di sfuggire questa ipotesi di chiusura che determinerebbe la perdita di un servizio essenziale, non solo per la città ma per l'intera provincia, e, soprattutto, in un momento in cui tutti gli sforzi che si stanno facendo sono diretti a far sì che questa nostra area interna torni ad essere viva e vitale. Fondamentale - continua il sindaco- è che venga assolutamente accantonato  questo pericolo e che si proceda invece alla ricostruzione del nuovo carcere degno delle condizioni che permettano  ai detenuti un percorso di riabilitazione il più possibile migliore. Qui a Camerino ci sono tutte le condizioni per poterlo fare, anche in considerazione della esistenza di una Università che potrebbe sicuramente garantire ai detenuti una nuova opportunità di riabilitazione, l'opportunità di un percorso di vita diverso rispetto a quello che li ha magari  portati a conoscere la vita carcere. Dunque, questa iniziativa che viene prospettata, oltre che inopportuna appare veramente fuori luogo; è completamente distante e slegata dalla realtà.
Credo che questo momento storico debba trovare unite tutte le forze politiche che stanno dedicando impegno per la ricostruzione e il rilancio di un'area duramente colpita. Pertanto, dal livello regionale a quello del Governo nazionale, ognuno deve fare la sua parte affinchè l'ipotesi di soppressione del carcere sia definitivamente accantonata anzi, affinchè sia questa l'occasione  per la ricostruzione di un carcere nuovo degno di poter ospitare i detenuti che hanno necessità di essere riavviati ad un percorso di riabilitazione.
La ricostruzione deve essere  accompagnata anche dalla necessità di mantenere i servizi in queste aree danneggiate e il carcere è un servizio essenziale che non può e non deve assolutamente essere disperso- conclude Sandro Sborgia- Occorre dunque un intervento deciso, sia da parte del governo regionale che del governo nazionale affinchè la stessa provincia di Macerata conservi il carcere di Camerino e, affinchè si proceda, anzi in tempi brevi, all'avvio del processo di costruzione del nuovo carcere". 
 c.c.
Nuova Caserma della Compagnia dei Carabinieri di Camerino. È prevista per questo venerdì la firma che ufficializzerà formalmente la cessione al demanio del diritto di superficie su parte dell'immobile di proprietà dell' Unione Montana per la costruzione della nuova caserma a servizio della Compagnia dei Carabinieri. 
"Finalmente sembra di essere ad un passo dal traguardo- dichiara il sindaco Sandro Sborgia-.Uso il condizionale proprio per scongiurare qualche imprevisto dell'ultimo momento, ma dovremmo arrivare domani alla firma della cessione del diritto di proprietà superficiaria  per quanto riguarda la cessione di parte dello stabile dell'Unione Montana Marca di Camerino. È una vicenda che è durata tanto e troppo tempo - continua il primo cittadino- il che ha impedito di vedere ad oggi quanto meno un inizio dei lavori. Nonostante tutto siamo riusciti a comporre le varie istanze in causa e i vari interessi. È stato un lavoro a tratti anche faticoso, tanto che avevamo già in qualche modo pensato anche alla possibilità di un piano b alternativo, proprio in ragione dei numerosi ostacoli rilevati durante questo percorso. Che dire, siamo arrivati ad un punto importante- prosegue Sborgia-; aspettiamo domani la firma e, se Dio vuole, anche per quanto riguarda la caserma dei Carabinieri potremmo vedere in tempi ragionevolmente brevi l' avvio dei lavori di adeguamento dello stabile
Teniamo presente che la cessione di questa parte dello stabile non potrà fare altro che, non solo ridare una dignità alla struttura deputata ad ospitare la caserma dell'Arma ma offrirà anche un luogo dove la compagnia Carabinieri potrà esercitare appieno e nelle migliori condizioni possibili le proprie funzioni; questo intervento comporta anche la sistemazione di quella parte dello stabile che, da anni e anni, era  lasciato in situazione di abbandono e purtroppo anche di deterioramento dovuto all'incuria, in questo modo verrà dunque ripristinato, rivitalizzato e rifunzionalizzato.
Non dimentichiamo che è un bene pubblico che torna ad essere funzionante e funzionale per le esigenze della collettività. Quindi, mi dichiarerò soddisfatto solo dopo che avrò visto la conclusione di questo iter, che speriamo domani possa arrivare a sua completa definizione.
Aspettiamo domani- conclude Sandro Sborgia-, dopodiché faremo tutte le dichiarazioni del caso, visto che questo percorso è stato molto travagliato ed è corretto che la cittadinanza e tutto l'entroterra, che rappresenta il territorio di competenza della Compagnia dei Carabinieri di Camerino, conoscano e possano avere le giuste informazioni riguardo al percorso che è stato compiuto ed è stato necessario per arrivare fin qui. Quindi attendiamo la firma e poi solleveremo le braccia, pur essendo comunque fiduciosi nella consapevolezza di aver compiuti tutti gli sforzi necessari". 

C.C.
L'ospedale di Camerino è Covid Free. Può dunque ripartire l'attività operatoria del reparto chirurgia e sembra che lo stesso possa avvenire presto anche per il reparto di ortopedia. Tira un piccolo sospiro di sollievo il primo cittadino della città ducale Sandro Sborgia che ha sempre messo il ripristino delle funzioni ordinarie del nosocomio al centro delle sue battaglie. 
"La notizia della curva in discesa sui casi di contagio e il fatto che le terapie intensive, diversamente da quel che era qualche giorno addietro, non siano ora di estrema importanza non può che farci piacere - afferma il sindaco Sandro Sborgia-. Dobbiamo però osservare che non ci risulta al momento che l'anestesia- rianimazione torni ad essere operativa. Inoltre, sembrerebbe che la Chirurgia dovrebbe  tornare a funzionare ma siamo stati informati che per il momento, saranno operative solo la Medicina e il Pronto soccorso per le questioni mediche.
Quello su cui  noi saremo vigili e attenti - continua il sindaco- è a che il reparto di terapia intensiva torni ad essere operativo all'interno del nostro ospedale e che quindi, tutto il personale che oggi è distaccato al Covid Center di Civitanova torni ad essere operativo all'ospedale di Camerino.
Senza la rianimazione e l'anestesia- sottolinea - l'ospedale purtroppo non può funzionare come dovrebbe, proprio perché non garantirebbe la necessaria sicurezza nel corso delle attività chirurgiche.
Secondo punto che mi preme rimarcare e sul quale è concentrata la nostra attenzione è quello dell'Ortopedia- continua Sborgia-, ortopedia che rimane  ancora con una sola unità e, non mi pare che fino a questo momento ci siano delle novità in arrivo. È vero, ci sono stati proclami ma nulla di fatto e nulla ancora di concreto. Questo per dire che,  bene il fatto che l'ospedale di Camerino torni ad essere libero da malati covid, bene che riprenda nelle proprie funzioni, ma il personale di anestesia e rianimazione deve tornare ad essere operativo all'ospedale di Camerino, così come devono tornare tutte quante le attrezzature che sono state portate via e poter dunque consentire la ripresa delle attività chirurgiche. Detto questo- prosegue  Sborgia-  mi auguro che tutto si sistemi e che tutto torni all'ordinarietà. Siamo in tempi purtroppo difficili, speriamo che il vaccino produca i suoi effetti e che quindi questa pandemia possa essere tenuta sotto controllo in modo da riuscire a riprendere la nostra quotidianità e normalità ma sull'ospedale siamo stati e continueremo ad essere vigili fino a che non saranno ripristinate tutte le funzioni, i reparti e il personale che il nosocomio ha sempre avuto  e ha sempre garantito. Prendiamo con un sentimento di positività questa riapertura graduale - conclude il sindaco- ma è chiaro che vogliamo vedere fatti concreti e combatteremo finchè quello che abbiamo chiesto finora, cioè il ripristino delle funzioni ordinarie, sia garantito e sia reso possibile quanto prima. Così come è avvenuto nelle loro attività ordinarie per gli ospedali di Macerata e Civitanova, anche l'ospedale di Camerino che serve una gran parte del territorio Provinciale, dovrà tornare a funzionare".

c.c.
Presentata nel dettaglio all'Auditorium dell'Accademia della Musica l'Ordinanza Speciale Camerino, il provvedimento emanato dalla struttura commissariale che prevede circa 18 milioni di euro per la ricostruzione pubblica nella città ducale, presenti il Commissario Straordinario Giovanni Legnini, il vice commissario alla ricostruzione Gianluca Loffredo, il vice presidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui in rappresentanza della regione, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il consigliere comunale con delega alla ricostruzione Luca Marassi, che ha illustrato alcuni dati tecnici e quali saranno gli interventi e gli edifici interessati dall’Ordinanza, l'arcivescovo Francesco Massara, il prorettore vicario di Unicam Graziano Leoni.

"Bisogna creare tutte le condizioni per fare in modo che i cittadini possano ricostruire le proprie case - ha sottolineato il commissario Legnini - Abbiamo cercato con le ordinanze di provvedere a tutto quanto necessario, anche se a volte si presentano ostacoli materiali imprevisti, ma con questa importante ordinanza che si aggiunge a quella dell'università di Camerino e agli altri interventi della diocesi, provvediamo anche ad autorizzare due importanti demolizioni, quella dell'ex scuola Betti e del palazzo del tribunale. Ora è necessario che ciascuno faccia la propria parte".

A sottolineare l'importanza del gioco di squadra e dell'operare in rete il sindaco Sandro Sborgia. "Ritengo sia fondamentale - ha dichiarato - e questa occasione ha dimostrato quanto sia importante lavorare in sintonia, in armonia, condividere gli stessi obiettivi. L'interesse è quello di far sì che questa città torni ad essere abitata e l'obiettivo è quello di fare in fretta per poter restituire la città ai cittadini".

"Le ordinanze sono sicuramente speciali, nel vero senso della parola, perchè hanno snellito la normativa sulla ricostruzione, ma dobbiamo guardare anche alla praticità - il forte richiama dell'arcivescovo Francesco Massara - Uno dei problemi impellenti è quello dello smaltimento delle macerie per le quali mancano siti idonei. Se non si trovano questi siti la ricostruzione rischia di ingolfarsi. Per questo invito la regione e gli altri enti responsabili a risolvere questo problema altrimenti la ricostruzione rischia di bloccarsi".

"E' davvero una giornata di festa - così il consigliere regionale Gianluca Pasqui - perchè possiamo finalmente dire che la ricostruzione prende il via. E prende il via con un percorso burocratico decisamente più agile di quelli ipotizzati in passato. Il grosso merito di questo cambio di passo deciso va certamente al commissario straordinario Giovanni Legnini e al nuovo governo regionale delle Marche. A queste prime ordinanze speciali ne seguiranno presto altre e da parte dell'amministrazione regionale c'è la ferma volontà di ascoltare ogni singola voce del territorio per poter individuare insieme quelle che possono essere le priorità o le maggiori criticità".

f.u.
Ultima settimana per partecipare alla procedura aperta, pubblicata dall’Agenzia del Demanio, per appaltare le attività tecniche necessarie a realizzare l’adeguamento sismico e la parziale ricostruzione e ampliamento della sede del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Camerino in località Caselle. L’intervento è fra quelli previsti nella ricostruzione post sisma: il terremoto del 2016 ha infatti danneggiato la palazzina  provocando lesioni sulle murature perimetrali, sui tramezzi interni, sui rivestimenti di bagni e cucina e ha causato il crollo del controsoffitto nella sala mensa, mentre l’autorimessa è stata danneggiata in modo più importante con lesioni sulla struttura.

Come sottolinea il sindaco Sandro Sborgia, la caserma dei Vigili del fuoco del distaccamentodi Camerino,  per la stessa sua pozione, svolge un ruolo strategico nella gestione logistica e di soccorso per l’intero comprensorio montano. "L'importanza è data proprio dalle funzioni di estrema rilevanza che i Vigili del Fuoco del distaccamento camerte che , ricordiamolo operano su un territorio vastissimo e- afferma il sindaco Sandro Sborgia-, sono stati e sono sempre in prima linea ogni qual volta ci sia bisogno del loro intervento. Il fatto che dunque si proceda con questi lavori  di adeguamento sismico e di ampliamento della loro sede, non può che essere accolta come notizia di grande positività. Siamo contenti di questo inizio lavori - conclude il primo cittadino- perché consentiranno di rendere la struttura ancora più adeguata e più efficiente per le attività che i Vigili del Fuoco quotidianamente svolgono per il nostro territorio". 

La gara, con importo a base d’asta di € 592.407,65, è quindi finalizzata ad affidare i servizi tecnici di ingegneria e architettura relativi alle indagini e rilievi preliminari, con relazione geologica e verifica preventiva dell’interesse archeologico, valutazione della sicurezza strutturale, diagnosi energetica, progettazione definitiva ed esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione da restituire in modalità BIM, con riserva di affidamento anche dei servizi di direzione lavori, contabilità e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, per gli interventi di adeguamento sismico, parziale demolizione con ricostruzione.

c.c.
Inaugurate a Camerino, alla presenza del sindaco Sandro Sborgia e del Presidente Contram Stefano Belardinelli, 8 nuove pensiline di fermata per il servizio di trasporto pubblico urbano.
Sono state realizzate dal Comune di Camerino per un importo di 230mila euro.
Le pensiline sono state installate a servizio delle aree S.A.E., della nuova area commerciale “Sottocorte Village” e del polo scolastico in via Madonna delle Carceri.
Nella provincia di Macerata, Camerino accoglie uno dei numeri più alti di soluzioni abitative di emergenza e questo ha determinato un nuovo assetto urbanistico e stradale ed una riprogrammazione delle linee servizio di trasporto pubblico urbano.
Le nuovissime pensiline sono tutte dotate di palina elettronica, detta anche “intelligente” che permette all’utente di sapere l’esatto minuto di arrivo del bus, e le linee di prossimo passaggio.
Le nuove fermate sono servite dalle linee “verde” e “rossa”, due delle cinque tratte urbane che a cadenza di trenta minuti collegano le nuove aree urbane con il resto della città.
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"Siamo riusciti a realizzare questo intervento- spiega il sindaco Sandro Sborgia- grazie alla partecipazione ad un bando regionale del quale siamo risultati vincitori. È così che abbiamo avuto la possibilità di concretizzare questa opportunità che guarda al miglioramento dei servizi della città. È questo un servizio innovativo che consente di avere informazioni in tempo reale sulla mobilità del trasporto Contram, molto utile dunque per semplificare i gesti della quotidianità. Da non sottovalutare - aggiunge Sborgia- il profilo sociale di questa operazione che permette di ricollegare e riavvicinare quella che è la nuova conformazione della città a quello che è il vero nucleo storico. Siamo contenti perchè questa serie di pensiline che è stata realizzata, contribuisce a rendere un servizio in più e dare un piccolo sollievo alla popolazione". 
Soddisfazione nelle parole del presidente di Contram Stefano Belardinelli per la realizzazione di un intervento che si presenta come innovativo e molto utile. "Noi siamo ancora più contenti perchè si tratta di un intervento supportato dalla tecnologia. Non una semplice pensilina di copertura che funge da riparo per il viaggiatore- spiega- bensì un articolato sistema che fa sì che ogni pensilina sia collegata al nostro sistema AVM di monitoraggio dei veicoli e di telecontrollo del bus che ci dà, posizione, velocità, percorso, nonché diagnostica di bordo dei mezzi. Dovesse quindi verificarsi un'emergenza a bordo dei bus, l'autista con questo sistema può lanciare l'allarme. Il sistema è collegato alle paline 'intelligenti' che sono vicine ad ogni pensilina e tra le informazioni che dà c'è ad esempio quella del tempo esatto dell'arrivo del bus. La persona che aspetta l'autobus quindi può rimanere al riparo della pensilina fino al momento esatto in cui arriva il mezzo".  Che l'intervento abbia riguardato principalmente le aree Sae è secondo Belardinellli un motivo in più di soddisfazione: "In quelle aree della città c'era bisogno di dare alle persone un segnale di presenza  del servizio di trasporto della mobilità pubblica, che si avvantaggia anche dei nostri mezzi elettrici che auspichiamo di poter incrementare". 
c.c.

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Il mattatoio di Camerino torna a servizio degli allevatori del territorio e non solo. Terminata la prima opera pubblica ricostruita nella città ducale, dopo il terremoto del 2016, per la spesa di 209mila euro. Un anno fa esatto (era il 4 maggio 2020) la visita del Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini in occasione della quale il sindaco Sandro Sborgia “riapriva” i lavori nel cantiere, vista la ripresa dell’attività edilizia a seguito dello stop imposto dalla quarantena per l’emergenza sanitaria che fermò tutto. Oggi, il compimento dell’opera i cui lavori sono terminati qualche mese fa. In stallo per quasi tre anni, il progetto a fine 2019 è stato approvato e finanziato, rendendo così eseguibili i lavori che consentono di rendere il mattatoio di nuovo utilizzabile quindi a servizio delle aziende dell’entroterra. La struttura, che si trova in località Pianello, lungo la strada Caselle-Ponte della Cerasa, sarà affidata in gestione a un operatore privato. L’argomento discusso anche nel Consiglio comunale, in cui è stata approvata la delibera con le linee di indirizzo per indire la gara, tramite cui trovare il nuovo gestore.

Dalla discussione è emerso che il precedente gestore, un privato che aveva avuto la concessione di gestire il servizio dal Comune, non è più interessato quindi l'Ente procederà a una nuova gara di evidenza pubblica per dare in gestione il servizio, che permetterà agli allevatori della zona di avere una struttura a disposizione. “A quasi 5 anni di distanza dal terremoto in cui gli allevatori della zona sono stati costretti a macellare i capi di bestiame a molti chilometri di distanza, torna un servizio fondamentali per tutto il territorioha detto il sindaco Sandro Sborgia – è un impegno che avevamo preso, consapevoli che non potesse continuare a gravare sulle aziende agricole una situazione che costringeva ad affrontare costi e sacrifici. Ora è nostra volontà anche attivare un progetto di filiera delle carni locali, tramite progetti con gli allevatori e le associazioni di categoria, per favorire il rilancio economico dell'agricoltura del territorio”.

 

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